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Calzedonia nel 2022 supera i 3 mld di fatturato (+21,6%)

Calzedonia nel 2022 supera i 3 mld di fatturato (+21,6%)

Nel 2023 consolidamento in Ue. Signorvino sbarca a Parigi

Milano, 14 feb. (askanews) – Nel 2022 il fatturato del gruppo Calzedonia ha raggiunto i 3,047 miliardi di euro con un aumento del +21,6% a cambi correnti (+20,2% a cambi costanti) rispetto ai 2,505 miliardi di euro al 31 dicembre 2021. E’ quanto comunica in una nota sui dati preliminari il gruppo, sottolineando che nel corso dello scorso anno è aumentata la quota di fatturato estero, atteestatasi al 58,5%.
Sul fronte della rete punti vendita, sia all’estero che in Italia, nel corso dell’esercizio ci sono state 252 nuove aperture, 196 delle quali all’estero. In totale, al 31 dicembre, operavano con i marchi del gruppo 5.328 punti vendita, di cui 3.484 all’estero e 1.844 in Italia. Il gruppo, spiega la nota, ha sostenuto investimenti per circa 280 milioni di euro sia sul fronte commerciale, potenziando e rinnovando il canale retail integrandolo sempre più al canale ecommerce, che sul fronte logistico e produttivo.
Nel 2022 il gruppo ha ripreso il percorso di crescita e consolidamento all’estero con importanti aperture negli Stati Uniti, Francia, Spagna e Brasile. Presente in 56 paesi, il gruppo intende perseguire una politica di consolidamento nei principali mercati europei; proseguono, nello stesso tempo, le aperture nel mercato statunitense e in altri Paesi del sud America. In Italia, nel corso dell’anno sono stati inaugurati otto nuovi punti vendita Atelier Emé e tre Signorvino; entrambi i brand hanno conseguito importanti crescite grazie a un ritornato desiderio alla socialità e alla convivialità.
Nel 2023 Signorvino sbarcherà per la prima volta all’estero con l’apertura di un punto vendita nel cuore di Parigi. Falconeri ha riportato eccellenti risultati nelle vendite e punta a rafforzare la sua presenza in Italia e all’estero come brand specializzato nella maglieria in cashmere di altissima qualità. Continuerà nel 2023 lo sviluppo di Intimissimi Uomo e proseguirà l’attività di riqualificazione e ammodernamento dei punti vendita esistenti Calzedonia, Intimissimi e Tezenis. Sempre nel 2022 è stata acquisita una partecipazione dell’80% nella società Antonio Marras, marchio italiano del pret-à-porter ispirato dal genio creativo dello stilista sardo.

Lombardia, Spada (Assolombarda): auguri a Fontana, ora misure su energia

Lombardia, Spada (Assolombarda): auguri a Fontana, ora misure su energiaMilano, 14 feb. (askanews) – “Desidero rivolgere i migliori auguri di buon lavoro ad Attilio Fontana, riconfermato alla guida di Regione Lombardia. Il nostro auspicio è quello di rafforzare un modello vincente di collaborazione tra pubblico e privato tipico dei nostri territori”. Commenta così sui social Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, la rielezione di Fontana alla presidenza della Regione Lombardia.
“La priorità adesso è quella di intervenire, in particolare, con misure su energia, innovazione, lavoro e infrastrutture – ha proseguito – capaci di dare slancio alla competitività di un territorio che produce il 23% del Pil nazionale, grazie al traino delle nostre imprese.

Mecspe, la manifattura si dà appuntamento a Bologna a marzo

Mecspe, la manifattura si dà appuntamento a Bologna a marzoMilano, 14 feb. (askanews) – L’anno si è aperto con segnali incoraggianti per il comparto industriale: calano inflazione e prezzi dell’energia, riprende quota il mercato dell’automotive e, come registrato dall’Istat, il fatturato dell’industria di novembre è cresciuto del +11,5% rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente. Espressione di questa tendenza positiva sarà la prossima edizione di MECSPE, la principale fiera dedicata all’innovazione dell’industria manifatturiera, organizzata da Senaf e in programma a BolognaFiere dal 29 al 31 marzo, che, come ogni anno, raccoglie adesioni da tutto il Paese e dall’estero. Sono infatti già circa 2000 le imprese del comparto che hanno deciso di esporre nei saloni di MECSPE e numerosi sono i visitatori attesi anche quest’anno.
Nel 2023 MECSPE apre le porte al suo pubblico altamente qualificato e professionale per tre giornate immersive, al fine di illustrare soluzioni innovative e sostenibili per la filiera, spianando la strada verso il futuro dell’industria 4.0 con un programma sviluppato sui tre pilastri della manifestazione: formazione, innovazione e sostenibilità. In particolare, quest’anno MECSPE mette al centro l’innovazione in campo energetico con uno sguardo privilegiato sul settore automotive. Il nuovo Cuore Mostra intitolato “Transizione Energetica e mobilità del futuro” è un’area di 2.000 mq interamente dedicata al confronto sui temi della mobilità sostenibile e alle soluzioni tecnologiche che ne favoriranno il progresso. Nel corso dei tre giorni di manifestazione, all’interno del Cuore Mostra, verranno affrontati, attraverso stazioni dimostrative, tavole rotonde e momenti di dibattito con i protagonisti della filiera i focus dell’area: Soluzioni e Tecnologie per la mobilità del futuro, Macchine, Apparecchiature e Sistemi Produttivi per ottimizzare l’efficienza, Reshoring per le filiere della subfornitura e Metal replacement. Nella prima giornata di fiera, l’arena ospiterà inoltre il forum internazionale “2035 E LA FILIERA AUTOMOTIVE: Cambiare il modello produttivo per rispondere ad una trasformazione tecnologica”, in collaborazione con il Gruppo Tecniche Nuove, La Camera di Commercio Italo Tedesca e la divisione delle fiere industriali della Fiera di Stoccarda, tra cui AMB e Moulding Expo. Durante l’evento, un team di esperti parlerà delle sfide e delle opportunità che il comparto automotive dovrà affrontare in vista del 2035, attraverso best practice e case history di successo. Tra questi, Alessandro Marino, Presidente della Camera di Commercio Italo-Tedesca, Markus Heseding, Amministratore delegato VDMA, Dino Calia, Mercedes-Benz AG, Daniele De Caro, Stellantis.
Sempre all’interno del Cuore Mostra, nell’ultima giornata di fiera avrà luogo l’”Aluminium Energy Summit”, l’evento organizzato da METEF, l’expo internazionale per l’industria dell’alluminio, della fonderia e pressocolata, delle trasformazioni, lavorazioni, finiture ed usi finali, presente quest’anno a MECSPE con un percorso di contenuti dal mondo dell’alluminio. La filiera dell’alluminio sta avendo una notevole espansione, specialmente nel settore dei trasporti che è quello a più alto utilizzo di alluminio in Italia (42%). Si tratta di un elemento che offre opportunità rivoluzionarie per l’industria, grazie alle sue proprietà energetiche e sostenibili e alla sua capacità di essere riciclato all’infinito. Il panel dell’Aluminium Energy Summit è composto da relatori di primo piano che, forti delle loro esperienze sul campo, forniranno al pubblico gli strumenti per esplorare il futuro delle produzioni di alluminio e metalli primari e della conservazione di energia attraverso il recupero e il riciclo in rapporto con le sfide del mercato e di fornitura energetica.
Lo stesso 31 marzo si terrà il Premio Internazionale Innovazione, l’iniziativa organizzata da METEF consolidata da oltre un decennio per valorizzare i contenuti innovativi proposti dalle aziende del comparto alluminio.
Grande novità del 2023 sarà lo svolgimento, in contemporanea a MECSPE, del Salone Elettronica Italia, che debutta con la sua prima edizione e occuperà il padiglione 28 del quartiere fieristico di Bologna. L’area sarà rappresentativa di tutte le applicazioni industriali attinenti all’elettronica, dalle fasi di progettazione alla produzione di componenti e sistemi, dai sistemi ai servizi fino alla successiva distribuzione sul mercato di componenti, assemblati complessi, macchine per la produzione e sistemi di test. L’obiettivo è quello di offrire al visitatore uno sguardo su tutto il comparto sotto un profilo nazionale e internazionale.(segue)

Bei con 5 Paesi Ue, tra cui Italia, lanciano fondo “Campioni tech”

Bei con 5 Paesi Ue, tra cui Italia, lanciano fondo “Campioni tech”Roma, 13 feb. (askanews) – La Banca europea per gli investimenti (Bei) e cinque Stati membri dell’Unione, tra cui l’Italia, hanno inaugurato la European Tech Champions Initiative (Etci o Iniziativa per i campioni tech europei), un aggregatore di fondi che convoglierà a imprese ritenute promettenti e innovative europee il capitale di crescita necessario nelle fasi avanzate del loro sviluppo.
Secondo i propositi dei promotori, l’iniziativa contribuirà a colmare le carenze di finanziamento che attualmente costringono le start-up innovative più promettenti d’Europa a ricorrere a capitali extraeuropei. Il nuovo “fondo di fondi”, spiega la Bei con un comunicato si è assicurato impegni iniziali per un valore di 3,75 miliardi di euro da parte della stessa banca e dei Paesi coinvolti: Spagna, Germania, Francia, Italia e Belgio.
L’Etci si inserisce nell’iniziativa paneuropea “Scale-Up”, presentata nel febbraio 2022 da Francia e Germania, che punta ad effettuare cospicui investimenti in grandi fondi di venture capital, che a loro volta forniranno finanziamenti per la crescita alle eccellenze europee della tecnologia.
Etci, afferma la Bei, consoliderà i mercati del capitale di rischio per le scale-up in Europa colmando i divari esistenti nell’accesso ai finanziamenti, soprattutto per le realtà che necessitano di importi superiori a 50 milioni di euro.
“Accompagnare finanziariamente le imprese innovative europee che sono in una fase avanzata di sviluppo, quando intendono espandere le attività, è essenziale per salvaguardare l’autonomia strategica dell’Unione europea”, ha dichiarato Werner Hoyer, presidente del gruppo Bei. “L’Europa può contare su solide imprese innovatrici, ma deve migliorare il contesto che consente alle imprese di fare il passaggio dallo status di start-up a quello di concorrente credibile e leader di mercato. Con l’Iniziativa European Tech Champions vogliamo dimostrare il nostro impegno a finanziare l’innovazione e a diffondere quelle tecnologie che contribuiranno a garantire un futuro sostenibile per l’Europa”.
Attualmente le start-up tecnologiche europee con le migliori prospettive di successo non dispongono del capitale sufficiente per competere su scala mondiale, oppure vengono acquisite da concorrenti d’oltreoceano, con conseguenti perdite nette per l’economia europea. Spezzando la spirale negativa del deficit di finanziamento e colmando il divario di espansione, sostiene la Bei, si potrebbe creare un elevato numero di posti di lavoro altamente qualificati e promuovere la crescita.
L’Iniziativa European Tech Champions contribuirà a creare una classe di asset in cui gli investitori istituzionali europei potranno investire attivamente diversificando così i propri portafogli in maniera sostenibile grazie al flusso costante di fondi a favore delle scale-up europee che garantiscono.
L’Italia, si legge, ha contribuito all’iniziativa con 150 milioni di euro. Secondo il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti “condividiamo questa iniziativa in cui l’Europa opera in modo sinergico per mobilitare capitali pubblici e privati a sostegno della crescita dei futuri campioni dell’innovazione digitale. L’auspicio è che l’Italia possa trarre da questo progetto il giusto impulso per lo sviluppo di questo settore imprenditoriale”.

Boom edilizia, Tutor Consulting: boom incidenti sul lavoro

Boom edilizia, Tutor Consulting: boom incidenti sul lavoroRoma, 13 feb. (askanews) – Il rilancio dell’edilizia, dopo lo stop per il Covid, ha fatto registrare, nel 2021, un considerevole aumento degli infortuni sul lavoro. Sono stati 38.541, in aumento del 17,7% rispetto all’anno precedente. 196 i casi mortali: “Sono numeri importanti che – spiega Ottone Lambiase, direttore tecnico di Tutor consulting – potrebbero essere dimezzati se si seguissero le norme vigenti sulla sicurezza. La prevenzione continua a essere considerata, per almeno il 30% degli imprenditori, un costo da tagliare. Un errore imperdonabile e non solo perché, non commettendolo, si garantisce la tutela dei propri dipendenti. Non seguire le regole espone l’azienda, che deve gestire un determinato appalto, a multe salate che non possono più essere messe, come accadeva un tempo, a budget. senza dimenticare che si rischia la chiusura del cantiere, o di parte di esso, per un lungo periodo. E in alcuni casi si può arrivare a rischiare sanzioni di carattere penale”.
Ma è solo un problema di costi o ce ne sono altri di natura, diciamo così, culturale? “La verità – afferma Bruno Ranellucci, che di Tutor consulting è il Ceo – è che la normativa in materia ha dei paradossi lungo i quali si annidano le difficoltà e gli errori. Il primo, il più eclatante, è che la legge non prevede una distinzione netta fra il direttore dei lavori e il cosiddetto Cse, ovvero il coordinatore della sicurezza. Il primo, estremizzando, vuole terminate l’attività nel più breve tempo possibile, il secondo invece ha l’obbligo di far sì che tutte le norme vengano rispettate. Per dirla in altri termini, il primo tenderebbe ad accelerare, mentre il secondo non deve guardare ai tempi ma al benessere di chi nel cantiere ci lavora. Bene, ad oggi le due figure possono essere interpretate da una stessa persona. Un controsenso”.
Ma i passi falsi potenziali sono diversi e, in fondo, tutti causati da questioni economiche: “Le faccio un esempio -dice Lambiase. Avevamo il compito, poche settimane fa, di controllare, in termini preventivi, la sicurezza di un cantiere da sei milioni di euro. Ci siamo accorti, a un certo punto, che, nel capitolato, non era previsto il ponteggio che invece era indispensabile. Una struttura che costa 150mila euro mette a rischio un investimento che è appunto a nove zeri. Un’assurdità che però è indice di come questo sia un tema che ancora viene affrontato in maniera superficiale. Bisogna lavorarci molto. Anzi, io penso che sia giunto il momento di un vero e proprio cambio di paradigma, stimolato magari da azioni che vadano a premiare chi si comporta in modo virtuoso”.
Azioni che di fatto penalizzino chi invece continua a voler risparmiare sulla pelle dei propri dipendenti: “A mio parere -sostiene Ranellucci- è giunto il momento di introdurre una sorta di patente a punti. Una patente che quei punti li scali per ogni infrazione commessa e che permetta al contrario a chi li mantiene per comportamenti corretti di partecipare alle gare pubbliche di appalto. Sarebbe un giusto riconoscimento a chi non considera la prevenzione una palla al piede, ma anzi una medaglia al merito per la propria impresa. Ma non basta solo questo. Serve una maggiore competenza, aspetto che, con l’attuale boom dell’edilizia abbiamo riscontrato ancor di più. La materia è vasta e spesso non tutti, pur avendone la responsabilità, sanno interpretarla al meglio”.
Dopo l’annus horribilis, il 2020, il settore edile ha ripreso a correre. Nel 2021, gli investimenti nelle costruzioni sono aumentati del 22,3%, grazie al riavvio delle attività dopo l’emergenza sanitaria ma anche grazie alle iniziative messe in campo dallo Stato per favorire la ripresa del settore e di tutto l’indotto, con incentivi per interventi di efficientamento energetico, consolidamento statico e riduzione del rischio sismico degli edifici: “Questo ha fatto sì -chiosa Lambiase- che aumentasse a dismisura il lavoro per chi deve fornire piani di prevenzione. Professionisti, che fino all’anno prima gestivano una decina di ristrutturazioni l’anno, si sono ritrovati ad affrontare compiti per i quali non avevano e non hanno la giusta preparazione. Un guaio che naturalmente sta avendo delle conseguenze significative. Anche perché non basta adottare protocolli prestabiliti ma bisogna saper gestire quelle che, in gergo, si definiscono interferenze, che si presentano quando bisogna coordinare le diverse figure presenti in un cantiere. Ed è qui che ci vuole occhio clinico ed esperienza. La competenza salva vite umane e, sulla pelle dei lavoratori, non si può scherzare”.

Gentiloni: consumo gas Ue ottobre-novembre -25%, crollo quota russa

Gentiloni: consumo gas Ue ottobre-novembre -25%, crollo quota russaRoma, 13 feb. (askanews) – “A ottobre e novembre i consumi di gas dell’Unione Europea sono stati del 25% inferiori a quelli della media del passato quinquennio, spingendosi oltre l’obiettivo di riduzione del 15% concordato lo scorso anno. Contemporaneamente gli sforzi per diversificare le forniture hanno dato risultati: nelle prime cinque settimane del 2023 il gas pervenuto da gasdotti dalla Russia ha rappresentato circa il 7,5% del totale delle importazioni europee di gas, a fronte del 37% sulla media 2021”. Lo ha riferito il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni durante la conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo i dati che sono stati presentati ai ministri.
“Intanto le importazioni di gas liquefatto via mare sono più che raddoppiate, dal 20% del 2021 al 42% di inizio 2023”. Gentiloni ha anche sottolineato che i livelli delle scorte di gas dell’Ue si attestano a circa il 75%, solo marginalmente inferiori a quanto si attestavano all’inizio della stagione invernale.
“Il calo dei prezzi dell’energia dovrebbe consentire ai governi di rimuovere gradualmente le misure di supporto sull’energia e rendere quelle rimanenti più mirate. Li incoraggiamo a muoversi in tal senso. C’è una piccola finestra di opportunità nei mesi a venire per migliorare la qualità delle misure uscendo da quelle più costose e meno efficienti”, ha detto.
“Ma per essere chiari non siamo fuori pericolo. I prezzi dell’energia restano ben superiori ai livelli visti negli anni passati e potrebbero restare volatili – ha detto ancora Gentiloni – mentre le penurie sulle forniture potrebbero riemergere nei prossimi mesi. Per questo intendiamo approntare un meccanismo di acquisti comuni non più tardi della fine di questo trimestre”.

Turi: dialogo commercialisti e politica buon viatico per le riforme

Turi: dialogo commercialisti e politica buon viatico per le riformeMilano, 13 feb. (askanews) – “Con l’ultima legge di Bilancio approvata dal Governo si è sancito un cambio di passo significativo per ciò che attiene il ruolo delle professioni come cinghia di trasmissione tra le decisioni adottate dalla politica e l’attuazione in concreto delle stesse nel tessuto economico e sociale del Paese. Alcune misure come la revisione delle aliquote, le modifiche al bonus 110%, le sanatori fiscali, con la riduzione delle sanzioni, e le novità relative al sistema pensionistico, oltre a quelle finalizzate al contrasto per gli aumenti dei costi energetici, presuppongono un ruolo proattivo determinante da parte dei commercialisti che, come sempre, faranno la loro parte. Mi auguro che da questo rinnovato dialogo tra professionisti e politica possano finalmente prendere corpo le grandi riforme che l’Italia aspetta da tempo, prima tra tutte quella del sistema fiscale in modo da consentire un miglioramento della qualità del nostro lavoro oltre a determinare un beneficio di assoluto rilievo per tutti i contribuenti, siano essi famiglie o imprese”. Lo ha dichiarato Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli, presentando il forum “La legge di Bilancio 2023” promosso dall’Odcec Napoli che si terrà venerdì 17 febbraio dalle ore 9.00 all’hotel Excelsior di Napoli.
Ad aprire i lavori sarà Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia e delle Finanze. All’iniziativa parteciperanno: Ettore Cinque (assessore al Bilancio della Regione Campania), Michele Carbone (comandante interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza), Claudia Cimino (direttore dell’Agenzia delle Entrate in Campania), Pierluigi Ridella (direttore Agenzia delle Entrate Riscossione in Campania), Vincenzo Moretta (presidente della Fondazione Odcec Napoli), Francesca Giglio (presidente della Commissione Imposte dirette ed indirette dell’Odcec Napoli), Salvatore Cortese (Capo Settore Soggetti rilevanti dimensioni dell’Agenzia delle Entrate in Campania), Pasquale Saggese (ricercatore area “Diritto Tributario” della Fondazione nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili), Paolo Borrelli (comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli), Daniele D’Ambrosio (presidente della Commissione Imposte dirette ed indirette dell’Odcec Napoli), Marco Caputo (responsabile settore pianificazione e morosità rilevanti dell’AdeR in Campania), Paola Coppola (professore ordinario di diritto tributario all’Università degli Studi di Napoli, Federico II), Guido Spiniello (segretario della Commissione Imposte dirette e indirette dell’Odcec Napoli), Claudio Turi (Commissione Imposte dirette e indirette dell’Odcec Napoli).

Bit, Fto: situazione positiva, ma al turismo serve continuità

Bit, Fto: situazione positiva, ma al turismo serve continuitàMilano, 13 feb. (askanews) – “Lo scenario è positivo, i dati di vendita di gennaio sono ottimi. Ma abbiamo appena ricominciato dopo due anni in cui siamo rimasti inattivi e un anno di ripartenza difficilissimo. Ora bisogna dare continuità”. Lo ha detto Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, durante il panel ‘Made in Italy, grandi eventi e territorio: il turismo di domani nella vision dei protagonisti’ alla Bit in corso in Fiera Milano.
“Quello del rilascio e rinnovo dei passaporti al momento è un grave e assurdo problema – ha aggiunto Gattinoni – Nel 2023, nell’era della digitalizzazione, è inaccettabile che debbano passare anche 8-9 mesi per un appuntamento. So che le istituzioni stanno lavorando su soluzioni strutturali e mi auguro che presto prendano avvio. Come associazione ci siamo pure impegnati con l’Università della Bicocca per il master sul turismo e abbiamo attivato una partnership con il sistema degli Its: la formazione e le competenze innovative, tra digitale e green, sono decisive per restituire stimoli a chi già opera nel comparto e per calamitare nuove forze lavorative. Dobbiamo fare ogni sforzo per ridare attrattività e appetibilità a questo settore e le istituzioni devono aiutarci anche con sostegni fiscali mirati”.
“Abbiamo bisogno di certezze per programmare – ha concluso Gattinoni -. Dobbiamo sapere quali voli ci saranno tra 10 mesi o un anno. Insisto su questo tema, ma le compagnie low cost non possono mettere le tratte con un mese di anticipo e poi toglierle del tutto improvvisamente appena scema il traffico o si esauriscono i contributi pubblici. Non sappiamo ancora, per esempio, chi volerà questa estate su Sicilia o Sardegna mentre a noi serve poter pianificare il volato sia in uscita che in entrata”.

Turismo e sostenibilità: collaborazione Enit e Trenitalia

Turismo e sostenibilità: collaborazione Enit e TrenitaliaMilano, 13 feb. (askanews) – Far crescere il turismo in Italia dando risposta concreta alla domanda di sostenibilità espressa con sempre maggior forza dai viaggiatori sia nazionali sia internazionali. E’ il senso della rinnovata collaborazione tra Enit – l’ Agenzia nazionale del turismo – e Trenitalia ribadita dai vertici delle due organizzazioni nel corso del confronto pubblico dal titolo “Lo sviluppo internazionale del turismo e il valore della sostenibilità” che si è svolto a Milano, nell’ambito della Bit, la Borsa internazionale del Turismo.
“Enit crede fortemente nella sostenibilità – ha affermato Ivana Jelenic, amministratore delegato di Enit – La sostenibilità non è solo uno slogan, ma è un percorso importante che fa cambiare le scelte dei consumatori maniera più consapevole. Quest’accordo con Trenitalia ne è una prova: ovvero ci impegna a incentivare una forma di turismo alternativo sempre più apprezzato soprattutto dagli stranieri. Forma di turismo che abbattendo le emissioni e fa sì che gli spostamenti all’interno del nostro Paese possano essere decisamente più green”.
Il treno è sostenibile un po’ per definizione, e risponde e alla domanda di trasporto green con progressivi avanzamenti tecnologici frutto di investimenti e scelte strategiche di lungo periodo. L’alta velocità per esempio – è stato ricordato nel corso dell’incontro – è sempre più efficiente: il Frecciarossa 1000 riduce le emissioni di circa il 20% rispetto al Frecciarossa 500. I nuovi treni del Regionale di Trenitalia consumano il 30% di energia in meno rispetto alla precedente generazione; e con i nuovi treni “Blues”, inoltre, è possibile ridurre del 50% il consumo di carburante e di diminuire le emissioni di CO2 sulle attuali linee non elettrificate.
“Stiamo introducendo i nuovi treni ‘Blues’ che sono elettrici, diesel e a batteria – ha aggiunto Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia – Ecco che quando troviamo l’elettrificazione tiriamo su il pantografo; altrimenti accendiamo un diesel di ultimissima generazione, quindi con inquinamento molto basso; ma di nuovo lo spegniamo quando entriamo nelle stazioni perché ci entriamo a batteria. Da questo punto di vista sicuramente Trenitalia è molto sostenibile. Però la sostenibilità sta anche nel cercare di convincere i nostri passeggeri a prendere il treno e a prenderlo, per esempio, di notte. Viaggiando di notte si può attraversare l’Italia quasi senza accorgersene. Ma sta a noi migliorare il servizio. Chi viaggia di notte ha l’aspettativa di ricevere un servizio simile a un hotel. Stiamo lavorando molto perché anche questo tipo di viaggio, che è assolutamente sostenibile, sia più apprezzato perché il servizio sarà migliorato”.
Promuovere e sostenere scelte di trasporto sostenibile è comunque solo uno dei pilastri, per quanto centrale, della strategia che guarda alla crescita di un turismo green sostenendo e validando destinazioni e modelli di sviluppo turistico davvero responsabili. “Chiaramente sarà un percorso più lungo richiederà del – ha confermato Jelenic – Ma andrà avviato per forza un percorso in tal senso; così come viene indicato anche dalla Commissione europea. Le nostre destinazioni dovranno sempre più essere attente alla salvaguardia dell’ambiente, e anche a un modello di sviluppo sostenibile che sia però compatibile con il business
Nel corso dell’incontro è stato sottolineato come l’Italia si confermi meta particolarmente apprezzata dai turisti stranieri, i cui acquisti di prodotti Trenitalia sono aumentati nel 2022 del 25% rispetto al 2019. Le prenotazioni registrate per viaggi nei primi tre mesi del 2023 confermano le attese positive di ulteriore crescita del trend osservato lo scorso anno, ed evidenziano la preferenza da parte della clientela estera verso i prodotti Frecce. Portare a bordo dell’alta velocità immagini della Penisola e, in particolare della campagna #Thisisischia, – è stato sottolineato nel corso del dibattito – è un ulteriore modo per stimolare il viaggio in Italia.
“Quest’anno ci aspettiamo che il numero di passeggeri superi i valori registrati nel 2019 – ha aggiunto Corradi – Il treno è il mezzo di trasporto ideale per i turisti che decidono di trascorrere la loro vacanza nel nostro Paese, perché è efficiente e sostenibile anche dal punto di vista economico. Particolarmente positivi i dati che arrivano dal mercato estero, che a gennaio ha fatto registrare acquisti più che raddoppiati rispetto a 4 anni fa. Sono diverse le partnership e le collaborazioni che abbiamo stretto, in Italia e all’estero, per creare una filiera di valore. La collaborazione con Enit, avviata lo scorso anno con Intercity e ulteriormente rafforzata quest’anno con i Frecciarossa e i Frecciargento, per sostenere il turismo dell’isola di Ischia, si inserisce in questo percorso virtuoso”.
“L’omaggio e il sostegno ad Ischia che abbiamo voluto a bordo dei Frecciarossa e Frecciargento di tutta Italia rappresenta simbolicamente la portata corale che Enit infonde a tutte le azioni di promozione nazionale internazionale, scegliendo partner di eccellenza per mostrare al mondo tutto il meglio della Penisola senza risparmiare sinergie ed efficienza – ha concluso Jelenic- Gli occhi dei passeggeri di tutto il mondo potranno avere assaggi della Penisola da visitare o da trattenere anche nel ritorno nel proprio Paese. Il viaggio in treno così diventa un patrimonio di memorie e racconti da condividere. Il percorso intrapreso con Trenitalia fortifica l’ospitalità di qualità italiana, rinnovando un posizionamento consolidato che acquista livelli sempre più alti”.
La Bit, inoltre, è stata l’occasione per presentare agli operatori di settore il Polo Passeggeri del Gruppo FS, che unisce Trenitalia, Busitalia e Ferrovie del Sud Est. (nella foto, da sinistra: Ivana Jelenic, amministratore delegato di Enit; Eva Crosetta, che ha moderato l’incontro in Bit; e Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia)

Energia e comunità: Giro d’Italia della Csr fa tappa a Messina

Energia e comunità: Giro d’Italia della Csr fa tappa a MessinaMilano, 13 feb. (askanews) – Le Comunità energetiche come paradigma di una nuova concezione di riqualificazione e sviluppo del territorio che vede i cittadini, imprese e istituzioni interagire su obiettivi concreti a vantaggio comune. Se ne discute a Messina nel corso della seconda tappa del Giro d’Italia della CSR dedicata a “La transizione energetica tra sfide ed opportunità”, tema centrale della seconda tappa del Giro, in programma a Messina il 15 febbraio 2023. L’appuntamento è fissato per il 15 febbraio a partire dalle 10 nell’aula Cannizzaro dell’Università degli Studi di Messina, ed è organizzato dal Salone della CSR e dell’innovazioen sociale in collaborazione con l’Ateneo, con la Camera di Commercio di Messina e con Sicindustria. “Il ruolo delle imprese nella transizione verso un’economia sempre più sostenibile richiede profondi cambiamenti nella gestione di processi e prodotti ma anche nella relazione tra i diversi attori sociali – dichiara Rossella Sobrero, del gruppo promotore del Salone – La tappa di Messina propone il racconto di alcune iniziative che hanno l’obiettivo di favorire la transizione energetica del territorio siciliano in una logica di collaborazione costruttiva tra istituzioni, imprese e cittadini”.
“Siamo davvero felici che Messina rappresenti la seconda tappa del Giro d’Italia della CSR 2023 – commenta Salvatore Cuzzocrea, Rettore dell’Università degli Studi di Messina – e che grazie a questo importante evento continueremo il lavoro che portiamo avanti quotidianamente di contribuire ad una crescita vera della cultura della sostenibilità. La governance dell’Ateneo fin dall’inizio del mio mandato, insieme a tutta la comunità accademica, ha lavorato per tessere rapporti e momenti di condivisione sul territorio per sollecitare la mission del progetto della CSR, l’emulazione virtuosa. Metteremo a disposizione le eccellenze del nostro Ateneo e ci confronteremo con autorevoli rappresentanti del mondo delle Istituzioni e delle Imprese per continuare un percorso che fino a qualche anno fa sembrava lontano ma che oggi è nelle corde anche della città di Messina. Passi concreti per vivere meglio il nostro territorio. Siamo certi che la tappa messinese, al pari delle altre sarà un momento che andrà oltre la riflessione ma produrrà azioni concrete”. In apertura dei lavori sono previsti gli interventi di Pietro Franza, presidente di Sicindustria Messina, e di Ivo Blandina, vice presidente vicario di Sicindustria. I lavori entreranno poi nel vivo con le testimonianze delle imprese impegnate in una serie di impegnativi progetti sul territorio: verranno raccontati gli esempi di riconversione energetica di A2A nell’impianto termoelettrico di San Filippo del Mela, con il suo responsabile Francesco Farilla; della raffineria di Milazzo con il direttore generale Marcello Tarantino e di Sicilferro Torrenovese con l’amministratore unico Mauro Scurria. Gli interventi saranno coordinati da Roberta Salomone, referente RUS – Rete Università per lo Sviluppo Sostenibile dell’Università di Messina.
Un confronto a più voci consentirà poi di approfondire la tematica delle comunità energetiche: la storia della “Comunità energetica rinnovabile e solidale di Messina”, verrà infatti raccontata da Marco Fiorino, referente dello Sportello CSR della Camera di Commercio di Messina; a confronto con Francesco Fontana, Energy Communities Business developer di Enel X, Francesco Caminiti, assessore del comune di Messina; Annamaria Garufi, presidente di LeLAT, Lega Lotta Aids e Tossicodipendenza e della Comunità energetica e solidale di Messina. Si tratta di un progetto che prevede il repowering e la messa in funzione di due impianti fotovoltaici sul tetto della sede Le.LA.T. nel rione Mangialupi, che saranno in grado di produrre energia pulita per le utenze dell’associazione e di 20 famiglie in condizione di povertà energetica. Anche gli utili derivanti dal sistema di incentivi per le comunità energetiche saranno distribuiti tra i soci in modo proporzionale rispetto all’energia consumata. L’iniziativa di Messina replica il successo dalla Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale di Napoli Est, diventata un vero e proprio volano di riscatto sociale per il territorio.
Un’altra prospettiva dalla quale leggere e comprendere l’intrecci tra risorse energetiche e sviluppo sociale verrà poi proposta da Giorgia Turchetto, responsabile dell’agenzia di sviluppo Parchi IPBS Fondazione Comunità di Messina, che racconterà la sperimentazione di microreti per il contrasto della povertà energetica attraverso processi di stoccaggio e di mutualizzazione dell’energia secondo algoritmi sociali.
Nell’ultima parte dei lavori della tappa messinese del Giro d’Italia della CSR, saranno approfondite le tematiche legate al ruolo della ricerca e alle opportunità che questa offre anche intermini occupazione nelle prospettiva della decarbonizzazione delle attività economiche. Ne parleranno Sebastiano Campagna, direttore del Dipartimento di scienze, biologiche, farmaceutiche e ambientali dell’Università di Messina, e Antonino S. Aricò, direttore dell’Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia ITAE “Nicola Giordano” di Messina. Il centro di ricerca, fondato dal CNR, ha appena visto 16 dei suoi scienziati entrare nella prestigiosa classifica “World’s 200 top scientists” della Stanford University: un traguardo che conferma l’importanza della ricerca ma anche l’avvento della Sicilia e del Sud come motore di cambiamento sostenibile per l’Italia.
Il Giro d’Italia della CSR 2023 è l’iniziativa a cura de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale che intende promuovere un approccio sostenibile al business, valorizzare le esperienze delle imprese e dei territori stimolando un’emulazione virtuosa. Il Giro 2023 tocca 10 città italiane fra gennaio e maggio, raccontando le esperienze di eccellenza per diffondere la cultura della sostenibilità. Dopo Torino e Messina, la prossima tappa del Giro è in programma a Savona il 27 febbraio. A seguire: Udine (10 marzo), Roma (16 marzo), Napoli (23 marzo), Bologna (3 aprile), Padova (19 aprile), Trento (8 maggio) e Ancona (16 maggio). Il percorso si concluderà a Milano con l’edizione nazionale del Salone, all’Università Bocconi il 4, 5 e 6 ottobre 2023: tre giorni di incontri, dibattiti, workshop, seminari, presentazioni.
Il programma delle tappe del Giro d’Italia della Csr 2023 e le news dal Giro sono consultabili online sul sito del Salone della CSR e dell’innovazione sociale.