Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Facebook, Corte Ue: non può usare senza limitazioni i dati personali

Facebook, Corte Ue: non può usare senza limitazioni i dati personaliRoma, 4 ott. (askanews) – Un social network online come Facebook non può utilizzare l’insieme dei dati personali ottenuti a fini di pubblicità mirata, senza limitazione temporale e senza distinzione basata sulla natura di tali dati. E’ quanto stabilisce una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea, sulla base del ricorso presentato da un cittadino austriaco, Maximilian Schrems, che dopo essersi espresso sul suo orientamento sessuale in occasione di una tavola rotonda pubblica, ha contestatato presso un tribunale nazionale il trattamento, a suo avviso illecito, dei suoi dati personali da parte della Meta Platforms Ireland nell’ambito del social network online Facebook.


La Meta Platforms, spiega la Corte Ue con un comunicato, raccoglie dati personali degli utenti di Facebook, relativi alle attività di questi utenti tanto su tale social network che al di fuori di esso. Si tratta, in particolare, di dati relativi alla consultazione della piattaforma online nonché di pagine internet e di applicazioni di terzi. A tal fine, la Meta Platforms utilizza “cookie”, “social plugin” e “pixel” inseriti sulle pagine Internet interessate.Visti i dati a sua disposizione, la Meta Platforms può anche individuare l’interesse che il Schrems manifesta relativamente a temi sensibili, come l’orientamento sessuale, e ciò le consente di rivolgergli della pubblicità mirata al riguardo. Si pone pertanto la questione se Schrems abbia manifestamente reso pubblici dati personali sensibili che lo riguardano, avendo comunicato in occasione di una tavola rotonda pubblica il fatto di essere omosessuale, e ne abbia quindi autorizzato il trattamento, in forza del regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD).


In tale contesto, la Corte suprema austriaca ha chiesto alla Corte di giustizia di interpretare il RGPD. In primo luogo, la Corte risponde che il principio della “minimizzazione dei dati”, stabilito dal RGPD, osta a che l’insieme dei dati personali che un responsabile del trattamento, come il gestore di una piattaforma di social network online, abbia ottenuto dall’interessato o da terzi e che siano stati raccolti sia su tale piattaforma che al di fuori di essa, siano aggregati, analizzati ed elaborati ai fini di pubblicità mirata, senza limitazione temporale e senza distinzione basata sulla natura di tali dati.In secondo luogo, secondo la Corte, non è escluso che, con la sua dichiarazione in occasione della tavola rotonda in questione, Schrems abbia manifestamente reso pubblico il suo orientamento sessuale. Spetta alla Corte suprema austriaca verificarlo. Il fatto che una persona abbia reso manifestamente pubblico un dato riguardante il suo orientamento sessuale comporta che tale dato possa essere oggetto di trattamento, nel rispetto delle disposizioni del RGPD.


Tuttavia, tale circostanza non autorizza, di per sé, il trattamento di altri dati personali relativi all’orientamento sessuale di tale persona. Pertanto, la circostanza che una persona si sia espressa sul suo orientamento sessuale in occasione di una tavola rotonda pubblica non autorizza il gestore di una piattaforma di social network online a trattare altri dati relativi all’orientamento sessuale di tale persona ottenuti, se del caso, al di fuori di tale piattaforma a partire da applicazioni e siti Internet di partner terzi, ai fini di aggregarli e analizzarli per proporre a tale persona della pubblicità personalizzata. 

Tajani: no a tassa extraprofitti, rischiano piccole banche

Tajani: no a tassa extraprofitti, rischiano piccole bancheRoma, 4 ott. (askanews) – L’ipotesi di tassare gli extraprofitti delle banche rischia di limitare l’accesso al credito in particolare dal punto di vista delle piccole banche. L’ha affermato oggi il vicepremier Antonio Tajani intervenendo all’Assemblea di Confindustria di Bari e della BAT.


“Perché mi sono inquietato lo scorso anno sulle ricende degli extraprofitti? A parte che non so che cosa vuole dire extraprofitti: c’è il profitto lecito e il profitto illecito. Se uno fa il traffico di droga ha un profitto illecito. Se uno vende macchine, prodotti agroalimentari ha un profitto lecito. Extraprofitto non so che cos’è”, ha detto il ministro degli Esteri. “Chi decide dove è extra e dove non è extra il profitto? L’importante è che il profitto vada a beneficio della società. La situazione deve essere sempre giusta”, ha continuato. “Io – ha continuato il ministro – non sono né amico né nemico delle banche. Le banche sono imprese come le altre che raccolgono risparmi e regolano prestiti. Le banche di territorio, quelle che aiutano le piccole imprese. Se noi le mettiamo in condizione di fallire, chi erogherà più il prestito al piccolo imprenditore per fare un ammodernamento, per essere più competitivo, per digitalizzare la sua azienda? Dobbiamo tenere anche conto di questo, perché in Italia sono le grandi e le piccole banche. Non si può fare politica industriale se non c’è l’accesso al credito”.

Inps, Fava: arte e cultura sono potenti alleati per il welfare

Inps, Fava: arte e cultura sono potenti alleati per il welfareRoma, 4 ott. (askanews) – “Siamo consapevoli che, in una società che vive quotidianamente in un processo di cambiamento inarrestabile, l’arte e la cultura sono dei potenti alleati non solo per ripensare la società in termini economici e di inclusione sociale, ma anche per l’impatto in termini di benessere collettivo. L’Inps che rappresenta il punto di riferimento per la quasi totalità dei cittadini nel welfare del Paese, a mio avviso, non può non investire in progetti che associno il welfare alla cultura”. Lo ha detto a Venezia il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, intervenendo al convegno dell’istituto e Arte in Veneto organizzato a Palazzo Labia, in collaborazione con la sede regionale della Rai.


“Il convegno di oggi – ha proseguito – che abbiamo fortemente voluto si svolgesse qui a Venezia, e non solo perché luogo di importante significato artistico-culturale, ma anche città generatrice di innovazione culturale, luogo di incontro e promotrice di nuove idee, vuole rappresentare una tappa significativa nel progetto di valorizzazione del patrimonio artistico dell’istituto, già avviato nei mesi scorsi con l’iniziativa 20 opere per 20 regioni con l’obiettivo di far conoscere le oltre 9mila opere d’arte, quelle archivistiche e culturali palazzi storici dell’Inps. Allo stesso tempo segna l’inizio di un nuovo percorso che vedrà l’Inps protagonista di un grande progetto di promozione culturale”. Fava ha aggiunto che “da qui nasce l’esigenza di contribuire a un welfare culturale, come riconosciuto anche dall’organizzazione mondiale della sanità, che punti a un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute degli individui e delle comunità attraverso pratiche di arti visive, performative e sulla valorizzazione del patrimonio culturale dell’Istituto. Nel più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio artistico e di sostegno alle iniziative culturali rivolgeremo una particolare attenzione all’arte contemporanea che nel suo linguaggio di sperimentazione, provocatoria e spesso di sfida alle nostre percezioni e convenzioni, coinvolga il cittadino in un dialogo continuo, stimolando riflessioni e promuovendo nuove idee”.

Bce, De Guindos: “Non possiamo cantare vittoria sull’inflazione”

Bce, De Guindos: “Non possiamo cantare vittoria sull’inflazione”Roma, 4 ott. (askanews) – Sull’inflazione nell’area euro alla Bce “non possiamo assolutamente cantare vittoria, perché sui servizi resta alta, anche se si sta moderando, lo fa molto lentamente”. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos durante una intervista con la radio spagnola Intereconomia.


Il banchiere centrale è sembrato usare toni con una sfumatura in qualche misura più cauta, rispetto ai segnali precedenti giunti da altri esponenti del direttorio, che apparentemente sembravano indicare un possibile nuovo taglio dei tassi al Consiglio direttivo del 17 ottobre. “Le nostre previsioni indicano che alla fine dell’anno prossimo saremo una situazione piuttosto stabile sull’inflazione, sia quella generale sia quella sottostante”. Tuttavia “viviamo una situazione di enorme incertezza a livello geopolitico e quello che preoccupa di più – ha aggiunto – è che viviamo un momento di frammentazione dell’economia mondiale”.


Ci sta il problema contingente della risalita dei prezzi del petrolio per le tensioni in Medio Oriente che Inoltre “evidentemente possono avere un impatto, ma noi dobbiamo guardare soprattutto alle tendenza strutturali”. (fonte immagine: Intereconomia)

Pil, Istat rivede al ribasso II trimestre: crescita a +0,6% su anno

Pil, Istat rivede al ribasso II trimestre: crescita a +0,6% su annoRoma, 4 ott. (askanews) – Nel secondo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nei confronti del secondo trimestre del 2023. Lo ha reso noto l’Istat spiegando che la crescita congiunturale del Pil diffusa il 2 settembre 2024 era stata lo stesso dello 0,2%, quella tendenziale era stata dello 0,9%. pro-capite sono cresciuti dell’1,6%.


Il secondo trimestre dell’anno ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2023. Complessivamente il 2024 presenta 4 giornate lavorative in più rispetto al 2023. La variazione acquisita per il 2024 è pari allo 0,6%, uguale a quella diffusa il 2 settembre 2024.


Rispetto al trimestre precedente, tra i principali aggregati della domanda interna i consumi finali nazionali presentano una crescita dello 0,5%, mentre gli investimenti fissi lordi diminuiscono dello 0,1%. Le importazioni sono cresciute dello 0,2% e le esportazioni sono diminuite dell’1,2%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,4 punti percentuali alla crescita del Pil: 0,2 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private, 0,2 la spesa delle Amministrazioni Pubbliche mentre il contributo da parte degli investimenti fissi lordi è risultato nullo. La variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil per 0,3 punti percentuali, mentre il contributo della domanda estera netta è risultato negativo per 0,5 punti percentuali.


Riguardo al valore aggiunto dei principali comparti produttivi, agricoltura e industria risultano in diminuzione rispettivamente dell’1,6% e dello 0,5%, mentre i servizi crescono dello 0,4%. Per il totale economia, le ore lavorate si sono ridotte congiunturalmente dello 0,2%, i redditi da lavoro dipendente pro-capite sono cresciuti dell’1,6%.

Dazi Ue su auto elettriche cinesi, Stati membri non si oppongono

Dazi Ue su auto elettriche cinesi, Stati membri non si oppongonoBruxelles, 4 ott. (askanews) – Il Comitato di difesa commerciale dell’Ue, in cui sono presenti e votano i rappresentanti degli Stati membri, non ha raggiunto la maggioranza qualificata, oggi a Bruxelles, né a favore né contro la proposta della Commissione europea di confermare per cinque anni i nuovi dazi sulle auto eletriche a batteria cinesi.


Ora sta alla Commissione europea procedere come ritiene più oppurtuno: l’Esecutivo Ue può adottare la decisione oppure modificarla e sottoporla di nuovo al voto degli Stati membri. Per quanto concerne la votazione, 10 Stati membri hanno votato a favore, tra cui l’Italia, cinque contro e 12 si sono astenuti.

Aspi, Tomasi: nel 2024 traffico Autostrade 1,4% in più rispetto attese

Aspi, Tomasi: nel 2024 traffico Autostrade 1,4% in più rispetto atteseRoma, 4 ott. (askanews) – Il traffico sulla rete di Autostrade per l’Italia, quest’anno, ha mostrato un 1,4% in più rispetto alle attese. Lo ha detto l’As di Aspi, Roberto Tomasi, a margine delle celebrazioni per i 60 anni dell’Autostrade del Sole.


“Nel 2024 – ha detto -, mediamente, noi siamo circa a all’1,4% in più rispetto alle aspettative. Questo vuol dire che l’economia sta ancora tirando. Poi dovremo noi dovremo essere degli abilitatori affinché la logistica del paese continui ad essere performante, affinché questi trend possano essere mantenuti”.

Istat: nel II trim aumentano reddito e potere d’acquisto famiglie, +1,2%

Istat: nel II trim aumentano reddito e potere d’acquisto famiglie, +1,2%Roma, 4 ott. (askanews) – Nel secondo trimestre dell’anno il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,2%, così come il loro potere d’acquisto.


I consumi sono cresciuti dello 0,4%, con una propensione al risparmio delle famiglie consumatrici del 10,2%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. “Il potere d’acquisto delle famiglie – è il commento dell’Istat – aumenta per il sesto trimestre consecutivo, beneficiando del persistente rallentamento della dinamica dei prezzi”.

Banche, Buch: semplificare regole sì ma non a scapito di resilienza

Banche, Buch: semplificare regole sì ma non a scapito di resilienzaRoma, 4 ott. (askanews) – “Non penso che abbiamo un eccesso di regolamentazione sulle banche in Europa. La regolamentazione è complessa e le banche moderne sono complesse e questo si riflette nelle regole. Se facessimo cose semplicistiche non saremmo in grado di gestire rischi gravi”.Lo ha affermato la presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, Claudia Buch, durante un dibattito a Vilnius, a una conferenza organizzata dalla Banca centrale della Lituania.


“Mentre negoziamo nuove regole a Bruxelles ci sta anche una gran quantità di specificità nazionali e regole, e leggi, che vanno prese in considerazione. E spesso l’esito di questi negoziati non è necessariamente la cosa più semplice, ma qualcosa di più complesso. Ad esempio i negoziati su Basilea III, la cui attuazione sarebbe positiva per resilienza e fiducia del settore. Come ne usciamo? Ci sono sempre modi per ridurre la complessità ma questo – ha concluso – non deve avvenire a scapito della resilienza”.

Eurozona, crescita di fondo frena, eurocoin agosto cala a 0,14

Eurozona, crescita di fondo frena, eurocoin agosto cala a 0,14Roma, 4 ott. (askanews) – E’ tornata ad indebolirsi a settembre la dinamica della crescita economica di fondo nell’area euro, secondo l’ultima rilevazione dell’indice Eurocoin, calato a quota 0,14 da 0,29 di agosto, collocandosi nella media del terzo trimestre a circa 0,2. L’indicatore viene elaborato dalla Banca d’Italia assieme al Cepr, usando dati come la produzione industriale, sondaggi congiunturali, indicatori di domanda e gli indici di Borsa.


Ne viene estratta una stima della dinamica di fondo del Pil dell’area, che precede di alcuni mesi la pubblicazione del dato ufficiale e ne anticipa il segnale al netto delle componenti erratiche e di breve periodo. Il calo di agosto, spiega Bankitalia con una nota, “ha riflesso il peggioramento degli indicatori qualitativi relativi alle imprese e il consolidarsi dei segnali negativi sul ciclo manifatturiero”.