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Microsoft, Vincenzo Esposito nuovo ad divisione Italia

Microsoft, Vincenzo Esposito nuovo ad divisione ItaliaRoma, 20 mar. (askanews) – Vincenzo Esposito è stato nominato nuovo amministratore delegato di Microsoft Italia. Succede a Silvia Candiani, alla guida della filiale dal settembre 2017, che assume per Microsoft un ruolo globale e diventa vice president del settore Telecomunicazioni. Entrambe le nomine saranno effettive a partire da lunedì 3 aprile 2023.
“Sono molto felice di tornare in Italia ed entusiasta dell’opportunità che mi aspetta. Negli ultimi tre anni ho osservato il team italiano e l’impatto che sta avendo sul mercato. È motivo di orgoglio vedere le aziende italiane scegliere Microsoft come partner per il proprio percorso di trasformazione digitale, grazie anche al supporto della nostra rete di partner specializzati sul territorio. Guardando avanti, vedo un futuro molto stimolante davanti a noi. L’innovazione sul fronte dell’Intelligenza Artificiale unita al lancio della prima della Region Data Center italiana consentiranno di accelerare la diffusione e utilizzo di servizi cloud e soluzioni digitali per far crescere le organizzazioni del Paese. Inoltre i fondi PNRR, offrono all’Italia una grande opportunità per innovare e, come Microsoft possiamo fare la differenza, aiutando le imprese pubbliche e private a orientarsi nello scenario digitale e ad affrontare le sfide attuali, compresa quella della sostenibilità”, ha Esposito.
“In questi cinque anni e mezzo alla guida di Microsoft Italia, ho avuto il piacere di guidare un team di grandi professionisti. Insieme abbiamo portato il valore del digitale per la crescita e la competitività dell’Italia in un periodo storico senza precedenti. Sono orgogliosa di avere guidato la filiale italiana che sta dando un impulso alla digitalizzazione e crescita del Paese: dai grandi progetti di trasformazione digitale delle imprese alla formazione del capitale umano sulle nuove tecnologie utili al mondo del lavoro, fino alle iniziative a supporto di una società più inclusiva e di una crescita sostenibile. C’è una grande opportunità legata all’innovazione del nostro Paese e sono certa che Vincenzo insieme ai colleghi e partner di Microsoft Italia saprà accelerare il percorso di crescita sostenibile e inclusiva del Paese”, ha aggiunto Candiani.

Borsa, salvataggio Credit Suisse non convince mercati,Milano in coda

Borsa, salvataggio Credit Suisse non convince mercati,Milano in coda

Il Ftse Mib cede il 2,18%. Il settore bancario in sofferenza

Roma, 20 mar. (askanews) – Il salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs non sembra convincere i mercati europei che, in avvio di contrattazioni, sono profondo rosso. Il timore degli investitori è che ci sia un effetto domino che coinvolga anche le altre banche.
La peggiore è Piazza Affari con il Ftse Mib in calo del 2,18%. In forte sofferenza i titoli del settore bancario: Unicredit cede il 5,40%, Bpm il 5,27% e Intesa il 3,37%.
In negativo anche Francoforte con il Dax che, dopo una partenza incerta, cede l’1,68%. Male poi Parigi con il Cac 40 a -1,44% e Londra con il Ftse 100 a -1,41%.

Intervento coordinato Fed, Bce e altre banche centrali su liquidità

Intervento coordinato Fed, Bce e altre banche centrali su liquiditàRoma, 120 mar. (askanews) – Le Banche centrali di Stati Uniti, Eurozona, Canada, Giappone e Svizzera hanno annunciato misure coordinate per rafforzare l’approvvigionamento di liquidità in dollari allo scopo di “alleviare le restrizioni sui mercati di finanziamento globali e, in questo modo, aiutare a mitigarne gli effetti sull’erogazione di credito a imprese e famiglie”. Lo hanno annunciano Federal Reserve, Bce, Banca del Canada, Banca del Giappone e Banca nazionale svizzera, con un comunicato congiuto pubblicato ieri tarda serata.
L’intesa riguarda nuovi accordi di swap valutari e consentiranno a queste banche centrali – e implicitamete a tutte le banche centrali nazionali dell’Eurosistema – di incrementare l’offerta di operazioni di rifinanziamento in dollari a 7 giorni dall’attuale frequenza di settimanale a una cadenza quotidiana.
Queste operazioni inizieranno già da oggi e proseguiranno almeno fino alla fine di aprile, aggiungono le banche partecipanti.
L’intervento giunge dopo che da giorni i sistemi bancari Usa ed europei sono sotto tensione prima per i fallimenti di alcune banche statunitensi, tra cui la Silicon Valley Bank, poi per il tracollo del Credit Suisse, che ieri ha portato le autorità ad annunciare i tutta fretta un accordo di acquisizione salvataggio da parte di Ubs.

Credit Suisse, FT: verso misure emergenza per salvataggio tramite Ubs

Credit Suisse, FT: verso misure emergenza per salvataggio tramite Ubs

Riunioni governo. Tempi più brevi su adesione, indennità su spese

Roma, 18 mar. (askanews) – Le autorità della Svizzera sarebbero pronte a autorizzare misure di emergenza per facilitare l’acquisizione-salvataggio del Credit Suisse da parte di Ubs. Lo riporta il Financial Times citando diverse fonti anonime a conoscenza della situazione. Oggi si è svolta una riunione di emergenza del Consiglio dei ministri a Berna, per consultare le varie autorità coinvolte, tra cui la Banca nazionale svizzera, l’autorità di vigilanza sulla finanza, la Finma, e i rappresentanti del settore bancario.
La fretta di regolatori e delle due banche sarebbe anche legata a una emorragia di depositi che avrebbe colpito i conti del Credit Suisse, sempre secondo il quotidiano nella misura di 10 miliardi di dollari al giorno la scorsa settimana.
Già in precedenza l’FT aveva riportato che sempre oggi si erano svolti Cda straordinari delle due banche e che le autorità stavano studiando la struttura legale di un intervento, oltre ad alcune richieste da parte di Ubs.
In particolare la prima banca elvetica avrebbe ipotizzato di accorciare i tempi di valutazione da parte degli azionisti Credit Suisse sull’adesione a una proposta di acquisizione, solitamente dovrebbero avere almeno un mese e mezzo per decidere.
Ubs vorrebbe anche una copertura pubblica, eventualmente mediante indennità, sulle spese legali future collegate all’operazione. E al tempo stesso delle dilazioni sulle tempistiche con cui sarebbe tenuta ad allinearsi ai requisiti patrimoniali che le regole internazionali impongono per le maggiori banche sistemiche.
In un quadro già articolato circolano anche ipotesi di proposte rivali, che vedrebbero protagonista il gigante finanziario statunitense Blackrock. Ma il gruppo ha nettamente smentito queste speculazioni, dicendo di non essere interessato nemmeno a rilevare rami del Credit Suisse. Ad ogni modo, secondo Bloomberg su questa vicenda le autorità della Svizzera opererebbero in contatto con gli Usa.

“The Italian Challenge”: articolo in inglese Mit su Ponte Messina

“The Italian Challenge”: articolo in inglese Mit su Ponte MessinaRoma, 18 mar. (askanews) – Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato dal vicepremier Matteo Salvini, in apertura del proprio sito internet pubblica un articolo in inglese che illustra le caratteristiche dell’infrastruttura che collegherà Sicilia e Calabria e che diventerà il ponte sospeso più lungo al Mondo (3,2 km). Secondo quanto riporta un comunicato, l’iniziativa vuole essere un segnale di attenzione per l’estero, visto lo spazio che i media stranieri stanno riservando al dossier.
“Sarà il ponte strallato più lungo al mondo – afferma l’articolo sul sito del Mit – il fiore all’occhiello della ingegneria italiana: 3,2 km a campata unica per traffico veicolare e ferroviario. Il Ponte sullo Stretto di Messina (tra Sicilia e Calabria) è la sfida del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e di tutto il governo di centrodestra, da pochi mesi alla guida del Paese”.
“Un’opera imponente – prosegue il Mit – di cui si parla da decenni e la cui realizzazione diventa concreta: all’indomani dell’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto che dà nuova vita alla società Stretto di Messina, si prevede per luglio 2024 la progettazione esecutiva e l’inizio dei lavori. Il Ponte rappresenta un importante volano dell’economia nazionale e uno dei corridoi strategici nella politica economica dell’Unione, in grado di collegare la Sicilia al resto d’Europa”.

Fisco, Landini: non ci fermeremo, non escludiamo lo sciopero

Fisco, Landini: non ci fermeremo, non escludiamo lo sciopero

Mobilitazione con Cisl e Uil. I tre leader si vedranno la prossima settimana

Roma, 18 mar. (askanews) – Il leader della Cgil, Maurizio Landini, ribadisce la sua contrarietà alla delega fiscale. “Non siamo più disponibili ad accettare l’idea di un sistema fiscale che continua a gravare su lavoratori dipendenti e pensionati – ha detto concludendo il XIX congresso confederale – non siamo d’accordo. Abbiamo avanzato una piattaforma. Siamo in presenza di una diversità molto profonda, consistente con il Governo. Bisogna avviare una mobilitazione, senza escludere nessuno strumento compreso lo sciopero. Vogliamo farlo insieme con Cisl e Uil e lo discuteremo la prossima settimana. Abbiamo un incontro fissato con loro”.
A quanto si apprende i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil (Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri) si vedranno con ogni probabilità mercoledì prossimo. I tre leader sindacali dovrebbero vedersi al Cnel. Secondo Landini “non c’è solo un problema di metodo” con l’esecutivo: “C’è il problema di allargare la base imponibile. Non lo so come andrà a finire. Siamo diversi, ma uniti. Di sicuro, se non facciamo nulla abbiamo già perso. E’ questa la battaglia che dobbiamo fare. Lo diciamo in modo molto chiaro al Governo, alle forze politiche e alle controparti: non ci fermeremo, non accetteremo che il lavoro sia quello che continua a pagare per tutti. Questo Paese lo vogliamo cambiare più del Governo e delle forze politiche. E lo diciamo a Cisl e Uil: lo vogliamo fare assieme a voi”.

Luiss, via alla quarta edizione del Master in Cybersecurity

Luiss, via alla quarta edizione del Master in CybersecurityRoma, 18 mar. (askanews) – È stata inaugurata a Roma la quarta edizione del Master in Cybersecurity: politiche pubbliche, normative e gestione dell’Università Luiss Guido Carli, concepito in sede internazionale per offrire una formazione avanzata sul tema della sicurezza informatica.
“Per costruire un Master ben fatto in cybersecurity – ha detto ad askanews la vicepresidente della Luiss, Paola Severino – occorre mettere insieme tante competenze: quella economica, quella giuridica, quella politologica, quella filosofica e quella etica. Noi in questo Master abbiamo cercato di costruire tutte queste capacità, perciò abbiamo creato qualcosa di innovativo, che ha trovato un grande apprezzamento”.
Quello della protezione dei dati è un tema chiave sia per le aziende sia per gli utenti che hanno bisogno di essere protetti da potenziali attacchi informatici. Per questo oggi quella del Cybersecurity specialist è una delle figure digitali più richieste e alla presentazione del Master, oltre al direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale Bruno Frattasi, era rappresentato anche il ministero dell’Università e della Ricerca.
“L’iniziativa di oggi, il Master che la Luiss organizza, così come altre iniziative in ambito universitario – ci ha detto Marcella Panucci, capo di gabinetto del Miur – sono di fondamentale importanza per garantire non soltanto l’alfabetizzazione, am anche un alto livello di specializzazione, che ci consenta come Paese di affrontare queste minacce e questi rischi in maniera solida e strutturale”.
Le figure specilzzate in sicurezza informatica in Italia sono poche, oltre il 70% delle aziende fatica a trovarle e ogni anno, nell’arco dei primi quattro mesi del Master, il livello di occupabili è pari al 100%.
“Ecco come – ha concluso la professoressa Severino – nell’offerta formativa della Luiss, noi diamo una grande rilevanza a questo tipo di corsi: perché interdisciplinari, perché hanno una caratura internazionale, e perché sono molto apprezzati per l’uscita dei nostri diplomati, che possono accedere al mondo del lavoro in maniera molto qualificata”.
La classe 2023 del Master è formata da 74 studenti, di cui circa il 50% donne, tra neolaureati e professionisti provenienti da vari settori.

Nel 2022 tiene l’export di ortofrutta italiana: vendite a 5,3 mld

Nel 2022 tiene l’export di ortofrutta italiana: vendite a 5,3 mldMilano, 17 mar. (askanews) – Dopo il record del 2021, il commercio estero dell’ortofrutta italiana nel 2022 cresce a valore dell’1,5% toccando i 5,3 miliardi di euro, mentre i volumi si mantengono più o meno stabili sui livelli del 2021 (-0,4%). Il saldo a valore è positivo per circa 666 milioni, mentre peggiora quello a volume (-110.001 tonellate), frutto della differenza fra le quantità importate (3,7 milioni tonnellate) e quelle esportate (circa 3,6 tons). In questo scenario, la frutta si conferma campione del nostro export: sul podio, nel dettaglio, salgono le mele (863 milioni euro), l’uva da tavola (738 milioni) e i kiwi (509 milioni). Lo rende noto Fruitimprese sulla base dei dati Istat.
In un anno comunque difficile per l’aumento dei costi produttivi e le tensioni geopolitiche buona la performance della frutta fresca (2,8 miliardi euro, +6,3%) che recupera in parte l’inflazione. Positivi anche legumi e ortaggi (1,6 miliardi, +4,1%). Male l’export di frutta secca (-25,8%) che perde molto in valore, complice il calo dei consumi. Recupera in valore l’export di agrumi (+2,4%) anche se le quantità importate (403.000 tonnelate) sono il doppio dell’export (201 mila tonnellate). Sul fronte import in forte aumento legumi e ortaggi in valore (+34,1%) e, come detto, gli agrumi (+13,9%).
Se tra i prodotti più esportati primeggia la frutta (mele, uva da tavola, kiwi) i valori non recuperano l’inflazione; molto bene pesche e nettarine (+43,5%) complice una stagione negativa della Spagna. In difficoltà arance e pere per problemi produttivi. Tra i prodotti campioni di import, banane e ananas crescono con valori in aumento (+12,6% e +15,9%) in linea con l’inflazione.
Il comparto “conferma il dinamismo delle imprese sia sul fronte dell’export che dell’import, nonostante un quadro complessivo di grandi difficoltà interne ed esterne – ha commentato il presidente di Fruitimprese, Marco Salvi – L’ortofrutta fresca conferma il suo peso strategico per l’economia del Paese, come seconda voce del nostro export agroalimentare dopo il vino – e per l’affermarsi del made in Italy sui mercati di mezzo mondo”. “La competitività delle imprese dell’ortofrutta – conclude il presidente Salvi – è stata messa a dura prova nel corso del 2022 dagli aumenti dei costi fuori controllo dell’energia, trasporti, imballaggi, concimi, fertilizzanti, e non ci stanchiamo di chiedere una corretta redistribuzione di costi e responsabilità lungo l’intera filiera produttiva e distributiva. Resta anche fortissima la nostra preoccupazione per i dossier comunitari (imballaggi e prodotti fitosanitari) e per il calo importante dei consumi, di cui parleremo nella nostra prossima assemblea il 20 aprile a Roma”.

Santanchè: ottimi segnali di ripresa dal turismo di montagna

Santanchè: ottimi segnali di ripresa dal turismo di montagnaMilano, 17 mar. (askanews) – “I dati stimati da Federalberghi-Confcommercio sul turismo legato alla settimana bianca sono molto incoraggianti e positivi per un settore che ha tanto sofferto per la crisi non solo legata al COVID ma anche al caro energia. Forti segnali di ripresa che testimoniano che il 2023 sarà l’anno del sorpasso sul 2019. Proprio oggi abbiamo pubblicato sul sito del ministero il nuovo bollettino ‘come va il turismo in Italia’ nel quale è emerso che nel corso di gennaio 2023, le presenze turistiche nelle varie regioni italiane hanno registrato risultati positivi, in netto miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, Lazio, Veneto e Campania hanno mostrato importanti recuperi in termini di affluenza turistica. Anche il dato di saturazione delle strutture ricettive online conferma il trend di crescita del settore turistico in tutta la penisola italiana. Stiamo lavorando nella direzione giusta anche se abbiamo ancora tanto lavoro da fare”. Lo ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè commentando i dati di Federalberghi-Confcommercio sulla base di una ricerca commissionata ad Acs Marketing Solutions.

Ucraina,Urso: prepariamo condizioni sostenere ricostruzione Paese

Ucraina,Urso: prepariamo condizioni sostenere ricostruzione PaeseNapoli, 17 mar. (askanews) – “Noi siamo in prima linea nel sostegno umanitario all’Ucraina, nel sostegno alla difesa dell’Ucraina attraverso anche l’invio di armi da difesa, e nel raggiungere quanto prima la pace in Ucraina. Nel contempo prepariamo le condizioni per sostenere l’Ucraina e per realizzare la ricostruzione del Paese che diventerà il più grande asset di crescita europeo nei prossimi decenni”. A dirlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a margine del Festival Euromediterraneo dell’Economia in corso a Napoli.
“Abbiamo un meeting che si svolgerà il 26 aprile a Roma per il quale stiamo preparando i dossier a cominciare da quello che riguarda i corridoi logistici infrastrutturali e portuali per consentire all’Ucraina di esportare i propri prodotti sin da subito, – continua – anche via terra e per consentire ai prodotti che devono arrivare in Ucraina di poterlo fare nei tempi dovuti. In quel meeting perciò affronteremo il problema logistico infrastrutturale e portuale realizzando una grande piattaforma logistica italo ucraina in territorio ucraino al confine con Ungheria e Slovacchia che sarà la più grande piattaforma logistica terrestre dell’Ucraina per canalizzare proprio prodotti verso Europa”. “Nel frattempo ci hanno chiesto un aiuto per il ripristino delle macchine agricole già dalla prossima primavera. E poi cooperazione sulle materie prime, ma anche nel settore spaziale di cui siamo già partner commerciale. Possiamo e dobbiamo diventare anche partner industriale. Poniamo le premesse per fare da subito la migliore collaborazione per sostenere l’economia ucraina e dunque la resistenza ucraina e nel contempo preparare le premesse perché l’Italia e le sue imprese siano in prima linea quando ci sarà da realizzare la ricostruzione” conclude Urso.