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Il gruppo Engineering nomina Roberto Pignani Dg di Cybertech

Il gruppo Engineering nomina Roberto Pignani Dg di CybertechMilano, 2 mar. (askanews) – Roberto Pignani è il nuovo direttore generale di Cybertech, società della cybersecurity del gruppo Engineering con oltre 450 clienti, 300 specialisti e una presenza in oltre 20 paesi. Pignani opererà a diretto riporto di Fabio Momola, Executive Vice President di Engineering, a cui fanno capo tutte le attività di cybersecurity e Cloud del Gruppo.
Pignani avrà la responsabilità di progettare le strategie di cybersecurity per un monitoraggio costante sulla continua evoluzione degli attacchi e per il controllo della migliore esecuzione delle strategie attraverso lo sviluppo e l’integrazione di soluzioni e servizi di sicurezza.
“La sicurezza informatica è una parte centrale di tutti i processi di transizione digitale, un fattore essenziale per garantire alle aziende di governare i rischi massimizzando il valore”, ha detto Fabio Momola, Executive Vice President di Engineering. “Nel nostro ruolo di Digital Transformation Company al servizio del Paese sentiamo ancora più forte l’impegno e la responsabilità sociale verso tutti i nostri stakeholder che intraprendono questo percorso e ai quali vogliamo garantire, grazie alle competenze di Cybertech, una ‘digitalizzazione sicura’”, ha aggiunto.
Laureato in economia aziendale e amministrazione presso l’università Roma Tre, Pignani nel corso della sua carriera di oltre 20 anni ha guidato team di consulenza in contesti ed aziende nazionali ed internazionali, ad alto contenuto tecnologico. Pignani ha maturato le proprie competenze in molte grandi realtà fino al suo approdo nel 2017 in Accenture Italia dove ha lavorato negli ultimi cinque anni in qualità di Managing Director.

Giorgetti: calo debito deve essere realistico e graduale

Giorgetti: calo debito deve essere realistico e graduale

“Altrimenti non ci sono spazi per migliorare la competitività e affrontare le emergenze”

Roma, 2 mar. (askanews) – “L’Italia ha tutto l’interesse a mantenere una gestione ordinata della finanza pubblica”. La riduzione del debito pubblico deve però essere “realistica e graduale” per permettere al Paese di avere spazi di bilancio per investimenti e per affrontare le emergenze. Lo ha detto il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, in una audizione nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla propsta di riforma della governance economia dell’Unione europea presentata dalla Commissione Ue.
“La riduzione realistica, graduale e duratura dello stock di debito pubblico è indispensabile per liberare l’Italia da una situazione cronica di assenza di spazi fiscali – ha spiegato – da utilizzare per il perseguimento di politiche che consentano di tenere il passo degli altri partner europei, affrontare le sfide della competitività in un e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza”.

Brembo: ricavi 2022 a 3,6 mld (+31%), dividendo di 0,28 euro

Brembo: ricavi 2022 a 3,6 mld (+31%), dividendo di 0,28 euro

Piano buy back fino a 144 mln. Tiraboschi: Conti record

Milano, 2 mar. (askanews) – Brembo chiude il 2022 con ricavi pari a 3,63 miliardi (+30,7%) e un utile netto di 292,8 milioni (+36%). L’Ebitda è pari a 625 milioni (+24%), pari a un margine del 17,2%, l’Ebit a 383 milioni (+33% margine del 10,5%). Gli investimenti sono stati pari a 319,6 milioni. In calo di 128,6 milioni l’indebitamento finanziario netto a quota 502 milioni. La forza lavoro, inclusi i lavoratori interinali, è cresciuta di 1.369 unità a 14.996.
Il cda proporrà all’assemblea un dividendo pari a 0,28 euro per azione e chiederà l’autorizzazione a un piano di buy back per 18 mesi fino a 144 milioni di euro (massimo 8 mln di azioni).
I primi mesi del 2023 “si sono avviati positivamente per quanto riguarda i volumi e la saturazione della capacità produttiva; salvo mutazioni significative dell’attuale contesto macroeconomico e geopolitico, Brembo si attende per l’anno in corso ricavi in crescita mid-single digit rispetto all’anno precedente”.
“Brembo chiude con soddisfazione il 2022; in termini di ricavi, margini e utile netto, abbiamo registrato i valori più alti di sempre nella storia dell’azienda. Tutti i segmenti di riferimento in cui operiamo hanno contribuito a questo risultato. Un traguardo raggiunto pur nelle complessità di un anno caratterizzato in particolare dalle conseguenze della guerra in Ucraina e dal perdurare di dinamiche inflazionistiche sui mercati delle materie prime. La strategia delineata in questi anni si sta dimostrando efficace per mantenere la competitività di Brembo ai massimi livelli, in un contesto che rimane sfidante”, afferma il presidente esecutivo Matteo Tiraboschi.

Enogastronomia: è il quarto prodotto turistico più venduto dell’Italia

Enogastronomia: è il quarto prodotto turistico più venduto dell’ItaliaMilano, 2 mar. (askanews) – Ristorazione, gastronomia, accoglienza, ospitalità: mondi differenti che insieme concorrono a rendere il “sistema Italia” un patrimonio distintivo, tra i principali motivi del viaggio nel Bel Paese. Una risorsa che oggi più che mai va valorizzata, anche attraverso una nuova sinergia tra tutti gli addetti ai lavori. Con questo presupposto l’Associazione italiana Ambasciatori del gusto ha incontrato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, e l’amministratore delegato di Enit, l’agenzia nazionale del Turismo, Ivana Jelinic.
Condivisione delle strategie e proposte concrete per realizzare progetti innovativi che rendano l’Italia il “place to go”, in cui il comparto enogastronomico gioca un ruolo strategico. Ma anche il tema scuola e formazione con l’intento di realizzare un percorso qualificante per gli operatori turistici in cui la ristorazione avrà un ruolo chiave, sono stati i temi sul tavolo affrontati durante l’incontro. “Fare squadra mettendo a fattor comune le competenze e le conoscenze di ciascuno. Quando si parla di turismo, si parla inevitabilmente anche di ristorazione. Con senso di responsabilità, così come già fatto con il ministero dell’Agricoltura, desideriamo metterci a disposizione delle istituzioni del turismo offrendo la nostra visione e le nostre idee per promuoverlo insieme adottando una visione sinergica, premiante e di lungo periodo” ha spiegato Alessandro Gilmozzi, presidente degli Ambasciatori del gusto affiancato negli incontri da Gianluca De Cristofaro, direttore generale e Carlo Cracco, socio fondatore dell’Associazione che ha precisato: “L’obiettivo è comune: difendere e far crescere il nostro sistema-Italia, un brand con un potenziale gigante di cui però dobbiamo essere consapevoli e in grado di dargli il giusto valore. Per questo durante i nostri due incontri abbiamo condiviso la necessità di lavorare, tramite la comunicazione istituzionale ma anche attraverso uno strumento normativo, ad una nuova valorizzazione dell’offerta di qualità come leva strategica in grado di stimolare un circolo virtuoso in tutta la filiera. E poi i giovani: ci piacerebbe ripensare insieme ad una formazione scolastica dedicata ai futuri imprenditori del turismo in cui la ristorazione italiana possa testimoniare il proprio ruolo”.
Una manifestazione d’intenti confermata anche dalle parole del ministro, Daniela Santanchè, e dell’ad Ivana Jelinic. “La ricchezza enogastronomica della nostra nazione è senza dubbio fra i principali elementi che influenza le decisioni dei viaggiatori – ha commentato Santanchè – I turisti cercano sempre di più esperienze gastronomiche autentiche volte a scoprire la cucina tradizionale del luogo visitato. La ristorazione, simbolo del made in Italy nel mondo, dà un contributo prezioso all’economia e al tempo stesso alla conservazione e alla promozione della cultura e delle tradizioni culinarie locali. Ristorazione e ospitalità sono due facce della stessa medaglia per questo è importante lavorare insieme, anche sul tema della formazione”. “Il turismo enogastronomico è il quarto prodotto più venduto in Italia dopo città d’arte, siti archeologici, viaggi itineranti e mare – ha aggiunto Jelinic – L’incontro ha posto le basi per esperienze di viaggio legate al food sempre più integrate, personalizzabili e innovative. I pacchetti food proposti dagli operatori internazionali confermano l’interesse nei confronti di questo prodotto sul mercato internazionale e sono tante potenzialità di sviluppo. Si punta ad una qualità dell’offerta sempre più alta nonché su un’accessibilità agevolata da prenotazione e organizzazione più smart per promuovere lo sviluppo in chiave turistica delle tante eccellenze enogastronomiche del nostro Paese. Su alcuni mercati l’interesse è tale che gli operatori non possono non proporre servizi food in pacchetti dedicati”.

Industria, nel 2022 produzione settore metalmeccanico -0,4%

Industria, nel 2022 produzione settore metalmeccanico -0,4%Roma, 2 mar. (askanews) – Nel 2022 la produzione metalmeccanica si è ridotta dello 0,4% rispetto all’anno precedente, nonostante l’incremento dell’1,3% che si è registrato nel quarto trimestre rispetto ai tre mesi precedenti. E’ quanto rileva la 165esima indagine congiunturale di Federmeccanica. Il risultato è sostanzialmente in linea con quanto fatto registrare dall’intero comparto industriale (-0,3%).
L’export è cresciuto del 14,4% rispetto al 2021, mentre l’import del 19,7%. Gli incrementi dell’interscambio sono influenzati dalla crescita dei valori medi unitari. Resta molto alta (71%) la percentuale di imprese che dichiarano un impatto significativo dei rincari dei prezzi delle materie prime e dell’energia sui costi di produzione. Continua a essere importante (64%) anche la percentuale di imprese che subisce riduzioni dei margini sempre per effetto dei rincari dei prodotti energetici.
Malgrado le tendenze positive, nell’ambito dell’aggregato metalmeccanico sono stati osservati andamenti differenziati tra i vari comparti. In particolare, le attività della metallurgia negli ultimi due trimestri del 2022 hanno segnato cali tendenziali produttivi a doppia cifra, non registrati altrove nel settore. A livello europeo, nella media dell’anno, la flessione produttiva registrata per il settore metalmeccanico si confronta con i risultati positivi realizzati dai principali paesi della Ue.
I livelli produttivi raggiunti nel 2022 sono stati positivamente influenzati dalle esportazioni che nel confronto con il 2021 hanno fatto registrare un +14,4%, mentre le importazioni sono cresciute del 19,7% determinando un saldo commerciale attivo di quasi 45 miliardi di euro. L’indagine di Federmeccanica sottolina che gli incrementi dell’interscambio in valore sono stati influenzati dalla crescita dei valori medi unitari.
Nel quarto trimestre del 2022 la percentuale di imprese sofferenti per i costi dell’energia è sempre molto alta e pari al 71%, nonostante l’attenuazione registrata dei prezzi sui mercati internazionali. Nel 51% dei casi gli elevati costi delle materie prime e dell’energia hanno comportato la riorganizzazione del lavoro e/o dell’attività produttiva, nel 20% si è verificata una riduzione dell’attività di investimento, mentre il 22% ha dichiarato altre conseguenze. E’ rimasta invariata e pari all’8% la percentuale di imprese che ha indicato come possibile conseguenza l’interruzione dell’attività aziendale.
L’andamento dei prezzi delle materie prime energetiche continua a ripercuotersi sui prezzi alla produzione e nel settore metalmeccanico, che risulta il maggior utilizzatore di metalli, nel 2022 i prezzi alla produzione sono aumentati in termini tendenziali del 12,3%. Queste dinamiche hanno un impatto negativo sulla competitività di molte imprese con ricadute sui margini di profitto già condizionati dai costi dell’energia: il 64% delle imprese ha registrato una riduzione del margine operativo lordo.

Piaggio: chiude 2022 record, ricavi a 2,1 mld (+25%), utile 85 mln

Piaggio: chiude 2022 record, ricavi a 2,1 mld (+25%), utile 85 mlnMilano, 2 mar. (askanews) – Piaggio chiude il 2022 con “i risultati migliori di sempre”. I ricavi si attestano a 2,1 miliardi (+25%), l’Ebitda a 298 milioni (+24%) pari a un margine del 14,3%, l’Ebit a 158,7 milioni (+41%, margine del 7,6%). L’utile netto è pari a 84,9 milioni (+41,4%). La posizione finanziaria netta è negativa per -368,2 milioni, in miglioramento di 12,1 milioni, mentre gli investimenti si attestano a 151,7 milioni. Nel 2022 Piaggio ha venduto 625mila veicoli (+16,7%).
Il Cda proporrà all’assemblea un saldo dividendo di 10 centesimi, per complessivi 18,5 centesimi incluso l’acconto, e chiederà il rinnovo del piano di buy back autorizzato ad aprile 2022.
“Il gruppo Piaggio ha chiuso l’esercizio 2022 con i risultati migliori di sempre, stabilendo nuovi record per tutti gli indicatori. Il quadro geopolitico e macroeconomico è stato e rimane complesso, ma affrontiamo il 2023 con fiducia e ottimismo, e proseguiremo il nostro importante percorso di crescita già delineato confermando gli investimenti previsti e l’impegno sulle tematiche ESG. Il focus costante su innovazione e sicurezza rende i nostri marchi tra i più rappresentativi del made in Italy e attrattivi a livello mondiale, con la gamma di scooter, moto e veicoli commerciali più evoluta di sempre, in termini di performance, sicurezza attiva e passiva e sostenibilità ambientale”, afferma Roberto Colaninno, presidente e Ad di Piaggio.
Per il 2023, Piaggio “proseguirà il suo percorso di crescita, confermando gli investimenti previsti in nuovi prodotti e nuovi stabilimenti e rafforzando il proprio impegno sulle tematiche ESG, nonostante le attuali tensioni geopolitiche internazionali ed un contesto macroeconomico volatile”.

Stellantis, G. Galassi nuovo managing director Fiat e Abarth Italia

Stellantis, G. Galassi nuovo managing director Fiat e Abarth ItaliaMilano, 2 mar. (askanews) – Giuseppe Galassi, 41 anni, pugliese, laureato in Economia e Commercio all’Università degli studi di Bari, è da oggi il nuovo Managing Director di Fiat & Abarth in Italia nell’ambito dell’organizzazione di Stellantis Italy, di cui il Country Manager Santo Ficili è il Responsabile.
Galassi ha iniziato la sua carriera nel Gruppo Fiat nel 2006. Da quel momento, nei suoi 17 anni di carriera, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità all’interno del gruppo in ambito Sales & Marketing, sia in Italia che all’estero, maturando una significativa esperienza nel settore automotive.
“Sono orgoglioso di rappresentare Fiat e Abarth in Italia e nello stesso tempo sento tutta la responsabilità per il percorso verso una mobilità sempre più sostenibile che i marchi hanno iniziato e che continueranno nei prossimi anni. Fiat ha un ruolo sociale che è riassunto in “It’s only green when it’s green for all” ed è questo il nostro obiettivo. Fiat peraltro è leader di mercato in Italia, il leader nell’elettrico e nelle citycar grazie alle sue icone come la Nuova 500 elettrica, la 500 e la Panda. Abbiamo davanti delle sfide importanti e un percorso che continuerà a vedere Fiat protagonista”, ha commentato Giuseppe Galassi.
Giuseppe Galassi subentra a Eligio Catarinella che è stato nominato Responsabile di Alfa Romeo Marketing and Communication Global.

Dl Sisma, ok dal Senato. Castelli, di grande rilievo per ricostruzione

Dl Sisma, ok dal Senato. Castelli, di grande rilievo per ricostruzioneRoma, 1 mar. (askanews) – Il Senato ha approvato il Decreto Sisma. “Dopo settimane di duro lavoro, portato avanti con l’impegno di tutti abbiamo approvato una norma di grande rilievo per la ricostruzione”. Ad annunciarlo il Commissario Sisma 2016 Guido Castelli a conclusione della seduta di oggi amPalazzo Madama, che ha visto l’approvazione del Dl dedicato alla ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto.
“Un sincero ringraziamento – aggiunge Castelli – al sottosegretario Pina Castiello per lo scrupolo con cui ha seguito i lavori e al collega Etel Sigismondi, infaticabile ed encomiabile relatore di maggioranza. Semplificazione, scuole per i nostri bambini e certezze per quanti lavorano nei comuni sul sisma. Andiamo avanti”.

Settore attrezzature per la ristorazione cresce del 4,5% a 4,5 mld

Settore attrezzature per la ristorazione cresce del 4,5% a 4,5 mldMilano, 1 mar. (askanews) – Inizia la marcia di avvicinamento a HostMilano, la piattaforma leader mondiale per le tecnologie, accessori e servizi per l’ospitalità professionale e il fuoricasa, che si terrà in fieramilano dal 13 al 17 ottobre 2023, in un momento in cui il settore sta dimostrando nei fatti tutta la sua resilienza e il suo ulteriore potenziale di crescita.
Secondo le stime dell’Ufficio studi Anima, il settore food equipment italiano ha chiuso il 2022 con un fatturato di 4,56 miliardi di euro, in crescita del +4,5% sull’anno precedente. Tra i comparti in cui l’Italia è fra i leader mondiali spiccano le tecnologie per la refrigerazione, che sfiorano i due miliardi (1.950 milioni di euro e +5,1% rispetto al 2021) e le macchine e attrezzature per il caffè, che chiudono il 2022 oltre quota mezzo miliardo, 545 milioni di cui più di tre quarti destinati all’export. Le altre tecnologie professionali per il food raggiungono i 233 milioni di euro complessivi, per il 69% dall’export, mentre le macchine per la lavorazione delle carni crescono del +2,5%, attestandosi a 275 milioni.
A livello globale, il Food service equipment market report 2023 di The Business research company prevede che nell’anno appena iniziato il mercato crescerà del +5,9% (Cagr) passando da 34,74 a 36,80 miliardi di dollari. Mantenendo lo stesso tasso di crescita composto, il valore del fatturato mondiale potrebbe raggiungere i 46,29 miliardi di dollari nel 2027. Uno dei principali fattori di sviluppo, afferma il rapporto, è il successo del food delivery che cresce a doppia cifra e che, solo in Europa, chiuderà l’anno a quota 25 miliardi grazie a un +10%.
In questo scenario, i produttori italiani ed esteri guardano a Host 2023 come al luogo dove presentare in anteprima le loro innovazioni, come confermano i numeri: sono oltre 1.200 le aziende già registrate a oggi e le aziende internazionali, provenienti da 44 paesi, rappresentano il 45% del totale.
Gli Usa sono tra le aree extraeuropee più rappresentate accanto alla tradizionale forte presenza di produttori europei, in particolare, nell’ordine – oltre che dall’Italia – da Germania, Spagna, Francia, Turchia, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito. Merito della formula della manifestazione, che coniuga una panoramica completa sull’innovazione in tutta l’ospitalità professionale con gli approfondimenti verticali nei singoli settori, grazie a un layout in tre macroaree che valorizzano le affinità di filiera tra comparti specializzati: ristorazione professionale-bakery, pizza e pasta; caffè-tea, bar-macchine per caffè-vending; gelato-pastry; arredo-tecnologia e tavola.
Per quanto riguarda la rappresentatività delle macroaree, a oggi il 51% delle iscrizioni si riferisce a ristorazione professionale-bakery, pizza e pasta; il 31% a caffè-tea, bar-macchine per caffè e gelato-pastry; il 18% ad arredo-tavola.

La riforma della patente di guida proposta dalla Commissione Ue

La riforma della patente di guida proposta dalla Commissione UeRoma, 1 mar. (askanews) – La Commissione europea ha presentato una proposta di riforma delle normative comunitarie sulla patente di guida. Oltre a introdurre la patente digitale valida in tutta l’Unione, ampliare il numero di violazioni ritenute più gravi al codice della strada, inasprire le relative sanzioni – introducendo anche l’interdizione alla guida generalizzata a tutta l’Ue – allarga ai diciassettenni la possibilità di sostenere gli esami, allo scopo di far fronte alla carenza di conducenti. E contiene anche elementi più stringenti (e potenzialmente controversi) sull’idoneità medica per ottenere il documento.
Con un comunicato, l’esecutivo comunitario afferma che le nuove norme accresceranno la sicurezza per tutti gli utenti della strada e aiuteranno l’Ue a raggiungere il suo obiettivo “zero vittime”, ossia l’azzeramento del numero di vittime della strada nell’UE entro il 2050, rispetto agli attuali circa 20mila morti l’anno. Inoltre, le nuove norme sono anche occasione per spingere concetti legati alla transizione verde, onnipresente nelle politiche della Ue, ad esempio imponendo ai conducenti maggiore preparazione sui veicoli a zero emissioni, assieme a conoscenze più specifiche sulla guida nelle strade urbane, caratterizzate da un maggior numero di biciclette e veicoli a due ruote e da un’elevata presenza di pedoni.
I giovani conducenti potranno acquisire esperienza attraverso un programma di guida accompagnata, si legge, e a partire dai 17 anni di età potranno imparare a guidare e ottenere la patente. Coloro che supereranno l’esame a 17 anni potranno guidare da soli a partire dal loro diciottesimo compleanno e lavorare come conducenti professionisti se otterranno un impiego specifico. “Ciò contribuirà a far fronte all’attuale carenza di conducenti”, afferma Bruxelles.
Parallelamente, proprio sui neopatentati, la proposta prevede un periodo di prova di almeno 2 anni dopo il superamento dell’esame e la tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza. Sebbene i giovani rappresentino soltanto l’8% della totalità degli automobilisti, 2 incidenti mortali su 5 coinvolgono un conducente (di automobili o motocicli) di età inferiore ai 30 anni, rileva la Commissione.
L’Ue afferma di volere “una valutazione più mirata dell’idoneità medica” di chi chiede la patente, in particolare su patologie come diabete, ma anche disturbi psichiatrici, epilessia, problemi cardiaci e perfino episodi di “apnea notturna”, secondo la documentazione (Q&A) diffusa dalla Commissione.
Assieme a questo, altro tema potenzialmente controverso è che “per semplificare il riconoscimento delle patenti” tra Stati membri la Commissione propone per la prima volta al mondo l’introduzione di una patente di guida digitale. E – come con i famigerati “green pass” vaccinali, creati durante le restrizioni imposte a motivo del Covid – il documento di guida diventerebbe così virtuale e “accessibile tramite smartphone o altro dispositivo mobile”, spiega sempre il Q&A.
Secondo la Commissione “la sostituzione, il rinnovo o la conversione di una patente di guida saranno molto più semplici perché tutte le procedure si svolgeranno online. Analogamente sarà più semplice per i cittadini di paesi terzi in cui vigono norme di sicurezza stradale comparabili convertire la propria patente di guida in una dell’Ue”. I guidatori navigati verranno “incoraggiati a aggiornarsi”, ha spiegato la Commissaria europea ai Trasporti, Adina Valean, e a migliorare gli stili di guida “riducendo le velocità”.
L’aggiornamento delle norme sugli esami di guida terrà conto della transizione verso veicoli a zero emissioni. Saranno valutate, ad esempio, la conoscenza e le competenze legate ai sistemi avanzati di assistenza alla guida e ad altre tecnologie automatizzate. Ai neopatentati sarà inoltre insegnato in che modo il loro stile di guida influisce sulle emissioni, ad esempio attraverso la tempistica dei cambi di marcia. Infine, la massa ammessa dei veicoli della categoria “B” sarà adeguata per i veicoli a combustibile alternativo, perché i veicoli con batteria a zero emissioni possono essere più pesanti.
Un altro ambito di riforma riguarda le norme di applicazione transfrontaliera delle violazioni: secondo Bruxelles nonostante i progressi nel 2019 circa il 40% delle infrazioni transfrontaliere è stato commesso impunemente, sia perché i trasgressori non sono stati identificati sia perché non si è proceduto all’esecuzione forzata del pagamento.
La proposta odierna mira ad affrontare questo problema consentendo alle autorità di contrasto di accedere ai registri nazionali delle patenti di guida. La Commissione propone inoltre di rafforzare il ruolo dei punti di contatto nazionali affinché possano cooperare meglio con le autorità di contrasto coinvolte nelle indagini sulle infrazioni.
Le norme attuali individuano alcune delle infrazioni più frequenti e gravi, quali l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza. La Commissione propone che il campo di applicazione delle infrazioni stradali sia ampliato per comprendere anche: il mancato rispetto della distanza di sicurezza dal veicolo che precede; il sorpasso pericoloso; la sosta pericolosa; il sorpasso con striscia longitudinale continua; la guida contromano; il mancato rispetto delle norme sull’utilizzo dei corridoi di emergenza; l’uso di un veicolo sovraccarico.
La normativa aggiornata garantirà che siano rispettati i diritti delle persone accusate di aver commesso infrazioni stradali. I non residenti mantengono il diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale, alla presunzione di innocenza e alla difesa.
Inoltre, si prevede di istituire un nuovo sistema che consentirà l’applicazione dell’interdizione alla guida in tutta l’Ue qualora uno Stato membro decida di interdire alla guida un conducente a causa di un’infrazione commessa sul suo territorio. La proposta riguarda le infrazioni gravi del codice della strada quali l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’influsso di sostanze stupefacenti e le infrazioni stradali che causano morte o lesioni personali gravi.
Le proposte appena presentate saranno esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’ambito della procedura legislativa ordinaria.