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Trasporto aereo, nel 2024 sfiorati i 220 mln passeggeri negli scali

Trasporto aereo, nel 2024 sfiorati i 220 mln passeggeri negli scaliRoma, 31 gen. (askanews) – Il sistema aeroportuale italiano chiude il 2024 con 219.078.618 passeggeri, l’11,1% in più rispetto al 2023. Di questi, 146 milioni volano su rotte internazionali. Per la prima volta dal 2019, la composizione del traffico torna, quindi, ai valori pre-pandemia, con un terzo dei viaggiatori sul segmento nazionale e due terzi su quello internazionale. Lo afferma Assaeroporti.


Tra i primi 10 scali per numero di passeggeri, Roma Fiumicino risulta in testa con 49.203.734, seguono Milano Malpensa con 28.910.368, Bergamo con 17.353.573, Napoli con 12.650.478, Catania con 12.346.530, Venezia con 11.590.356, Bologna con 10.775.972, Milano Linate con 10.650.990, Palermo con 8.921.833 e Bari con 7.273.141. Di questi, ben 8 aeroporti superano la soglia dei 10 milioni di passeggeri. Analizzando i dati per classe dimensionale di aeroporto, emerge come nel 2024 tutti gli scali abbiano contribuito alla crescita del sistema aeroportuale nazionale, con percentuali di incremento che variano tra il 5,7% (nella classe 1-5 milioni di passeggeri) e il 16,5% (per gli scali con meno di 1 milione di passeggeri).


I movimenti aerei, nell’anno appena concluso, segnano un pieno recupero dei volumi: con una crescita del 7,5% rispetto al 2023, raggiungono 1,7 milioni di unità e superano per la prima volta i livelli registrati nel 2019, prima della pandemia. Record, infine, per il segmento cargo che, con 1,25 milioni di tonnellate di merce trasportata, supera il traguardo storico del 2017 (1.15), con una crescita, rispetto al 2023, più marcata nei primi 8 mesi dell’anno. Milano Malpensa si conferma il principale hub cargo del Paese: con 727 mila tonnellate di merce avio, rappresenta il 62% del mercato, seguito da Roma Fiumicino, con il 23% dei volumi di merce trasportata per via aerea.

Apple, chiude trimestre con ricavi record per 124,3 mld dollari

Apple, chiude trimestre con ricavi record per 124,3 mld dollariRoma, 30 gen. (askanews) – Apple ha chiuso il primo trimestre fiscale 2025 (chiuso 28 dicembre 2024) con un fatturato di 124,3 miliardi di dollari, in crescita del 4 percento anno su anno, e con un utile per azione di 2,40 dollari, in crescita del 10 per cento.


“Oggi Apple registra il nostro miglior trimestre di sempre” ha affermato in una nota il ceo Tim Cook “Il nostro fatturato record e i solidi margini operativi hanno portato l’EPS a un nuovo record storico con una crescita a due cifre e ci hanno consentito di restituire oltre 30 miliardi di dollari agli azionisti”. Il consiglio di amministrazione di Apple ha annunciato un dividendo in contanti di 25 centesimi per azione in pagamento il 13 febbraio.

La Bce taglia ancora i tassi e segnala che la riduzione proseguirà

La Bce taglia ancora i tassi e segnala che la riduzione proseguiràRoma, 30 gen. (askanews) – La Banca centrale europea ha nuovamente tagliato di 25 punti base i tassi di interesse per l’area euro: con cui quello che di fatto resta il riferimento chiave – il tasso sui depositi parcheggiati dalle banche commerciali presso la stessa Bce – scende dal 3% al 2,75%. E la presidente Christine Lagarde ha lanciato un segnale piuttosto esplicito sul fatto che la manovra di rimozione del freno monetario non è conclusa. Sui tassi “siamo ancora in territorio restrittivo e oggi – ha affermato nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo – sarebbe prematuro discutere il punto al quale dovremo fermarci”.


La presidente quindi non si è sbilanciata su quale potrebbe essere il punto di cauta. Le attese prevalenti tra gli analisti spaziano tra il 2,25% e l’1,75%, da raggiungere tra giugno e luglio. Intanto oggi la Bce ha effettuato la quinta riduzione da quando, nel giugno dello scorso anno, ha invertito la rotta e avviato i tagli. Precedentemente, tra il luglio del 2022 e il settembre del 2023, aveva aggressivamente inasprito l’intonazione monetaria, alzando i tassi di 4,50 punti percentuali complessivi in risposta all’elevata inflazione. Con la nuova riduzione di oggi “abbiamo tagliato complessivamente i tassi di 125 punti base rispetto al picco. Alla riunione di oggi non si è discusso se questa decisione fosse appropriata o no: è stata unanime”, ha precisato Lagarde. E l’ipotesi di un taglio più consistente non è stata proposta (a differenza di quanto avvenuto nel precedente direttorio).


La decisione è in linea con le attese dominanti e avviene mentre l’istituzione monetaria si trova ad operare in un contesto di economia in peggioramento: proprio oggi Eurostat ha riportato che nel quarto trimestre la crescita economica dell’area euro è rimasta al palo, con un Pil invariato rispetto ai tre mesi precedenti. Questo spinge la Banca centrale verso una ammorbidimento della linea. All’opposto l’inflazione spinge verso l’inasprimento e tassi più alti. Negli ultimi mesi il caro vita medio dell’eurozona è leggermente risalito, tornando a 2,4% a dicembre a fronte di un obiettivo della Bce che vorrebbe l’inflazione al 2%. Tuttavia, in precedenza, l’istituzione ha detto di attendersi che torni ad attenuarsi nel corso dell’anno per convergere verso il valore auspicato.


E questo scenario di aspettative è stato confermato. “Il processo disinflazionistico è ben avviato”, ha detto Lagarde, che peraltro ha rimarcato come “molti indicatori di fondo” segnalino che l’inflazione “si attesterà al nostro valore obiettivo in maniera sostenibile”. Un altro elemento che frena economia e prezzi è dovuto al fatto che nell’area euro se i redditi reali sono ampiamente tornati ai livelli precedenti al Covid, non così è avvenuto per investimenti e consumi delle famiglie, dato che queste ultime continuano a risparmiare più che in precedenza. “Speriamo che se la fiducia viene ripristinata, specialmente riguardo a ansie e incertezze sugli sviluppi in Europa, i consumatori tornino a ripristinare i loro precedenti livelli di consumi e investimenti”, ha detto la presidente.


Specialmente per l’Europa, la debolezza della fiducia appare in ampia misura collegata al persistere della guerra tra Russia e Ucraina, eventuali sviluppi incoraggianti su questo versante potrebbero quindi favorire risalite anche di consumi e investimenti. Lagarde ha cercato di evitare di sbilanciarsi a fare commenti sul ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, su cui in passato aveva espresso valutazioni decisamente negative. Su un aspetto tuttavia, le criptovalute su cui la nuova amministrazione Usa appare chiaramente favorevole, ha lanciato un messaggio abbastanza esplicito, escludendo che Bce e Eurosistema delle banche centrali si mettano ad acquistare Bitcoin. E’ ampiamente condivisa la valutazione sul fatto che “le riserve debbano essere liquide, sicure e non coinvolte in attività come il riciclaggio. Questo – ha spiegato Lagarde – mi rende fiduciosa che (Bitcoin e criptopasset) non entreranno a far parte delle riserve”. (di Roberto Vozzi). (Fonte immagine: ECB 2025).

Bitcoin, Lagarde esclude acquisti da parte di Bce e Eurosistema

Bitcoin, Lagarde esclude acquisti da parte di Bce e EurosistemaRoma, 30 gen. (askanews) – La presidente della Bce esclude che l’istituzione e l’Eurosistema delle banche centrali si mettano ad acquistare Bitcoin o altri cripto asset. Tra le banche centrali è ampiamente condivisa la valutazione sul fatto che “le riserve debbano essere liquide, sicure e non coinvolte in attività come il riciclaggio. Questo – ha spiegato Christine Lagarde nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo – mi rende fiduciosa che (Bitcoin e criptopasset) non entreranno a far parte delle riserve”. (fonte immagine: ECB 2025).

Lagarde: prematuro discutere oggi quando ci fermeremo su tagli tassi

Lagarde: prematuro discutere oggi quando ci fermeremo su tagli tassiRoma, 30 gen. (askanews) – Sui tassi di interesse alla Bce “siamo ancora in territorio restrittivo e oggi sarebbe prematuro discutere il punto al quale dovremo fermarci” sui tagli. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.


Con la nuova riduzione da 0,25 punti percentuali operata oggi “abbiamo tagliato complessivamente i tassi di 125 punti base rispetto al picco. Alla riunione di oggi non si è discusso se questa decisione fosse appropriata o no: è stata unanime”, ha aggiunto. L’ipotesi di un taglio dei tassi più consistente oggi non sonio state evocate, ha riferito, a differenza di quanto avvenuto nel precedente direttorio. (fonte immagine: ECB 2025).

La Bce taglia nuovamente il tasso guida di 0,25 punti, al 2,75%

La Bce taglia nuovamente il tasso guida di 0,25 punti, al 2,75%Roma, 30 gen. (askanews) – La Banca centrale europea ha nuovamente tagliato i tassi di interesse per tutta l’area euro, nella misura di 0,25 punti percentuali. Quello che di fatto resta il riferimento chiave – il tasso sui depositi parcheggiati dalle banche commerciali presso la stessa Bce – scende così dal 3% al 2,75%, minimo dal febbraio del 2023 (quando era al 2,50%).


Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento cala al 2,90%, mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali cala 3,15%. La decisione è in linea con le attese dominanti e avviene mentre l’istituzione monetaria si trova ad operare in un contesto di economia in peggioramento: proprio oggi Eurostat ha riportato che nel quarto trimestre la crescita economica dell’area euro è rimasta al palo, con un Pil invariato rispetto ai tre mesi precedenti.


Questo spinge la Banca centrale verso una ammorbidimento della linea. Quella di oggi è la quinta riduzione al costo del danaro da quando, nel giugno dello scorso anno, la Bce ha invertito la rotta, dopo che tra il luglio del 2022 e settembre del 2023 aveva aggressivamente inasprito la linea, alzando i tassi di 4,50 punti percentuali complessivi in risposta alla elevata inflazione. E proprio guardando all’inflazione, negli ultimi mesi è leggermente risalita, tornando a 2,4% a dicembre a fronte di un obiettivo della Bce che la vorrebbe al 2%. Tuttavia, in precedenza, l’istituzione ha detto di attendersi che torni ad attenuarsi nel corso dell’anno per convergere verso il valore auspicato. “Il processo disinflazionistico è ben avviato – ribadisce la comunicazione diffusa al termine del Consiglio direttivo -. L’inflazione ha continuato a evolvere sostanzialmente in linea con le proiezioni dei nostri esperti e dovrebbe tornare all’obiettivo nel corso dell’anno”.


Ora l’attenzione si sposta sulle considerazioni che la presidente Christine Lagarde vorrà offrire, nella consueta conferenza stampa esplicativa.

Bce taglia nuovamente il tasso guida di 0,25 punti, al 2,75%

Bce taglia nuovamente il tasso guida di 0,25 punti, al 2,75%Roma, 30 gen. (askanews) – La Banca centrale europea ha nuovamente tagliato i tassi di interesse per tutta l’area euro, nella misura di 0,25 punti percentuali. Quello che di fatto resta il riferimento chiave – il tasso sui depositi parcheggiati dalle banche commerciali presso la stessa Bce – scende così dal 3% al 2,75%, minimo dal febbraio del 2023 (quando era al 2,50%).


Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento cala al 2,90%, mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali cala 3,15%. La decisione è in linea con le attese dominanti e avviene mentre l’istituzione monetaria si trova ad operare in un contesto di economia in peggioramento: proprio oggi Eurostat ha riportato che nel quarto trimestre la crescita economica dell’area euro è rimasta al palo, con un Pil invariato rispetto ai tre mesi precedenti.


Questo spinge la Banca centrale verso una ammorbidimento della linea. Quella di oggi è la quinta riduzione al costo del danaro da quando, nel giugno dello scorso anno, la Bce ha invertito la rotta, dopo che tra il luglio del 2022 e settembre del 2023 aveva aggressivamente inasprito la linea, alzando i tassi di 4,50 punti percentuali complessivi in risposta alla elevata inflazione. E proprio guardando all’inflazione, negli ultimi mesi è leggermente risalita, tornando a 2,4% a dicembre a fronte di un obiettivo della Bce che la vorrebbe al 2%. Tuttavia, in precedenza, l’istituzione ha detto di attendersi che torni ad attenuarsi nel corso dell’anno per convergere verso il valore auspicato. “Il processo disinflazionistico è ben avviato – ribadisce la comunicazione diffusa al termine del Consiglio direttivo -. L’inflazione ha continuato a evolvere sostanzialmente in linea con le proiezioni dei nostri esperti e dovrebbe tornare all’obiettivo nel corso dell’anno”.


Ora l’attenzione si sposta sulle considerazioni che la presidente Christine Lagarde vorrà offrire, nella consueta conferenza stampa esplicativa.

Von der Leyen: il 5 marzo presenteremo un piano d’azione per l’auto

Von der Leyen: il 5 marzo presenteremo un piano d’azione per l’autoMilano, 30 gen. (askanews) – La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il prossimo 5 marzo presenterà un piano strategico per il comparto auto europeo. “L’industria automobilistica europea si trova in un momento cruciale e siamo consapevoli delle sfide che deve affrontare – ha detto in occasione dell’avvio del Dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica europea – Per questo motivo stiamo agendo rapidamente per affrontarle. La domanda fondamentale a cui dobbiamo rispondere insieme è cosa ci manca ancora per liberare la forza innovativa delle nostre aziende e garantire un settore automobilistico solido e sostenibile”.


“La giornata di oggi segna l’inizio di un dialogo che ci aiuterà ad affrontare i cambiamenti futuri – ha proseguito – Il risultato di questo dialogo sarà un Piano d’azione completo, che presenteremo il 5 marzo. Questo piano d’azione traccerà un percorso chiaro per garantire che la nostra industria possa prosperare in Europa e competere con successo sulla scena mondiale”.

Pil, Istat: crescita zero nel quarto trimestre, su anno +0,5%

Pil, Istat: crescita zero nel quarto trimestre, su anno +0,5%Roma, 30 gen. (askanews) – Nel quarto trimestre del 2024 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente ed è cresciuto dello 0,5% in termini tendenziali. E’ la stima dell’Istat. Il quarto trimestre del 2024 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2023. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di un aumento in quello dell’industria e di una diminuzione in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta.

Mediobanca: patto si riunirà il 19 febbraio, sul tavolo Ops Mps e conti

Mediobanca: patto si riunirà il 19 febbraio, sul tavolo Ops Mps e contiMilano, 30 gen. (askanews) – Si riunirà il prossimo 19 febbraio il patto di consultazione di Mediobanca, che raccoglie l’11,6% del capitale della banca. Lo si apprende da fonti finanziarie. Sarà per i soci, racchiusi nell’accordo, la prima occasione formale per valutare l’Ops lanciata da Mps sull’istituto di Piazzetta Cuccia. Sul tavolo, come consuetudine, anche i conti della banca, con la semestrale dell’esercizio 2024-25 che verrà approvata dal cda di Mediobanca il 10 febbraio.


L’accordo di consultazione non prevede né vincoli di blocco né di voto sulle azioni apportate.