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Istat, a novembre in calo la fiducia di imprese e consumatori

Istat, a novembre in calo la fiducia di imprese e consumatoriRoma, 28 nov. (askanews) – A novembre sia l’indice del clima di fiducia dei consumatori sia l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sono stimati in diminuzione, da 97,4 a 96,6 e da 93,4 a 93,1 rispettivamente. Lo ha reso noto l’Istat spiegando che il clima di fiducia delle imprese scende per il terzo mese consecutivo rimanendo su un livello minimo da aprile 2021.


Tra i consumatori, si evidenzia un peggioramento soprattutto delle opinioni sulla situazione economica generale e su quella futura: il clima economico cala da 99,7 a 97,8 e quello futuro si riduce da 95,0 a 93,8. Più contenuto il calo del clima personale (da 96,6 a 96,2) e di quello corrente (da 99,2 a 98,7). Sul fronte delle imprese, l’indice di fiducia aumenta nella manifattura (da 85,8 a 86,5) e, soprattutto, nel commercio al dettaglio (da 103,8 a 106,7) mentre diminuisce nelle costruzioni (da 103,9 a 101,5) e nei servizi di mercato (l’indice passa da 95,2 a 93,7).


Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura i giudizi sul livello degli ordini migliorano mentre le aspettative sul livello della produzione diminuiscono; le scorte sono giudicate in decumulo rispetto al mese scorso. Nelle costruzioni, il saldo dei giudizi sugli ordini si rafforza in presenza di un deciso deterioramento delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda. Passando al comparto dei servizi di mercato, si evidenzia un diffuso peggioramento di tutte le componenti; invece, nel commercio al dettaglio giudizi e aspettative sulle vendite registrano un’evoluzione positiva e il saldo dei giudizi sulle scorte rimane sostanzialmente stabile.

Usa, beni durevoli di ottobre +0,2%, stime a +0,5%

Usa, beni durevoli di ottobre +0,2%, stime a +0,5%New York, 27 nov. (askanews) – Gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti, a ottobre, hanno registrato un dato in rialzo dello 0,2% rispetto al mese precedente a 286,6 miliardi di dollari, secondo quanto comunicato dal dipartimento al Commercio; le attese erano per un rialzo dello 0,5%. Il dato di settembre è stato rivisto da -0,8% a -0,4%. Escludendo gli ordini del settore trasporti, il dato è cresciuto dello 0,1%, dopo il +0,4% di settembre. Escludendo la difesa, il dato si è mostrato in rialzo dello 0,4%. Una misura chiave per gli investimenti aziendali, i nuovi ordini per beni capitali non nel settore della difesa, escludendo il settore aereo, ha registrato un dato in ribasso dello 0,2%.

Francia, differenziale tassi Oat su germania ai massimi dal 2012

Francia, differenziale tassi Oat su germania ai massimi dal 2012Roma, 27 nov. (askanews) – I crescenti rischi di sfiducia sul governo privo di maggioranza della Francia hanno contribuito a spingere il differenziale tra i titoli di Stato dell’Esagono e quelli della Germania ai massimi dal 2012. Lo riporta il Financial Times, secondo cui lo spread tra Oat decennali e Bund di scadenza equivalente ha toccato 90 punti base nel corso della seduta.


Successivamente il differenziale si attesta a 85 punti base. Va rilevato che al 3,02% i rendimenti dei titoli francesi decennali stanno registrando solo un marginale aumento, circa 1 punto base rispetto alla chiusura di ieri, mentre quelli tedeschi si limano di 3 punti base al 2,16%. Nel pomeriggio i rendimenti sui Btp italiani decennali si attestano al 3,41% con un differenziale rispetto ai Bund di 125 punti base, secondo Mts.


Il governo guidato da Michel Bernier ha elaborato un piano di bilancio per il prossimo anno per cui non ha i numeri per ottenere l’approvazione in Parlamento. Potrebbe far ricorso a uno strumento che consentirebbe di scavalcare questo ostacolo, dice il quotidiano, ma così facendo si esporrebbe a un voto di sfiducia su cui al momento manca sempre una maggioranza. Il tutto mentre da diversi giorni nell’Esagono si moltiplicano dure proteste degli agricoltori, che hanno inscenato una molteplicità di manifestazioni bloccando le attività su vari snodi usando i trattori.

Usa, confermato Pil +2,8% in 3° trim (seconda stima)

Usa, confermato Pil +2,8% in 3° trim (seconda stima)Roma, 27 nov. (askanews) – Il prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti è aumentato a un tasso annuo del 2,8 percento nel terzo trimestre del 2024, secondo la “seconda” stima pubblicata dall’U.S. Bureau of Economic Analysis. Nel secondo trimestre, il PIL reale era aumentato del 3,0 percento.


La stima del PIL pubblicata oggi si basa su dati di origine più completi rispetto a quelli disponibili per la stima “anticipata” pubblicata il mese scorso. Anche nella stima anticipata, l’aumento del PIL reale è stato anche del 2,8 percento.

Svimez, per il secondo anno Mezzogiorno cresce più del Centro-Nord

Svimez, per il secondo anno Mezzogiorno cresce più del Centro-NordRoma, 27 nov. (askanews) – Nel 2024, il Mezzogiorno cresce per il secondo anno consecutivo più della media del Centro-Nord: +0,9% contro +0,7%. Si riduce tuttavia sensibilmente lo scarto di crescita favorevole al Sud rispetto al 2023, quando il Pil del Sud era cresciuto quasi un punto percentuale sopra la media del Centro-Nord. E’ quanto emerge dal Rapporto Svimez 2024, presentato oggi a Roma.


La crescita più sostenuta del Mezzogiorno – si legge nel documento – è dovuta a una più robusta dinamica degli investimenti in costruzioni (+4,9% contro il 2,7% del resto del Paese) trainati dalla spesa in opere pubbliche del Pnrr. I consumi delle famiglie tornano, invece, in negativo nel 2024 (-0,1% contro +0,3% nel Centro-Nord), frenati dalla crescita dimezzata del reddito disponibile delle famiglie rispetto all’anno scorso (+2,3% nel 2024 contro il +4,5% del 2023) e da una dinamica dei prezzi in rallentamento, ma lievemente più sostenuta rispetto al resto del Paese. A politiche invariate, il 2025 rappresenta un anno di passaggio verso differenziali territoriali di crescita guidati da fattori strutturali sfavorevoli al Sud, a causa del rientro dalle politiche di stimolo agli investimenti privati e di sostegno ai redditi delle famiglie, solo parzialmente compensati dall’impatto positivo degli investimenti del Pnrr. Dal prossimo anno, la Svimez evidenzia i rischi di un ritorno alla “normalità” di una crescita più stentata al Sud rispetto al resto del Paese: nel 2025 il Mezzogiorno tornerà a crescere meno del Centro-Nord (+0,7% contro +1,0%), confermando questa tendenza nel 2026 (+0,8% contro 1,1%).


Nel triennio 2024-2026, al Sud gli investimenti del Pnrr valgono 1,8 punti percentuali di Pil meridionale (1,6 punti nelle regioni del Centro-Nord). In media, circa tre quarti della crescita del Pil del Mezzogiorno nel triennio è legata alla capacità di attuazione degli investimenti del Piano, a fronte di circa il 50% nel resto del Paese.

Sciopero, Landini: da Salvini attacco esplicito a diritto lavoratori

Sciopero, Landini: da Salvini attacco esplicito a diritto lavoratoriRoma, 26 nov. (askanews) – Con la precettazione il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo “Salvini ancora una volta attacca il diritto di sciopero. Perché questo è uno sciopero generale, il primo che noi proclamiamo quest’anno. E lo proclamiamo proprio per tutelare al meglio i diritti delle persone, che altrimenti non non sono tutelati, anche dalle politiche del governo. Questo è un attacco esplicito e penso che il problema vero è tutelare i cittadini da Salvini, non tutelarli da uno sciopero”. Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervistato a “Il cavallo e la torre” su Raitre sullo sciopero del 29 novembre.


“Non so se ha mai fatto un giro in metropolitana, sugli autobus, sui treni, o se vive da un’altra parte. Noi (lo sciopero) lo facciamo proprio perché vogliamo che si facciano degli investimenti, che si facciano le cose serie”, ha aggiunto. (fonte immagine: Rai3).

Fed, Fomc: se dati in linea con attese col tempo tassi più neutrali

Fed, Fomc: se dati in linea con attese col tempo tassi più neutraliRoma, 26 nov. (askanews) – I banchieri centrali degli Stati Uniti vedono altri tagli dei tassi di interesse, con cui nel corso del tempo la linea moneta monetaria sul dollaro dovrebbe tornare verso la neutralità.


I componenti del direttorio della Federal Reserve, alla riunione di politica monetaria del 6 e 7 novembre (all’indomani delle elezioni presidenziali in cui ha trionfato Donald Trump) “hanno concordato che l’attività economica ha continuato a espandersi a ritmi solidi. Le condizioni del mercato del lavoro si sono generalmente attenuate e il tasso di disoccupazione è risalito, ma restando basso. Hanno concordato che l’inflazione ha compiuto progressi verso l’obiettivo del 2% ma che resta in qualche misura elevata”. Lo riportano i verbali della riunione (minute), pubblicati oggi dalla banca centrale statunitense. E “nel discutere le prospettive per la politica monetaria, i partecipanti hanno anticipato che probabilmente sarà appropriato muoversi gradualmente verso una linea monetaria più neutrale, nel corso del tempo, se – riporta il documento – i dati risulteranno in linea con le attese, con la inflazione che continuerà a muoversi in maniera sostenibile verso il 2% e l’economia resta vicina alla massima occupazione”.


Praticamente tutti i componenti del direttorio (Fomc) “hanno concordato che i rischi per raggiungere gli obiettivi di occupazione e di inflazione risultavano grossomodo bilanciati”. I banchieri centrali Usa vedono le prospettive economiche come “incerte e concordano che saranno attenti ai rischi su entrambi i versanti”. La decisione di tagliare i tassi di 25 punti base è stata presa all’unanimità, riportano i verbali. Nel considerare ulteriori aggiustamenti i componenti del direttorio, “valuteranno attentamente i dati che perverranno – si legge – gli sviluppi delle prospettive e il bilanciamento dei rischi”.

Pnrr, parere positivo Commissione Ue a pagamento VI rata a Italia

Pnrr, parere positivo Commissione Ue a pagamento VI rata a ItaliaRoma, 26 nov. (askanews) – Parere positivo dalla Commissione europea al pagamento della sesta rata all’Italia del Piano nazionale di riprese resilienza, per un controvalore di 8,7 miliardi di euro di cui 1,8 miliardi in sussidi e 6,9 miliardi in prestiti.


Con un comunicato, l’esecutivo comunitario spiega che a seguito della richiesta presentata lo scorso 28 giugno dall’Italia, la ha ritenuto che 23 tappe e 16 obiettivi fissati per la sesta rata siano stati raggiunti in maniera soddisfacente. 17 riforme e 17 investimenti avranno ricadute positive per imprese e cittadini su temi come digitalizzazione, pubblica amministrazione, giustizia, contesto imprenditoriale, lavoro, mobilità pulita, energie rinnovabili, sicurezza degli approvvigionamenti di gas, agroalimentare, gestione dei rifiuti e salute. Ora il Comitato economico e finanziario ha quattro settimane per fornire il suo parere, dopo il quale potrà essere effettuato il pagamento.

Sciopero dei trasporti, Salvini firma la precettazione. I sindacati: la impugneremo

Sciopero dei trasporti, Salvini firma la precettazione. I sindacati: la impugneremoRoma, 26 nov. (askanews) – Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha firmato l’ordinanza di precettazione per lo sciopero di venerdì 29 nel settore dei trasporti proclamato da Cgil e Uil. E’ questo l’esito dell’incontro avvenuto al Mit.


“Per evitare agli italiani l’ennesimo venerdì di caos – ha spiegato Salvini – ho deciso di intervenire direttamente riducendo a 4 ore lo sciopero indetto da alcuni sindacati per venerdì. Landini dice che sto limitando il diritto di sciopero? In due anni e poco più di governo 949 scioperi effettuati in Italia”. “Quindi, diritto allo sciopero sì – ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – ma anche diritto al lavoro per la stragrande maggioranza degli italiani è l’impegno che mi sono preso”. I sindacati hanno annunciato di voler impugnare l’ordinanza. “Attenderemo gli atti. Li guarderemo e, naturalmente, li impugneremo procedendo nella direzione che purtroppo abbiamo già riscontrato in altri scioperi generali”, ha detto il segretario confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli. “Si preferisce muoversi con modalità che non prevedono il confronto e il rispetto dello sciopero generale – ha proseguito – valuteremo il ricorso al Tar in virtù di come sarà argomentata la precettazione”.


“Prendiamo atto che per il tentativo di conciliazione, per il quale siamo stati convocati come prevede la procedura, il ministro non era interessato a conoscere le ragioni tecniche e normative del perché abbiamo ritenuto di confermare lo sciopero generale nei tempi e nelle modalità con cui l’abbiamo proclamato. Il ministro – ha concluso – ha confermato la volontà di aderire alla segnalazione della commissione di garanzia sugli scioperi. La riteniamo una lesione importante dello sciopero generale. Si potevamo trovare altre modalità di confronto che non hanno interesse a trovare”.

Trasporti, Cgil: impugneremo precettazione per lo sciopero

Trasporti, Cgil: impugneremo precettazione per lo scioperoRoma, 26 nov. (askanews) – “Attenderemo gli atti. Li guarderemo e, naturalmente, li impugneremo procedendo nella direzione che purtroppo abbiamo già riscontrato in altri scioperi generali”. Lo ha detto il segretrario confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, al termine della riunione al Mit e in riferimento alla probabile precettazione per lo sciopero di venerdì 29 nel trasporto pubblico locale.


“Si preferisce muoversi con modalità che non prevedono il confronto e il rispetto dello sciopero generale – ha proseguito – valuteremo il ricorso al Tar in virtù di come sarà argomentata la precettazione. Prendiamo atto che per il tentativo di conciliazione, per il quale siamo stati convovati come prevede la procedura, il ministro non era interessato a conoscere le ragioni tecniche e normative del perché abbiamo ritenuto di confermare lo sciopero generale nei tempi e nelle modalità con cui l’abbiamo proclamato. Il ministro ha confermato la volontà di aderire alla segnalazione della commissione di garanzia sugli scioperi. La riteniamo una lesione importante dello sciopero generale. Si potevamo trovare altre modalità di confronto che non hanno interesse a trovare”. Vis