Porsche chiude 2022 record, dividendo da 911 milioni
Blume: Risultati migliori di sempre. In 2023 ricavi a 40-42 mld
Milano, 13 mar. (askanews) – Porsche chiude il 2022 con un aumento delle consegne a 309.884 unità (+2,6%) e dei ricavi a 37,6 miliardi di euro (+13,6%). Il risultato operativo si attesta a 6,8 miliardi (+27,4%) pari a un margine del 18% (+2 p.p), mentre il flusso di cassa dell’Auto è di 3,87 miliardi (+5,2%). All’assemblea sarà proposto un dividendo di 911 milioni di euro, pari a 1 euro per le azioni ordinarie e 1,01 per le privilegiate, frutto della quotazione di settembre 2022 a 82,5 euro. Complice il calo generalizzato dei listini, Porsche segna una flessione a Francoforte del 4,8% a 108,6 euro. “In un contesto difficile, abbiamo ottenuto i migliori risultati nella storia del gruppo”, afferma il Ceo di Porche Oliver Blume. Nel 2023 Porsche ha avviato il piano Road to 20 con l’obiettivo a lungo termine di raggiungere un margine operativo sulle vendite del 20%. Sul fronte dell’elettrificazione, Porsche presenterà versioni 100% elettriche di Macan nel 2024 e della 718 nel 2025 e a seguire della Cayenne per arrivare all’80% delle vendite generate da auto elettriche nel 2030. Il brand di auto sportive di lusso sta valutando anche il lancio di un suv elettrico, posizionato sopra il Cayenne e basato sulla piattaforma Ssp Sport sviluppata internamente Per l’anno in corso, Porsche prevede un ritorno sulle vendite del 17-19% a fronte di ricavi per 40-42 miliardi di euro. Nel 2023 il gruppo festeggia i 75 anni di vetture sportive, i 60 anni della 911 e il ritorno alla 24 ore di Le Mans con la nuova Porsche 963.
Napoli: terza tappa Facciamo semplice l’Italia.PArola ai territoriNapoli, 13 mar. (askanews) – Si è svolta questa mattina nel Polo di San Giovanni a Teduccio dell’Università Federico II a Napoli, la terza tappa di ‘Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori’, il percorso del Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, nelle città italiane grandi e piccole per raccogliere indicazioni e proposte in grado di sciogliere insieme i nodi che ancora legano il Paese. Il tema chiave di questa tappa, dopo quelle di Perugia e L’Aquila, è l’accrescimento delle competenze del personale della Pubblica amministrazione. Per il ministro Zangrillo il Paese ha davanti “sfide complesse e mi fa molto piacere parlare di queste sfide a Napoli nell’hub di innovazione della Federico II perché diciamo che questo luogo simbolicamente esprime tutto quello che dobbiamo fare noi e cioè essere capaci di investire sui giovani per rendere la pubblica amministrazione attrattiva”, e inoltre c’è la necessità “di accelerare i percorsi di inserimento delle persone nella Pubblica amministrazione, quindi abbiamo parlato delle procedure concorsuali e su questo ci stiamo impegnando in uno sforzo di innovazione significativo, perché non solo ci doteremo di una strumentazione nuova: il portale Pa, inoltre cercheremo anche di rivedere le procedure concorsuali in una logica di contenimento dei tempi”. Una ulteriore sfida per il ministro è quella della digitalizzazione dove “il nostro paese è in ritardo, non è in ritardo la Pubblica amministrazione ma l’Italia”. All’incontro era presente anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: “Oggi il tema del Pnrr ha fatto evidenziare, secondo me, da un punto di vista positivo la grande difficoltà delle amministrazioni soprattutto dei piccoli comuni che devono gestire delle complessità e sono sottodimensionate. Ma non riguarda solo il Pnrr ma anche la gestione dei servizi per i cittadini. Con lo sblocco del turn over spero ci possa essere un investimento straordinario sul personale, questo è molto importante ed è chiaro che ci vogliono risorse perché molto comuni sono in dissesto o pre-dissesto in tutto il Mezzogiorno e quindi ci vogliono risorse”. Matteo Lorito, il rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II: “Ci fa piacere che la semplificazione passa per San Giovanni e per Napoli abbiamo una enorme aspettativa di vedere procedure semplificate per usare appieno grandi risorse del Pnrr e sia formare giovani che possano essere attratti dalla Pubblica amministrazione. Noi diamo il nostro contributo con accordi di scuola pubblica amministrazione e ci crediamo moltissimo, portiamo avanti lavoro interno di formazione di chi entra nella pubblica amministrazione. E’ significativo vedere in uffici arrivo di una persona di qualità ben formata e giovane per riprendere ufficio” conclude Lorito.
PA, Zangrillo: verso 350mila assunzioni 2 anni, è sfida enormeNapoli, 13 mar. (askanews) – “Abbiamo fatto uno sforzo significativo nel 2022 che ribadiremo nel 2023 perché in questi 2 anni tra la sostituzione del turnover e le nuove assunzioni andiamo verso 350 mila ingressi nella pubblica amministrazione in due anni, è una sfida enorme”. E’ il commento del Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a Napoli, a margine della terza tappa di “Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori”. “Sicuramente sono persone che hanno il potenziale per lavorare nella pubblica amministrazione – evidenzia – Poi vi voglio dire una cosa, quando si entra in una pubblica amministrazione, ci sono quelli che entrano esperienziati con le competenze che servono per lavorare subito e poi c’è anche un grande lavoro da fare dal punto di vista della formazione dei nuovi ingressi”. “Per Zangrillo “è la stessa cosa che esiste nelle organizzazioni private: un giovane che entra in un’organizzazione privata deve fare un training on the job deve cercare di acquisire in tempi ragionevoli le competenze per poter essere autonomo”. “Io combatto questa narrazione di una pubblica amministrazione che è diversa dalle altre organizzazioni del mondo. La Pubblica amministrazione può fare esattamente le stesse cose che fanno le altre organizzazioni, quindi non c’è una distinzione con tutto il resto, noi dobbiamo essere capaci, anche prendendo spunto dall’eccellenza del privato, di introdurre nella pa quelle dinamiche che consentono di avere un capitale umano che funzioni” conclude.
Autonomia, Zangrillo: non nasce per creare gap tra le regioniNapoli, 13 mar. (askanews) – “L’autonomia differenziata è una soluzione che non si è inventato nessuno, esiste in Costituzione, è una soluzione sulla quale stiamo lavorando naturalmente con l’obiettivo di creare un valore aggiunto. – continua – Non si fa autonomia differenziata per creare un gap tra regioni virtuose e regioni meno virtuose o certe aree geografiche del paese rispetto ad altre”. A dirlo è il Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, a Napoli, a margine della terza tappa di “Facciamo semplice l’Italia. PArola ai territori”. “Ci sono una serie di meccanismi che la legge prevede e che sono quelli che fanno riferimento alla spesa storica, al fondo di perequazione, che devono garantire che l’applicazione dell’autonomia differenziata non si traduca in un danno per alcuni a vantaggio di altri” continua. “E’ chiaro che parlando di autonomia differenziata si può parlare della possibilità di trovare delle soluzione customizzate, quindi delle soluzioni dedicate per le diverse realtà. Il ministro evidenzia di essere contro dal punto di vista retributivo “alle gabbie salariali” e che “per me i salari sono definiti dal contratto collettivo nazionale e poi con gli integrativi aziendali ciascuna realtà gestisce le specificità del suo territorio”.
Silicon Valley Bank, Gentiloni esclude rischi di contagio nell’UeRoma, 13 mar. (askanews) – Sulla Silicon Valley Bank “non vediamo uno specifico rischio di contagio” nell’Unione europea. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni giungendo all’Euogruppo. “Ovviamente seguiamo la situazione assieme alla Bce. Prendiamo nota delle misure prese dalle autorità Usa per evitare il contagio negli Usa e mettiamo in rilievo – ha aggiunto – anche il fatto che le banche europe”, in particolare quelle più grandi si sono tutte adeguate ai criteri di solidità patrimoniali di Basilea III. Il commissario esclude rischi diretti, monitoriamo ricadute indirette. “Direttamente non ci sta rischio di contagio. La possibilità di un impatto indiretto è qualcosa che dobbiamo monitorare, ma al momento non la vediamo rischi significativi”, ha detto.
L&S: fatturato 2022 cresce a 129,4 milioni (+29,4%)
Milano, 13 mar. (askanews) – L&S – azienda leader nelle soluzioni e sistemi di luce integrata per l’arredo, l’industria del mobile e il retail, controllata da Clessidra Private Equity – ha chiuso il 2022 con un fatturato di 129,4 milioni di euro, registrando, grazie al nuovo assetto dopo l’integrazione di Forma e Funzione, un incremento del 29,4%. La crescita organica a perimetro costante è stata invece del 10%. Le vendite sono state realizzate per il 70% sui mercati esteri: le filiali in Usa e Cina hanno visto un aumento del business rispettivamente del 52% e del 25%. “Per L&S il 2022 è stato anno importante: abbiamo consolidato la leadership del gruppo con l’aggregazione di Forma e Funzione, attiva nel settore lighting per l’arredo, e abbiamo ulteriormente accelerato i processi di innovazione nello sviluppo di prodotti in termini di design e tecnologia che ci hanno permesso di proporre sul mercato la nuova generazione di sistemi LED ad alta efficienza, per un risparmio di energia fino al 50% rispetto alle generazioni precedenti”, ha commenta Pietro Barteselli, Ceo di L&S. Nel 2023, L&S torna, dopo 3 anni, ad essere protagonista all’Euroshop di Dusseldorf, la manifestazione di riferimento nel settore retail.
Fisco, sindacati convocati a Palazzo Chigi martedì alle 14Roma, 13 mar. (askanews) – I leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl (Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Paolo Capone) sono stati convocati a Palazzo Chigi domani alle 14 per illustrare lo schema della delega fiscale. Lo si apprende da fonti sindacali. La lettera di convocazione è formata dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano. Il Governo sarà rappresentato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, dal Vice Ministro, Maurizio Leo e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
Continental: focus su tech e partnership per innovare trasportiMilano, 13 mar. (askanews) – Continental protagonista a Verona a LetExpo, la fiera della logistica e del trasporto merci e persone organizzata da Alis. Molte le novità con prodotti, tecnologie e servizi di ultima generazione per affrontare uno scenario in rapida evoluzione che richiede efficienza, innovazione e controllo dei costi. Numerose le figure istituzionali presenti, come il ministro delle Imprese e del Made In Italy Adolfo Urso, che ha visitato lo stand Continental: “Dobbiamo puntare – ha detto il Ministro – anche e soprattutto nel settore dei trasporti a una competitività sostenibile per realizzare la duplice transizione, quella ecologica e digitale che si tengono insieme. E per questo qui più che mai noi chiediamo all’Europa che abbia una visione di neutralità tecnologica”. Un ruolo chiave nel percorso verso la sostenibilità spetta alla digitalizzazione che grazie alla raccolta ed elaborazione di dati permette di ottimizzare i processi e aumentare sicurezza ed efficienza. Facendo leva sul proprio know how, Continental è pronta a lavorare con le aziende per sviluppare soluzioni su misura. “Continental è un assistente, un consulente alle aziende. Si lavora sempre più di integrazione e di collaborazione, perché noi possiamo dare delle soluzioni, ma le aziende devono saperle prendere e integrare nel loro processo operativo. Quindi si lavora insieme, si lavora in partnership che è l’unica soluzione per andare verso il futuro in modo sicuro”, ha detto l’Ad di Continental Italia, Alessandro De Martino, nel corso del workshop “Sicurezza e Sostenibilità al centro dello scenario competitivo”. Secondo De Martino “si parla tanto di sostenibilità competitiva, io preferisco l’espressione “competitività sostenibile”. Oggi nelle grandi aziende non è più accettabile il ricorso al green washing; non si può più fare finta. Bisogna davvero migliorare la situazione, gli impegni sono seri e comportano dei costi che devono essere accettati dai clienti finali, altrimenti l’Europa rischia di uscire dal contesto competitivo. Stiamo lavorando quindi affinché l’innovazione green, oltre a essere efficace, sia accettata cercando di coniugare al meglio sostenibilità ambientale ed economica”. Fra le novità portate da Continental, nuovi pneumatici sviluppati per migliorare l’impatto ambientale e l’efficienza fino ai programmi di ricostruzione e riciclo che offrono una nuova vita al prodotto. Fra questi la Generazione 5 di pneumatici Conti Hybrid con chilometraggio fino al 20% superiore e la possibilità di essere ricostruito con il processo ContiLifeCycle. Il VanContact A/S Ultra invece è lo pneumatico all seasons per i furgoni con bassa resistenza al rotolamento e fianchi rinforzati per gli urti contro i marciapiedi.
Spazio, Mimit: due contratti da 285 mln per nuovi sistemi trasportoRoma, 13 mar. (askanews) – Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, annuncia la firma, alla presenza del ministro Adolfo Urso, di due importanti da oltre 285 milioni di euro complessivi per potenziare le capacità tecnologiche dell’industria italiana per l’accesso allo spazio. L’obiettivo è sfruttare le capacità esistenti in Italia, attraverso i programmi,Vega C e Vega E, e realizzare le prossime generazione di motori con caratteristiche eco-sostenibili che faranno parte delle future famiglie di lanciatori spaziali europei. L’iniziativa rappresenta un passaggio importante per l’implementazione del “Next Generation EU” e utilizza fondi del Pnrr, pari a oltre 1,2 miliardi, affidati ad ESA con una convenzione. Alla cerimonia erano presenti, oltre al Ministro delegato dal Governo allo Spazio e Aerospazio, Urso, il direttore dei trasporti spaziali dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Daniel Neuenschwander e l’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo, appaltatore principale. “La firma di oggi è importante per il raggiungimento degli obiettivi Pnrr per lo spazio. Ancora una volta viene ribadito il nostro impegno su un settore determinante, in cui l’Italia può e deve avere un ruolo di leadership grazie al lavoro fatto dalle imprese italiane, la cui tecnologia riscuote unanime riconoscimento – ha dichiarato Urso -. La sigla di oggi è la prima pietra miliare di un percorso che sarà certamente positivo – continua Urso -. Non posso che augurare il miglior successo alle iniziative e ai progetti che scaturiranno da questi due contratti, che valorizzeranno l’intera filiera del comparto”. I due progetti saranno guidati da Avio come appaltatore principale supportato da una filiera d’eccellenza fatta da importanti realtà industriali italiane, da startup e piccole/medie imprese, nonché da centri di ricerca e università. Il primo contratto, Space Transportation System (STS), finanziato con 181,6 milioni di euro sarà dedicato allo sviluppo entro il 2026 di un dimostratore in volo di nuove tecnologie e progetti per un lanciatore con motori a ridotto impatto ambientale. Il secondo programma High Thrust Engine (HTE) finanziato con 103 milioni di euro sarà invece dedicato allo sviluppo di un nuovo motore ad alta spinta, anche questo a basso impatto ambientale, per arrivare ad un primo test di qualifica a terra entro il 2026.
Pnrr,comuni Sud in difficoltà, scelgono sempre più consulenti esterniRoma, 13 mar. (askanews) – “Il supporto alle amministrazioni locali del sud è necessario per la realizzazione del Pnrr. E’ quanto emerge dal recente studio Svimez ‘I Comuni alla prova del PNRR’, dedicato alle infrastrutture sociali, che mette in evidenza un alto tasso di partecipazione al Mezzogiorno, in particolare per i comuni al di sotto dei 30mila abitanti, mentre il livello di aggiudicazione risulta contenuto. L’esito opposto si registra per i comuni di maggiore dimensione: al sud la partecipazione è minore e il tasso di aggiudicazione più alto. La survey SVIMEZ-Datamining evidenzia anche un altro aspetto: l’eccessiva complessità delle procedure. Oltre il 40% dei comuni, infatti, ha avuto necessità di ricorrere a consulenze esterne per la partecipazione ai bandi, mentre cresce la collaborazione tra gli enti limitrofi”. Lo scrive, in una nota, Stefano Di Palma, direttore di Ecoter, Istituto di Ricerca e Progettazione Economica e Territoriale, attivo in Italia e all’estero, nella consulenza alle amministrazioni pubbliche e agli operatori privati. “Al grande entusiasmo verso il Pnrr – spiega l’economista – fanno da controcanto difficoltà oggettive rispetto alle risorse umane e professionali disponibili nella PA, un gap grave se si considera che tra gli obiettivi del piano di ripresa e resilienza nazionale c’è proprio il riequilibrio delle opportunità tra i territori. Nella fase in cui il Governo ha dato il via alle stabilizzazioni e all’inserimento di nuovi dirigenti, resta il nodo del supporto ai Comuni, affidato ad esperti esterni in grandissima parte. Il ruolo dei consulenti è cresciuto enormemente, ed occorre far tesoro delle sfide che il Pnrr ha posto di fronte a tutti gli attori coinvolti. A tal proposito, sarebbe importante che gli attori istituzionali del PNRR ed i loro enti in house supportassero i Comuni nella scelta di consulenti privati che offrano servizi e prodotti di qualità, pensati insieme ai decisori comunali”. “Ci chiediamo – conclude Di Palma – cosa rimarrà agli enti locali del bagaglio di esperienze maturate, per lo più al di fuori della macchina amministrativa, se non verrà reclutato nuovo personale pubblico e se non verranno varate azioni importanti e mirate di capacity building. Da parte degli advisor esterni, è cresciuta la consapevolezza della centralità del ruolo, che sarà tale sino a quanto i progetti non verranno ultimati. Resta il dilemma del dopo, della manutenzione del Pnrr, un tema che il decisore politico non ha ancora affrontato ma che, come consulenti, ci troverà pronti”.