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Musica, mercato italiano +14,2% nella prima metà del 2023: vale 175mln

Musica, mercato italiano +14,2% nella prima metà del 2023: vale 175mlnMilano, 29 ago. (askanews) – Il mercato discografico italiano nei primi sei mesi del 2023 cresce del 14,2%, con ricavi a oltre 175 milioni di euro. Lo sottolinea una nota della Federazione musicale italiana (Fimi). Secondo dati raccolti da Deloitte per Fimi, l’84% degli incassi arriva dal digitale con il comparto streaming che domina lo scenario italiano: 139 milioni fatturati dal segmento, per una crescita complessiva del 16%.

Nel dettaglio dello streaming, i servizi in abbonamento migliorano del 18,2% (salgono a 90,8 milioni di euro) e balzano del 22,9% (a 28,5 milioni) anche i ricavi della fascia ad-supported audio. Si registra invece una lieve flessione per il video streaming: -0,5% a 19,5 milioni di euro. Ma a registrare una crescita è anche il comparto fisico, che ricopre una quota di mercato pari al 16% e che chiude il semestre con il +9,4%: a dominare è l’inossidabile vinile, che migliora ancora del 14,3%, a 16,8 milioni di euro. Una spinta arriva dall’inversione di tendenza dei Cd con il loro +5,3% a 10,9 milioni di ricavi. Fimi rileva, “soprattutto per questo segmento”, l’impatto del Bonus Cultura 18app che a fine giugno aveva generato oltre 8 milioni di euro.

Usa, Scende a 106,1 punti fiducia consumatori Conf. Board agosto

Usa, Scende a 106,1 punti fiducia consumatori Conf. Board agostoNew York, 29 ago. (askanews) – Ad agosto, gli statunitensi si stanno dimostrando meno ottimisti sull’economia rispetto al mese precedente. L’indice sulla fiducia redatto mensilmente dal Conference Board, gruppo di ricerca privato, è sceso dai 114 punti di luglio (rivisto dall’iniziale 117) a 106,1 punti, contro attese per un dato a 116 punti.

La componente che misura le aspettative per il futuro è sceso dagli 88 punti di luglio (rivisto da iniziale 88,3) a 80,2; quella sulla situazione attuale è scesa da 153 punti (rivista da iniziale 160) a 144,8 punti. “La fiducia dei consumatori è crollata nell’agosto 2023, cancellando gli aumenti consecutivi di giugno e luglio”, ha affermato Dana Peterson, capo economista del Conference Board.

Usa, S&P Case-Shiller in giugno +0,9%,stazionario su base annuale

Usa, S&P Case-Shiller in giugno +0,9%,stazionario su base annuale

New York, 29 ago. (askanews) – In giugno i prezzi delle case statunitensi sono saliti, per la quinta volta dopo sette mesi consecutivi di ribassi. L’indice di S&P/Case Shiller, che calcola i prezzi delle case nelle principali città Usa, ha riportato un aumento mensile dello 0,9%. Su base annuale ha registrato un dato stazionario. L’indice a 10 città ha registrato un rialzo dello 0,9%, mentre su base annuale l’indice a 10 città ha registrato un ribasso dello 0,5%.

L’indice Composite a 20 città ha registrato anch’esso un rialzo dello 0,9%; mentre su base annua ha toccato -1,2%. In giugno tutte le 20 città prese in esame dall’indice hanno registrato aumenti. Chicago, Cleveland e New York sono le città continuano a mostrare i rialzi annuali più consistenti.

Lavoro, il segretario della Cgil Landini scrive a Meloni: convochi le parti sociali

Lavoro, il segretario della Cgil Landini scrive a Meloni: convochi le parti socialiRoma, 29 ago. (askanews) – Con una lettera inviata alla premier, Giorgia Meloni, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, chiede di convocare un incontro con le parti sociali più rappresentative e di aprire un confronto negoziale sul rinnovo dei contratti, la crescita dei salari e delle pensioni, una legge sulla rappresentanza e il salario minimo, il superamento della precarietà e un piano straordinario di assunzioni nel settore pubblico.

Ecco il testo integrale della missiva: “Gentile presidente del Consiglio, intendiamo portare direttamente alla sua attenzione la necessità di convocare un incontro con le parti sociali comparativamente più rappresentative stipulanti contratti nazionali ed accordi interconfederali per verificare le condizioni di avvio di un confronto negoziale finalizzato a favorire: la reale tutela e crescita del potere di acquisto di salari e pensioni; il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro pubblici e privati. Ciò sia in termini di risorse da inserire nella legge di bilancio, sia in termini di recupero dei ritardi nei rinnovi, sia in termini di intervento fiscale per sostenere aumenti salariali netti adeguati alla situazione inflattiva; la definizione di una legge sulla rappresentanza che cancelli i contratti pirata, certifichi la titolarità dei soggetti negoziali, assegni così valore generale di legge ai contenuti economici e normativi dei contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati da organizzazioni di rappresentanza comparativamente più rappresentative, garantisca il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di votare i contratti che li riguardano e di poter eleggere le Rsu in ogni luogo di lavoro; in tale ambito, fissare una quota salariale oraria minima valida per tutti i contratti nazionali affinché nessuna persona che lavora possa essere retribuita con una paga oraria inferiore; il superamento di una precarietà nel lavoro non più sostenibile: è il momento di affermare la stabilità nei rapporti di lavoro e la parità di diritti tra tutte le persone che per vivere devono lavorare, ciò a valere anche nel sistema del lavoro in appalto; la realizzazione di un piano straordinario di assunzioni in tutto il settore pubblico (dalla sanità all’istruzione) comprensivo della stabilizzazione del personale ancora precario. Rimandando all’incontro una più ampia ed articolata esposizione delle nostre proposte, cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti”.

Mit, riunione con Salvini sui valichi alpini

Mit, riunione con Salvini sui valichi alpiniRoma, 29 ago. (askanews) – Riunione operativa con il Vicepremier e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, questa mattina al Ministero, per fare il punto della situazione dei valichi alpini: dal Brennero al Monte Bianco fino al Fréjus. Si tratta di dossier prioritari su cui Salvini è impegnato con un’azione a tutto campo. E’ quanto riporta una nota del Mit.

L’obiettivo immediato è di limitare al massimo i disagi e favorire il ritorno alla normalità il più velocemente possibile. Su Fréjus e Monte Bianco, è attivo un canale di dialogo con la Francia e la Società di Gestione per rivedere le tempistiche di chiusura del traforo e, nel medio termine, definire le modalità più idonee per i lavori di messa in sicurezza della galleria. Sul Brennero, si lavora al ricorso in Corte di Giustizia contro i divieti unilaterali austriaci, a fronte dello stallo nel negoziato promosso dalla Commissione a causa dell’intransigenza di Vienna.

Lavoro, Landini scrive a Meloni: convocare le parti sociali

Lavoro, Landini scrive a Meloni: convocare le parti socialiRoma, 29 ago. (askanews) – Con una lettera inviata alla premier, Giorgia Meloni, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, chiede di convocare un incontro con le parti sociali più rappresentative e di aprire un confronto negoziale sul rinnovo dei contratti, la crescita dei salari e delle pensioni, una legge sulla rappresentanza e il salario minimo, il superamento della precarietà e un piano straordinario di assunzioni nel settore pubblico.

Ecco il testo integrale della missiva: “Gentile presidente del Consiglio, intendiamo portare direttamente alla sua attenzione la necessità di convocare un incontro con le parti sociali comparativamente più rappresentative stipulanti contratti nazionali ed accordi interconfederali per verificare le condizioni di avvio di un confronto negoziale finalizzato a favorire: la reale tutela e crescita del potere di acquisto di salari e pensioni; il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro pubblici e privati. Ciò sia in termini di risorse da inserire nella legge di bilancio, sia in termini di recupero dei ritardi nei rinnovi, sia in termini di intervento fiscale per sostenere aumenti salariali netti adeguati alla situazione inflattiva; la definizione di una legge sulla rappresentanza che cancelli i contratti pirata, certifichi la titolarità dei soggetti negoziali, assegni così valore generale di legge ai contenuti economici e normativi dei contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati da organizzazioni di rappresentanza comparativamente più rappresentative, garantisca il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di votare i contratti che li riguardano e di poter eleggere le Rsu in ogni luogo di lavoro; in tale ambito, fissare una quota salariale oraria minima valida per tutti i contratti nazionali affinché nessuna persona che lavora possa essere retribuita con una paga oraria inferiore; il superamento di una precarietà nel lavoro non più sostenibile: è il momento di affermare la stabilità nei rapporti di lavoro e la parità di diritti tra tutte le persone che per vivere devono lavorare, ciò a valere anche nel sistema del lavoro in appalto; la realizzazione di un piano straordinario di assunzioni in tutto il settore pubblico (dalla sanità all’istruzione) comprensivo della stabilizzazione del personale ancora precario. Rimandando all’incontro una più ampia ed articolata esposizione delle nostre proposte, cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti”.

Germania, salari in 2° trimestre aumentano a ritmo record: +6,6%

Germania, salari in 2° trimestre aumentano a ritmo record: +6,6%Roma, 29 ago. (askanews) – I salari tedeschi sono aumentati al ritmo record annuo del 6,6% nel secondo trimestre, dando una spinta tanto al potere di acquisto dei consumatori e alimentando anche le preoccupazioni sull’inflazione spinta dall’aumento del costo del lavoro.

Il dato è stato comunicato dall’ufficio statistico federale Destatis.L’aumento, che rispetto alla crescita salariale del 5,6% nel trimestre precedente, è stato il più alto da quando tali dati hanno iniziato a essere raccolti nel 2008. Secondo Destatis, i livelli salariali sono stati incrementati dagli aumenti del salario minimo e dai bonus concessi da molte aziende per attutire l’impatto dell’inflazione più elevata.

Un esame dettagliato di tutti i settori mostra che il livello pre-crisi Covid – misurato dall’indice dei salari nominali nel secondo trimestre del 2019 – è stato nuovamente raggiunto quasi ovunque, ad eccezione dei dipartimenti economici di produzione automobilistica, costruzione di altri veicoli e aviazione.

Giro di rialzi per i prezzi di benzina e gasolio

Giro di rialzi per i prezzi di benzina e gasolioRoma, 29 ago. (askanews) – Dopo quasi due settimane di quiete, Eni torna ad alzare i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Movimenti al rialzo anche per altri marchi, sulla scia del balzo delle quotazioni dei prodotti raffinati registrato venerdì scorso. Poco mosse le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa, in attesa dell’effetto degli aumenti rilevati oggi sui listini.

Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Stessa mossa per Tamoil, mentre per IP registriamo un rialzo di due centesimi al litro su entrambi i prodotti. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,950 euro/litro (invariato), compagnie 1,954, pompe bianche 1,942), diesel self service a 1,852 euro/litro (+1 millesimo), compagnie 1,856, pompe bianche 1,842). Benzina servito a 2,085 euro/litro (+1), compagnie 2,126, pompe bianche 2,002), diesel servito a 1,988 euro/litro (+1, compagnie 2,030, pompe bianche 1,903). Gpl servito a 0,701 euro/litro (invariato, compagnie 0,712, pompe bianche 0,689), metano servito a 1,395 euro/kg (invariato, compagnie 1,404, pompe bianche 1,386), Gnl 1,212 euro/kg (+1, compagnie 1,215 euro/kg, pompe bianche 1,209 euro/kg).

Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 2,021 euro/litro (servito 2,276), gasolio self service 1,934 euro/litro (servito 2,197), Gpl 0,845 euro/litro, metano 1,526 euro/kg, Gnl 1,216 euro/kg.

Tim, ok Cdm a Dl. Meloni: primo passo per controllo strategico rete

Tim, ok Cdm a Dl. Meloni: primo passo per controllo strategico reteRoma, 28 ago. (askanews) – “Assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro. Quello di oggi è un primo passo”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha illustrato in Consiglio dei Ministri il significato del decreto legge che consente la partecipazione del Mef nella società in cui confluirà la rete fissa di Tim. Provvedimento che è stato poi approvato dal Cdm.

“Sul tavolo del Consiglio dei ministri arriva oggi un provvedimento estremamente importante e che riguarda uno dei grandi dossier industriali che questo Governo ha ereditato, che si trascina da decenni e che nessuno ha mai avuto il coraggio di affrontare. Mi riferisco a Tim: non entro nel dettaglio dell’operazione proposta dal Mef – ha detto – lo farà il ministro Giorgetti, ma voglio sottolineare in questa sede il significato politico delle nostre decisioni. Dopo aver trovato una soluzione seria per Ita con un accordo con Lufthansa, Commissione europea permettendo, e che a volte solleva problemi che difficilmente capiamo, ora è venuto il momento di dare una prospettiva a quello che è stato uno dei campioni internazionali delle telecomunicazioni. La direzione intrapresa dal Governo è quella che il centrodestra ha sempre auspicato e sostenuto: assumere il controllo strategico della rete di telecomunicazioni e salvaguardare i posti di lavoro. Quello di oggi è un primo passo, al quale seguiranno ovviamente logiche di mercato, ma finalmente possiamo dire che in Italia c’è un Governo che su un dossier così importante si attiva a difesa dell’interesse nazionale e dei lavoratori. E che ha una strategia”.

A Piazza Affari Tim (+3,9%) corre in attesa del Dpcm su accordo Mef-Kkr

A Piazza Affari Tim (+3,9%) corre in attesa del Dpcm su accordo Mef-KkrMilano, 28 ago. (askanews) – Tim prima della classe a Piazza Affari, a un’ora dall’apertura di Wall Street. Il titolo delle tlc segna un rialzo del 3,86% a 0,2851 euro per azione sulla scia di indiscrezioni, non confermate, secondo cui oggi il primo consiglio dei ministri dopo la pausa agostana, potrebbe approvare il Dpcm che renderà operativo il memorandum d’intesa del 10 agosto tra il Mef e il fondo americano Kkr per rilevare fino al 20% della Netco, la società della rete fissa. Entro fine settembre, il fondo americano Kkr dovrà presentare un’offerta vincolante, si tratta di un’ offerta da 21-22 miliardi, preferita dal cda di Tim a quella di Cdp-Macquarie.