Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Dollaro in rally schiaccia l’euro sotto 1,03, prima volta dal 2022

Dollaro in rally schiaccia l’euro sotto 1,03, prima volta dal 2022Roma, 2 gen. (askanews) – Rally del dollaro sul mercato dei cambi. Nel pomeriggio la valuta statunitense rafforza energicamente i guadagni alla prima seduta dell’anno, fino a schiacciare l’euro sotto quota 1,03 per la prima volta dall’autunno del 2022. Nel corso della seduta l’euro è sceso fino a 1,0238 dollari, minimo dal 31 ottobre 2022, successivamente la valuta condivisa si scambia a 1,0266.


Il rafforzamento del biglietto verde riflette un quadro macroeconomico degli Stati Uniti più positivo rispetto a quello dell’area euro, con economia solida e conseguenti dubbi su quelle che saranno le future mosse della Federal Reserve. Nell’eurozona invece, come confermato oggi dalle indagini sul manifatturiero, la dinamica dell’economia resta debole e ci si attende che la Bce continui nella manovra di riduzione dei tassi di interesse. Anche la sterlina Gb perde sulla valuta statunitense, nel pomeriggio cala a 1,2371 dollari. In entrambi i casi potrebbe pesare anche l’avvicinarsi dell’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump.

Auto, vendite Stellantis a dicembre -18,1% e -9,9% in 2024

Auto, vendite Stellantis a dicembre -18,1% e -9,9% in 2024Roma, 2 gen. (askanews) – Prosegue il calo delle vendite del gruppo Stellantis in Italia. A dicembre ha venduto 24.411 auto, -18,1% rispetto allo stesso mese del 2023. Nell’anno appena trascorso Stellantis ha immatricolato 452.615 vetture, in calo del 9,9% rispetto alle 502.546 del 2023. Nei 12 mesi, la quota di mercato è scesa al 29% dal 32%.


A dicembre la quota di mercato in Italia è stata del 23,1%, contro il 26,8% di dicembre 2023. Questo quanto emerge dai dati del ministero dei Trasporti. Rbr

Saldi al via, l’Unione consumatori stima sconti più bassi rispetto al 2024

Saldi al via, l’Unione consumatori stima sconti più bassi rispetto al 2024Milano, 2 gen. (askanews) – Saldi invernali oggi al via con la Valle d’Aosta. Per le altre regioni, invece, la partenza è prevista per sabato prossimo, 4 gennaio. Previsti sconti leggermente più bassi rispetto a quelli dello scorso anno. E’ quanto emerge dallo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni Istat, stimando il trend di quest’anno.


Per Abbigliamento e calzature nel loro insieme, lo sconto è del 17,6%, in ribasso di 0,5 punti rispetto a luglio 2024 e in calo di 1,7 punti rispetto a quelli di gennaio 2024. Il solo Abbigliamento (Indumenti + Accessori) registra un abbassamento medio dei prezzi del 18%, in diminuzione di 0,6 punti percentuali su quelli della scorsa estate e in flessione di 1,4 punti sui saldi invernali del 2024. In particolare, il record della convenienza spetta agli Indumenti, che, con una riduzione del 19,4%, rappresentano la voce più scontata, -0,6 punti su luglio 2024. Il calo minore del prezzo, come sempre, spetta agli Accessori (guanti, cravatte, cinture…), con una diminuzione dei listini del 5,7%, in netto abbassamento rispetto a un anno fa (-2,7 punti).


Le Calzature segneranno un ribasso del 16,3%, unica voce a segnare un rialzo degli sconti rispetto a quelli della scorsa estate, anche se di appena 0,1 punti. “Suggeriamo ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare, senza farsi incantare da sconti improbabili che possono trarre in inganno. La direttiva Omnibus rende più rischioso fare ribassi ‘farlocchi’ ma non li impedisce. Ricordiamo poi che se il prodotto è difettoso non si deve più denunciare il difetto entro due mesi dalla sua scoperta, anche se prima si fa e meglio è” afferma in una nota Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Euro cala a 1,0311 dollari, segna nuovi minimi da oltre 2 anni

Euro cala a 1,0311 dollari, segna nuovi minimi da oltre 2 anniRoma, 2 gen. (askanews) – Il dollaro torna a rafforzarsi alla ripresa delle contrattazioni dopo la pausa per le festività di fine danno. E a 1,0311 sul biglietto verde l’euro cala a nuovi minimi da oltre due anni a questa parte: per trovare valori analoghi bisogna infatti risalire a inizio novembre del 2022.


Il rafforzamento della valuta Usa riflette un quadro macroeconomico degli Stati Uniti più positivo rispetto a quello dell’area euro, con economia solida e conseguenti dubbi su quelle che saranno le future mosse della Federal Reserve. Nell’eurozona invece, come confermato oggi dalle indagini sul manifatturiero, la dinamica dell’economia resta debole e ci si attende che la Bce continui nella manovra di riduzione dei tassi di interesse. Anche la sterlina Gb perde sulla valuta statunitense, nel pomeriggio cala a 1,2407 dollari. In entrambi i casi potrebbe pesare anche l’avvicinarsi dell’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump.

Stop da mezzanotte alle forniture di gas dalla Russia all’Europa

Stop da mezzanotte alle forniture di gas dalla Russia all’EuropaRoma, 31 dic. (askanews) – Domani si fermerà il flusso di gas dalla Russia attraverso l’Ucraina. Lo confermano i dati pubblicati sul sito dell’operatore della rete ucraina GTSOU. Nella tabella sull’andamento della capacità al punto di ingresso con la Russia, che fino a oggi ha ricevuto circa 1,27 milioni di metri cubi di gas, si legge che domani la quantità di gas attesa è pari a zero.


Dunque quotazioni del gas in forte aumento in attesa della scadenza dell’accordo che finora ha garantito l’afflusso in Europa di forniture russe attraverso l’Ucraina. Ad Amsterdam il Ttf con consegna a febbraio è salito del 3,65% a 49,25 euro/MWh. Di due giorni fa anche l’annuncio della interruzione delle forniture russe alla Moldavia che Mosca motiva con il mancato pagamento del suo metano ma che gli osservatori collegano alla richiesta di adesione all’Ue.

Dietrofront del Tar sulle nuove tariffe per la sanità, soddisfazione da Fdi

Dietrofront del Tar sulle nuove tariffe per la sanità, soddisfazione da FdiMilano, 31 dic. (askanews) – “Grande soddisfazione per la decisione del Tar di revocare la sospensiva del tariffario delle Prestazioni di Specialistica ambulatoriale e protesica, ossia le cure garantite ai cittadini dal nostro Ssn, entrato in vigore proprio ieri”. Così in una nota il senatore Francesco Zaffini (Fdi), presidente della commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.


Si tratta di un dietrofront, ha sottolineato, “senza il quale, come dichiarato dallo stesso Tribunale amministrativo, ‘avrebbe determinato il blocco del sistema, con un impatto significativo sulla salute dei pazienti’, esattamente quello che questo governo sta tentando di preservare. E sono anche soddisfatto che le stesse strutture sanitarie che avevano chiesto lo stop del decreto tariffe, abbiano fatto retromarcia proprio per evitare la paralisi delle prestazioni”. “Dunque, il tariffario da applicare ritorna quello di ieri in attesa dell’udienza del tribunale amministrativo in camera di consiglio prevista per il 28 gennaio, dove sono certo che i giudici sapranno decidere per il bene dei cittadini” ha concluso.

Pnrr, trasmessa richiesta pagamento settima rata da 18,3 mld

Pnrr, trasmessa richiesta pagamento settima rata da 18,3 mldRoma, 30 dic. (askanews) – È stata trasmessa oggi, alla Commissione europea, la richiesta di pagamento della settima rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza pari a 18,3 miliardi di euro. Lo fa sapere Palazzo Chigi in una nota. La richiesta presentata dall’Italia segue i lavori della Cabina di regia Pnrr del 29 novembre scorso, presieduta dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la verifica del conseguimento dei 67 obiettivi collegati, distinti in 32 target e 35 milestone. “L’Italia è la prima Nazione europea a presentare formale richiesta per il pagamento della settima rata del Pnrr. È un primato che ci consentirà presto di superare quota 140 miliardi di euro, oltre il 72% della dotazione complessiva del Piano. Il 2025 sarà un anno fondamentale per la fase 2 del Pnrr, cioè la messa a terra degli investimenti. È una fase cruciale, che non ammette ritardi e che vede il Governo e tutte le Amministrazioni coinvolte in prima linea per raggiungere l’obiettivo”, ha dichiarato il Presidente Meloni. (segue)

Piazza Affari vale 38% del Pil: Unicredit regina degli scambi

Piazza Affari vale 38% del Pil: Unicredit regina degli scambiMilano, 30 dic. (askanews) – Piazza Affari vale il 38% del prodotto interno lordo italiano, con la capitalizzazione delle società che ha toccato il 27 dicembre 2024 gli 811 miliardi di euro. Lo rileva Borsa Italiana nel consueto report di fine anno.


Gli scambi di azioni, in incremento rispetto all’anno precedente, hanno raggiunto una media giornaliera di 2,6 miliardi di euro e una media di oltre 300mila contratti. La regina degli scambi è stata Unicredit, sia per contratti che per controvalore: oltre 5 milioni di contratti per un totale di oltre 78 miliardi di euro. Complessivamente, invece, sono stati scambiati 76 milioni di contratti e un controvalore di 666 miliardi di euro. Il massimo giornaliero per contratti è stato raggiunto il 05 agosto 2024 con 590,685 contratti scambiati e, per il controvalore, il 15 marzo con 6,6 miliardi di euro. Era il giorno in cui Tokyo ha perso il 12,4% in una sola seduta.

Ast Terni, Mimit: condivisa agenda per accordo entro febbraio

Ast Terni, Mimit: condivisa agenda per accordo entro febbraioRoma, 30 dic. (askanews) – “Si è concluso, con la piena intesa di tutte le parti su agenda, obiettivi e modalità per la definizione dell’accordo di programma sulle acciaierie di Terni Ast-Arvedi, il tavolo presieduto oggi dal ministro Urso a Palazzo Piacentini”. E’ quanto silegge in un comunicato del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.


“Su proposta del Ministro – prosegue la nota – è stato definito un cronoprogramma per sciogliere i nodi sul piano tecnico riguardo all’approvvigionamento energetico, sulla base degli intendimenti della Regione Umbria, e in relazione alle risorse che saranno messe a disposizione da MASE e MIMIT a supporto del Piano industriale dell’azienda, per giungere alla firma dell’accordo di programma entro il mese di febbraio”. Alla riunione, presieduta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso con il sottosegretario con delega alle crisi industriali, Fausta Bergamotto, hanno partecipato i massimi livelli del ministero, tra cui il capo dipartimento per le Imprese del Mimit, Amedeo Teti e il capo della segreteria tecnica del ministro, Marco Calabrò. Presenti, inoltre, il neo assessore regionale allo sviluppo economico della Regione Umbria, Francesco De Rebotti, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, i rappresentanti dell’azienda e le organizzazioni sindacali. Nel corso del mese di gennaio, prosegue il Mimit, si terrà il tavolo tecnico per definire il quadro delle agevolazioni a sostegno dell’investimento siderurgico nel rispetto delle regole europee. Un secondo ambito di intervento, in formato multilaterale tra Mimit, l’azienda, la Regione Umbria e il Comune di Terni, è collegato all’approvvigionamento energetico, in relazione alla gara per la nuova concessione della centrale idroelettrica di Terni che avverrà nel 2029 e su cui la Regione dovrà fornire i suoi intendimenti.


L’obiettivo, sottolineato da Urso, è convocare per febbraio un tavolo conclusivo per la sottoscrizione dell’accordo di programma. Durante la riunione, riferisce ancora il Mimit, il Ministro “ha colto anche l’occasione per illustrare alle organizzazioni sindacali il non paper presentato alle istituzioni europee il 27 dicembre scorso, con Austria, Bulgaria e Polonia, relativo alla revisione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM), che prevede la tassazione delle importazioni da Paesi extra-UE con regolamentazioni climatiche meno rigorose, calcolata in base alla quantità di CO2 incorporata o emessa per la produzione dei beni. Obiettivo del non paper è mantenere competitiva l’Europa nei settori produttivi chiave, sostenere il percorso delle industrie energivore verso la transizione green, raggiungere l’autonomia strategica del Continente e fermare la delocalizzazione delle industrie”.

Casa, idealista: nel 2024 prezzi +2,2% su base annua

Casa, idealista: nel 2024 prezzi +2,2% su base annuaRoma, 30 dic. (askanews) – I prezzi delle abitazioni usate in Italia fanno registrare un incremento del 2,2% nel corso del 2024, per attestarsi ad un valore medio di 1.880 euro al metro quadro. secondo l’ultimo report di idealista, il portale immobiliare leader per lo sviluppo tecnologico in Italia. Rispetto allo scorso trimestre, i prezzi sono aumentati dell’1,5% nell’ultima parte dell’anno. Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile dell’Ufficio Studi di idealista, “il rialzo dei prezzi è dovuto alla scarsità di immobili disponibili, che ha compensato l’effetto negativo dei costi del credito elevati. Per il 2025 prevediamo un incremento graduale e costante dei prezzi, accompagnato da una ripresa delle compravendite, favorita dai primi tagli ai tassi ipotecari avviati nella seconda metà dell’anno e dal ritorno della domanda, in particolare nelle grandi città”. Il panorama dei prezzi immobiliari nelle principali città italiane presenta un andamento positivo diffuso nel corso del 2024, con 87 capoluoghi che registrano aumenti annuali, mentre 21 città su 104 monitorate da idealista evidenziano dei ribassi. I maggiori incrementi annuali spettano a Vicenza (15,6%), Como (13,2%) e Trieste (10,1%), seguite da Brescia e Rovigo cresciute del 10%. Ulteriori aumenti spaziano in un’ampia forbice che va dal 9,5% di Ancona e Gorizia allo 0,3% di Mantova, Catanzaro e Trapani. Nei mercati con maggiori ribassi troviamo Oristano (-8,2%) e Cuneo (-6,6%).