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Bankitalia: mercati finanziari nazionali complessivamente favorevoli

Bankitalia: mercati finanziari nazionali complessivamente favorevoliRoma, 22 nov. (askanews) – In Italia, pur in un contesto macrofinanziario che si mantiene complessivamente stabile dalla scorsa primavera, permangono rischi connessi con le rilevanti tensioni geopolitiche internazionali e con la fragilità del quadro macroeconomico. In prospettiva, la riduzione dei tassi di interesse potrà fornire un impulso positivo all’economia. Le condizioni sui mercati finanziari nazionali rimangono nell’insieme favorevoli. E’ la fotografia scattata dalla Banca d’Italia, nella sintesi dell’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria.


Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani a dieci anni e quelli tedeschi ha continuato a ridursi, si legge, e le condizioni di liquidità del mercato restano distese. La volatilità si è mantenuta bassa, nonostante i temporanei aumenti osservati in concomitanza con le turbolenze dei mercati internazionali nei mesi estivi. Secondo Bankitalia, nel complesso gli sviluppi sul mercato immobiliare continuano a rappresentare un basso rischio per la stabilità finanziaria. I prezzi delle abitazioni hanno continuato a crescere in termini reali, pur restando inferiori ai livelli pre Covid e misure correlate. Quelli degli immobili commerciali si sono invece stabilizzati.


Passando alla situazione delle famiglie, i rischi rimangono contenuti, dice lo studio, a seguito del miglioramento della situazione reddituale e dell’incremento della ricchezza finanziaria. La ricomposizione del risparmio verso i titoli pubblici è proseguita e sono ripresi gli investimenti in strumenti del risparmio gestito e in azioni. Sul versante delle imprese, dopo un lungo periodo di crescita, interrottosi solo durante la “pandemia”, la redditività ha mostrato segni di peggioramento. La debolezza del quadro macroeconomico e gli elevati costi di finanziamento potrebbero incidere sui profitti delle aziende più indebitate. La capacità delle imprese di rimborsare i debiti resta tuttavia complessivamente buona, si legge, e il tasso di deterioramento dei prestiti bancari si conferma contenuto. Nel frattempo le condizioni del sistema bancario si mantengono favorevoli. Nel primo semestre la redditività è ulteriormente cresciuta e si prevede che essa rimanga alta anche per l’intero 2024. Il riassorbimento da parte dell’Eurosistema dell’abbondante liquidità in eccesso sta procedendo senza difficoltà. In prospettiva, prevede l’analisi, la riduzione del margine di interesse e le maggiori rettifiche attese sui prestiti potrebbero incidere negativamente sulla redditività degli intermediari.


La patrimonializzazione è aumentata e per le banche significative è superiore a quella media degli intermediari dei paesi partecipanti al Meccanismo di vigilanza unico (Ssm). Viene però sottolineato come l’esposizione ai rischi cibernetici e operativi richiede forte attenzione. Nel comparto assicurativo la patrimonializzazione, pur rimanendo elevata, si è ridotta lievemente nel primo semestre dell’anno. La redditività è nell’insieme migliorata, ma è ancora negativa nel ramo vita a causa delle minusvalenze sul portafoglio di investimenti. La posizione di liquidità si è mantenuta buona, beneficiando anche di una ripresa della raccolta nel comparto vita.


Secondo Bankitalia, la raccolta netta dei fondi comuni italiani è tornata positiva: l’andamento favorevole del settore obbligazionario ha più che compensato i deflussi osservati negli altri comparti. I rischi restano nel complesso contenuti. Bankitalia sottolinea che nel corso dell’anno si è rilevata un’ulteriore significativa crescita dei collocamenti di certificates – prodotti finanziari collegati a titoli sottostanti – acquistati prevalentemente dalle famiglie. Si tratta di strumenti di difficile valutazione, avverte il Rapporto, che possono esporre i detentori a perdite consistenti in caso di scenari avversi. La Banca d’Italia sta segnalando da tempo tale fenomeno e continua a monitorarne l’evoluzione. Il rapporto include tre analisi ad hoc. La prima illustra le più recenti valutazioni di vigilanza sulle banche meno significative; esse non mostrano variazioni rilevanti nella rischiosità complessiva. Nella seconda si riportano i risultati di uno studio sulla relazione tra la propensione dei clienti a utilizzare i canali digitali per movimentare i fondi depositati e la stabilità della raccolta bancaria; i risultati indicano che durante la fase di rialzo dei tassi di interesse non si sono registrate differenze significative nell’andamento dei depositi a vista tra banche con clientela altamente propensa a ricorrere ai canali digitali e altre banche; le prime hanno invece aumentato maggiormente i depositi a termine. Nel terzo riquadro si dà conto delle analisi di vigilanza sulle prove di stress condotte dai gestori di fondi comuni aperti potenzialmente vulnerabili; tali analisi rilevano la presenza di ambiti di miglioramento, seppure a fronte di prassi sostanzialmente conformi alla regolamentazione vigente.

Trasporti, Fs: possibile impatto significativo da sciopero 23-24

Trasporti, Fs: possibile impatto significativo da sciopero 23-24Roma, 22 nov. (askanews) – “Proclamato da alcune sigle sindacali autonome uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, dalle ore 21 di sabato 23, alle ore 21 di domenica 24 novembre. Lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale”. Lo scrivono le Fs in una nota.


“Tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio – conclude la nota -, Trenitalia invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio”.

La Consob: sotto i Bitcoin e le altre cripto non c’è nulla

La Consob: sotto i Bitcoin e le altre cripto non c’è nullaRoma, 22 nov. (askanews) – “I bitcoin e le altre criptovalute sono strumenti altamente speculativi. Sotto non c’è nulla. Non c’è un debitore. Se mai un giorno dovesse scoppiare la bolla, nessuno venga a chiedere risarcimenti alle Autorità o ai governi”. E’ questo il monito lanciato dal commissario Consob, Federico Cornelli, intervenuto in apertura del convegno su “Le scelte degli investitori italiani tra consulenza e sostenibilità”, tenutosi a Roma nella sede della Consob.


L’evento è stato l’occasione di un confronto tra addetti ai lavori su due studi pubblicati nei mesi scorsi dall’Autorità di regolamentazione e di vigilanza sui mercati finanziari: il Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane e il Rapporto sulla relazione consulente-cliente. Tra il 2022 e il 2023 – secondo quanto risulta dalla prima delle due indagini – è più che raddoppiata la percentuale di italiani intervistati che dichiara di avere criptovalute in portafoglio (dall’ 8% al 18%). Tuttavia, la scelta non è sempre associata ad un’effettiva conoscenza delle caratteristiche e dei rischi connessi con questo tipo di asset digitale.


Lo stesso studio evidenzia che i social network hanno ormai superato le testate della carta stampata e del web come fonte di informazione per orientarsi nelle proprie scelte di investimento. Il 36% degli intervistati attinge, infatti, dai social contro il 34% per cui la carta stampata è ancora il principale punto di riferimento. Ad informarsi sui social sono in particolare, secondo lo studio, i soggetti più vulnerabili: i giovani, le donne, le persone a più basso grado di alfabetizzazione finanziaria e con minori disponibilità. La Consob, come anche altre fra le principali Autorità di vigilanza nazionali e internazionali, ha ripetutamente messo in guardia in passato contro le insidie connesse con l’acquisto di criptovalute, che può comportare anche la perdita di tutto il capitale impegnato.


“Per il futuro, posto il ruolo cruciale dell’educazione finanziaria, dobbiamo fare uno sforzo maggiore – ha osservato il segretario generale della Consob, Nadia Linciano, a conclusione dei lavori – per rafforzare e ampliare i canali attraverso cui veicoliamo i nostri contenuti, per raggiungere una platea sempre più vasta”.

Giorgetti: con prudenza e credibilità spread dimezzato e alzati outlook

Giorgetti: con prudenza e credibilità spread dimezzato e alzati outlookMilano, 22 nov. (askanews) – “La credibilità del governo e la prudenza nella gestione delle finanze pubbliche hanno contribuito anche alla recente revisione a rialzo degli outlook per il nostro Paese da parte di due agenzie di rating nonché al dimezzamento dello spread rispetto ai livelli di due anni fa”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo da remoto all’Assemblea dell’Anci in corso a Torino.


“Ulteriori progressi in tale ambito ovviamente avrebbero effetti favorevoli sugli andamenti di finanza pubblica e traducendosi in un più rapido miglioramento del deficit, del debito pubblico e ovviamente dando spazio a altri tipi di interventi – ha aggiunto Giorgetti – E questo è un aspetto di cui dobbiamo assolutamente tenere conto, anche alla luce del rispetto del profilo di crescita annuo della spesa primaria netta su cui siamo impegnati nell’ambito del piano strutturale di bilancio dei medio termini”. Il ministro ha ribadito che “solo una politica di bilancio prudente può contribuire a migliorare le prospettive di crescita e al contempo garantire la sostenibilità del debito pubblico e a stabilizzare le aspettative dei mercati. E questo è però ancora più vero alla luce delle nuove regole europee che richiedono di ripensare i meccanismi di determinazione degli spazi utili alla definizione delle politiche pubbliche”. “E per assicurare ex ante la coerenza con il nuovo vincolo declinato in termini di spesa primaria netta e al contempo individuare parte delle risorse destinate al finanziamento della manovra – ha concluso – è stato necessario richiedere sacrifici sia nel settore pubblico sia a quello privato”.

Giorgetti: promuovere domanda cruciale per la crescita prevista nel 2025

Giorgetti: promuovere domanda cruciale per la crescita prevista nel 2025Milano, 22 nov. (askanews) – “Promuovere la domanda in un contesto di grande incertezza è una delle chiavi cruciali per realizzare la crescita prevista nel 2025”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo da remoto all’Assemblea dell’Anci in corso a Torino.


“La conferma degli effetti economici delle misure” inserite nella manovra “può contribuire ad attenuare i timori legati all’incertezza delle prospettive economiche – ha detto – e a favorire una piena ripresa dei consumi, ancora in frenata come dimostrano i dati dell’Istat e che non abbiamo ancora osservato nei dati congiunturali”.

Bce e Eurosistema: rivedere le regole sulla finanza non bancaria

Bce e Eurosistema: rivedere le regole sulla finanza non bancariaRoma, 22 nov. (askanews) – Negli ultimi 15 anni la mole dell’intermediazione finanziaria non bancaria nell’area euro è più che raddoppiata, raggiungendo 54.000 miliardi di euro di attivi a fine 2023, rispetto ai 23.000 miliardi che si registravano nel 2008, e allo stato attuale questi gruppi detengono il 60% del totale di attivi nel sistema finanziario dell’area. “Gli asset totali di queste entità valgono più di tre volte l’economia dell’eurozona”, sottolineano la Bce e le banche centrali nazionali dell’Eurosistema nella loro risposta, pubblicata oggi, alla consultazione avviata lo scorso anno dalla Commissione europea. Il documento chiede di intervenire a livello normativo e di vigilanza sui potenziali rischi di questo comparto la cui rilevanza è in crescita.


Nel rapporto si sottolinea come la finanza non bancaria sia composta da entità molto eterogenea tra loro. Si spazia da fondi pensione o fondi di investimento, tipicamente conservativi e prudenti nelle loro scelte, a fondi hedge e speculativi, che all’opposto possono utilizzare strategie molto spinte per massimizzare i profitti. Secondo il rapporto di Bce e Eurosistema nell’ultimo decennio la crescita complessiva della finanza non bancaria è stata però prevalentemente alimentata dal segmento della gestione patrimoniale (asset management). Il totale degli attivi sotto gestione patrimoniale da fondi di investimenti è più che raddoppiato dalla precedente crisi finanziaria.


Parallelamente la finanza non bancaria ha visto aumentare la sua rilevanza sul finanziamento dell’economia reale. “Ad esempio – sottolineano le Banche centrali – gioca un ruolo chiave nel mercato dei titoli di Stato dell’area euro, tra cui e sempre più tramite il ruolo dei fondi hedge nei mercati secondari”. Questo canale ha il potenziale di elargire benefici dato che può diversificare le fonti di finanziamento per l’economia reale. Infatti la finanza non bancaria assicura credito anche alle imprese. Ma proprio per questo “la resilienza della finanza non bancaria è un prerequisito essenziale per far sì che i mercati di capitali funzionano come una fonte di finanziamento sostenibile per le imprese”.


Nel settore esistono infatti vulnerabilità che potrebbero minacciare la stabilità finanziaria e perfino minare la corretta trasmissione della politica monetaria. Per questo Bce e Eurosistema – di cui fa parte la Banca d’Italia – raccomandano tre elementi su cui intervenire. L’eccessiva esposizione ai rischi di liquidità, che si possono esacerbare quando passività e attività di questi gruppi sono sfasate e quando in portafogli detengono titoli non facilmente liquidabili. Secondo, la leva finanziaria, in particolare gli operatori che la usano in maniera più aggressiva, o che operano su segmenti di mercato che facilitano l’accumulo di posizioni in leva.


Terzo problema evidenziato è l’interconnessione della finanza non bancaria con il sistema finanziario in generale e in particolare con le banche e con l’economia reale. Peraltro queste interconnessioni possono anche avvenire a livello trans frontaliero e internazionale. Non rappresentano di per sé un rischio ma possono implicare che gli shock che colpiscono la finanza non bancaria si trasmettano ad altri segmenti del sistema finanziario Alla luce di tutto ciò Bce e Eurosistema rilevano la necessità di una regolamentazione macro prudenziale del settore della finanza non bancaria e osservano che l’attuale quadro legislativo non era stato disegnato con l’obiettivo di ridurre l’accumularsi di rischi sistemici. E che le normative in vigore non sono sufficienti a ridurre la propensione di alcune entità di questo comparto a trasformarsi in “amplificatori degli shock”. Secondo le Banche centrali dell’eurozona la natura del sistema finanziario che tende ad evolversi richiede un rafforzamento delle pratiche macro prudenziali e della regolamentazione sulla finanza non bancaria. L’obiettivo primario deve essere assicurare che questa componente in crescita del sistema risulti resiliente e in questo modo meno a rischio di a amplificare gli shock avversi. Viene raccomandato un approccio su ampia scala, adeguatamente disegnato, valutando attentamente il bilanciamento tra costi e benefici e che punti a rafforzare la resilienza mitigando ex ante le vulnerabilità presenti. L’approccio dovrebbe anche essere dotato della flessibilità necessaria a rispondere ai rischi nel momento in cui vengono a svilupparsi, recita il documento, e guardare sia alle entità di questo settore, sia alle attività che detengono. (fonte immagine: ECB).

Euro crolla a minimi 2 anni a 1,0350 dollari dopo indagini imprese

Euro crolla a minimi 2 anni a 1,0350 dollari dopo indagini impreseRoma, 22 nov. (askanews) – Crollo dell’euro sul mercato dei cambi: la valuta unica scende sotto 1,04 sul dollaro, ai minimi da due anni a questa parte dopo che le indagini sull’attività delle imprese nell’area valutaria hanno segnalato un peggioramento del quadro anche nei servizi, che finiscono in territorio negativo dove da molti mesi è intrappolato il manifatturiero.


Ulteriori pressioni sulla valuta condivisa, dopo che il trionfo alle presidenziali di Donald Trump aveva impartito forti spinte rialziste al dollaro, che ieri era risalito ai massimi da oltre un anno sull’euro. Stamattina l’euro si attestava attorno a 1,0475 dollari. Dopo la pubblicazione degli indici Pmi è collassato fino a 1,0350 e a metà mattina a 1,0392 si attesta ai valori più bassi dal 14 novembre del 2022.


La debolezza dell’economia nell’area euro rafforza le probabilità di una Bce risoluta nella manovra di taglio dei tassi di interesse. Laddove, all’opposto, oltre Atlantico non è da escludere che la Federal Reserve possa mostrarsi più cauta nelle sue mosse di riduzioni dei tassi sul dollaro.

Ue, Lagarde: interessi acquisiti frenano Unione mercati capitali

Ue, Lagarde: interessi acquisiti frenano Unione mercati capitaliRoma, 22 nov. (askanews) – La presidente della Bce, Christine Lagarde è tornata a lanciare sollecitazioni a creare una unione dei mercati dei capitali in Europa. “Si racconta che Leonardo da Vinci abbia detto ‘conoscere non è abbastanza, dobbiamo applicare’. Oggi i leader europei conoscono i problemi creati dalla frammentazione dei mercati dei capitali e vogliono agire. Ma finora non abbiamo visto né azione, né attuazione”, ha affermato intervenendo allo European Banking Congress a Francoforte.


Secondo Lagarde l’assenza di progressi “deriva in larga parte dalla generica definizione unione dei mercati di capitali e dall’approccio legislativo spezzettato che questo comporta. Questo fa sì che il progetto soffra per una morte dovuta a 1000 colpi mentre interessi acquisiti si oppongono o diluiscono qualunque componente legislativa” che venga avanzata. “Oggi ho delineato un percorso per focalizzare i nostri sforzi con l’obiettivo di dare la precisione e la direzione che ci servono per rompere lo stallo. Questa è la ‘svolta kantiana’ di cui parlavo lo scorso anno, un cambio di prospettive dal prendere tanti piccoli passi a pochi grandi passi, scegliendo quelli che possono essere fatti al momento e che faranno la grande differenza”.

Commerzbank, Orlopp: “Da UniCredit nulla di nuovo”

Commerzbank, Orlopp: “Da UniCredit nulla di nuovo”Roma, 22 nov. (askanews) – Con Unicredit non ci sono stati nuovi incontri rispetto a quelli avvenuti nell’ambito delle riunioni con gli investitori e sul tavolo al momento “non c’è nulla di nuovo”. Lo ha fermato l’amministratore delegato di Commerzbank, Bettina Orlopp durante la European Banking Conference.


“Non è cambiato nulla. Dal nostro punto di vista abbiamo detto molto chiaramente le tre cose uno vogliamo attuare”. La prima è “la nostra strategia 2027 con gli obiettivi aggiornati e avere i punti strategici attuati in tempo, questo è molto chiaro e questa è la nostra priorità. Secondo – ha proseguito – abbiamo iniziato a lavorare a una strategia aggiornata, che presenteremo a febbraio. La terza è essere preparati se ci sono proposte che arrivano sul tavolo a guardare potenziali combinazioni che possiamo valutare”. (fonte immagine: Commerzbank).

Usa, trumpiana Taylor Greene a capo di commissione anti burocrazia

Usa, trumpiana Taylor Greene a capo di commissione anti burocraziaRoma, 22 nov. (askanews) – Marjorie Taylor Greene, deputata repubblicana al Congresso statunitense e tra le più tenaci sostenitrici di Donald Trump, ha annunciato che presiederà un nuovo comitato parlamentare con il compito di ridurre la burocrazia e aumentare l’efficienza dell’amministrazione federale, affiancando i ruoli che sono stati affidati in tal senso dal presidente eletto a Elon Musk e a Vivek Ramaswamy.


“Non vedo l’ora di dare la caccia a ogni centesimo sprecato e a ogni abuso. Gli americani meritano un governo che lavori per loro non contro di loro”, afferma la Greene. “E’ arrivato il momento di prosciugare la palude”.