Usa, confermato Pil +2,8% in 3° trim (seconda stima)Roma, 27 nov. (askanews) – Il prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti è aumentato a un tasso annuo del 2,8 percento nel terzo trimestre del 2024, secondo la “seconda” stima pubblicata dall’U.S. Bureau of Economic Analysis. Nel secondo trimestre, il PIL reale era aumentato del 3,0 percento.
La stima del PIL pubblicata oggi si basa su dati di origine più completi rispetto a quelli disponibili per la stima “anticipata” pubblicata il mese scorso. Anche nella stima anticipata, l’aumento del PIL reale è stato anche del 2,8 percento.
Svimez, per il secondo anno Mezzogiorno cresce più del Centro-NordRoma, 27 nov. (askanews) – Nel 2024, il Mezzogiorno cresce per il secondo anno consecutivo più della media del Centro-Nord: +0,9% contro +0,7%. Si riduce tuttavia sensibilmente lo scarto di crescita favorevole al Sud rispetto al 2023, quando il Pil del Sud era cresciuto quasi un punto percentuale sopra la media del Centro-Nord. E’ quanto emerge dal Rapporto Svimez 2024, presentato oggi a Roma.
La crescita più sostenuta del Mezzogiorno – si legge nel documento – è dovuta a una più robusta dinamica degli investimenti in costruzioni (+4,9% contro il 2,7% del resto del Paese) trainati dalla spesa in opere pubbliche del Pnrr. I consumi delle famiglie tornano, invece, in negativo nel 2024 (-0,1% contro +0,3% nel Centro-Nord), frenati dalla crescita dimezzata del reddito disponibile delle famiglie rispetto all’anno scorso (+2,3% nel 2024 contro il +4,5% del 2023) e da una dinamica dei prezzi in rallentamento, ma lievemente più sostenuta rispetto al resto del Paese. A politiche invariate, il 2025 rappresenta un anno di passaggio verso differenziali territoriali di crescita guidati da fattori strutturali sfavorevoli al Sud, a causa del rientro dalle politiche di stimolo agli investimenti privati e di sostegno ai redditi delle famiglie, solo parzialmente compensati dall’impatto positivo degli investimenti del Pnrr. Dal prossimo anno, la Svimez evidenzia i rischi di un ritorno alla “normalità” di una crescita più stentata al Sud rispetto al resto del Paese: nel 2025 il Mezzogiorno tornerà a crescere meno del Centro-Nord (+0,7% contro +1,0%), confermando questa tendenza nel 2026 (+0,8% contro 1,1%).
Nel triennio 2024-2026, al Sud gli investimenti del Pnrr valgono 1,8 punti percentuali di Pil meridionale (1,6 punti nelle regioni del Centro-Nord). In media, circa tre quarti della crescita del Pil del Mezzogiorno nel triennio è legata alla capacità di attuazione degli investimenti del Piano, a fronte di circa il 50% nel resto del Paese.
Sciopero, Landini: da Salvini attacco esplicito a diritto lavoratoriRoma, 26 nov. (askanews) – Con la precettazione il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo “Salvini ancora una volta attacca il diritto di sciopero. Perché questo è uno sciopero generale, il primo che noi proclamiamo quest’anno. E lo proclamiamo proprio per tutelare al meglio i diritti delle persone, che altrimenti non non sono tutelati, anche dalle politiche del governo. Questo è un attacco esplicito e penso che il problema vero è tutelare i cittadini da Salvini, non tutelarli da uno sciopero”. Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervistato a “Il cavallo e la torre” su Raitre sullo sciopero del 29 novembre.
“Non so se ha mai fatto un giro in metropolitana, sugli autobus, sui treni, o se vive da un’altra parte. Noi (lo sciopero) lo facciamo proprio perché vogliamo che si facciano degli investimenti, che si facciano le cose serie”, ha aggiunto. (fonte immagine: Rai3).
Fed, Fomc: se dati in linea con attese col tempo tassi più neutraliRoma, 26 nov. (askanews) – I banchieri centrali degli Stati Uniti vedono altri tagli dei tassi di interesse, con cui nel corso del tempo la linea moneta monetaria sul dollaro dovrebbe tornare verso la neutralità.
I componenti del direttorio della Federal Reserve, alla riunione di politica monetaria del 6 e 7 novembre (all’indomani delle elezioni presidenziali in cui ha trionfato Donald Trump) “hanno concordato che l’attività economica ha continuato a espandersi a ritmi solidi. Le condizioni del mercato del lavoro si sono generalmente attenuate e il tasso di disoccupazione è risalito, ma restando basso. Hanno concordato che l’inflazione ha compiuto progressi verso l’obiettivo del 2% ma che resta in qualche misura elevata”. Lo riportano i verbali della riunione (minute), pubblicati oggi dalla banca centrale statunitense. E “nel discutere le prospettive per la politica monetaria, i partecipanti hanno anticipato che probabilmente sarà appropriato muoversi gradualmente verso una linea monetaria più neutrale, nel corso del tempo, se – riporta il documento – i dati risulteranno in linea con le attese, con la inflazione che continuerà a muoversi in maniera sostenibile verso il 2% e l’economia resta vicina alla massima occupazione”.
Praticamente tutti i componenti del direttorio (Fomc) “hanno concordato che i rischi per raggiungere gli obiettivi di occupazione e di inflazione risultavano grossomodo bilanciati”. I banchieri centrali Usa vedono le prospettive economiche come “incerte e concordano che saranno attenti ai rischi su entrambi i versanti”. La decisione di tagliare i tassi di 25 punti base è stata presa all’unanimità, riportano i verbali. Nel considerare ulteriori aggiustamenti i componenti del direttorio, “valuteranno attentamente i dati che perverranno – si legge – gli sviluppi delle prospettive e il bilanciamento dei rischi”.
Pnrr, parere positivo Commissione Ue a pagamento VI rata a ItaliaRoma, 26 nov. (askanews) – Parere positivo dalla Commissione europea al pagamento della sesta rata all’Italia del Piano nazionale di riprese resilienza, per un controvalore di 8,7 miliardi di euro di cui 1,8 miliardi in sussidi e 6,9 miliardi in prestiti.
Con un comunicato, l’esecutivo comunitario spiega che a seguito della richiesta presentata lo scorso 28 giugno dall’Italia, la ha ritenuto che 23 tappe e 16 obiettivi fissati per la sesta rata siano stati raggiunti in maniera soddisfacente. 17 riforme e 17 investimenti avranno ricadute positive per imprese e cittadini su temi come digitalizzazione, pubblica amministrazione, giustizia, contesto imprenditoriale, lavoro, mobilità pulita, energie rinnovabili, sicurezza degli approvvigionamenti di gas, agroalimentare, gestione dei rifiuti e salute. Ora il Comitato economico e finanziario ha quattro settimane per fornire il suo parere, dopo il quale potrà essere effettuato il pagamento.
Sciopero dei trasporti, Salvini firma la precettazione. I sindacati: la impugneremoRoma, 26 nov. (askanews) – Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha firmato l’ordinanza di precettazione per lo sciopero di venerdì 29 nel settore dei trasporti proclamato da Cgil e Uil. E’ questo l’esito dell’incontro avvenuto al Mit.
“Per evitare agli italiani l’ennesimo venerdì di caos – ha spiegato Salvini – ho deciso di intervenire direttamente riducendo a 4 ore lo sciopero indetto da alcuni sindacati per venerdì. Landini dice che sto limitando il diritto di sciopero? In due anni e poco più di governo 949 scioperi effettuati in Italia”. “Quindi, diritto allo sciopero sì – ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – ma anche diritto al lavoro per la stragrande maggioranza degli italiani è l’impegno che mi sono preso”. I sindacati hanno annunciato di voler impugnare l’ordinanza. “Attenderemo gli atti. Li guarderemo e, naturalmente, li impugneremo procedendo nella direzione che purtroppo abbiamo già riscontrato in altri scioperi generali”, ha detto il segretario confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli. “Si preferisce muoversi con modalità che non prevedono il confronto e il rispetto dello sciopero generale – ha proseguito – valuteremo il ricorso al Tar in virtù di come sarà argomentata la precettazione”.
“Prendiamo atto che per il tentativo di conciliazione, per il quale siamo stati convocati come prevede la procedura, il ministro non era interessato a conoscere le ragioni tecniche e normative del perché abbiamo ritenuto di confermare lo sciopero generale nei tempi e nelle modalità con cui l’abbiamo proclamato. Il ministro – ha concluso – ha confermato la volontà di aderire alla segnalazione della commissione di garanzia sugli scioperi. La riteniamo una lesione importante dello sciopero generale. Si potevamo trovare altre modalità di confronto che non hanno interesse a trovare”.
Trasporti, Cgil: impugneremo precettazione per lo scioperoRoma, 26 nov. (askanews) – “Attenderemo gli atti. Li guarderemo e, naturalmente, li impugneremo procedendo nella direzione che purtroppo abbiamo già riscontrato in altri scioperi generali”. Lo ha detto il segretrario confederale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, al termine della riunione al Mit e in riferimento alla probabile precettazione per lo sciopero di venerdì 29 nel trasporto pubblico locale.
“Si preferisce muoversi con modalità che non prevedono il confronto e il rispetto dello sciopero generale – ha proseguito – valuteremo il ricorso al Tar in virtù di come sarà argomentata la precettazione. Prendiamo atto che per il tentativo di conciliazione, per il quale siamo stati convovati come prevede la procedura, il ministro non era interessato a conoscere le ragioni tecniche e normative del perché abbiamo ritenuto di confermare lo sciopero generale nei tempi e nelle modalità con cui l’abbiamo proclamato. Il ministro ha confermato la volontà di aderire alla segnalazione della commissione di garanzia sugli scioperi. La riteniamo una lesione importante dello sciopero generale. Si potevamo trovare altre modalità di confronto che non hanno interesse a trovare”. Vis
Manovra, Gentiloni: numeri in linea con regole e raccomandazioni UeRoma, 26 nov. (askanews) – “Per l’Italia direi che i numeri della legge di Bilancio sono in sintonia con le regole e con le raccomandazioni europee. L’obiettivo di riduzione del debito, credo, renda inevitabile una certa cautela nella legge di bilancio. Questa cautela naturalmente non impedisce di lavorare per la crescita, per recuperare il potere d’acquisto delle famiglie ed è confortante il fatto che nonostante questa cautela nella legge di Bilancio lo spazio per gli investimenti pubblici in Italia rimanga molto forte, secondo le stime della commissione gli investimenti pubblici passano del 3,5 del Pil al 3,8 del Pil da quest’anno all’anno prossimo”. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, incontrando i giornalisti italiani a margine della presentazione del pacchetto autunnale del semestre europeo.
“È una ulteriore dimostrazione del fatto che un atteggiamento di serietà nei confronti dei conti pubblici che è indispensabile e che non è necessariamente legato a una riduzione dello spazio degli investimenti. È successo negli anni dell’austerity, 10 anni fa, non deve succedere adesso”, ha aggiunto.
Gentiloni: in Italia migliore lotta a evasione dopo raccomandazioni UeRoma, 26 nov. (askanews) – Nelle raccomadazioni specifiche per Paese dell’Ue all’Italia “da una decina d’anni si parla di migliorare i sistemi di lotta all’evasione fiscale tramite digitalizzazione eccetera. Sembra un riferimento vago e protocollare, in realtà è una questione molto seria che ha portato, anche con diverse tensioni e contrasti nell’attuarla, a un miglioramento della situazione nel nostro paese”. Lo ha rivendicato il commissario europeo uscente all’Economia, Paolo Gentiloni nella conferenza stampa di presentazione del pacchetto autunnale del semestre europeo.
“L’estensione a sette anni” del piano di aggiustamento pluriennale dei conti, in base alle nuove regole del Patto di stabilità e di crescita “è una estensione legata a un piano di riforme investimenti, che è in parte lo sviluppo del Pnrr. Quindi molte delle riforme e degli investimenti si collegano anche a iniziative promosse attraverso il Pnrr, in particolare sulla transizione digitale, sulle riforme, sugli investimenti e le riforme per promuovere l’innovazione, la digitalizzazione della pubblica amministrazione, il miglioramento dei nostri sistemi di educativi. Queste sono le parole che trovate nel linguaggio nostro della Commissione europea, poi da italiani – ha concluso – sapete come tradurle nelle proposte di iniziativa e di riforme”.
Gentiloni: giudizi su frugali? “Per regole rigide volute da loro”Roma, 26 nov. (askanews) – “Senza puntare il dito contro nessuno”, per usare le sue stesse parole, il commissario europeo all’economia, Paolo Gentiloni ha però di fatto rinfacciato ai paesi cosiddetti “frugali”, come Germania o Olanda, il fatto che aver pressato per regole “rigide” nel Patto di stabilità e di crescita, ora si ripercuote con valutazioni negative su questi stessi Paesi, nei giudizi della Commissione europea sui piani di bilancio per il 2025 sui documenti programmatici di bilancio.
“Non dobbiamo suddividere i Paesi in categorie” ha detto Gentiloni facendo eco al vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. Ma ha anche detto che “Dombrovskis è più diplomatico di me” e che “al tempo stesso è vero che penso che abbiamo avuto un eccellente cooperazione con i paesi. Ora la consapevolezza sulla necessità di mettere il debito su traiettorie sostenibile è più forte”. Ma “ci sono alcune regole rigide che onestamente non sono stato io quello che le ha volute. Quindi se ci sono regole rigorose (è perché) in alcuni casi queste regole sono state chieste. Non punto il dito su nessuno ma qualcuno le ha chieste – ha detto Gentiloni -. Ora abbiamo queste regole e penso che la Commissione attuale e la prossima Commissione in particolare siano chiamate ad attuarle”.