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Stellantis male in Borsa dopo uscita Tavares: titolo scivola a -7%

Stellantis male in Borsa dopo uscita Tavares: titolo scivola a -7%Milano, 2 dic. (askanews) – Stellantis avvia la seduta a Piazza Affari con la retromarcia ingranata: il titolo cede il 6,7% a 11,696 euro, dopo non essere riuscito a fare prezzo nei primi minuti della seduta. Nella serata di domenica è arrivato l’annuncio dell’uscita di scena del discusso ceo, Carlos Tavares. Il successore sarà nominato entro il primo semestre del prossimo anno, ha fatto sapere l’azienda. Nel frattempo i poteri sono in capo a un comitato esecutivo presieduto da John Elkann. Stellantis ha, tuttavia, confermato la guidance finanziaria per il 2024.

Sciopero, Sbarra a Landini: sbagliato incendiare le piazze con le parole

Sciopero, Sbarra a Landini: sbagliato incendiare le piazze con le paroleRoma, 1 dic. (askanews) – “Landini e io siamo entrambi ‘figli del popolo’: prima di studiare abbiamo Oavorato e conosciamo la fatica della fabbrica e dei campi. io però credo in una comunicazione che unisce, non che divide. E penso che in questa fase abbiamo un compito anche pedagogico: dovremmo trasmettere il senso di una comune appartenenza allo stesso destino. E’ sbagliato incendiare le piazze, additare come nemici gli interlocutori istituzionali, alzare il livello di scontro nei luoghi di lavoro. Chi semina vento, raccoglie tempesta”. Per questo “non ho mai usato ‘rivolta sociale: preferisco di gran lunga ‘partecipazione sociale’””. Lo ha affermato, fra l’altro, il segretario Cisl Luigi Sbarra intervistto al ‘Corriere della Sera’.


“Dovremmo tutti darci una regolata e alimentare un clima di coesione, concordia. Che non significa annullare il duro confronto. C’è un corto circuito – ha ammonito Sbarra- che non mi convince nella retorica di questi. vedo una certa confusione che sovrappone l’antagonismo al conflitto, sacrosanta modalità dell’azione sindacale. In un Paese che ha visto le P38 in piazza, bisognerebbe misurare con molta attenzione le parole. Possono essere benzina sul fuoco “.

Sciopero, Sbarra a Landini: sbagliato incendiare le piazze con parole

Sciopero, Sbarra a Landini: sbagliato incendiare le piazze con paroleRoma, 1 dic. (askanews) – “Landini e io siamo entrambi ‘figli del popolo’: prima di studiare abbiamo Oavorato e conosciamo la fatica della fabbrica e dei campi. io però credo in una comunicazione che unisce, non che divide. E penso che in questa fase abbiamo un compito anche pedagogico: dovremmo trasmettere il senso di una comune appartenenza allo stesso destino. E’ sbagliato incendiare le piazze, additare come nemici gli interlocutori istituzionali, alzare il livello di scontro nei luoghi di lavoro. Chi semina vento, raccoglie tempesta”. Per questo “non ho mai usato ‘rivolta sociale: preferisco di gran lunga ‘partecipazione sociale’””. Lo ha affermato, fra l’altro, il segretario Cisl Luigi Sbarra intervistto al ‘Corriere della Sera’.


“Dovremmo tutti darci una regolata e alimentare un clima di coesione, concordia. Che non significa annullare il duro confronto. C’è un corto circuito – ha ammonito Sbarra- che non mi convince nella retorica di questi. vedo una certa confusione che sovrappone l’antagonismo al conflitto, sacrosanta modalità dell’azione sindacale. In un Paese che ha visto le P38 in piazza, bisognerebbe misurare con molta attenzione le parole. Possono essere benzina sul fuoco “. . .



Sciopero, Landini: dal governo tentativo di svolta autoritaria

Sciopero, Landini: dal governo tentativo di svolta autoritariaChianciano Terme, 1 dic. (askanews) – “Il governo, invece di porsi il problema di come rispondere a 500.000 persone che sono andate in piazza e a milioni di persone che hanno scioperato, continua a dire che il problema è quello che è successo a Torino fatto da 100 persone, si capisce che siamo di fronte a qualcosa che non torna. Perché siamo di fronte a una esplicita volontà di non misurarsi con quella che è la richiesta che è stata avanzata”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a margine dell’assemblea di Europa Verde in corso a Chianciano Terme.


“Si diceva che la Cgil e la Uil non rappresentavano nessuno? Io non sto dicendo che noi rappresentavamo tutti, ma da quello che si è visto venerdì 29 noi rappresentiamo una parte importante di questo paese e rappresentiamo una parte importante di questo paese, quelli che pagano le tasse, quelli che tengono in piedi questo paese, e una delle rivendicazioni che stiamo facendo ad esempio è di andare a prendere i soldi dove son,o perché in questi due anni i profitti sono aumentati in una maniera esagerata e sono calati i salari e la tassazione sta aumentando sul lavoro dipendente e sui pensionati”, ha continuato Landini. “Quindi – ha concluso – io penso che ci sia un tentativo esplicito di, lo ripeto”, di fare “una svolta autoritaria, perché quando alle persone che ti chiedono democraticamente di essere ascoltate e non gli rispondi e pensi addirittura di fare un decreto che li arresti se manifestano, ecco io penso che questa è una svolta autoritaria contraria ai principi della nostra costituzione”.

Sciopero, Zangrillo: adesione nel pubblico impiego solo del 5,5%

Sciopero, Zangrillo: adesione nel pubblico impiego solo del 5,5%Roma, 30 nov. (askanews) – E’ stata del 5,57% l’adesione dei dipendenti pubblici allo sciopero generale indetto ieri da Cgil e Uil. Il dato, consultabile sul cruscotto degli scioperi del pubblico impiego sul sito internet del Dipartimento della funzione pubblica, pur essendo ancora parziale, in quanto riferito alla metà dei dipendi pubblici, indica una tendenza ormai definita.


“Questo risultato certifica il fallimento di uno sciopero meramente politico che le nostre persone del servizio pubblico evidentemente non hanno condiviso – commenta il ministro della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo – continuiamo a lavorare nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori italiani per lo sviluppo del Paese”.

Governo, Landini: rivolta sociale? Vedo montature e attacchi

Governo, Landini: rivolta sociale? Vedo montature e attacchiRoma, 30 nov. (askanews) – Sull’espressione “rivolta sociale” il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, vede “montature, delegittimazione e attacchi”. Dal palco del congresso delle Acli, il leader sindacale è tornato sulle polemiche dei giorni scorsi, affermando che “di fronte al livello di diseguaglianze cresciute e la crisi della democrazia, con la gente che non va a votare, invece di una reazione vedo il rischio di rassegnazione e paura”.


Se di fronte alle ingiustizie “non si ha una reazione – ha detto Landini – non so più cosa dire. La rivolta è in termini di partecipazione per cambiare questa situazione. Abbiamo un Governo che agisce per mettere in discusisone le organizzazioni sociali e di rappresentanza, non riconoscendone il ruolo e pensando di voler comandare e non mediare. C’è bisogno che le persone, di fronte alle ingiustizie, non si voltino dall’altra parte. Ognuno si rivolti e si metta insieme con gli altri per cambiare questa situazione”.

Ita-Lufthansa, da Ue ok a remedies: chiusura accordo a inizio 2025

Ita-Lufthansa, da Ue ok a remedies: chiusura accordo a inizio 2025Bruxelles, 29 nov. (askanews) – La Commissione europea ha approvato a Bruxelles la definizione di EasyJet, Iag e Air France-Klm come operatori che forniranno i rimedi idonei ai sensi degli impegni assunti da Lufthansa e dal Mef al fine di acquisire il controllo congiunto di ITA Airways. L’approvazione di rimediatori una condizione affinché Lufthansa e il Mef possano attuare la transazione. “Dopo l’approvazione odierna, Lufthansa e il Mef possono attuare la transazione”, ha sottolineato la Commissione.


“Dopo Mps anche per Ita vediamo il traguardo”, ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Siamo soddisfatti per questa nuova tappa, ora dobbiamo fare l’ultimo miglio”, ha aggiunto Giorgetti commentando la pronuncia della commissione DGcomp sul dossier. La compagnia aerea tedesca ha fatto sapere che dopo il via libera “incondizionato” da parte della Ue all’acquisto del 41% di Ita Airways, “la chiusura dell’accordo è attualmente prevista per l’inizio del 2025”. Lufthansa evidenzia che “l’autorità di concorrenza dell’Ue ha approvato le misure correttive presentate da Lufthansa e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano l’11 novembre. Il Gruppo Lufthansa accoglie con favore questa autorizzazione da parte della Commissione UE, in quanto rappresenta un’importante pietra miliare nel processo di M&A verso il successo dell’acquisizione di ITA Airways”.

Sciopero, Cgil-Uil: in 500mila nelle piazze contro la manovra

Sciopero, Cgil-Uil: in 500mila nelle piazze contro la manovraRoma, 29 nov. (askanews) – Un pezzo del Paese si è fermato per lo sciopero generale di Cgil e Uil contro la manovra e per chiedere al Governo di aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. Si sono registrate adesioni “altissime” nei primi turni di lavoro, circa il 70% hanno riferito le due confederazioni, con oltre 500mila persone che, da Nord a Sud, hanno riempito 43 piazze “per difendere le libertà e i diritti di tutti”, ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione di Bologna.


La protesta è stata di 8 ore e ha riguardato i settori pubblici e privati. A seguito della precettazione del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, l’esponente di governo preso più di mira dai manifestanti, lo sciopero è stato ridotto a 4 ore nel trasporto pubblico locale e in quello aereo e marittimo. Accogliendo una delle richieste della commissione di garanzia, Cgil e Uil avevano già deciso di escludere dallo sciopero il trasporto ferroviario e quello merci su rotaia. In base alla precettazione bus, metro, tram, navi e traghetti hanno scioperato dalle 9 alle 13. Lo stop degli aerei, compreso i controllori di volo, è iniziato alle 10 e terminato alle 14. “E’ la giornata della rivolta sociale – ha ribadito Landini – vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese”. Secondo il numero uno della Cgil il Governo “è assente e sta raccontando balle, un Paese che non c’è. Non rappresenta la maggioranza del Paese, proseguiremo con la lotta. Non abbiamo alcuna intenzione di fermarci”.


Da Napoli, il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha affermato che le piazze piene sono la “migliore risposta a chi ha criminalizzato una giornata democratica, a chi ha cerca di mettere in discussione il diritto di sciopero. Chi ha un ruolo istituzionale dovrebbe avere più rispetto”. Il ricorso d’urgenza contro la precettazione presentato da alcune sigle sindacali (non quello di Cgil e Uil) era stato rigettato ieri dal Tar. “Le piazze non si precettano – ha dichiarato Landini – mi sembra chiaro che c’è un tentativo esplicito di mettere in discussione il diritto di sciopero, un tentativo serio di una svolta autoritaria”. La Cisl, come ormai accade da tempo, non ha scioperato, preferendo la via del confronto con l’obiettivo di arrivare a un nuovo e moderno patto sociale. “I sindacati, quelli seri, rivendicano aumenti salariali e sicurezza sul lavoro. Non stanno nei salotti”, ha tuonato Bombardieri pur senza mai nominare il sindacato guidato da Luigi Sbarra.


“Questo Governo sta scientemente lavorando per la divisione sindacale e per la rottura dentro al mondo del lavoro”, ha sottolineato Landini aggiungendo che “stiamo scioperando per tutti, anche per quelli che hanno deciso di non scioperare”. Critiche alla protesta di Cgil e Uil, soprattutto per le parole pronunciate da Landini, sono giunte da diversi settori della maggioranza. Salvini ha ricordato che “stiamo lavorando a una legge di bilancio che non piace a Landini, ma piacerà ad almeno 15 milioni di lavoratori che dal primo gennaio avranno una busta paga più alta, fino a 100 euro al mese. Lascio agli altri le polemiche e mi tengo il lavoro”. Il ministro della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, ha invece bollato come “irresponsabili” le parole del leader della Cgil, che “rischiano di alimentare lo scontro. E’ grave che torni ad agitare lo spettro della rivolta, cercando visibilità a colpi di scioperi che hanno soltanto motivazioni politiche”. A Torino, al termine della manifestazione sindacale, si sono verificati tafferugli tra antagonisti e polizia. Sono state bruciate foto della premier Giorgia Meloni e del ministro Salvini e bloccati per una ventina di minuti alcuni binari della stazione ferroviaria di Porta Susa.

Sciopero, Cgil-Uil: piazze piene e adesione oltre il 70%

Sciopero, Cgil-Uil: piazze piene e adesione oltre il 70%Roma, 29 nov. (askanews) – Adesione “altissima” allo sciopero già nei primi turni di lavoro: oltre il 70% dei lavoratori ha incrociato le braccia in tutta Italia in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro la legge di bilancio. Una mobilitazione per aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici, investire nelle politiche industriali. Lo riferisce una nota unitaria delle due organizzazioni sindacali.


Dai primi dati raccolti dalle confederazioni si toccano punte del 100% con numerose aziende ferme, come la Heineken di Taranto, Sammontana di Firenze, Citterio di Parma, Lagostina di Novara e Dana di Reggio Emilia. Si sono astenuti dal lavoro tutti gli addetti somministrati della Beko di Varese. “Altissima” la partecipazione in tutti i settori produttivi e in tutto il Paese: 85% alla Ferrarelle in Valle Camonica, Lavazza di Vercelli, Acciaierie Beltrame Vicenza, nei punti vendita Coop e IperCoop della Liguria e alla Carrefour di Carugate (MI); 80% alla Siemens di Trento e Leonardo di Pomigliano d’Arco; 98% tra i somministrati della Lamborghini di Bologna; 90% all’Ikea di Genova, Pirelli di Settimo Torinese e Fincantieri di Castellammare di Stabia; 75% a Poltrona Frau di Macerata, Italcementi di Brescia e Fincantieri di Palermo; 95% alla Isab di Siracusa. “Elevata” l’adesione anche nel settore della conoscenza, con tante scuole completamente chiuse nelle maggiori città italiane. “Grandissima” partecipazione alle 43 manifestazioni che si stanno svolgendo in tutta la penisola. Più di 50mila al corteo di Bologna con il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. E oltre 30mila a Napoli con il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri.

Inflazione, Istat: a novembre piatta e cresce su anno a +1,4%

Inflazione, Istat: a novembre piatta e cresce su anno a +1,4%Roma, 29 nov. (askanews) – Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di novembre 2024 l’indice nazionale dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, registra una variazione su base mensile nulla e aumenta dell’1,4% su base annua, dal +0,9% del mese precedente.


“La risalita del tasso d’inflazione risente in primo luogo dell’accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,9% a +7,5%) e dell’attenuarsi della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -10,2% a -6,6%). Un sostegno all’inflazione deriva inoltre dall’andamento dei prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (da +1,7% a +2,4%) sia non lavorati (da +3,4% a +4,1%), dei Beni durevoli (da -1,4% a -0,8%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,0% a +3,5%), dei Beni non durevoli (da +0,9% a +1,3%) e, in misura minore, di quelli dei Servizi relativi all’abitazione (da +2,3% a +2,5%) e dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +1,0% a +1,2%)”, spiega l’Istat. Rbr