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Eni, accordo per l’ingresso di KKR nel capitale sociale di Enilive

Eni, accordo per l’ingresso di KKR nel capitale sociale di EniliveRoma, 24 ott. (askanews) – Eni e KKR hanno firmato il contratto per l’ingresso di KKR nel 25% del capitale sociale di Enilive. Lo riferisce un comunicato. Il corrispettivo complessivo convenuto è pari a 2,938 miliardi di euro, da corrispondere attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale in Enilive riservato a KKR pari a 500 milioni di euro; l’acquisto di azioni Enilive da Eni a fronte del pagamento di 2,438 miliardi di euro, corrispondente ad una valutazione post-money pari a 11,75 miliardi di euro in termini di Equity Value per il 100% del capitale sociale di Enilive.


L’accordo prevede che prima del completamento dell’operazione Eni effettuerà un aumento di capitale pari a 500 milioni di euro per azzerare la posizione finanziaria netta. Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, sottolinea che “questo accordo rappresenta un nuovo e importante passo avanti nella nostra strategia di business legata alla transizione energetica. Enilive, insieme con Plenitude, è fondamentale per il nostro impegno nel fornire soluzioni energetiche decarbonizzate e ridurre progressivamente le emissioni generate dall’uso finale dei nostri prodotti: entrambe le società hanno incontrato un grande interesse da parte di partner internazionali di primo piano e conseguito valutazioni di mercato importanti, e questo significa che c’è apprezzamento per come stiamo affrontando la transizione energetica. E crediamo che per affrontarla con successo questa sia la strada giusta: creare dei business low o zero carbon che rispondano a una domanda reale ed esistente di prodotti energetici e crescano in modo autonomo, in ragione del successo dei loro modelli e dei loro prodotti. Con il supporto di KKR, Enilive è nelle condizioni di valorizzare i propri ambiziosi piani di crescita e proseguirà nell’offerta di soluzioni reali e scalabili, legate alla transizione energetica”. Alberto Signori, partner del team European infrastructure di KKR, afferma che “siamo lieti di questa collaborazione strategica con Eni attraverso l’investimento in Enilive, un player chiave nella transizione energetica. Questa operazione si allinea perfettamente con la nostra visione di sostenere progetti trasformativi nel settore energetico in Europa. Grazie alla nostra piattaforma d’investimento globale dedicata al mondo delle infrastrutture ed expertise locale, siamo pronti a sostenere Enilive nell’accelerare il proprio impatto nella decarbonizzazione dei trasporti e ad espandersi a livello internazionale. Siamo entusiasti di contribuire alla crescita e al successo dell’azienda”.

Banche,Panetta su Unicredit-Commerzbank:non è match Italia Germania

Banche,Panetta su Unicredit-Commerzbank:non è match Italia GermaniaWashington, 23 ott. (askanews) – Unicredit – Commerzbank? Sulle fusioni transfrontaliere bisognerebbe solo valutare la forza degli istituti che scaturiscono dalle aggregazioni, non la loro nazionalità. Sulla possibile aggregazione tra i due istituti per la prima volta si è espresso pubblicamente il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta. Lo ha fatto senza mai menzionare le banche in questione e rispondendo a Washington a una domanda del direttore del dipartimento europeo del Fondo Monetario Internazionale Alfred Kammer, che lo ha intervistato durante gli Annual meetings dell’istituzione. Panetta ha fornito una risposta molto articolata.


“Dovremmo avere fusioni transfrontaliere? Questa – ha sottolineato il Governatore della Banca d’Italia – è l’idea dell’Unione Bancaria. L’Unione Bancaria dovrebbe essere basata su banche che hanno attività a un livello transfrontaliero, anche all’interno dell’area dell’euro”. Rispondendo alla domanda implicita di Kammer su Unicredit – Commerzbank, il Governatore ha risposto così: “La valutazione su quell’operazione dovrebbe essere basata solo sulla forza di quell’entità che dovrebbe formarsi attraverso la fusione. Non ci dovrebbe essere una discussione sulle nazionalità. E non c’è alcuna partita tra Italia e Germania. Abbiamo partite nel calcio, che di solito vinciamo. Ma questo non è il calcio e non mi entusiasmo se una banca italiana compra una banca straniera, allo stesso modo non lo sono stato quando banche straniere sono venute nel nostro Paese e hanno comprato banche italiane. Nel momento in cui le banche sono forti, sono redditizie, prestano all’economia reale, forniscono servizi di alta qualità ai loro clienti va bene. E sono sicuro che la valutazione del Ssm (la vigilanza creditizia della Bce, ndr) saranno basate su un’analisi oggettiva delle condizioni della banca che ne scaturirebbe”.


Ma Panetta, in premessa a tale discorso ha voluto segnalare come le aggregazioni bancarie siano diventate più probabili anche per motivi oggettivi. “Penso – aveva premesso Panetta – che non sia irragionevole di prevedere fusioni tra banche a livello europeo. Le banche attualmente sono molto profittevoli, ma quella profittabilità è in parte dovuta all’eredità della crisi. Durante l’ultima crisi i governi entrarono in gioco e diedero garanzie molto importanti alle banche e i crediti in sofferenza delle banche sono così quasi completamente scomparsi dal panorama europeo. E questa specifica congiuntura ha spinto in alto i profitti delle banche. Perché? Perché si sono trovate nella situazione molto inusuale nella quale la liquidità era molto abbondante e i margini delle banche sono diventati molto ampi. E così le banche sono diventate molto più redditizie: meno rischi su crediti e più margini d’interesse dovuti alla situazione sul mercato monetario”. Secondo Panetta “questa situazione non potrà durare, e dato che all’orizzonte abbiamo una riduzione della profittabilità le banche dovranno ricostruire il livello della profittabilità registrata nel recente passato in un certo numero di modi, incluse le fusioni”.


UniCredit, aveva annunciato alle fine di settembre di aver presentato istanza regolamentare per l’acquisizione di una partecipazione superiore al 10% e fino al 29.9% in Commerzbank. In quell’occasione aveva informato di aver sottoscritto strumenti finanziari aventi ad oggetto una partecipazione pari a circa l’11,5% del capitale sociale di Commerzbank. La posizione complessiva di UniCredit, unitamente alla partecipazione del 9% circa comunicata in precedenza, pertanto ha raggiunto circa il 21%.

Banche, Panetta: su fusioni valutazioni su business non su nazionalità

Banche, Panetta: su fusioni valutazioni su business non su nazionalitàWashington, 23 ott. (askanews) – La valutazione di fusioni transfrontaliere tra banche d “dovrebbe basarsi sulla forza del business del capitale. Non dovrebbe basarsi sulla nazionalità”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, rispondendo a una domanda sulle fusioni transfrontaliere in Europa effettuata dal direttore del dipartimento europeo del Fmi Alfred Kammer in un dibattito a Washington, con un riferimento implicito alla possibile aggregazione tra Unicredit e Commerzbank.


Panetta, che non hai mai menzionato per nome i due istituti in questione ha detto che “non ci dovrebbero essere discussioni sulla nazionalità. Ci sono le squadre nazionali di Italia e Germania, con la Germania ci sono partite di calcio».

Manovra, Marina Berlusconi: su banche provvedimento condivisibile

Manovra, Marina Berlusconi: su banche provvedimento condivisibileRoma, 23 ott. (askanews) – “Intanto resto fortemente negativa sulla logica degli extraprofitti, la trovo demagogica e dannosa per il mercato. Ma questo provvedimento deciso dal governo mi sembra un provvedimento condivisibile e di assoluto buon senso intanto perché è il frutto di un dialogo e di un accordo tra le parti coinvolte e tutela la credibilità del nostro sistema creditizio sul mercato e trovo che anche la decisione di destinare le risorse che verranno ricavate a un settore come la sanità sia una decisione molto giusta”. Lo ha detto Marina Berlusconi a margine dell’inaugurazione del Mondadori store a Roma in galleria Alberto Sordi.

Manovra, Cgil: è un festival di tagli, porterà a sbattere il Paese

Manovra, Cgil: è un festival di tagli, porterà a sbattere il PaeseMilano, 23 ott. (askanews) – “Con una crescita del Pil dello zero virgola, diciannove mesi consecutivi di calo della produzione industriale, la povertà in aumento, l’economia sommersa in espansione, un lavoro sempre più precario, è stata varata una manovra di bilancio che non solo non risolverà alcun problema, ma peggiorerà ulteriormente la situazione”. Lo afferma, in una nota, la Cgil. “Il tutto è stato deciso in maniera arrogante e autoreferenziale, senza neppure confrontarsi con le forze sociali: scelta che non ha precedenti – ha sottolineato -. Di fronte a decisioni che non solo danneggiano le persone che rappresentiamo, ma porteranno a sbattere tutto il Paese, non possiamo restare a guardare. Andremo avanti con ogni iniziativa utile per determinare un cambiamento delle politiche economiche e sociali”.


“Un vero e proprio festival dei tagli al welfare universalistico, agli investimenti e ai servizi pubblici che si scaricherà per intero sulle fasce popolari, già brutalmente impoverite da un’inflazione da profitti che, tra le altre cose, ha determinato, negli ultimi 4 anni, la drammatica riduzione del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni, mentre gli utili netti in molti settori sono decollati. Da lì – spiega la Cgil -, oltre che da una seria lotta all’evasione fiscale, che andavano recuperate le risorse necessarie a rispettare i parametri del nuovo Patto di Stabilità, cui l’esecutivo italiano ha purtroppo dato via libera nel Consiglio europeo”. “Si è scelto deliberatamente di non farlo, preferendo ridurre ulteriormente i dipendenti pubblici (a partire da insegnanti e personale scolastico), tagliare ancora una volta le risorse agli enti locali, rinunciare alle indispensabili assunzioni nella sanità, prevedere interventi peggiorativi in materia previdenziale, privarsi della stessa possibilità di mettere in campo politiche industriali in grado di invertire un declino produttivo sempre più evidente”, sottolinea ancora la Cgil. “E che le cose stiano così lo dichiara espressamente lo stesso Governo, che prevede, per i prossimi anni, un impatto sul Pil della sua politica economica tra 0,3 e 0,0 punti percentuali”.

In Turchia attacco terroristico contro società aerospaziale, vittime

In Turchia attacco terroristico contro società aerospaziale, vittimeRoma, 23 ott. (askanews) – Il ministro degli Interni turco Ali Yerlikaya ha dichiarato che un attacco terroristico avvenuto nello stabilimento di produzione della società aerospaziale turca TUSAS ad Ankara ha causato “morti e feriti”. Un primo bilancio parla di tre persone uccise, secondo il sindaco di Kahramankazan Selim Çirpanoglu che ha parlato a Tele1. Altre cinque persone sono rimaste ferite, riporta Reuters. Poco dopo il ministro degli Interni turco Ali Yerlikaya ha dichiarato che “due terroristi sono stati neutralizzati nell’attacco terroristico alle strutture di TUSAS Kahramankazan. Sfortunatamente, abbiamo avuto tre martiri e 14 feriti nell’attacco”. Successivamente presidente turco Recep Rayyip Erdogan ha dichiarato che l’attacco terroristico alla sede della Tusas, azienda statale del settore aerospaziale ad Ankara, ha causato la morte di quattro persone e il ferimento di altre 14. “Abbiamo 4 martiri e 14 feriti. Condanno questo atroce attacco terroristico e auguro la misericordia di Dio ai nostri martiri”.


Un’esplosione nel quartiere Kahramankazan di Ankara, all’esterno dell’edificio della società turca TUSAS, che produce aerei militari e attrezzature spaziali. Dopo la deflagrazione sono seguiti colpi di arma da fuoco, hanno riferito i media turchi. Uno o due degli asssaltanti sono riusciti a entrare in una struttura della società aerospaziale turca TUSAS, un produttore di aerei militari e attrezzature spaziali, ha riferito l’emittente CNN Turk. Haberturk ha riferito a sua volta che si teme ci possano essere degli ostaggi nell’edificio.Sul posto sono intervenute le forze di sicurezza, i vigili del fuoco, le squadre mediche e le squadre dell’AFAD. I feriti sono stati portati agli ospedali cittadini di Bilkent ed Etlik e all’ospedale di formazione e ricerca di Yenimahalle, scrive l’agenzia Anadolu che riferisce di un ferito in “gravi condizioni”. Il ministro della Giustizia Yilmaz Tunç ha “condannato fermamente l’attacco terroristico” e l’ufficio del procuratore capo di Ankara ha avviato un’indagine.


Testimoni hanno riferito a Reuters che i dipendenti all’interno dell’edificio sono stati portati dalle autorità in rifugi e a nessuno è stato permesso di uscire. Le esplosioni potrebbero aver avuto luogo in diverse uscite mentre i dipendenti uscivano dal lavoro.“Non ci sono italiani fra le vittime” dell’attentato avvenuto alla sede dell’azienda aerospaziale truca Tusas”, “l’attacco è contro il sito dove si svolgeva un evento sull’aerospazio turco, ci dovrebbe essere un gruppo di tecnici italiani ma che sono al sicuro. Stiamo seguendo minuto per minuto, ma sono in una stanza fuori dal luogo della sparatoria. Seguiamo attentamente e siamo in contatto con nostra ambasciata sull’evoluzione della situazione. Siamo vicini al popolo turco”, ha dichiarato a Radio24 il ministro degli Esteri Antonio Tajani.


  

Lagarde: crescenti movimenti sull’oro, Cina ne compra come non mai

Lagarde: crescenti movimenti sull’oro, Cina ne compra come non maiRoma, 23 ott. (askanews) – “Ci sono crescenti movimenti sull’oro, la Cina ne ha acquistato come mai prima d’ora, la Russia lo compra”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante una conversazione all’Atlantic Council a Washington, a margine delle assemblee autunnali di Fmi e Banca mondiale.


“E ci sono chiaramente tentativi di spingere altre valute, come il renminbi”, la moneta della Cina. “Dobbiamo stare attenti alle nuove tecnologie e a come difendere le valute e le nostre sovranità e, in ultima analisi, le nostre finanze”, ha detto.

Euro digitale, Lagarde: spero ok Parlamento Ue a legge entro 2025

Euro digitale, Lagarde: spero ok Parlamento Ue a legge entro 2025Roma, 23 ott. (askanews) – “La mia speranza è che nel corso del 2025 la legge” in base alla quale si potrà procedere alla creazione dell’euro digitale “sarà votata e approvata dal Parlamento europeo”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante una conversazione all’Atlantic Council a Washington, a margine delle assemblee autunnali di Fmi e Banca mondiale. “Avere un euro digitale faciliterà pagamenti tra persone, nel commercio in un modo economico, veloce e trasparente – ha detto – e tutelerà la sovranità Ue”.

Bce, Lagarde: non seguiamo un sequenza lineare di tagli ai tassi

Bce, Lagarde: non seguiamo un sequenza lineare di tagli ai tassiRoma, 23 ott. (askanews) – Dopo il nuovo taglio di ottobre alla Bce “non abbiamo una sequenza lineare e sitematica su cui procedere sui tassi di interesse. Abbiamo ribadito più volte che siamo legati ai dati e che guardiamo a tutti i dati disponibili”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante una conversazione all’Atlantic Council a Washington, a margine delle assemblee autunnali di Fmi e Banca mondiale.


Quando abbiamo tagliato a ottobre eravamo fiduciosi che la disinflazione era ben incanalata e che potevano ritirare ancora la restrizione monetaria. Ma ovviamente dobbiamo esser cauti – ha aggiunto – perché i dati perverranno e ci diranno quale sia lo stato dell’economia”.

Fmi: in nostre proiezioni debito Italia continua ad aumentare

Fmi: in nostre proiezioni debito Italia continua ad aumentareWashington, 23 ott. (askanews) – Il Fondo Monetario Internazionale prevede che il debito pubblico italiano continuerà a crescere, alla stregua di altri grandi Paesi industrializzati, e raccomanda correzioni fiscali graduali da subito, per salvaguardare la crescita.


Il segnale dell’istituzione di Washington giunge con la pubblicazione del Fiscal Monitor presentato nella capitale Usa. Davide Furceri, capo divisione del dipartimento Affari Fiscali del Fondo spiega così la valutazione sulla politica dell’Italia: “Nelle nostre proiezioni il livello del debito dell’Italia è alto ed è proiettato di continuare ad aumentare. Secondo le nostre proiezioni non ci aspettiamo che il rapporto debito pil scenderà, ma ci aspettiamo anche che aumenterà. L’Italia si trova nella situazione di molti Paesi avanzati: è necessario avere un pivot per la politica fiscale con degli aggiustamenti fiscali che inizino adesso, che siano graduali e sostenuti. Perché è importante graduali e sostenuti? Perché vogliamo un aggiustamento che continui a preservare la crescita economica del Paese”.