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Banche, Enria (Bce) esclude che nell’Ue si nascondano “casi Svb”

Banche, Enria (Bce) esclude che nell’Ue si nascondano “casi Svb”


Banche, Enria (Bce) esclude che nell’Ue si nascondano “casi Svb” – askanews.it



Banche, Enria (Bce) esclude che nell’Ue si nascondano “casi Svb” – askanews.it


















Roma, 21 mar. (askanews) – Nell’eurozona non si nascondono casi simili alla Silicon Valley Bank. In sintesi, è il messaggio lanciato dal presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, Andrea Enria durante una audizione congiunta con l’Eba, l’Autorità bancaria europea, al Parlamento europeo sulla crisi Svb e di altre banche.

Non ci sono banche analoghe nell’Ue “innanzitutto perché le banche che vigiliamo non mostrano le caratteristiche di estremo rischio sui tassi di interesse e di concentrazione su una base di depositi non garantiti che potremmo chiamare business model Svb”, ha affermato. “Generalmente le nostre banche operano con una base di clienti più diversificata. I depositi non garantiti sono una importante fonte di finanziamento anche nell’area euro, ma tendono ad essere rilevanti su banche con modelli di business che sono ben diversificati – ha proseguito – sia sul versante degli attivi sia sulla base delle esposizioni”.

Inoltre nell’eurozona e nell’Ue le banche sono tenute a rispettare dei requisiti patrimoniali sulle liquidità più rigorosi che nel caso della banca californiana.

Superbonus, verso la proroga per la cessione dei crediti 2022

Superbonus, verso la proroga per la cessione dei crediti 2022


Superbonus, verso la proroga per la cessione dei crediti 2022 – askanews.it



Superbonus, verso la proroga per la cessione dei crediti 2022 – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Trovata la quadra per salvare i crediti 2022 derivanti da bonus edilizi che senza interventi sarebbero decaduti il prossimo 31 marzo. Nel corso di una riunione tra governo e maggioranza sul decreto crediti, tenuta questa mattina alla Camera, è stata trovata una soluzione che prevede una proroga onerosa al 30 novembre 2023 della comunicazione dell’esercizio dell’opzione di cessione alle banche dei crediti per le spese effettuate nel 2022. Per beneficiare della proroga è richiesto un contributo in quota fissa di 250 euro.

La proroga sarebbe il risultato del combinato disposto di una remissione in bonis da parte dell’Agenzia delle Entrate dei crediti 2022 in scadenza (resa possibile da un cosiddetto ‘comunicato-legge’ del Mef) e della riformulazione di un emendamento da parte del relatore Andrea De Bertoldi (FdI) che darà tempo fino al 30 novembre per comunicare, in sede di dichiarazione dei redditi, la cessione del crediti 2022 alla banca. L’emendamento sarà depositato domattina in Commissione Finanze della Camera, che sta esaminando il decreto crediti, insieme ad una serie di riformulazioni che recepiranno le modifiche parlamentari, su cui è già arrivato il via libera del governo.

Tra queste la proroga del superbonus al per le abitazioni unifamiliari al 30 giugno per chi entro il 30 settembre scorso abbia effettuato almeno il 30% dei lavori. Dovrebbe arrivare anche il via libera alla prosecuzione dello sconto in fattura e della cessione dei crediti per il sismabonus e per i lavori di Iacp e delle Onlus mentre per l’edilizia libera sconto e cessione verranno confermati per i lavori svolti prima dell’entrata in vigore del dl, facendo riferimento al bonifico dell’acconto effettuato ovvero alle autocertificazioni delle parti sulla data certa del contratto.

Tecnica: 2022 da record, ricavi in crescita a 561 milioni (+21%)

Tecnica: 2022 da record, ricavi in crescita a 561 milioni (+21%)


Tecnica: 2022 da record, ricavi in crescita a 561 milioni (+21%) – askanews.it



Tecnica: 2022 da record, ricavi in crescita a 561 milioni (+21%) – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – Tecnica Group – leader mondiale nelle calzature per l’outdoor e nelle attrezzature per gli sport invernali coi marchi Nordica, Blizzard, Lowa, Moon Boot e Rollerblade – ha chiuso il 2022 con un fatturato di 561 milioni (+21%), un ebitda adjusted a 94,5 milioni (+14%) e un utile consolidato di 45 milioni (+9%).

Per l’azienda veneta si confermano mercati principali l’area DACH (in crescita di circa 30 milioni sul 2021), che rappresenta il 39% delle vendite nette, e il Nord America (+30 mln), che rappresenta il 30% delle vendite nette. Importante la crescita della quota di mercato anche in Italia (+64%) e in Francia (+23%). “Gli ottimi risultati raggiunti da Tecnica Group nel 2022, i migliori della nostra storia, hanno ancora più valore perché raggiunti in un periodo di marcata turbolenza, economica e sociale”, ha commentato il Ceo Giovanni Zoppas. “Il gruppo ha dimostrato nei fatti di sapersi adattare alla complessità del periodo ma allo stesso tempo di essere pronto a cogliere al massimo le opportunità offerte dai mercati. Sono queste caratteristiche di resilienza e reattività, unite ad un portafoglio marchi di assoluta eccellenza, che ci rendono ragionevolmente ottimisti per un futuro che pure si delinea ancora incerto”.

Euro digitale, Lagarde: non sarà né programmabile né “a tempo”

Euro digitale, Lagarde: non sarà né programmabile né “a tempo”


Euro digitale, Lagarde: non sarà né programmabile né “a tempo” – askanews.it



Euro digitale, Lagarde: non sarà né programmabile né “a tempo” – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – L’eventuale euro digitale non sarà “programmabile” o con un uso vincolato “a tempo”, non avrà il pieno anonimato dei contanti, anche se potrebbe esserne creata una versione con privacy rafforzata (che al momento la Bce chiama “cash plus”). La ha riferito la presidente della Bce, Christine Lagarde nel corso di un convegno della Banca dei regolamenti internazionali, in cui ha anche sostenuto che i timori sulla privacy e sull’ipotesi che la banca centrale possa trasformarsi in una specie di Grqnde Fratello sono “mal riposti”. E che andrebbero piuttosto indirizzati sulle big tech.

“La gente è particolarmente preoccupata per la sua privacy. C’è l’ansia per una Banca centrale Big Brother, non penso che siano preoccupazioni molto fondate. Una banca centrale – ha detto Lagarde – non ha nessun interesse a usare i dati personali dei clienti delle banche”. “Le banche sono gli intermediari naturali e con un euro digitale opererebbero sulla base di quello che sarebbe richiesto contro il riciclaggio il finanziamento al terrorismo e le regole in generale. La banca centrale non è interessata ai dati e non vuole monetizzarli. Invece ci sono alcune grandi compagnie che sono interessate nella raccolta, la gestione e l’analisi dei dati su vasta scala, per monetizzarli. Quindi penso che l’ansia sia mal riposta rispetto alla Banca centrale e dovrebbe essere più concentrata sull’uso che si fa dei dati personali da parte di alcune grandi compagnie tecnologiche”.

Quanto a alcuni aspetti chiave del contante, l’euro digitale “non sarà mai totalmente anonimo e la protezione della privacy non sarà mai come sul contante. Ed è la ragione per cui il contante ci sarà sempre, se la gente vuole usare il contante su alcune transazioni deve esserci. Ma sarà piuttosto vicino alla completa neutralità. Stiamo anche valutando opzioni come il ‘cash plus’ a cui, su somme limitate potremmo dare un anonimato simile al contante. Lo verificheremo prima di ottobre”, quando il Consiglio direttivo della Bce deciderà se portare avanti i preparativi per la valuta digitale. “Voglio però tracciare un confine chiaro sul concetto di programmabilità. Per noi l’emissione di una valuta digitale, che sarebbe valuta della Banca centrale non sarebbe programmabile: non sarebbe emessa con alcuna limitazione sull’uso e sulla tempistica”, ha affermato la presidente. “Quelli che possono fare questo sono gli intermediari, le banche commerciali. E’ la loro attività e lo sanno come fare. Un euro se è contante o digitale non può essere programmabile”, ha concluso.

Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici

Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici


Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici – askanews.it



Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Redditività da record e crediti deteriorati ai minimi storici nelle Banche dell’Ue. Mentre finora “complessivamente il settore si è mostrato molto resiliente allo shock causato dalla guerra, anche più di quanto ci attendessimo in una analisi di vulnerabilità lo scorso maggio”. Lo rileva Andrea Enria, presidente del ramo di Vigilanza bancaria della Bce nel rapporto sul 2022, che presenterà oggi al Parlamento Ue.

Va subito segnalato che le considerazioni di Enria, contenute in una sorta di auto intervista a inizio studio, risalgono al 28 febbraio scorso, secondo quanto precisa la Bce, ben prima quindi che si scatenasse la tempesta di Borse e banche delle ultime sedute. Il coefficiente di solidità patrimoniale per l’insieme del settore Cet1 “si è attestato al 14,7% alla fine del terzo trimestre del 2022, solo leggermente più basso – ha notato – del valore che si era visto a fine 2019”, prima della crisi causata dal lockdown e restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid.

Secondo il capo della vigilanza bancaria della Bce la qualità degli attivi delle banche ha continuato a migliorare, mentre il volume complessivo dei crediti deteriorati “è calato in maniera rilevante a 349 miliardi di euro alla fine di settembre 2022, il valore più basso” da quando è iniziata la serie storica del monitoraggio della vigilanza Bce nel 2015. Intanto la redditività delle banche ha a sua volta segnato un record, in senso positivo con la media di Return on equity del 7,6% per le banche nel terzo trimestre del 2022.

Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti)

Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti)


Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti) – askanews.it



Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti) – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Peggiora il clima di fiducia nel settore della Finanza in Germania, secondo l’ultima indagine condotta dall’Istituto Zew. A marzo l’indicatore sulle aspettative degli operatori è crollato di 15,1 punti rispetto al mese precedente, portandosi a quota 13 punti, secondo quanto riporta è un comunicato.

La componente sull’attuale situazione dell’economia della Germania ha invece segnato un deterioramento solo marginale, calando di 1,4 punti a quota -46,5 punti. “Attualmente i mercati finanziari internazionali sono sotto forti pressioni. Questo alto livello di incertezza si è riflesso anche su l’indicatore Zew. La valutazione sugli sviluppi degli utili delle banche si è deteriorata considerevolmente, sebbene rimanga positiva”, ha commentato il presidente dell’Istituto, Achim Wanbach.”Le stime l’industria delle assicurazioni sì sono a loro volta deteriorati in maniera rilevante”.

I dati sono ben peggiori delle aspettative medie degli analisti, che tuttavia erano presumibilmente state elaborate prima che si scatenasse la tempesta su mercati e banche la scorsa settimana. Sempre secondo la rilevazione dello Zew, le aspettative dei mercati sugli sviluppi dell’eurozona sono a loro volta calate in maniera rilevante, accadendo di 19,7 punti a quota 10 punti. Le valutazioni sulla situazione attuale dell’economia dell’eurozona sono calate di 3 punti a quota 44 ,6 meno punti.

Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone

Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone


Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone – askanews.it



Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – In distribuzione persa l’acqua necessaria al fabbisogno di 43 milioni di persone. Nel 2020, rispetto al 2018, i volumi complessivi movimentati nelle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile diminuiscono di circa un punto percentuale, mentre le perdite in distribuzione (42,2%) non presentano variazioni significative (erano al 42%), confermando ancora lo stato di inefficienza di molte reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile. Lo ha reso noto l’Istat.

Le perdite – ha rilevato l’Istituto – rappresentano uno dei principali problemi per una gestione efficiente e sostenibile dei sistemi di approvvigionamento idrico e, benché molti gestori del servizio idrico abbiano avviato iniziative per garantire una maggiore capacità di misurazione dei consumi, la quantità di acqua dispersa in rete continua a rappresentare un volume cospicuo, quantificabile in 157 litri al giorno per abitante. Stimando un consumo pro capite pari alla media nazionale, il volume di acqua disperso nel 2020 soddisferebbe, dunque, le esigenze idriche di oltre 43 milioni di persone per un intero anno.

Antitrust avvia istruttoria su Tik Tok per sfida cicatrice francese

Antitrust avvia istruttoria su Tik Tok per sfida cicatrice franceseRoma, 21 mar. (askanews) – La sfida della ‘cicatrice francese’ finisce nel mirino dell’Antitrust. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti della società irlandese TikTok Technology Limited, attiva nel settore dei social media attraverso la piattaforma TikTok, e responsabile per i rapporti con i consumatori europei. Il procedimento coinvolge anche la società inglese e quella italiana.
L’Autorità ha deciso di avviare l’istruttoria a seguito della presenza sulla piattaforma di numerosi video di ragazzi che adottano comportamenti autolesionistici; da ultimo, è diventata virale la sfida “cicatrice francese”. La piattaforma TikTok gode di ampia popolarità, in costante crescita, soprattutto presso i minori. La sua fruizione è semplice e immediata, sia per caricare e pubblicare video sia per visionarne i contenuti, che sono proposti tramite una profilazione delle abitudini di navigazione degli utenti, dei like, delle pagine seguite, sulla base di un processo di elaborazione algoritmica.
L’Antitrust ha contestato a TikTok la mancata predisposizione di adeguati sistemi di monitoraggio per vigilare sui contenuti pubblicati dai terzi, secondo i parametri di diligenza richiesti, e soprattutto in presenza di fruitori del servizio particolarmente vulnerabili quali i minori.
Secondo l’Autorità, inoltre, le società non avrebbero applicato le proprie Linee Guida, che contemplano la rimozione di contenuti pericolosi relativi a sfide, suicidio, autolesionismo e alimentazione scorretta. Infine, si è contestato lo sfruttamento di tecniche di intelligenza artificiale suscettibili di provocare un indebito condizionamento dell’utenza. Il riferimento è, in particolare, all’algoritmo sotteso al funzionamento della piattaforma che, adoperando i dati degli utenti, personalizza la visualizzazione della pubblicità e ripropone contenuti simili a quelli già visualizzati e con cui si è interagito attraverso la funzione like.
Inoltre l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha svolto un’ispezione nella sede italiana di TikTok.

Insurtech e broker: Insoore stringe partnership con Acrisure Italia

Insurtech e broker: Insoore stringe partnership con Acrisure ItaliaRoma, 21 mar. (askanews) – Insoore e Acrisure Italia annunciano la firma di una partnership strategica. Grazie all’accordo, le soluzioni di Insoore, realtà insurtech che si occupa di rendere più efficiente e digitale la gestione dei sinistri, saranno disponibili per i clienti di Acrisure Italia, uno dei principali broker assicurativi retail che negli anni ha dimostrato di essere particolarmente attento all’evoluzione digitale del mercato.
L’intesa prevede che Insoore supporti Acrisure Italia nell’introduzione di soluzioni tecnologicamente avanzate per la customer satisfaction degli assicurati, offrendo una maggiore efficienza, trasparenza e velocità nella gestione dei processi. In particolare, Acrisure Italia sarà il primo cliente di Insoore a testare la nuova piattaforma sviluppata dall’insurtech per i broker, confermando così il proprio impegno nell’essere un’azienda all’avanguardia sul mercato.
“La collaborazione con Acrisure Italia è un passo fondamentale nella nostra strategia di crescita”, ha dichiarato Enrico Scianaro, CEO di Whoosnap, società proprietaria di Insoore. “Siamo entusiasti di lavorare con un partner così importante e attento alle trasformazioni in atto nel settore assicurativo, come è Acrisure Italia. Abbiamo lavorato intensamente per creare uno strumento di gestione automatizzata dei sinistri dedicato ai broker, con l’idea di sfruttare al meglio le tecnologie che stiamo sviluppando in ambito AI. Siamo entusiasti di vederlo approdare sul mercato con un partner lungimirante come è Acrisure Italia”.
“Questa alleanza strategica con Insoore è un ulteriore passo avanti in una relazione già consolidata che ci permetterà di rafforzare la nostra offerta congiunta sul mercato”, ha dichiarato Francesco Sardara, CFO e COO di Acrisure Italia S.p.A.. “Il mio team ed io siamo entusiasti di lavorare a stretto contatto con Insoore e di testare la loro nuova piattaforma sviluppata per i broker che renderà ancora più efficiente la gestione dei sinistri. Queste nuove tecnologie ci permetteranno di cercare soluzioni sempre più efficienti e innovative.”
L’accordo tra Insoore e Acrisure Italia ha il potenziale per avere un respiro internazionale e portare il modello anche all’estero, confermando così che l’Italia può rappresentare un mercato di avanguardia e innovazione.

Auto, Acea: a febbraio vendite Ue +11,5%, bene Spagna e Italia

Auto, Acea: a febbraio vendite Ue +11,5%, bene Spagna e Italia

In crescita bev e ibride. Quota mercato Stellantis 19,1% (-1,9pp)

Milano, 20 mar. (askanews) – Prosegue la crescita del mercato auto Ue: a febbraio le immatricolazione sono aumentate dell’11,5% a 802.763 unità. Lo rende noto l’Acea, l’Associazione dei produttori di auto europei, ricordando la bassa base di confronto dovuta alla crisi dei chip a inizio 2022. Fra i principali mercati, Spagna e Italia hanno registrato gli aumenti più significativi (+19,2% e +17,4% rispettivamente).
Nei primi due mesi dell’anno, il mercato Ue ha raggiunto quasi 1,6 milioni di immatricolazioni (+11,4%). Guardando ai quattro principali mercati, la Spagna (+32,1%) e l’Italia (+18,2%) hanno registrato i maggiori rialzi, seguite dalla Francia (+9,1%). Stabile nel bimestre il mercato tedesco (+0,2%).
A febbraio si è registrato un aumento delle auto elettriche e ibride, che ora rappresentano rispettivamente il 12,1% e il 25,5% del mercato. Tuttavia, la benzina è ancora la prima scelta nell’Ue, con una quota di mercato del 36,9%.
Il mese scorso, le nuove immatricolazioni di veicoli elettrici (Bev) nell’Ue sono aumentate del 39,7% raggiungendo 97.300 auto, con una quota di mercato del 12,1%, rispetto al 9,7% di febbraio 2022. Ad eccezione della Repubblica Ceca (-3,2%) e Slovacchia (-28,2%), tutti i mercati della regione hanno contribuito a questa crescita con incrementi percentuali a doppia e tripla cifra, compresi i tre maggiori: Germania (+14,7%), Francia (+45,7%) e Paesi Bassi (+88,9%).
Anche le vendite di veicoli ibridi (Hev) sono aumentate del 22,3% a 204.883 unità pari a una quota di mercato del 25,5% (+2,2 pp). La crescita è stata sostenuta da aumenti a doppia cifra nei quattro mercati chiave della regione: Spagna (+31,8%), Francia (+24,6%), Germania (+24,2%) e Italia (+23,9%). Al contrario, le immatricolazioni di veicoli ibridi plug-in (Phev) sono diminuite del 7,4% a 57.569 auto vendute, principalmente a causa della flessione in Germania (-44,8%), a causa della fine dei sussidi.
A febbraio 2023 le immatricolazioni di auto a benzina sono aumentate dell’11,1%, pari a una quota di mercato del 36,9%, in linea con quella registrata nel 2022. Spagna (+19,0%), Italia (+16,3%), Germania (+8,9%) e Francia (+7,7%) hanno tutte contribuito alla crescita. Continua invece la flessione delle auto diesel (-8,4%) pari a una quota di mercato del 15% (-3,2 pp), nonostante aumenti in alcuni mercati dell’Europa centrale come Polonia (+18,9%) e Repubblica Ceca (+12,4%), oltre che in Italia (+2,2%).
A livello di gruppi auto, Volkswagen a febbraio registra una quota di mercato del 26% (+1,5 pp) con 208.503 auto immatricolate (+18,2%). Al secondo posto Stellantis con una quota di mercato del 19,1% (-1,9 pp) e 153.684 immatricolazioni (+1,6%). Terza Renault con una quota di mercato del 10,8% (+1,3 pp) e 86.779 auto venute (+26,3%). A seguire Hyundai all’8,4% (-0,9 pp) e 67.764 auto vendute (+1,4%) e Toyota al 7,3% (+0,2 pp) e 58.329 auto vendute (+14,6%).