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Giorgetti: con prudenza e credibilità spread dimezzato e alzati outlook

Giorgetti: con prudenza e credibilità spread dimezzato e alzati outlookMilano, 22 nov. (askanews) – “La credibilità del governo e la prudenza nella gestione delle finanze pubbliche hanno contribuito anche alla recente revisione a rialzo degli outlook per il nostro Paese da parte di due agenzie di rating nonché al dimezzamento dello spread rispetto ai livelli di due anni fa”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo da remoto all’Assemblea dell’Anci in corso a Torino.


“Ulteriori progressi in tale ambito ovviamente avrebbero effetti favorevoli sugli andamenti di finanza pubblica e traducendosi in un più rapido miglioramento del deficit, del debito pubblico e ovviamente dando spazio a altri tipi di interventi – ha aggiunto Giorgetti – E questo è un aspetto di cui dobbiamo assolutamente tenere conto, anche alla luce del rispetto del profilo di crescita annuo della spesa primaria netta su cui siamo impegnati nell’ambito del piano strutturale di bilancio dei medio termini”. Il ministro ha ribadito che “solo una politica di bilancio prudente può contribuire a migliorare le prospettive di crescita e al contempo garantire la sostenibilità del debito pubblico e a stabilizzare le aspettative dei mercati. E questo è però ancora più vero alla luce delle nuove regole europee che richiedono di ripensare i meccanismi di determinazione degli spazi utili alla definizione delle politiche pubbliche”. “E per assicurare ex ante la coerenza con il nuovo vincolo declinato in termini di spesa primaria netta e al contempo individuare parte delle risorse destinate al finanziamento della manovra – ha concluso – è stato necessario richiedere sacrifici sia nel settore pubblico sia a quello privato”.

Giorgetti: promuovere domanda cruciale per la crescita prevista nel 2025

Giorgetti: promuovere domanda cruciale per la crescita prevista nel 2025Milano, 22 nov. (askanews) – “Promuovere la domanda in un contesto di grande incertezza è una delle chiavi cruciali per realizzare la crescita prevista nel 2025”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo da remoto all’Assemblea dell’Anci in corso a Torino.


“La conferma degli effetti economici delle misure” inserite nella manovra “può contribuire ad attenuare i timori legati all’incertezza delle prospettive economiche – ha detto – e a favorire una piena ripresa dei consumi, ancora in frenata come dimostrano i dati dell’Istat e che non abbiamo ancora osservato nei dati congiunturali”.

Bce e Eurosistema: rivedere le regole sulla finanza non bancaria

Bce e Eurosistema: rivedere le regole sulla finanza non bancariaRoma, 22 nov. (askanews) – Negli ultimi 15 anni la mole dell’intermediazione finanziaria non bancaria nell’area euro è più che raddoppiata, raggiungendo 54.000 miliardi di euro di attivi a fine 2023, rispetto ai 23.000 miliardi che si registravano nel 2008, e allo stato attuale questi gruppi detengono il 60% del totale di attivi nel sistema finanziario dell’area. “Gli asset totali di queste entità valgono più di tre volte l’economia dell’eurozona”, sottolineano la Bce e le banche centrali nazionali dell’Eurosistema nella loro risposta, pubblicata oggi, alla consultazione avviata lo scorso anno dalla Commissione europea. Il documento chiede di intervenire a livello normativo e di vigilanza sui potenziali rischi di questo comparto la cui rilevanza è in crescita.


Nel rapporto si sottolinea come la finanza non bancaria sia composta da entità molto eterogenea tra loro. Si spazia da fondi pensione o fondi di investimento, tipicamente conservativi e prudenti nelle loro scelte, a fondi hedge e speculativi, che all’opposto possono utilizzare strategie molto spinte per massimizzare i profitti. Secondo il rapporto di Bce e Eurosistema nell’ultimo decennio la crescita complessiva della finanza non bancaria è stata però prevalentemente alimentata dal segmento della gestione patrimoniale (asset management). Il totale degli attivi sotto gestione patrimoniale da fondi di investimenti è più che raddoppiato dalla precedente crisi finanziaria.


Parallelamente la finanza non bancaria ha visto aumentare la sua rilevanza sul finanziamento dell’economia reale. “Ad esempio – sottolineano le Banche centrali – gioca un ruolo chiave nel mercato dei titoli di Stato dell’area euro, tra cui e sempre più tramite il ruolo dei fondi hedge nei mercati secondari”. Questo canale ha il potenziale di elargire benefici dato che può diversificare le fonti di finanziamento per l’economia reale. Infatti la finanza non bancaria assicura credito anche alle imprese. Ma proprio per questo “la resilienza della finanza non bancaria è un prerequisito essenziale per far sì che i mercati di capitali funzionano come una fonte di finanziamento sostenibile per le imprese”.


Nel settore esistono infatti vulnerabilità che potrebbero minacciare la stabilità finanziaria e perfino minare la corretta trasmissione della politica monetaria. Per questo Bce e Eurosistema – di cui fa parte la Banca d’Italia – raccomandano tre elementi su cui intervenire. L’eccessiva esposizione ai rischi di liquidità, che si possono esacerbare quando passività e attività di questi gruppi sono sfasate e quando in portafogli detengono titoli non facilmente liquidabili. Secondo, la leva finanziaria, in particolare gli operatori che la usano in maniera più aggressiva, o che operano su segmenti di mercato che facilitano l’accumulo di posizioni in leva.


Terzo problema evidenziato è l’interconnessione della finanza non bancaria con il sistema finanziario in generale e in particolare con le banche e con l’economia reale. Peraltro queste interconnessioni possono anche avvenire a livello trans frontaliero e internazionale. Non rappresentano di per sé un rischio ma possono implicare che gli shock che colpiscono la finanza non bancaria si trasmettano ad altri segmenti del sistema finanziario Alla luce di tutto ciò Bce e Eurosistema rilevano la necessità di una regolamentazione macro prudenziale del settore della finanza non bancaria e osservano che l’attuale quadro legislativo non era stato disegnato con l’obiettivo di ridurre l’accumularsi di rischi sistemici. E che le normative in vigore non sono sufficienti a ridurre la propensione di alcune entità di questo comparto a trasformarsi in “amplificatori degli shock”. Secondo le Banche centrali dell’eurozona la natura del sistema finanziario che tende ad evolversi richiede un rafforzamento delle pratiche macro prudenziali e della regolamentazione sulla finanza non bancaria. L’obiettivo primario deve essere assicurare che questa componente in crescita del sistema risulti resiliente e in questo modo meno a rischio di a amplificare gli shock avversi. Viene raccomandato un approccio su ampia scala, adeguatamente disegnato, valutando attentamente il bilanciamento tra costi e benefici e che punti a rafforzare la resilienza mitigando ex ante le vulnerabilità presenti. L’approccio dovrebbe anche essere dotato della flessibilità necessaria a rispondere ai rischi nel momento in cui vengono a svilupparsi, recita il documento, e guardare sia alle entità di questo settore, sia alle attività che detengono. (fonte immagine: ECB).

Euro crolla a minimi 2 anni a 1,0350 dollari dopo indagini imprese

Euro crolla a minimi 2 anni a 1,0350 dollari dopo indagini impreseRoma, 22 nov. (askanews) – Crollo dell’euro sul mercato dei cambi: la valuta unica scende sotto 1,04 sul dollaro, ai minimi da due anni a questa parte dopo che le indagini sull’attività delle imprese nell’area valutaria hanno segnalato un peggioramento del quadro anche nei servizi, che finiscono in territorio negativo dove da molti mesi è intrappolato il manifatturiero.


Ulteriori pressioni sulla valuta condivisa, dopo che il trionfo alle presidenziali di Donald Trump aveva impartito forti spinte rialziste al dollaro, che ieri era risalito ai massimi da oltre un anno sull’euro. Stamattina l’euro si attestava attorno a 1,0475 dollari. Dopo la pubblicazione degli indici Pmi è collassato fino a 1,0350 e a metà mattina a 1,0392 si attesta ai valori più bassi dal 14 novembre del 2022.


La debolezza dell’economia nell’area euro rafforza le probabilità di una Bce risoluta nella manovra di taglio dei tassi di interesse. Laddove, all’opposto, oltre Atlantico non è da escludere che la Federal Reserve possa mostrarsi più cauta nelle sue mosse di riduzioni dei tassi sul dollaro.

Ue, Lagarde: interessi acquisiti frenano Unione mercati capitali

Ue, Lagarde: interessi acquisiti frenano Unione mercati capitaliRoma, 22 nov. (askanews) – La presidente della Bce, Christine Lagarde è tornata a lanciare sollecitazioni a creare una unione dei mercati dei capitali in Europa. “Si racconta che Leonardo da Vinci abbia detto ‘conoscere non è abbastanza, dobbiamo applicare’. Oggi i leader europei conoscono i problemi creati dalla frammentazione dei mercati dei capitali e vogliono agire. Ma finora non abbiamo visto né azione, né attuazione”, ha affermato intervenendo allo European Banking Congress a Francoforte.


Secondo Lagarde l’assenza di progressi “deriva in larga parte dalla generica definizione unione dei mercati di capitali e dall’approccio legislativo spezzettato che questo comporta. Questo fa sì che il progetto soffra per una morte dovuta a 1000 colpi mentre interessi acquisiti si oppongono o diluiscono qualunque componente legislativa” che venga avanzata. “Oggi ho delineato un percorso per focalizzare i nostri sforzi con l’obiettivo di dare la precisione e la direzione che ci servono per rompere lo stallo. Questa è la ‘svolta kantiana’ di cui parlavo lo scorso anno, un cambio di prospettive dal prendere tanti piccoli passi a pochi grandi passi, scegliendo quelli che possono essere fatti al momento e che faranno la grande differenza”.

Commerzbank, Orlopp: “Da UniCredit nulla di nuovo”

Commerzbank, Orlopp: “Da UniCredit nulla di nuovo”Roma, 22 nov. (askanews) – Con Unicredit non ci sono stati nuovi incontri rispetto a quelli avvenuti nell’ambito delle riunioni con gli investitori e sul tavolo al momento “non c’è nulla di nuovo”. Lo ha fermato l’amministratore delegato di Commerzbank, Bettina Orlopp durante la European Banking Conference.


“Non è cambiato nulla. Dal nostro punto di vista abbiamo detto molto chiaramente le tre cose uno vogliamo attuare”. La prima è “la nostra strategia 2027 con gli obiettivi aggiornati e avere i punti strategici attuati in tempo, questo è molto chiaro e questa è la nostra priorità. Secondo – ha proseguito – abbiamo iniziato a lavorare a una strategia aggiornata, che presenteremo a febbraio. La terza è essere preparati se ci sono proposte che arrivano sul tavolo a guardare potenziali combinazioni che possiamo valutare”. (fonte immagine: Commerzbank).

Usa, trumpiana Taylor Greene a capo di commissione anti burocrazia

Usa, trumpiana Taylor Greene a capo di commissione anti burocraziaRoma, 22 nov. (askanews) – Marjorie Taylor Greene, deputata repubblicana al Congresso statunitense e tra le più tenaci sostenitrici di Donald Trump, ha annunciato che presiederà un nuovo comitato parlamentare con il compito di ridurre la burocrazia e aumentare l’efficienza dell’amministrazione federale, affiancando i ruoli che sono stati affidati in tal senso dal presidente eletto a Elon Musk e a Vivek Ramaswamy.


“Non vedo l’ora di dare la caccia a ogni centesimo sprecato e a ogni abuso. Gli americani meritano un governo che lavori per loro non contro di loro”, afferma la Greene. “E’ arrivato il momento di prosciugare la palude”.

Inps, attacco hacker a InpsServizi ha bloccato alcuni applicativi

Inps, attacco hacker a InpsServizi ha bloccato alcuni applicativiRoma, 21 nov. (askanews) – Attacco Hacker agli archivi di InpsServizi: situazione attuale InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti. Lo riporta lo stesso istituto con una nota.


In conformità con la normativa vigente sulla privacy, l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti. Attualmente, si legge, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo. Le azioni in corso, conclude l’Inps, sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro. (fonte immagine: Inps).

Google, Dipartimento di Giustizia Usa vuole imporre lo spezzatino

Google, Dipartimento di Giustizia Usa vuole imporre lo spezzatinoRoma, 21 nov. (askanews) – Alphabet a picco in a Wall Street, il titolo della casa madre di Google crolla del 5,93% sul Nasdaq (a 166 dollari) dopo che il Dipartimento della giustizia degli Stati Uniti ha chiesto a un tribunale di ordinare separazione e vendita di Chrome, il navigatore Internet di Google, ed eventualmente anche del sistema operativo per dispositivi mobili e smartphone Android.


Di fatto uno spezzatino del gigante Internet, che secondo la giustizia americana avrebbe creato un monopolio illegale nelle ricerche online a colpi di miliardi di dollari, utilizzati per stringere accordi con società di telecomunicazioni, sviluppatori di software e produttori di dispositivi, tra cui Apple. Al tribunale viene richiesto anche di imporre restrizioni su come Google allestisca i modelli sull’intelligenza artificiale. Secondo il Dipartimento di giustizia le pratiche seguite da Google impedirebbero una concorrenza paritetica nei settori in cui opera e “i rimedi – scrivono i procuratori al tribunale, secondo quanto riporta il Finacial Times – devono togliere a Google questi vantaggi”.


Radicalmente diversa, ovviamente, la posizione di Alphabet, secondo cui i “rimedi” richiesti dal Dipartimento di giustizia danneggerebbero gravemente i prodotti di Google e intaccherebbero i progressi fatti con gli investimenti sull’intelligenza artificiale. Secondo il gigante Internet il Dipartimento di giustizia “ha scelto di spingere con una agenda di interventismo radicale che danneggerebbe gli americani e la leadership globale americana” su queste tecnologie. La richiesta del Dipartimento di giustizia prevede di vietare del tutto a Google di operare nel settore dei browser Internet, impedendogli un reingresso per cinque anni dopo la vendita di Chrome. E secondo i procuratori del Department of Justice andrebbe vietato a Alphabet anche di effettuare investimenti su gruppi concorrenti nella ricerca Internet e/o su prodotti di intelligenza artificiale o tecnologie per gli annunci pubblicitari.


Una richiesta specifica riguarda l’ordine di interruzione degli accordi in base ai quali Google elargisce miliardi di dollari a controparti come Apple per fare sì che utilizzino Google come motore di ricerca preimpostato nei loro dispositivi mobili. Il quotidiano ricorda che Chrome è di gran lunga il browser più utilizzato a livello mondiale e che conta per circa i due terzi del mercato negli Stati. (fonte immagine: Google).

Dollaro ancora in rally, euro giù a 1,0472 a minimi oltre un anno

Dollaro ancora in rally, euro giù a 1,0472 a minimi oltre un annoRoma, 21 nov. (askanews) – Il dollaro torna a galoppare sul mercato dei cambi, sempre sferzato dalla svolta attesa con la nuova amministrazione statunitense, che dal 20 gennaio passerà a Donald Trump. Ma al tempo steso a sostenere il biglietto verde è la prospettiva che proprio questa svolta porti la Federal Reserve ad una maggiore cautela nella sua manovra di tagli dei tassi di interesse. Nel pomeriggio l’euro cade a 1,0472 sul biglietto verde, ai minimi dagli inizi del 3 ottobre dello scorso anno.