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Internet satellitare: al via bando gara per sperimentazione in Lombardia

Internet satellitare: al via bando gara per sperimentazione in LombardiaMilano, 9 gen. (askanews) – Aria, l’agenzia di Regione Lombardia per gli acquisti, ha pubblicato il bando da 5 milioni di euro per dotare le aree periferiche a bassa connettività di connessione internet satellitare. Sulla piattaforma telematica Sintel è stata pubblicata la procedura ad evidenza pubblica per selezionare i fornitori ai quali affidare lo sviluppo della sperimentazione per usare, in modo complementare alla fibra, le connessioni satellitari.


Il finanziamento è pari a 5 milioni di euro, per la quota di competenza del dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri, a valere sul Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, oltre che, in quota parte di finanziamento, da fondi di Regione Lombardia pari a 1 milione e 500 mila euro. La sperimentazione complessivamente prevede pertanto un finanziamento pari a 6,5 milioni, di cui 5 milioni messi a gara e 1 milione e 500 mila euro di costi gestionali e amministrativi. La gara è una procedura aperta, multilotto, suddivisa in 2 lotti omogenei, su base geografica. Il primo comprende le province di Sondrio, Como, Bergamo, Varese, Lecco, Brescia, Monza e Brianza; il secondo quelle di Milano, Pavia, Cremona, Lodi, Mantova.


Le prestazioni avranno una durata massima di 24 mesi, precisandosi che le sole attività di fornitura, posa in opera e connettività avranno una durata di 4 mesi, eventualmente prorogabili di ulteriori 4 mesi. Il termine per la presentazione delle offerte è il 25 febbraio. Tra i possibili candidati a partecipare al bando la Starlink di Elon Musk che è già in grado di offrire connessione internet satellitare in Italia, ma anche i concorrenti Viasat, Telesat e il progetto Kuiper di Amazon.


“L’accesso a siti e servizi digitali di qualità è un diritto da garantire a tutte le persone che desiderano farne uso – ha dichiarato Marco Ambrosini, presidente di Aria – L’obiettivo di Aria e Regione Lombardia, in stretta sinergia con il Dipartimento per la trasformazione digitale, è superare la realtà del digital divide e siamo orgogliosi di fare ancora una volta da apripista e poter contribuire, in prima linea, alla realizzazione della Strategia nazionale per la banda ultra larga 2023-2026”. “Un passaggio importante – ha aggiunto il direttore generale di Aria, Lorenzo Gubian – che ha l’obiettivo di aumentare la connessione ad alte prestazioni nei territori, penso alla fascia alpina lombarda, dove è ancora difficile connettere alla rete migliaia di utenti. Un’occasione strategica per la Regione Lombardia che ha l’obiettivo di fornire una copertura globale nelle aree rurali e remote, dove la connettività Internet è spesso inaffidabile o inesistente”. Mlo

Ocse: a novembre inflazione stabile a 4,5%, Italia sale all’1,3%

Ocse: a novembre inflazione stabile a 4,5%, Italia sale all’1,3%Roma, 9 gen. (askanews) – Nei paesi Ocse, a novembre, l’inflazione tendenziale rimane stabile al 4,5%. Lo comunica l’Ocse, aggiungendo che in Italia, nello stesso mese, è cresciuta all’1,3% dallo 0,9% di ottobre.


In generale, l’inflazione è in aumento in 14 dei 38 paesi Ocse, compresi notevoli aumenti di 1,7 punti percentuali in Slovenia e 1 punto percetuale in Lituania. Nel frattempo, l’inflazione generale è diminuita in 11 paesi Ocse ed è rimasta stabile o ampiamente stabile in 13. L’inflazione generale è rimasta più alta in Turchia al 47,1% a novembre, nonostante un calo di 1,5 punti percentuali rispetto a ottobre, mentre si è attestata al di sotto dell’1% in Svizzera e Lussemburgo e più vicina allo 0% in Costa Rica. Nell’area del G7, l’inflazione tendenziale è aumentata al 2,6% a novembre dal 2,3% di ottobre, con aumenti in Giappone, Italia, Regno Unito e Germania. L’inflazione è stata stimolata dalla riduzione dei sussidi energetici e dall’accelerazione dei prezzi alimentari in Giappone. Nell’area dell’Euro, l’inflazione annua misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Iapc) ha superato l’obiettivo di politica monetaria al 2,2% a novembre, con un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a ottobre. Questo secondo aumento consecutivo è stato determinato principalmente da un calo più lento dei prezzi dell’energia.


Nei paesi del G20, l’inflazione annua è scesa al 5,7% a novembre dal 6% di ottobre, raggiungendo il livello più basso da giugno 2023. L’inflazione generale è scesa in India dopo tre mesi di aumenti. L’inflazione principale ha continuato a scendere in Argentina, ma è rimasta sopra il 160%. L’inflazione è rimasta sostanzialmente stabile in Brasile, Indonesia, Arabia Saudita, Sudafrica e Cina, dove si è attestata vicino allo zero, allo 0,2%.

Bce: in Italia il maggior calo di disoccupazione nell’area euro

Bce: in Italia il maggior calo di disoccupazione nell’area euroRoma, 9 gen. (askanews) – La disoccupazione media nell’area euro è scesa ai minimi storici e tra il 2020 e lo scorso autunno l’Italia è il Paese che ha registrato la maggiore riduzione su questa voce, pari a 3,5 punti percentuali. Lo riferisce la Banca centrale europea nel suo ultimo bollettino economico.


“Il tasso di disoccupazione è rimasto ai minimi storici. A settembre 2024 il tasso di disoccupazione nell’area dell’euro si è collocato al 6,3 per cento: si tratta del valore più basso mai registrato dall’introduzione della moneta unica – si legge – inferiore di 1,1 punti percentuali al livello precedente la pandemia osservato a gennaio 2020”. “Il calo del tasso di disoccupazione è stato generalizzato tra i vari paesi, con alcune differenze. In questo periodo la Spagna e l’Italia, ad esempio, hanno registrato le maggiori riduzioni di tale tasso (-2,6 e -3,5 punti percentuali, rispettivamente), mentre la Germania ha registrato un lieve aumento (+0,3 punti percentuali)”, prosegue lo studio.


“A livello dell’area dell’euro la flessione è stata determinata da un lieve calo del numero di disoccupati, di circa 1,3 milioni di unità, associato a un significativo aumento delle forze di lavoro, salite di 8,6 milioni di unità rispetto a gennaio 2020”.

Bce non intende vincolarsi a un particolare percorso sui tassi

Bce non intende vincolarsi a un particolare percorso sui tassiRoma, 9 gen. (askanews) – La Bce ribadisce di essere “determinata” ad assicurare che l’inflazione media nell’area euro si stabilizzi al suo obiettivo del 2 per cento a medio termine. “Per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, seguirà un approccio guidato dai dati, secondo il quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione” dal Consiglio direttivo.


“Il Consiglio – ripete l’istituzione nell’ultimo Bollettino economico – non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”. Generalmente è comunque atteso che la Bce prosegua nella sua manovra di tagli ai tassi di riferimento per l’area euro. Per il direttorio di fine gennaio l’aspettativa dominate è di un nuovo taglio da 0,25 punti percentuali, mentre l’economia dell’area valutaria accusa una rinnovata debolezza.

Bce: effetto Trump si è propagato a titoli eurozona, più su Francia

Bce: effetto Trump si è propagato a titoli eurozona, più su FranciaRoma, 9 gen. (askanews) – L’aumento dei rendimenti sui titoli di Stato americani, seguito al trionfo alle elezioni presidenziali di Donald Trump “si è propagato ai mercati dei titoli di Stato dell’area euro”, laddove l’annuncio delle elezioni anticipate in Germania “non ha avuto un effetto rilevante”.


Le maggiori ripercussioni “sono state osservate per il rendimento dei titoli di Stato decennali francesi, aumentato di circa 5 punti base, in un contesto caratterizzato dall’incertezza sulle prospettive di bilancio del paese”. Mentre “gli effetti di propagazione in Grecia, Spagna, Italia e Portogallo sono stati comunque limitati, grazie a un migliore clima di fiducia che ha caratterizzato le attese relative al bilancio in alcuni di questi paesi”. Lo rileva la banca centrale europea nel suo ultimo Bollettino economico. Peraltro nel periodo in esame, tra il 12 settembre e l’11 dicembre, il differenziale di rendimento tra titoli e asset privi di rischio (spread sull’Ois) “si è ridotto di 9 punti base per l’Italia, ampliandosi invece di 4 e 6 punti base, rispettivamente, per Portogallo e Spagna”, aggiunge l’istituzione.

Germania, produzione dell’industria risalita a novembre (+1,5%)

Germania, produzione dell’industria risalita a novembre (+1,5%)Roma, 9 gen. (askanews) – Produzione dell’industria in parziale recupero in Germania: a novembre ha registrato un aumento dell’1,5% rispetto al mese precedente, mentre la dinamica su base annua è rimasta negativa per il 2,8%, secondo i dati diffusi dall’agenzia di statistica federale.


Destatis ha peraltro rivisto i dati di ottobre che avevano riservato un bilancio più negativo: un calo della produzione del 0,4%, rispetto al mese precedente, e una flessione dello 4,2% su base annua. Il bollettino segue quello sugli ordinativi, che tuttavia ieri hanno segnalato ulteriori problemi, con un crollo del 5,4% a novembre rispetto al mese precedente e un calo dell’1,7 degli su base annua.


Il parziale recupero di novembre avviene in un quadro di estrema debolezza dell’industria della Germania, che sta risentendo pesantemente dei rincari e delle scelte sulle politiche energetiche Ue dei recenti governi, assieme alle ricadute di guerra in Ucraina e sanzioni contro la Russia.

Germania, nuovo crollo produzione dell’industria: novembre -2,8%

Germania, nuovo crollo produzione dell’industria: novembre -2,8%

Roma, 9 gen. (askanews) – Anche la produzione dell’industria in Germania ha accusato un pesante calo lo scorso novembre: meno 2,8%, secondo i dati diffusi dall’agenzia di statistica federale. La dinamica su base annua è rimasta positiva per l’1,5%.

Destatis ha peraltro rivisto i dati di ottobre che avevano riservato un bilancio anche più negativo: un calo della produzione del 4,2%, rispetto al mese precedente, e una flessione dello 0,4% su base annua.

Il bollettino segue quello sugli ordinativi, che ieri hanno segnalato ulteriori problemi, con un calo dell’1,7% a novembre rispetto al mese precedente e un crollo del 5,4% degli ordini su base annua.

Si conferma quindi il quadro di estrema debolezza dell’industria della Germania, che sta risentendo pesantemente dei rincari e delle scelte sulle politiche energetiche e dei recenti governi, assieme alle ricadute di guerra in Ucraina e sanzioni contro la Russia.

Bce, Cipollone: punti ad una economia che cresce al suo potenziale

Bce, Cipollone: punti ad una economia che cresce al suo potenzialeRoma, 9 gen. (askanews) – La Bce “non deve cercare di assicurarsi all’eccesso contro eventuali choc futuri d’inflazione. Deve cercare di far camminare l’economia al suo potenziale, senza forzarlo perché ciò potrebbe far salire le aspettative di inflazione”. Lo afferma Piero Cipollone, componente del Comitato esecutivo della Bce in una intervista al Corriere della Sera.


“Ma tenere l’economia sotto al potenziale la indebolisce e toglie spazio proprio per reagire agli choc quando si verificano. Avere un limite di velocità più alto, con una crescita reale del Pil coerente col suo potenziale e una crescita dei salari coerente coi guadagni di produttività – spiega – aiuta ad assorbire i problemi futuri sulla dinamica dei prezzi con meno stress”.

Fed, verbali Fomc: i rischi sull’inflazione sono aumentati

Fed, verbali Fomc: i rischi sull’inflazione sono aumentatiRoma, 8 gen. (askanews) – Negli Stati Uniti il processo disinflazionistico ha mostrato una rallentamento e secondo alcuni componenti del direttorio della Federal Reserve “potrebbe essere finito momentaneamente in stallo o potrebbe rischiare di farlo”. Inoltre “quasi tutti i partecipanti (del Fomc) ritengono che i rischi sulle prospettive di inflazione siano aumentati”, riportano i verbali della riunione del 17 e 18 dicembre, in cui la banca centrale degli Stati Uniti ha nuovamente tagliato di 0,25 punti percentuali i tassi sul dollaro.


Ma contestualmente la banca centrale Usa aveva diffuso nuove previsioni in base alle quali per quest’anno sono attesi solo altri due tagli dei tassi, invece dei quattro previsti tre mesi prima. Tra i fattori alla base di queste valutazioni sui rischi di inflazione, “i partecipanti hanno menzionato recenti dati sull’inflazione, più forti del previsto, e i probabili effetti di potenziali cambiamenti sulle politiche commerciali e sull’immigrazione”. Un chiaro riferimento – senza menzionarlo direttamente – all’imminente insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.


Anche le ‘minute’ confermano l’impostazione più prudente per il futuro della linea moneta monetaria. I banchieri centrali “hanno indicato che il comitato si trova o è vicino al punto in cui sarà appropriato rallentare il ritmo dell’allentamento (monetario)”, posto che intendono riportare la lina verso la neutralità. (fonte immagine: Federal Reserve).

Ryanair fa causa a un passeggero: comportamento indisciplinato

Ryanair fa causa a un passeggero: comportamento indisciplinatoRoma, 8 gen. (askanews) – Ryanair annuncia di aver avviato un’azione legale presso la Irish Circuit Court, chiedendo oltre 15mila euro di danni a un passeggero per “aver creato problemi sul volo FR7124 da Dublino a Lanzarote il 9 aprile scorso”.


“Il comportamento imperdonabile di questo passeggero . Scrive la compagnia aerea – ha costretto questo volo a deviare verso Porto, dove è stato ritardato fino a notte, causando a 160 passeggeri disagi inutili e la perdita un’intera giornata di vacanza. È del tutto inaccettabile che chi lavora duramente per godersi un viaggio con la famiglia o gli amici venga derubato del piacere a causa della mancanza di rispetto da parte di un passeggero”. “È inaccettabile che i passeggeri, molti dei quali stanno partendo con la famiglia o gli amici per godersi una rilassante vacanza estiva – prosegue un portavoce del vettore lowcost -subiscano inutili disagi e una riduzione dei giorni di vacanza a causa del comportamento indisciplinato di un passeggero. Eppure, questo è stato purtroppo il caso dei passeggeri di un volo da Dublino a Lanzarote lo scorso aprile, che è stato costretto a dirottare su Porto a causa del comportamento violento di un singolo passeggero, causando un danno di 15mila euro in pernottamenti, spese dei passeggeri e costi di atterraggio. Ora abbiamo intentato un procedimento civile per recuperare i suddetti costi da questo passeggero”.


“Questo evidenzia solo una delle tante conseguenze – aggiunge – che i passeggeri che causano disagi in volo dovranno affrontare come parte della politica di tolleranza zero di Ryanair, e speriamo che questa azione scoraggi ulteriori comportamenti di disturbo sui voli, in modo che i passeggeri e l’equipaggio possano viaggiare in un ambiente confortevole e rispettoso”.