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Diritti serie A, Antitrust multa Tim per 760mila euro e Dazn per 7 mln

Diritti serie A, Antitrust multa Tim per 760mila euro e Dazn per 7 mlnRoma, 13 lug. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l’istruttoria relativa ad alcune clausole dell’accordo fra Tim e Dazn sulla trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. In base ai ricavi derivanti alle due società dalla commercializzazione dei diritti televisivi per la stagione 2021-2022, l’Autorità ha sanzionato Tim per 760.776,82 euro e Dazn per 7.240.250,84 euro. L’Antitrust ricorda che per il triennio 2021-2024, a seguito della gara indetta dalla Lega Calcio nel 2021, il titolare dei diritti tv è Dazn.

Secondo l’Autorità l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di Tim e il divieto di partnership con suoi concorrenti nel settore delle telecomunicazioni, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive in atto nel settore delle Tlc nei mercati dei servizi di connettività e della vendita al dettaglio dei servizi televisivi a pagamento. In virtù dell’accordo, infatti, Tim ha commercializzato un’offerta in bundle non replicabile dai suoi concorrenti, comprensiva dei contenuti di TimVision e di Dazn e del servizio di connettività. Si trattava, inoltre, di “un’offerta suscettibile di sottrarre ai concorrenti di Tim, attivi nei mercati delle comunicazioni elettroniche, la possibilità di associare ai propri servizi di connettività contenuti di particolare pregio, come i diritti per la visione delle partite del campionato di Serie A per il triennio 2021-2024, limitando la capacità di esercitare una pressione concorrenziale nei confronti della stessa Tim. Peraltro alcune clausole risultavano idonee a limitare le opzioni commerciali di Dazn in relazione allo sviluppo di offerte di contenuti audiovisivi su altre piattaforme tecnologiche”.

Gli effetti dell’accordo, “con particolare riferimento a quelli derivanti dall’esclusiva, sono durati circa un mese, in quanto sterilizzati dal tempestivo avvio del procedimento istruttorio da parte dell’Autorità avvenuto il 6 luglio 2021”. Il contestuale sub-procedimento cautelare, intervenuto a ridosso dell’avvio della prima stagione calcistica del triennio 2021-2024, “ha infatti impedito il protrarsi degli effetti dell’intesa, in quanto ad agosto 2021 Tim e Dazn hanno interrotto l’applicazione delle clausole contestate. L’originario accordo è stato poi sostituito da un nuovo contratto, stipulato il 4 agosto 2022, che ha eliminato del tutto l’esclusiva”. In tal modo, “si è consentito a tutti gli operatori interessati, tra i quali Sky, di concludere partnership con Dazn e, quindi, di offrire in combinazione servizi di connettività e contenuti audiovisivi relativi al campionato di calcio di Serie A”.

Sciopero dei treni dimezzato, finisce alle 15 di oggi (Salvini precetta e i sindacati protestano)

Sciopero dei treni dimezzato, finisce alle 15 di oggi (Salvini precetta e i sindacati protestano)Milano, 13 lug. (askanews) – Lo sciopero dei treni è stato dimezzato: durerà fino alle 15 di oggi (ma con il rischio di ripercussioni anche oltre questo orario). Lo sciopero nazionale, proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast Confsal e Orsa Ferrovie, è stato ridotto a 12 ore, a seguito dell’ordinanza emessa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il Mit ha inviato ieri ai sindacati “un provvedimento di riduzione della durata delle astensioni già proclamate per domani, giovedì 13 luglio 2023, dalle 3 del mattino fino alle 2 di venerdì 14. Con il provvedimento firmato da Matteo Salvini lo sciopero terminerà alle ore 15”. Il ministro, ha deciso di prendere questa misura “anche alla luce dell’assicurazione – maturata durante il tavolo convocato al dicastero di Porta Pia e di cui Salvini si fa garante – dell’immediata ripresa delle trattative sindacali su tutti i punti oggetto dell’agitazione. Non solo. Il Mit ha agito anche in base a una nota della Commissione Garanzia Scioperi”. Salvini, in una dichiarazione video alla stampa, ha spiegato di aver firmato l’ordinanza che dimezza lo sciopero, “perché lasciare a piedi un milione di italiani, di pendolari, di lavoratrici e di lavoratori, un giovedì di luglio con temperature fino ai 35 gradi era impensabile”. “Quindi – ha aggiunto il ministro – mi adopererò perché le aziende incontrino i sindacati per arrivare a dare soddisfazione ai lavoratori delle ferrovie italiane senza però lasciare a piedi centinaia di migliaia di italiani che non ne hanno colpa”.

Dura la protesta dei sindacati. “La precettazione è un’iniziativa, vergognosa, sbagliata e illegittima”, ha dichiarato il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio, spiegando che “le proclamazioni degli scioperi sono a conoscenza del Ministero dei Trasporti dall’8 e dal 22 giugno, in questi 34 giorni nulla è stato fatto per evitarli mentre vi era tutto il tempo e la disponibilità per farlo”. I tavoli convocati da Mit ieri, che non hanno prodotto i risultati sperati, sono stati giudicati tardivi e – ha sottolineato il segretario generale della Filt – “l’impressione generale è di un Ministero che prova a recuperare tempo perso quando ormai è troppo tardi. Treni ed aerei sono già stati cancellati in previsione dello sciopero e quindi in ogni caso non saranno evitati i disagi ai viaggiatori che vanno imputati a chi ha portato le trattative ad un punto morto”. E “i lavoratori protestano per il rinnovo di due contratti nazionali e per una vertenza nella più grande azienda di trasporto del paese, altro che micro rivendicazioni come le definisce il Ministro e, se si fossero date risposte, avrebbero evitato di perdere salario con uno sciopero”.

“Ricorreremo nelle sedi giudiziarie competenti per impugnare questo provvedimento che contrasta pesantemente con il diritto allo sciopero previsto dalla nostra Costituzione”, hanno affermato il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Roberto Napoleoni, ricordando che “lo sciopero, sia quello di Trenitalia che Italo-Ntv era stato proclamato da tempo e con l’approvazione del Garante sugli scioperi”, e il ministero, “fuori tempo massimo” ha deciso di convocare “un tavolo assolutamente inconcludente che non ha portato a nessuna soluzione per le lavoratrici e i lavoratori”. “Comprendiamo i buoni intenti, seppure molto tardivi, che hanno spinto il ministro Salvini a convocare i sindacati e le imprese ferroviarie nel tentativo estremo di rinviare l’azione di sciopero programmata dalle ore 03.00 di questa notte. Ma facciamo davvero fatica a capire la scelta della precettazione, con cui il ministro ha dimezzato l’iniziativa di protesta e imposto ai lavoratori di riprendere le attività alle 15.00”, hanno commentato il segretario generale Fast Confsal, Pietro Serbassi.

Trenitalia, nel prendere atto dell’ordinanza, ha però avvertito che lo sciopero “potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni Regionali di Trenitalia”, e gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, sottolinea, “potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero”. Durante lo sciopero “sarà comunque programmata l’effettuazione di alcune corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero, consultabili su trenitalia.com”. Informazioni su collegamenti e servizi sono diffusi anche attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, alle biglietterie self-service e presso le agenzie di viaggio convenzionate.

Treni, il Mit notifica ai sindacati la riduzione dello sciopero

Treni, il Mit notifica ai sindacati la riduzione dello scioperoMilano, 12 lug. (askanews) – È stato inviato dal Mit ai sindacati “un provvedimento di riduzione della durata delle astensioni già proclamate per domani, giovedì 13 luglio 2023, dalle 3 del mattino fino alle 2 di venerdì 14. Con il provvedimento firmato da Matteo Salvini lo sciopero terminerà alle ore 15”.

Il ministro, informa un comunicato del Mit, ha deciso di prendere questa misura “anche alla luce dell’assicurazione – maturata durante il tavolo convocato al dicastero di Porta Pia e di cui Salvini si fa garante – dell’immediata ripresa delle trattative sindacali su tutti i punti oggetto dell’agitazione. Non solo. Il Mit ha agito anche in base a una nota della Commissione Garanzia Scioperi”.

Fisco, alla Camera primo giro di boa per delega. Governo accelera

Fisco, alla Camera primo giro di boa per delega. Governo acceleraRoma, 12 lug. (askanews) – Primo giro di boa oggi alla Camera per il disegno di legge delega sulla riforma fiscale. I sì (182) sono giunti oltre che dai gruppi di maggioranza anche da Azione-Italia Viva, che vede continuità con la delega del governo Draghi. I deputati di +Europa si sono astenuti.

L’esecutivo vuole accelerare l’iter parlamentare per giungere all’approvazione definitiva prima della pausa estiva, questo almeno l’auspico del vice ministro dell’economia, Maurizio Leo, che però non si è sbilanciato sui tempi della fase attuativa. “Faremo previsioni quando avremo certezza sulle risorse disponibili – ha detto interpellato da Askanews -. Dobbiamo aspettare di valutare l’andamento dei conti del 2023 e la Nadef”. Intanto però dal 2024 “potranno entrare il vigore le misure che non comportano copertura, come quelle sui procedimenti e gli adempimenti”. Il disegno di legge delega disegna la cornice della riforma foscale, ne delinea i principi, precisa che la riforma non dovrà comportare oneri per le casse dello Stato, nè aggravi della pressione fiscale. In buona parte si finanzierà con la revisione delle tax expenditure, che sono proliferate a oltre 600 e hanno un costo di 165 miliardi, ma serviranno ulteriori risorse.

La delega tocca tutti i tributi, diretti e indiretti, degli enti territoriali, doganali e sui giochi. Per l’irpef si prevede la revisione di aliquote e scaglioni con la prospettiva dell’aliquota unica (flat tax). Ma questo è un obiettivo graduale di legislatura. L’Ires, che versano le società di capitali, sarà più bassa sulla quota di reddito che viene destinata a investimenti o assunzioni. Una parte importante della delega è riservata alla semplificazione dei procedimenti dichiarativi, accertativi, di riscossione e del contenzioso. I decreti delegati che conterranno le norme attuative dovranno essere adottati entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega.

Quanto alle procedure di accertamento, il nuovo fisco punta sul potenziamento della cooperative compliance e sull’istituzione del concordato preventivo biennale per i contribuenti, titolari di reddito di impresa o di lavoro autonomi, di minori dimensioni. Con quest’ultimo istituto, in sostanza, i contribuenti avranno la possibilità di aderire alla proposta che formula l’Agenzia delle Entrate sulla base delle informazioni contenute nelle banche dati, per il pagamento delle imposte sui redditi per due anni. Eventuali maggiori o minori redditi imponibili rispetto a quelli proposti dall’Agenzia diventano irrilevanti ai fini del pagamento delle imposte, fermi restando gli obblighi contabili e dichiarativi. L’esame della Camera non ha apportato modifiche significative al testo. Tra le principale figurano l’aliquota agevolata per le tredicesime, gli straordinari sopra una certa soglia e i premi di produttività e la possibilità di rateizzare il pagamento degli acconti e del saldo irpef per gli autonomi e gli imprenditori individuali.

Casa, Rixi (Infrastrutture):Una direzione nel riordino del ministero

Casa, Rixi (Infrastrutture):Una direzione nel riordino del ministeroRoma, 12 lug. (askanews) – “Nel riordino del nostro ministero che faremo, penso, in ottobre, prevediamo di creare una nuova direzione sulla casa che dovrà coordinarsi con gli altri ministeri coinvolti in questa che è una competenza trasversale, compreso quello dei beni culturali”: lo ha detto oggi a Roma il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, nel contesto di un dibattito alla Luiss sulle prospettive del settore immobiliare promosso da Economy Group con Assoimmobiliare, Scenari Immobiliari e alcuni operatori di rilievo, da Invimit a Gabetti Property, da Elettrolazio a Renovars a Svicom.

“La direttiva Ue sulla casa green – ha aggiunto il viceministro secondo quanto riporta un comunicato – pone problemi rilevanti in un Paese in cui la casa è un bene di proprietà per la stragrande maggioranza degli italiani. Evidentemente collegare l’efficientamento energetico della casa alla possibilità, o meno, di vendere il proprio immobile, comporta rischi non indifferenti per i proprietari. Dall’altra parte è anche un’opportunità per poter spingere sul rinnovamente immobiliare, ma modificando alcune norme. Bisogna si parta immediatamente con provvedimento forte sulla rigenerazione urbana, che vada a individuare i provvedimenti necessari per rigenerare anche tutte le abitazioni che sono in sofferenza energetica ma hanno basso valore immobiliare. Se in un quartiere dove oggi le case vengono scambiate a 1500 euro a metro quadrato, per recupare l’investimento sull’efficienza energetica le si dovrebbe realizzare a 5000, difficilmente ci si riuscirà. Il problema oggi è capire se si riescono a fare le necessarie mediazioni in sede europea per aprire un processo di confronto sul tema sena concentrare i provvedimenti in tempi troppo brevi, che non saremmo in grado di rispettare”.

Lavoro, Calderone: su Visibilia ministero non ha poteri ispettivi

Lavoro, Calderone: su Visibilia ministero non ha poteri ispettiviRoma, 12 lug. (askanews) – Dall’entrata in vigore del decreto legislativo numero 149 del 2015 il ministero del Lavoro non ha più poteri ispettivi tarsferito all’Inl (Ispettorato nazionale del lavoro). Lo ha detto il ministro Marina Calderone durante il question time alla Camera in merito alla cassa integrazione Covidalla società Visibilia.

“Nella materia oggetto della presente interrogazione – ha detto – ha potere di verifica anche l’Inps ai fini della valutazione della legittimità della concessione degli ammortizzatori sociali. Su entrambi gli enti il ministero mantiene esclusivamente poteri e funzioni di vigilanza. Sulle vicende in esame è confermata la piena e costante attenzione del ministero del Lavoro in ordine alle attività svolte e in corso di svolgimento da parte degli organismi ispettivi vigilati, sulle quale sarà possibile fare una piena valutazione solo agli esiti delle stesse. Nel contempo si assicura all’autorità giudiziaria ogni utile collaborazione”.

Casa, Fimaa: online piattaforma per consultare planimetrie

Casa, Fimaa: online piattaforma per consultare planimetrieRoma, 12 lug. (askanews) – È online la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate che consente agli agenti immobiliari di consultare le planimetrie catastali degli immobili. “È uno strumento semplice e intuitivo – commenta Santino Taverna, Presidente di Fimaa – che semplificherà il lavoro degli agenti immobiliari”. La piattaforma è entrata pienamente in funzione da poche ore e i rappresentanti di Fimaa, assieme ai funzionari dell’Agenzia delle Entrate, hanno “tenuto a battesimo” lo strumento, estraendo per primi la planimetria catastale di un immobile. Hanno così potuto testare tutte le funzionalità della piattaforma.

La Fimaa, Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari, ricorda di essersi sempre battuta per raggiungere questo obiettivo. “La possibilità di consultare online le planimetrie catastali – spiega ancora Taverna – viene riconosciuta da tempo a diverse categorie professionali. Gli agenti immobiliari hanno chiesto per anni di essere inclusi nell’elenco. Un simile strumento infatti consente loro di svolgere la propria professione in modo più rapido e efficiente, visto che consente di visionare le planimetrie in tempi rapidi”. Il legislatore ha inserito un articolo apposito nel decreto-legge Pnrr e Semplificazioni, convertito nella legge 29 dicembre 2021, n. 233. Finora la norma aveva ricevuto un’applicazione parziale, per accedere alle planimetrie era necessario seguire un iter macchinoso che in ogni caso non consentiva una consultazione in tempo reale. La Federazione in questo periodo non ha mai smesso di sollecitare la piena attuazione della norma.

“Oltre al dialogo con le istituzioni – commenta ancora Taverna – negli scorsi mesi abbiamo portato avanti anche un confronto con i tecnici dell’Agenzia delle Entrate, contribuendo attivamente a rendere la piattaforma più intuitiva e fruibile. Ringraziamo i dirigenti e i tecnici dell’Agenzia delle Entrate per l’ottimo lavoro svolto. Gli agenti immobiliari potranno ora svolgere la propria attività con tutti gli strumenti necessari di cui avevano necessità. Un risultato a integrale vantaggio della clientela” conclude il presidente della Fimaa.

Nomisma: il mercato immobiliare mostra segni di appannamento

Nomisma: il mercato immobiliare mostra segni di appannamentoBologna, 12 lug. (askanews) – Dopo “l’euforia” del post Covid il mercato immobiliare italiano mostra “inequivocabili segnali di appannamento”. In un quadro macroeconomico diventato progressivamente meno favorevole, “le possibilità di accesso alla proprietà si sono fatte più problematiche”. Nello specifico “la perdita di potere d’acquisto, l’erosione della capacità di risparmio e il rialzo dei tassi applicati hanno di fatto messo fuori gioco una quota considerevole della domanda potenziale con conseguenze rilevanti sui mutui erogati e sul numero di compravendite residenziali”. E’ quanto emerge dal secondo Osservatorio sul Mercato immobiliare 2023 di Nomisma che ha analizzato tra l’altro le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.

Secondo Nomisma, all’interno di questo scenario macroeconomico le famiglie si sono trovate ad essere improvvisamente più fragili, con una propensione al risparmio crollata su valori nuovamente esigui. A questo si accompagna il continuo rialzo dei tassi d’interesse che preclude a molti la possibilità di accedere al necessario sostegno creditizio. La conseguenza dell’accresciuta rischiosità associata dalle banche agli impieghi immobiliari – precisa Nomisma – ha portato ad un calo delle erogazioni con inevitabili ricadute sull’attività transattiva in tutti i comparti. Nel primo semestre del 2023 – come emerge dal secondo Osservatorio sul Mercato immobiliare 2023 di Nomisma – la risposta dei valori immobiliari è improntata alla rigidità (+1% semestrale per le abitazioni). L’andamento dell’inflazione ha fatto sì che l’incremento registrato non sia comunque riuscito a garantire un’effettiva salvaguardia in termini reali. Secondo Nomisma, la variazione positiva che ha investito i valori immobiliari delle abitazioni è, piuttosto, l’esito di aspettative di crescita dei prezzi da parte dell’offerta. Questo suggerisce la presenza sul mercato di una domanda ancora disponibile a interiorizzare gli aumenti imposti dalla parte offerente. Tuttavia, all’interno dei vari mercati monitorati, l’andamento dei valori mostra differenze dovute principalmente allo sfasamento temporale che ha caratterizzato le fasi di inversione del ciclo immobiliare. Ad esempio, se a Venezia Laguna i prezzi sono in calo per il terzo semestre consecutivo, a Milano la variazione dei prezzi è risultata doppia rispetto a quella media (+2,2% semestrale).

Considerando i tempi medi di vendita, tra i principali indicatori del livello di liquidità del mercato, Nomisma rileva come negli ultimi 10 anni il trend sia stato discendente. La più recente congiuntura, invece, evidenzia l’interruzione di questa tendenza e mostra una contenuta crescita. Nello specifico, i tempi si sono allungati nei mercati di Bologna, Firenze e Roma, con un incremento nella Capitale quantificabile nell’ordine di un mese. L’indagine condotta da Nomisma sugli operatori del settore evidenzia come in media per vendere un’abitazione siano necessari 5,2 mesi. Il mercato della locazione, invece, è in crescita per il quarto semestre consecutivo. Complessivamente le abitazioni locate nel 2022 ammontano a poco meno del 6% dello stock disponibile. Nello specifico, la componente delle locazioni di medio-lungo periodo fa segnare una flessione, con un calo superiore al 4% per i contratti ordinari e una riduzione dell’1,5% per quelli di tipo agevolato. La componente di breve periodo, al contrario, vede aumentare dello 0,6% gli immobili locati a canone libero. Considerando i valori locativi, la maggiore pressione della domanda ha determinato nel primo semestre dell’anno una crescita del +1,7%. Le variazioni più importanti riguardano i mercati di Cagliari, Catania, Padova e Torino (+2%), fino ad arrivare al +3,7% rilevato a Bologna.

L’aumento più sostenuto dei canoni ha comportato un innalzamento dei rendimenti medi, che in media sono dell’ordine del 5,2% lordo annuo. Nomisma sottolinea anche come negli ultimi dieci anni i tempi medi per locare un’abitazione si siano dimezzati, passando da 4 a 2 mesi. Il mercato più liquido è quello di Bologna, dove per affittare un’abitazione sono necessari soltanto 1,2 mesi. Secondo Nomisma, con l’aggiunta della componente degli aspiranti proprietari, che temporaneamente si trovano esclusi dalla possibilità di acquisto di un immobile, il comparto della locazione in futuro si rivelerà in tutta la sua inadeguatezza. La domanda composta da famiglie, lavoratori, studenti e turisti compete, infatti, per un’offerta privata troppo esigua e sempre più orientata a privilegiare soluzioni più remunerative, quali gli affitti brevi. Da quanto emerge dall’Osservatorio, gli investitori istituzionali potrebbero coprire almeno in parte il fabbisogno abitativo in locazione, anche se al momento continuano a manifestare un interesse decisamente tiepido verso il settore residenziale.

Infine, prendendo in esame la componente corporate del mercato si rileva un orientamento improntato alla prudenza da parte degli investitori stranieri. Questo ha determinato un crollo degli investimenti, passati dai 6,2 miliardi di euro del primo semestre 2022 ad appena 2 miliardi di euro nello stesso periodo di quest’anno. Nello specifico, va anche considerato che l’investitore ricerca immobili Esg compliant ma dovrà necessariamente modificare procedure e strutturarsi in tempi brevi a fronte delle richieste che arrivano dall’UE in materia di Tassonomia, Sfdr, Pillar3 e Csrd. Altro tema all’attenzione degli operatori della filiera immobiliare è quello dell’impatto delle riqualificazioni immobiliari sulla sostenibilità ambientale e la ricchezza delle famiglie in assenza di nuovi strumenti finanziari che agevolino il processo, ovvero possibili iniziative e progetti alternativi al decaduto Superbonus 110%. In questo scenario, per valutare l’entità della futura correzione dei valori immobiliari, per Nomisma sarà cruciale l’esito della crociata antinflazione portata avanti dalla Bce: al momento la prospettiva di atterraggio morbido rimane quella più accreditata, nonostante la possibilità di recessione resti concreta.

Casa, Nomisma: mercato immobiliare mostra segni di appannamento

Casa, Nomisma: mercato immobiliare mostra segni di appannamentoBologna, 12 lug. (askanews) – Dopo “l’euforia” del post Covid il mercato immobiliare italiano mostra “inequivocabili segnali di appannamento”. In un quadro macroeconomico diventato progressivamente meno favorevole, “le possibilità di accesso alla proprietà si sono fatte più problematiche”. Nello specifico “la perdita di potere d’acquisto, l’erosione della capacità di risparmio e il rialzo dei tassi applicati hanno di fatto messo fuori gioco una quota considerevole della domanda potenziale con conseguenze rilevanti sui mutui erogati e sul numero di compravendite residenziali”. E’ quanto emerge dal secondo Osservatorio sul Mercato immobiliare 2023 di Nomisma che ha analizzato tra l’altro le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.

Secondo Nomisma, all’interno di questo scenario macroeconomico le famiglie si sono trovate ad essere improvvisamente più fragili, con una propensione al risparmio crollata su valori nuovamente esigui. A questo si accompagna il continuo rialzo dei tassi d’interesse che preclude a molti la possibilità di accedere al necessario sostegno creditizio. La conseguenza dell’accresciuta rischiosità associata dalle banche agli impieghi immobiliari – precisa Nomisma – ha portato ad un calo delle erogazioni con inevitabili ricadute sull’attività transattiva in tutti i comparti.

Banco Bpm avanza +2,11% dopo esclusiva per business monetica con Fsi

Banco Bpm avanza +2,11% dopo esclusiva per business monetica con FsiMilano, 12 lug. (askanews) – Banco Bpm avanza in Borsa a Milano del 2,11% il giorno dopo l’annuncio dell’esclusiva a Fsi, Pay Holding e Bcc pay per la valorizzazione del business della monetica. La banca di Piazza Meda sale a 4,4 euro per azione. Secondo quanto comunicato ieri in serata, “l’esclusiva è finalizzata alla negoziazione di una potenziale partnership, con contestuale attivazione di una joint venture nel cui capitale la Banca potrà entrare con una quota significativa”. La valorizzazione complessiva del business è calcolata in oltre 2 miliardi di euro.

I movimenti nel settore dei pagamenti, con la possibile nascita di un nuovo polo della monetica e secondo operatore nazionale, fanno soffrire Nexi: la paytech italiana lascia sul parterre di Piazza Affari il 2,25% a 7,39 euro per azione.