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Campari: si è dimesso il Ceo Matteo Fantacchiotti

Campari: si è dimesso il Ceo Matteo FantacchiottiMilano, 18 set. (askanews) – Matteo Fantacchiotti si è dimesso dal ruolo di Ceo e membro del cda di Campari, con effetto da oggi, per motivi personali. Lo comunica una nota. Il manager guidava il gruppo dallo scorso aprile.


Il consiglio ha deciso di nominare Paolo Marchesini (Chief Financial and Operating Officer) e Fabio Di Fede (General Counsel and Business Development Officer) come interim co-Ceo e membri esecutivi di un Comitato per la Transizione della Leadership, che sarà presieduto da Bob Kunze-Concewitz. Tale comitato, insieme al Comitato Remunerazione e Nomine, sarà anche responsabile per l’identificazione del nuovo Ceo, da proporre al board dopo una valutazione di profili sia interni che esterni, in linea con le best practice della governance. Contestualmente, Jean-Marie Laborde, attualmente membro del cda e membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, viene nominato vice presidente. “È stato per me un privilegio essere parte di Campari Group per quasi cinque anni, e guidare questa organizzazione da aprile 2024”, ha dichiarato Fantacchiotti. “Nel prendere ora la decisione di lasciare il gruppo, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti gli stakeholder, in particolare il presidente, il consiglio di amministrazione e il Leadership Team”.

Generali: accordo per la cessione delle attività in Turchia

Generali: accordo per la cessione delle attività in TurchiaMilano, 17 set. (askanews) – Generali cede le attività in Turchia. La compagnia, si legge in una nota, ha raggiunto un accordo per la vendita del 99,99% della sua partecipazione in Generali Sigorta a Kiler Holding (42% della quota), Ekol Girisim Sermayesi Yatirim Ortakligi (9%), Arex Yatirim Holding (48%) e Arex Sigorta (1%).


L’operazione, sottolinea il Leone, è pienamente in linea con il piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth, che prevede di perseguire una crescita sostenibile e migliorare il profilo degli utili del gruppo, concentrandosi sui mercati assicurativi in cui Generali ha una posizione di leadership. Il contributo delle attività in Turchia al risultato operativo del gruppo è marginale e l’operazione avrà un impatto trascurabile sul Solvency II Ratio di Generali. L’operazione dovrebbe essere perfezionata entro la prima metà del 2025 ed è soggetta all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti.

Draghi: Europa rischia di diventare meno prospera, sicura e libera

Draghi: Europa rischia di diventare meno prospera, sicura e liberaRoma, 17 set. (askanews) – Nel quadro di dinamiche attuali “siamo tutti in apprensione per il futuro dell’Europa. La mia preoccupazione” è che in assenza di un cambio di rotta “con il tempo diventeremo inesorabilmente meno prosperi e meno sicuri, e quindi meno liberi di scegliere il nostro destino”. Lo ha affermato l’ex presidente del consiglio italiano e della Bce, Mario Draghi intervenendo a Strasburgo, alla plenaria del Parlamento europeo, per una discussione sul suo rapporto sulla competitività.


“La scorsa settimana ho presentato questo rapporto alla presidente della Commissione. Il punto di partenza è che l’Europa sta fronteggiando un mondo che sta attraversando cambiamenti drammatici, il commercio rallenta e la geopolitica si sta frammentando, mentre l’innovazione tecnologica accelera”. Un mondo in cui gli equilibri consolidati vacillano, ha spiegato, mentre emergono vulnerabilità. “Di tutte le maggiori economie l’Europa è la più esposta a questi cambiamenti. Perché siamo i più aperti – ha notato Draghi – il nostro rapporto commercio internazionale-Pil supera il 50%, rispetto al 37% della Cina e il 27% degli Stati Uniti”. Inoltre l’Ue dipende da pochi fornitori sulle materie prime critiche e dalle importazioni per molte tecnologie.


E nel frattempo “abbiamo i prezzi energetici più elevati. Le imprese devono sopportare prezzi di 2-3 volte più alti di quelli di Stati Uniti e Cina. Siamo gravemente in ritardo sulle nuove tecnologie. Sono 4 delle delle 50 maggiori imprese tecnologiche sono europee. E siamo i meno pronti a difenderci – ha aggiunto -: solo 10 Stati spendono almeno o più del 2% del Pil difesa, in linea con gli impegni con la Nato”.

Fed, FT: ora 64% trader scommette su taglio tassi da 0,50 punti

Fed, FT: ora 64% trader scommette su taglio tassi da 0,50 puntiRoma, 17 set. (askanews) – Continuano a fluttuare le aspettative degli operatori di mercato sull’imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve ma ora, secondo il Financial Times, risultano maggioritarie con un 64% quelle di una maxi riduzione da 50 punti base, laddove questa ipotesi era quasi svanita la settimana scorsa e poi aveva riguadagnato terreno. Fino a ieri erano maggioritarie le attese di un taglio da 25 punti base.


Il direttorio della Fed si riunisce oggi e domani e gli annunci sulle decisioni monetarie sono attesi alle 20 italiane. La banca centrale Usa – che attualmente pratica sul dollaro tassi ufficiali al 5.25%-5,50% – aggiornerà anche le sue previsioni economiche e alle 20 e 30 il presidente Jerome Powell terrà una conferenza stampa esplicativa.

Inps, per assegno unico universale erogati 11,5 miliardi in 7 mesi

Inps, per assegno unico universale erogati 11,5 miliardi in 7 mesiRoma, 17 set. (askanews) – Per i primi sette mesi del 2024 sono stati erogati alle famiglie assegni per 11,5 miliardi di euro, che si aggiungono ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Lo ha reso noto l’Inps che ha pubblicato l’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale.


Sono 6.219.848 i nuclei familiari che hanno ricevuto l’assegno per il 2024, per un totale di 9.854.566 figli. Con riferimento al mese di luglio 2024, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 171 euro, e va da circa 57 euro per chi non presenta Isee o supera la soglia massima (che per il 2024 è pari a 45.574,96 euro), a 224 € per la classe di Isee minima (17.090,61 euro per il 2024).

Germania, nuova caduta indice Zew, quadro economia a minimi 4 anni

Germania, nuova caduta indice Zew, quadro economia a minimi 4 anniRoma, 17 set. (askanews) – Nuovo pesante peggioramento a settembre dell’indice Zew in Germania sul clima di fiducia tra gli economisti e gli esperti di finanza. A quota 3,6 punti, ha registrato una caduta di 15,6 punti rispetto ai valori di agosto. E secondo l’istituto di ricerche le valutazioni sulla situazione economica hanno continuato a peggiorare, finendo ai minimi dal maggio del 2020.


“La speranza per un rapido miglioramento della situazione sta chiaramente svanendo”, commenta con una nota il presidente dello Zew, Achim Wambach.

Gigante scommesse online Flutter rileva italiana Snai per 2,3 mld

Gigante scommesse online Flutter rileva italiana Snai per 2,3 mldRoma, 17 set. (askanews) – La multinazionale di scommesse online Flutter Entertainment ha annunciato di aver raggiunto un accordo per l’acquisizione dell’italiana Snai – Snaitech S.p.A. – da una società sussidiaria di Playtech Plc, per un corrispettivo di 2,3 miliardi di euro.


Con un comunicato, il gigante Usa spiega che l’operazione è perfettamente in linea con la strategia di Flutter di investire per consolidare la propria leadership nei mercati internazionali. Si prevede che la transazione si completerà entro il secondo trimestre del 2025 e che avrà un impatto positivo immediato sugli utili per azione. Snai è il terzo operatore online nel mercato italiano, precisa Flutter, con una quota di mercato del 9,9% nel 2023 e 291.000 giocatori medi mensili. Nel 2023 ha generato ricavi per 947 milioni di euro (al netto delle imposte sul gioco). Flutter ha chiuso il 2023 con un fatturato complessivo di oltre 11 miliardi di dollari.


Al termine dell’operazione, Flutter diventerà il primo player in Italia, con una quota di mercato online pari a circa il 30%, se si considerano le attività italiane esistenti. Secondo il gruppo Usa l’Italia “è il più grande mercato del gioco in Europa, con un Gross Gaming Revenue stimato a 21 miliardi di euro nel 2023”, ma “la penetrazione dell’online rimane bassa, pari al 21%”. (fonte immagine: FLUTTER).

Ue, Gentiloni: il Pnrr sta funzionando bene, anche nel sociale

Ue, Gentiloni: il Pnrr sta funzionando bene, anche nel socialeStrasburgo, 16 set. (askanews) – In questi primi tre anni e mezzo di attuazione, il piano di Recovery post pandemico europeo, “NextGenerationEU”, con il fondo Rrf che finanzia i piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr), è stato senza dubbio “un’esperienza positiva”, è stato “fondamentale nel sostenere la ripresa economica dalla pandemia e nel fornire un nuovo impulso agli investimenti e alle riforme in Europa”.


E soprattutto, “abbiamo affrontato il rischio di una grande divergenza tra gli Stati membri con un maggiore spazio di bilancio e quelli con un margine di bilancio più limitato. Tre anni dopo, possiamo dire che questa grande divergenza è stata evitata”. Bisogna, ora, “individuare i settori in cui è indispensabile il finanziamento comune europeo per beni comuni”, un’idea che “non può finire con ‘NextGenerationEU’”.


Lo ha sottolineato, stasera a Strasburgo, il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni. Il commissario è intervenuto in una una riunione congiunta delle commissioni europarlamentari per gli Affari economici e per il Bilancio. Con il finanziamento comune dei Pnrr nei diversi Stati membri, ha rimarcato il commissario, “stiamo consentendo una tripla transizione: verde, digitale e sociale”, e non solo la doppia transizione verde e digitale di cui si parla sempre. “Queste sono le priorità comuni che avevamo concordato collettivamente. Insieme rappresentano oltre il 90% delle misure finanziate nell’ambito del Fondo Rrf”.


“Gli Stati membri – ha rilevato Gentiloni – stanno ottenendo risultati. Circa un terzo dei traguardi parziali e degli obiettivi finali dei Pnrr, nell’area verde e digitale sono già segnalati come completati, o valutati come raggiunti. E per quanto riguarda le politiche sociali, il punteggio è ancora più alto, con il 46%”; ma, ha aggiunto, “dovremo mantenere e persino accelerare il ritmo”. Tuttavia, ha avvertito il commissario, “sarebbe un errore considerare il prossimo mandato” della Commissione europea “semplicemente come l’attuazione di quanto concordato in precedenza. Le istituzioni dell’Ue devono collettivamente essere ambiziose nel tracciare un nuovo percorso per l’economia europea e riflettere su cosa verrà dopo il 2026”, quando termineranno i finanziamenti dei Pnrr.


Secondo Gentiloni, “il messaggio del recente rapporto di Mario Draghi è chiaro: per riconquistare la competitività, l’Ue ha bisogno di un massiccio piano di investimenti”. Che dovrà essere “finanziato da investimenti privati, prima di tutto. Ma anche da investimenti pubblici”. L’Ue, ha sottolineato il commissario, “dovrebbe individuare i settori in cui il finanziamento comune è indispensabile, a partire dalla difesa comune. Il ‘NextGenerationEU’ giungerà al termine. Ma l’idea di finanziamento comune per beni comuni non può finire” con la fine del Piano di Recovery. “E confido – ha concluso Gentiloni rivolto agli europarlamentari – che porterete avanti questo lavoro davvero importante”, visto che “l’ambizione è qualcosa che non è mai mancata a questa Camera”.

Deutsche Bank valuta se ostacolare UniCredit-Commerzbank (stampa)

Deutsche Bank valuta se ostacolare UniCredit-Commerzbank (stampa)Roma, 16 set. (askanews) – Deutsche Bank sta studiando possibili interventi per cercare di mettere i bastoni tra le ruote a UniCredit nei suoi piani per rilevare Commerzbank. Lo riporta l’agenzia statunitense Bloomberg, citando fonti anonime vicine alla questione secondo cui il gruppo guidato da Christian Sewing ha vagliato la possibilità di acquistare, in toto o in parte, la quota del 12% della rivale ancora detenuta dallo Stato federale tedesco.


Questa eventuale entrata a gamba tesa non viene comunque data per certa: l’agenzia aggiunge che sebbene Deutsche Bank sia contraria alla aggregazione UniCredit-Commerzbank, potrebbe anche decidere di non fare nulla. L’operazione italo tedesca creerebbe un gruppo tra i più grandi in Europa con un totale di raccolta e attivi superiore a quello di Deutsche Bank. Bloomberg ricorda che quest’ultima aveva avuto discussioni per un possibile take over di Commerzbank nel 2019 e che in quel caso il piano aveva sostegno di esponenti del governo. Infine, per parte sua Commerzbank ha iniziato a lavorare ad una “strategia difensiva” da quando UniCredit ha fatto la sua mossa.

Bce, Lane: appropriata graduale rimozione del freno monetario

Bce, Lane: appropriata graduale rimozione del freno monetarioRoma, 16 set. (askanews) – Alla Bce guardando avanti “un approccio di graduale rimozione della restrizione sarà appropriato se i dati che perverranno risulteranno in linea con lo scenario previsionale di base”. Lo ha affermato il capo economista dell’istituzione monetaria, Philip Lane durante il suo intervento all’incontro dei capo economisti delle banche di investimento europee.


“Al tempo stesso dobbiamo mantenere l’opzionalità sulla velocità dell’aggiustamento”, ha aggiunto. “Da un lato, se i dati indicassero una sostenuta accelerazione nel processo disinflazionistico o un calo materiale della velocità della ripresa economica un aggiustamente più rapido sarebbe giustificato”. Dall’altra parte “se i dati dovessero indicare una disinflazione più lenta delle attese o una crescita economica più veloce, allora potrebbe risultare opportuno un ritmo di aggiustamento più lento”.


Quindi, secondo Lane “queste considerazioni rafforzano la validità” dell’approccio decisionale scelto: ovvero decidere “volta per volta” a ogni Consiglio direttivo, in base all’evolversi dei dati, con cui la Bce “mantiene opzionalità e flessibilità per le decisioni future”, ha spiegato.