Aerei, Urso: pronti a intervenire sul caro-bigliettiRoma, 11 lug. (askanews) – “Le compagnie hanno i voli pieni, non si trova un posto, con il carburante che costa il 30% in meno rispetto allo scorso anno e aumentano i prezzi del 40%? Li ho convocati: aspettiamo spiegazioni su questa crescita anomala dei prezzi. Ma, se le spiegazioni non sono convincenti, e se i prezzi non si riducono a breve, interverremo, com’è giusto che sia”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, intervenuto a SkyTg24 Economia.
Parlamento Ue tira il freno su limiti a emissioni industrialiStrasburgo, 11 lug. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha adottato con 396 voti a favore, 102 contrari e 131 astensioni, oggi a Strasburgo, la sua posizione negoziale sulla direttiva sulle emissioni industriali e da allevamenti dell’agroindustria (Ied) con 396 voti a favore, 102 contrari e 131 astensioni.
Gli eurodeputati hanno tirato il freno a mano rispetto alla proposta originaria della Commissione europea che prevedeva l’estensione della direttiva agli allevamenti intensivi di suini e pollame di dimensioni medio-grandi (quelli con più di 150 “unità di bestiame vivo”) e, per la prima volta, anche agli allevamenti bovini. Il testo approvato è molto meno ambizioso rispetto anche alla posizione negoziale (“general approach”) che il Consiglio Ue dell’Ambiente aveva approvato a maggioranza qualificata il 16 marzo scorso, con il voto contrario della sola Italia e l’astensione della Bulgaria.
Rispetto alla proposta della Commissione, che abbassava la soglia di applicazione della normativa a 150 unità di bestiame vivo (“Livestock Units”, Lsu), che equivalgono a 150 unità per i bovini, con soglie proporzionalmente più alte per gli animali più piccoli, il Parlamento europeo chiede di mantenere molto più alta la soglia, a 750 unità di bestiame vivo. Gli eurodeputati chiedono di escludere del tutto gli allevamenti bovini e, sostanzialmente, di continuare ad applicare la direttiva agli allevamenti con le norme oggi in vigore che coprono gli allevamenti di suini con più di 2.000 posti per i maiali (di oltre 30 kg), o con più di 750 posti per le scrofe, e quelli di pollame con più di 4.0000 posti. Il compromesso del Consiglio Ue aveva già ridotto fortemente le ambizioni della proposta originaria, fissando a 350 unità di bestiame vivo la soglia per applicare la direttiva agli allevamenti intensivi, compresi quelli bovini, ma escludendo gli allevamenti estensivi. Il Consiglio chiede anche che le nuove regole verrebbero applicate progressivamente a partire dalle aziende agricole più grandi.
Dopo il voto, il relatore Radan Kanev (PPE, Bulgaria) ha dichiarato: “Una migliore protezione dell’ambiente non deve necessariamente portare a più burocrazia. L’innovazione è la chiave per arrivare a un inquinamento pari a zero, e per questo abbiamo bisogno di un settore industriale europeo più competitivo. La politica dell’Ue deve essere realistica, economicamente fattibile e non deve minare la competitività. La nostra posizione offre un po’ di respiro alle imprese, dando loro ragionevoli periodi di transizione per prepararsi ai nuovi requisiti”. L’ambizione ambientalista della proposta originaria di direttiva è stata invece mantenuta per quanto riguarda l’estensione della direttiva Ied agli impianti dell’industria estrattiva (miniere) e alle installazioni di grandi dimensioni che fabbricano batterie (ad eccezione di quelli che si limitano al loro assemblaggio). La direttiva, una volta adottata definitivamente, obbligherebbe questi impianti a ridurre ulteriormente l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo.
Il Parlamento europeo ha poi introdotto un un giro di vite riguardo all’applicazione della direttiva alle emissioni dagli inceneritori di rifiuti. Oltre che per i periodi di funzionamento normale, i gestori degli inceneritori dovranno monitorare strettamente e ridurre anche le emissioni prodotte nei momenti di accensione o spegnimento. Si tratta delle fasi in cui le emissioni sono più intense, significativamente più alte che nei periodi normali. La direttiva sulle emissioni industriali stabilisce norme per la prevenzione e il controllo dell’inquinamento prodotto dalle emissioni dei grandi impianti industriali e agroindustriali nell’aria, nell’acqua e nel suolo. Queste emissioni possono essere la causa di problemi di salute come asma, bronchite e cancro, che provocano centinaia di migliaia di morti premature ogni anno nell’Ue. Il Parlamento europeo avvierà ora i negoziati con il Consiglio Ue e con la Commissione (“trilogo”) per adottare il testo definitivo della direttiva.
Amazon contesta normativa UE su controllo contenuti digitaliNew York, 11 lug. (askanews) – Il gigante dell’e-commerce Amazon ha presentato martedì un’istanza al Tribunale generale del Lussemburgo sostenendo che non dovrebbe essere considerato come una delle 17 “piattaforme online molto grandi” o VLOP, ai cui il Digital Services Act della Commissione europea,impone regole più severe sul controllo dei contenuti digitali.
La società ha dichiarato di essere stata “ingiustamente etichettata” nell’elenco dell’UE, che include altri giganti tecnologici americani come Meta, Google e Apple. Il Digital Service Act richiede alle aziende con oltre 45 milioni di utenti attivi mensili di rispettare una serie di regole sul controllo dell’incitamento all’odio, della disinformazione e delle contraffazioni presenti sulle loro piattaforme. Le aziende devono presentare valutazioni del rischio e condurre audit esterni e indipendenti, altrimenti rischiano multe fino al 6% delle loro entrate annuali.
Borsa, Milano in rialzo: FTSE Mib +0,68%Roma, 11 lug. (askanews) – Chiusura in rialzo per la Borsa di Milano con l’indice Ftse Mib che segna un +0,68% a 28.061 punti. In evidenza Tenaris, che ha guadagnato il 2,79% a 13,985 euro, Iveco (+2,29% a 8,208), Interpump (+2,31% a 49,23). Da segnalare anche la performance di Moncler (+2,9%).
Spread in calo a quota 175,4 rispetto ai 176,3 punti registrati in apertura. La seduta odierna è stata poco mossa, in attesa del dato Usa sull’inflazione previsto per domani.
Mediaset, Cairo: mai pensato di scalarla, inoltre non è possibileMilano, 11 lug. (askanews) – “Non ho mai pensato di scalare Mediaset e oltretutto non è una cosa possibile”. Lo ribadito il numero uno del gruppo Rcs-La7, Urbano Cairo, riferendosi alle recenti ipotesi di stampa, emerse dopo la scomparsa di Berlusconi. “Mi ha stupito che a un certo punto, così ‘out of the blue’, su Dagospia sia uscita la notizia in cui si ipotizzava una cordata italiana in cui io andrei a prendere consigli dal grande banchiere d’affari Walter Veltroni. Mi sembra come minimo una cosa abbastanza traballante. Ho stima nei suoi confronti ed è nostro editorialista, ma credo che tutto possa fare tranne che l’organizzatore o il concepitore di un progetto relativo a una cordata italiana che va a prendersi Mediaset, una cosa che non stava né in cielo né in terra.
“Tra l’altro – ha aggiunto – in un momento in cui Berlusconi è mancato è una cosa che mai mi sarebbe venuta in mente, anche da un punto di vista umano”. Da un punto di vista tecnico finanziario, Cairo ha poi sottolineato che una scalata a Mediaset non sarebbe possibile, dato che Fininvest ha il controllo. “Mentre Rcs lo era, Mediaset non è contendibile. Comunque io non ho mai pensato una cosa del genere, mai nella vita. In più non si può fare”. Cairo ha poi riportato i commenti di Pier Silvio Berlusconi (amministratore delegato di Mfe) a quanto pubblicato da Dagospia. “Pier Silvio ha avuto parole carine nei miei confronti, quando era piccolo io ero sempre ad Arcore, con lui e Marina ci si vedeva. C’era un rapporto di simpatia con loro”, ha detto ricordando si essere stato per 4 anni assistente diretto di Silvio Berlusconi e poi per 10 anni tra Mondadori e Publitalia .
“Pier Silvio aa detto di aver letto questa cosa fantasiosa e spericolata: è giusto, ha ragione, concordo. ‘Oltretutto, ha aggiunto, non è possibile e semmai saremo noi che ci mangeremmo Rcs’. Dal suo punto di vista, per carità…”. “Poi – ha proseguito Cairo dicendo di parlare di un caso ‘di scuola’ – ho voluto fare un piccolo controllo è ho visto che per le leggi italiane esistenti in realtà non è possibile per Mediaset scalare Rcs, ma lo è per Rcs scalare Mediaset. Io non ci ho pensato mai nemmeno per un secondo, ma la verità è questa. E’ una cosa simpatica che dico così… Mi piacerebbe incontrare il mio amico Pier Silvio dopo anni, ma non certo per parlare di questo”.
Per la quarta rata del Pnrr non raggiunte 16 “milestone” (riforme e/o investimenti)Roma, 11 lug. (askanews) – Sarebbero ben sedici le milestone non raggiunte al 30 giugno 2023 rispetto agli obiettivi previsti per la quarta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Per questo, a quanto si apprende, il Ministro per gli affari europei, il Sud, la coesione territoriale e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha convocato ieri sera la cabina di regia che si terrà oggi alle 13.30.
Il Ministro in diverse occasioni ha sottolineato la necessità di rivedere gli obiettivi intermedi per evitare di perdere la quarta rata. La maggio parte delle milestone non raggiunte riguarderebbero l’ambiente e l’istruzione, ma anche alcuni decreti attuativi nel settore della giustizia. Per quanto riguarda la terza rata da 19 miliardi, per la quale è ancora in corso l’interlocuzione con la Commissione europea, il nodo da sciogliere riguarda gli asili nido e soprattutto gli studentati, un progetto in capo al Ministero dell’Università e della Ricerca. La Commissione avrebbe dubbi sulle modalità di attuazione della riforma che dovrebbe portare ad aumentare i posti letto a disposizione degli studenti.
Pnrr, per quarta rata 16 milestone non raggiunteRoma, 11 lug. (askanews) – Sarebbero ben sedici le milestone non raggiunte al 30 giugno 2023 rispetto agli obiettivi previsti per la quarta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Per questo, a quanto si apprende, il Ministro per gli affari europei, il Sud, la coesione territoriale e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha convocato ieri sera la cabina di regia che si terrà oggi alle 13.30.
Il Ministro in diverse occasioni ha sottolineato la necessità di rivedere gli obiettivi intermedi per evitare di perdere la quarta rata. La maggio parte delle mailstone non raggiunte riguarderebbero l’ambiente e l’istruzione, ma anche alcuni decreti attuativi nel settore della giustizia. Per quanto riguarda la terza rata da 19 miliardi, per la quale è ancora in corso l’interlocuzione con la Commissione europea, il nodo da sciogliere riguarda gli asili nido e soprattutto gli studentati, un progetto in capo al Ministero dell’Università e della Ricerca. La Commissione avrebbe dubbi sulle modalità di attuazione della riforma che dovrebbe portare ad aumentare i posti letto a disposizione degli studenti.
La7 presenta il palinsesto 2023/2024, confermati i punti “di forza”Milano, 11 lug. (askanews) – Informazione, approfondimento, inchieste, intrattenimento culturale e satira. Punta su questi cinque “elementi di forza” il nuovo palinsesto di La7 per la stagione 2023/2024 presentato oggi a Milano dal numero uno del gruppo, Urbano Cairo. Dal gruppo storico con Enrico Mentana, Lilli Gruber, Giovanni Floris, Andrea Purgatori, Corrado Formigli, Diego Bianchi, Aldo Cazzullo, Licia Colò, Tiziana Panella, alle riconferme di David Parenzo, Marianna Aprile, Luca Telese, fino a new entry come Massimo Gramellini: La7 “rafforza la sua identità in modo chiaro, in un momento di grandi mutamenti per la tv italiana e il Paese, per raccontare il presente e ricordare il passato, offrendo quotidianamente le chiavi di lettura della realtà in cui viviamo”.
Anche durante l’estate La7 resta accesa con i suoi programmi dal mattino al daytime fino alla sera con In Onda, condotto quest’anno da Marianna Aprile e Luca Telese che saranno al timone del programma fino a settembre. Dall’autunno la trasmissione resterà poi in onda alla domenica sera in prima serata con la stessa coppia di conduzione. Sempre nei mesi estivi, spazio anche alla sperimentazione con il primo programma nativo digital/televisivo derivato dalla “dirompente esperienza” di Intanto, il format che sulle piattaforme web del canale, dal primo gennaio ad oggi, ha raccolto ben 75 milioni di visualizzazioni. Saranno 4 speciali. Novità in arrivo nel weekend di Massimo Gramellini con un doppio appuntamento il sabato e la domenica: una bussola per leggere e capire l’attualità. Saranno previste anche incursioni nel palinsesto dello storico Alessandro Barbero, a cui saranno affidati speciali di prima e seconda serata. A completare l’offerta sull’approfondimento un’altra eccellenza sarà la collaborazione con Ezio Mauro, che firmerà uno speciale all’interno della nuova stagione di Atlantide.
Da gennaio 2024, La7 uscirà dagli studi televisivi con un nuovo programma di inchieste in prima serata nato dall’esperienza consolidata del team di Piazzapulita. Si chiamerà 100′ (centominuti) e sarà firmato da Corrado Formigli e da Alberto Nerazzini. Lunghe inchieste filmate per raccontare il Paese. In primo piano sempre l’informazione quotidiana del TgLa7 di Enrico Mentana. Il direttore della testata oltre alla conduzione dell’edizione delle 20.00 proporrà anche le sue ormai celebri #maratonementana nei momenti più cruciali per il Paese come, ad esempio, le elezioni europee fissate per giugno 2024.
L’access prime time sarà presidiato da Otto e Mezzo di Lilli Gruber.Completa il palinsesto diMartedi’ con Giovanni Floris, Atlantide con Andrea Purgatori, la seconda edizione di Una Giornata Particolare di Aldo Cazzullo, Piazzapulita di Corrado Formigli, Propaganda Live con Diego Bianchi, Makkox e tutta “la banda”, e Eden – Un pianeta da Salvare con Licia Colò. Confermati anche gli appuntamenti giornalieri con Omnibus, condotto da Gaia Tortora e Alessandra Sardoni, Coffee Break con Andrea Pancani, L’Aria che tira con l’arrivo alla conduzione di David Parenzo, Tagada’ con Tiziana Panella e l’appuntamento pomeridiano con la storia di C’era una volta il Novecento con Alessio Orsingher e Luca Sappino, novità di quest’anno che viene confermata anche per la prossima stagione. Il palisesto de La7 dedica poi “grande attenzione ai film con una particolare vocazione all’uso del cinema come lente per raccontare la realtà. Tra i titoli della stagione la prima tv di Nuclear Now di Oliver Stone e Worth-Il patto di Sara Colangelo, oltre alla proposta di pellicole acclamate dalla critica come The imitation game con Benedict Cumberbatch e Promised land con Matt Damon. Lingo come previsto farà la pausa autunnale. La7 tornerà con il preserale a gennaio 2024.
Torneranno, infine, “i grandi eventi di successo come la Ginnastica Ritmica, con il suo fascino e le vittorie delle farfalle azzurre, nonché il Palio di Siena, corsa tra le più’ spettacolari al mondo e figlia di una tradizione secolare del nostro Paese che raccoglie sempre grandi ascolti (anche quest’anno sopra il 10% nel primo appuntamento del 2 luglio), nell’appassionante telecronaca affidata a Pierluigi Pardo”.
Salvini: su sciopero treni e aerei se necessario interverròMilano, 11 lug. (askanews) – “Prenderò una decisione entro stasera perchè tutti usino il buon senso e le parti si mettano intorno a un tavolo, perchè datori e lavoratori cerchino una soluzione per tutti. Lasciare a piedi migliaia di turisti e lavoratori nel pieno del boom turistico sarebbe una cosa inaccettabile”. A dirlo il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, durante l’evento di inaugurazione della quarta corsia dinamica sulla A4. “Bisogna usare a buon senso e non c’è decreto per quello e sto pensando agli scioperi nel cuore di luglio – ha detto poco prima – giovedì quello dei treni e sabato quelli degli aerei: io non ci sto dormendo la notte. Oggi ho sentito le imprese domani sentirò i sindacati”.
Salvini conta di “trovare una soluzione positiva per imprese e lavoratori col dialogo ma se necessario un intervento del ministero non nego alcuna possibilità di intervento”. “Mi auguro – ha concluso – che il momento della ripartenza non venga danneggiato da micro rivendicazioni che in molti casi sono pretestuose”.
Istat, da indicatori di fiducia segnali discordantiRoma, 11 lug. (askanews) – Gli indicatori di fiducia mostrano segnali discordanti. A giugno, l’indice del clima di fiducia dei consumatori è aumentato, con un miglioramento diffuso a quasi tutte le componenti, mentre la fiducia delle imprese ha segnato una leggera flessione. E’ la fotografia scattata dall’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.
In uno scenario internazionale caratterizzato da una componente di fondo dell’inflazione ancora elevata in molti paesi, le principali banche centrali hanno proseguito il rialzo dei tassi di interesse, determinando condizioni di finanziamento più restrittive per imprese e famiglie. A maggio, l’indice destagionalizzato della produzione industriale in Italia ha registrato un aumento congiunturale che ha interrotto la fase di calo dei precedenti quattro mesi. Nella media del periodo marzo-maggio, tuttavia, l’indice è risultato in calo dell’1,8% rispetto ai tre mesi precedenti.
Nel primo trimestre, il potere d’acquisto delle famiglie è aumentato grazie al rallentamento della dinamica dei prezzi. La propensione al risparmio, pur continuando a ridursi in termini tendenziali, ha segnato un incremento in termini congiunturali. Le condizioni del mercato del lavoro sono rimaste favorevoli. A maggio, si è confermata la crescita dell’occupazione e il tasso di disoccupazione è diminuito a fronte di una stabilità di quello di inattività.
Si è ridotto ulteriormente a giugno il differenziale positivo dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) tra l’Italia e l’area euro, anche per effetto del forte rallentamento della componente dei listini dell’energia nel nostro Paese.