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Nobel Economia 2024 a turco Acemoglu e britannici Johnson e Robinson

Nobel Economia 2024 a turco Acemoglu e britannici Johnson e RobinsonRoma, 14 ott. (askanews) – Il premio Nobel per l’Economia 2024 è stato assegnato congiuntamente a Daron Acemoglu, turco naturalizzato statunitense, Simon Johnson, britannico statunitese e James A. Robinson, britannico. Tutti e tre insegnano presso università statunitensi. Lo ha annunciato l’Accademia reale svedese per le scienze. Sono stati premiati per i loro studi sulla compresnione delle differenze di prosperità tra Paesi.


L’onorificenza è stata creata nel 1968 su iniziativa della Riksbank, la Banca centrale svedese, per affiancare i tradizionali premi sulle materie scientifiche. Lo scorso anno il Nobel all’Economia era stato assegnato alla statunitense Claudia Goldin, per i suoi studi sul mercato del lavoro. L’unico italiano a ricevere questa onorificenza è stato Franco Modigliani, nel 1985.

Manovra, Landini: se governo non ascolta pronti a sciopero generale

Manovra, Landini: se governo non ascolta pronti a sciopero generaleRoma, 13 ott. (askanews) – “Se il governo non ci ascolta siamo pronti anche ad arrivare allo sciopero generale”.lo ha affermato il segretario della Cgil, Maurizio Landini intervistato dal Tg3.


Sulla manovra di Bilancio, “noi non solo diciamo che non bisogna tagliare la spesa sociale, ma che va aumentata: bisogna aumentare la spesa sanitaria, perché così la sanità non funziona, e bisogna aumentare la spesa per le scuole. Bisogna aumentare i salari dei lavoratori. Quindi abbiamo già detto al governo non solo che non deve tagliare, ma che deve andare a prendere i soldi dove sono: investendo sul fisco e andato a prendere le risorse. Le mobilitazioni ci sono già – ha detto -: metalmeccanici, chimici trasporto pubblico locale. E’ chiaro che se il governo non ci ascolta, dopo queste iniziative di questo mese siamo pronti anche ad arrivare allo sciopero generale”. (fonte immagine: Tg3 Rai).

Bce, vademecum contro le truffe che usano il suo nome e simboli

Bce, vademecum contro le truffe che usano il suo nome e simboliRoma, 13 ott. (askanews) – Il nome della Banca centrale europea, i suoi simboli e perfino i nomi dei suoi massimi esponenti vengono fraudolentemente utilizzati da truffatori per cercare di carpire informazioni e derubare consumatori ignari. A lanciare l’allarme è la stessa istituzione di Francoforte, che in un’apposita comunicazione sul suo portale Internet raccomanda di “non cliccare qualsivoglia link contenuto in e-mail sospette, non aprire allegati e non rispondere a inviti” o messaggi.


L’istituzione spiega che in base alle segnalazioni ricevute ci sono una molteplicità di possibili frodi che vengono perpetrate utilizzando il suo nome. Tra questa quella di ignoti che millantando di appartenere alla Bce cercano di farsi fornire dati sensibili; altri si presentano come se la Bce fosse una banca commerciale che fornisce servizi bancari; altri chiedono di effettuare un pagamento tramite un finto sito Internet della Bce; altri ancora intimano di effettuare un pagamento perché la Bce starebbe bloccando un trasferimento di fondi. Tutte truffe, come quelle di coloro che chi si presentano ai consumatori asserendo che la Bce offrirebbe termini molto favorevoli sui prestiti. E c’è perfino chi riesce a simulare il numero di telefono del centralino dell’istituzione di Francoforte (+49691344XXX) nell’effettuare chiamate truffa.


“Non siamo una banca commerciale – dice chiaro e tondo la Bce – quindi non forniamo conti correnti al pubblico. Se qualcuno vi contatta asserendo che lavora per la Bce e che detiene fondi per conto vostro è una truffa. La Bce non chiederà mai a nessuno i suoi dati per e-mail, telefono, messaggi testuali o messaggi istantanei. I componenti del Comitato esecutivo della Bce non vi contatteranno mai personalmente per questioni finanziarie o per farsi fornire dati personali”. Nell’avviso, che l’istituzione ha emanato da alcuni mesi, vengono suggerite una serie di strategie per mettersi a riparo da queste truffe. Ad esempio viene spiegato che le e-mail inviate dalla Bce hanno sempre come parte finale dell’indirizzo mittente due tipologie (@ecb.europa.eu oppure @ecb.int). La Bce poi avverte di non fidarsi mai di e-mail inoltrate.


Si raccomanda in generale diffidare da comunicazioni con errori di ortografia o di grammatica o che utilizzino formule semantiche inusuali o approssimative. Le chiamate non sollecitate provenienti da numeri che simulano quelli del centralino dell’istituzione con ogni probabilità sono truffe del tipo “caller ID spoofing”, in cui il vero numero da cui partono è nascosto. La Bce, infine, raccomanda di segnalare questi tentativi alle autorità nazionali competenti. (Fonte immagine: ECB 2024).

Treni, disagi, cancellazioni e ritardi fino a stasera per sciopero

Treni, disagi, cancellazioni e ritardi fino a stasera per scioperoRoma, 13 ott. (askanews) – Diffusi disagi nelle stazioni ferroviarie italiane, fino alle 21 di oggi e probabilmente anche oltre treni a rischio di cancellazioni o gravi ritardi. Prosegue infatti lo sciopero nazionale di 24 ore del personale del gruppo FS Italiane, proclamato da alcune sigle sindacali autonome. La stessa società ha avvertito che la protesta potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia.


Peraltro i disagi potranno verificarsi anche oltre l’orario di termine della protesta sindacale. Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, ha invitato i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, ove possibile, a riprogrammare il viaggio. Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili attraverso l’App Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del gruppo Fs Italiane, il numero verde gratuito (800892021), oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.

Giappone, clienti negozi troppo scorbutici: Tokyo corre ai ripari

Giappone, clienti negozi troppo scorbutici: Tokyo corre ai ripariRoma, 13 ott. (askanews) – Tokyo si appresta a emanare un’ordinanza per cercare di frenare il fenomeno dei comportamenti bruschi e sempre più aggressivi dei clienti nei confronti di negozianti, commessi e camerieri. Una realtà che ha perfino uno specifico nome in giapponese, sotto l’abbreviazione “kasu-hara” e che secondo il Financial Times si è acuita negli negli ultimissimi anni di inflazione, un brusco cambiamento rispetto ai lungi anni di dinamica dei prezzi ferma o sottozero.


Le nuove regole nella prefettura di Tokyo entreranno in vigore il prossimo aprile, non prevedono sanzioni specifiche ma cercano di fare leva su una sorta di persuasione morale, per mettere fine a comportamenti che potrebbero apparire inconsueti a osservatori stranieri. Nei negozio o nei ristoranti dell’Arcipelago, il più delle volte i clienti non ringraziano il personale, peraltro rivolgono le loro richieste con toni perentori. Ma da quanto c’è l’inflazione la situazione è peggiorata. I media giapponesi hanno riferito un crescente numero incidenti a danni di commessi e camerieri, da urla e minacce a veri e propri abusi da parte di consumatori che se fino a poco fa venivano trattati con tutti i riguardi, a livello di prezzi, ora si sentono “traditi” da una crescita dei listini alla quale erano totalmente disabituati.


Lo scorso giugno un sindacato che rappresenta diverse categorie coinvolte in questi problematiche, la Ua Zensen ha riferito che quasi la metà dei suoi 33.000 iscritti hanno subito episodi di kasu-hara negli ultimi due anni. Il fenomeno riguarda anche le società di forniture di elettricità e servizi domestici così come le compagnie di trasporti. Al punto che alcune di queste ultime hanno perfino introdotto dei pulsanti di emergenza per il kasu-hara, con cui i lavoratori possono avviare registrazioni da parte di telecamere di sorveglianza.


Secondo il quotidiano resta da vedere se l’iniziativa di Tokyo, la prima di questo genere in Giappone, sortirà qualche effetto, dato che appunto non sono previste sanzioni o pene specifiche. E anche perché il regolamento non sembra fornire una definizione specifica di questa materia.

Treni, dalle 21 e domani rischi cancellazioni e ritardi per sciopero

Treni, dalle 21 e domani rischi cancellazioni e ritardi per scioperoRoma, 12 ott. (askanews) – Dalle 21 di questa sera e per le successive 24 ore treni a rischio di cancellazioni o gravi ritardi. Scatta infatti lo sciopero nazionale del personale del gruppo FS Italiane, proclamato da alcune sigle sindacali autonome. La stessa società ha avvertito che la protesta potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia.


Peraltro i disagi potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale. Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, ha invitato i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, ove possibile, a riprogrammare il viaggio. Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili attraverso l’App Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del gruppo Fs Italiane, il numero verde gratuito (800892021), oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.

Educazione finanziaria, Finanza.tech lancia Academy FT

Educazione finanziaria, Finanza.tech lancia Academy FTRoma, 12 ott. (askanews) – Promuovere l’educazione finanziaria nel Paese, colmando il gap tra la ricerca di nuove competenze da parte delle imprese e quanto offre il mercato del lavoro su questo fronte. Con questo obiettivo, informa una nota, Finanza.tech, Società Benefit e fintech company quotata su Euronext Growth Milan, lancia Academy FT, un ambiente di apprendimento accessibile a tutti coloro che desiderano migliorare il proprio know-how finanziario: aziende, professionisti ma anche singoli cittadini. Con docenti esperti del settore, Academy FT offrirà in modo gratuito corsi, seminari e risorse educative di alta qualità, sia online che offline, ponendo un particolare focus sulle esigenze delle PMI e sul ruolo del CFO. Il tutto, con una missione: formare il Financial Technology Advisor, una nuova figura professionale capace di garantire conoscenze ibride, finanziarie ma al tempo stesso tecnologiche, di data science, intelligenza artificiale e sostenibilità aziendale.


“Academy FT mira a diffondere l’istruzione finanziaria in Italia come strumento per promuovere la crescita delle PMI, l’inclusione sociale e il benessere economico del Paese – ha spiegato Raffaele D’Arienzo, Presidente di Academy FT. – In uno scenario finanziario in continua evoluzione, sia a livello normativo che tecnologico, è fondamentale favorire un’educazione solida in questo ambito, in grado di coinvolgere tutti, dal singolo cittadino al CFO, chiamato a dotarsi di quelle conoscenze utili per sfruttare in modo strategico le opportunità oggi offerte dal digitale. Academy FT vuole essere un faro su questo fronte e collaborare con le aziende al fine di creare programmi in linea con i bisogni del tessuto imprenditoriale italiano, indirizzando al tempo stesso opportunità di formazione aperte a tutti coloro che desiderano aggiornare le proprie competenze per presentarsi al meglio sul mercato del lavoro”. Secondo il report “State of the Digital Decade 2024” della Commissione Europea, la quota di laureati ICT in Italia è ferma all’1,5%, che è al di sotto della media UE del 4,5% e insufficiente per supportare in modo adeguato quel processo di trasformazione digitale che sempre più coinvolge anche la gestione finanziaria d’impresa. In questo scenario, nuove skill vengono richieste al CFO. Lo sottolinea PwC nello studio “What’s important to CFOs in 2024” , evidenziando come tra i macro-temi che guideranno l’agenda dei direttori finanziari nel prossimo futuro vi sia proprio la necessità di dotarsi di quelle competenze funzionali per utilizzare al meglio strumenti di predictive analytics e financial intelligence, insieme alla capacità di integrare la sostenibilità quale elemento chiave della strategia aziendale.


L’offerta formativa: al via il primo corso online gratuito Partendo da queste esigenze, il primo corso online gratuito, “La Finanza Operativa per il CFO delle PMI”, rappresenta lo step iniziale dell’impegno di Academy FT volto a formare il Financial Technology Advisor, fornendo a cittadini, professionisti e aziende risorse educative di alto livello. Disponibile nei prossimi mesi, il corso affronterà con un approccio pratico materie sempre più centrali nella gestione finanziaria d’impresa, approfondendo – tra le altre – tematiche quali il risk management, la data analysis, l’intelligenza artificiale, i parametri ESG e la redazione del bilancio di sostenibilità. Academy FT intende collaborare con le Università, gli enti formativi e le associazioni di settore sul territorio. In linea con questo impegno, l’istituto sarà protagonista con i propri esperti al JEIOM24 , l’evento dedicato al network delle Junior Enterprise che coinvolge 36 associazioni studentesche universitarie presenti nei principali Atenei italiani. In programma a Parma dal 18 al 20 ottobre, l’appuntamento riunirà nella città emiliana 250 studentesse e studenti provenienti da tutta Italia per svolgere attività di formazione e networking. Arsenio Siani, CTO di Finanza.tech e docente di Academy FT, terrà uno speech sul rapporto tra tecnologia e finanza durante il TEDxUNIPR, mentre il presidente Raffaele D’Arienzo illustrerà il progetto e le sue opportunità per i giovani in un workshop dedicato. JEIOM24 fa parte del Dossier di candidatura di Parma a Capitale Europea dei Giovani 2027 e vede il supporto del Comune di Parma, dell’Università di Parma e di “Parma, io ci sto!”, associazione delle aziende parmigiane che mira a portare valore al territorio.

Manovra, Giorgetti: non ci saranno più tasse. I ministeri taglino o farò la parte del cattivo

Manovra, Giorgetti: non ci saranno più tasse. I ministeri taglino o farò la parte del cattivoRoma, 12 ott. (askanews) – “Sicuramente non ci saranno più tasse, dopodiché meno tasse lo stiamo facendo, non lo stiamo promettendo: basti vedere quello che abbiamo fatto nella precedente legge di Bilancio, il taglio del cuneo fiscale contributivo di 6-7 punti percentuale che tutti giudicavano impossibile, o comunque precario, diventerà strutturale. Quindi rispondiamo con i fatti rispetto a una narrativa che, diciamo, vuole sostenere il contrario”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti intervenendo alla Festa dell’Ottimismo del Foglio. “Io credo che in queste settimane, in questi giorni in particolare, ci sia stato uno stillicidio di interpretazioni, quindi si tratta solo di aspettare fino a martedì – ha detto – e poi tutto sarà più chiaro”.


“Confermo che – ha aggiunto il ministro – come peraltro già annunciato in Consiglio dei ministri, qualche settimana fa io ho preannunciato a tutti i miei colleghi che occorre fare sacrifici e rinunciare a qualche programma, magari totalmente inutile, magari che sopravvive dal passato ma che non dà nessuna concreta utilità. Quindi ho sollecitato tutti i colleghi a fare proposte rispetto alle spese che sono da considerarsi inutili. Dopodiché se i colleghi non presenteranno proposte, al ministro dell’Economia toccherà fare la parte del cattivo, farò la parte del cattivo, e provvederà lui”. Giorgetti, interpellato sulle polemiche attorno al termine “sacrifici” durante l’intervista in video collegamento con la festa del quotidiano il Foglio, ha usato anche un’analogia per chiarire l’obiettivo della sua manovra: i “sacrifici” in riferimento alla manovra di Bilancio vanno considerati alla stregua delle rinunce che una persona eccessivamente in sovrappeso deve fare a beneficio della sua salute. “Faccio un esempio concreto: se una persona pesa 115 kg e il medico gli dice ‘guarda che starai molto meglio se pesi 90’. penso che la dieta non sia una cosa eccezionale. Uno preferirebbe mangiare e bere quello che gli pare, ma quando dopo questa dieta magari peserà 90 kg starà molto meglio anche lui”, ha detto. E “questo tipo di sacrificio lo faranno tanti ministeri, anche tanti enti pubblici e anche tanti enti pubblici non economici. Tutta quella realtà che vive di contributo pubblico e che deve rendersi conto che ogni euro che spende – ha avvertito Giorgetti – è un euro che si toglie a un cittadino o un’impresa che pagano le tasse”.


Il ministro dell’economia ha anche affrontato il tema pensioni, rivelando: al governo “stiamo perfezionando quelli che sono gli incentivi di carattere fiscale a chi vuole rimanere sul luogo di lavoro. Questo risponde non semplicemente a un’esigenza di finanza pubblica, ma se vogliamo anche a quello che è anche il desiderio di realizzazione delle persone che ritengo di essere più utili a lavorare che ad andare in pensione”. “Lo dico anche con riferimento a determinate qualifiche che nel mondo pubblico cominciano a diventare assai difficili da rimpiazzare e da colmare, soprattutto quelle di carattere tecnico – ha proseguito -. Io credo che questo tipo di libertà sia qualcosa che va nell’interesse sia” dei singoli che del pubblico. “Questa è la linea storica della Lega su cui (il vicepremier e segretario Matteo) Salvini concorda e che fa riferimento alle vecchie misure adottate da Maroni all’epoca. Che ribadisco: vanno perfezionate e che, se diciamo accettate o condivise, porteranno anche a quello che è un’età media più elevata di pensionamento. Certo, su 10 persone magari 7 ambiscono a tutti costi andare in pensione e 3 magari vogliono continuare a lavorare. E prendono uno stipendio che sicuramente è più alto della pensione e magari su quello stipendio lo Stato può accettare di rinunciare a dei contributi per dare una soddisfazione economica supplementare. Quindi – ha concluso – è un meccanismo che secondo me rimette la libertà personale ma nel beneficio collettivo”.

Pensioni, Giorgetti: perfezioniamo incentivi per restare al lavoro

Pensioni, Giorgetti: perfezioniamo incentivi per restare al lavoroRoma, 12 ott. (askanews) – Al governo “stiamo perfezionando quelli che sono gli incentivi di carattere fiscale a chi vuole rimanere sul luogo di lavoro. Questo risponde non semplicemente a un’esigenza di finanza pubblica, ma se vogliamo anche a quello che è anche il desiderio di realizzazione delle persone che ritengo di essere più utili a lavorare che ad andare in pensione”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti intervenendo alla “Festa dell’ottimismo” del quotidiano Il Foglio.


“Lo dico anche con riferimento a determinate qualifiche che nel mondo pubblico cominciano a diventare assai difficili da rimpiazzare e da colmare, soprattutto quelle di carattere tecnico – ha proseguito -. Io credo che questo tipo di libertà sia qualcosa che va nell’interesse sia” dei singoli che del pubblico. “Questa è la linea storica della Lega su cui (il vicepremier e segretario Matteo) Salvini concorda e che fa riferimento alle vecchie misure adottate da Maroni all’epoca. Che ribadisco: vanno perfezionate e che, se diciamo accettate o condivise, porteranno anche a quello che è un’età media più elevata di pensionamento. Certo, su 10 persone magari 7 ambiscono a tutti costi andare in pensione e 3 magari vogliono continuare a lavorare. E prendono uno stipendio che sicuramente è più alto della pensione e magari su quello stipendio lo Stato può accettare di rinunciare a dei contributi per dare una soddisfazione economica supplementare. Quindi – ha concluso – è un meccanismo che secondo me rimette la libertà personale ma nel beneficio collettivo”.

Manovra, Giorgetti: ministri taglino o farò la parte del cattivo

Manovra, Giorgetti: ministri taglino o farò la parte del cattivoRoma, 12 ott. (askanews) – “Confermo che, come peraltro già annunciato in Consiglio dei ministri, qualche settimana fa io ho preannunciato a tutti i miei colleghi che occorre fare sacrifici e rinunciare a qualche programma, magari totalmente inutile, magari che sopravvive dal passato ma che non dà nessuna concreta utilità. Quindi ho sollecitato tutti i colleghi a fare proposte rispetto alle spese che sono da considerarsi inutili. Dopodiché se i colleghi non presenteranno proposte, al ministro dell’Economia toccherà fare la parte del cattivo, farò la parte del cattivo, e provvederà lui”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante una intervista alla “Festa dell’ottimismo” del quotidiano Il Foglio.