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Conti pubblici, Istat: nel III trimestre deficit-Pil cala al 2,3%

Conti pubblici, Istat: nel III trimestre deficit-Pil cala al 2,3%Roma, 3 gen. (askanews) – Nel terzo trimestre 2024 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -2,3%, dal -6,3% nello stesso trimestre del 2023. Lo ha reso noto l’Istat.


Il saldo primario delle amministrazioni pubbliche (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,7% (-2,8% nel terzo trimestre del 2023). Il saldo corrente delle amministrazioni pubbliche è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,9% (1,6% nel terzo trimestre del 2023).


“Nel terzo trimestre del 2024 l’incidenza del deficit delle amministrazioni pubbliche sul Pil – è il commento dell’Istat – migliora sensibilmente rispetto al corrispondente trimestre del 2023, portandosi a un livello del -2,3%”.

Wall Street debutto volatile sul 2025, DJ -0,36%, Nasdaq -0,16%

Wall Street debutto volatile sul 2025, DJ -0,36%, Nasdaq -0,16%Roma, 2 gen. (askanews) – Avvio di 2025 all’insegna della volatilità a Wall Street. L’azionario statunitense ha iniziato la prima seduta dell’anno su toni positivi, con tutti gli indici di riferimento al rialzo, ma successivamente ha iniziato a perdere colpi e nel pomeriggio ha mostrato una netta inversione di rotta, registrando perdite che si sono poi smorzate sul finale di seduta. A fine contrattazioni il Dow Jones lascia sul terreno uno 0,36%, l’S&P 500 ha chiuso al meno 0,22% e il Nadsdaq con un meno 0,16%; l’indice Vix sulla volatilità è invece salito del 3,29%.


Un caso a sé è stato quello di Tesla. Oggi il produttore di auto elettriche guidato da Elon Musk il primo bilancio annuale di immatricolazioni in calo dal 2011: 1,808 milioni di unità nel 2024. Il titolo ha chiuso la seduta in perdita del 6,08 percento sul Nasdaq. Nel frattempo il dollaro ha ripreso a salire e con il passare delle ore ha rafforzato i guadagni, fino a mostrare un vero e proprio rally, schiacciando l’euro sotto quota 1,03 per la prima volta dal 2022. In serata la valuta condivisa si scambia a 1,0259 dollari. La corsa del dollaro avviene mentre si avvicina l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump.


Intanto, dispetto del rafforzamento del biglietto verde, il petrolio è tornato ad alzare la testa, forse anche a riflesso di alcuni miglioramenti degli indici di fiducia in Cina, o dei nuovi rincari del gas naturale seguiti all’interruzione delle forniture residuali russe all’Ue via il territorio ucraino. In serata il barile di Brent, il greggio del Mare del Nord guadagna l’1,77% sfiorando i 76 dollari. Il West Texas Intermediate nell’after hours aumenta di oltre il 2% al 73,20 dollari.

Mef: nel 2024 fabbisogno statale salito a 125 miliardi di euro

Mef: nel 2024 fabbisogno statale salito a 125 miliardi di euroRoma, 2 gen. (askanews) – Nell’anno appena trascorso il fabbisogno del settore statale è salito a circa 124,9 miliardi di euro, in linea con le previsioni contenute nel Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine, contro un fabbisogno 2023 pari a 108,573 miliardi. Lo riferisce il ministero di Economia e Finanze con una nota, aggiungendo che il mese di dicembre 2024 si è chiuso con un avanzo del settore statale stimato, in via provvisoria, a 8 miliardi di euro, con un miglioramento rispetto al corrispondente valore di dicembre 2023, che si era chiuso con un fabbisogno di 407 milioni.

Dollaro in rally schiaccia l’euro sotto 1,03, prima volta dal 2022

Dollaro in rally schiaccia l’euro sotto 1,03, prima volta dal 2022Roma, 2 gen. (askanews) – Rally del dollaro sul mercato dei cambi. Nel pomeriggio la valuta statunitense rafforza energicamente i guadagni alla prima seduta dell’anno, fino a schiacciare l’euro sotto quota 1,03 per la prima volta dall’autunno del 2022. Nel corso della seduta l’euro è sceso fino a 1,0238 dollari, minimo dal 31 ottobre 2022, successivamente la valuta condivisa si scambia a 1,0266.


Il rafforzamento del biglietto verde riflette un quadro macroeconomico degli Stati Uniti più positivo rispetto a quello dell’area euro, con economia solida e conseguenti dubbi su quelle che saranno le future mosse della Federal Reserve. Nell’eurozona invece, come confermato oggi dalle indagini sul manifatturiero, la dinamica dell’economia resta debole e ci si attende che la Bce continui nella manovra di riduzione dei tassi di interesse. Anche la sterlina Gb perde sulla valuta statunitense, nel pomeriggio cala a 1,2371 dollari. In entrambi i casi potrebbe pesare anche l’avvicinarsi dell’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump.

Auto, vendite Stellantis a dicembre -18,1% e -9,9% in 2024

Auto, vendite Stellantis a dicembre -18,1% e -9,9% in 2024Roma, 2 gen. (askanews) – Prosegue il calo delle vendite del gruppo Stellantis in Italia. A dicembre ha venduto 24.411 auto, -18,1% rispetto allo stesso mese del 2023. Nell’anno appena trascorso Stellantis ha immatricolato 452.615 vetture, in calo del 9,9% rispetto alle 502.546 del 2023. Nei 12 mesi, la quota di mercato è scesa al 29% dal 32%.


A dicembre la quota di mercato in Italia è stata del 23,1%, contro il 26,8% di dicembre 2023. Questo quanto emerge dai dati del ministero dei Trasporti. Rbr

Saldi al via, l’Unione consumatori stima sconti più bassi rispetto al 2024

Saldi al via, l’Unione consumatori stima sconti più bassi rispetto al 2024Milano, 2 gen. (askanews) – Saldi invernali oggi al via con la Valle d’Aosta. Per le altre regioni, invece, la partenza è prevista per sabato prossimo, 4 gennaio. Previsti sconti leggermente più bassi rispetto a quelli dello scorso anno. E’ quanto emerge dallo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni Istat, stimando il trend di quest’anno.


Per Abbigliamento e calzature nel loro insieme, lo sconto è del 17,6%, in ribasso di 0,5 punti rispetto a luglio 2024 e in calo di 1,7 punti rispetto a quelli di gennaio 2024. Il solo Abbigliamento (Indumenti + Accessori) registra un abbassamento medio dei prezzi del 18%, in diminuzione di 0,6 punti percentuali su quelli della scorsa estate e in flessione di 1,4 punti sui saldi invernali del 2024. In particolare, il record della convenienza spetta agli Indumenti, che, con una riduzione del 19,4%, rappresentano la voce più scontata, -0,6 punti su luglio 2024. Il calo minore del prezzo, come sempre, spetta agli Accessori (guanti, cravatte, cinture…), con una diminuzione dei listini del 5,7%, in netto abbassamento rispetto a un anno fa (-2,7 punti).


Le Calzature segneranno un ribasso del 16,3%, unica voce a segnare un rialzo degli sconti rispetto a quelli della scorsa estate, anche se di appena 0,1 punti. “Suggeriamo ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare, senza farsi incantare da sconti improbabili che possono trarre in inganno. La direttiva Omnibus rende più rischioso fare ribassi ‘farlocchi’ ma non li impedisce. Ricordiamo poi che se il prodotto è difettoso non si deve più denunciare il difetto entro due mesi dalla sua scoperta, anche se prima si fa e meglio è” afferma in una nota Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Euro cala a 1,0311 dollari, segna nuovi minimi da oltre 2 anni

Euro cala a 1,0311 dollari, segna nuovi minimi da oltre 2 anniRoma, 2 gen. (askanews) – Il dollaro torna a rafforzarsi alla ripresa delle contrattazioni dopo la pausa per le festività di fine danno. E a 1,0311 sul biglietto verde l’euro cala a nuovi minimi da oltre due anni a questa parte: per trovare valori analoghi bisogna infatti risalire a inizio novembre del 2022.


Il rafforzamento della valuta Usa riflette un quadro macroeconomico degli Stati Uniti più positivo rispetto a quello dell’area euro, con economia solida e conseguenti dubbi su quelle che saranno le future mosse della Federal Reserve. Nell’eurozona invece, come confermato oggi dalle indagini sul manifatturiero, la dinamica dell’economia resta debole e ci si attende che la Bce continui nella manovra di riduzione dei tassi di interesse. Anche la sterlina Gb perde sulla valuta statunitense, nel pomeriggio cala a 1,2407 dollari. In entrambi i casi potrebbe pesare anche l’avvicinarsi dell’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump.

Stop da mezzanotte alle forniture di gas dalla Russia all’Europa

Stop da mezzanotte alle forniture di gas dalla Russia all’EuropaRoma, 31 dic. (askanews) – Domani si fermerà il flusso di gas dalla Russia attraverso l’Ucraina. Lo confermano i dati pubblicati sul sito dell’operatore della rete ucraina GTSOU. Nella tabella sull’andamento della capacità al punto di ingresso con la Russia, che fino a oggi ha ricevuto circa 1,27 milioni di metri cubi di gas, si legge che domani la quantità di gas attesa è pari a zero.


Dunque quotazioni del gas in forte aumento in attesa della scadenza dell’accordo che finora ha garantito l’afflusso in Europa di forniture russe attraverso l’Ucraina. Ad Amsterdam il Ttf con consegna a febbraio è salito del 3,65% a 49,25 euro/MWh. Di due giorni fa anche l’annuncio della interruzione delle forniture russe alla Moldavia che Mosca motiva con il mancato pagamento del suo metano ma che gli osservatori collegano alla richiesta di adesione all’Ue.

Dietrofront del Tar sulle nuove tariffe per la sanità, soddisfazione da Fdi

Dietrofront del Tar sulle nuove tariffe per la sanità, soddisfazione da FdiMilano, 31 dic. (askanews) – “Grande soddisfazione per la decisione del Tar di revocare la sospensiva del tariffario delle Prestazioni di Specialistica ambulatoriale e protesica, ossia le cure garantite ai cittadini dal nostro Ssn, entrato in vigore proprio ieri”. Così in una nota il senatore Francesco Zaffini (Fdi), presidente della commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.


Si tratta di un dietrofront, ha sottolineato, “senza il quale, come dichiarato dallo stesso Tribunale amministrativo, ‘avrebbe determinato il blocco del sistema, con un impatto significativo sulla salute dei pazienti’, esattamente quello che questo governo sta tentando di preservare. E sono anche soddisfatto che le stesse strutture sanitarie che avevano chiesto lo stop del decreto tariffe, abbiano fatto retromarcia proprio per evitare la paralisi delle prestazioni”. “Dunque, il tariffario da applicare ritorna quello di ieri in attesa dell’udienza del tribunale amministrativo in camera di consiglio prevista per il 28 gennaio, dove sono certo che i giudici sapranno decidere per il bene dei cittadini” ha concluso.

Pnrr, trasmessa richiesta pagamento settima rata da 18,3 mld

Pnrr, trasmessa richiesta pagamento settima rata da 18,3 mldRoma, 30 dic. (askanews) – È stata trasmessa oggi, alla Commissione europea, la richiesta di pagamento della settima rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza pari a 18,3 miliardi di euro. Lo fa sapere Palazzo Chigi in una nota. La richiesta presentata dall’Italia segue i lavori della Cabina di regia Pnrr del 29 novembre scorso, presieduta dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la verifica del conseguimento dei 67 obiettivi collegati, distinti in 32 target e 35 milestone. “L’Italia è la prima Nazione europea a presentare formale richiesta per il pagamento della settima rata del Pnrr. È un primato che ci consentirà presto di superare quota 140 miliardi di euro, oltre il 72% della dotazione complessiva del Piano. Il 2025 sarà un anno fondamentale per la fase 2 del Pnrr, cioè la messa a terra degli investimenti. È una fase cruciale, che non ammette ritardi e che vede il Governo e tutte le Amministrazioni coinvolte in prima linea per raggiungere l’obiettivo”, ha dichiarato il Presidente Meloni. (segue)