Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Landini e Bombardieri confermano modalità sciopero: 8 ore nei trasporti

Landini e Bombardieri confermano modalità sciopero: 8 ore nei trasportiRoma, 26 nov. (askanews) – “Cgil e Uil confermano tutte le ragioni e le modalità dello sciopero generale del 29 novembre che sarà esercitato nel rispetto di quanto stabilito dalle norme, a partire dalle fasce di garanzia, e nell’interesse di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Paese”. Lo hanno sottolineato i leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.


“Nonostante gli incontri formali e informali che si sono svolti nei giorni scorsi e nonostante l’apertura al dialogo manifestata da Cgil e Uil, che hanno già rispettato la legge, esonerando dallo sciopero la categoria del trasporto ferroviario, la Commissione di Garanzia – spiegano i leader sindacali – ha obbedito ai diktat del ministro Salvini, pubblicati sistematicamente sui social e attraverso la stampa, continuando ad avanzare ulteriori richieste per la limitazione del diritto di sciopero”. E ancora: “al ministro chiediamo che cosa abbia fatto in questi due anni per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti, per migliorare le condizioni del trasporto pubblico e per assicurare la regolarità degli orari e dell’efficienza del servizio. Il diritto alla mobilità va garantito sempre e non solo in occasione della proclamazione degli scioperi. Salvini, piuttosto, farebbe bene a preoccuparsi di rinnovare i contratti a milioni di lavoratrici e lavoratori che ogni giorno sono al servizio della cittadinanza”.


Mlp

Roche acquisirà Poseida Therapeutics, accordo da 1,5 miliardi dollari

Roche acquisirà Poseida Therapeutics, accordo da 1,5 miliardi dollariRoma, 26 nov. (askanews) – Il colosso farmaceutico svizzero Roche ha annunciato l’acquisizione di Poseida Therapeutics con sede a San Diego, negli Stati Uniti. L’accordo del valore di 1,5 miliardi di dollari, consente all’azienda elvetica di portare internamente il suo attuale partner con l’obiettivo di sviluppare terapie cellulari in oncologia, immunologia e neurologia. L’azione fa parte degli sforzi di Roche per rifornire la sua pipeline di farmaci e guidare la crescita delle vendite verso la fine del decennio.


Roche ha reso noto martedì di aver stipulato un accordo di fusione definitivo per acquisire Poseida Therapeutics per circa 1 miliardo di dollari, o 9 dollari ad azione, con pagamenti aggiuntivi correlati alle prestazioni del valore di 4,00 dollari ad azione che potrebbero portare il valore totale dell’accordo a circa 1,5 miliardi di dollati. Le azioni Poseida avevano chiuso a 2,86 dollari lunedì. Le due aziende collaborano dal 2022 per sviluppare terapie cellulari CAR-T per pazienti affetti da neoplasie ematologiche.


Le terapie cellulari CAR-T sono personalizzate per i singoli pazienti e vengono realizzate raccogliendo le cellule T del paziente stesso, un tipo di globuli bianchi, e riprogettandole in laboratorio per combattere i tumori. L’accordo include anche altri candidati alla terapia cellulare di Poseida Therapeutics, nonché capacità di produzione e tecnologie di piattaforma correlate.


Roche ha affermato che mira a creare la prossima generazione di terapie cellulari CAR-T pronte all’uso con potenziale per un uso commerciale più ampio. L’azienda spera che la prossima generazione di terapie possa essere fornita su larga scala con maggiore potenza e maggiore sicurezza, ha affermato. La transazione dovrebbe essere completata nel primo trimestre del 2025, ha affermato Roche.

Scioperi, garante: ridurre a 4 ore astensione trasporti del 29

Scioperi, garante: ridurre a 4 ore astensione trasporti del 29Roma, 25 nov. (askanews) – Ridurre a quattro ore la durata degli scioperi generali del prossimo 29 novembre, relativamente ai settori del trasporto passeggeri, dal momento che si profila “il fondato pericolo di un pregiudizio grave ed imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati”. E’ la misura richiesta dalla commissione di garanzia sugli scioperi al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al fine di limitare entro una soglia di tollerabilità il pregiudizio dei cittadini utenti.


In una delibera approvata questo pomeriggio, la commissione ha segnalato al ministro delle Infrastrutture la concentrazione di una pluralità di scioperi, alcuni dei quali già indicati come illegittimi, rilevando che tale addensamento provoca un pregiudizio grave al diritto alla mobilità dei cittadini utenti. Venerdì 29 è in programma lo sciopero generale di 8 ore proclamato da Cgil e Uil.

Bce, Lane: mantenere approccio decisionale del “volta per volta”

Bce, Lane: mantenere approccio decisionale del “volta per volta”Roma, 25 nov. (askanews) – Sul taglio dei tassi di interesse operato dalla Bce lo scorso ottobre “hanno giocato un ruolo rilevante anche considerazioni precauzionali di gestione dei rischi”. Lo ha riferito il capo economista della Bce, Philip Lane nel suo intervento alla conferenza annuale degli osservatori della Banca d’Inghilterra (Bank of England Watchers’ Conference).


Ha così confermato un aspetto che era già emerso dai verbali della riunione. Lane ha aggiunto che “mantenere la piena opzionalità è stato importante ed ha agito come cautela rispetto alla materializzazione di rischi in ambo le direzioni, sulla crescita e sulle prospettive di inflazione”. Di fatto, Lane sembra indicare di non rtitenere opportuno abbandonare l’approccio decisionale di “volta per volta” che da molto tempo sta seguendo il Consiglio direttivo. “Questo approccio flessibile assicura che restiamo capaci di rispondere a un contesto economico in continuo cambiamento, migliorando la nostra capacità di raggiungere efficacemente i nostri obiettivi”.


La settimana scorsa uno dei punti elencati dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, durante un intervento a Milano, era invece stato proprio quello di superare la fase attuale e tornare a una impostazione in cui la Bce fornisce alcune indicazioni sui suoi orientamenti futuri di politica monetaria (forward guidance). Lane oggi era già intervenuto, con una intervista a un quotidiano francese, in cui si era invece espresso a favore di un altro punto sollevato da Panetta, che aveva indicato la necessità di tornare alla neutralità sui tassi di interesse. Secondo il capo economista della Bce questo livello dovrebbe essere raggiunto nel corso del prossimo anno (forse meno velocemente di quanto vorrebbe il titolare di Via Nazionale, che comunque non aveva indicato tempistiche).


Ad ogni modo, l’economista irlandese ha concentrato il suo intervento alla conferenza londinese sugli strumenti di analisi utilizzati dalla Bce. “E’ essenziale che siamo agili nel rispondere ai rischi che potrebbero cristallizzarsi e alle nuove incertezze che possono emergere”. Lena ha ricordato che il prossimo anno verrà riesaminata la strategia monetaria: “sarà un’opportunità di rivalutare le nostre metodologie ed esplorare nuove tecniche innovazione. Questo ci aiuterà a identificare lacune o aree di miglioramento, assicurando che il nostro armamentario resti ampio e aggiornato, consentendoci – ha concluso – di confrontarci con qualunque forma di incertezza fronteggeremo nei prossimi anni”. (fonte immagine: ECB 2024).

Unicredit-Bpm, Giorgetti: operazione non concordata col governo, valuteremo

Unicredit-Bpm, Giorgetti: operazione non concordata col governo, valuteremoRoma, 25 nov. (askanews) – “Citando Von Clausewitz il modo più sicuro per perdere una guerra è impegnarsi su due fronti”. L’operazione è stata “comunicata ma non concordata col governo. Come è noto esiste la golden power quindi il governo farà le sue valutazioni e valuterà attentamente quando Unicredit invierà la sua proposta per le autorizzazioni del caso”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a margine di un’audizione, commentando l’Ops di UniCredit su Bpm.

Lmdv Capital: Del Vecchio jr amplia cda e istituisce Advisory board

Lmdv Capital: Del Vecchio jr amplia cda e istituisce Advisory boardMilano, 25 nov. (askanews) – Lmdv Capital, single-family office che fa capo a Leonardo Maria Del Vecchio, figlio del fondatore di Luxottica, Leonardo Del Veccio, rafforza la governance della società e annuncia l’istituzione di un nuovo Advisory board.


Il cda, presieduto da Leonardo Maria Del Vecchio e composto da Marco Talarico e Alessandro Galleni, ha approvato l’allargamento dei componenti da 3 a 5 membri con l’ingresso di Gabriele Benedetto, ex Ceo di Telepass, e Luigi Giacomo Mascellaro, attuale managing director di Lmdv Capital. L’Advisory board di Lmdv Capital sarà presieduto da Isidoro Lucciola, imprenditore, consulente, investment banker e manager nei settori del credito e della finanza digitale, attualmente presidente di Igea digital bank e fondatore del gruppo L&P Investimenti. Membro dell’Advisory board sarà anche Gabriella Lojacono, professoressa associata di International management presso l’Università Bocconi e SDA Bocconi school of management, dove dirige l’executive master in luxury management.


Il rafforzamento della governance e dei processi decisionali, sottolinea una nota della società, è un passaggio coerente con la rapida crescita segnata da Lmdv Capital che nei primi 18 mesi di attività ha investito circa 250 milioni e messo a segno oltre 40 operazioni. L’Advisory board lavorerà in stretta collaborazione con il cda e servirà a sostenere il piano di investimenti programmato e a garantire che le decisioni strategiche siano coerenti con gli obiettivi di crescita. “Ho sempre creduto che i nostri investimenti debbano andare oltre i ritorni finanziari, generando un valore significativo per il tessuto economico e sociale italiano, mettendo sempre il fattore umano e il lavoro al centro”, ha commentato Leonardo Maria Del Vecchio. “Con questa filosofia ho visto il portafoglio di Lmdv Capital crescere rapidamente, e da questa consapevolezza ho deciso di rafforzare ulteriormente la governance. Un consiglio rafforzato e un Advisory board di alto calibro mi permetteranno di concentrarmi ancora di più su EssilorLuxottica, che rimane la mia priorità. Da oltre dieci anni lavoro con dedizione, affiancando mio padre, e oggi Francesco Milleri e l’intero management, contribuendo alla crescita e al successo”.

Svolta nel risiko bancario, Unicredit lancia Ops su Banco Bpm

Svolta nel risiko bancario, Unicredit lancia Ops su Banco BpmMilano, 25 nov. (askanews) – Svolta nel risiko bancario in Italia. UniCredit ha presentato un’offerta pubblica di scambio volontaria per Banco Bpm per un corrispettivo totale di circa 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni. L’aggregazione porterebbe alla nascita della terza banca europea per capitalizzazione di mercato, presente in 13 mercati core con circa 15 milioni di clienti.


“Con questa acquisizione di uno dei nostri obiettivi storici, rafforziamo la nostra posizione in Italia, e al contempo incrementiamo ulteriormente il valore che possiamo creare per i nostri stakeholder in quel mercato così come per i nostri azionisti”, ha dichiarato il Ceo di Unicredit, Andrea Orcel. “L’Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e a competere contro gli altri principali blocchi economici. Grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni, Unicredit è ora ben posizionata per rispondere anche a questa sfida”. A tal proposito, Unicredit ha spiegato come l’offerta sia “autonoma e indipendente” dall’investimento effettuato in Commerzbank, che “rimane un importante investimento con protezione in caso di ribassi e con sostanziale potenziale upside”, ma le cui discussioni sono state prolungate nel rispetto delle prossime elezioni e degli stakeholder della banca. Nel dettaglio, il rapporto di concambio è stato fissato a 0,175 azioni di nuova emissione di UniCredit per ogni azione esistente di Banco Bpm, che comporta un prezzo implicito di offerta pari a 6,657 euro per azione, e un premio pari a circa 0,5% rispetto ai prezzi ufficiali del 22 novembre (premio di circa 15% rispetto al prezzo undisturbed del 6 novembre, prima dell’annuncio dell’offerta di acquisto di Anima).


La rete distributiva di Banco Bpm consentirà di raddoppiare la quota di mercato per numero di filiali di Unicredit nel nord Italia, con una quota di mercato dell’entità combinata per numero di filiali pari a circa il 20% (rispetto a quella attuale pari all’11%), e di incrementare significativamente la quota di mercato di Unicredit a livello nazionale in termini di volumi intermediati, con una quota di mercato pari a circa il 15% in termini di crediti alla clientela (dal 9% attuale) e pari a circa il 14% in termini di depositi alla clientela (dal 9%). Si prevede che l’esecuzione dell’offerta di scambio sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi. Unicredit intende procedere, nei minori tempi possibili, con la fusione per incorporazione di Banco Bpm, anche in assenza del previo delisting.

Bce, Lane: timori inflazione calati ma impegno non ancora finito

Bce, Lane: timori inflazione calati ma impegno non ancora finitoRoma, 25 nov. (askanews) – I timori sulla fase finale del processo disinflazionistico nell’eurozona sono effettivamente calati rispetto a un anno fa, ma al tempo stesso l’impegno per assicurare che resti stabilmente al 2% non è ancora finito. Persistono rischi sia al ribasso sia al rialzo e a dicembre la Bce dovrà valutare questi elementi, anche alla luce delle previsioni economiche aggiornate. Lo afferma il capo economista della Bce, Philip Lane, in un’intervista al quotidiano economico francese Les Echos.


Indirettamente l’economista irlandese sembra rispondere alle posizioni espresse la scorsa settimana dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che aveva parlato della necessità di riportare i tassi dell’eurozona alla neutralità, perché una linea monetaria restrittiva rischia di far calare l’inflazione sotto l’obiettivo del 2% della banca centrale. Alla Bce, dice Lane “siamo stati chiari sul fatto che stiamo procedendo volta per volta” nella strategia del Consiglio direttivo, l’organismo decisionale a cui partecipano tutti i governatore delle banche centrali nazionali dell’eurozona. “Non abbiamo dato indicazioni prospettiche specifiche sul percorso dei tassi. A dicembre avremo nuove previsioni economiche dei tecnici. Considereremo come si stia sviluppando l’inflazione ma anche i rischi al rialzo e al ribasso”.


“Direi che durante il 2023 c’erano ancora preoccupazioni che sarebbe stato difficile tornare al 2% molto rapidamente dal picco del 10%. Penso che oggi probabilmente ci siano meno preoccupazioni rispetto a un anno fa”. Il processo di disinflazionistico nell’eurozona “è stato gestito ragionevolmente bene. Ma non è ancora finita – avverte Lane – perché dobbiamo vedere calare l’inflazione dei servizi”. Lane guarda anche alle possibili implicazioni delle nuove politiche degli Stati Uniti con l’imminente arrivo dell’amministrazione Trump.


“Quello che è più importante per noi ora è assicurare l’inflazione al 2% su una base sostenibile – spiega il capo economista -. L’inflazione è vicino all’obiettivo al momento ma essenzialmente riflette una combinazione di cali dei prezzi dell’energia e di servizi che restano alti. Nel corso del prossimo anno dobbiamo vedere una sorta di ribilanciamento: un calo nell’inflazione dei servizi che ci consenta di raggiungere il target anche se c’è un po’ di pressione a rialzo sull’energia sugli alimentari e sui beni. Ci sta ancora un po’ di terreno da coprire per rendere questo aggiustamento più sostenibile”. Più in generale, secondo Lane “fronteggiamo diverse incertezze, che sia agli Stati Uniti, le tensioni geopolitiche in Medioriente o la strategia industriale cinese. Alcune di queste potrebbero far calare l’inflazione ma dobbiamo anche essere consapevoli dei rischi al rialzo. Vedremo come si sviluppa tutto questo nei prossimi mesi. La nostra politica monetaria deve quindi tenere conto sia dei rischi a rialzo che di quelli al ribasso. Il concetto di tasso neutrale è interessante ma non sarei certo che il prossimo anno sarà neutrale – avverte Lane – nel senso che non ci saranno grandi shock. Il nostro impegno deve andare al riportare l’inflaizone al 2% in maniera sostenibile”. (fonte immagine: ECB 2024)

Unicredit lancia Ops volantaria su Banco Bpm da oltre 10 miliardi

Unicredit lancia Ops volantaria su Banco Bpm da oltre 10 miliardiMilano, 25 nov. (askanews) – UniCredit presenta un’offerta pubblica di scambio volontaria per Banco Bpm per un corrispettivo totale di circa 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni.


Il rapporto di concambio è stato fissato a 0,175 azioni di nuova emissione di UniCredit per ogni azione esistente di Banco Bpm, che comporta un prezzo implicito di offerta pari a 6,657 euro per azione, e un premio pari a circa 0,5% rispetto ai prezzi ufficiali del 22 novembre. Questo rappresenta un premio di circa 15% rispetto al prezzo “undisturbed” del 6 novembre (circa 20% se aggiustato per gli acconti sul dividendo già distribuiti a novembre da entrambe le banche), prima dell’annuncio dell’offerta di acquisto di Anima. Si prevede che l’esecuzione dell’offerta di scambio sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi.


L’offerta, spiega la banca guidata da Andrea Orcel, mira a rafforzare la posizione competitiva di Unicredit in Italia, uno dei mercati principali del gruppo, creando una seconda banca ancora più forte in un mercato attraente, in grado di generare un significativo valore di lungo termine per tutti gli stakeholder e per l’Italia. La natura complementare delle attività sia in termini di aree geografiche che di segmenti di clientela, unita alla dimostrata capacità di esecuzione di Unicredit, fanno sì che il cda ritenga che l’operazione rappresenti un rischio di esecuzione gestibile.

Italia, Moody’s non modifica rating e lascia Outlook stabile

Italia, Moody’s non modifica rating e lascia Outlook stabileRoma, 22 nov. (askanews) – Moody’s stima una crescita dell’Italia “moderata sotto l’1%” nel 2024, a seguito della “debole domanda interna e delle esportazioni” legata alla decelerazione in Germania. E’ quanto reso noto dalla stessa agenzia, che ha completato la revisione del rating dell’Italia e precisato di non avere adottato alcuna azione: “non è un’azione sul rating e non è un’indicazione” su future decisioni, ha quindi aggiunto l’agenzia. Il rating dell’Italia resta così Baa3, con outlook stabile.


“L’aumento dei consumi privati e un’accelerazione prevista nella spesa del Pnrr sosterranno una modesta accelerazione della crescita, che stimiamo allo 0,9% nel 2025 e all’1% nel 2026”, secondo Moody’s. L’agenzia prevede inoltre che “il deficit fiscale scenderà al 4,6% del PIL nel 2024, dal 7,2% nel 2023, e che si ridurrà ulteriormente al 3,5% nel 2025 e al 3% nel 2026”.


“Sebbene positiva”, sottolinea l’agenzia, “tale riduzione del deficit non sarà sufficiente a progettare un calo del rapporto debito-pil a causa degli effetti persistenti del credito d’imposta Superbonus”. “In effetti, prevediamo che il debito aumenterà al 139,7% nel 2024, dal 134,8% nel 2023, e continuerà a salire fino al 2027 fino a superare il 143%, poiché le attività fiscali differite create dal Superbonus continueranno a essere utilizzate negli anni a venire”, precisa Moody’s. “I risultati dell’Italia nell’attuazione del Pnrr rimangono contrastanti”, spiega ancora Moody’s. “L’Italia è stato il primo paese dell’Ue a richiedere le ultime tranche di finanziamenti e prevediamo che la settima tranche (18,2 miliardi di euro) verrà richiesta prima della fine del 2024”, sottolinea l’agenzia. “Tuttavia, la spesa di queste risorse è stata inferiore alle aspettative e spendere tutti i fondi disponibili entro la fine del 2026 sarà una sfida”, precisa l’agenzia.