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Lagarde rassicura: banche Ue poco esposte ai bond falcidiati

Lagarde rassicura: banche Ue poco esposte ai bond falcidiatiRoma, 20 mar. (askanews) – La Banca centrale europea torna rassicurare sulla tenuta delle banche nell’Unione. E in una audizione al Parlamento europeo, calendarizzata da mesi ma che giunge all’indomani del piano di salvataggio approntato in tutta fretta dalle autorità elvetiche sul Credit Suisse, la presidente Christine Lagarde ha avvertito che, ove fosse necessario, l’istituzione è pronta a intervenire per salvaguardare la stabilità finanziaria. Innanzitutto avendo a disposizione tutti gli strumenti che servissero per garantire liquidità, ed eventualmente riattivando sistemi che non usa da molto tempo.
Lagarde ha ripetuto che le banche dell’Ue dispongono di margini solidi, sia sui livelli patrimoniali che sugli strumenti di liquidità abbondanti. E’ poi intervenuta su un aspetto del salvataggio di Credit Suisse, tramite l’acquisizione di Ubs che ha fatto drizzare i capelli a diversi investitori osservatori: l’azzeramento del valore di alcuni tipi di obbligazioni (At1).
Innanzitutto affermando che l’esposizione delle banche Ue a questi specifici titoli “è molto limitata, parliamo non di miliardi ma di milioni”, ha detto. “Potrete chiedere meglio domani a Andrea Enria”, il presidente del Meccanismo unico di Vigilanza bancaria della Bce, che terrà a sua volta una doppia audizione al Parlamento Ue. “Ma non sono totalmente disiteressata alla questione e ho chiesto di investigare e un primo feedback indica che l’esposizone è molto limitata – ha aggiunto – in particolare sulle emissioni At1”.
Poi richiamandosi a un chiarimento fornito già questa mattina da Vigilanza della Bce, Eba (Autorità bancaria europea) e Single Resolution Board: e cioè che nella Ue le regole impongono che prima di intaccare il valore di qualunque bond si debbano esaurire quelli di azioni e altri strumenti di “common equity”.
In sostanza il caso Credit Suisse non farà da precedente per eventuali situazioni simili che dovessero verificarsi nell’Unione. “Le decisioni prese dalle autorità svizzere ieri sono state prese sulla base delle leggi svizzere e sulla base degli accordi contrattuali che sono stati presi da queste entità svizzere, in particolare sui bond At1. Ma la Svizzera non fissa standard per l’Unione Europea: gli standard per l’Ue sono fissati dal Parlamento europeo”, ha detto.
Più in generale, guardando alle due vicende che, separatamente (apparentemente) hanno scosso Borse e banche in queste ultime sedute, Lagarde ha affermato che la Silicon Valley Bank e Credit Suisse sono “casi molto diversi” tra loro. “Quello di Svb è l’esempio perfetto di un bank run. Invece Credit Suisse è un caso di problemi di molto lungo termine: non penso che siamo in presenza della stessa diagnosi e delle stesse cause”.
Ad ogni modo alla Bce “stiamo monitorando gli sviluppi di mercato attentamente e siamo pronti a rispondere se necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’aria euro”, ha assicurato.
Lagarde ha chiarito che non vi saranno compromessi tra le misure per la stabilità finanziaria e queste, restrittive, per combattere l’alta inflazione, asserendo che su questi versanti la Bce opererebbe con strumenti diversi tra loro.
Tuttavia ha anche rimarcato che la prudenza con cui la Bce sta procedendo nella progressiva riduzione del bilancio e degli stock di titoli (prevalentemente di Stato) in portafoglio è stata decisa in modo da “assicurare che l’Eurosistema mantenga una continua presenza di mercato”. Inoltre ha ribadito che la manovra di inasprimento quantitativo “non è lo strumento primario” per perseguire il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2%: per questo invece l’intervento numero uno è focalizzato sui tassi di interesse.
“Chiaramente – ha ammesso – le tensioni sulla stabilità finanziaria possono avere un impatto sulla domanda, che al momento è incerto ma bisognerà tenerne conto nelle valutazioni sulle prospettive economiche. Lo si vedrà nelle nostre prossime previsioni” (che verranno aggiornate fra tre mesi).

Tabacco, JTI rafforza il suo impegno con la filiera italiana

Tabacco, JTI rafforza il suo impegno con la filiera italianaRoma, 20 mar. (askanews) – Rafforzare il proprio impegno con la filiera italiana, investire nel territorio e sostenere la filiera. È stato firmato oggi l’accordo tra JTI, secondo player nel mercato italiano, e il Masaf, finalizzato all’acquisto da parte dell’azienda di tabacco italiano per i prossimi tre anni.
L’intesa, siglata alla presenza del Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, delle associazioni di categoria rappresentative degli agricoltori Confagricoltura e Cia, del Presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia, Didier Ellena, e del Corporate Affairs & Communications Director dell’azienda, Lorenzo Fronteddu, rafforza la volontà di JTI di investire sul territorio italiano.
Da oltre 10 anni, infatti, la società sostiene attivamente la filiera del tabacco con investimenti crescenti e con un supporto concreto all’innovazione e alla sostenibilità del comparto.
“Il futuro della filiera italiana del tabacco passa attraverso due concetti imprescindibili: sostenibilità e innovazione”, ha commentato il Sottosegretario al Masaf, Sen. Patrizio La Pietra. “Le centinaia di aziende italiane e le migliaia di lavoratori del settore, distribuite principalmente sul territorio di Umbria, Campania e Veneto, vogliono rimanere competitive sul mercato e per affrontare le sfide future che attendono il mondo dell’agricoltura, impegnato nella produzione di tabacco, sono necessari investimenti importanti e mirati. Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste è al fianco delle nostre aziende produttrici e dell’intera filiera in questo processo di innovazione e sostenibilità. Una vicinanza evidenziata dall’evento odierno, nel quale, presso la sede del Masaf, sono state convocate tutte le principali manifatture, per la sigla di un accordo foriero di investimenti che avranno una durata triennale, in grado quindi di garantire una progettualità di lunga durata alle aziende impegnate nella filiera tabacchicola italiana””.
L’accordo, infatti, di durata triennale, sarà in grado garantire ancor più progettualità alle aziende impegnate nella filiera tabacchicola italiana e, di conseguenza, alle migliaia di lavoratori in essa impiegate. Da sempre, JTI è attenta alle richieste provenienti dai produttori: un appello raccolto anche con la messa a punto di questa intesa, che consentirà loro una programmazione strategica di lungo periodo e una maggior stabilità economica.
L’accordo siglato, finalizzato a dare continuità agli investimenti nel comparto italiano del tabacco, si inserisce nel solco di una strategia più ampia da parte della società, che mira a coniugare sostenibilità economica, sociale e ambientale all’interno dei territori nei quali opera.
“JTI è da sempre accanto alla filiera e ne ascolta le criticità anche nei momenti più complessi”, ha infatti dichiarato Didier Ellena, Presidente e Amministratore Delegato della divisione italiana del Gruppo JTI. “Nel 2022 abbiamo contribuito a creare un contratto innovativo, con la finalità di attutire i rincari dei prezzi dell’energia sui produttori e i coltivatori. Oggi, con questo nuovo accordo, puntiamo ad offrire ulteriore stabilità al comparto e alle sue maestranze, assicurando loro progettualità e una sostenibilità economica di lungo respiro. La filiera italiana del tabacco è un settore di grande storia e tradizione, nota in tutto il mondo per la qualità della sua materia prima e per la modernità delle sue tecniche produttive. E la firma di questa intesa è l’ennesima dimostrazione di quanto JTI voglia continuare a crescere in Italia e insieme all’Italia, nella speranza che essa rappresenti un passo ulteriore all’interno di un percorso ancora più ampio, fatto di sostenibilità, crescita e sviluppo per la nostra azienda e per tutto il comparto”.

Moschino: dopo 10 anni lascia il direttore creativo Jeremy Scott

Moschino: dopo 10 anni lascia il direttore creativo Jeremy ScottMilano, 20 mar. (askanews) – Jeremy Scott lascia dopo 10 anni la direzione creativa della maison Moschino. Lo comunica Aeffe, società del lusso quotata a Piazza Affari, che opera con marchi, tra cui Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Pollini.
Nell’ambito del nuovo corso della controllata Moschino, si legge, Scott lascia il ruolo di direttore creativo, che ricopriva dall’ottobre 2013. In vista della scadenza del contratto di collaborazione, la maison ha convenuto con il designer un nuovo percorso di sviluppo per il brand, che negli ultimi 10 anni ha accresciuto significativamente la propria distintività e visibilità a livello internazionale. Con decorrenza da aprile, l’ufficio stile interno di Moschino si occuperà della direzione creativa della maison.
“Sono fortunato ad aver avuto l’opportunità di lavorare con una forza creativa quale è Jeremy Scott”, ha dichiarato Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe. “Voglio ringraziarlo per il suo impegno decennale nei confronti della maison Moschino e per aver lanciato una visione distintiva e gioiosa che sarà per sempre parte della storia di Moschino”.

Auto, Pichetto: Ue includa biocarburanti ed e-fuel in transizione

Auto, Pichetto: Ue includa biocarburanti ed e-fuel in transizioneMilano, 20 mar. (askanews) – “Se passa la richiesta di includere gli e-fuel avanzata dalla Germania e la nostra per i biocarburanti potremmo dare un assenso di massima, così da garantire un futuro al motore endotermico anche dopo il 2035, sfruttando anche l’idrogeno”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, nel suo intervento al #ForumAutomotive in merito al dibattito sullo stop a diesel e benzina dal 2035 dopo il rinvio del voto da parte del Consiglio europeo in seguito al “no” di Italia e Germania che, ha ricordato il Ministro, “costituiscono una minoranza di blocco”.
“La via maestra rimane l’elettrico, ma senza il 2035 come data fissa per lo stop al termico. L’Italia deve giocare la propria partita. Dobbiamo avere il tempo di accompagnare il nostro sistema produttivo nella transizione”, ha aggiunto Pichetto. A rischio sarebbero 70/80mila posti su 270mila addetti diretti e circa 250mila dell’indotto.
Altro tema è quello della infrastruttura di ricarica: “contiamo di installare 21mila colonnine con i fondi del Pnrr. Stiamo ragionando con Terna”.

Ferretti acquisisce un nuovo cantiere a Ravenna per 80 milioni

Ferretti acquisisce un nuovo cantiere a Ravenna per 80 milioniMilano, 20 mar. (askanews) – Ferretti Group ha acquisito un sito produttivo di oltre 70.000 metri quadrati, comprensivo di bacino di carenaggio, a San Vitale, in provincia di Ravenna. L’operazione ha previsto un investimento iniziale di circa 40 milioni, ai quali seguiranno ulteriori 40 milioni nel prossimo triennio per la realizzazione di nuovi spazi produttivi e un centro di ricerca e sviluppo.
L’acquisizione, completamente finanziata con capitale proprio derivante dai proventi derivanti della recente quotazione alla Borsa di Hong Kong, rientra nelle strategie di crescita del gruppo: a piena operatività il nuovo impianto aumenterà la capacità produttiva di circa il 20%.
Il nuovo complesso produttivo si colloca in una posizione strategica, vicino all’headquarter di Forlì e al cantiere di Cattolica. “L’acquisizione dell’area è il mantenimento di una promessa”, ha commentato il Ceo Alberto Galassi. “Abbiamo grandi progetti e immaginiamo un sito produttivo all’avanguardia in tutti i suoi aspetti: benessere delle persone che vi lavorano, impatto sociale positivo, tutela dell’ambiente anche attraverso la scelta accorta dei materiali e aumento della produzione. Abbiamo trovato a Ravenna la giusta casa per i Wally a vela e per l’espansione dei nostri altri marchi, a partire dalla straordinaria gamma Ferretti Yachts Infynito. Scegliamo ancora una volta l’Italia – ha concluso -, investiamo per rafforzarci, ma anche per tenere alta la bandiera di un’industria simbolo del nostro Paese, quella della nautica di lusso, e dell’ampia rete di imprenditoria e alta artigianalità che tutto il mondo guarda con ammirazione e invidia”.

Banche, Perrazzelli: stiamo monitorando situazione bond At1

Banche, Perrazzelli: stiamo monitorando situazione bond At1Milano, 10 mar. (askanews) – “Stiamo monitorando questa realtà. In particolare dobbiamo capire se riguarda le nostre banche. Nei prossimi giorni saremo in grado di dare qualche segnale”. Così a margine del convegno Aifi, Alessandra Perrazzelli vicedirettrice generale della Banca d’Italia e membro del Supervisory Board del Single Supervisory Mechanism (SSM) della Bce sui bond At1 emessi anche da Credit Suisse.
“Lasciateci un po’ di tempo stiamo monitorando il corso degli eventi, dobbiamo capire dove sono stati utilizzati. Non tutte le banche li hanno utilizzati”, ha aggiunto.
Infine sulla solidità del sistema bancario europeo “siamo nell’ambito delle dichiarazione fatte dalla Bce e da quelle non ci discostiamo”.

Welfare aziendale come strumento di sostenibilità per i territori

Welfare aziendale come strumento di sostenibilità per i territoriMilano, 20 mar. (askanews) – Welfare aziendale come strumento per attuare anche strategie di responsabilità sociale d’impresa e di sostenibilità con impatto sul territorio: se ne discute a Napoli, il 23 marzo – in un incontro all’Università degli Studi “Parthenope” – nel corso della sesta tappa del Giro d’Italia della CSR, promosso da Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale e organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi “Parthenope” l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa .
“I programmi di welfare sono sempre più presenti nelle strategie di sostenibilità delle imprese e l’attenzione al benessere dei collaboratori sta assumendo un’importanza maggiore rispetto al passato – dice Rossella Sobrero, del Gruppo promotore de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale nel presentare i lavori – Alle tradizionali attività che prevedono incentivi e agevolazioni si affiancano iniziative che riguardano la soddisfazione dei bisogni immateriali, favoriscono la conciliazione famiglia/lavoro, considerano con occhi nuovi la richiesta di maggior tempo libero”.
I lavori – che potranno essere seguiti anche in streaming sull canale YouTube de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale saranno aperti da Antonio Garofalo, Rettore dell’Università Parthenope, e a Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. “L’Università degli Studi di Napoli Parthenope è fortemente impegnata sui temi dello sviluppo sostenibile e della sostenibilità economica, sociale e ambientale quali principali sfide per l’umanità nel XXI secolo – dice il Rettore Antonio Garofalo – Alcuni esempi sono l’adesione alla ‘Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS)’ promossa dalla CRUI e la promozione di un Corso di Laurea in ‘Biologia per la sostenibilità’ e del Master Universitario in ‘Sustainability Manager per la Transizione Ecologica’. L’obiettivo è puntare alla formazione di figure in grado di utilizzare strumenti interdisciplinari per supportare la transizione ecologica degli Enti territoriali e delle attività economico-produttive verso la sostenibilità, in un’ottica di collaborazione e co-creazione di valore”.
Come esempi di welfare sostenibile e innovativo sul territorio campano, nella prima sessione di lavoro sono previsti gli interventi di Filomena Buonocore, professore ordinario di Organizzazione aziendale e Comportamento organizzativo all’Università Parthenope; Giovanni Lombardi, presidente del Gruppo Tecno; Laura Pitto, HSE Italy Rail Control Manager Hitachi Rail e Guido Bourelly, amministratore unico di Bourelly Health Service. Al centro della discussione alcuni importanti progetti di sostenibilità sul territorio, come Progetto Cultura di Tecno, che ha avviato importanti partnership con musei come il Real Bosco di Capodimonte e generato legami virtuosi tra pubblico e privato nel segno della cultura: dalla collaborazione con l’Ipe Business School per borse di studio agli studenti di Master post laurea, alla partecipazione al progetto Rivelazioni di Borsa per il recupero e restauro di dipinti e opere d’arte che ritornano così fruibili al pubblico.
Il secondo panel della tappa napoletana del Giro d’Italia della CSR vedrà protagoniste le storie del territorio raccontate da Domenico Salvatore, professore di Organizzazione Aziendale Università degli Studi Suor Orsola Benincasa; Amedeo Manzo, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Napoli; Mariangela Contursi, direttore generale di Spici Società per l’Innovazione, la Cooperazione e l’Internazionalizzazione; Grazia Memmolo, dirigente della sede territoriale INAIL di Napoli e Salerno e Sandra Sarno, direttore della filiale metropolitana dell’INPS di Napoli. Welfare primario, pubblico e secondario dimostrano così di poter lavorare insieme per creare sinergie efficaci nel segno della sostenibilità. Tra gli esempi ci saranno le attività di sostegno al welfare pubblico attivate da BCC Napoli, come la donazione all’ospedale Santobono di un macchinario “Alter G”, indispensabile per la riabilitazione dei piccoli pazienti, e la raccolta di fondi a favore del reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico “Federico II”. BCC Napoli e Gruppo Bancario ICCREA sono anche promotori di una misura che consente ai giovani di ottenere finanziamenti a tasso zero – erogati in funzione dei redditi prospettici – per spesare il percorso di studi scelto o una start-up innovativa.
Dopo il primo Hackathon For Impact, che si è svolto il 9 marzo a Udine, Napoli ospita la seconda sfida il 22 marzo, con la collaborazione dell’Università Parthenope e dell’Università Suor Orsola Benincasa. L’ultimo hackathon si svolgerà invece a Bologna il 31 marzo. “Siamo stati la prima Università italiana ad avviare un percorso accademico specificamente dedicato alla green Economy e da quasi dieci anni abbiamo corsi di studio specifici sul rapporto tra sostenibilità ambientale ed impresa – commenta Lucio d’Alessandro, rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli – L’hackathon for impact rappresenta bene il modo in cui ci piace lavorare su questi temi: collaborazione tra istituzioni e aziende, protagonismo attivo degli studenti, ed un impatto positivo sulla società ed il territorio di cui siamo parte”.
Hackathon For Impact è una nuova attività del Salone realizzata grazie alla collaborazione con CiAL – Consorzio imballaggi alluminio. L’iniziativa consiste in una serie di appuntamenti che coinvolgono giovani e organizzazioni operanti in alcuni dei territori attraversati dal viaggio del Giro d’Italia della CSR.
Il titolo ricorda l’impegno del Salone per promuovere la cultura della misurazione dei risultati e sottolinea l’importanza di generare iniziative che migliorano l’impatto sociale e ambientale generato. Ai partecipanti viene chiesto di prototipare una soluzione innovativa che generi un impatto positivo e che possa essere di ispirazione per le organizzazioni che intendono realizzare iniziative di economia circolare.
I protagonisti di Hackathon For Impact a Napoli saranno 20 giovani suddivisi in tre squadre guidate da coach che li aiuteranno a produrre, in un tempo relativamente breve (8 ore), una proposta da mettere a disposizione delle organizzazioni che decidono di avviare o consolidare un’attività di riciclo e riuso.
A fine giornata una giuria composta da docenti, associazioni, manager, imprenditori sceglierà la squadra vincitrice che presenterà il proprio lavoro la mattina seguente durante l’evento della tappa.
Hackathon For Impact è stato progettato con la collaborazione di Big Bloom, associazione con specifiche competenze nella progettazione di queste iniziative.
Il gruppo vincitore dell’hackathon di Napoli presenterà il proprio lavoro il giorno successivo, al termine della tappa del Giro. Successivamente i vincitori dei tre hackathon saranno invitati a sfidarsi a Milano il 5 ottobre 2023 all’edizione nazionale del Salone della CSR.
Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale – giunto all’11esima edizione e che si svolgerà a Milano in Bocconi il 4, 5 e 6 ottobre 2023 – è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica. Tutti gli appuntamenti e le iniziative del Salone sono consultabili sul sito www.csreinnovazionesociale.it

Compag: preoccupa mancanza di acqua per campagna cerealicola 2023/24

Compag: preoccupa mancanza di acqua per campagna cerealicola 2023/24Milano, 20 mar. (askanews) – Per il mais italiano si prevede un’altra campagna critica. Le intenzioni di semina registrate dall’Istat indicavano un -6% su base nazionale ma, secondo i dati raccolti dalla federazione nazionale delle rivendite agrarie Compag, nell’attuale fase di semine in corso, sembrerebbe che in alcuni areali della Lombardia la riduzione sfiori il 15%, mentre in altre aree del Veneto il calo raggiunga addirittura il 30%.
Anche Ismea prospetta una situazione critica per il 2023 per la produzione di granella di mais, con possibili riduzioni delle rese e del livello qualitativo, legate soprattutto all’incognita del clima e delle risorse idriche a disposizione. Nel rapporto pubblicato di recente da Ismea sulla filiera del mais, si evidenzia che il fabbisogno nazionale di questa materia prima dipende sostanzialmente dalle importazioni: se 20 anni fa la produzione copriva quasi totalmente il fabbisogno, ora il tasso di autoapprovvigionamento è sceso al 40%.
Il ministero dell’Agricoltura ha raccolto, sulla base dei dati Istat, le previsioni di semina per il frumento duro e tenero. Nello specifico, il tenero dovrebbe accrescere le superfici investite del +6,2%, trainato dal calo delle semine di altre colture, in particolare il mais. L’aumento interesserebbe tutto il Paese, ma soprattutto il Nord, dove incidono le preoccupazioni legate alla scarsità di piogge. L’Istat prevede invece in calo il grano duro con un -1,6% a livello nazionale a causa della riduzione del 3,2% di ettari nel Sud e Isole, mentre dovrebbe crescere la superficie nelle aree settentrionali (+11,2% Nord Ovest e +3,8% nel Nord Est), in lieve aumento nelle zone centrali (+1,2%).
“Non appare affatto semplice proiettare i dati produttivi partendo dalle intenzioni di semina per l’andamento climatico anomalo che sta caratterizzando anche il 2023, dopo un 2022 storicamente siccitoso – sostiene Vittorio Ticchiati, direttore generale di Compag – Il periodo invernale 2022/23 continua a essere caratterizzato dalla mancanza di piogge con un deficit che ha interessato in particolare il Nord, dove i grandi laghi e i maggiori fiumi, compreso il Po, si trovano sotto i livelli già allarmanti dello scorso anno. I grandi laghi sono valutati a un indice di riempimento del 30-35%, con le precipitazioni nevose sull’arco alpino in calo del 56%”.

Ue, Giorgetti:con shock attuale vecchio patto stabilità irrealistico

Ue, Giorgetti:con shock attuale vecchio patto stabilità irrealisticoMilano, 20 mar. (askanews) – “Tornare alle regole sospese 3 anni fa non è coerente con l’elevato livello dei debiti pubblici accumulato a seguito della pandemia. Lo sforzo fiscale richiesto dalle precedenti regole per ridurre di un ventesimo all’anno il rapporto debito/Pil sarebbe stato infatti già molto complicato da realizzare, con dati pre-Covid. Irrealistico oggi, alla luce dello shock che ha replicato in termini quantitativi di finanza pubblica quello della crisi finanziaria post 2008”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del suo intervento all’evento organizzato da Intesa Sanpaolo sulla riforma del patto di stabilità.
La proposta della Commissione europea di riforma della governance economica, ha spiegato, “rappresenta sicuramente il punto di partenza, non certo quello di arrivo, della riforma della governance economica europea. L’Italia sta partecipando al dibattito, nei tavoli istituzionali del Consiglio, con analisi e proposte di tipo costruttivo finalizzate a migliorare le linee di riforma”. “È un approccio realistico”, ha concluso Giorgetti.

Fintech, Sistemi spa acquisisce 25% di Ultroneo srl

Fintech, Sistemi spa acquisisce 25% di Ultroneo srlRoma, 20 mar. (askanews) – È stato finalizzato negli scorsi giorni l’accordo di Sisfin Partecipazioni e Investimenti Srl, la holding finanziaria della Sistemi SpA, per l’acquisto del 25% di quote di Ultroneo Srl, l’azienda ideatrice dell’innovativo sistema GetYourBill per la fatturazione elettronica diretta. L’operazione si è divisa in due: da una parte Sistemi ha acquistato varie quote dei business angels che fino ad ora hanno finanziato la crescita della giovane azienda, come Italian Angels for Growth (IAG), dall’altra immettendo capitale nella stessa. LO rende noto Sistemi in un comunicato.
Gli obiettivi dell’operazione sono chiari, e convergono in una direzione fortemente sinergica: sviluppo di nuovi servizi e incremento della forza commerciale. “La partnership con Sisfin rappresenta per Ultroneo l’inizio di una nuova fase di sviluppo per la nostra azienda – afferma il Presidente del CdA di Ultroneo srl, Alvise Abu-Khalil – questo grazie alle importanti azioni che porteremo sul mercato nei prossimi mesi”.
Anche la Presidente del CdA di Sisfin, Enrica Eandi, si rivela molto soddisfatta: “Questa operazione è un ottimo punto di partenza, perché l’integrazione dei servizi di Ultroneo con le nostre soluzioni aumenterà ancora di più il valore aggiunto che portiamo ai nostri utenti e clienti”.
Ultroneo, azienda fintech che ha inventato il sistema GetYourBill per la fatturazione elettronica diretta, ha una storia più unica che rara: da start up legata all’Università di Udine, in soli 5 anni è diventata un’azienda di successo che punta a raggiungere un fatturato di 2 milioni di euro. Dall’altra parte, Sistemi SpA è un punto di riferimento di settore che da oltre 40 anni sviluppa software, supporti e piattaforme di servizio per professionisti, imprese e associazioni. Con più di 100 partner in tutta Italia, 329 dipendenti e un fatturato che ha toccato la quota di 125 milioni nel 2022 si presta a dare uno slancio notevole all’azienda friulana Ultroneo.
“Ringraziamo i partner finanziari che ci hanno aiutati ad arrivare a questo primo livello di sviluppo, – continua Abu-Khalil – ora, anche grazie all’importante appoggio di Sistemi Spa, guardiamo al futuro con entusiasmo e determinazione: siamo pronti a mettere sul mercato nuovi prodotti per i nostri clienti e ad esportarli anche all’estero”.