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Panetta (Bankitalia): Bce deve tagliare i tassi fino a neutralità

Panetta (Bankitalia): Bce deve tagliare i tassi fino a neutralitàRoma, 19 nov. (askanews) – Limitarsi a ridurre la restrizione monetaria non basta: la Banca centrale europea deve tagliare i tassi di interesse fino a riportarli “al livello di neutralità”, altrimenti rischia di schiacciare eccessivamente l’inflazione facendola finire al di sotto del suo livello obiettivo (2% simmetrico). È il messaggio chiave lanciato dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento oggi presso l’università Bocconi, a Milano.


Secondo il banchiere centrale gli shock straordinari di 2022 2023 “stanno gradualmente svanendo e l’inflazione media nell’eurozona non è solo calata ma è anche meno volatile di quanto sia stata per un lungo periodo”. Al tempo stesso le sfide che ci si trova di fronte nel contesto economico globale, con le accresciute tensioni geopolitiche e l’economia dell’area valutaria in stagnazione richiedono “una nuova fase” della politica monetaria. Che secondo Panetta passa da tre implicazioni principali. La prima è la suddetta necessità di riportare i tassi alla neutralità, dato che condizioni monetarie restrittive “non sono più necessarie – ha detto – e nella fase attuale dovremmo concentrarci più sulla debolezza dell’economia reale. Senza una ripresa sostenuta, l’inflazione rischia di finire ben sotto il livello obiettivo, aprendo uno scenario che sarebbe più difficile contrastare e che quindi bisogna evitare”.


“Secondo – ha proseguito il governatore – oggi possiamo tornare ad un approccio più tradizionale della politica monetaria, che guardi al futuro e all’orizzonte di medio termine”. Laddove nei passati due anni le circostanze eccezionali hanno spinto la Banca centrale a fare meno affidamento sulle previsioni e ad adottare un approccio decisionale del “volta per volta” in base all’evolversi dei singoli dati. Panetta ha sintetizzato questa istanza con la necessità di procedere a “un passo coraggioso” verso quello quello che ha chiamato “Ritorno al futuro”, parafrasando il titolo di una celebre saga cinematografica.


Terzo, coerentemente con i due primi aspetti “la nostra comunicazione dovrebbe fornire maggiori indicazioni sulle attese degli sviluppi della nostra linea rispetto a quanto è stato di recente. Questo aiuterà imprese e famiglie a farsi delle aspettative sul futuro percorso dei tassi, sostenendo domanda e ripresa nell’economia reale”. Come tutti i governatori di Banche centrali nazionali dell’eurozona, il numero uno ddell’istituzione di Via Nazionale siede nel Consiglio direttivo della Bce. Il direttorio tornerà a riunirsi per le decisioni operative di politica monetaria il prossimo 12 dicembre ed è atteso che operi un nuovo taglio ai tassi. Viste le spinte di Panetta per normalizzare la linea, la portata del taglio (se 0,25 o 0,50 punti percentuali) potrebbe essere oggetto di dibattito.

Petrolio si infiamma dopo mossa Biden, Brent +3% sopra 73 dollari

Petrolio si infiamma dopo mossa Biden, Brent +3% sopra 73 dollariRoma, 18 nov. (askanews) – Rally dei prezzi del petrolio, in serata le quotazioni arrivano a sfiorare rialzi del 3% dopo che l’ultima mossa dell’amministrazione Usa uscente – Joe Biden ha rimosso le restrizioni all’uso di sistemi d’arma a lungo raggio da parte dell’Ucraina anche nel territorio della Russia – fa presagire un aumento delle tensioni geopolitiche. Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord, balza del 2,89% a 73,09 dollari. Il West Texas Intermediate sale del 2,94% e tocca 69 dollari.

Lagarde: modello economico europeo unico, oggi è messo alla prova

Lagarde: modello economico europeo unico, oggi è messo alla provaRoma, 18 nov. (askanews) – L’Europa dispone di un modello economico unico, che associa progressi tecnologici e benessere sociale. Ma oggi questo modello, che pure vien auspicato dalla maggioranza degli europei, è messo alla prova. “La rapidità dei cambiamenti tecnologici generati dalla rivoluzione digitale ci ha visti in ritardo. E dobbiamo anche recuperare il prima possibile l’evoluzione dell’ambiente geopolitico e recuperare i nostri ritardi in materia di competitività e innovazione”. Lo ha affermato la presidente della Bce, nel suo intervento alle discussioni “Le Essentiels des Bernardins” a Parigi.


L’intervento non fornisce spunti particolari sulla politica monetaria, che vede la Bce impegnata in questa fase in una manovra di riduzione del freno all’attività economica. E’ atteso che tagli ulteriormente i tassi di riferimento per l’eurozona nell’ultimo Consiglio direttivo dell’anno, che si svolgerà il 12 dicembre. Il tutto mentre le autorità europee e dei Paesi Ue si contorcono nell’attesa di quelle che saranno le mosse della nuova amministrazione Trump, quando entrerà in carica all’inizio del prossimo anno. Le nomine finora indicate fanno presagire possibili attriti con su diversi versanti.


In questa nervosa attesa Lagarde è tornata a insistere sulla necessità di spingere sull’integrazione in Europa. Ha citato studi secondo i quali rimuovere tutte le barriere commerciali che persistono in seno alla stessa Ue consentirebbe di rafforzarne di circa il 10% il potenziale economico. E ha citato stime del Fmi secondo le quali gli ostacoli al commercio interni in Europa equivalgono a dazi di circa il 44% per l’industria del 110% per i servizi. Se l’Europa non riuscisse a intervenire efficacemente sulle sfide di competitività, digitale e innovazione “potremmo compromettere la nostra capacità di generare le risorse necessarie al proseguimento del nostro modello economico e sociale – ha detto – per quanto questo sia (il modello) auspicato dalla maggioranza degli europei”. (fonte immagine: ECB 2024).

Bce, Buch: solidità banche Ue consente di finanziare economia reale

Bce, Buch: solidità banche Ue consente di finanziare economia realeRoma, 18 nov. (askanews) – In Europa il settore bancario è ben capitalizzato. “Le forti posizioni patrimoniali consentono alle banche di fornire finanziamenti all’economia reale. E sebbene la crescita dei prestiti abbia mostrato un rallentamento dalla metà del 2022, il volume di prestiti disponibili a imprese e famiglie complessivamente non è diminuito”. Lo ha affermato la presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, la tedesca Claudia Buch nella sua audizione trimestrale al Parlamento europeo.


“Le banche hanno inasprito gli standard di erogazione del credito – ha proseguito – a riflesso della loro percezione degli accresciuti rischi e della minore tolleranza al rischio stesso. Le dinamiche dei prestiti hanno anche risentito dell’impatto negativo degli rialzi dei tassi di interesse, della debolezza degli investimenti e del peggioramento del clima di fiducia dei consumatori”. In generale guardando alle prospettive generali, Buch ha parlato di un contesto caratterizzato da “crescita economica moderata e soggetto a considerevoli incertezze”.

Bce, Lane: avesse avuto “sfera cristallo” avrebbe alzato tassi prima

Bce, Lane: avesse avuto “sfera cristallo” avrebbe alzato tassi primaRoma, 18 nov. (askanews) – Col senno di poi, per così dire, “se la Bce avesse saputo a fine 2021 l’esatta natura degli shock inflazionistici che stavano per abbattersi sull’economia dell’area euro, avrebbe dovuto alzare i tassi più anticipatamente e in maniera più energica. Lo ha riconosciuto il capo economista della Bce, Philip Lane nel suo intervento alla prima giornata della conferenza su inflazione e aspettative di inflazione organizzata a Roma dalla Banca d’Italia assieme al Suerf.


Lane ha però aggiunto che se così avesse fatto, l’inflazione avrebbe media nell’area raggiunto un picco “attorno all’8% invece che quello del 10% osservato nel quarto trimestre del 2022. Ma questa stretta avrebbe implicato pesanti costi economici, con la crescita trimestrale di 1 o 2 punti percentuali più bassa”. Non è la prima volta che Lane passa in rassegna la risposta di politica monetaria adottata dalla Bce in questa situazione. E fondamentalmente imputa gli errori su tempi e portata della stretta ai modelli previsionali e alle conoscenze disponibili.


Senza sapere in anticipo quello che effettivamente sarebbe successo in futuro “l’analisi basata su modelli indica che la linea monetaria è stata impostata in una maniera complessivamente appropriata durante 2021 e 2022 – ha sostenuto – date le informazioni disponibili in tempo reale ai decisori. Sebbene alcune considerazioni sui rischi avrebbero potuto essere fatte più in anticipo rispetto al ciclo restrittivo, altre considerazioni, sempre sui rischi, facevano propendere per la direzione opposta”, inclusa l’incertezza associata con la guerra in Ucraina.

Pnrr, via libera dal Consiglio Ue al piano italiano modificato

Pnrr, via libera dal Consiglio Ue al piano italiano modificatoBruxelles, 18 nov. (askanews) – Il Consiglio Ue ha dato oggi il suo via libera al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)modificato dell’Italia. La valutazione positiva del Consiglio parte dall’analisi positiva della Commissione europea, secondo cui “le modifiche mirate presentate dall’Italia non incidono sulla pertinenza, l’efficacia, l’efficienza e la coerenza” del suo Pnrr.


l’Italia aveva presentato le modifiche mirate al suo Piano nazionale il 10 ottobre 2024. Il Piano vale 194,4 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti per finanziare le riforme e gli investimenti indicati, da attuare entro la fine del 2026. Il Pnrr inziale dell’Italia aveva ricevuto il via libera per la prima volta dal Consiglio Ue il 13 luglio 2024, e da allora è stato modificato tre volte, in particolare per aggiungere un nuovo capitolo “RepowerEU” nel 2023.

L’allarme della Consob, le frodi finanziarie corrono anche su Whatsapp

L’allarme della Consob, le frodi finanziarie corrono anche su WhatsappRoma, 18 nov. (askanews) – Le frodi finanziarie corrono anche su Whatsapp. Il più diffuso sistema di messaggistica può diventare veicolo di offerte illecite che, entrando negli smartphone del pubblico indifferenziato e facendo leva impropriamente su nomi ben noti della finanza internazionale come “Morgan Stanley” o “Blackrock”, possono trarre in inganno i risparmiatori e indurli a cadere in una trappola, in cui rischiano di perdere i loro soldi. È l’ultima avvertenza della Consob che, dopo aver messo in guardia contro le insidie dei “videogiochi” di trading on line e delle truffe in circolazione sui social network, adesso evidenzia anche i rischi connessi con i messaggi diffusi tramite Whatsapp.


Lo schema è sempre lo stesso: operatori non autorizzati promuovono sul web offerte illecite apparentemente vantaggiosissime, dietro le quali, però, può celarsi una truffa. Nel caso specifico vengono usati come specchietto per le allodole i marchi di Morgan Stanley e di Blackrock, due grandi investitori istituzionali di cui si propone di replicare le strategie di investimento. La Consob richiama ancora una volta l’attenzione dei risparmiatori, affinchè nel valutare le offerte finanziarie prendano tutte le precauzioni del caso, avvalendosi innanzi tutto della sezione “Occhio alle truffe!” sul sito www.consob.it, dove sono indicate le regole di base per evitare le trappole.

Turismo, le Pro Loco riunite a Roma per l’assemblea Unpli

Turismo, le Pro Loco riunite a Roma per l’assemblea UnpliRoma, 17 nov. (askanews) – Incremento del turismo locale, rivitalizzazione dei borghi interni alle prese con il fenomeno dello spopolamento, promozione delle eccellenze enogastronomiche, supporto all’economia locale, tutela del patrimonio culturale immateriale e socialità. Le Pro Loco sono un motore economico per le comunità italiane, ritenute importanti da più di 9 italiani su 10 nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, secondo un’indagine del CENSIS condotta nel 2024 per UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco. In Italia sono oltre 6400 le Pro Loco rappresentate dall’UNPLI, coinvolgono una rete di più di 500 mila persone impegnate nell’organizzazione e promozione di attività, servizi ed eventi per la comunità, per un totale di 25 milioni di ore di volontariato l’anno. Associazioni che hanno resistito alla pandemia arrivando addirittura a crescere di 100 unità negli ultimi 4 anni.


Di questi risultati e del grande lavoro fatto per la tutela del patrimonio si discuterà sabato 16 e domenica 17 novembre durante l’assemblea dell’UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco Italiana – che si terrà a Roma all’Ergife Palace Hotel. “Un appuntamento che ha l’obiettivo di affermare il ruolo strategico delle Pro Loco per il territorio italiano e rinnovare gli organi dell’Associazione – spiega il presidente UNPLI, Antonino La Spina. – L’ Assemblea sarà un’importante occasione di confronto con le istituzioni su temi centrali per il terzo settore, per il turismo, le comunità e il patrimonio culturale immateriale del Paese. Un momento per chiedere maggiore attenzione alle istituzioni perché dei circa 3-4 mld di euro generati dal nostro mondo, il 70% è frutto della nostra organizzazione e quindi di iniziative autofinanziate, il restante 30% arriva dal pubblico, questo significa che con il nostro lavoro riusciamo a dare una mano molto forte alle comunità.’ Il ruolo delle Pro Loco secondo i dati del Censis Il ruolo delle Pro Loco ancora oggi ampliamente riconosciuto. Secondo l’indagine Censis svolta quest’anno per conto dell’Unpli, più di 9 italiani su 10 ritengono molto o abbastanza importante il ruolo delle Pro Loco nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, percezione condivisa in modo trasversale a gruppi sociali e territori. Quasi il 60% delle persone dichiara di aver partecipato almeno una volta a un evento Pro Loco nel 2023. Di queste, il 43,5% afferma di aver partecipato a eventi organizzati da Pro Loco durante i propri viaggi.


Dall’indagine Censis risulta che, nel 2023, il 22,6% delle Pro Loco ha registrato più di 5.000 partecipazioni alle attività e gli eventi organizzati durante l’intero anno, con un picco eccezionale raggiunto con 200.000 partecipazioni dichiarate da una Pro Loco. Il 41,4% stima che l’andamento del numero di partecipazioni ai propri eventi sia tornato uguale rispetto agli anni prima del Covid, e il 37,3% afferma che sono aumentati. Il 90,9% ha utilizzato principalmente i Social Media come forma principale di comunicazione per promuovere le proprie iniziative, marcando l’adattabilità delle Pro Loco alle nuove forme di comunicazione. Le principali attività delle Pro Loco Pur essendo le sagre una delle attività principali gestite dal 91% delle Pro Loco, una recente ricerca condotta dal Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre evidenzia come queste organizzazioni si distinguano per una varietà di iniziative che spaziano dagli eventi musicali 80%, religiosi 57%, gestione di uffici turistici a quella di musei 46%, siti storici e ambientali 29%, attività di salvaguardia ambientale 46%, fino alla promozione di eventi e incontri formativi e culturali 40%.


Oltre l’80% delle associazioni è attivamente coinvolto nella valorizzazione di prodotti enogastronomici tipici, come quelli a marchio DOP, IGP, DOC e DOCG, segno di un forte impegno nella promozione delle eccellenze del territorio. Non meno importante è la tutela del patrimonio storico e ambientale, con circa il 70% delle Pro Loco che gestiscono iniziative legate a parchi naturali e siti di interesse culturale. Promotori di un turismo sostenibile, inclusivo e accessibile Le Pro Loco sono anche protagoniste nel sostegno al turismo sostenibile, spesso lontano dai flussi di overtourism. Secondo la ricerca del Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre ben l’87% delle associazioni operano in territori non massificati dal turismo di massa, contribuendo a stimolare l’economia locale attraverso eventi che attraggono non solo i residenti, ma anche turisti provenienti da altre regioni o dall’estero. La partecipazione a questi eventi è infatti in crescita, con un 16% di visitatori che arriva da fuori regione.


In questo contesto, le Pro Loco abbracciano anche la filosofia dello slow tourism, con eventi che favoriscono un turismo più lento e accessibile, particolarmente adatto a un pubblico adulto e anziano. La ricerca del Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre sottolinea come le Pro Loco prestino grande attenzione all’accessibilità, con il 94% che valuta la fruibilità degli spazi per le persone con disabilità, e l’87% che adotta misure per favorire la mobilità di chi usa ausili come carrozzine o deambulatori. Inoltre, l’inclusività non si limita alla fruizione degli eventi, ma si estende anche alla partecipazione attiva, con numerosi volontari con disabilità coinvolti nelle attività. Il ruolo del volontariato Le Pro Loco si sostengono principalmente grazie all’attività dei volontari, un elemento centrale per il loro funzionamento. In particolare, molti anziani contribuiscono a mantenere vive le tradizioni locali, promuovendo uno scambio intergenerazionale che arricchisce non solo le attività organizzate, ma anche la trasmissione del patrimonio immateriale. Le associazioni che gestiscono eventi religiosi o sagre, ad esempio, si avvalgono in larga parte di volontari con oltre 65 anni, confermando l’importanza di queste figure nel mantenimento della tradizione e della cultura locale. Persone che prestano il loro tempo per promuovere il proprio territorio, investono le proprie energie e trovano le risorse per rendere vivi i luoghi nei quali operano e soprattutto per frenare la piaga dello spopolamento dei piccoli centri urbani. L’UNPLI è, inoltre, iscritta all’Albo nazionale del Servizio Civile Universale e offre la possibilità a giovani, dai 18 ai 28 anni, di prestare servizio presso le sedi di Pro Loco dislocate in tutta Italia. Negli ultimi 20 anni l’Unpli ha formato oltre 30.000 ragazzi, che hanno svolto e svolgono progetti inerenti alla promozione dei territori, della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, della tutela del paesaggio e delle tipicità regionali. Un’attività che garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, un’occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese. Autofinanziamento e sostenibilità economica Infine, va sottolineato che le Pro Loco coprono oltre la metà dei costi attraverso l’autofinanziamento (54%), il restante con contributi privati (19%) e pubblici (27%). Questo modello di sostenibilità economica conferma la capacità di queste organizzazioni di operare in modo indipendente, garantendo continuità alle attività e rispondendo con agilità alle necessità dei territori. In sintesi, le Pro Loco si confermano come protagoniste nell’ecosistema culturale e turistico italiano, grazie alla loro capacità di promuovere le tradizioni locali, valorizzare il patrimonio, sostenere il turismo sostenibile e inclusivo, e rispondere con impegno e passione alle esigenze delle comunità locali. L’impatto economico delle sagre Gli eventi organizzati dalle Pro Loco ogni anno sono circa 110 mila in tutta Italia, attraggono 88 milioni di partecipanti di cui 76,5 milioni provengono dalla regione, 9,7 milioni dal resto d’Italia e 1,8 milioni dall’estero, il 24% sono anziani, 45% famiglie e 31% sono giovani. Di queste manifestazioni 20 mila sono sagre per una spesa complessiva di 700 milioni di euro sostenuta dalle Pro Loco con la collaborazione di amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato, culturali, sportive, religiose, consorzi di tutela di prodotti locali, un indotto di 2,1 miliardi di euro, 10.500 occupati e più di 300.000 volontari. L’impatto economico delle sagre è significativo e può manifestarsi in vari modi: incremento del turismo, sviluppo delle attività locali, promozione dei prodotti tipici, investimenti in infrastrutture, sviluppo di nuovi servizi, rafforzamento della comunità e ciclo virtuoso di reinvestimento. Per incentivare la crescita e il potenziamento di queste iniziative, Unpli dal 2018 assegna annualmente il bollino di Sagra di Qualità alle più meritevoli, e dallo scorso anno anche il marchio Eventi di Qualità. Attualmente sono più di 250 le manifestazioni che hanno ottenuto il riconoscimento.

Autonomia, Landini: si va avanti con il referendum per l’abrogazione

Autonomia, Landini: si va avanti con il referendum per l’abrogazioneRoma, 17 nov. (askanews) – “La nostra battaglia va avanti”. E la “sentenza della Corte Costituzionale, della quale bisognerà leggere le motivazioni, conferma le ragioni della nostre motivazioni e conferma che è una legge che divide il Paese ed è sbagliata. Abbiamo accolto un milione e 300 mila firme per l’abrogazione totale di questa legge e noi sosteniamo la necessità di abrogarla complessivamente non solo in qualche punto”. Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini nel corso di una intervista stamane a Radio24 da Maria Latella.

Abi: nuovi cali dei tassi sui mutui, ad ottobre al 3,28%

Abi: nuovi cali dei tassi sui mutui, ad ottobre al 3,28%Roma, 16 nov. (askanews) – Prosegue il calo dei tassi di interesse sui prestiti bancari in Italia, sulla scia della politica di riferimento della Bce. E’ quanto sottolinea l’Abi nell’ultimo rapporto di novembre. Ad ottobre il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è diminuito al 4,60% rispetto al 4,90% di settembre 2024 e al 5,45% di dicembre 2023. “Un calo di 30 punti base è una riduzione significativa”, ha commentato in un briefing con la stampa il Vice Direttore generale Vicario dell’Abi Gianfranco Torriero. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni e diminuito al 3,28%, rispetto al 3,31% di settembre 2024 e in calo rispetto al 4,42% di dicembre 2023; Il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) e sceso al 4,61% dal 4,70% del mese precedente. Secondo quanto rilevato dall’Abi, nei primi 14 giorni di novembre, il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 3,04% (3,17% era la media di ottobre) in diminuzione di 13 punti base rispetto a ottobre 2024. La diminuzione è di 96 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023.


Cam