Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Ita, Giorgetti incontra Lufthansa. Progresso verso partnership

Ita, Giorgetti incontra Lufthansa. Progresso verso partnership


Ita, Giorgetti incontra Lufthansa. Progresso verso partnership – askanews.it



Ita, Giorgetti incontra Lufthansa. Progresso verso partnership – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha incontrato oggi al Mef il Ceo di Lufthansa Carsten Spohr e il presidente Ita Airways Antonino Turicchi.

“Nel corso del positivo colloquio – si legge in una nota di via XX settembre – è stato illustrato il piano industriale condiviso che determinerà in termini di flotta, network e obiettivi strategici lo sviluppo di Ita Airways. Con l’incontro di oggi, nel solco del Dpcm, si compie un ulteriore progresso nella direzione della partnership industriale tra i due vettori”.

Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita

Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita


Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita – askanews.it



Gentiloni: ridurre debiti e inflazione senza ammazzare crescita – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – “In questa fase, la sfida è quella di dare ulteriore slancio alla ripresa e riprendere il cammino di crescita più sostenuta avviato in questi anni. Una crescita che deve essere sì più sostenuta, ma anche più sostenibile, nel segno della doppia transizione ecologica e digitale e dell’inclusione sociale. All’interno di questo obiettivo si sviluppano una serie di sfide collegate”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni intervenendo al Rome Investment Forum di Febaf.

Secondo l’eurocommissario la prima sfida è “coniugare sostegno alla crescita, equilibrio dei conti e contrasto all’inflazione. Gli effetti della stretta della politica monetaria cominciano a farsi notare. Gli ultimi dati della Bce – ha detto – evidenziano un rallentamento della crescita dei prestiti a imprese e famiglie tra gennaio e febbraio, dal 3,6% al 3,2% per le famiglie e dal 6,1% al 5,7% per le imprese non finanziarie. L’accesso al credito è un dato che andrà tenuto d’occhio nei mesi a venire”. “Quanto alle politiche di bilancio, le misure di sostegno varate per far fronte alla pandemia e alla crisi energetica sono state essenziali, ma hanno anche avuto un costo importante sul piano dei conti pubblici. Il punto è quindi da una parte come rientrare del debito e contenere l’inflazione senza ammazzare la crescita – ha proseguito – prestando attenzione anche alle possibili ripercussioni sul piano della stabilità finanziaria”.

“E dall’altra, la necessità di politiche di bilancio concentrate più sugli investimenti e meno sulla spesa corrente, e con misure di sostegno più mirate di quelle che abbiamo visto finora. Secondo – ha detto ancora Gentiloni -: rafforzare la competitività della nostra industria nelle tecnologie verdi, in un momento in cui tutte le maggiori economie mondiali stanno portando avanti politiche industriali ambiziose”. “L’Europa non può permettersi di rimanere indietro in un settore cruciale per il nostro futuro, che attrae investimenti, crescita e posti di lavoro. Né possiamo permetterci di sviluppare nuove e potenzialmente rischiose dipendenze su materie prime, prodotti e tecnologie strategiche. Dobbiamo invece rilanciare gli investimenti in questi settori evitando – ha avvertito – una doppia frammentazione. Sia all’interno del mercato unico che sul piano del commercio mondiale”.

Istat: a febbraio la disoccupazione è stabile all’8% (quella giovanile scende al 22,4%)

Istat: a febbraio la disoccupazione è stabile all’8% (quella giovanile scende al 22,4%)


Istat: a febbraio la disoccupazione è stabile all’8% (quella giovanile scende al 22,4%) – askanews.it



Istat: a febbraio la disoccupazione è stabile all’8% (quella giovanile scende al 22,4%) – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – A febbraio il tasso di disoccupazione totale è stabile all’8%, quello giovanile scende al 22,4% (-0,4 punti). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat.

Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce su base mensile (-0,6%, pari a -12mila unità) tra le donne, i minori di 35 anni e gli ultracinquantenni. La stabilità del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è dovuta alla crescita tra le donne e le persone con più di 35 anni d’età e alla contestuale diminuzione tra gli uomini e i giovani. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%.

Rispetto a febbraio 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-4,5%, pari a -94mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,1%, pari a -398mila). A febbraio il numero di occupati è stabile rispetto al mese di gennaio, mantenendosi superiore a 23milioni 300mila, ha reso noto l’Istat spiegando che tale stabilità è sintesi della crescita osservata tra gli uomini, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni, e del calo registrato, oltre che tra i 35-49enni, tra le donne e i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti).

Secondo le stime preliminari dell’Istituto, il numero di occupati a febbraio 2023 supera quello di febbraio 2022 dell’1,5% (+352mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,2 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,2 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

Istat: disoccupazione febbraio stabile all’8%, per giovani giù a 22,4%

Istat: disoccupazione febbraio stabile all’8%, per giovani giù a 22,4%


Istat: disoccupazione febbraio stabile all’8%, per giovani giù a 22,4% – askanews.it



Istat: disoccupazione febbraio stabile all’8%, per giovani giù a 22,4% – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – A febbraio il tasso di disoccupazione totale è stabile all’8%, quello giovanile scende al 22,4% (-0,4 punti). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat.

Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce su base mensile (-0,6%, pari a -12mila unità) tra le donne, i minori di 35 anni e gli ultracinquantenni. La stabilità del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è dovuta alla crescita tra le donne e le persone con più di 35 anni d’età e alla contestuale diminuzione tra gli uomini e i giovani. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%.

Rispetto a febbraio 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-4,5%, pari a -94mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,1%, pari a -398mila).

Bce: alta incertezza accresce legame tra dati e future decisioni

Bce: alta incertezza accresce legame tra dati e future decisioni


Bce: alta incertezza accresce legame tra dati e future decisioni – askanews.it



Bce: alta incertezza accresce legame tra dati e future decisioni – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – L’elevata incertezza “accresce l’importanza di un approccio dipendente dai dati per le decisioni del Consiglio direttivo (dalla Bce) sui tassi di riferimento, che saranno determinate dalle sue valutazioni sulle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, dalla dinamica dell’inflazione di fondo e dall’intensità di trasmissione della politica monetaria”. Nel Bollettino economico, la Bce ribadisce l’impostazione per le future decisioni dopo il nuovo rialzo dei tassi di 50 punti base operato lo scorso 16 marzo.

L’obiettivo della manovra restrittiva resta quello di “assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine”, si legge.

Lavoro, Inail: nel I bimestre in calo del 29,1% denunce infortuni

Lavoro, Inail: nel I bimestre in calo del 29,1% denunce infortuni


Lavoro, Inail: nel I bimestre in calo del 29,1% denunce infortuni – askanews.it



Lavoro, Inail: nel I bimestre in calo del 29,1% denunce infortuni – askanews.it




















Roma, 30 mar. (askanews) – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel primo bimestre di quest’anno sono state 86.483 (-29,1% rispetto al febbraio 2022), 100 delle quali con esito mortale (-12,3%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 10.399 (+28,7%). Lo ha reso noto l’Inail.

Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro il mese di febbraio 2023 sono state 86.483, in calo del 29,1% rispetto alle 121.994 del primo bimestre 2022, in aumento rispetto alle 82.634 del 2021 (+4,7%) e in riduzione rispetto al 2020 (-10,4%) e al 2019 (-13,6%). A livello nazionale i dati rilevati al 28 febbraio di ciascun anno evidenziano, per il primo bimestre del 2023 rispetto all’analogo periodo del 2022, un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 111.975 del 2022 ai 74.916 del 2023 (-33,1%), mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 15,5%, da 10.019 a 11.567.

Dl superbonus, governo pone fiducia alla Camera. Si vota domani

Dl superbonus, governo pone fiducia alla Camera. Si vota domani


Dl superbonus, governo pone fiducia alla Camera. Si vota domani – askanews.it



Dl superbonus, governo pone fiducia alla Camera. Si vota domani – askanews.it



















Roma, 29 mar. (askanews) – Il Governo ha posto la fiducia alla Camera sul decreto legge sui crediti fiscali legati ai bonus edilizi. Lo ha annunciato in Aula il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. La fiducia è stata chiesta sul testo del decreto come ulteriormente modificato oggi pomeriggio in Commissione, a seguito dei rilievi mossi dalla Ragioneria generale dello Stato.

Il voto di fiducia si terrà domani, con la chiama dei deputati che inizierà alle 18. Alle 16,30 si svolgeranno le dichiarazioni di voto. L’esame del decreto riprenderà quindi lunedì, con l’illustrazione degli ordini del giorno che saranno votati martedì e a seguire, lo stesso giorno, il voto finale sul provvedimento. Il decreto, che deve essere convertito in legge entro il 17 aprile, passa poi all’esame del Senato per la seconda lettura.

Oggi è stato necessario un ulteriore passaggio in Commissione finanze a seguito dei rilievi della Ragioneria sugli emendamenti approvati lunedì. In particolare “al fine di escludere effetti negativi sulla finanza pubblica” i tecnici del Mef hanno chiesto di dettagliare la norma che consente alle banche di convertire i crediti acquistati in Bpt, specificando che il primo utilizzo può essere fatto in relazione a emissioni “ordinarie”, effettuate a partire dal 1° gennaio 2028. L’inserimento del termine “ordinarie” esclude la possibilità che nel 2028 si possa ricorrere a emissioni “straordinarie” con conseguenti ricadute sui conti pubblici. Nelle richieste della Rgs anche quella di completare la norma aggiungendo che “con appositi provvedimenti di natura direttoriale dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero dell’economia, sentita la Banca d’Italia, sono individuate le modalità applicative”.

Bankitalia: il superbonus è un costo rilevante per i conti pubblici

Bankitalia: il superbonus è un costo rilevante per i conti pubblici


Bankitalia: il superbonus è un costo rilevante per i conti pubblici – askanews.it



Bankitalia: il superbonus è un costo rilevante per i conti pubblici – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – “Come da noi sottolineato più volte, tali agevolazioni hanno un costo, un costo rilevante per i conti pubblici che va valutato considerando il migliore impatto di questa tipologia di investimenti sulla produttività e sulla crescita nel lungo periodo rispetto a possibili impieghi alternativi”. Lo ha sottolineato Pietro Tommasino economista della Banca d’Italia in audizione presso la commissione Bilancio della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli effetti macroeconomici e di finanza pubblica derivanti dagli incentivi fiscali in materia edilizia.

Immobiliare, in Italia oltre 1 milione di edifici da innovare

Immobiliare, in Italia oltre 1 milione di edifici da innovare


Immobiliare, in Italia oltre 1 milione di edifici da innovare – askanews.it



Immobiliare, in Italia oltre 1 milione di edifici da innovare – askanews.it




















Milano, 29 mar. (askanews) – In Italia ci sono quasi 1,1 milioni di edifici residenziali sui quali è necessario effettuare interventi di innovazione dal punto di vista edilizio, urbanistico e sociale. Seguendo gli obiettivi dettati dall’Unione Europea, sarebbero coinvolti oltre 36mila edifici all’anno (una città come Messina) per i prossimi 30 anni, in grado di generare un impatto economico sul patrimonio edilizio di 22,6 miliardi di euro l’anno e produrre potenziali ricadute di natura sociale per ulteriori 17,1 miliardi. È quanto emerge dall’Osservatorio sull’innovazione “La S di ESG, una storia italiana di valore” presentato da Scenari Immobiliari e Dils nel corso dell’Innovation Forum 2023.

Nelle principali città italiane sono, infatti, presenti 1,1 milioni di edifici residenziali costruiti tra il 1946 e il 1989 (pari al 13,5% dei quasi 8 milioni complessivi appartenenti allo stesso periodo storico), con 6,3 milioni di unità abitative (28,9% dei 21,7 milioni totali), sui quali è prioritario effettuare interventi di innovazione dal punto di vista edilizio, urbanistico e sociale. Attenendosi all’obiettivo comunitario di ricostruire annualmente il 2% degli edifici esistenti nelle aree urbane, sarebbe necessario intervenire potenzialmente su circa 36.300 edifici all’anno (pari al 2% degli 1,8 milioni di edifici residenziali esistenti nelle principali città italiane) in un arco temporale di 30 anni, solo per quanto riguarda il patrimonio realizzato tra il ’46 e la fine degli anni ’80.

La quantificazione economica degli investimenti di natura immobiliare necessari alla potenziale attivazione dell’intero processo di ricostruzione annuale degli edifici residenziali nelle aree urbane della penisola è stimabile partendo da una media degli attuali costi unitari relativi a interventi di nuova costruzione e di ristrutturazione edilizia, compresi tra 750 euro al mq e 1.600 euro. Di conseguenza, è possibile stimare il potenziale impatto economico della piena attuazione degli obiettivi comunitari in termini di innovazione del patrimonio edilizio abitativo in 22,6 miliardi l’anno, i quali sono a loro volta in grado di generare ricadute di natura sociale potenzialmente monetizzabili in ulteriori 17,1 miliardi, in relazione alle diverse tipologie di intervento.

Ita Airways: ricavi per 1.576 mln, perdita netta 486 mln

Ita Airways: ricavi per 1.576 mln, perdita netta 486 mln


Ita Airways: ricavi per 1.576 mln, perdita netta 486 mln – askanews.it



Ita Airways: ricavi per 1.576 mln, perdita netta 486 mln – askanews.it



















Roma, 28 mar. (askanews) – Nel 2022 Ita Airways ha registrato una perdita netta di 486 milioni di euro su cui l’effetto del deterioramento dello scenario macroeconomico ha inciso per oltre 280 milioni di euro. I ricavi sono ammontati a 1,576 miliardi di euro mentre l’ebitda è negativo per 338 milioni di euro. Le attese della Società per l’esercizio 2023 sono di un’ulteriore consistente crescita del volume dei ricavi trainati dall’espansione del network delle destinazioni servite garantita dall’incremento della flotta, da cui consegue un significativo miglioramento del risultato operativo atteso. E’ quanto si legge nel comunicato diffuso al termine del Cda che ha approvato il bilancio. I risultati dell’anno sono la conseguenza del notevole impegno profuso dalle risorse della Società che hanno contribuito in maniera decisiva nella fase di start up e di consolidamento delle attività operative della Società in un contesto di mercato ancora complesso.