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Adyen lancia Adyen Upliftper ottimizzare le transazioni grazie all’intelligenza artificiale

Adyen lancia Adyen Upliftper ottimizzare le transazioni grazie all’intelligenza artificialeRoma, 10 gen. (askanews) – Adyen, piattaforma tecnologico finanziaria, ha annunciato il lancio di Adyen Uplift, la suite dedicata all’ottimizzazione dei pagamenti. Questa nuova soluzione, basata sull’intelligenza artificiale, consente alle aziende di aumentare la conversione dei pagamenti, di semplificare la gestione delle frodi e di ridurre i costi dei pagamenti. I clienti di Adyen possono utilizzare suggerimenti personalizzati e data-driven, nonché la possibilità di testare diverse configurazioni di pagamento per massimizzare le prestazioni.


La complessità della gestione dei pagamenti impedisce tuttora alle aziende di raggiungere i propri obiettivi, con la costante necessità di trovare un compromesso tra conversione, frodi e costi. Grazie ad Adyen Uplift, è possibile ottimizzare l’intero funnel dei pagamenti con l’intelligenza artificiale. Le ottimizzazioni dei pagamenti basate sull’AI, contenute in un’unica suite di prodotti, sono sviluppate sulla base del data set delle transazioni globali di Adyen. Anziché navigare nella complessità dei pagamenti in silos operativi, l’approccio AI-first utilizza l’intelligenza basata sul rischio e l’ottimizzazione automatica della conversione per aiutare le aziende a ottenere di più dai pagamenti. Il progetto pilota ha mostrato un significativo impatto sui profitti, con un aumento complessivo fino al 6% del tasso di conversione dei pagamenti. “Bilanciare la gestione del rischio, l’aumento della conversione e la minimizzazione dei costi ha sempre richiesto compromessi inefficaci, fino ad oggi”, ha dichiarato Carlo Bruno, VP Product di Adyen. “Adyen Uplift ha cambiato radicalmente la situazione, sbloccando la potenza e la capacità dell’intelligenza artificiale per risolvere il problema dell’ottimizzazione dei pagamenti in tempo reale. Questo trasformerà i risparmi sui costi e le prestazioni, ridefinendo l’efficienza aziendale nel 2025 e oltre”.


Le aziende e altri fornitori si affidano a data set limitati, che influiscono sulla loro capacità di riconoscere gli acquirenti e i comportamenti di pagamento. Con Adyen Uplift, le aziende beneficiano di un’intelligenza artificiale addestrata su oltre un trilione di dollari di dati globali sui pagamenti dalla singola piattaforma di Adyen. Adyen, informa una nota, ha elaborato pagamenti per oltre un miliardo di consumatori a livello globale, fornendo alle proprie soluzioni di intelligenza artificiale una solida base per differenziare i clienti virtuosi dai truffatori. Quando un cliente Adyen gestisce i pagamenti di un nuovo acquirente, è molto probabile che Adyen stessa abbia già gestito le transazioni di quello shopper sulla sua piattaforma. Per un retailer presente sulla piattaforma, c’è una possibilità di oltre il 90% che Adyen riconosca già quell’acquirente. Una volta identificato, le ottimizzazioni dell’intelligenza artificiale consentono di velocizzare il checkout, mentre gli acquirenti e i retailer beneficiano anche di una precisa mitigazione delle frodi di pagamento.


“Abbiamo aumentato il nostro tasso di conversione sulle transazioni avviate dai clienti del 10% sfruttando la tecnologia AI di Adyen, che ottimizza l’intero funnel di pagamento mantenendo il controllo su frodi e costi”, ha commentato Kes Saulis, Head of Payments di Nord Security. Oggi, il processo di controllo delle frodi è molto complesso e richiede alle aziende l’implementazione di numerose regole manuali per contrastare la costante evoluzione delle tecniche di frode. Con Adyen Uplift, le aziende possono automatizzare il controllo delle frodi eliminando l’onere operativo dai team di esperti. La soluzione automatizza e perfeziona la gestione del rischio senza affidarsi a regole manuali, e ciò consente alle aziende di ridurre i livelli di frode e di diminuire i falsi positivi, in base alla loro propensione al rischio.


Le aziende che stanno sperimentando il prodotto di rischio hanno potuto notare l’impatto in prima persona. I clienti enterprise di Adyen che hanno partecipato al progetto pilota hanno ridotto le regole di rischio manuale in media dell’86%, e il 35% dei clienti ha eliminato completamente le regolazioni manuali, risparmiando tempo e risorse preziose. Indeed, una delle principali piattaforme di ricerca e selezione del personale e cliente di Adyen, ha potuto effettuare esperimenti di ottimizzazione basati sull’intelligenza artificiale e adattati alle caratteristiche uniche della sua attività. Ciò si è tradotto in una riduzione del carico di lavoro operativo grazie all’automazione dei processi per aumentare l’efficienza. Ridurre i costi di elaborazione dei pagamenti fino al 5% Attualmente le aziende sono più che mai focalizzate sui loro profitti, eppure molte di esse considerano i pagamenti come una commodity invece che una potente strategia di risparmio. Adyen Uplift ha ridotto i costi di pagamento fino al 5% per i clienti sperimentali negli Stati Uniti. L’intelligenza artificiale che caratterizza questa soluzione seleziona i percorsi migliori e le tariffe più convenienti per le transazioni, riducendo al minimo il costo totale del pagamento. Anche i clienti del progetto pilota hanno sperimentato un risparmio sui costi grazie alle ottimizzazioni di Adyen, che ha adattato il flusso di cassa rivolto agli acquirenti alle loro esigenze.

Haiki+ debutta in Borsa al prezzo di 0,8 euro

Haiki+ debutta in Borsa al prezzo di 0,8 euroMilano, 10 gen. (askanews) – Debutta in Borsa Haiki+, società dedicata all’economia circolare e alla gestione dei rifiuti della famiglia Colucci, facendo segnare un prezzo di 0,8 euro.


L’avvio della quotazione coincide con la data di efficacia della scissione parziale da Innovatec dedicata alle energie rinnovabili, senza aumento di capitale e senza forchetta di prezzo: per ogni azione Innovatec detenuta si riceverà una azione Haiki+. Innovatec scambia a 0,3805 euro, la somma dei valori dei due titoli è sostanzialmente in linea con la chiusura di Innovatec di ieri a 1,2 euro (+2.2%). Haiki+ ha chiuso il 2024 con 205 milioni di ricavi (+22%), un Ebitda di circa 30 milioni pari a un margine del 15% e punta al 2027 a una crescita dei ricavi a 328 milioni e dell’Ebitda a 62 milioni, pari a un margine del 19%. Negli ultimi 3 anni Haiki ha effettuato investimenti per 100 milioni, gestisce 21 impianti di trattamento rifiuti e un impianto di riciclo delle batterie al litio in Abruzzo, occupa 400 persone e tratta circa 600mila tonnellate di rifiuti l’anno.


“Per noi è un momento epocale. La quotazione di Haiki+ nasce dalla convinzione che la separazione del business delle rinnovabili da quello dei rifiuti nella convinzione profonda che business dedicati possano creare più valore”, ha detto il presidente Elio Catania.

Mps: Delfin sale al 9,78% del capitale

Mps: Delfin sale al 9,78% del capitaleMilano, 9 gen. (askanews) – Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, sale ulteriormente nel capitale di Mps fino ad arrivare al 9,78% dalla precedente partecipazione del 3,5%, acquisita lo scorso novembre in occasione della vendita del 15% della banca senese da parte del Mef. Lo si apprende dagli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti.


La salita nel capitale poco sotto la soglia rilevante del 10% è datata 27 dicembre, a seguito – si legge – dell’acquisto di azioni nell’ambito di una complessiva operazione di “share forward” e “collar share forward”.

Internet satellitare: al via bando gara per sperimentazione in Lombardia

Internet satellitare: al via bando gara per sperimentazione in LombardiaMilano, 9 gen. (askanews) – Aria, l’agenzia di Regione Lombardia per gli acquisti, ha pubblicato il bando da 5 milioni di euro per dotare le aree periferiche a bassa connettività di connessione internet satellitare. Sulla piattaforma telematica Sintel è stata pubblicata la procedura ad evidenza pubblica per selezionare i fornitori ai quali affidare lo sviluppo della sperimentazione per usare, in modo complementare alla fibra, le connessioni satellitari.


Il finanziamento è pari a 5 milioni di euro, per la quota di competenza del dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del consiglio dei ministri, a valere sul Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, oltre che, in quota parte di finanziamento, da fondi di Regione Lombardia pari a 1 milione e 500 mila euro. La sperimentazione complessivamente prevede pertanto un finanziamento pari a 6,5 milioni, di cui 5 milioni messi a gara e 1 milione e 500 mila euro di costi gestionali e amministrativi. La gara è una procedura aperta, multilotto, suddivisa in 2 lotti omogenei, su base geografica. Il primo comprende le province di Sondrio, Como, Bergamo, Varese, Lecco, Brescia, Monza e Brianza; il secondo quelle di Milano, Pavia, Cremona, Lodi, Mantova.


Le prestazioni avranno una durata massima di 24 mesi, precisandosi che le sole attività di fornitura, posa in opera e connettività avranno una durata di 4 mesi, eventualmente prorogabili di ulteriori 4 mesi. Il termine per la presentazione delle offerte è il 25 febbraio. Tra i possibili candidati a partecipare al bando la Starlink di Elon Musk che è già in grado di offrire connessione internet satellitare in Italia, ma anche i concorrenti Viasat, Telesat e il progetto Kuiper di Amazon.


“L’accesso a siti e servizi digitali di qualità è un diritto da garantire a tutte le persone che desiderano farne uso – ha dichiarato Marco Ambrosini, presidente di Aria – L’obiettivo di Aria e Regione Lombardia, in stretta sinergia con il Dipartimento per la trasformazione digitale, è superare la realtà del digital divide e siamo orgogliosi di fare ancora una volta da apripista e poter contribuire, in prima linea, alla realizzazione della Strategia nazionale per la banda ultra larga 2023-2026”. “Un passaggio importante – ha aggiunto il direttore generale di Aria, Lorenzo Gubian – che ha l’obiettivo di aumentare la connessione ad alte prestazioni nei territori, penso alla fascia alpina lombarda, dove è ancora difficile connettere alla rete migliaia di utenti. Un’occasione strategica per la Regione Lombardia che ha l’obiettivo di fornire una copertura globale nelle aree rurali e remote, dove la connettività Internet è spesso inaffidabile o inesistente”. Mlo

Ocse: a novembre inflazione stabile a 4,5%, Italia sale all’1,3%

Ocse: a novembre inflazione stabile a 4,5%, Italia sale all’1,3%Roma, 9 gen. (askanews) – Nei paesi Ocse, a novembre, l’inflazione tendenziale rimane stabile al 4,5%. Lo comunica l’Ocse, aggiungendo che in Italia, nello stesso mese, è cresciuta all’1,3% dallo 0,9% di ottobre.


In generale, l’inflazione è in aumento in 14 dei 38 paesi Ocse, compresi notevoli aumenti di 1,7 punti percentuali in Slovenia e 1 punto percetuale in Lituania. Nel frattempo, l’inflazione generale è diminuita in 11 paesi Ocse ed è rimasta stabile o ampiamente stabile in 13. L’inflazione generale è rimasta più alta in Turchia al 47,1% a novembre, nonostante un calo di 1,5 punti percentuali rispetto a ottobre, mentre si è attestata al di sotto dell’1% in Svizzera e Lussemburgo e più vicina allo 0% in Costa Rica. Nell’area del G7, l’inflazione tendenziale è aumentata al 2,6% a novembre dal 2,3% di ottobre, con aumenti in Giappone, Italia, Regno Unito e Germania. L’inflazione è stata stimolata dalla riduzione dei sussidi energetici e dall’accelerazione dei prezzi alimentari in Giappone. Nell’area dell’Euro, l’inflazione annua misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Iapc) ha superato l’obiettivo di politica monetaria al 2,2% a novembre, con un aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a ottobre. Questo secondo aumento consecutivo è stato determinato principalmente da un calo più lento dei prezzi dell’energia.


Nei paesi del G20, l’inflazione annua è scesa al 5,7% a novembre dal 6% di ottobre, raggiungendo il livello più basso da giugno 2023. L’inflazione generale è scesa in India dopo tre mesi di aumenti. L’inflazione principale ha continuato a scendere in Argentina, ma è rimasta sopra il 160%. L’inflazione è rimasta sostanzialmente stabile in Brasile, Indonesia, Arabia Saudita, Sudafrica e Cina, dove si è attestata vicino allo zero, allo 0,2%.

Bce: in Italia il maggior calo di disoccupazione nell’area euro

Bce: in Italia il maggior calo di disoccupazione nell’area euroRoma, 9 gen. (askanews) – La disoccupazione media nell’area euro è scesa ai minimi storici e tra il 2020 e lo scorso autunno l’Italia è il Paese che ha registrato la maggiore riduzione su questa voce, pari a 3,5 punti percentuali. Lo riferisce la Banca centrale europea nel suo ultimo bollettino economico.


“Il tasso di disoccupazione è rimasto ai minimi storici. A settembre 2024 il tasso di disoccupazione nell’area dell’euro si è collocato al 6,3 per cento: si tratta del valore più basso mai registrato dall’introduzione della moneta unica – si legge – inferiore di 1,1 punti percentuali al livello precedente la pandemia osservato a gennaio 2020”. “Il calo del tasso di disoccupazione è stato generalizzato tra i vari paesi, con alcune differenze. In questo periodo la Spagna e l’Italia, ad esempio, hanno registrato le maggiori riduzioni di tale tasso (-2,6 e -3,5 punti percentuali, rispettivamente), mentre la Germania ha registrato un lieve aumento (+0,3 punti percentuali)”, prosegue lo studio.


“A livello dell’area dell’euro la flessione è stata determinata da un lieve calo del numero di disoccupati, di circa 1,3 milioni di unità, associato a un significativo aumento delle forze di lavoro, salite di 8,6 milioni di unità rispetto a gennaio 2020”.

Bce non intende vincolarsi a un particolare percorso sui tassi

Bce non intende vincolarsi a un particolare percorso sui tassiRoma, 9 gen. (askanews) – La Bce ribadisce di essere “determinata” ad assicurare che l’inflazione media nell’area euro si stabilizzi al suo obiettivo del 2 per cento a medio termine. “Per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, seguirà un approccio guidato dai dati, secondo il quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione” dal Consiglio direttivo.


“Il Consiglio – ripete l’istituzione nell’ultimo Bollettino economico – non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”. Generalmente è comunque atteso che la Bce prosegua nella sua manovra di tagli ai tassi di riferimento per l’area euro. Per il direttorio di fine gennaio l’aspettativa dominate è di un nuovo taglio da 0,25 punti percentuali, mentre l’economia dell’area valutaria accusa una rinnovata debolezza.

Bce: effetto Trump si è propagato a titoli eurozona, più su Francia

Bce: effetto Trump si è propagato a titoli eurozona, più su FranciaRoma, 9 gen. (askanews) – L’aumento dei rendimenti sui titoli di Stato americani, seguito al trionfo alle elezioni presidenziali di Donald Trump “si è propagato ai mercati dei titoli di Stato dell’area euro”, laddove l’annuncio delle elezioni anticipate in Germania “non ha avuto un effetto rilevante”.


Le maggiori ripercussioni “sono state osservate per il rendimento dei titoli di Stato decennali francesi, aumentato di circa 5 punti base, in un contesto caratterizzato dall’incertezza sulle prospettive di bilancio del paese”. Mentre “gli effetti di propagazione in Grecia, Spagna, Italia e Portogallo sono stati comunque limitati, grazie a un migliore clima di fiducia che ha caratterizzato le attese relative al bilancio in alcuni di questi paesi”. Lo rileva la banca centrale europea nel suo ultimo Bollettino economico. Peraltro nel periodo in esame, tra il 12 settembre e l’11 dicembre, il differenziale di rendimento tra titoli e asset privi di rischio (spread sull’Ois) “si è ridotto di 9 punti base per l’Italia, ampliandosi invece di 4 e 6 punti base, rispettivamente, per Portogallo e Spagna”, aggiunge l’istituzione.

Germania, produzione dell’industria risalita a novembre (+1,5%)

Germania, produzione dell’industria risalita a novembre (+1,5%)Roma, 9 gen. (askanews) – Produzione dell’industria in parziale recupero in Germania: a novembre ha registrato un aumento dell’1,5% rispetto al mese precedente, mentre la dinamica su base annua è rimasta negativa per il 2,8%, secondo i dati diffusi dall’agenzia di statistica federale.


Destatis ha peraltro rivisto i dati di ottobre che avevano riservato un bilancio più negativo: un calo della produzione del 0,4%, rispetto al mese precedente, e una flessione dello 4,2% su base annua. Il bollettino segue quello sugli ordinativi, che tuttavia ieri hanno segnalato ulteriori problemi, con un crollo del 5,4% a novembre rispetto al mese precedente e un calo dell’1,7 degli su base annua.


Il parziale recupero di novembre avviene in un quadro di estrema debolezza dell’industria della Germania, che sta risentendo pesantemente dei rincari e delle scelte sulle politiche energetiche Ue dei recenti governi, assieme alle ricadute di guerra in Ucraina e sanzioni contro la Russia.

Germania, nuovo crollo produzione dell’industria: novembre -2,8%

Germania, nuovo crollo produzione dell’industria: novembre -2,8%

Roma, 9 gen. (askanews) – Anche la produzione dell’industria in Germania ha accusato un pesante calo lo scorso novembre: meno 2,8%, secondo i dati diffusi dall’agenzia di statistica federale. La dinamica su base annua è rimasta positiva per l’1,5%.

Destatis ha peraltro rivisto i dati di ottobre che avevano riservato un bilancio anche più negativo: un calo della produzione del 4,2%, rispetto al mese precedente, e una flessione dello 0,4% su base annua.

Il bollettino segue quello sugli ordinativi, che ieri hanno segnalato ulteriori problemi, con un calo dell’1,7% a novembre rispetto al mese precedente e un crollo del 5,4% degli ordini su base annua.

Si conferma quindi il quadro di estrema debolezza dell’industria della Germania, che sta risentendo pesantemente dei rincari e delle scelte sulle politiche energetiche e dei recenti governi, assieme alle ricadute di guerra in Ucraina e sanzioni contro la Russia.