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Micromegas Comunicazione: ad Alessandro Bastoni carica Chief Operating Officer

Micromegas Comunicazione: ad Alessandro Bastoni carica Chief Operating Officer

Manager vanta esperienza ultra trentennale in comunicazione corporate e di mercato

Roma, 22 feb. (askanews) – Alessandro Bastoni, ex brand strategy manager di TIM, con un passato anche in Enel, assume la carica di Chief Operating Officer di Micromegas Comunicazione a riporto del vertice aziendale con il compito di accelerare la trasformazione aziendale in atto in una chiave sempre più digital e lo sviluppo del business. È quanto rende noto l’azienda in un comunicato.
Alessandro Bastoni è attivo dal 1989 nel campo della comunicazione, del marketing e della gestione di progetti ed eventi complessi. Dopo una esperienza di 8 anni in Business International, approda in Enel nel 1997 dove ricopre la carica di responsabile della comunicazione istituzionale e interna. Lancia nel 1999 Enel Web Tv, la prima web corporate tv in Italia con studi nella direzione generale di Viale Regina Margherita. Viene chiamato in Telecom Italia nel 2002 come responsabile della comunicazione interna di gruppo supportando la trasformazione in atto secondo il modello One Company. Resta in TIM fino a fine 2021 ricoprendo numerosi ruoli di responsabilità nei progetti ed eventi di corporate communication, nelle sponsorizzazioni istituzionali, nella digital communication, nel media management e nella brand strategy.
Micromegas Comunicazione, con sedi a Roma e a Milano, è una delle più importanti e longeve aziende di comunicazione integrata italiane. Attiva fin dal 1984, si è specializzata nel corso degli anni in comunicazione corporate e negli ultimi anni in comunicazione digitale con soluzioni tecnologiche all’avanguardia per i maggiori gruppi industriali italiani e internazionali.
“Conosco Alessandro fin dalla fine degli anni 90 e ritengo che il suo contributo possa essere fondamentale per consolidare la nostra azienda alla luce delle grandi trasformazioni avvenute recentemente nel nostro settore. Innanzitutto la sua forte competenza digital ma anche il suo passato nella comunicazione interna che potrà senz’altro contribuire al completamento della trasformazione in atto”, ha dichiarato Erminio Fragassa, Fondatore e Presidente di Micromegas Comunicazione.
“Dopo tanti anni passati dall’altra parte della barricata, l’approdo in agenzia rappresenta per me un traguardo professionale non scontato e al tempo stesso del tutto naturale. La scommessa è quella di poter mettere a frutto le tante esperienze maturate in grandi gruppi industriali e tutte le mie connessioni al servizio di una visione imprenditoriale e di una squadra che conosco da sempre e che reputo eccellente”, ha dichiarato il manager.

In Mind il Social innovation Campus: Transizione verso un Futuro

In Mind il Social innovation Campus: Transizione verso un FuturoMilano, 22 feb. (askanews) – “Transition4All: Verso un futuro”: con questo titolo torna in presenza il Social Innovation Campus in nella Social Innovation Academy di MIND – Milano Innovation District. La quarta edizione – come suggerisce il titolo – sarà dedicata al tema delle transizioni, da quella ecologica a quella digitale, giuste e inclusive e si svolgerà mercoledì 1 e giovedì 2 marzo. Tutti i contenuti saranno comunque accessibili anche online per permettere, come le scorse due edizioni, di seguire il programma culturale da tutta Italia.
Il Social Innovation Campus promosso da Fondazione Triulza è il primo Campus italiano sull’Innovazione Sociale; nelle sue prime tre edizioni ha coinvolto circa 14.000 persone, di cui la metà giovani studenti delle scuole secondarie di secondo grado e universitari. Al Campus lavorano insieme e si confrontano studenti, terzo settore ed economia civile, imprese tecnologiche, finanza, università e centri di ricerca, istituzioni immersi nell’ecosistema MIND per condividere soluzioni innovative, sostenibili e inclusive alle sfide poste dalla società contemporanea.
L’evento d’apertura – che si terrà mercoledì 1 marzo dalle ore 10:00 – ben rispecchia lo spirito del Campus mettendo a confronto giovani studenti, ricercatori e imprenditori con progetti ad impatto con i rappresentanti delle istituzioni, imprese, organizzazioni no-profit e mondo dell’università e della ricerca. All’evento d’apertura parteciperà Vannia Gava, viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica.
L’intero evento prevede oltre 20 eventi: occasioni preziose per per condividere best practices nazionali e internazionali e opportunita’ per giovani generazioni e imprese ad impatto sociale. Al link https://www.sicampus.org/programma-culturale-2023/ è possibile conoscere in dettaglio il programma culturale con tutti gli appuntamenti, programma costruito in collaborazione con i partner del Campus. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Fra i filoni tematici e i protagonisti del Campus, ci saranno le imprese ad alto impatto sociale e ambientale e la nuova economia sociale con sei appuntamenti che presentano concrete opportunità e prospettive europee: percorso Cooperazione Digitale per cooperative e non profit dell’Alleanza Cooperative Italiana in collaborazione con Google; le novità del progetto UniCredit Start Lab e di Matchis, di Fondazione Triulza e Finlombarda; la nuova democratizzazione degli investimenti in infrastrutture promossa da Azimut, il contest social tech di Fondazione Triulza, Fondo Sviluppo, Coopfond e General Fond; le nuove Skills degli imprenditori sociali per la twin transition nel contesto delle nuove politiche europee, con Diesis Network e European Commission – Joint Research Centre; il nuovo programma Get it!, a cura di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, Cariplo Factory e Fondazione Cariplo.
Le giovani generazioni alle prese con una delicata fase di transizione tra studio e lavoro sono al centro del Campus 2023, non solo con attività a loro dedicate, ma con momenti di confronto con aziende, istituzioni, operatori: tra gli altri appuntamenti sul tema ci saranno il workshop di Umana “Presente Futuro: una generazione in transito” con il racconto di best practices e reti; ancora l’incontro internazionale di Arexpo sul ruolo dei giovani nei processi di innovazione, partendo dal modello sviluppato nel Québec (Canada); un focus sulle nuove competenze e professioni green, con AVIS; una riflessione sull’accelerazione digitale e l’innovazione nella formazione a cura di Valore Italia – Fondazione ENAIP Lombardia; una lectio su “Donne e Scienza” a cura di Maria Pia Abbracchio – Università degli studi di Milano.
Le tecnologie come strumento per transizioni giuste e inclusive in quattro ambiti: salute, energia, smart city e territori saranno a loro volta al centro di iniziative specifiche. Il digital health integrato e la medicina territoriale sarà oggetto di discussione nel workshop organizzato da Astrazeneca a partire dal progetto Azimuth per i pazienti con insufficienza cardiaca; tema approfondito anche dai partner del progetto SCC Innovation Hub & Living Lab Network. Le opportunità legate alla transizione energetica per le città e i territori saranno invece affrontate nell’incontro di UnipolSai del 1 marzo in MIND, mentre il Gruppo CAP indagherà le possibilità legate alla sostenibilità sociale, ecologica ed economica in ambito idrico e non solo.
Il rapporto tra tecnologia, arte e smart city sarà oggetto di due webinar promossi nell’ambito della Federated Innovation @MIND da Valore Italia, Cisco, Schneider Electric e Windtre. Saranno trasmessi dall’aula del futuro creata in Mind: il Piscopia Corner – Augmented Education Lab, una nuova idea di spazio educativo che fa leva sulla connettività, sull’intelligenza artificiale e sulla sensoristica diffusa. Come far diventare i territori e le comunità più coese e sostenibili sarà il tema dei due wokshop promossi dal Salone CSR e dell’Innovazione e dal Comune di Rho con AIL Associazione Imprenditori Lombardi e Distretto 33.
Il Campus propone ai giovani studenti e neolaureati/neodiplomati un ricco programma di percorsi di co-progettazione e laboratori in presenza (diffusi nell’area Mind) e online per rafforzare le competenze trasversali necessarie per affrontare, non solo un colloquio di lavoro, ma le sfide professionali del domani. Saranno poi gli studenti delle scuole superiori di II grado e universitari ad animare fisicamente gli spazi della Social Innovation Academy e altri spazi Mind durante le due giornate per partecipare al percorso hackathon in presenza e ai 37 laboratori in presenza organizzati insieme ai partner del Campus 2023. Allo stesso modo studenti da tutta Italia, seguiranno il percorso hackathon online e il palinsesto con circa 15 laboratori online di orientamento e tematici, in linea con i percorsi PCTO e di educazione alla cittadinanza.
Hanno contribuito alla costruzione del palinsesto tematico per gli studenti: Acra, Arexpo – Stripes Digitus Lab, Astrazeneca, Cesvip Lombardia, CSV Milano, CVING, Fondazione Cariplo & Green Jobs Hub, Fondazione Unipolis & Muv Game, Gruppo Cap, Legambiente, Lendlease, Irccs Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, Politecnico di Milano, Umana, Università degli Studi di Milano. Il Social Innovation Campus è un’iniziativa lanciata nel 2019 dal comitato scientifico della Social Innovation Academy di Fondazione Triulza in MIND, presieduto dal professore del Politecnico di Milano – Tiresia Mario Calderini.
Il Campus è organizzato dalla prima edizione in collaborazione con le ancore di Mind: Arexpo, Lendlease, Human Technopole, Gruppo San Donato, Università degli Studi di Milano e Politecnico di Milano. L’edizione 2023 è realizzata con il supporto di UnipolSai e in partnership con Coopfond, Fondosviluppo, General Fond, Umana, UniCredit, – come main sponsor -; AstraZeneca, Azimut, Gruppo CAP, CISCO, CVing, Planet Smart City, Schneider Electric, Valore Italia, WINDTRE – come sponsor. Ha ottenuto il contributo e il patrocinio della Regione Lombardia, e il patrocinio di ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano.
Il programma culturale è promosso in collaborazione con numerosi content partner: ACRA, AIL, AVIS Regionale Lombardia, Cariplo Factory, CDO Milano, Cesvip Lombardia, Consorzio Nazionale CGM, CSVnet Lombardia, CSV Milano, Delegazione del Québec a Roma, Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, Diesis Network, Distretto33, Enaip Lombardia, European Commission’s Joint Research Centre, Finlombarda, Fondazione Cariplo, Fondazione Social Venture GDA, IreCoop Lombardia, Legambiente Lombardia, Manager Italia, Net, SCC Innovation Hub & Living Lab Network. Con il supporto tecnico di Epson, Grana Padano, Mimesi – Media Intelligence, Zero Impack.

Inflazione, Istat: a gennaio rallenta a +10% su anno

Inflazione, Istat: a gennaio rallenta a +10% su anno

Forte rallentamento beni energetici. Stima preliminare era +10,1%

Roma, 22 feb. (askanews) – Nel mese di gennaio, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo registri un aumento dello 0,1% su base mensile e del 10% su base annua, da +11,6% nel mese precedente; la stima preliminare era +10,1%. Lo rileva l’Istat.
La flessione del tasso di inflazione si deve, principalmente, al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +70,2% a -12%) e, in misura minore, di quelli degli Energetici non regolamentati (da +63,3% a +59,3%), degli Alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,2% a +5,5%); gli effetti di tali andamenti sono stati solo in parte controbilanciati dall’accelerazione dei prezzi dei Beni durevoli (da +6,4% a +6,8%), dei Beni non durevoli (da +6,1% a +6,7%) e dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,1% a +3,2%).
L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5,8% a +6,0%, mentre quella al netto dei soli beni energetici resta stabile a +6,2%.

BMW Italia e Plenitude (Eni) insieme per ricariche elettriche dedicate

BMW Italia e Plenitude (Eni) insieme per ricariche elettriche dedicateRoma, 22 feb. (askanews) – Plenitude (Eni), attraverso la sua società controllata Be Charge, e BMW Italia hanno siglato un accordo per sviluppare nuove offerte per la ricarica elettrica pensate per favorire ulteriormente gli spostamenti a zero emissioni su strada.
Plenitude e BMW Italia per tutta la durata della partnership offrono, tramite l’App Be Charge ai clienti BMW o MINI che possiedono un’auto elettrica, una tariffa a consumo dedicata su tutta la rete nazionale di ricarica Plenitude + Be Charge e un’ulteriore promozione sui punti di ricarica co-brandizzati.
Infine, le due Società collaboreranno all’individuazione di aree in cui installare nuovi hub di ricarica Plenitude + Be Charge, con l’obiettivo di offrire agli e-driver BMW e MINI una rete sempre più capillare, capace di dare una risposta efficace all’esigenza di ricarica conveniente e agevole che rappresenta un fattore chiave per la scelta della mobilità a zero emissioni.
Stefano Goberti, Amministratore Delegato di Plenitude, ha dichiarato: “Lo sviluppo della mobilità elettrica è un tassello importante della nostra strategia a sostegno della transizione energetica. Siamo quindi lieti di mettere a disposizione di BMW e MINI la nostra rete di infrastrutture di ricarica elettrica, tecnologicamente avanzata e in continua espansione, che ad oggi conta oltre 14.000 punti di ricarica e che sarà ampliata sia in Italia che in Europa sino a circa 30.000 punti entro il 2025”.
Massimiliano Di Silvestre Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia aggiunge: “Il progetto testimonia la nostra volontà di promuovere la cultura della mobilità elettrica non solo con un’offerta di prodotti straordinaria (15 modelli già in produzione dalla fine del 2022) ma anche attraverso il contributo al tema delle infrastrutture di ricarica e i servizi connessi che resta nodale, soprattutto nel nostro Paese. È un segno di attenzione e supporto ai nostri clienti che stanno facendo una chiara scelta di mobilità a emissioni zero.”
Plenitude (Eni) è una Società Benefit presente sul mercato con un modello di business unico che integra la produzione da rinnovabili, la vendita di energia, i servizi energetici e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici. Nel settore della mobilità elettrica, attraverso la controllata Be Charge, possiede una rete di oltre 14.000 punti di ricarica che sarà ampliata sia in Italia che in Europa con circa 30.000 punti di ricarica previsti entro il 2025. Inoltre, grazie agli accordi di interoperabilità, sull’app Be Charge è possibile utilizzare più di 116.000 punti di ricarica.

Mercato immobiliare Europa riparte: in 2022 40 miliardi investimenti

Mercato immobiliare Europa riparte: in 2022 40 miliardi investimentiRoma, 22 feb. (askanews) – Il mercato immobiliare commerciale europeo resta altamente attrattivo per gli investitori e riparte nel suo percorso di crescita. Nel corso della prima metà del 2022 gli investimenti immobiliari sono aumentai rispetto allo stesso periodo del 2021 (circa 20 miliardi di euro e un incremento del 70% circa), per poi subire un rallentamento a causa degli elevati livelli di inflazione, dell’incremento dei tassi di finanziamento, e dell’aumento dei livelli di incertezza economica, dell’incremento dei costi dell’energia e del perdurare del conflitto russo-ucraino, compensato, però, da importanti transazioni concluse a fine anno che hanno portato i volumi totali a superare i livelli del 2021: 40 miliardi di euro di investimenti complessivi, per un incremento di circa il 20%.
È quanto emerge dal Rapporto 2023 sul mercato immobiliare commerciale, presentato oggi a Milano da Scenari Immobiliari nel corso del convegno “LIVING IN A TWO-SPEED WORLD – Negozi di città e centri commerciali del nuovo decennio”.
Le previsioni per il 2023 – informa una nota riassuntiva – risultano incerte e fortemente correlate alla sostenibilità economica dei canoni di locazione e alla loro capacità di incidere sui rendimenti. Francia, Germania e Regno Unito continuano a rappresentare i mercati più attrattivi per i capitali destinati agli immobili commerciali, con investimenti che nel 2022 hanno raggiunto rispettivamente 6, 8,25 e 8,1 miliardi, mentre in Italia si è registrata una contrazione, con un valore totale pari a poco meno di 1 miliardo di euro.
“I consumatori, in Italia, in Europa, nel mondo – commenta Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari – sono tornati nei negozi e, nello stesso tempo, le loro abitudini di acquisto online sono diventate continuative e definite. I luoghi del commercio, i negozi, le grandi superfici, stanno cambiando forma e rapporto con lo spazio pubblico. Gli investimenti immobiliari nel settore sono in crescita e, nello stesso tempo, gli investitori istituzionali sono diventati maggiormente speculativi”.
Le quotazioni, nel corso del 2022, sembrano avere finalmente invertito l’andamento negativo fatto registrare nel corso del biennio 2020-2021. I valori di vendita e i canoni di locazione hanno mostrato, nei principali Paesi dell’Unione, un incremento medio prossimo all’1% che, si prevede, possa essere seguito da un ulteriore rialzo, superiore al 4%, durante l’anno in corso. Tale crescita è riconducibile, in prevalenza, al recupero dei livelli pre-pandemici da parte dei passaggi all’interno degli shopping center, del rapido riavvicinamento, nonché in alcuni casi del superamento, del numero di arrivi turistici registrati nel corso del 2019 nelle principali città del continente nonché del processo di riequilibrio tra acquisti online e acquisti presso i punti vendita fisici.
In Italia, lo stato di incertezza, con le sue dinamiche evolutive che hanno interessato e caratterizzato i diversi periodi dell’anno appena trascorso, ha influenzato direttamente e indirettamente il settore retail, soprattutto quegli asset immobiliari (retail park) situati al di fuori dei principali centri urbani.
L’andamento degli investimenti registrato nella prima metà dell’anno nella Penisola, superiore ai 550 milioni di euro, ha sostenuto la crescita del settore compensando il successivo calo registrato nel corso dei due trimestri conclusivi che ha portato gli investimenti a superare, seppur di poco i 400 milioni. Il volume totale degli investimenti retail fatto registrare nel corso del 2022, pari a poco meno di 1 miliardo di euro (980 milioni), risulta inferiore di quasi il 26% rispetto a quanto fatto registrare nel corso del 2021 e di quasi il 50% rispetto al 2019. La Lombardia concentra più del 25% del totale degli investimenti a livello nazionale, circa 270 milioni di euro, seguita da Veneto ed Emilia Romagna, rispettivamente con quasi il 15% (134 milioni) e il 10% (84 milioni).
Nel corso del 2022 il mercato italiano degli immobili a uso commerciale ha fatto registrare un fatturato complessivo di quasi 6,5 miliardi di euro, derivante da attività di vendita e di locazione di spazi per il retail, in calo di 3,7 punti percentuali rispetto alla quota raggiunta nel 2021.
L’attenzione degli investitori istituzionali si è andata a concentrare sulle high street di Milano (via Montenapoleone), Venezia (calle San Moisè) e Roma (via del Corso), positivamente condizionate dal ritorno dei flussi turistici internazionali ai livelli pre-pandemici.
Se si concentra l’attenzione sulle Grandi Superfici Commerciali, gli investitori hanno focalizzato la loro attenzione verso occasioni di natura opportunistica e value-add che hanno riguardato asset immobiliari quali centri commerciali secondari in una serie di territori situati prevalentemente nel nord della Penisola (province di Brescia, Modena, Padova, Reggio Emilia e Varese) e all’interno dei vasti confini amministrativi della città di L’Aquila.
Le dinamiche relative alle quotazioni immobiliari rilevate nel corso del 2022 restituiscono, a livello nazionale, una stabilizzazione dei valori e dei canoni unitari con previsioni di crescita per l’anno in corso, sia per le Grandi Superfici Commerciali (più 0,6 e più 0,2%) che per gli esercizi di vicinato (più 1,1 e più 0,4%).

Stellantis: premio medio dipendenti Italia pari a 1.879 euro

Stellantis: premio medio dipendenti Italia pari a 1.879 euroMilano, 22 feb. (askanews) – Ammonta ad un valore medio complessivo di 1.879 euro, legato alla retribuzione contrattuale di riferimento, il premio che i dipendenti di Stellantis Italia, a cui è applicato il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL), riceveranno in due tranches, a febbraio ed aprile.
La cifra complessiva comprende il bonus legato agli obiettivi di efficienza degli stabilimenti previsti nel 2022 dal Contratto collettivo di lavoro 2019- 2022 applicato in Italia, scaduto il 31 dicembre scorso, e il riconoscimento straordinario (complessivamente 2 miliardi di euro) annunciato oggi dal Ceo Carlos Tavares ai dipendenti di tutto il mondo legato ai risultati finanziari del 2022 grazie ai traguardi raggiunti dall’Azienda sia a livello globale che locale.
In particolare, ai dipendenti a cui è applicato il CCSL verrà erogato mediamente un premio pari al 6% della retribuzione, che corrisponde mediamente a 1.429 euro lordi, a cui si aggiungerà il riconoscimento straordinario di 450 euro lordi, pari a circa il 2% della retribuzione media di riferimento. Si tratta quindi di una erogazione complessiva media pari all’8%.
I valori del bonus previsto dal CCSL e del riconoscimento straordinario sono stati comunicati oggi alle Organizzazioni Sindacali.
I risultati 2022 variano a seconda delle performances, misurate con gli indicatori previsti dal Contratto, e i principali stabilimenti italiani confermano il risultato dello scorso anno. Ogni Paese ha una diversa articolazione dei bonus contrattuali e Stellantis sta lavorando per armonizzare le logiche da applicare per i bonus nei singoli Contratti nazionali.
Il rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro per il quadriennio 2023-2026 è attualmente in fase di negoziazione tra l’Azienda e le Organizzazioni Sindacali firmatarie.

Stellantis ricavi 2022 +18%, utile +26%, dividendo 1,34 euro

Stellantis ricavi 2022 +18%, utile +26%, dividendo 1,34 euroMilano, 22 feb. (askanews) – Stellantis chiude il 2022 con ricavi netti pari a 179,6 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al 2021 grazie ai prezzi netti favorevoli, al miglior mix modelli e agli effetti positivi dei cambi. L’utile netto è pari a 16,8 miliardi di euro, in aumento del 26%. Il cda propone un dividendo ordinario di 4,2 miliardi di euro corrispondente a 1,34 euro per azione, previa approvazione degli azionisti.
Il risultato operativo rettificato di 23,3 miliardi di euro, in crescita del 29%, con un margine del 13%, migliore rispetto all’obiettivo di superare il 12% al 2030. Tutti i segmenti contribuiscono alla crescita della top e bottom line.
Il flusso di cassa industriale netto è di 10,8 miliardi di euro, in aumento del 78%,coerente con l’obiettivo 2030 di superare i 20 miliardi di euro
I benefici netti di cassa sono pari a 7,1 miliardi di euro dalle sinergie frutto della fusione con Fca-Psa, in anticipo di oltre due anni rispetto all’obiettivo di 5 miliardi di euro su base annua.
La situazione patrimoniale è “solida”, con una liquidità industriale disponibile di 61,3 miliardi di euro.
Stellantis è al primo posto nelle vendite di veicoli commerciali Bev in UE30, e al secondo posto nelle vendite globali di Bev in UE30, e primo nelle vendite di Phev in Usa. Il primo Bev statunitense, Ram ProMaster, è in arrivo nel 2023. La Gamma di Bev è di 23 modelli, ulteriori 9 arriveranno nel 2023.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato un programma di acquisto di azioni proprie per un valore massimo di 1,5 miliardi di euro, da perfezionarsi sul mercato entro la fine del 2023.
“Oltre ai nostri risultati finanziari record e all’implementazione mirata del piano Dare Forward 2030, abbiamo dimostrato anche l’efficacia della nostra strategia di elettrificazione in Europa. Ora abbiamo la tecnologia, i prodotti, le materie prime e l’intero ecosistema di batterie per condurre lo stesso percorso di trasformazione in Nord America, a partire dai nostri primi veicoli completamente elettrici Ram dal 2023 e Jeep dal 2024. Desidero esprimere il mio più profondo ringraziamento a tutti i dipendenti e ai nostri partner per il contributo dato a creare un futuro più sostenibile”, ha detto il Ceo Carlos Tavares.
Per il 2023 Stellantis prevede una crescita a doppia cifra del margine operativo e un free cash flow industriale positivo. A livello di mercati il gruppo stima una crescita del 5% in Nord America, Europa allargata, Medio Oriente e Africa, India e Sud Pacifico, del 3% in Sud America e del 2% in Cina.

Tim, da Kkr richiesta di proroga dell’offerta non vincolante

Tim, da Kkr richiesta di proroga dell’offerta non vincolanteRoma, 21 feb. (askanews) – Con riferimento all’offerta indicativa e non vincolante presentata da Kkr il primo febbraio 2023, facendo seguito al comunicato stampa del 6 febbraio 2023, Tim informa “di aver ricevuto una lettera da Kkr con cui la stessa ha prorogato il termine di tale offerta al 24 marzo 2023”. “In particolare, secondo quanto indicato nella lettera, la proroga del termine è dovuta ad una richiesta del Governo di disporre di ulteriori quattro settimane per effettuare una analisi congiunta degli aspetti pubblicistici dell’operazione concernenti i poteri esercitabili dal Governo nel settore”. “Kkr ha tuttavia confermato la propria disponibilità a continuare un dialogo costruttivo con Tim e a procedere con le attività di due diligence”. “Tim – si legge nella nota – conferma che il Consiglio di Amministrazione si terrà comunque il 24 febbraio 2023 per discutere dell’offerta non vincolante di KKR e assumere le decisioni del caso”.
Cam

##Ue, Ok definitivo a piano REPowerEU per nuovi capitoli nei Pnrr

##Ue, Ok definitivo a piano REPowerEU per nuovi capitoli nei PnrrBruxelles, 21 feb. (askanews) – Il Consiglio affari generali dell’Ue svoltosi oggi a Bruxelles ha dato la sua approvazione definitiva al testo del Regolamento sul piano “REPowerEU” che prevede la possibilità di aggiungere un nuovo capitolo, da presentare entro fine aprile, ai Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) sottoposti dagli Stati membri alla Commissione nel quadro del Recoveru Plan post pandemico “NextGenerationEU”, con nuovi progetti da realizzare entro il 2026.
I nuovi progetti dovranno riguardare gli obiettivi specifici di REPowerEU, che la Commissione europea aveva proposto il 18 maggio 2022, sullo sfondo della guerra in Ucraina, per liberare al più presto l’Ue dalla dipendenza dai carburanti fossili russi. Gli obiettivi riguarderanno specificamente piani per il risparmio e l’efficienza energetica e per lo stoccaggio del gas, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas e petrolio (anche attraverso nuove infrastrutture), oppure la loro sostituzione con nuovi impianti di fonti rinnovabili, e con l’elettrificazione.
Il Consiglio Ue ha formalizzato l’accordo sul testo del regolamento che era stato raggiunto con il Parlamento europeo, e approvato dalla plenaria di Strasburgo il 14 febbraio scorso, con 535 voti a favore 63 contrari e 53 astensioni.
Il regolamento prevede fra l’altro nuove risorse da destinare ai Pnrr, consistenti in 20 miliardi di euro aggiuntivi in sovvenzioni Ue a fondo perduto (finanziate per il 40% con i proventi del sistema europeo Ets per lo scambio dei permessi di emissione, e dal 60% dal Fondo per l’Innovazione, finanziato anch’esso dall’Ets). La chiave di ripartizione fra gli Stati membri di queste sovvenzioni assegna all’Italia 2 milardi e 760 milioni di euro, la quota maggiore (il 13,8% del totale) a pari merito con la Polonia. Non solo: i paesi che lo vorranno potranno chiedere ulteriori prestiti Ue dal Fondo di Recovery Rrf per i progetti aggiuntivi del nuovo capitolo REPowerEU dei loro Pnrr, anche quando, come nel caso dell’Italia, i prestiti loro assegnati sono stati già tutti richiesti. Ad oggi, restano formalmente ancora 225 miliardi di euro di prestiti non richiesti, che dovrebbero però ridursi a 140 dopo che la Spagna, come ha indicato, chiederà di utilizzare gli 85 miliardi che le erano stati assegnati. Altri paesi (come Belgio, Portogallo, Slovachia, Repubblica ceca, Polonia e Ungheria) Repubblica Ceca, potrebbero ripensarci e chiedere i prestiti del fondo Rrf loro assegnati e non ancora o solo parzialmente richiesti. Resterebbe comunque una somma considerevole di prestiti Ue che i paesi destinatari non hanno interesse a richiedere, perché (come nel caso di Germania e Olanda) raccogliendo direttamente i capitali sui mercati possono spuntare tassi di interesse più favorevoli rispetto a quelli applicati alla Commissione, e senza condizioni aggiuntive.
Gli Stati membri interessati ai nuovi prestiti dovranno manifestare il proprio interesse entro fine marzo, indicando i nuovi obiettivi, ma avranno il 31 agosto come scadenza vincolante per formalizzare la richiesta.
E’ prevista, inoltre, una ulteriore flessibilità per i fondi Ue di sviluppo regionale (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo e Fondo di coesione), che potranno essere ri-orientati in parte per gli obiettivi di REPowerEU, in particolare per quanto riguarda il sostegno alle Pmi e alle famiglie più vulnerabili, colpite dai rincari energetici. Infine, gli Stati membri potranno anche ri-destinare agli stessi obiettivi una parte dei fondi che sono stati loro assegnati con la riserva di adeguamento alla Brexit, da 4,5 miliardi di euro complessivi. La decisione di oggi del Consiglio Ue “consentirà di integrare il Pnrr ed investire sull’autonomia e la sicurezza energetica del nostro Paese”, ha commentato con una nota il ministro italiano per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, che rappresentava l’Italia al Consiglio Affari generali.
“Il nostro governo – ha aggiunto Fitto nella nota – ha già avviato un confronto in cabina di regia con tutte le amministrazioni centrali responsabili e con le principali aziende statali. Il nostro obiettivo nei prossimi giorni è definire un programma che effettivamente abbia dei progetti realizzabili entro il 2026”.
“Il REPowerEU è una straordinaria opportunità per il nostro paese e per l’Europa, in quanto la sicurezza energetica del nostro paese potrà avere ripercussioni positive per l’intera Europa. In tal senso i progetti che intendiamo proporre hanno come obiettivo quello di far diventare l’Italia un grande hub energetico europeo del Mediterraneo, così come indicato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, ha concluso Fitto.

Lagarde: a marzo tassi +50 pb poi vedremo. Inflazione inizia declino

Lagarde: a marzo tassi +50 pb poi vedremo. Inflazione inizia declinoRoma, 21 feb. (askanews) – La Bce resta risoluta e concentrata sul “riportare l’inflazione al 2%: tutto quello che facciamo al momento punta a questo obiettivo”. Ed “è la cosa migliore che possiamo fare per l’economia”, ha affermato la presidente Christine Lagarde, che in una intervista all’emittente finlandese yle TV1 ha ribadito i propositi sui nuovi aumenti ai tassi di interesse.
“Abbiamo comunicato molto chiaramente” l’intenzione di alzarli di nuovo di 50 punti base a marzo, come deciso a inizio febbraio. “Quello che verrà dopo dipenderà dai dati, dall’inflazione, dai costi lavoro”: in base a questi sviluppi “determineremo quale sarà il percorso migliore”, ha proseguito Lagarde.
Al tempo stesso la presidente della Bce ha anche riconosciuto che nell’area euro “l’inflazione ha iniziato a rallentare. L’inflazione complessiva ha iniziato a declinare”. E che se la Bce si mostrerà risoluta nel suo impegno a farla scendere, questo sarà un fattore di cui si terrà conto nelle contrattazioni salariali, evitando quindi il rischio ce si inneschi una spirale prezzi-buste paga. A dicembre i tecnici della Bce prevedevano che l’inflazione scenda al 2,4% nel 2025, “vedremo a marzo” come verranno aggiornate le nuove stime.
Guardando ai conti pubblic, “tutti i Paesi dell’area euro vedranno i costi di servizio del debito salire. I paesi, come la Finlandia, che hanno allungato la maturazione media dei titoli vedranno questi costi salire più avanti. Penso che non sarà un aumento improvviso, accadrà nel tempo. E se avremo successo nel ridurre l’inflazione e tornerà al target” più avanti “non serviranno più tassi molto alti”, ha osservato Lagarde.
Intanto, nonostante i rallentamenti, l’economia dell’Unione europea ha mostrato una tenuta migliore delle previsioni: “tutti prevedevano una recessione nel quarto trimestre, non si è verificata e non vediamo alcun paese salvo la Svezia in recessione nel 2023. Per il momento, in base alle ultime previsioni, sembra che tutti i paesi dell’Ue dovrebbero evitare la recessione”. Lagarde è infine tornata a insistere sulla necessità di elargire gli aiuti contro il caro energia con modalità che siano “temporanee e mirate”.