Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Bankitalia: tassi mutui a novembre in lieve calo al 3,71%

Bankitalia: tassi mutui a novembre in lieve calo al 3,71%Roma, 13 gen. (askanews) – A novembre i tassi di interesse sui prestiti erogati nelmese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie si sono collocati al 3,71% (3,74% in ottobre). Lo rende noto la Banca d’Italia, specificando che la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 7% (come nel mese precedente).


Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,24% (10,42% nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 4,53% (4,70% nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,07%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 4,15%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,93% (0,96% nel mese precedente).

Fs: circolazione su linea AV Napoli-Roma tornata regolare

Fs: circolazione su linea AV Napoli-Roma tornata regolareRoma, 13 gen. (askanews) – Sulla linea Alta Velocità Napoli – Roma, la circolazione ferroviaria è tornata regolare dopo un guasto alla linea nei pressi di Gricignano. Lo rendono noto le Fs in un comunicato.


I treni Alta Velocità sono stati instradati sulla linea convenzionale da Napoli a Roma via Formia e hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 120 minuti. I passeggeri dei treni coinvolti hanno ricevuto assistenza a bordo e distribuzione di kit di conforto una volta arrivati a Roma.

Usa, Biden assegna a Papa Francesco la Medaglia della libertà

Usa, Biden assegna a Papa Francesco la Medaglia della libertàRoma, 12 gen. (askanews) – Il Presidente degli Stati Unit, Joe Biden ha parlato con Papa Francesco e lo ha nominato destinatario della Medaglia della libertà con distinzione. Lo comunica la Casa Bianca in una nota. La Medaglia della libertà è la più alta onorificenza civile degli Usa, conferita a individui che hanno dato un contributo esemplare alla prosperità, ai valori o alla sicurezza degli Stati Uniti, alla pace nel mondo o ad altri importanti sforzi sociali, pubblici o privati. Questa è la prima volta che Biden conferisce la Medaglia della libertà con distinzione.


“Da giovane – si legge nella citazione -, Jorge Bergoglio ha portato avanti una carriera nella scienza prima che la fede lo portasse a una vita con i Gesuiti. Per decenni, ha servito i senza voce e i vulnerabili in tutta l’Argentina. Come Papa Francesco, la sua missione di servizio ai poveri non è mai cessata. Pastore amorevole, risponde con gioia alle domande dei bambini su Dio. Insegnante stimolante, ci comanda di lottare per la pace e proteggere il pianeta. Leader accogliente, si rivolge a fedi diverse. Primo papa dell’emisfero australe, Papa Francesco è diverso da chiunque sia venuto prima. Soprattutto, egli è il Papa del popolo: una luce di fede, speranza e amore che risplende intensamente in tutto il mondo”.

Ex Ilva: ricevute 10 offerte, 3 dall’estero per intero gruppo

Ex Ilva: ricevute 10 offerte, 3 dall’estero per intero gruppoMilano, 11 gen. (askanews) – Sono 10 le offerte pervenute per l’acquisizione degli stabilimenti ex Ilva. Lo riferiscono i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e Ilva ricordando che la scadenza per le offerte era stata prorogata da fine dicembre al 10 gennaio.


Tra le offerte ricevute, tre sono per tutti i complessi aziendali: cordata Baku Steel Company + Azerbaijan Investment Company, Bedrock Industries Management e Jindal Steel International. Sono sette le offerte di cordate italiane interessate a singoli asset: cordata Car Segnaletica Stradale + Monge & C. + Trans Isole, Eusider, cordata Eusider + Marcegaglia Steel + Profilmec, I.M.C., Marcegaglia Steel, cordata Marcegaglia Steel + Sideralba e Vitali.


“Sebbene il termine stabilito non sia da considerarsi perentorio, eventuali proposte che dovessero pervenire successivamente saranno valutate esclusivamente qualora presentino condizioni particolarmente favorevoli per la procedura in corso”, spiegano i commissari. I commissari straordinari si riservano un periodo di tempo congruo per esaminare attentamente tutte le proposte ricevute, con particolare riguardo agli aspetti occupazionali, alla decarbonizzazione e all’entità degli investimenti, al fine di assicurare uno sviluppo sostenibile degli impianti e la massima tutela del lavoratori coinvolti.

Illimity: offerta Ifis non concordata, non si trascura alcuna opzione

Illimity: offerta Ifis non concordata, non si trascura alcuna opzioneMilano, 10 gen. (askanews) – Riunione straordinaria per il Consiglio di Amministrazione di Illimity Bank che ha preso atto dell’opas annunciata da Banca Ifis l’8 gennaio che valorizza la società 298 milioni di euro. “Fermo restando che illimity si esprimerà sull’offerta con le tempistiche e secondo le modalità previste dalla legge, si precisa che l’offerta non è stata sollecitata né preventivamente concordata con illimity”, spiega la banca fondata da Corrado Passera.


La nota mette in chiaro che Illimity proseguirà nelle sue attività, “inclusa la predisposizione del nuovo piano industriale, non trascurando alcuna opzione strategica che possa contribuire all’obiettivo di creare valore per gli azionisti e per tutti gli stakeholders della Banca”. L’offerta di Banca Ifis valorizza Illimity 3,55 euro per azione, tra 1,414 euro cash e 1 azione di nuova emissione ogni 10 conferite. Una proposta che ha fatto balzare il titolo di Illimity a Piazza Affari, con rialzi superiori al 10%. Nei giorni scorsi la banca guidata dall’ex ministro dello Sviluppo economico si è portata a ridosso dei 4 euro per azione, mentre venerdì ha chiuso a 3,81 euro per azione in calo dell’1,9%.


Entro il 28 gennaio Ifis presenterà i documenti in Consob, con le carte in mano si riunirà di nuovo il board di Illimity. Il 10 febbraio c’è già un appuntamento in agenda per l’approvazione dei risultati preliminari del 2024. Ma è probabile che si possa anticipare.

Auto, Imparato (Stellantis): ok target 2035, ma rivedere ritmo

Auto, Imparato (Stellantis): ok target 2035, ma rivedere ritmoBruxelles, 10 gen. (askanews) – L’obiettivo Ue riguardo all’immissione sul mercato entro il 2035 esclusivamente di auto a zero emissioni non è in discussione “non è un problema per noi: la fine dei giochi è chiara”; semmai, c’è da rivedere il ritmo e le modalità del percorso verso questo obiettivo, in particolare nei prossimi tre anni. Lo ha affermato Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer per l’Europa del gruppo Stellantis, parlando oggi con alcuni giornalisti al “Brussels Motor Show”, in corso al Palazzo delle Esposizioni di Bruxelles. “Il 2035 – ha sottolineato – non è un problema per me oggi. La questione per noi non è il 2035, ma sono i prossimi tre o cinque anni”.


Il dirigente di Stellantis ha riferito di aver elaborato un piano che presenterà “al livello del Comitato esecutivo globale” del gruppo “la prossima settimana, in termini di aggiornamento dei piani per l’Europa sui modelli e sui motori (“product plan and powertrain plan”) nei prossimi tre anni”. Stellantis, ha annunciato, metterà sul mercato diversi modelli (la C3, la C3 Aircross, la Opel Frontera, la Fiat Grande Panda) di auto elettriche più piccole, del segmento B “nei prossimi tre mesi”, con costi “inferiori ai 20.000 euro”, e quindi “l’offerta ci sarà” per i molti consumatori che finora non hanno potuto acquistare veicoli a batteria perché non se lo potevano permettere.


Imparato ha anche illustrato le ragioni della scelta di Stellantis di aderire all’accordo (“pooling”) con Tesla, insieme ad altri costruttori del settore automotive, per compensare le mancate riduzioni delle emissioni richieste per il 2025 dalle norme Ue e non pagare le sanzioni previste per le aziende che non rispetteranno quegli obiettivi. Per essere in regola quest’anno con la riduzione del 20% delle emissioni rispetto al 2021, che si applica a tutto il parco auto nuove di ogni azienda, si può aumentare la produzione dei veicoli elettrici oppure ridurre quella delle auto a combustione interna, ha spiegato Imparato; ma, ha affermato, “questo è qualcosa che non sostengo. Non voglio farlo. Questa è l’ultima decisione che prenderò. Anche se è nel catalogo delle decisioni che possiamo prendere. Ma è qualcosa che non voglio fare perché sarebbe un dramma per l’industria, per la nostra gente, per le nostre fabbriche”. L’accordo con Tesla permette di risolvere il problema senza “scontrarsi contro un muro”, ha rilevato il dirigente per l’Europa di Stellantis, che ha prospettato anche la possibilità (sarebbe “una buona idea”, ha detto) di allargare il “pooling” mettendo insieme i due comparti delle auto passeggeri e dei veicoli commerciali.


Imparato non ha risposto alla domanda su quanto costerà acquistare da Tesla i diritti di compensazione delle emissioni (comunque, molto meno delle sanzioni), ma ha sottolineato che il “pooling” è “nel migliore interesse di tutte le parti”. Infine, il responsabile per l’Europa di Stellantis ha osservato che, visto che stanno ormai scomparendo gli incentivi con fondi pubblici nazionali all’acquisto di auto elettriche (laddove c’erano, come in Germania e in Francia), il “messaggio inviato” alle autorità nazionali ed europee è che almeno provvedano a completare la diffusione adeguata e capillare delle infrastrutture necessarie per le ricariche elettriche, con una “accelerazione in termini di regolamentazione”.


Anche perché, ha concluso, insieme ai prezzi dei veicoli a batteria, e ben più della questione della loro autonomia, uno dei fattori più importanti che hanno impedito finora il decollo della domanda di auto elettriche da parte dei consumatori è quello dell’insufficienza e inadeguatezza delle colonnine di ricarica.

Mps: in Borsa chiude sui massimi a 7,054 euro, Delfin sale al 9,78%

Mps: in Borsa chiude sui massimi a 7,054 euro, Delfin sale al 9,78%Milano, 10 gen. (askanews) – Mps aggiorna in Borsa i nuovi massimi all’indomani della notizia del rafforzamento di Delfin nel capitale della banca. Le azioni, in un mercato cedente, hanno guadagnato lo 0,23% chiudendo a 7,054 euro. In un anno la performance del titolo ha fatto segnare un +116%.


La holding della famiglia Del Vecchio guidata da Francesco Milleri è salita al 9,78% di Mps dalla precedente partecipazione del 3,5%, acquisita a novembre in occasione della vendita di una quota del 15% dell’istituto senese da parte del Mef. La mossa di Delfin – che diventa così il primo socio privato del Monte, dietro al Tesoro, titolare dell’11,7% -, segue quella di Francesco Gaetano Caltagirone che a inizio dicembre si è rafforzato al 5,026% e che, secondo indiscrezioni, è in ulteriore movimento, visti i forti scambi sul titolo da inizio anno. Con le quote anche di Banco Bpm (5%) e Anima (4%), il “nocciolo duro” di azionisti viaggia ormai sopra il 35%, blindando sempre più il Monte.

Borse europee chiudono in rosso con dati lavoro Usa, Milano -0,64%

Borse europee chiudono in rosso con dati lavoro Usa, Milano -0,64%Milano, 10 gen. (askanews) – Chiusura in rosso per le Borse europee dopo che i dati sul lavoro Usa, nettamente più forti delle attese, hanno mandato ko Wall Street e fatto impennare i rendimenti dei Treasury Usa. I 256.000 posti di lavoro creati a dicembre alimentano nuovi dubbi sulle mosse future della Fed, che potrebbe mantenere i tassi di interesse sui livelli attuali per un prolungato periodo di tempo. A Milano il Ftse Mib ha perso lo 0,64%, ma sopra quota 35mila punti, a Parigi il Cac40 lo 0,79%, a Francoforte il Dax lo 0,52%, a Londra il Ftse100 lo 0,84%. Su fronte dei nostri titoli di Stato, in linea con un sell-off obbligazionario globale, lo spread è in risalita a 121 punti, con il rendimento del Btp decennale che balza al 3,77%. Il Brent, intanto, ha superato gli 80 dollari al barile, sui massimi da tre mesi.


A Piazza Affari, tra i titoli principali, maglia rosa a Leonardo (+1,43%), che si porta a 27,7 euro, seguita da Banco Bpm (+0,73%), Pop Sondrio (+0,67%) e Intesa Sanpaolo (+0,55%), “la prima scelta in Italia” per Citi, secondo un report della banca d’affari. Mps, all’indomani della notizia della salita nel capitale di Delfin poco sotto la soglia rilevante del 10%, ha chiuso in rialzo dello 0,23% a 7,054 euro, aggiornando così i nuovi massimi. Realizzi su Iveco (-6,98%).

Dollaro balza dopo lavoro Usa, euro giù a 1,0243 su minimi 2 anni

Dollaro balza dopo lavoro Usa, euro giù a 1,0243 su minimi 2 anniRoma, 10 gen. (askanews) – Fiammata rialzista del dollaro sul mercato dei cambi, dopo che gli ultimi dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti hanno mostrato un aumento dei nuovi posti a dicembre (+256mila) molto superiore alle attese, assieme a un calo del tasso di disoccupazione al 4,1%. Il biglietto verde è schizzato al rialzo e l’euro è repentinamente calato a 1,0243 sul dollaro, riportandosi ai minimi da oltre due anni a questa parte (per trovare valori analoghi bisogna risalire alla fine di ottobre del 2022).


La solidità del mercato del lavoro Usa rafforza lo scenario di una Federal Reserve che ora procederà con maggiore cautela e gradualità sui futuri tagli dei tassi di interesse.

Usa, a dicembre +256.000 posti lavoro, oltre attese, disoccupati 4,1%

Usa, a dicembre +256.000 posti lavoro, oltre attese, disoccupati 4,1%New York, 10 gen. (askanews) – Rapporto sull’occupazione di dicembre superiore alle stime, negli Stati Uniti, mostrando un mercato del lavoro ancora resiliente. Il mese scorso sono stati creati 256.000 posti di lavoro (escluso il settore agricolo) rispetto al mese precedente, mentre gli analisti attendevano un aumento di appena 155.000 posti. La disoccupazione è scesa al 4,1%, rispetto al mese precedente, mentre gli analisti avevano previsto un dato al 4,2%.


I salari orari medi sono aumentati di 0,1 centesimi, lo 0,28%, a 35,69 dollari; rispetto a un anno prima, sono aumentati del 3,93%. La settimana media lavorativa è rimasta invariata a 34,3 ore. La partecipazione della forza lavoro è stata pari al 62,5%, come nei tre mesi precedenti. Rivisti i dati di novembre passati a +227.000 a +212.000 e quelli di ottobre passati da +36.000 a +43.000. Non rivista la disoccupazione di novembre, rimasta al 4,2%.