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Istat: a luglio disoccupazione sale al 7,6%, per giovani cala al 22,1%

Istat: a luglio disoccupazione sale al 7,6%, per giovani cala al 22,1%Roma, 31 ago. (askanews) – Disoccupazione in aumento nel mese di luglio. Secondo le stime provvisorie diffuse dall’Istat il tasso di disoccupazione sale al 7,6% (+0,2 punti), quello giovanile scende al 22,1% (-0,2 punti).

La crescita del numero di persone in cerca di lavoro (+1,9%, pari a +37mila unità) coinvolge sia uomini sia donne e si limita alle classi d’età centrali. Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni sale (+0,1%, pari a +14mila unità) tra gli uomini e tra chi ha meno di 35 anni d’età. Il tasso di inattività è stabile al 33,5%.

Rispetto a luglio 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,8%, pari a -76mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,9%, pari a -371mila).

Bce, Schnabel: l’inflazione di fondo rimane ostinatamente elevata

Bce, Schnabel: l’inflazione di fondo rimane ostinatamente elevataMilano, 31 ago. (askanews) – “L’inflazione complessiva è scesa, soprattutto grazie all’esaurimento dei precedenti shock sul lato dell’offerta. Tuttavia, le pressioni di fondo sui prezzi rimangono ostinatamente elevate, con i fattori interni che sono ora i principali motori dell’inflazione nell’area dell’euro. Pertanto, una politica monetaria sufficientemente restrittiva è fondamentale per riportare tempestivamente l’inflazione al nostro obiettivo del 2%”. Lo ha detto Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della Bce, a una conferenza organizzata dalla Banca centrale europea e dalla Federal Reserve.

“Dopo oltre un anno di significativa stretta monetaria, le prospettive per l’area dell’euro rimangono molto incerte – ha sottolineato -. L’attività si è visibilmente moderata e gli indicatori prospettici segnalano una certa debolezza. Tuttavia, permangono importanti sacche di resistenza, soprattutto nel mercato del lavoro”. “Con l’approccio dipendente dai dati, non possiamo prevedere dove sarà il picco dei tassi, né per quanto tempo i tassi dovranno essere mantenuti a livelli restrittivi”, ha spiegato. “Inoltre, non possiamo impegnarci in azioni future, il che significa che non possiamo scambiare la necessità di un ulteriore inasprimento della politica monetaria oggi con la promessa di mantenere i tassi a un certo livello più a lungo”.

Ubs: utile a 29 mld con Credit Suisse che sarà completamente integrata

Ubs: utile a 29 mld con Credit Suisse che sarà completamente integrataMilano, 31 ago. (askanews) – Il business domestico del Credit Suisse sarà completamente integrato in Ubs. Lo annuncia il colosso elvetico nella trimestrale, che ha così deciso di integrare le attività nazionali del Credit Suisse, il cui marchio quindi sparirà. La chiusura della fusione dell’entità giuridica è prevista per il 2024. “La piena integrazione è il risultato migliore per Ubs, per i nostri stakeholder e per l’economia svizzera”, spiega.

Il gruppo Ubs ha chiuso il secondo trimestre 2023 con un utile netto di 29 miliardi di dollari, quasi interamente attribuibile alla plusvalenza contabile registrata sull’acquisizione. Credit Suisse ha riportato una perdita ante imposte di 8,9 miliardi di franchi svizzeri. “A due mesi e mezzo dalla chiusura dell’acquisizione di Credit Suisse, non stiamo perdendo tempo nel fornire valore a tutti i nostri stakeholder da una delle più grandi e complesse fusioni bancarie della storia”, ha commentato il Ceo di Ubs Ermotti. “Stiamo riconquistando la fiducia dei clienti, riducendo i costi e intraprendendo le azioni necessarie per creare economie di scala che ci permetteranno di concentrare meglio le nostre risorse e di indirizzare gli investimenti per la crescita futura. Questa combinazione rafforzerà il nostro status globale di prim’ordine, di cui la Svizzera, il nostro mercato di origine, può essere orgogliosa. Siamo orgogliosi di questo compito e della esponsabilità che ci è stata affidata”.

Manovra, riunione di Giorgetti con i tecnici. Focus su defict e debito

Manovra, riunione di Giorgetti con i tecnici. Focus su defict e debitoRoma, 30 ago. (askanews) – Riunione oggi al Ministero dell’economia del Ministro Giancarlo Giorgetti con i suoi collaboratori e i dirigenti generali per riprendere i ragionamenti sulla prossima legge di bilancio. Focus, a quanto si apprende, sull’andamento del deficit e del fabbisogno e sulla gestione del debito, elementi essenziali per valutare gli spazi di bilancio utilizzabili per gli interventi per famiglie e imprese che il governo intende introdurre nella manovra.

La situazione è giudicata ancora “molto fluida” come sempre si presenta in questo periodo, considerando che la scadenza per presentare la Nota di Aggiormento al Def è il 27 settembre e quella per inviare la manovra (esattamente il Documento Programmatico di bilancio) a Bruxelles è il 15 ottobre. Difficile ipotizzare, allo stato, quante risorse il governo avrà a disposizione per le annunciate misure, che vanno dalla proroga del taglio del cuneo fiscale, agli interventi a favore della sanità e per sostenere le famiglie con figli, all’aumento delle pensioni minime, all’avvio dell’attuazione della riforma fiscale con gli sgravi sulle tredicesime. Interventi che saranno graduati in base alle disponibilità finanziarie.

Il governo ha di fronte un percorso stretto tra la situazione dei conti pubblici, le regole europee sul Patto di stabilità che saranno in vigore nel 2024 dopo la sospensione per la pandemia e che sono ancora un’incognita, le pressioni politiche in vista delle elezioni europee. Il Ministro Giorgetti sarebbe intenzionato a confermare il rapporto deficit/pil per il 2024 al 3,7%, potendo anche beneficiare di uno spazio derivante dalla diversa contabilizzazione dei crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi. Eurostat, come è noto, ha stabilito che essi vanno imputati all’anno in cui si formano e non negli anni in cui vengono spalmati e questo ha appesantito il deficit 2021 e 2022 ma ha alleggerito contabilmente gli anni successivi. Tuttavia i margini disponibili sarebbero in parte già ridotti.

Quello che più preoccupa è l’andamento della ‘cassa’, del fabbisogno, che viene tenuto sotto osservazione dai mercati e da cui dipendende l’emissione di debito pubblico. I dati non sarebbero positivi. Gli ultimi pubblicati sul sito del Mef parlano di un fabbisogno nel periodo gennaio-giugno 2023 di quasi 95 miliardi di euro, contro 42,7 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Il primo settembre si conoscerà il dato relativo al mese di agosto e quello dei sette mesi dell’anno. Sul fronte delle regole europee per il Patto di stabilità, dal Mef filtra scetticismo sulla possibilità di arrivare ad un accordo entro la fine dell’anno. L’Italia continua a sostenere la sua posizione di scorporare, totalmente o comunque in misura sostanziale, dal calcolo del disavanzo le spese per investimenti in digitale e green che però la Commissione europea non giudica favorevolmente. Senza un accordo, dal 2024 tornerà in vigore il vecchio Patto di stabilità con le regole rigide per il rientro di deficit e del debito.

Cnn, Sarà Mark Thompson il nuovo CEO e presidente del network

Cnn, Sarà Mark Thompson il nuovo CEO e presidente del networkNew York, 30 ago. (askanews) – La Warner Bros. Discovery ha annunciato mercoledì che l’ex Ceo del New York Times e ex direttore generale della BBC, Mark Thompson, guiderà la CNN come nuovo presidente e amministratore delegato mondiale della rete di notizie .

La nomina pone fine a un periodo di incertezza e porta una nuova leadership in un momento critico per il canale che ha visto succedersi negli ultimi mesi ben 4 amministratori. Thompson inizierà il 9 ottobre e riferirà direttamente a David Zaslav, CEO di Warner Bros. Discovery, che presentandolo ai dipendenti ha detto che “non c’è dirigente più esperto, rispettato o capace nel mondo dell’informazione”.

Usa,Pil II trimestre (seconda lettura) +2,1%,inflazione PCE +2,5%

Usa,Pil II trimestre (seconda lettura) +2,1%,inflazione PCE +2,5%New York, 30 ago. (askanews) – Il Prodotto interno lordo statunitense, nel secondo trimestre 2023, secondo la seconda lettura del dato, appena pubblicata dal dipartimento del Commercio è salito del 2,1%, meno delle attese degli analisti che avevano previsto un dato al +2,4% come nella prima lettura. Nel primo trimestre 2023 il Pil era aumentato al tasso annualizzato del 2%, secondo la lettura finale, confermata.

Le spese dei consumatori, che rappresentano il 69% dell’economia statunitense, sono aumentate dell’1,7%, più dell’1,6% registrato in prima lettura, ma molto meno del +4,2% del primo trimestre. Il dato Pce sull’inflazione è cresciuto del 2,5%, contro il +2,6% registrato in prima lettura e molto meno del +4,1% della lettura finale del trimestre precedente. Il PCE core, meno il cibo e l’energia è cresciuto del 3,7%, in seconda lettura, contro il +3,8% registrato nella prima. L’aumento nel secondo trimestre riflette principalmente l’aumento della spesa dei consumatori e degli investimenti delle imprese, che è stato in parte compensato da una diminuzione delle esportazioni. Diminuite anche le importazioni.

Usa, +177.000 posti lavoro settore privato agosto, meno di stime

Usa, +177.000 posti lavoro settore privato agosto, meno di stimeNew York, 30 ago. (askanews) – L’occupazione nel settore privato statunitense è aumentata in agosto ma molto meno delle attese. Secondo il rapporto mensile redatto da Automatic Data Processing (Adp), l’agenzia che si occupa di preparare le buste paga, lo scorso mese sono stati creati 177.000 posti di lavoro rispetto al mese precedente, mentre le previsioni erano per la creazione di 200.000 posti di lavoro. Il dato di luglio è stato rivisto da 324.000 a 371.000. I salari sono cresciuti del 5,9% su base annuale, considerato il dato più basso ottobre 2021. Il settore ospitalità e intrattenimento è quello che ha maggiormente contribuito alla risalita dell’occupazione nei mesi scorsi, registrato la perdita di 30.000 posti di lavoro.

Nel complesso, i servizi hanno aggiunto 154.000 posti, i produttori di beni 23.000. Le società con meno di 50 dipendenti hanno aggiunto 27.000 posizioni, quelle con oltre 500 lavoratori hanno guadagnato 83.000 posti di lavoro, quelle di medie dimensioni hanno aggiunto 79.000 posti. Secondo gli analisti i numeri di agosto sono maggiormente in linea con il ritmo di creazione di nuovi posti di lavoro registrato prima della pandemia.

Germania: ad agosto inflazione frena al +6,1%, ma meno di attese

Germania: ad agosto inflazione frena al +6,1%, ma meno di atteseMilano, 30 ago. (askanews) – Ad agosto in Germania il tasso di inflazione si è attestato al +6,1%, in lieve discesa dal +6,2% di luglio. Lo rileva la l’Ufficio federale di statistica (Destatis). Il dato è leggermente superiore alle previsioni degli analisti, che stimavano un tasso al +6,0%.

Il tasso d’inflazione al netto dei generi alimentari e dell’energia (inflazione di fondo) è stato pari al +5,5%, invariato rispetto al mese precedente. A livello mensile il dato è stabile allo 0,3%.

FT: Goldman Sachs ha usato fondi cinesi per comprare aziende Usa-Gb

FT: Goldman Sachs ha usato fondi cinesi per comprare aziende Usa-GbRoma, 30 ago. (askanews) – Goldman Sachs ha utilizzato fondi di stato cinesi per acquisire compagnie negli Usa e in Gran Bretagna. L’ha affermato oggi il Financial Times, segnalando che tra le aziende acquistate ce n’è una che fornisce servizi di cybersecurity al governo di Londra.

La notizia viene in un momento delicato nei rapporti tra Cina e Occidente, che ha imposto una serie di restrizioni commerciali a Pechino in particolare nei settori innovativi. Nel mirino ci sono acquisizioni effettuato utilizzando 2,5 miliardi di dollari tratti da un fondo di partenariato costituito nel 2017 con la China Investment Corporation (CIC), un fondo di stato cinese.

Tra le acquisizioni c’è anche quella di una compagnia di consulenze che traccia le catene di approvvigionamento e una che opera nel campo del cloud computing, oltre a una compagnia che testa farmaci o un produttore di sistemi per l’intelligenza artificiale. Secondo FT, Goldman aveva reso note le operazioni, ma non aveva comunicato che in parte queste acquisizioni sono state effettuate con denaro cinese. Goldman Sachs nel 2017, sotto la guida dell’allora capo Lloyd Blankfield, lanciò un Fondo di partneriato per la cooperazione industriale Cina-Usa. Allora la banca spiegò che la CIC avrebbe aiutato le imprese Usa e britanniche a espandersi in Cina.

Particolarmente sensibile sembra essere l’acquisizione nel 2021 di LRQA, unità cyber e ispettiva del gruppo di classificazione navale Lloyd’s Register. Questa compagnia opera in settori strategici, dall’aerospazio alla difesa, dall’energia alla salute. All’interno è inserita anche la compagnia Nettitude, che fornisce cybersicurezza a diverse organizzazioni governative e di difesa nel mondo.

Industria, Istat: a giugno fatturato +0,4% su mese, +1,3% su anno

Industria, Istat: a giugno fatturato +0,4% su mese, +1,3% su annoRoma, 30 ago. (askanews) – A giugno si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti dello 0,4% in termini congiunturali, risultante da una crescita sul mercato interno (+1,8%) e da un calo su quello estero (-2,2%). Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali dell’1,3%, sintesi di un incremento del 3,2% sul mercato interno e di una diminuzione del 2,3% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 21 come a giugno 2022. Lo ha reso noto l’Istat.

Nel secondo trimestre l’indice complessivo è diminuito dello 0,6% rispetto al trimestre precedente (-0,4% sul mercato interno e -0,8% su quello estero). Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a giugno gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni intermedi (+0,6%) e per i beni strumentali (+2,1%), mentre si rileva una marcata flessione per l’energia (-4,1%). I beni di consumo registrano una variazione congiunturale nulla.

Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano marcati incrementi tendenziali per i beni di consumo (+7,3%) e per i beni strumentali (+17,1%), mentre risultano in calo i beni intermedi (-10,6%) e l’energia (-12,3%). Con riferimento al comparto manufatturiero, i settori che mostrano gli incrementi tendenziali più consistenti sono i mezzi di trasporto (+36,1%) e la farmaceutica (+14,2%), mentre le maggiori flessioni si riscontrano nella chimica (-19,5%) e nell’industria del legno, della carta e della stampa (-12,8%).

A giugno si stima che l’indice destagionalizzato in volume, relativo al settore manifatturiero, aumenti dello 0,5% in termini congiunturali. Nel secondo trimestre 2023 l’indice rimane invariato rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario, a giugno il fatturato del comparto manifatturiero aumenta in termini tendenziali dell’1,8% sia in volume sia in valore.