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Sbarra: tassazione extraprofitti anche a multinazionali energia

Sbarra: tassazione extraprofitti anche a multinazionali energiaRimini, 20 ago. (askanews) – L’extratassazione alle multinazionali “che in questi ultimi anni hanno registrato utili, profitti e fatturati altissimi” va estesa anche “alle multinazionali dell’energia, del digitale, della logistica, della farmaceutica”. Lo ha chiesto il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, a una conferenza stampa al Meeting di Rimini.

“Noi chiediamo da tempo un contributo di solidarietà rivolto a multinazionali che in questi ultimi anni hanno registrato utili, profitti e fatturati altissimi – ha detto Sbarra -. E’ importante operare in un contesto di redistribuzione e di solidarietà una tassazione, un contributo, di solidarietà, appunto. Ogni euro recuperato, si è discusso delle banche, noi pensiamo che quell’intervento vada allargato anche alle multinazionali dell’energia, del digitale, della logistica, della farmaceutica, ogni euro recuperato va destinato a sostenere i redditi dei lavoratori, dei pensionati, delle famiglie stretti oggi più che mai nella morsa di una crisi energetica e di una inflazione altissima”. “Le famiglie hanno dato tanto, in questi ultimi anni, per una compressione e un taglio dei loro redditi – ha aggiunto il segretario -. Pensiamo sia giusto proprio con un profilo di vera solidarietà redistribuire utili e profitti verso chi è in difficoltà”.

Meeting, sottosegretaria Economia: 1,7 milioni di neet in Italia

Meeting, sottosegretaria Economia: 1,7 milioni di neet in ItaliaRimini, 20 ago. (askanews) – “Il lavoro: una vocazione?”. Al Meeting di Rimini, all’interno di un confronto tra imprese, terzo settore ed associazionismo sul lavoro a fronte delle crescenti domande di senso, la sottosegretaria all’economia Lucia Albano si è chiesta: “Il lavoro può essere considerato solo un mezzo di sopravvivenza, strumentale e funzionale per gestire poi il mio tempo libero oppure contribuisce a creare la mia personalità?”. Se la pandemia – i cui postumi permangono – ci ha lasciato la necessità di avere più tempo e più spazio per noi, “dobbiamo capire in che modo usare questo tempo e questo spazio”. La felicità dopo il lavoro o la felicità nel lavoro. Per la sottosegretaria Albano il lavoro è un bene ricevuto da tramandare, anche se in Italia “ci sono 1,7 milioni di NEET che non studiano né lavorano. Spesso anche a fronte di uno stipendio dignitoso non viene accettato il lavoro, perché se ne ha paura, perché si cerca benessere, perché non si fa un sacrificio”.

Albano ha attaccato il reddito di cittadinanza: “Le politiche che hanno sostenuto il reddito di cittadinanza come risposta alla necessità di lavoro non sono politiche che possono tramandare la nostra cultura del lavoro”. E in merito al salario minimo “se il lavoro è un valore di per sé, non possiamo stigmatizzarlo con un valore minimo. A problemi complessi bisogna rispondere in maniera approfondita. Su questo tema ci sarà su una riflessione. Più che di salario minimo vogliamo affrontare il problema del lavoro povero”.

Pensioni, Sbarra (Cisl): uscire dalla logica di interventi spot

Pensioni, Sbarra (Cisl): uscire dalla logica di interventi spotRimini, 20 ago. (askanews) – “Il nostro confronto con il governo deve conseguire un obiettivo: restituire al sistema pensionistico italiano profili di equità, di stabilità delle regole, di inclusività e di flessibilità”. Perché occorre una riforma della legge Fornerno per “uscire dalla logica degli interventi spot”. Lo ha detto il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, a una conferenza stampa al Meeting di Rimini.

“Il governo conosce i contenuti della nostra piattaforma unitaria sul sistema pensionistico e previdenziale – ha detto Sbarra – Dobbiamo uscire dalla logica degli interventi spot, occorre una riforma della legge Fornero partendo da una impostazione che mette in priorità il tema della previdenza per i giovani e le donne, incentivi alla previdenza complementare, rendere strutturale l’Ape sociale e negoziare misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro”. “Il nostro confronto con il governo – ha aggiunto il segretario Cisl – deve conseguire un obiettivo: restituire al sistema pensionistico italiano profili di equità, di stabilità delle regole, di inclusività e di flessibilità”.

Sbarra: Cisl in mobilitazione da mesi, in autunno tireremo somme

Sbarra: Cisl in mobilitazione da mesi, in autunno tireremo sommeRimini, 20 ago. (askanews) – “La Cisl è in mobilitazione da mesi, a settembre avremo le assemblee organizzative e alla fine tireremo le somme: non faremo sconti, il nostro atteggiamento sarà centrato come sempre in modo coerente, senza ideologie e pregiudizi, tutto tarato sul merito e sui contenuti”. Lo ha detto il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, a una conferenza stampa al Meeting di Rimini.

Il prossimo “autunno sarà il momento in cui porteremo a sintesi tanti confronti aperti con ministeri – ha spiegato Sbarra – Sarà un autunno importante perché già nelle prossime settimane avremo la nota di aggiornamento del Def e l’impostazione della Legge di stabilità”. Ma “la Cisl è in mobilitazione da mesi – ha aggiunto il segretario – stiamo raccogliendo le firme su una proposta di legge di iniziativa popolare sul tema della partecipazione e della democrazia economica. A settembre Cisl avrà le assemblee organizzative. Alla fine tireremo le somme: non faremo sconti, il nostro atteggiamento sarà centrato come sempre in modo coerente, senza ideologie e pregiudizi, tutto tarato sul merito e sui contenuti”.

Ex Ilva, Emiliano: chiediamo che Ue non consenta definanziamento Pnrr

Ex Ilva, Emiliano: chiediamo che Ue non consenta definanziamento PnrrRimini, 20 ago. (askanews) – “Chiederemo all’Unione europea di non consentire il definanziamento” dal Pnrr per i lavori legati alla decarbonizzazione degli impianti dell’ex Ilva di Taranto. I lavori sono “in perfetta linea con le date di rendicontazione del Pnrr e non c’è nessuna ragione per definziare o ritardarne l’esecuzione”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in una conferenza stampa al Meeting di Rimini.

“La Puglia è impegnatissima con l’UE per la decarbonizzazione dei suoi impianti industriali e in particolare sull’ex Ilva di Taranto – ha spiegato Emiliano -. E la società del governo italiano che gestisce l’ex Ilva affittando il ramo d’azienda, ha appena aggiudicato la gara che consentirà una rivoluzione tecnologica senza precedenti che consente la riduzione diretta che elimina la necessità del carbon coke nella produzione di acciaio abbattendo le emissioni nocive del 95% e quelle di CO2 del 50%”. Questa società “fortemente voluta dall’ex presidente del Consiglio Mario Draghi e che con i fondi del Pnrr ha aggiudicato questa gara, purtroppo – ha aggiunto il governatore della Puglia – è uno di quegli impianti che il governo sta chiedendo di definanziare dal Pnrr e dovrà chiedere all’Unione Europea la possibilità di deninfiziarla per finanziarla in altro modo”. “Ovviamente noi chiederemo all’UE di non consentire questo definanziamento – ha annunciato Emiliano -. Dal mio punto di vista l’Ue stessa si gioca la faccia e soprattutto perché è la misura dell’impegno europeo per cambiare il senso tecnologico per la produzione dell’acciaio. E la fine dei lavori è per il 2026 in perfetta linea con le date di rendicontazione del Pnrr e non c’è nessuna ragione per definziare o ritardarne l’esecuzione. Il timore è che il governo in carica non abbia la stessa sensibilità del governo Draghi e siamo molto preoccupati”.

Emiliano (Puglia): impugneremo delibera Ciper su Fondi di coesione

Emiliano (Puglia): impugneremo delibera Ciper su Fondi di coesioneRimini, 20 ago. (askanews) – “Noi e credo anche la Campania impugneremo la delibera del Cipes per utilizzare” le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la coesione “anche per le spese immateriali”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in una conferenza stampa al Meeting di Rimini.

“Come è noto – ha ricordato Emiliano – il Fsc è fondo nazionale che all’80% viene messo a disposizione delle regioni del Sud da molti anni e che normalmente veniva utilizzato dalle Regioni del Mezzogiorno per supplire alla scarsità dei bilanci ordinari. Il Fsc è un finanziamento essenziale per completare le politiche di coesione, quelle che tendono a superare il differenziale di sviluppo tra Nord e Sud”. Purtroppo, ha fatto notare il governatore della Puglia “il governo ha annunciato di voler impedire l’utilizzo del Fsc per la parte corrente, cioè per le spese immateriali, e di volerlo dedicare esclusivamente alle spese per investimento temiamo mischiando ‘fave con scorze’, mettendo insieme il Fsc con Pnrr, due cose che non c’entrano. Il Fsc ha un legame molto forte con i Fondi europei destinati al Mezzogiorno ed è con quelli che deve dialogare e non con il Pnrr che è un’operazione tutt’altro che strategica, solo finanziaria, che è servita a suo tempo per evitare che il bilancio dello Stato italiano subisse problemi molto gravi”.

“Siamo preoccupati di queste intenzioni che peraltro contraddicono le leggi in vigore – ha concluso Emiliano -: il Cipes ha preso una decisione sul non utilizzo per la parte corrente del Fsc in contrasto con la legge istitutiva dei fondi stessi. Noi e credo anche la Campania impugneremo la delibera del Cipes per utilizzare questi fondi anche per le spese immateriali”.

Stellantis, Urso: a settembre tavolo con azienda su accordo sviluppo

Stellantis, Urso: a settembre tavolo con azienda su accordo sviluppoRimini, 20 ago. (askanews) – L’obiettivo è quello di arrivare a produrre negli stabilimenti italiani di Stellantis un milione di veicoli entro il 2030. Per questo alla fine di agosto riprenderà il confronto con l’azienda per arrivare a istituire a metà settembre un tavolo e raggiungere entro fine anno un “accordo di sviluppo”. Lo ha annunciato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in un’intervista a IlSussidiario.net alla vigilia della sua partecipazione al Meeting di Comunione e liberazione a Rimini.

Il governo, ha spiegato Urso commentando la decisione di Stellantis di spostare all’estero la produzione di alcuni modelli Fiat, è al lavoro “per andare esattamente nella direzione opposta, affinché salga la produzione in Italia, dopo oltre vent’anni di declino inarrestabile. A fine agosto – ha detto il ministro – riprende il confronto con Stellantis per arrivare a metà settembre alla sigla di un ‘piano di lavoro’ con l’azienda con l’istituzione di un Tavolo Stellantis che ci consenta realizzare entro fine anno un ‘accordo di sviluppo’ che preveda l’incremento dei volumi di produzione sia di auto che di veicoli commerciali, il rafforzamento dei centri di ingegneria e ricerca e sviluppo, un miglior efficientamento degli impianti per migliorarne la competitività, l’accelerazione degli investimenti in transizione energetica”. “Un percorso – ha aggiunto Urso – che ha come orizzonte il 2030 e che condivideremo con sindacati, Regioni e Anfia e che punta a raggiungere il tetto del milione di veicoli prodotti, con ricadute significative, anche in termini occupazionali, sugli impianti in Italia”.

Gas, Urso: entro 2023 potremo raggiungere indipendenza energetica

Gas, Urso: entro 2023 potremo raggiungere indipendenza energeticaRimini, 20 ago. (askanews) – “Sono convinto che potremo raggiungere definitivamente l’indipendenza energetica, in particolare dalla Russia”. Lo dimostrano i dati sugli approvvigionamenti e sullo stoccaggio del gas delle ultime settimane. Lo ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, per il quale “il cronoprogramma stabilito per affrancarci da questa dipendenza è perfettamente in linea con la tabella di marcia che l’Italia si era prefissata allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina”.

“Sul fronte degli approvvigionamenti di gas abbiamo fatto significativi passi avanti anche con l’arrivo a Piombino della nave rigassificatrice Golar Tundra – ha spiegato Urso in un’intervista a IlSussidiario.net alla vigilia di un dibattito al Meeting di Cl a Rimini -. Ora non ci sono allarmi in vista né sulla quantità, né sui prezzi, che dopo le impennate speculative dello scorso anno sono tornati a livelli fisiologici”. “Segnalo che i livelli di stoccaggio hanno raggiunto nei giorni scorsi il 90% – ha aggiunto il ministro -. Entro il 2023 sono quindi convinto che potremo raggiungere definitivamente l’indipendenza energetica, in particolare dalla Russia. Siamo infatti già passati dal 40% di import di gas da Mosca nel 2021 al 16% dello scorso anno e il cronoprogramma stabilito per affrancarci da questa dipendenza è perfettamente in linea con la tabella di marcia che l’Italia si era prefissata allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina”.

Made in Italy, Urso: fondi stranieri scommetteranno su Italia

Made in Italy, Urso: fondi stranieri scommetteranno su ItaliaRimini, 20 ago. (askanews) – “La realizzazione all’interno del ddl Made in Italy di un fondo sovrano nazionale è solo il primo passo. Alle risorse stanziate si sommeranno investimenti privati per non meno del 50% della dotazione iniziale. E sono convinto che i fondi stranieri potranno aggiungere le loro risorse e scommettere sul nostro Paese”. Lo ha annunciato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in una intervista a IlSussidiario.net, nel giorno in cui apre il Meeting di Rimini.

“Obiettivo principale di questo fondo – ha aggiunto – sarà quello di provare a colmare il ritardo italiano nel controllo delle filiere strategiche fornendo risorse aggiuntive agli investimenti. L’auspicio naturalmente è che si possa arrivare a strumenti finanziari analoghi a livello comunitario, siamo sulla buona strada. Penso che giungeremo presto anche alla realizzazione di un fondo strategico europeo perché si allarga il consenso tra gli Stati e anche nella Commissione sulla necessità di supportare le imprese nel raggiungimento di tali obiettivi. L’Italia è sempre ascoltata in Europa grazie alla leadership di Giorgia Meloni”, ha concluso Urso.

Urso, transizione digitale-ecologica non sarà un pranzo di gala

Urso, transizione digitale-ecologica non sarà un pranzo di galaRimini, 20 ago. (askanews) – Le transizioni digitale ed ecologica impongono cambiamenti importanti al mondo produttivo di tutta l’Unione europea. Ne è convinto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che interverrà questo pomeriggio al Meeting di Rimini.

“La doppia transizione ecologica e digitale – sottolinea il ministro in una intervista a IlSussidiario.net – rappresenta una vera e propria rivoluzione epocale, una sfida che però avrà costi che non vanno sottovalutati, non sarà un pranzo di gala, come ripeto spesso. E tutti sono chiamati a fare la loro parte. Non è pensabile, infatti, che la transizione ecologica ed energetica, il passaggio dai combustibili fossili alle rinnovabili, si trasformi per l’Europa in una nuova dipendenza che sposta il peso dal gas russo alle tecnologie green cinesi”. “Parallelamente – sottolinea il ministro – serve consapevolezza per il rispetto dell’ambiente e le scelte etiche. Noi siamo quindi impegnati a realizzare obiettivi sempre più orientati ad assicurare il sostegno a progetti di innovazione di processo in chiave digitalizzazione, sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale. Ma l’impatto di questa rivoluzione non deve andare a detrimento delle imprese, non deve ricadere sulle eccellenze del nostro Made in Italy. Tutti temi su cui è aperto il confronto con l’Europa, come dimostra ad esempio la battaglia che stiamo facendo, nel campo dell’automotive, sul passaggio ai motori Euro 7 e all’elettrico”. (Segue)