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Fininvest: alle 17 prima assemblea post Berlusconi, Marina in sede

Fininvest: alle 17 prima assemblea post Berlusconi, Marina in sedeMilano, 29 giu. (askanews) – Inizierà alle 17 la prima assemblea Fininvest dopo la morte del fondatore Silvio Berlusconi. Nella sede di via Paleocapa a Milano sono presenti la presidente, Marina Berlusconi, e l’amministratore delegato, Danilo Pellegrino. Gli altri figli di Berlusconi, soci di Fininvest, potrebbero arrivare poco prima del via, anche se si dà per certo che l’assemblea sarà in formato ibrido con alcuni dei partecipanti collegati da remoto.

L’assemblea darà il via libera ai conti 2022 che sono stati approvati dal cda nelle scorse settimane e definirà il dividendo che incasseranno i membri della famiglia. Inoltre i soci indicheranno i nuovi componenti del consiglio di amministrazione che Fininvest rinnova per statuto ogni anno. Oggi sono otto i membri del board e c’è attesa sull’ipotesi che possano tornare a essere nove, dopo la morte ad agosto di Niccolò Ghedini, che era entrato in cda per la prima volta nel 2020. La prima riunione del consiglio sarà sempre oggi nel pomeriggio. All’ordine del giorno la nomina dell’amministratore delegato.

In via Paleopaca poco dopo pranzo si è visto entrare il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, che non è socio Fininvest né fa parte del cda. Confalonieri, storico amico di Silvio Berlusconi, ha saluto i giornalisti scherzando: “Perché siete qui? Ah già, c’è l’assemblea…”. In zona sono stati visti entrare, e poi uscire dal palazzo, anche Luigi Berlusconi e Adriano Galliani, entrambi nell’attuale cda di Fininvest.

Bce: inflazione troppo alta, servono tassi a livelli restrittivi

Bce: inflazione troppo alta, servono tassi a livelli restrittiviRoma, 29 giu. (askanews) – L’inflazione nell’area euro “ha iniziato a calare ma è prevista restare troppo alta troppo a lungo”. Lo ribadisce la Bce nel bollettino economico, pubblicato a due settimane dall’ultimo aumento operati ai tassi di interesse, pari a 25 punti base. Ma l’istituzione lascia nuovamente capire che la fase di rialzo non è finita.

“Le future decisioni del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi chiave della Bce vengano portati a livelli sufficientemente restrittivi per ottenere un tempestivo ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% di medio termine e verranno mantenuti a questi livelli fino a quando necessario”, si legge. Una terminologia che conferma quanto affermato a più riprese negli ultimi giorni dalla presidente Christine Lagarde, che ha esplicitamente affermato di ritenere molto probabile un nuovo aumento dei tassi a luglio.

“Il Consiglio direttivo continuerà a attenersi ad un approccio basato sui dati nel determinare l’appropriato livello e la durata della restrizione. In particolare le decisioni sui tassi continueranno essere basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari, delle dinamiche dell’inflazione di fondo – spiega la Bce – e della forza della trasmissione della politica monetaria”.

Fisco, verso lo sconto su tredicesime e premi. In stad-by lo stop al superbollo

Fisco, verso lo sconto su tredicesime e premi. In stad-by lo stop al superbolloRoma, 29 giu. (askanews) – Aliquota fiscale agevolata per le tredicesime, gli straordinari sopra una certa soglia e i premi di prodittività; possibilità di rateizzare il pagamento degli acconti e del saldo irpef per gli autonomi e gli imprenditori individuali; resta in stand-by l’eliminazione progressiva del superbollo auto, tutto è rimandato ad una valutazione nell’ambito del riordino delle tasse automobilistiche. Questa le principali novità apportate dalla Commissione finanze della Camera al disegno di legge delega per la riforma del sistema fiscale. La Commissione oggi ha completato l’esame degli emendamenti ma la votazine sul mandato al relatore è rinviata alla prossima settimana, dopo i pareri di merito delle altre Commissioni. L’approdo in Aula del provvedimento è previsto per il 10 luglio.

La Commissione finanze si è concentrata sugli emendamenti ai primi tredici articoli del disgno di legge, relativi ai principi generali della delega e ai criteri per la riforma dei tributi. Il Senato, secondo un accordo ‘politico’ dei gruppi di maggioranza, approfondirà gli articoli successivi che riguardano procedure e sanzioni. I contenuti della delega per la riforma del sistema fiscale andranno poi attuati con i relativi decreti, una volta che il ddl sarà diventato legge, e con i finanziamenti. “Potremo avere i primi effetti nel 2024 – ha detto il vice ministro all’economia, Maurizio Leo – ma tutto dipenderà dalle risorse che riuscisceremo a reperire. Il governo è impegnato in questa operazione”. Un primo step per la detassazione di tredicesime, straordinari e premi potrebbe entrare in vigore il prossimo anno. Di certo, l’attuazione della riforma con l’arrivo alla flat tax per tutti è in obiettivo di legislatura. Lo sconto di aliquota sulle tredicesime prende il posto della flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti, di difficile attuazione ma che il governo aveva inizialmente previsto.

Sul criterio della rateizzazione di acconti e saldo per gli autonomi, l’obiettivo è quello di evitare che questa categoria di contribuenti possa trovarsi in difficoltà dovendo anticipare i pagamenti. L’emendamento del relatore Alberto Gusmeroli (Lega) approvato in Commissione prevede la possibilità di “una migliore distribuzione nel tempo del carico fiscale, anche mediante la progressiva introduzione delle periodicità mensile e una eventuale riduzione della ritenuta d’acconto”. Per quanto riguarda il superbollo auto, per il quale era stata ipotizzata l’abolizione, governo e maggioranza non sono riusciti a trovare la quadra. L’emendamento che è stato approvato prevede la “valutazione” per “l’eventuale progressivo superamento” del superbollo nell’ambito del riordino delle tasse sull’auto. Il tutto “senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore”.

Via libera anche all’emendamento che prevede per le società di capitali sconti Ires o un superammortamento sugli investimenti qualificati e sulle nuove assunzioni. Nei giorni scorsi erano passati in Commissione altri emendamenti che riguardavano, tra l’altro, l’introduzione di agevolazioni irpef per favorire le assunzioni dei giovani under30, incentivi per le assicurazioni contro le calamità, misure per evitare la fuga di cervelli e favorire il rientro di coloro che sono andati all’estero. Ok anche alla delega al governo per introdurre la minimun tax globale, nel rispetto dei criteri dell’Ocse e della direttiva europea.

Bce, profitti imprese molto saliti, hanno contribuito a inflazione

Bce, profitti imprese molto saliti, hanno contribuito a inflazioneRoma, 29 giu. (askanews) – La Banca centrale europea continua a tenere sotto i riflettori i margini di profitto delle imprese. In una analisi anticipata dal suo bollettino economico, che, fatto inconsueto, verrà pubblicato nella sua integralità solo nel pomeriggio di oggi, istituzione monetaria rileva che i margini unitari delle imprese hanno registrato una forte crescita negli ultimi trimestri e che questo ha anche avuto “contributi visibili alle pressioni inflazionistiche nell’eurozona”.

In pratica, a fronte dei forti rincari dei costi dei mesi passati, in parte derivanti dagli aumenti dei prezzi dell’energia, invece che assorbire almeno in parte questi aumenti sfruttando i margini, secondo la Bce molte imprese hanno continuato ad alzare i prezzi e in questo modo hanno visto parallelamente e costantemente aumentare anche i loro profitti. Più in avanti la Bce si attende che questa tendenza si smorzi e che i margini inizino ad essere utilizzati per assorbire parte dei rincari. Inoltre rileva che gli effetti delle problematiche sugli approvvigionamenti e del rimbalzo di domanda seguito al venir meno delle restrizioni imposte con il Covid si sta riassorbendo. E questo dovrebbe, combinato con la stretta monetaria impartita dalla stessa istituzione, aumentare le pressioni sulle aziende per assorbire i rincari dei costi unitari.

Questo andamento dei margini delle imprese è sotto la lente della banca centrale da diversi mesi. A riprova della rilevanza che viene accordata al tema è stato più volte citato anche nel forum annuale appena tenuto a Sintra, in Portogallo. L’analisi che viene pubblicata questa mattina è contenuta nel bollettino economico, che da anni la Bce pubblica alle 10 del mattino a due settimane di distanza dal Consiglio direttivo operativo sui tassi di interesse. Stavolta, l’analisi sui margini delle imprese viene pubblicata alle 10 del mattino mentre il resto del bollettino verrà pubblicato alle 16.

Fabrizio Capaccioli nuovo presidente Green Building Council Italia

Fabrizio Capaccioli nuovo presidente Green Building Council ItaliaRoma, 29 giu. (askanews) – Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT, è stato eletto nuovo presidente del Green Building Council Italia per il triennio 2023-2026.

I 24 consiglieri, eletti dall’assemblea, hanno votato all’unanimità per Capaccioli Presidente, conferendogli pieno mandato per guidare l’Associazione a cui aderiscono le più competitive imprese e le più qualificate associazioni e comunità professionali italiane operanti nel settore dell’edilizia sostenibile. La votazione per il rinnovo del Consiglio di Indirizzo dell’Associazione si era svolta lo scorso 22 Giugno, a seguito della quale Capaccioli era già risultato il più votato tra i consiglieri eletti dalla platea elettiva composta dai 373 soci dell’Associazione. Capaccioli avrà il compito di guidare il Green Building Council Italia, consolidando il ruolo nei confronti di tutti gli stakeholder di riferimento e fare in modo che la voce dell’Associazione sia sempre più ascoltata dai decisori pubblici, per fare in modo che l’Associazione sia sempre più punto di riferimento per garantire in Italia il pieno sviluppo sostenibile e certificato della filiera edile ed immobiliare, con una rinnovata attenzione al benessere dei cittadini.

“Desidero ringraziare il consiglio di indirizzo di GBC Italia per aver espresso un consenso così ampio nei miei confronti. Una presidenza inaspettata ma che affronterò con senso di responsabilità che caratterizza sempre la mia azione.” Le parole del neo-eletto Presidente. “Ringrazio il presidente Mari, l’intero Comitato Esecutivo il Consiglio di Indirizzo del triennio che si sta concludendo per il grande lavoro fatto da cui vorrei ripartire. Oggi è il momento di rendere operative le linee guida che abbiamo indicato all’interno del nostro Impact Report. Il primo punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio – Prosegue Capaccioli – sarà la definizione del programma che mi impegnerò a scrivere sin d’ora, facendo sì che le istanze dei soci del Green Building Council siano tradotte in un programma e in un piano strategico di attività che il Presidente e il Comitato Esecutivo insieme al Consiglio di Indirizzo dovranno periodicamente monitorare e rendicontare. Ecco, questa è la mia visione e questo è il mio approccio e garantisco che ci sarà un’azione tesa a essere sempre più interlocutori di riferimento per il decisore pubblico, affinché la sostenibilità in edilizia diventi materia di tutti diventi materia della quotidianità di ogni cittadino del nostro Paese”.

Prossimo passo per Capaccioli sarà la designazione della squadra di governo, vicepresidente e comitato esecutivo, che lo affiancherà nel triennio per la governance dell’Associazione.

Fiumicino per la quinta volta miglior scalo europeo

Fiumicino per la quinta volta miglior scalo europeoRoma, 28 giu. (askanews) – L’aeroporto di Fiumicino Leonardo Da Vinci è stato riconosciuto per la quinta volta il miglior scalo europeo. L’Airport council international ha infatti assegnato allo scalo della capitale il riconoscimento quale Best airport awards 2023. “Essere riconfermati miglior aeroporto europeo per la quinta volta è un risultato straordinario – ha dichiarato l’ad di Aeroporti di Roma, Marco Troncone -, frutto dell’impegno quotidiano e della immensa passione di tutte le nostre persone e dei nostri partner, anche istituzionali, a cui va uno speciale ringraziamento. È la conferma dell’impegno che abbiamo preso come azienda nei confronti dei nostri passeggeri e di tutti i nostri stakeholder: realizzare l’aeroporto sostenibile del futuro, per continuare ad assicurare ancora maggiore sicurezza, comfort e servizi a valore aggiunto. Aeroporti di Roma continua ad avere lo sguardo fermamente rivolto al futuro, facendo ricorso alla tecnologia e all’innovazione e valorizzando al contempo anche la storia e la bellezza che appartengono alla città di Roma e all’Italia, affinché il Leonardo da Vinci diventi sempre più lo specchio dell’eccellenza del nostro Paese”.

Bce, Enria: banche Ue restano solide, Cet1 I trim sopra 15,50%

Bce, Enria: banche Ue restano solide, Cet1 I trim sopra 15,50%Roma, 28 giu. (askanews) – Le posizioni patrimoniali delle banche dell’area euro “restano solide, con i dati preliminari che suggeriscono che il coefficiente Cet1 è salito di 50 punti base rispetto al primo trimestre del 2022 e ora si attesta sopra il 15,50%. Tuttavia gli sviluppi sulla qualità degli attivi mostrano un quadro composito. Mentre sia il tasso dei crediti deteriorati, sia quello di prestiti allo stadio 2 sono ulteriormente calati, i ritardi sulle rate sono aumentati su tutto lo spettro”. Lo afferma il presidente della Vigilanza bancaria della Bce, Andrea Enria durante l’audizione trimestrale al Parlamento europeo.

Questi ritardi sui pagamenti “non sono inattesi nell’attuale ciclo monetario restrittivo – ha puntualizzato-. Mentre il rapido aumento dei tassi di interesse ha aiutato a sostenere i margini e la redditività complessiva delle banche, questo effetto dovrebbe svanire quando rialzi dei tassi si trasferiranno ai titolari di depositi e alcuni rischi al ribasso, prevalentemente sulle valutazioni e sul rischio di liquidità, iniziano a materializzarsi”. Enria ribadisce la necessità di assicurare un settore bancario solido e una attenta vigilanza. In questo ambito accoglie positivamente l’accordo del “trilogo” Ue sulla fase finale dell’attuazione delle intese internazionali di Basilea III.”Valuteremo i dettagli prima di dare un parere definitivo sul pacchetto ma lasciatemelo ribadire: solo banche forti possono assicurare il supporto necessario all’economia, anche in tempi di tensioni”, ha concluso.

Euro digitale, ecco la proposta della Commissione europea

Euro digitale, ecco la proposta della Commissione europeaRoma-Bruxelles, 28 giu. (askanews) – La Commissione europea ha formalizzato il suo pacchetto di proposte per la creazione di un euro digitale, che si affiancherebbe ai contanti e alle diverse forme di pagamento digitali già esistenti. “Funzionerebbe come un portafoglio digitale”, afferma l’esecutivo comunitario con un comunicato. “Consumatori e imprese potrebbero pagare con l’euro digitale in qualunque momento e in qualunque luogo dell’area euro”.

La Commissione afferma che l’euro digitale funzionerebbe sia sui pagamenti online, sia in assenza di una connessione Internet, ad esempio per effettuare pagamenti in zone fuori mano o in un parcheggio sotterraneo. Assicurerebbe un livello di tutela della privacy analogo agli attuali sistemi di pagamento digitale ma in parte rafforzato: gli utenti potrebbero scegliere di fornire meno dati rispetto a quelli che attualmente forniscono con le carte di pagamento. E “nessuno potrebbe vedere per cosa paghino le persone quando usano l’euro digitale off line”, dice la Commissione.

Le banche avrebbero il compito di distribuire questo euro digitale a consumatori e imprese e potrebbero utilizzarlo per offrire nuovi servizi. Coloro che non sono titolari di un conto bancario potranno aprire un conto una utenza con un ufficio postale o altri enti pubblici, anche locali e la commissione prevede di Allestire i meccanismi di accesso facilitato all’euro digitale alle persone con disabilità. Da sottolineare che secondo la proposta della Commissione, tutte le attività commerciali dell’eurozona saranno obbligate ad accettare l’euro digitale, con eccezioni unicamente per gli esercizi più piccoli che non utilizzano alcun sistema di pagamento digitale, dato che i costi del sistema risulterebbero sproporzionati.

Secondo la commissione l’euro digitale sarebbe anche importante per tutelare la sovranità monetaria dell’area euro e anche rilevante alla luce dello sviluppo dei mercati delle cripto valute. La proposta attuale si compone di due diverse elementi: una proposta legislativa sull’uso dei contanti e una proposta per stabilire le basi legali per un possibile euro digitale, su cui, ricorda la Commissione europea, la Banca centrale europea sta conducendo una procedura di analisi sulla possibile introduzione.

Istat: a giugno l’inflazione cala al 6,4%, carrello della spesa a +10,7%

Istat: a giugno l’inflazione cala al 6,4%, carrello della spesa a +10,7%Roma, 28 giu. (askanews) – A giugno l’inflazione registra una variazione nulla su base mensile e un aumento del 6,4% su base annua, da +7,6% del mese precedente. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,2% a +10,7%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +7,1% a +5,8%). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat che ha ricordato che l’ultima variazione congiunturale nulla dell’inflazione è stata a maggio 2021.

La decelerazione del tasso di inflazione si deve ancora, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +20,3% a +8,4%) e, in misura minore, degli Alimentari lavorati (da +13,2% a +11,9%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,6% a +3,8%), degli Altri beni (da +5,0% a +4,8%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,7% a +6,5%). Per contro, un sostegno alla dinamica dell’indice generale deriva dai rialzi dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +8,8% a +9,6%). L’inflazione acquisita per il 2023 è stabile a +5,6% per l’indice generale, mentre sale a +4,9% per la componente di fondo.

L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta ulteriormente (da +6% a +5,6%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,2%, registrato a maggio, a +5,8%). Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +9,3% a +7,6%) e, in misura minore, quella dei servizi (da +4,6% a +4,3%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -3,3 punti percentuali, da -4,7 di maggio.

La stabilità sul piano congiunturale dell’indice generale risente delle dinamiche opposte di diverse componenti: da una parte, la crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (entrambi a +1%), degli Alimentari lavorati (+0,5%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,3%), dall’altra, la diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-4,5%). In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta dello 0,1% su base mensile e del 6,7% su base annua (in netta decelerazione da +8% di maggio).

Chi è Fabio Panetta, il futuro governatore della Banca d’Italia

Chi è Fabio Panetta, il futuro governatore della Banca d’ItaliaRoma, 27 giu. (askanews) – Romano, 63 anni (ne farà 64 il prossimo primo agosto) Fabio Panetta – su cui oggi il Consiglio dei ministri ha avviato l’iter per la nomina a governatore della Banca d’Italia – siede nel Comitato esecutivo della Banca centrale europea dal 2020. Si tratta del cuore decisionale operativo dell’istituzione che governa la politica monetaria comune per i 20 Paesi che aderiscono all’euro.

Economista di formazione, precedentemente è stato direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass. Panetta si è laureato in economia presso l’Università Luiss di Roma nel 1982. Ha proseguito i suoi studi alla London School of Economics dove ha conseguito un Master in scienze economiche e successivamente alla London Business School, dove ha conseguito un PhD in economia e finanza.

Dal 1985 entra in Banca d’Italia dove viene assegnato al Servizio studi, ha svolto la sua attività nella direzione monetaria e finanziaria di cui ha rilevato la guida dal 1999. Dal 2007 al 2011 è stato capo servizio studi di congiuntura politica monetaria, dal 2011 direttore centrale e coordinatore delle attività in ambito di Eurosistema, dal 2010 al 2012 direttore responsabile del rapporto sulla stabilità finanziaria. E’ poi diventato vice direttore generale della Banca d’Italia dall’ottobre del 2012 ed è entrato nel direttorio dell’Ivass dal gennaio del 2013. Ha ricoperto incarichi presso l’Ocse, il G10, la Banca dei regolamenti internazionali e il Fondo monetario internazionale.

Nella sua attività alla Bce Panetta si è caratterizzato per essere fautore di una impostazione prudente sulla politica monetaria, che ha sostenuto a più riprese con approfondite e argomentate analisi economiche (a volte condite con citazioni di brani musicali moderni, di cui è appassionato). Una linea che lo ha visto affiancare le posizioni del governatore uscente della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che come tutti i suoi omologhi dell’area euro siede nel Consiglio direttivo della Bce. Posizioni che ad oggi hanno cercato di frenare le spinte (prevalenti, nel direttorio Bce) di coloro che, invece, propendono per un approccio più aggressivo e intransigente sulla linea monetaria e anti inflazionistica. Tuttavia l’argomento che ha visto Panetta maggiormente impegnato in questi anni è stato quello dell’euro digitale, avendo l’economista italiano la delega sui sistemi di pagamento nel Comitato esecutivo.

L’avvio della nomina a governatore di Bankitalia avviene alla Vigilia della presentazione da parte della Commissione europea della proposta per l’euro digitale. Ma dati i tempi del passaggio di consegne Panetta potrebbe continuare ad occuparsi di questo argomento ancora per alcuni mesi: il mandato di Visco scadrà a novembre. L’uscita di Panetta aprirà in parallelo una partita per la sua sostituzione in seno al Comitato esecutivo della Bce, organo composto dal presidente (attualmente Christine Lagarde succeduta a Mario Draghi nel 2019). Qui la questione è articolata in quanto una regola non scritta prevede che le maggiori economie dell’eurozona, tra cui l’Italia, come la Germania e la Francia, abbiano un rappresentante in qesto direttorio chiave. L’Italia dovrebbe quindi rivendicare questa posizione. Ma al tempo stesso la nomina potrebbe essere fatta pesare nell’ambito delle varie cariche europee in scadenza nei prossimi mesi.