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Stellantis, Cirio: bene incontro con Urso, cambiato metodo

Stellantis, Cirio: bene incontro con Urso, cambiato metodoRoma, 26 lug. (askanews) – “L’incontro è andato molto bene. C’è un cambiamento di metodo. Il governo riunisce le regioni interessate e si uniscono le forze mettendo le risorse dello Stato, le tante risorse regionali ed europee che mettiamo a disposizione di Stellantis. Dall’altra parte c’è la contropartita di un impegno produttivo. Si tratta di un metodo molto virtuoso sia nel rapporto con Stellantis, ma anche nel coinvolgimento diretto delle regioni italiane”. Lo ha riferito il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al termine dell’incontro con il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in vista dell’accordo con Stellantis.

“Oggi in Piemonte si producono 100.000 auto, abbiamo un impianto sottoutilizzato. Abbiamo la necessità che in Italia, non solo per il Piemonte, venga garantita quella soglia minima di produzione di auto, quindi il primo passo sarà quello di ottenere questo aumento della produzione”. Questo avrà vantaggi per tutta la filiera perché, ha spiegato Cirio, perché “chi fa il microchip cercherà di produrlo vicino a dove si producono le auto. E questo vale per tutta la filiera”.

Auto, Urso: entro fine settimana aspetto risposta Stellantis su proposta accordo

Auto, Urso: entro fine settimana aspetto risposta Stellantis su proposta accordoRoma, 26 lug. (askanews) – “Nelle prossime ore, entro questo fine settimana, aspetto la risposta di Stellantis al documento aggiornato che abbiamo già inviato all’azienda, in cui sono indicati obiettivi, modalità e numeri” in vista dell’accordo di transizione che accompagnerà la trasformazione della produzione verso l’elettrico. Lo ha riferito il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine dell’incontro con i rappresentanti delle Regioni sedi di stabilimenti Stellantis. “Ci auguriamo – ha aggiunto il Ministro – di chiudere l’accordo prima della pausa estiva, così da utilizzare al meglio anche le eventuali risorse aggiuntive che potrebbero derivare della rivisitazione del Pnrr con il RepowerEu”. Le risorse pubbliche che potranno essere esse in campo, ha precisato Urso, dipenderanno anche “dall’impegno che Stellantis è disposta a sottoscrivere perché è ovvio e comprensibile a tutti che noi non possiamo continuare sulla strada intrapresa negli scorsi anni. Abbiamo un dato molto significativo, i quattro quinti degli incentivi dati, quindi delle risorse pubbliche destinate a questo settore, sono finite a imprese che producevano all’estero: su ogni 5.000 euro di incentivi al settore dell’automotive 4.000 sono finiti a fabbriche che producevano all’estero. Questo non ce lo possiamo permettere”. Lsa

Antitrust, avviata istruttoria sul sistema d’allarme Verisure

Antitrust, avviata istruttoria sul sistema d’allarme VerisureRoma, 26 lug. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Verisure Italy per presunte condotte illecite riguardo alla commercializzazione del sistema d’allarme Verisure. Lo riporta un comunicato dell’Authority. Secondo l’Autorità, l’attività promozionale relativa all’impianto Verisure, effettuata tramite diversi canali pubblicitari (cartelloni stradali, sito web, spot televisivi), presenterebbe profili di ingannevolezza. La società, infatti, lascerebbe intendere che, con la sottoscrizione del contratto, il consumatore acquista un impianto d’allarme, quando invece si abbona ad un servizio di allarme con apparati e componenti dati solo in comodato gratuito; ciò comporterebbe costi aggiuntivi in caso di recesso o di riscatto. Verisure, inoltre, ostacolerebbe il consumatore in caso di recesso dal contratto, ritardando le operazioni di disinstallazione e di smontaggio del sistema d’allarme e continuando a fatturare i canoni di abbonamento, anche dopo aver ricevuto la richiesta di recesso. Infine, nelle condizioni contrattuali Verisure avrebbe inserito l’autorizzazione automatica ad iniziare la prestazione durante il periodo di recesso di 14 giorni (previsto dalla legge in caso di contratti sottoscritti al di fuori dei locali commerciali) e un riferimento non chiaro riguardo al foro competente in caso di eventuali controversie dei consumatori con la società. Oggi i funzionari dell’Autorità – – conclude la nota – hanno svolto un’ispezione nella sede legale e amministrativa della società Verisure Italy con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

Renault e Nissan raggiungono intesa definitiva su nuovo assetto

Renault e Nissan raggiungono intesa definitiva su nuovo assettoMilano, 26 lug. (askanews) – Renault e Nissan firmano gli accordi “definitivi” sul riassetto dell’alleanza tra le case automobilistiche (a cui partecipa anche Mitsubishi). Come già annunciato a febbraio, Renault e Nissan avranno partecipazioni incrociate per il 15% delle rispettive società; mentre Renault trasferirà il 28,4% elle azioni Nissan in un trust francese. Ci si aspetta che il nuovo assetto possa essere operativo dall’ultimo trimestre del 2023.

Nell’ambito degli accordi, Nissan si è impegnata a investire 600 milioni di euro in Ampere, società del gruppo Renault per lo sviluppo della mobilità elettrica, divetandone un investitore strategico. Makoto Uchida, presidente e ceo di Nissan, ha spiegato che “con la finalizzazione degli accordi definitivi, siamo entrati nella prossima fase di collaborazione con Renault e Mitsubishi Motors in aree di innovazione reciprocamente vantaggiose. Questo creerà ulteriore valore attraverso iniziative allineate all’ambizione 2030 di Nissan e alla strategia di elettrificazione. L’opportunità di investimento in Ampere integra e rafforza l’attuale spinta elettrica di Nissan in Europa e produrrà numerose sinergie, tra cui l’efficienza dei costi, la conformità alle normative e una più ampia gamma di prodotti e propulsori elettrici”.

Luca de Meo, ceo del Gruppo Renault, ha spiegato che “questi accordi ci forniscono una solida base per riattivare le attività commerciali in tutto il mondo nei mercati chiave, con il potenziale di generare centinaia di milioni di valore per Renault, Nissan, Mitsubishi e gli stakeholder. Ci danno l’agilità strategica di cui abbiamo bisogno più che mai in un ambiente in rapida evoluzione come quello attuale. Siamo tutti impegnati con la giusta mentalità e accogliamo Nissan come un partner forte nel nostro prossimo EV e Software pure player Ampere”.

Edison: nel primo semestre Mol +33% a 829 milioni, utile netto -7%

Edison: nel primo semestre Mol +33% a 829 milioni, utile netto -7%Milano, 26 lug. (askanews) – Edison ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con un margine operativo lordo in crescita del 33,3% a 829 milioni. A trainare la crescita, spiega il gruppo, è stato il crescente contributo delle vendite del segmento Gas&Power sul mercato finale, della produzione rinnovabile, nonché dei servizi energetici e ambientali. L’utile netto è pari a 187 milioni (-7%), anche a causa degli oneri dipendenti dalle attività di rigenerazione territoriale nelle aree degli stabilimenti ex Montedison. I risultati risentono, inoltre, di un forte impatto negativo derivante dal ritardo nelle consegne di Gnl dagli Stati Uniti, che ha indotto la Società ad avviare un contenzioso arbitrale.

I ricavi di vendita si sono attestati a 9,973 miliardi, in calo dai 13,22 miliardi del primo semestre del 2022, risentendo soprattutto della contrazione dei volumi e dei prezzi del gas naturale venduto, che ha portato i ricavi della Filiera Attività Gas a 6,783 miliardi (-34,3% rispetto al primo semestre 2022). In lieve flessione anche i ricavi della Filiera Energia Elettrica (-2,5% a 4,374 mld), per effetto principalmente della contrazione della produzione termoelettrica, in parte compensata dall’incremento di quella rinnovabile (+9%) che ha beneficiato della ripresa dell’idroelettrico e dell’aumento della generazione eolica a seguito dell’entrata in produzione dell’impianto di Mazara 2 e di una variazione di perimetro, legata all’acquisizione di 66 MW eolici in Campania, avvenuta a luglio 2022. L’indebitamento finanziario al 30 giugno si attesta a 191 milioni da 477 milioni del 31 dicembre 2022, grazie ai buoni risultati della gestione operativa, che mette il Gruppo nelle condizioni di rafforzare ulteriormente la sua posizione nei business della transizione energetica.

Deutsche Bank: nel semestre ricavi +8%, utile cala a 2,3 miliardi

Deutsche Bank: nel semestre ricavi +8%, utile cala a 2,3 miliardiMilano, 26 lug. (askanews) – Deutsche Bank archivia la prima parte del 2023 con ricavi in crescita dell’8% a 15,1 miliardi di euro, con un utile netto di 2,3 miliardi di euro in calo del 7% in un anno “per un maggiore tax rate”. L’utile ante imposte è di 3,3 miliardi di euro, “il livello più alto dal 2011”, fa sapere l’istituto tedesco.

Christian Sewing, ad di Deutsche Bank, ha spiegato che “nella prima metà del 2023 abbiamo dimostrato ancora una volta una buona dinamica di crescita. Questo ci mette sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi finanziari per il 2025. I riacquisti di azioni che abbiamo pianificato ci permettono di raggiungere i nostri obiettivi di distribuzione di capitale ai nostri azionisti”. Il piano di buyback prevede 450 milioni di riacquisti nel 2023, per 1,75 milioni di euro di capitale agli azionisti nel 2022-2023.

Unicredit: utile primo semestre record a 4,4 miliardi

Unicredit: utile primo semestre record a 4,4 miliardiMilano, 26 lug. (askanews) – Il gruppo Unicredit ha chiuso il primo semestre 2023 con un utile netto di 4,4 miliardi, in aumento del 91,5% semestre su semestre. L’utile netto del solo secondo trimestre sale a 2,3 miliardi, sopra le stime. Si tratta, spiega la banca guidata da Andrea Orcel, del miglior primo semestre di sempre e del decimo trimestre consecutivo di crescita della redditività.

Il RoTE1 è al 20,8%. La crescita dei ricavi nel secondo trimestre è stata del 24,4% a 5,9 miliardi, oltre il consensus degli analisti. A fine giugno il CET1 ratio è al 16,64%, al netto di 1,5 miliardi di dividendi maturati nel primo semestre.

Il ministero del Lavoro: in arrivo l’estensione della Cig per gli eventi estremi

Il ministero del Lavoro: in arrivo l’estensione della Cig per gli eventi estremiRoma, 25 lug. (askanews) – In arrivo norme per la gestione dell’emergenza caldo in edilizia e agricoltura, affiancate da un documento quadro – declinato in protocolli settoriali fra le parti assistite dai Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Salute – per il contenimento dei rischi lavorativi da esposizione ad alte temperature negli ambienti di lavoro. Lo rende noto il ministero del Lavoro dopo l’incontro di oggi con le parti sociali.

Nel corso della riunione del tavolo di questa mattina tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, il Sottosegretario Claudio Durigon, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, l’Inl, l’Inps, l’Inail, l’Anci, l’Upi, la Conferenza delle Regioni, le associazioni datoriali e sindacali “è stato annunciato un provvedimento che estende la possibilità di chiedere la cassa integrazione ad ore in caso di eventi estremi non evitabili, escludendola dal computo delle settimane del biennio mobile. La novità riguarda la Cigo per l’edilizia e la Cisoa per l’agricoltura, i settori più esposti alle alte temperature”. Il tavolo di confronto si è soffermato, inoltre, sulla bozza di linee guida per la riduzione del rischio dei lavoratori esposti alle alte temperature, elaborata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal ministero della Salute e consegnata alle parti sociali per una sua analisi e implementazione.

“Condivisa l’opportunità di demandare alla contrattazione territoriale il dettaglio dei contenuti delle linee guida a partire da uno schema unico a livello nazionale”, spiega il Ministero.

Ddl capitali, Adiconsum: serve mercato borsistico-finanziario efficiente

Ddl capitali, Adiconsum: serve mercato borsistico-finanziario efficienteRoma, 25 lug. (askanews) – “Il 27 luglio è il termine per la presentazione degli emendamenti al DDL Capitali al centro del dibattito politico e del lavoro della Commissione Finanze del Senato. Sul tema si è espresso anche il Presidente della Consob prof. Savona e condividiamo, che senza un mercato borsistico e finanziario adeguato, un paese non può reggere, perché l’assenza di un vero mercato genera distorsioni, in particolare a discapito dei risparmiatori e dei piccoli azionisti”. A dirlo è il presidente di Adiconsum Carlo De Masi che spiega: “Ciò non toglie che le eventuali nuove norme debbano servire soprattutto a garantire chi è minoranza e vogliono poter partecipare alla scelta del consiglio, anche attraverso il passaggio di mano da un consiglio in scadenza (se ha operato bene) a un altro consiglio di pari professionalità affinchè la società faccia utili e cresca di valore con senso di responsabilità sociale”.

“Occorre una grande attenzione sul provvedimento del voto maggiorato – afferma Carlo Piarulli Capo Dipartimento Credito e Finanza di Adiconsum – richiesto essenzialmente da chi vorrebbe sia cancellata una regola in vigore sui maggiori mercati internazionali e cioè che il consiglio uscente non possa indicare una lista di candidati per il nuovo consiglio”. “E’ nostro interesse – prosegue Piarulli – che il risparmio degli italiani, possa diventare uno straordinario serbatoio di sviluppo per il nostro paese e che sia investito nelle attività produttive italiane, anziché destinato in gran parte nei Fondi Comuni che per il 75% sono di origine estera. Per indirizzarlo in Italia è essenziale che ci sia un’industria del risparmio gestito all’altezza della situazione, all’insegna della democrazia economica, con una Borsa vera ed efficiente”.

Il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo la crescita dell’Italia: +1,1% nel 2023 e +0,9% nel ’24

Il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo la crescita dell’Italia: +1,1% nel 2023 e +0,9% nel ’24Roma, 25 lug. (askanews) – Migliorano le previsioni per l’economia italiana, malgrado il contesto di rallentamento in corso nell’area euro e nell’economia mondiale. il Fondo Monetario Internazionale nel suo aggiornamento al World Economic Outlook, appena pubblicato, grazie al rafforzamento dei servizi e del turismo ha rivisto al rialzo la crescita dell’Italia di 0,4 punti percentuali rispetto alle precedenrti stime di aprile portandola all’1,1% con la stima per il 2024 anch’essa aumentata di un decimo di punto allo 0,9%. Analoga revisione quest’anno, +1,0 punti percentuali, per la Spagna. Diversa la situzione della Tuttavia Germania che, a causa della debolezza della produzione manifatturiera e della contrazione economica registrata nel primo trimestre del 2023 ha visto le previsioni riviste al ribasso (0,2 punti percentuali) a -0,3%.

Il Fmi prevede che la crescita nell’area dell’euro diminuirà dal 3,5% nel 2022 allo 0,9% nel 2023, prima di salire all’1,5% nel 2024. La previsione è sostanzialmente invariata, ma con un cambiamento in composizione per il 2023. A livello globale gli economisti di Washington prevedono che la crescita scenderà da una stima del 3,5% nel 2022 al 3,0% sia nel 2023 che nel 2024. Mentre la previsione per il 2023 è leggermente superiore a quella prevista nel World Economic Outlook di aprile 2023 (WEO), rimane debole rispetto agli standard storici. L’aumento dei tassi ufficiali delle banche centrali per combattere l’inflazione continua a pesare sull’attività economica. L’inflazione globale dovrebbe scendere dall’8,7% nel 2022 al 6,8% nel 2023 e 5,2% nel 2024. Si prevede che l’inflazione sottostante (core) diminuirà più gradualmente, mentre le previsioni sull’inflazione nel 2024 sono state riviste al rialzo.