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Trasporto aereo, Enac: 89 mln di passeggeri nel primo semestre (+29%)

Trasporto aereo, Enac: 89 mln di passeggeri nel primo semestre (+29%)Milano, 1 ago. (askanews) – Con oltre 89 milioni di passeggeri nel primo semestre 2023 e con un aumento del 29% rispetto al 2022, il traffico aereo registra una forte ripresa che ha azzerato il divario del periodo pre-Covid (2019). Lo comunica l’Enac che ha pubblicato i dati di traffico dei primi sei mesi dell’anno.

I movimenti complessivi sono stati 741.247 (+11%). Negli aeroporti italiani da rotte nazionali e internazionali i passeggeri transitati sono stati 89.303.818 di cui 31,9 milioni relativi al traffico nazionale e 57,4 milioni riguardanti quello internazionale, con un incremento rispettivamente del 12% e del +41,5% rispetto all’anno precedente. In aumento anche la quota media dei passeggeri trasportati per volo, che passa dai 103 del primo semestre 2022 ai 114 del 2023 con un incremento pari a circa l’11%. Dal confronto con i dati relativi al periodo pre-Covid, si evidenzia un pieno recupero del traffico passeggeri.

Il settore cargo registra 508.992 tonnellate movimentate con una flessione del 6% rispetto al 2022, calo tuttavia in linea con quanto verificato parimenti in altri comparti del commercio internazionale anche a causa dell’attuale scenario di incertezza geopolitica globale.

Eurozona, disoccupazione stabile ai minimi storici, giugno 6,4%

Eurozona, disoccupazione stabile ai minimi storici, giugno 6,4%Roma, 1 ago. (askanews) – Tassi di disoccupazione stabili e ai minimi storici nell’eurozona e nell’Unione europea. A giugno il livello di disoccupazione nell’area valutaria è rimasto al 6,4%, lo stesso valore di maggio e 3 decimi di punto percentuale più basso rispetto al giugno del 2022, secondo quanto riporta Eurostat.

La disoccupazione media dell’intera Unione europea è rimasta stabile al 5,9%, a fronte di un 6,1% nello stesso mese di un anno prima. L’ente di statistica comunitario quantifica a 10 milioni 814 mila i disoccupati nell’eurozona, 62.000 in meno rispetto a un mese prima e 441 mila in meno su base annua.

In Italia a giugno la disoccupazione è calata al 7,4%, secondo i dati dell’Istat è il valore più basso da 14 anni.

Eurozona, S&P: a luglio peggior crollo manifaturiero dal 2009

Eurozona, S&P: a luglio peggior crollo manifaturiero dal 2009

Roma, 1 ago. (askanews) – Si conferma il collasso del settore dell’industria manifatturiera dell’area euro: l’ultima indagine presso i responsabili degli approvvigionamenti delle imprese, l’indice Pmi, a 42,7 punti su luglio ha segnato il valore più basso da 38 mesi a questa parte, a fronte dei 43,4 punti di giugno. Secondo questo indicatore, di S&P Global, l’indice della produzione è crollato a 42,7 punti, dai 44, 2 giugno, il minimo da 38 mesi. I prezzi di vendita dei beni manufatturieri nell’area euro in media hanno subito il collasso più pesante dal settembre del 2009.

“Escludendo i mesi colpiti dalle restrizioni pandemiche – osserva S&P – le riduzioni osservate per la produzione manifatturiera e la domanda dei beni dell’eurozona sono state le maggiori dalla crisi finanziaria del 2008-09”. Secondo Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank che collabora all’indagine “la recessione del manifatturiero rimarrà ancora un po’. Il maggiore declino della produzione, dei nuovi ordini e del volume degli acquisti di inizio del terzo trimestre conferma la nostra idea che il corso generale dell’economia sarà turbolento durante la seconda parte dell’anno. La difficoltà del settore manifatturiero è il risultato del classico ciclo delle giacenze – rileva – dove le aziende hanno acquistato troppo materiale”.

“Le imprese quindi si stanno adattando alla nuova realtà di ridotta domanda e tempi medi di consegna più veloci, e ci sarà qualche reazione esagerata in termini di destoccaggio. Di conseguenza, sono previsti nel 2024 nuovi aumenti dei livelli di magazzino, facendo uscire il settore dalla contrazione. Fino a quel momento avremo davanti tempi difficili”, avverte. “L’ennesimo e ulteriore peggioramento del livello del lavoro inevaso ha causato, anche se modestamente, una nuova riduzione dei livelli del personale. Le aziende manifatturiere hanno sofferto per il calo globale di questo settore, specialmente per ordini diretti verso le destinazioni chiave quali Usa e Cina. I nuovi ordini esteri, incluso il traffico intra eurozona, pertanto, sono diminuiti molto velocemente. La Banca Centrale Europea sarà quindi felice di osservare che la deflazione dei prezzi di vendita ha preso di nuovo vigore, diminuendo al tasso più rapido in quasi 14 anni. Detto questo, la preoccupazione sull’inflazione dei servizi rimane ancora in cima all’ordine del giorno”, conclude.

Istat: la disoccupazione cala al 7,4% a giugno, il minimo da 14 anni

Istat: la disoccupazione cala al 7,4% a giugno, il minimo da 14 anniRoma, 1 ago. (askanews) – A giugno il tasso di disoccupazione in Italia è calato al 7,4%, con 1 milione 867 mila disoccupati totali, 178 mila in meno rispetto allo stesso mese di un anno prima (-8,7%) e 44 mila in meno rispetto a maggio (-2,3%). Lo riporta l’Istat, secondo cui la disoccupazione risulta di 0,2 punti percentuali più bassa dal mese precedente e di 0,8 punti percentuale inferiore a un anno prima. Il livello segnato dalla disoccupazione a giugno è il più basso dall’aprile del 2009, secondo le tabelle storiche pubblicate dall’Istat.

“A giugno 2023 prosegue la crescita dell’occupazione (+82 mila rispetto al mese precedente) e il numero degli occupati sale a 23milioni 590mila – rileva l’istituto di statistica -. Rispetto a giugno 2022, gli occupati sono 385mila in più, per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 61,5%, mentre quelli di disoccupazione e di inattività calano al 7,4% e al 33,5% rispettivamente”.

Lavoro, Istat: disoccupazione cala al 7,4% a giugno, minimo 14 anni

Lavoro, Istat: disoccupazione cala al 7,4% a giugno, minimo 14 anniRoma, 1 ago. (askanews) – A giugno il tasso di disoccupazione in Italia è calato al 7,4%, con 1 milione 867 mila disoccupati totali, 178 mila in meno rispetto allo stesso mese di un anno prima (-8,7%) e 44 mila in meno rispetto a maggio (-2,3%). Lo riporta l’Istat, secondo cui la disoccupazione risulta di 0,2 punti percentuali più bassa dal mese precedente e di 0,8 punti percentuale inferiore a un anno prima. Il livello segnato dalla disoccupazione a giugno è il più basso dall’aprile del 2009, secondo le tabelle storiche pubblicate dall’Istat.

“A giugno 2023 prosegue la crescita dell’occupazione (+82 mila rispetto al mese precedente) e il numero degli occupati sale a 23milioni 590mila – rileva l’istituto di statistica -. Rispetto a giugno 2022, gli occupati sono 385mila in più, per effetto dell’aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi che ha più che compensato la diminuzione dei dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 61,5%, mentre quelli di disoccupazione e di inattività calano al 7,4% e al 33,5% rispettivamente”.

Fitto: sul Pnrr abbiamo fatto un lavoro complesso apprezzato dalla Commissione Ue

Fitto: sul Pnrr abbiamo fatto un lavoro complesso apprezzato dalla Commissione UeRoma, 1 ago. (askanews) – Sul terza e quarta rata del Pnrr “è stato fatto un lavoro molto complesso ed articolato che ha portato, e ne sono molto soddisfatto, ad un apprezzamento anche pubblico della Commissione europea. Il che testimonia che il confronto costante non solo sta producendo risultati positivi ma è strada sulla quale il governo punta”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenendo in Aula alla Camera.

Lievi rincari dei carburanti nel primo giorno di obbligo di esposizione del prezzo medio

Lievi rincari dei carburanti nel primo giorno di obbligo di esposizione del prezzo medioRoma, 1 ago. (askanews) – Prezzi medi dei carburanti in lieve aumento, dopo che ieri il petrolio Brent ha chiuso sopra quota 85 dollari, ai massimi da metà aprile. La media nazionale della benzina in “fai da te” è a un passo da 1,91 euro/litro, gasolio sopra 1,76 euro/litro. Da segnalare nuovi rialzi questa mattina sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi. Secondola rilevazione di Staffetta Quotidiana, IP e Tamoil hanno aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio.

Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1909 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,917, pompe bianche 1,892), diesel self service a 1,763 euro/litro (+1, compagnie 1,771, pompe bianche 1,742). Benzina servito a 2,043 euro/litro (+1, compagnie 2,089, pompe bianche 1,952), diesel servito a 1,898 euro/litro (+2, compagnie 1,945, pompe bianche 1,804). Gpl servito a 0,700 euro/litro (invariato, compagnie 0,710, pompe bianche 0,687), metano servito a 1,416 euro/kg (+2, compagnie 1,418, pompe bianche 1,412), Gnl 1,242 euro/kg (invariato, compagnie 1,253 euro/kg, pompe bianche 1,236 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade, riporta la testata specialistica: benzina self service 1,981 euro/litro (servito 2,229), gasolio self service 1,848 euro/litro (servito 2,105), Gpl 0,838 euro/litro, metano 1,542 euro/kg, Gnl 1,353 euro/kg.

IMA: la banca d’affari BDT & MSD Partners entra come socio di minoranza

IMA: la banca d’affari BDT & MSD Partners entra come socio di minoranza

Milano, 31 lug. (askanews) – BDT & MSD Partners acquisisce da BC Partners una partecipazione nel gruppo IMA. La banca d’affari americana – si legge in una nota – ha sottoscritto un accordo vincolante per effettuare un investimento di minoranza nella multinazionale italiana attraverso alcuni suoi fondi affiliati. La famiglia Vacchi rimarrà socia di maggioranza.

Secondo quanto riferisce l’FT online, la merchant bank preferita da Warren Buffett, acquisterà una quota del 45% e l’operazione valuta la società italiana circa 6,5 miliardi di euro. L’investimento accelererà la crescita di IMA come leader nell’industria globale di macchinari per il processo e il confezionamento. IMA è presente in oltre 80 Paesi e conta 53 stabilimenti di produzione; nel 2022 ha registrato un fatturato di circa 2 miliardi.

“Questo investimento di BDT & MSD Partners consentirà a IMA di avviare una nuova fase di crescita e di avere un ruolo di leadership nella transizione verso la sostenibilità dei materiali per il packaging”, ha dichiarato Alberto Vacchi, presidente e amministratore delegato di IMA. “I nostri clienti sono orientati a ridurre al minimo il loro impatto ambientale e noi ci impegniamo a fornire una nuova generazione di soluzioni per il packaging affidabili e innovative. Riteniamo che la visione a lungo termine di BDT & MSD Partners e la sua profonda esperienza nel sostegno alle imprese familiari lo rendano un partner ideale per aiutarci a raggiungere questi obiettivi e per accelerare la nostra crescita globale, anche nel mercato statunitense”. “BC Partners – ha proseguito Vacchi – è stato un vero partner strategico, in grado di fornire una forte leadership grazie alla sua conoscenza del settore e il suo approccio di socio-operatore, aiutandoci a perseguire la nostra visione. BC Partners ci ha supportato nel delisting durante il periodo turbolento della pandemia Covid, rafforzando la nostra posizione di leadership globale e, infine, nel selezionare il giusto partner di investimento per il nostro prossimo capitolo di crescita”.

Da domani scatta l’obbligo di esporre il prezzo medio dei carburanti. Cosa cambia

Da domani scatta l’obbligo di esporre il prezzo medio dei carburanti. Cosa cambiaRoma, 31 lug. (askanews) – Da domani, primo agosto, all’interno dei punti vendita carburanti è prevista l’installazione di una nuova cartellonistica sui prezzi in base alle norme del cosiddetto Decreto Trasparenza del 31 marzo scorso. Ecco cosa cambia secondo una guida di Unem per il consumatore consapevole.

Quali prezzi sono indicati oggi all’interno del punto vendita carburanti? All’interno del punto vendita oggi il consumatore trova i prezzi effettivamente praticati per ogni tipologia di prodotto venduto sia nella modalità self-service, normalmente più basso, e, se presente, nella modalità servito.

Cosa cambia dal primi agosto? Dal primo agosto all’interno dell’impianto, oltre ai prezzi praticati, verrà pubblicizzato anche il prezzo medio regionale, se il punto vendita è sulla viabilità stradale, e il prezzo medio nazionale se il punto vendita è su quella autostradale.

Come viene calcolato il prezzo medio? Viene elaborato quotidianamente dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla base dei prezzi effettivamente praticati dagli esercenti, quale media aritmetica.

In che modo vanno esposti i prezzi? Vanno esposti all’interno dell’impianto in modo visibile su un cartello riportante i prezzi medi per ciascun tipo di carburante venduto (prezzo medio self-service per gasolio e benzina, prezzo medio servito per gpl e metano). Per quali prodotti deve essere esposto il prezzo medio? Per il gasolio, la benzina, il Gpl e il metano compresso (Gng); sono esclusi il Gnl e il L-Gnc nonché i carburanti speciali. Come posso conoscere il prezzo medio del giorno e gli impianti più convenienti? Il prezzo medio lo si può trovare ogni giorno sul sito Osservaprezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy non prima delle 8.30 o presso i punti vendita entro le ore 10.30 nel caso in cui l’impianto apra entro le ore 8.30; in caso di apertura dopo le 8.30, il prezzo medio sarà esposto entro le due ore successive all’apertura. Perché il prezzo medio è differente da Regione a Regione? Ogni Regione presenta condizioni di mercato differenti che dipendono dalla tipologia di impianti, dalla presenza più o meno diffusa sui punti vendita di carburanti di altri servizi e attività commerciali e di infrastrutture logistiche per il rifornimento degli impianti stessi. Perché il prezzo effettivamente praticato può essere diverso dal prezzo medio? Il “prezzo medio” è la media dei prezzi praticati da tutti gli impianti stradali nella singola Regione o da tutti gli impianti autostradali in Italia, mentre il prezzo praticato dal singolo impianto dipende da una molteplicità di fattori, tra cui la sua efficienza nella gestione e nell’approvvigionamento, le modalità di servizio, nonché le politiche commerciali del gestore e della azienda che lo rifornisce.

Urso: da domani per i distributori di carburanti scatta l’obbligo di esporre il cartellone con il prezzo medio

Urso: da domani per i distributori di carburanti scatta l’obbligo di esporre il cartellone con il prezzo medioRoma, 31 lug. (askanews) – “Da domani, come previsto nel decreto legge Trasparenza di gennaio, scatta il tabellone sul prezzo medio” dei carburanti. Lo ha detto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in una conferenza stampa sul caro carburanti. “Da domani ciascun cittadino può verificare quando va a fare benzina se viene sottoposto a un costo superiore a quello medio. Il consumatore potrà accertarsi e scegliere”. “Riteniamo sia possibile così contenere i prezzi e contenere l’aumento qualora ci fosse delle quotazioni internazionali”, ha aggiunto Urso.

Si tratta dell’obbligo di esporre il prezzo medio regionale su rete stradale, per la rete autostradale il prezzo medio nazionale. Il dato verrà comunicato al ministero alle otto del mattino. Sia la rilevazione in aumento sia in diminuzione. Sono previste delle sanzioni sulla base di controlli della Guardia di Finanza. “Nell’ultima settimana c’è stato un aumento del prezzo medio di 4 centesimi in conseguenza degli aumenti dei prezzi internazionali del greggio ma siamo ben lontani da quanto accadeva prima del tetto al prezzo del gas e da domani come previsto nel decreto legge Trasparenza di gennaio scatta il tabellone sul prezzo medio”.