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Bce chiude il 2022 con utili azzerati, è la prima volta dal 2007

Bce chiude il 2022 con utili azzerati, è la prima volta dal 2007Roma, 23 feb. (askanews) – Lo scorso anno la Banca centrale europea ha visto azzerarsi gli utili di bilancio, a fronte dei 192 milioni di euro realizzati nel 2021, dopo l’utilizzo di accantonamenti per 1,627 miliardi di euro sui rischi finanziari. È la prima volta dal 2007 che l’istituzione monetaria non realizza utili e conseguentemente, secondo quanto riporta un comunicato, non verranno distribuiti dividendi alle banche centrali nazionali.
Va chiarito che la Bce non è un ente con scopi di lucro, ma una istituzione europea che ha come mandato quello di perseguire la stabilità dei prezzi. E che nel portare avanti questa attività più incappare anche in perdite, nel 2004 aveva accusato un rosso di bilancio da 1,6 miliardi di euro.
La Bce riporta inoltre che il volume totale del suo bilancio è aumentato marginalmente lo scorso anno, di 19 miliardi di euro a quota 699 miliardi, fronte dei 680 miliardi del 2021. Questo deriva dal proseguimento dei programmi di acquisti di titoli, il piano anticrisi Covid Pepp e il precedente piano a App, che sono stati interrotti nella seconda metà dello scorso anno nell’ambito della manovra di inasprimento monetario.
Queste operazioni tuttavia vengono condotte prevalentemente a livello di Eurosistema delle banche centrali, il cui bilancio consolidato è calato a 7.956 miliardi di euro, a fronte degli 8.564 miliardi del 2021. La flessione riflette i rimborsi anticipati delle operazioni di rifinanziamento ultra agevolate alle banche (Tltro III), dopo che la Bce ha deciso di inasprirne le condizioni, sempre nell’ambito della sua stretta monetaria.
Lo scorso anno i titoli complessivamente detenuti dall’Eurosistema delle banche centrali per operazioni di politica monetaria sono aumentati di 224 miliardi di euro, a 4.937 miliardi di euro complessivi. Sul programma App sono aumentati di 130 miliardi a 3.254 miliardi e sul piano Pepp sono cresciuti di 100 miliardi a 1.681 miliardi.
La Bce ha deciso che da inizio marzo inizierà a ridurre lo stock di titoli accumulati con il piano App nella misura di 15 miliardi di euro al mese.
La Bce riporta inoltre che i costi del suo personale sono calati a 652 milioni di euro nel 2022, da 674 milioni di euro nell’anno precedente, prevalentemente a riflesso dell’attualizzazione delle plusvalenze realizzate sui benefit di lungo termine. Le altre spese amministrative sono invece cresciute a 572 milioni, dai 564 milioni del 2021, a riflesso del ritorno ai normali livelli di attività, dopo le limitazioni imposte a motivo del Covid, e dello sviluppo dei miglioramenti sulle attività di IT collegati alla Vigilanza bancaria.

NielsenIQ: in un anno più che raddoppiata quota famiglie in difficoltà

NielsenIQ: in un anno più che raddoppiata quota famiglie in difficoltàMilano, 23 feb. (askanews) – Nel 2022 il fatturato del largo consumo in Italia è cresciuto del 6,6%, essenzialmente per effetto dalla dinamica inflazionistica (+8,7% inflazione media 2022). Le famiglie italiane di fronte all’ulteriore aumento dell’inflazione (15% a gennaio 2023 per i beni di largo consumo) e alla conseguente diminuzione del potere d’acquisto, modificano i propri comportamenti, rivedendo da un lato la composizione del carrello della spesa e più recentemente riducendo i volumi d’acquisto. In meno di un anno, secondo le rilevazioni di NielsenIQ, è ulteriormente aumentato (+7 punti) il numero dei cosiddetti “consumatori cauti” (dal 52% al 59%) e, aspetto più rilevante, è più che raddoppiata la quota di famiglie in difficoltà che raggiungono il 23% rispetto al 10% di inizio 2022.
A definire lo stato dell’arte del largo consumo è NielsenIQ in occasione della la nuova edizione de Linkontro, la manifestazione giunta alla sua trentottesima edizione, che riunirà più di 200 aziende e 600 manager del largo consumo al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (CA) dal 18 al 21 maggio 2023. Il tema dell’edizione 2023 “Alla radice del tempo che viene” ha come obiettivo approfondire le capacità delle imprese di sviluppare relazioni forti con i propri stakeholder per rigenerare fiducia e affrontare le sfide odierne.
Lo scenario infatti è in continua evoluzione e l’incertezza domina il mercato tanto quanto le decisioni dei consumatori. Un italiano su tre è preoccupato per l’aumento dei prezzi della spesa e quasi la totalità dei consumatori (il 95%) intende risparmiare nei mesi a venire. Le strategie messe in atto dalle famiglie includono, per il 68% dei casi, la selezione dei prodotti da inserire nel carrello della spesa o la modifica del canale d’acquisto, per il 27% degli intervistati.
Dato lo scenario attuale, che verrà ampliamente analizzato a Linkontro da esperti di diverse discipline e sotto molteplici punti di vista, si fa sempre più stringente la responsabilità delle aziende a cooperare per sostenere il settore del largo consumo nel suo complesso e supportare le famiglie italiane nell’affrontare le sfide quotidiane.
“Anche quest’anno, Linkontro sarà un momento unico di dibattito e condivisione tra i protagonisti della business community del largo consumo – dichiara Stefano Galli, chairman Linkontro – Il clima politico, sociale ed economico globale ci obbliga a cercare nuove risposte agli attuali problemi, nuove strategie da realizzare per affrontare il cambiamento. Il progresso dipende dalle scelte che facciamo ed è questa la nostra responsabilità del presente per costruire con consapevolezza un domani migliore”.

Inflazione, Eurostat ritocca al rialzo dato eurozona gennaio: +8,6%

Inflazione, Eurostat ritocca al rialzo dato eurozona gennaio: +8,6%Roma, 23 feb. (askanews) – Eurostat ha ritoccato al rialzo i dati sull’inflazione nell’area euro di gennaio: secondo la lettura definitiva la crescita dei prezzi media su base annua si è attestata all’8,6%, in ulteriore rallentamento rispetto al più 9,2% segnato a dicembre. Nella stima preliminare, diffusa il primo febbraio, l’ente di statistica comunitario aveva indicato l’inflazione di gennaio all’8,5%.
I dati però non includevano le cifre sulla Germania che ha fornito la sua lettura solo questa settimana (nella prima economia dell’eurozona a gennaio l’inflazione armonizzata con il resto dell’Ue ha segnato a sua volta un rallentamento il 9,2% annuo, del 9,6% di dicembre).
Da segnalare che il rallentamento generale della dinamica per ora non coinvolge l’inflazione di fondo, cioè l’indice depurato dalle componenti più volatili come energia, alimentari alcolici e tabacchi che a gennaio, nell’area euro, ha visto il tasso di crescita segnare il più 5,3% su base annua, a fronte del 5,2% di dicembre. Anche su queste componenti, tuttavia, sull’ultimo mese Eurostat riporta un calo dei prezzi dello 0,8%, a fronte del -0,2% mensile dell’indice di inflazione generale.
Secondo l’ente comunitario a gennaio i prezzi al consumo dell’energia hanno segnato un ulteriore rallentamento al più 18,9%, sempre su base annua, dopo il più 25,5% di dicembre. Su alimentari, alcolici e tabacchi invece si è registrata una accelerazione al più 14,1%, dal più 13,8% di dicembre.
In Italia a gennaio l’inflazione segnato una moderazione al 10,7%, guardando all’indice armonizzato con l’Ue, dal +12,3% di dicembre. Guardando a tutta l’Ue, i tassi inflazionistici più elevati riguardano Ungheria (26,2%) Lettonia (21,4%) in Repubblica ceca (19,1%). All’opposto i livelli più contenuti si registrano in Lussemburgo (5,8%), Spagna (5,9%) Cipro e Malta (entrambi 6,8%).
Contro l’alta inflazione la Bce sta portando avanti una manovra di rialzo dei tassi di interesse, su cui ha appena ribadito l’intenzione di aumentare ulteriormente il costo del denaro di 50 punti base a marzo.

VéGé: 1,3 mln euro per oltre 2.100 associazioni sportive dilettantistiche

VéGé: 1,3 mln euro per oltre 2.100 associazioni sportive dilettantisticheMilano, 23 feb. (askanews) – Oltre 2.115 associazioni sportive dilettantistiche con sede in tutta Italia, sono state premiate attraverso il progetto lanciato dal gruppo della distribuzione moderna VéGé con migliaia di digital giftcard Decathlon per un ammontare complessivo di oltre 1,3 milioni di euro.
L’iniziativa è nata da un’intesa tra VéGé e Decathlon per promuovere i valori dello sport direttamente sul territorio, aiutando un bacino di destinatari ampio e sommerso, composto dalle associazioni sportive dilettantistiche di tutti gli sport.
Attraverso il coinvolgimento di tutte le 28 imprese al dettaglio di gruppo VéGé, con oltre 2.200 punti vendita distribuiti su tutto il territorio nazionale, i consumatori hanno permesso alle diverse insegne di donare complessivamente oltre 1,3 milioni di euro in gift card e borsoni Decathlon a più di 2.110 associazioni delle oltre 3.600 che si sono iscritte al programma, pari al 6% delle associazioni esistenti in Italia.
Per ogni 15 euro di spesa era previsto QRcode sullo scontrino insieme ad altri eventuali QR code per l’acquisto di “prodotti acceleratori. I QR code raccolti sono stati assegnati tramite una app dedicata nel “borsellino virtuale” di una delle associazioni sportive dilettantistiche iscritte all’iniziativa. Alla fine dell’attività, in base ad una classifica per insegna, hanno ricevuto i premi le società sportive che hanno raccolto più codici.

Sobrero: sostenibilità come leva di rilancio dei territori

Sobrero: sostenibilità come leva di rilancio dei territoriMilano, 23 feb. (askanews) – I legami e micro legami tra imprese e i protagonisti dei territori sono un pilastro strategico da costruire e sviluppare per rendere concrete e davvero impattanti le strategie di Csr varate dalle aziende. Se ne discuta a Savona, il 27 febbraio, nel corso della terza tappa del Giro d’Italia della Csr, il tour organizzato da Il Salone della CSR e dell’Innovazione sociale per portare in evidenza e diffondere le migliore pratiche di sostenibilità aziendale diffuse nelle regioni italiane.
“Cresce la consapevolezza che lo sviluppo sostenibile debba vedere la partecipazione attiva di tutti gli attori sociali – spiega Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone – E si rafforza la convinzione che la dimensione territoriale è molto importante: spesso le relazioni sono più forti nelle realtà locali e il confronto tra istituzioni, imprese, enti del terzo settore è facilitato dalla conoscenza e dalla fiducia reciproca”.
La tappa di Savona del Giro, che si svolgerà a partire dalle 14.30 presso la Camera di Commercio Riviere di Liguria di via Quarda Superiore 16, è organizzata in collaborazione con l’Università di Genova e con la Camera di Commercio Riviere di Liguria. “È sempre più rilevante in termini economici e sociali il concetto di sostenibilità ambientale – dice Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria – Il comparto economico-produttivo del nostro territorio deve percorrere una strada di innovazione e sviluppo sostenibile non solo per mantenere una competitività sul mercato internazionale, ma anche per adattarsi a nuovi stili e spazi di vita. Il convegno sarà quindi l’occasione per condividere le storie e le eccellenze che ad oggi operano in Liguria”.
La Liguria è una delle regioni simbolo dell’Italia dei piccoli Comuni: secondo gli ultimi dati diffusi dall’Anci, 183 comuni liguri su 234 hanno meno di 5mila abitanti e di questi, 99 ne hanno meno di mille. Quella che un tempo rappresentava una criticità, oggi si sta rivelando una risorsa per moltissimi progetti di sostenibilità: a parlarne in apertura dei lavori sarà, insieme a Enrico Lupi, Nicoletta Dacrema, prorettore vicario dell’Università di Genova. A seguire il primo panel dedicato ai “racconti di innovazione” con Claudio Fiorentini, responsabile Affari Istituzionali Territoriali di Enel Nord Italia, e Luisa Gulluni, Sustainability specialist di Costa Crociere.
Al dibattito prenderà parte anche il mondo universitario, con Franco Manti, membro del Consiglio di Gabinetto del Rettore dell’Università di Genova. “Prendere sul serio la sostenibilità ambientale, economica e sociale comporta cambiare prospettiva rispetto agli approcci tradizionali alla CSR – commenta – Si tratta di sviluppare un modello di business che relazioni economia, etica, società. Il quesito cui rispondere è: come posso creare valore generando benessere materiale e immateriale? Studi recenti dimostrano che il 40% circa del valore di mercato di un’impresa dipende dagli aspetti intangibili e dal capitale etico. Riflettere sull’integrazione delle imprese con il territorio e sulla collaborazione con l’Università costituisce un punto di partenza per l’elaborazione di strategie adeguate alle sfide poste dalle crisi che stiamo vivendo”.
La sostenibilità sociale e quella ambientale possono essere il motore per la valorizzazione di un territorio e la riscoperta delle sue unicità? La risposta è sì. In Liguria la raccontano esperienze come quella di Agorà Coop, storica cooperativa sociale di Genova, che in Valle Stura sta contribuendo alla rinascita di un rinomato distretto di lavorazione della filigrana attraverso l’inserimento di praticanti provenienti da zone di conflitto e calamità. Il loro bagaglio di competenze nei paesi d’origine ha dato vita a un gemellaggio culturale riconosciuto da Unchr e simbolo di accoglienza e integrazione nei borghi dell’entroterra, che sarà raccontato a Savona da Simona Binello, direttrice del Settore Immigrazione di Agorà Coop.
Dalle eccellenze della filigrana, che hanno creato anche il premio consegnato al Festival di Sanremo di quest’anno, si passa a quelle della pasticceria: nel corso della terza tappa del Giro d’Italia della CSR sarà presentata la storia di Lavoratti, fabbrica di cioccolato di Varazze rilevata nel 2020 da Fabio Fazio e Davide Petrini, amministratore delegato della fabbrica di cioccolate, che spiegherà come la storica azienda fondata nel 1938 oggi scommette sull’attenzione all’ambiente e su un modello di crescita basato su sostenibilità e responsabilità sociale. Chiuderanno la tappa gli interventi di Flavio Tonelli, professore ordinario di ingegneria dei sistemi industriali all’Università di Genova e Alessio Marziano, presidente dei Cantieri di Imperia.
Il Giro d’Italia della CSR 2023 è l’iniziativa a cura de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale che intende promuovere un approccio sostenibile al business, valorizzare le esperienze delle imprese e dei territori stimolando un’emulazione virtuosa. Il Giro 2023 tocca 10 città italiane fra gennaio e maggio, raccontando le esperienze di eccellenza per diffondere la cultura della sostenibilità. Dopo Torino, Messina e Savona, la prossima tappa del Giro è in programma a Udine il 10 marzo. A seguire: Roma (16 marzo), Napoli (23 marzo), Bologna (3 aprile), Padova (19 aprile), Trento (8 maggio) e Ancona (16 maggio). Il percorso si concluderà a Milano con l’edizione nazionale del Salone, all’Università Bocconi il 4, 5 e 6 ottobre 2023: tre giorni di incontri, dibattiti, workshop, seminari, presentazioni.
Il programma delle tappe e le news dal Giro sono consultabili online al link www.csreinnovazionesociale.it
Nel 2023 si tiene inoltre, per iniziativa del Salone, la seconda edizione del premio dedicato alla misurazione dell’impatto. Gli obiettivi del premio sono: portare l’attenzione sull’importanza di misurare e valutare l’impatto generato; sottolineare la necessità di condividere il percorso con gli stakeholder e premiare le realtà capaci di misurare il valore economico, sociale e ambientale creato da progetti e iniziative di sostenibilità. La partecipazione al premio è gratuita e aperta a tutte le organizzazioni profit e non profit con sede in Italia che abbiano valutato l’impatto di un progetto realizzato tra il 2020 e il 2022.
Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.
Grazie alla collaborazione con Bureau Veritas Italia, anche nel 2022 il Salone ha ottenuto la certificazione ISO 20121, norma internazionale che definisce i requisiti di gestione della sostenibilità degli eventi.

Nasce Omnia Technologies per automazione e imbottigliamento vino e bevande

Nasce Omnia Technologies per automazione e imbottigliamento vino e bevandeMilano, 23 feb. (askanews) – Dt Holding, il progetto creato da Investindustrial che comprende, tra gli altri, il gruppo Della Toffola e Bertolaso, assume da oggi una nuova denominazione, Omnia Technologies. La mission del gruppo è di essere il partner per soluzioni integrate per il settore del vino e delle bevande.
Forte di un team di oltre 1.000 persone, con 12 sedi produttive, otto uffici commerciali nel mondo e di un percorso di crescita che ha portato il gruppo a conseguire nel 2022 un fatturato di circa 250 milioni di euro, Omnia Technologies offre all’industria del vino e dei distillati soluzioni integrate e chiavi in mano, dalle prime fasi del processo produttivo fino al confezionamento.
Le due anime del gruppo, guidate da Della Toffola per la fase di processo e da Bertolaso per l’imbottigliamento, sono supportate da un team di specialisti made in Italy: Permeare nella filtrazione di alta gamma, Gimar per la vinificazione, Sirio Aliberti nella fermentazione, Frilli per gli impianti di distillazione, Priamo nelle tecnologie per l’industria lattiero-casearia, Ave Technologies per l’imbottigliamento, Z-Italia, OMB e Ape Impianti per l’etichettatura e il confezionamento.
Un perimetro ampliato ulteriormente con le recenti acquisizioni di Progema Engineering, leader nella realizzazione di impianti completi per la lavorazione di Parmigiano Reggiano e Grana Padano, e di Mar.Co., azienda specializzata nel settore dell’imbottigliamento, partner storico di Bertolaso nella tecnologia di alimentazione dei tappi.
“La nostra visione – ha commentato il ceo, Andrea Stolfa – è di essere leader di tecnologia, ispirati dalla grande tradizione italiana e dalla nostra innovativa vocazione alla sostenibilità, con l’obiettivo di essere sempre al servizio dei nostri clienti, delle nostre persone e delle nostre comunità”.

Stellantis, Koskas Ceo Citroën e direttore vendite e marketing gruppo

Stellantis, Koskas Ceo Citroën e direttore vendite e marketing gruppoRoma, 23 feb. (askanews) – Stellantis ha nominato Thierry Koskas Ceo del marchio Citroën e Direttore Vendite e Marketing del gruppo, a partire dal primo marzo 2023. Con un comunicato, la società spiega che alla luce delle crescenti sfide legate all’accessibilità della mobilità elettrificata per i clienti e all’arrivo di nuovi operatori nel mercato automobilistico, Koskas punterà a sfruttare il potenziale del marchio in Europa e nel mondo.
Koskas mantiene il suo ruolo di Chief Sales & Marketing Officer rimanendo sotto la diretta responsabilità del Ceo Carlos Tavares. Vincent Cobée, si legge, ha deciso di perseguire progetti personali al di fuori dell’azienda.
“Ho piena fiducia in Thierry Koskas affinché svolga queste missioni strategiche e di creazione di valore per la nostra azienda, in modo che Stellantis continui ad essere all’avanguardia del mercato, sviluppando allo stesso tempo l’iconico marchio Citroën”, ha commentato l’amminisratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares. “La doppia responsabilità di Thierry rientra in una logica di trasversalità, come già avviene all’interno del management team di Stellantis. Ringrazio Vincent Cobée per aver definito il posizionamento di Citroën all’interno del portafoglio dei marchi Stellantis e gli auguro il meglio per i suoi progetti futuri”.

Amazon e Brother fanno causa in Germania contro 18 contraffattori

Amazon e Brother fanno causa in Germania contro 18 contraffattoriMilano, 23 feb. (askanews) – Amazon e Brother, multinazionale della stampa, hanno annunciato di aver presentato un’azione legale contro 18 presunti membri di un’organizzazione di contraffattori con sede in Germania che hanno cercato di ingannare i clienti vendendo online cartucce toner false pubblicizzate come originali. E’ la prima causa civile intentata da Amazon in Europa in collaborazione con un partner contro i contraffattori. La causa è stata presentata al Tribunale Regionale di Berlino.
Secondo l’accusa i contraffattori avrebbero acquistato cartucce originali Brother vuote per poi riempirle con toner non autentici, oltre a vendere su Amazon cartucce false progettate per sembrare originali.
“Abbiamo tolleranza zero per i prodotti contraffatti messi in vendita nei nostri store. Questa è la prima causa di questo tipo che abbiamo presentato in Europa, e dimostra chiaramente la determinazione delle nostre azioni per perseguire i contraffattori ovunque essi operino”, ha detto Kebharu Smith, Director della Counterfeit Crimes Unit (CCU) di Amazon. “Continueremo a lottare insieme a imprese di tutte le dimensioni per proteggere i clienti dai prodotti falsi e proteggere i marchi dalla violazione dei loro diritti di proprietà intellettuale”, ha aggiunto.
“Proteggere la proprietà intellettuale è diventata una delle azioni più importanti per Brother. Non si tratta solo di proteggere i nostri marchi e i nostri brevetti, ma anche di proteggere i nostri clienti e la fiducia che hanno nei nostri prodotti”, ha aggiunto Isao Noji, Direttore Generale di Brother International Europe.

Fed, verbali direttorio: “Inflazione resta inaccettabilmente alta”

Fed, verbali direttorio: “Inflazione resta inaccettabilmente alta”Roma, 22 feb. (askanews) – Alla riunione di fine gennaio del direttorio della Federal Reserve, i banchieri centrali Usa “hanno concordato che l’inflazione resta inaccettabilmente alta”, oltre che ben superiore all’obiettivo del 2%. La maggior parte dei componenti del Fomc si è espressa a favore di proseguire la manovra di rialzi dei tassi, attenuando però il ritmo degli aumenti a 25 punti base, come poi effettivamente deciso, in modo da “valutare meglio i progressi dell’economia verso gli obiettivi di stabilità dei prezzi con massima occupazione”.
Lo riportano i verbali (minute) della riunione del Fomc, pubblicati oggi dalla Fed, aggiungendo tuttavia che alcuni (pochi) partecipanti “hanno sostenuto che avrebbero preferito alzare i tassi di 50 punti base e che un aumento più consistente avrebbe portato più rapidamente il tasso di riferimento a livelli ritenuti sufficientemente restrittivi”.
Ad ogni modo “tutti hanno concordato che è appropriato continuare i rialzi e continuare il processo di riduzione del bilancio”, aggiunge il documento. Inoltre, i banchieri centrali Usa “hanno concordato che il mercato del lavoro resta molto tirato e hanno valutato che la domanda di lavoro eccede in maniera consistente l’offerta di lavoratori disponibili”.
I componenti del Fomc hanno anche rilevato “che il tasso disoccupazione è tornato ai minimi storici, mentre i posti vacanti restano elevati e la crescita delle retribuzioni resta elevata”. E secondo i banchieri centrali Usa la recente ondata di tagli occupazionali dei giganti tecnologici “non sembra riflettere debolezze diffuse nella domanda di lavoro”.
Va rilevato che queste considerazioni si riferiscono a un periodo antecedente agli ultimi dati sul mercato del lavoro Usa, che con altri 500mila posti creati a gennaio ha mostrato una dinamica di solidità perfino più forte del previsto. Con ogni probabilità queste valutazioni riportate dalle “minute” risulterebbero quindi oggi ulteriormente rafforzate alla luce dei nuovi dati, ed è questo che ha alimentato nelle ultime settimane il riaccendersi delle aspettative su una linea più restrittiva della Fed sui tassi.

Innovazione, nuove tecnologie tra opportunità e sfide geopolitiche

Innovazione, nuove tecnologie tra opportunità e sfide geopoliticheRoma, 22 feb. (askanews) – Lo sviluppo delle nuove tecnologie sta trasformando il mondo di tutti i giorni, con forti implicazioni anche geopolitiche che vanno comprese per essere governate. Se ne è parlato a un evento organizzato dal Centro Studi Americani e Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine in collaborazione con l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia. L’iniziativa è stata l’occasione per un’analisi sull’applicazione e gli sviluppi delle tecnologie disruptive e quantistiche nell’ambito delle relazioni internazionali con un focus particolare sulla geopolitica dell’intelligenza artificiale e sulla relativa regolamentazione internazionale.
L’evento, dopo una breve introduzione del presiedente del centro studi amercani, Gianni De Gennaro, è stato aperto dal presidente, Fondazione Leonardo-Civilità delle Macchine, Luciano Violante che ha posto l’accento sulla necessità di un’unità europea per affrontare il tema delle nuove tecnologie.
“Stiamo vivendo un processo di deglobalizzazione – ha detto Violante – è questo pone un problema di indipendenza su risorse e tecnologie. Il convento di autonomia strategica è tornato all’attualità a causa della pandemia prima e poi della guerra che ci ha posto di fronte alla questione energetica e a quella alimentare”.
“La corsa alle nuove tecnologie – ha concluso – è causata dalla scomposizione della globalizzazione. Occorre valutare bene quali sono i costi e i benefici di queste nuove tecnologie e per questo l’unità europea di e tra sempre più centrale perché nessun paese da solo ce la può fare, ma uniti sì”.
Per Courtney Nemroff, minister for Economic Affairs dell’Ambasciata degli Stati uniti in Italia “le nuove tecnologie hanno avuto e continuano ad avere un impatto profondo sulla sicurezza nazionale, sulla resilienza, sull’economia e sulla salute delle società democratiche”, come la “tecnologia post Guerra Fredda è stata fondamentale per gli Stati uniti e gli alleati, perché ha sostenuto una prosperità condivisa. La rivoluzione tecnologica ci offre opportunità e sfide e gli Stati uniti puntano a uno sviluppo dell’Intelligenza artificiale focalizzata su un uso affidabule, come strumento per la creazione di nuovi settori dell’economia, per rivitalizzare le industrie e guidare lo sviupp economico, migliorando anche la qualità della vita ovunque”.
Sul fronte della ricerca, Enrico Prati, professore associato presso il Dipartimento di Fisica, dell’Università degli Studi di Milano, ha sottolineato come “il bipolarismo mondiale tipico della Guerra fredda, che è rimasto invariato sul piano strategico militare, si è trasformato in un bipolarismo modificato nell’ambito tecnologico, dove si gioca una sfida tra mondo occidentale, Stati uniti in primis, e Cina, che mettono in campo. Si tratta di una competizione in cui è difficile avere la meglio, perché gli investimenti sono confrontabili”.
“Stiamo attaversando dei cambiamenti epocali che riguardano in particolare quattro rivoluzioni tecnologiche – ha aggiunto Cosimo Accoto, Research affiliate & Fellow del Massachusetts Institute of Technology Boston -: l’intelligenza artificiale, la blockchain, la rivoluzione quantistica e la biologia sintetica. Si tratta di cambi e di trasformazioni profonde. La sfida vera che dobbiamo mettere in campo è quella di riuscire a leggere culturalmente e anche strategicamente in profondità queste rivoluzioni che non sono semplicemente rivoluzioni tecnologiche ma cambi di paradigma all’interno della civiltà umana”.
Sul fronte geopoltico, Clementine Starling, direttore del Forward Defense Program, dello Scowcroft Center for Strategy and Security dell’Atlantic Council, ha posto l’accento su come, nel settore delle innovazioni e delle rivoluzioni tecnologiche “la competizione è quella con la Cina, che nella Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati uniti è stata definita come una minaccia”. La Difesa americana, ha aggiunto, “ha elencato 14 aree tecnologiche in cui avvengono le attuali rivoluzioni”, che pongono “sfide operative” tra cui spicca la necessità di “valutare le tendenze e capire in tempo reale” i trend per evitare di essere superati da competitor, di “creare una cultura della sperimentazione”, “eliminare le barriere alla condivisione tra settore pubblico e privato per usare le innovazioni che arrivano dal privato in modo efficace” salvaguardando “standard e questioni etiche”, ha spiegato Starling .
Sul fronte delle imprese, Dario Pagani, Head of Digital and Information Technology di Eni ha invece evidenziato la necessità di formare e sviluppare competenze per le nuove tecnologie anche nell’ottica della transizione energetica. Il tema delle competenze è stato toccato anche da Marco Bellezza, amministratore delegato di Infratel Italia, secondo il quale il Pnrr può essere l’occasione di ricostruire le filiere di produzione nelle telecomunicazioni ma occorre “sviluppare le necessarie competenze”.
Infine, Francesco Di Sandro, Senior Vice President Strategic Planning – Strategy and Market Intelligence Office, di Leonardo, ha posto l’accento sulla necessità per l’Europa di dotarsi di una strategia comune sulle nuove tecnologie, divenute oggetto di confronto tra le superpotenze.
“USA e Cina – ha detto Di Sandro – sono due soggetti geopolitici che hanno una dimensione strategica. Oggi le nuove tecnologie sono oggetto di confronto tra le superpotenze. L’Europa non è un soggetto geopolitico e quindi ha bisogno di una visione strategica comune, per poi metterla a terra con la creazione di ecosistemi”.
“L’innovazione – ha aggiunto – è il pilastro del nostro piano strategico tanto che in piena pandemia abbiamo creato i Leonardo Labs che hanno l’idea di sviluppare le competenze tecnologiche con una visione strategica di medio lungo periodo”.