Pil, Giorgetti: estremamente opportuno aggiungere sostenibilitàRoma, 21 ago. (askanews) – “La prima riflessione riguarda il Pil, nato come misurazione di contabilità nazionale. E’ un indicatore che non permette di cogliere fenomeni di assoluta importanza. Per esempio, l’economia informale piuttosto che il degrado dell’ambiente diventato tema centrale. Se riflettiamo sulla crescita economica e sullo sviluppo è estremamente opportuno, anche se scontato o banale, aggiungere il termine sostenibile”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al meeting di Rimini.
“Il sistema si tiene se le generazioni hanno una continuità e se c’è la solidarietà intergenerazionale”, ha aggiunto.
Il ministro dell’economia Giorgetti: la manovra sarà veramente complicata, non si potrà fare tuttoRoma, 21 ago. (askanews) – “Noi come governo ci approcciamo alla legge di Bilancio. Sarà una legge di bilancio veramente complicata, tutte le leggi di bilancio sono complicate, anche quella dell’anno scorso” e “siamo chiamati, poichè facciamo politica, a decidere delle priorità non si potrà tutto” e “certamente dovremo intervenire a favore dei redditi medio bassi, come abbiamo fatto con la decontribuzione, perchè l’inflazione riduce enormemente il potere d’acquisto e colpisce come ingiusta tassa in particolare questi redditi, ma dovremo anche utilizzare le risorse a disposizione per promuovere la crescita, per promuovere e premiare chi lavora”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al Meeting di Rimini.
Manovra, Giorgetti: sarà veramente complicata, non si potrà fare tuttoRoma, 21 ago. (askanews) – “Noi come governo ci approcciamo alla legge di Bilancio. Sarà una legge di bilancio veramente complicata, tutte le leggi di bilancio sono complicate, anche quella dell’anno scorso” e “siamo chiamati, poichè facciamo politica, a decidere delle priorità non si potrà tutto” e “certamente dovremo intervenire a favore dei redditi medio bassi, come abbiamo fatto con la decontribuzione, perchè l’inflazione riduce enormemente il potere d’acquisto e colpisce come ingiusta tassa in particolare questi redditi, ma dovremo anche utilizzare le risorse a disposizione per promuovere la crescita, per promuovere e premiare chi lavora”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al Meeting di Rimini.
Ferraris: obiettivo Fs triplicare fatturato internazionale in 10 anniMilano, 21 ago. (askanews) – L’obiettivo di Ferrovie dello Stato è quello “di arrivare a triplicare il suo fatturato internazionale passando nei dieci anni del piano industriale dai circa 1,8 miliardi di euro attuali ad oltre cinque”. Lo ha sottolineato l’Ad, Luigi Ferraris, in occasione di un articolo del Financial Times sulle ambizioni del gruppo ferroviario italiano in Europa, col collegamento ad alta velocità di alcune città europee, e alcune dichiarazione del chief international officer di Fs, Carlo Palasciano.
Mutti: cresce ancora prezzo del pomodoro, ora è allarme vetroRimini, 21 ago. (askanews) – Continua a “crescere in modo rilevante” il prezzo del pomodoro che è passato dai 92 euro di due anni fa a 150 euro di quest’anno. Ma il settore della trasformazione del pomodoro, nel pieno della campagna di raccolta, lancia un nuovo allarme legato all’incremento dei costi per il vetro. Lo ha detto l’amministratore delegato di Mutti, Francesco Mutti, e presidente di Centromarca, a margine di un incontro al Meeting di Rimini.
“Due anni fa il pomodoro costava 92 euro, poi l’anno scorso è passato a 108 euro e quest’anno c’è stato chiesto e il contratto è stato segnato a 150 euro – ha spiegato Mutti -. Quindi c’è un incremento costi anche solamente sulla nostra materia prima estremamente rilevante, mai visto un prezzo di questo tipo”. Ora “stiamo cercando di gestire al meglio al fine di ridurre al minimo l’impatto sul consumatore”. Questa “non è una condizione ottimale, per fortuna abbiamo l’energia che sta riducendo. Ma – ha precisato l’amministratore delegato – ci sono altri fattori” che preoccupano le imprese del settore “uno fra tutti il vetro che continua inspiegabilmente a portare aumenti. Tutto questo non fa bene ancora una volta l’economia del sistema Paese”.
“La campagna in questo momento è nel suo pieno svolgimento, è molto presto per un settore come il nostro riuscire a tracciare qualunque tipo di bilancio – ha aggiunto Mutti -. Un clima nelle prossime settimane positivo o negativo può fare cambiare in modo radicale le rese in campo e quindi la produzione stessa. Trattermo qualche conclusione verso la fine del mese di settembre, manca ancora un mese per poter dire come è andata la campagna del 2023”.
Assicurazioni, Ania: ruolo centrale ma Italia fanalino coda in UeRoma, 21 ago. (askanews) – Le assicurazioni hanno un “ruolo centrale” nello sviluppo del Paese. Non riescono a redistribuire ricchezza, ma sono molto efficaci nella mutualizzazione dei rischi. Oggi, però, gli italiani “si assicurano poco, molto poco. Siamo il fanalino di coda in Europa su questo tema” e “questo rende il Paese più fragile perché essere scoperti di fronte ai rischi che si presentano significa non poter investire abbastanza”. Così il presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, intervenendo al meeting di Rimini.
“Drenare risorse aggiuntive, quante ne servirebbero per il welfare, nella situazione in cui siamo e quasi impossibile”, ha sottolineato. “Questo rende un Paese più fragile, mentre se arriviamo a gestire in maniera sana, seria e trasparente un’integrazione di prestazioni pubbliche con quelle assicurative sicuramente il Paese sarà più protetto. Le persone, le famiglie e le imprese potranno svilupparsi”.
Intesa Sp, Barrese: nell’ultimo anno supportate 30 mln di personeRoma, 21 ago. (askanews) – “Nell’ultimo anno, attraverso anche il profitto generato, abbiamo supportato circa 30 milioni di persone attraverso pasti, vestiti, farmaci. Questo è un Paese in cui le differenze si stanno accentuando e, quindi, riuscire a dare indietro anche componenti importanti di quel profitto è un aspetto molto importante e serve anche per tenere insieme la società”. Lo ha detto il responsabile della divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, intervenendo al Meeting di Rimini.
Mutti: da imprenditore d’accordo su salario minimo, ma lo applichino tuttiRimini, 21 ago. (askanews) – “D’accordo sul salario minimo” perché per continuare a essere competitivi e produrre eccellenze occorre un “salario dignitoso ad ogni lavoratore”. Però “le leggi che vengono promosse” devono essere “applicate in modo omogeneo su tutta la nazione”, altrimenti le “aziende che rispettano giustamente le leggi” rischiano di essere svantaggiate. Lo ha detto l’amministratore delegato di Mutti, Francesco Mutti, anche presidente di Centromarca, a margine di un incontro al Meeting di Rimini.
“Come imprenditore – ha spiegato Mutti – sono d’accordo: sul salario minimo noi come sistema Paese dobbiamo, ancora una volta, capire qual è il sistema economico nel quale vogliamo muoverci. L’Italia deve essere un Paese delle eccellenze e per fare eccellenze dobbiamo riuscire, tra le tante cose, anche a dare un salario dignitoso ad ogni lavoratore”. “Dobbiamo però anche essere certi di un’altra cosa – ha aggiunto l’imprenditore – che le leggi che vengono promosse, vengano applicate in modo omogeneo su tutta la nazione, perché tante volte si rischia di avere una lotta interna e uno svantaggio competitivo per quelle aziende che rispettano giustamente le leggi, rispetto ad altre realtà che invece vivono in realtà separate”.
Citigroup valuta riassetto con più potere a Ceo Jane FraserRoma, 21 ago. (askanews) – L’amministratore delegato di Citigroup Jane Fraser sta prendendo in considerazione un piano per sciogliere la più grande divisione della banca in quello che sarebbe il più significativo cambiamento della sua struttura aziendale in quasi 15 anni. Lo hanno rivelato al Financial Times fonti che hanno familiarità con la proposta.
Il piano suddividerebbe l’Institutional Clients Group (Icg) – che ha generato quasi i tre quarti dei 14,8 miliardi di dollari di profitti netti di Citi nel 2022 – nei suoi tre principali segmenti di attività: investment e corporate banking, mercati globali e servizi di transazione. Le unità appena separate sarebbero state gestite dai loro attuali capi, che riferirebbero direttamente a Fraser, affidandole un maggiore controllo quotidiano. La proposta, se adottata, porterebbe al maggiore rinnovamento delle linee di riporto da quando la top manager è subentrata nel 2021.
Le discussioni interne arrivano dopo il recente annuncio che la che Paco Ybarra, il veterano di 36 anni che gestisce Icg, se ne andrà entro la metà del prossimo anno. Nessun sostituto è stato nominato per Ybarra e le persone che hanno familiarità con le deliberazioni affermano che la banca non ne sta attivamente cercando uno. Per più di un decennio Citi ha operato con due divisioni: Icg e una divisione focalizzata sul consumatore che comprende la banca al dettaglio, le carte di credito e la gestione patrimoniale di Citi.
Citi ha già detto che prevede di dividere la gestione patrimoniale dal resto della sua banca dei consumatori. La gestione patrimoniale sarà gestita da Andy Sieg, che entrerà a far parte della banca a ottobre dopo essere stato assunto da Bank of America. Lo scioglimento di Icg in esame darebbe alla banca un totale di cinque divisioni – tre unità di business commerciali e due consumer – che riportano direttamente a Fraser. Il feudo di Ybarra e un simile gruppo di gestione dal lato dei consumatori cesserebbe di esistere.
Citi ha rifiutato di commentare. Le persone che hanno familiarità con la proposta hanno avvertito che non è stata presa alcuna decisione definitiva e che il piano è solo una delle numerose opzioni prese in considerazione.
La Banca popolare cinese taglia prime rate di dieci punti al 3,45%Milano, 21 ago. (askanews) – La Banca popolare cinese (Pboc) taglia di 10 punti base il Loan prime rate a un anno, portando il tasso privilegiato di interesse al 3,45% contro il precedente 3,55%. E’ il valore più basso da quando nel 2019 è stato introdotto dalla Pboc il nuovo meccanismo di calcolo.
La Banca centrale di Pechino ha invece lasciato invariato al 4,2% il China loan prime rate a 5 anni, il tasso di riferimento per i mutui immobiliari. Una decisione contro le previsioni degli analisti che, ipotizzando una sterzata per dare vivacità all’economia del Dragone, avevano stimato una sforbiciata al 4,05%.