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Landini:Governo mostra volto autoritario preoccupante, serve rivolta per cambiare

Landini:Governo mostra volto autoritario preoccupante, serve rivolta per cambiareRoma, 9 feb. (askanews) – “Credo stiano emergendo tutte le contraddizioni e i problemi di questo governo che mostra un volto autoritario preoccuoante. Emerge la propaganda costante, le bugie che hanno detto. Hanno una logica di comando, autoritaria: concepiscono la libertà come libertà di fare loro quello che gli pare. E dimostrano un preoccuioante ruolo subordinato a Trump e a Musk nel momento in cui Europa e democrazia sono sitto attcaco. Noi non abbiamo bisogno dell’uomo o della donne forte. Ma di più democrazia per riconoscere e affrontare i problemi del paese”. Lo ha affermato il segretraio della Cgil Maurizio Landini, ospite a “In altre parole” su La7


Al Governo, ha attaccato Landini, “fanno di tutto per parlare d’altro e non affrontare i problemi reale del Paese: crolla la produzuione industraiale, c’è un arretramenrto di investimenti senza precendti, riesplode la cassa integrazione, il paese invecchia, i nostri giovani se ne vanno”. E “nel paese c’è un clima di sfiducia e paura”. Motivo per cui, secondo Landini, noi chiediamo che “le persone si mobilitino per cambiare. Che è quello che io intendo per rivolta. Con gli strumenti della Costituzione e della democrazia: la libertà di manifestazione del pensiero e soprattutto, il voto. Che è lo strumento fondamentale per cambiare. Di cosaa si ha paura? Che la gente protesti e difenda i prori diritti? Io penso che stia passando un ‘idea di libertà che è solo quella di potenti e mercato di fare tutto quello che a loro conviene di fare Io invece penso che la libertà è solidarietà , equità e diritti sociali”.

Giorgetti: le criptovalute attraggono la criminalità

Giorgetti: le criptovalute attraggono la criminalitàRoma, 7 feb. (askanews) – “Una tra le minacce più insidiose e pervasive arriva dal mercato dei cripto asset che è in rapida espansione grazie all’interconnessione tra il mondo finanziario e quello digitale che ha attivato gli appetiti della criminalità”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all’inaugurazione dell’anno di studi della scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza.


“Le tecnologie digitali hanno reso tutto più veloce e fruibile accrescendo la domanda di nuova finanza digitale – ha aggiunto – ma dobbiamo essere consapevoli che se questa domanda non viene soddisfatta dalle istituzioni ufficiali è inevitabile che venga intercettata dalle organizzazioni criminali”. Le criptovalute, ha proseguito “sono una opportunità ma costituiscono anche un grande rischio per la loro estrema volatilità e grazie all’anominato e alla aterittorialità sono diventate anche un mezzo per riciclare denaro o usati dal alcune nazioni come valuta alternative per allentare o eludere sanzioni che colpiscono la loro economia”.


“Bisogna trovare un equilibrio tra innovazione e regolamento” ha concluso.

Bce, De Guindos: incertezza altissima, dobbiamo muoverci con prudenza

Bce, De Guindos: incertezza altissima, dobbiamo muoverci con prudenzaRoma, 7 feb. (askanews) – Alla Bce “la traiettoria per la politica monetaria è relativamente chiara, verso la riduzione della restrizione monetaria”, ma dato “l’evatissimo livello dell’incertezza”, mai così alta come dai tempi della Covid, l’istituzione deve procedere con “molta prudenza” nelle sue mosse, su cui “non abbiamo un percorso predeterminato”. E sui tassi di interesse “decidiamo in funzione dell’evoluzione dell’inflazione”. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, lo spagnolo Luis de Guindos, intervenendo a Madrid ad una conferenza.


“L’incertezza ora è elevatissima – ha esordito -. In generale il futuro è sempre incerto e non si può dare mai nulla per scontato, ma penso che il momento attuale abbia un livello di incertezza ai valori più elevati dai tempi della Covid”. Tutto questo “certamente è molto influenzato dalle politiche della nuova amministrazione Usa” e dai rischi di dispute commerciali sui dazi. Quanto alla situazione economica nella zona euro, “i dati mostrano che i consumi non hanno pienamente recuperato, nonostante un quadro positivo del mercato del lavoro. Le prospettive per l’anno appena iniziato sono di un certo recupero, speriamo che il consumo si riprenda in parte, tuttavia ci sono le ombre di quelle che possono essere le politiche economiche”, ha proseguito l’esponente della Bce.


Nel frattempo “l’inflazione si è molto ridotta” anche se negli ultimi mesi è risalita attorno al 2,5%. La Bce ha come obiettivo una inflazione al 2% e De Guindos ha spiegato che la risalita era attesa a causa dei alcuni effetti statistici che verranno meno attorno alla primavera, favorendo un suo rientro al 2%. Tuttavia “dobbiamo proseguire con una politica monetaria molto prudente. Il contesto ci obbliga ad essere estremamente prudenti – ha detto -. Non abbiamo una agenda predeterminata sui tassi e decidiamo in funzione dell’evoluzione dell’inflazione e di quelle che sono le prospettive di inflazione”. (Fonte immagine: VI Encuentro Económico Asegurador Mutualidad).

Germania, industria a picco, produzione -2,4% ai minimi dal 2020

Germania, industria a picco, produzione -2,4% ai minimi dal 2020Roma, 7 feb. (askanews) – Bisogna tornare ai disastrosi lockdown del 2020, agli inizi del Covid, per trovare una situazione così catastrofica come quella appena descritta dall’istituto di statistica federale sull’industria della Germania.


A dicembre la produzione industriale è scesa del 2,4% su mese, ben oltre le aspettative, secondo i dati provvisori forniti da Destatis, dopo il +1,3% segnato a novembre. Si tratta del livello più basso da maggio 2020. Su base annua il calo è del 3,1%. L’andamento negativo della produzione nel mese di dicembre è attribuibile principalmente al calo registrato nell’industria automobilistica (-10% rispetto al mese precedente). Il 2024 complessivamente si è chiuso con una produzione crollata del 4,5%.


Il tutto, a poche settimane dalle elezioni anticipate, non potrà che alimentare il dibattito sulle politiche “green” e di transizione forzata verso tecnologie come l’auto elettrica, spinte dall’Unione europea e anche da vari partiti in Germania. Nel frattempo, anche la situazione delle esportazioni appare gravemente compromessa. La prima economia della Ue ha chiuso il 2024 con un calo complessivo dell’1,3% delle esportaizoni, a 1.555,4 miliardi di euro, e una flessione più marcata dell’import, meno 3% a 1316,3 miliardi. In questo modo l’avanzo commerciale è salito a 239,1 miliardi, dai 217,7 miliardi del 2023.


Per dicembre Destatis ha riportato invece un miglioramento del quadro, con un più 2,9% dal mese precedente delle esportazioni, a 131,7 miliardi di euro, con cui risultano aumentate del 3,4% su base annua. Le importazioni sono aumentate del 2,1% dal mese precedente, a 111,1 miliardi, sono in rialzo del 4,5% su base annua. Dicembre si è chiuso con un avanzo commerciale di 20,7 miliardi.

Fmi: “Su dazi Usa cercare soluzione costruttiva interesse di tutti”

Fmi: “Su dazi Usa cercare soluzione costruttiva interesse di tutti”Roma, 6 feb. (askanews) – Sui nuovi dazi commerciali operati, e poi in parte sospesi, dall’amministrazione Usa, al Fondo monetario internazionale “riteniamo sia nell’interesse di tutti trovare una strada costruttiva per risolvere la questione”. Lo ha affermato la direttrice della comunicazione dell’istituzione di Washington, Julie Kozack durante una conferenza stampa.


Il Fmi non si sbilancia su quelle che saranno le ricadute di queste misure. “Il pieno impatto dipenderà da vari fattori – ha proseguito – tra cui le rappresaglie dei Paesi coinvolti, secondo, come reagiranno imprese e consumatori e, infine, come si evolveranno nel corso del tempo queste misure. Avremo maggiori informazioni col passare del tempo, mentre la situazione si sviluppa”. Il Fmi non si sbilancia anche su un altro provvedimento operato dal presidente Usa, Donald Trump, fin dai primi giorni: lo stop all’erogazione di aiuti tramite il controverso canale Usaid, che oltre a vari Paesi secondo alcune ricorstruzioni di stampa avrebbe elargito ingenti fondi anche a vari media, non solo Usa. “Stiamo seguendo gli sviluppi su Usaid, al momento – ha detto Kozack – è troppo presto per dare stime sull’impatto sui paesi che ricevono aiuti”. (fonte immagine: IMF).

Banca d’Inghilterra conferma forte aumento ritiri di oro

Banca d’Inghilterra conferma forte aumento ritiri di oroRoma, 6 feb. (askanews) – La Banca d’Inghilterra ha confermato di aver ricevuto una forte domanda di ritiro di oro fisico nelle ultime settimane e che questo ha determinato l’allungamento dei tempi di consegna, data la lungaggine implicita di queste procedure. Ma nel corso della conferenza stampa tenuta al termine del direttorio, l’istituzione ha smentito le ipotesi di stampa di essere rimasta a corto del metallo prezioso.


“Abbiamo le seconde maggiori riserve di oro al mondo e il nostro lo stock è sceso di circa un 2%”, ha riferito il vicegovernatorte, Dave Ramsden, a cui il governatore, Andrew Bailey, ha lasciato il compito di rispondere ad una domanda sull’argomento. “Quello che sta succedendo va inquadrato nel contesto di quello che sta accadendo nell’economia globale. Perché questo aiuta a spiegare alcuni dei fatti sulle tempistiche che ci vogliono per portare fuori il l’oro dalle banche centrali. E va ricordato e il mercato Usa dell’oro fisico offre un sovrapprezzo rispetto a quello di Londra. E che gli operatori cercano di ottenere vantaggi da questo differenziale”.


Nei giorni scorsi era emerso che dopo la vittoria alle presidenziali Usa di Donald Trump era fortemente aumentata la domanda di oro fisico dagli Stati Uniti, nella prospettiva di far giungere i “lingotti” prima che scattassero dazi alle importazioni che avrebbero reso più costoso l’oro. Questo ha avuto come ricaduta anche un aumento delle richieste presso la Bank of England, i cui tempi di consegna si sono nettamente allungati. “C’è stata una forte domanda. Ma possiamo soddisfare questa domanda – ha puntualizzato Ramsden -: tutti coloro che hanno presentato richieste se le sono viste soddisfare. Ovviamente potrebbero dover aspettare un po’ più di settimane rispetto al normale, perché tutti gli slot sono occupati. E anche per questioni di sicurezza queste procedure non sono semplici: la realtà dei fatti è richiedono tempo”.


Ad ogni modo ad alimentare la domanda globale di oro fisico non sono unicamente i dazi dell’amministrazione Trump. Già in precedenza la Cina stava portando avanti una manovra di accumulazione. E anche negli Usa il metallo giallo ha visto una rinnovata popolarità degli ultimi due anni, in parallelo agli esorbitanti deficit di bilancio operati dall’amministrazione Biden, che hanno creato inquietudini sulla tenuta di valore del dollaro. (fonte immagine: Bank of England).

Gb, Banca d’Inghilterra taglia tassi sterlina di 0,25 punti al 4,50%

Gb, Banca d’Inghilterra taglia tassi sterlina di 0,25 punti al 4,50%Roma, 6 feb. (askanews) – La Banca d’Inghilterra ha ridotto come da attese i tassi di interesse di riferimento sulla sterlina di 0,25 punti percentuali, portandoli così al 4,50%. La decisione è stata presa a maggioranza, con un comunicato l’istituzione monetaria riferisce che 2 componenti del direttorio avrebbero preferito un taglio più aggressivo, pari a 0,50 punti percentuali.


La Bank of England afferma che sul processo di ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% sono stati compiuti “progressi consistenti”. I tassi vengono tuttavia mantenuti “a livelli restrittivi in modo da continuare a rimuovere le persistenti pressioni inflazionistiche”. (fonte immagine: Bank of England).

Banca Mediolanum: utile 2024 record a 1,12 mld, cedola 1 euro (+42%)

Banca Mediolanum: utile 2024 record a 1,12 mld, cedola 1 euro (+42%)Milano, 6 feb. (askanews) – Il gruppo Banca Mediolanum ha chiuso il 2024 con un utile record di 1,12 miliardi nel 2024, in crescita del 36% sul 2023. Proposto un dividendo complessivo di 1 euro per azione, pari a circa 737 milioni, il 42% in più rispetto al 2023. L’importo è composto da un acconto di 0,37 euro per azione distribuito e da un saldo di 0,63 per azione.


“Quale concreto riconoscimento per la brillante performance del gruppo nell’anno appena concluso – sottolinea una nota della banca -, verrà erogato nel mese di febbraio un bonus straordinario di 2.000 euro a ciascuno degli oltre 10.000 dipendenti e collaboratori in Italia e all’estero, per un totale di 20,9 milioni”. Nel 2024 il totale delle masse gestite e amministrate ha raggiunto 138,49 miliardi, in aumento del 17%. Il Common Equity Tier 1 Ratio al 31 dicembre 2024 risulta pari al 23,7%, livello di assoluta eccellenza nel panorama bancario europeo, sottolinea Banca Mediolanum. I risultati commerciali sono pari a 13,74 miliardi e in particolare la raccolta netta totale è stata positiva per 10,44 miliardi, in aumento del 46%, mentre la raccolta netta gestita ha raggiunto 7,64 miliardi (+91%). Entrambi i risultati rendono il 2024 il miglior anno della storia della banca.

Mps: utile 2024 a 1,95 miliardi, ai soci oltre 1 miliardo di dividendi

Mps: utile 2024 a 1,95 miliardi, ai soci oltre 1 miliardo di dividendiMilano, 6 feb. (askanews) – Mps ha chiuso il 2024 con un utile netto di 1,951 miliardi, battendo le stime del consensus degli analisti. Nel 2023 l’utile era stato di 2,052 miliardi, a cui contribuirono 471 milioni di rilasci netti di accantonamenti su fondi rischi e oneri. Per gli azionisti arrivano oltre 1 miliardo di euro di dividendi: 0,86 euro per azione, con un pay-out ratio sull’utile ante imposte al 75%, pari a un dividend yield del 14%, tra i più elevati nel settore. Il precedente dividendo – il primo dopo 13 anni – era di 0,25 euro.


“Forte di una rete commerciale competitiva, eccellente redditività e solidità patrimoniale”, sottolinea Mps nel comunicato sui risultati di esercizio, “è pronta per realizzare un processo di sviluppo industriale attraverso un’innovativa business combination con Mediobanca per la nascita di un nuovo campione nazionale, a beneficio di tutti gli stakeholder”. Tornando ai conti della banca senese, nel 2024 è in crescita del 10,8% il risultato operativo lordo a 2,165 miliardi, i ricavi complessivi sono pari a 4,034 miliardi (+6,2%). Il margine di interesse sale a 2,356 miliardi (+2,8%), in crescita le commissioni (+10,8%). Lo stock dei crediti deteriorati lordi ammonta a 3,7 miliardi, con l’Npe ratio lordo al 4,5% (netto 2,4%).


A fine esercizio, il Cet1 ratio fully loaded è pari al 18,2%, con un elevato buffer di capitale (oltre 700 punti base rispetto al requisito di coefficiente Tier 1). Nel 2024, le imposte sul reddito di esercizio registrano un contributo positivo pari a 506 milioni, imputabile principalmente alla rivalutazione delle DTA.

Ue valuta stop esenzione dazi su pacchi e-commerce sotto 150 euro

Ue valuta stop esenzione dazi su pacchi e-commerce sotto 150 euroRoma, 5 feb. (askanews) – La Commissione europea mette nel mirino gli acquisti via internet di beni di valore contenuto, su cui rileva una impennata negli ultimi anni, e su cui nell’ambito di una serie di misure ipotizza “la soppressione dell’esenzione dai dazi sui pacchi di valore inferiore a 150 euro”, assieme al rafforzamento dei controlli con la riforma generale delle Dogane.


Con un comunicato, Bruxelles afferma che sta adottando misure per affrontare i rischi derivanti dalle importazioni di basso valore vendute tramite rivenditori online (e-commerce) di paesi terzi e mercati che ospitano operatori commerciali di paesi terzi. Per questo ha pubblicato oggi una comunicazione sul commercio elettronico battezzata “Un pacchetto completo di strumenti dell’Ue per un commercio elettronico sicuro e sostenibile”. Secondo la Commissione Ue, lo scorso anno circa 4,6 miliardi di spedizioni di basso valore, vale a dire singoli pacchi pagati non oltre 150 euro, sono entrate nel mercato dell’Unione per un totale di 12 milioni di pacchi al giorno. Si tratta del doppio rispetto al 2023 e del triplo rispetto al 2022. “E molte di queste merci sono risultate non conformi alla legislazione europea. Questa crescita esponenziale sta sollevando numerose preoccupazioni – avverte -. Principalmente, ci sono sempre più prodotti nocivi che entrano nell’Ue. Inoltre, i venditori europei, che rispettano i nostri elevati standard di prodotto, rischiano di essere danneggiati da pratiche sleali e dalla vendita di merci contraffatte attraverso i mercati online”.


“Infine – aggiunge la Commissione – il gran numero di pacchi spediti e trasportati ha un’impronta ambientale e climatica negativa”. Nel mirino della Ue sembrano esserci soprattutto le merci di valore contenuto spedite dalla Cina, dove si sono velocemente sviluppati operatori che hanno visto impennarsi le loro attività.


La comunicazione illustra gli strumenti di cui l’Ue dispone già e mette in evidenza le iniziative attualmente discusse dai colegislatori. Propone inoltre nuove azioni congiunte per affrontare le preoccupazioni derivanti dall’aumento di prodotti non sicuri, contraffatti e altrimenti non conformi o illeciti che entrano nel mercato. Tra queste ultime la prima è la riforma doganale: la richiesta ai colegislatori di adottare rapidamente il pacchetto di riforma dell’unione doganale proposto, consentendo la rapida attuazione di nuove norme per garantire condizioni di parità nel settore del commercio elettronico. E’ qui che viene proposta la revoca dell’esensione dei dazi su pacchi da meno di 150 euro – misura che ovviamente avrebbe anche effetti inflazionistici – e il rafforzamento delle capacità di controllo, quali una migliore condivisione dei dati e una migliore valutazione dei rischi.


La Commissione invita inoltre i colegislatori a prendere in considerazione ulteriori misure, come una commissione di gestione non discriminatoria, sugli articoli di commercio elettronico importati nell’Ue direttamente ai consumatori, per far fronte ai costi crescenti della supervisione della conformità di miliardi di tali spedizioni alle norme dell’Ue. Bruxelles preme inoltre per “misure mirate per le merci importate”, compreso l’avvio di controlli coordinati tra le autorità doganali e le autorità di vigilanza del mercato, nonché azioni coordinate in materia di sicurezza dei prodotti, come la prima indagine a tappeto sulla sicurezza dei prodotti. Ciò dovrebbe portare all’eliminazione dal mercato delle merci non conformi e contribuire alla raccolta di prove per alimentare l’analisi dei rischi e le azioni complementari. I futuri controlli saranno intensificati per taluni operatori, merci o flussi commerciali, su base continuativa, alla luce dell’analisi dei rischi. Maggiore è il tasso di inadempienza, maggiore dovrebbe essere il livello di vigilanza nelle fasi successive, mentre le sanzioni dovrebbero riflettere i casi di inadempienza sistematica. Inoltre la Ue chiede di proteggere i consumatori sui mercati online, evidenziando le pratiche di commercio elettronico come una chiara priorità nell’applicazione della legge sui servizi digitali, nonché strumenti come la legge sui mercati digitali e quelli che si applicano a tutti gli operatori commerciali: il regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti, il regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori e la rete per la tutela dei consumatori. Sugli strumenti digitali che possano contribuire a facilitare la supervisione del panorama del commercio elettronico attraverso il passaporto digitale dei prodotti vengono citati “nuovi strumenti di IA per l’individuazione di prodotti potenzialmente non conformi”. Sulla protezione dell’ambiente, compresa l’adozione del primo piano d’azione sul regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili e la richiesta di una rapida adozione della modifica mirata della direttiva quadro sui rifiuti si afferma di voler “responsabilizzare i consumatori e i professionisti attraverso campagne di sensibilizzazione sui diritti dei consumatori, i rischi e i meccanismi di ricorso”. E mentre da un lato afferma di voler procedere a una generale “semplificazione delle regole”, in questo ambito invece la Commissione chiede di puntare su “cooperazione internazionale e commercio, compresa l’organizzazione di attività di formazione sulle norme dell’Ue in materia di sicurezza dei prodotti e la valutazione di eventuali elementi di prova relativi al dumping e alle sovvenzioni. La Commissione – si legge – invita gli Stati membri a riunirsi per svolgere un ruolo forte come Team Europa al fine di migliorare l’efficacia delle azioni intraprese dalle autorità nazionali e dalla Commissione”. Per quanto riguarda i prossimi passi, la Commissione invita la cooperazione con gli Stati membri, i colegislatori e tutte le parti interessate a mettere in atto le misure delineate nella comunicazione. Entro un anno Bruxelles valuterà l’effetto delle azioni annunciate e pubblicherà una relazione sui risultati dei controlli rafforzati. Alla luce dei risultati e in consultazione con le autorità competenti degli Stati membri e le parti interessate, la Commissione valuterà se i quadri e le attività di applicazione esistenti siano sufficienti e adeguati. In caso contrario, saranno prese in considerazione ulteriori azioni e proposte per rafforzare l’attuazione e l’applicazione delle norme dell’Ue.