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Lavoro, Calderone: stare attenti a parole, possono essere travisate

Lavoro, Calderone: stare attenti a parole, possono essere travisateRoma, 16 nov. (askanews) – “Quando si utilizzano termini come rivolta sociale bisogna stare molto attenti perché le parole possono essere travisate e soprattutto poi possono diventare pesanti. Il nostro è un paese che negli anni passati ha vissuto delle stagioni difficili in cui le parole poi hanno portato a gesti pesanti e c’è chi anche ha perso la vita. Ecco quindi io credo che sia invece importante che chiunque ha ruoli di responsabilità in questo momento veramente abbassi i toni e, soprattutto nel rispetto del diritto di manifestare, si inviti tutti al massimo rispetto”. Lo ha detto il ministro del lavoro, Marina Calderone intervenuta su Rainews 24. “Il dialogo non deve mancare – ha detto ancora il ministro -. Certamente deve essere un dialogo basato sulla volontà di costruire e non di distruggere, deve essere basato anche sull’attenzione ai toni che si utilizzano in un momento particolare della vita del nostro paese”. “Nessuno vuole negare, anzi è sacrosanto il diritto di manifestare e di scioperare laddove si ritiene necessario. Sono assolutamente consapevole – ha aggiunto la Calderone – che questo è un valore da ribadire e rimarcare”. Infine, “devo esprimere tutta la solidarietà alle forze dell’ordine perché è importante il loro lavoro a presidio della nostra sicurezza e dei valori costituzionali. Devo ovviamente anche esprimere solidarietà ai colleghi ministri che sono stati oggetto invece di attacchi pesanti. Credo che sia importante lavorare affinché siano garantiti tutti quei diritti che il nostro paese, che ha un assetto costituzionale importante, siano affermati e nel mio caso i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”.


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Elon Musk intensifica battaglia legale contro OpenAI e Microsoft

Elon Musk intensifica battaglia legale contro OpenAI e MicrosoftNew York, 15 nov. (askanews) – Elon Musk ha deciso di intensificare la sua battaglia legale contro OpenAI, fondatore di ChatGPT, e Microsoft, accusando le due aziende di aver cospirato per eliminare la concorrenza nel tentativo di dominare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.


In una serie di documenti legali depositati, giovedi’ sera, in un tribunale di San Francisco, Musk ha chiamato in causa l’Antitrust, accusando il CEO di OpenAI Sam Altman di aver spinto OpenAI verso “una fusione di fatto” con Microsoft. Questa e’ la seconda causa aperta dal fondatore di Tesla contro OpenAI. In febbraio, nell’altra disputa, aveva accusato Altman di aver violato l’accordo fondativo della societa’ di intelligenza artificiale dando priorita’ al profitto rispetto ai benefici per l’umanita’. In giugno aveva presentato poi un’altra accusa di pratiche commerciali sleali e di manipolazione. OpenAI e’ governata da un consiglio no profit, ma ha avviato il processo di conversione in una societa’ for profit.


L’aggressione legale di Musk arriva, mentre il miliardario consolida il suo ruolo di stretto consigliere del presidente eletto Donald Trump.

Panetta: frammentazione rischia di costare oltre 6% di Pil globale

Panetta: frammentazione rischia di costare oltre 6% di Pil globaleRoma, 15 nov. (askanews) – Informazione, innovazione, flessibilità e cooperazione internazionale. Sono i quattro “pilastri” su cui secondo il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, bisogna agire per contrastare i rischi di frammentazione su economia e finanza globali. In caso di “scenari estremi”, la frammentazione potrebbe costare fino a oltre il 6% del Pil mondiale, ha avvertito nel suo intervento di apertura del seminario organizzato a Roma su questi temi dall’istituzione di Via Nazionale, nell’ambito delle iniziative del G7.


E “i costi della frammentazione non sono solo economici. In ballo ci sta molto: dai progressi sociali alla cooperazione internazionale. E la libertà – ha avvertito – la libertà di scambiare beni e servizi, di gestire oltrefrontiera e di condividere conoscenze e idee”. (segue)

Gentiloni: l’impatto del superbouns è stato più negativo che positivo

Gentiloni: l’impatto del superbouns è stato più negativo che positivoRoma, 15 nov. (askanews) – I continui aumenti attesi sul rapporto debito-Pil dell’Italia sono “in parte consistente dovuti al protrarsi dell’impatto di quello che noi italiani chiamiamo il Superbonus” sull’edilizia. “E quindi credo sia abbastanza assodato, traendo un po’ le somme, che nell’insieme questa misura, che pure avere delle ragioni comprensibili, è uscita un po’ fuori dal controllo e ha avuto un impatto certamente più negativo che è positivo”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo ad una domanda durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove previsioni economiche.

Superbonus, Gentiloni: impatto certamente più negativo che positivo

Superbonus, Gentiloni: impatto certamente più negativo che positivoRoma, 15 nov. (askanews) – I continui aumenti attesi sul rapporto debito-Pild ell’Italia sono “in parte consistente dovuti al protrarsi dell’impatto di quello che noi italiani chiamiamo il Superbonus” sull’edilizia. “E quindi credo sia abbastanza assodato, traendo un po’ le somme, che nell’insieme questa misura, che pure avere delle ragioni comprensibili, è uscita un po’ fuori dal controllo e ha avuto un impatto certamente più negativo che è positivo”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo ad una domanda durante la conferenza stampa di presentazione delle nuove previsioni economiche.

Ue conferma stima crescita eurozona 2024 a 0,8%, lima 2025 a 1,3%

Ue conferma stima crescita eurozona 2024 a 0,8%, lima 2025 a 1,3%Roma, 15 nov. (askanews) – La Commissione europea ha confermato allo 0,8% la previsione di crescita dell’intera eurozona per quest’anno, mentre ha ritoccato al ribasso all’1,3% quella per il prossimo anno, sul 2026 prevede un più 1,6%.


Al tempo stesso l’esecutivo comunitario prevede che l’inflazione media dell’area euro si smorzi al 2,4% quest’anno, al 2,1% nel 2025 e all’1,9% del 2026 (lievemente inferiore quindi all’obiettivo della Bce, pari al 2% simmetrico). Nelle stime precedenti, risalenti al 15 maggio, Bruxelles prevedeva una crescita dell’eurozona all’1,4% nel 2025, assieme all’inflazione al 2,5% quest’anno e al 2,1% sul 2025.

Ue migliora stime conti Italia, deficit sotto 3% Pil in 2026

Ue migliora stime conti Italia, deficit sotto 3% Pil in 2026Roma, 15 nov. (askanews) – Luci e alcune ombre sui conti pubblici dell’Italia dalla commissione europea. Da un lato migliorano le previsioni sul deficit-Pil, stimato in calo al 3,8% quest’anno e poi in ulteriore riduzione al 3,4% il prossimo ma soprattutto al 2,9% – al di sotto quindi della soglia del 3%stabilita dal Patto di stabilità e di crescita – già dal 2026.


Migliorate anche le previsioni sul debito pubblico, tuttavia continuano a mostrare una dinamica di aumento: al 136,6% quest’anno (dal 134,8% del 2023), al 138,2% nel 2025 e al 139,3% nel 2026. Nelle precedenti previsioni, risalenti al 15 maggio, Bruxelles stimava un deficit 2024 al 4,4% e un 4,7% sul prossimo anno. Per il debito pubblico era indicato il 138,6% quest’anno e il 141,7% il prossimo.


Nel capitolo sulla Penisola inserito delle previsioni economiche autunnali, la Commissione spiega che il venir meno delle spese collegate al Superbonus sull’edilizia e la solidità delle entrate fiscali sono alla base della riduzione rilevante del deficit di quest’anno. Al tempo stesso il debito è previsto in aumento sempre a causa del Superbonus, dato l’impatto differito dei crediti legati all’incentivo che hanno gonfiato i deficit fino al 2023.

Cina: produzione industriale ottobre delude (+5,3%), giù prezzi case

Cina: produzione industriale ottobre delude (+5,3%), giù prezzi caseRoma, 15 nov. (askanews) – Delude le attese la produzione industriale cinese che ad ottobre cresce del 5,3%, in leggera frenata rispetto al +5,4% di settembre e sotto le previsioni degli analisti che si attendevano un +5,5%.


Dai dati macroeconomici diffusi questa notte emerge anche la conferma della crisi del mercato immobiliare nazionale con i prezzi delle case che continuano ad accelerare la discesa segnando un -5,9% ad ottobre dopo il -5,8% di settembre. Segnali positivi dalle vendite al dettaglio che crescono del 4,8% dopo il +3,2% di settembre e battono le attese di un punto percentuale. Disoccupazione in leggero miglioramento al 5,0% dal 5,1% di settembre.

Auto, Stellantis: nessuna chiusura di siti e nemmeno licenziamenti in Italia

Auto, Stellantis: nessuna chiusura di siti e nemmeno licenziamenti in ItaliaRoma, 14 nov. (askanews) – “Stellantis non intende chiudere nessun stabilimento in Italia, così come non ha nessuna intenzione di fare licenziamenti collettivi. Stellantis ha un piano per l’Italia, che è stato condiviso coi nostri partner sindacali, e che oggi condividiamo a questo tavolo”. Lo ha detto Giuseppe Manca, responsabile risorse umane di Stellantis Italia, illustrando il piano industriale per l’Italia al tavolo in corso al Mimit. Nel 2025 sarà effettuato il reshoring della 500 ibrida a Mirafiori, inoltre sarà dotata di una nuova batteria anche la versione BEV, ha ricordato Manca. Con un investimento di 240 milioni di euro sta nascendo il Mirafiori Automotive Park 2030, che, oltre alle carrozzerie, include lo stabilimento eDCT che attualmente occupa 852 persone rispetto alle 500 previste, 20 turni settimanali e una produzione che a regime raggiunge 600.000 unità all’anno A Melfi, ha proseguito il responsabile delle risorse umane di Stellantis Italia, grazie alla piattaforma Stella Medium, nei prossimi due anni, accanto al mantenimento di Jeep Renegade (fino al 2026) inizierà la produzione della Jeep Compass, BEV e ibrida, di due modelli DS e della nuova Lancia Gamma, che segna il ritorno del marchio in questo segmento di mercato. Un totale di cinque modelli. In particolare, nel primo quarter del 2025 uscirà la prima DS e nel terzo quarter del 2025 la nuova Jeep Compass Elettrica. Nel primo quarter del 2026 arriverà la seconda vettura DS, nel secondo quarter 2026 la Jeep Compass Ibrida e nel terzo quarter 2026 la nuova Lancia Gamma. A Cassino, sulla nuova piattaforma Stella Large, saranno prodotte la nuova Stelvio (2025) e la nuova Giulia (2026), in versione BEV; più un ulteriore modello negli anni successivi. La Maserati Grecale andrà oltre il 2030. A Pomigliano, grazie anche a una normativa Euro 7 rivista, risultato per il quale Stellantis ha ringraziato di nuovo il Governo per la sua azione in Europa, Manca ha affermato che è stata prolungata la Panda fino al 2029, data oltre la quale si sta lavorando alla possibilità di un nuovo progetto su cui ancora stiamo verificando la possibilità all’interno del gruppo. Nel frattempo, prosegue la produzione di Hornet e Tonale almeno fino al 2027 Ad Atessa, Stellantis Pro One, la divisione dei veicoli commerciali di Stellantis, ha appena rinnovato interamente la gamma dei VAN e Atessa, stabilimento storico in cui si producono i furgoni di grandi dimensioni del gruppo e il più grande impianto europeo di veicoli commerciali leggeri, continua ad essere centrale per Stellantis. Nello stabilimento di Atessa è stata avviata la produzione dei nuovi furgoni di grandi dimensioni (Large VAN) di Stellantis Pro One, adesso anche in versione BEV. Nel 2030 arriverà ulteriori novità. A Modena, l’amministratore delegato è stato in visita alla sede Maserati per un incontro di lavoro con il nuovo ceo Santo Ficili, il team di gestione e i partner sindacali. Obiettivo della giornata è stato costruire un dialogo per favorire una crescita sostenibile e redditizia di Maserati, unico marchio di lusso di Stellantis, fondato su eccellenza, innovazione e design. Maserati, in fase di transizione verso l’elettrificazione con il programma Folgore per i modelli Grecale, GranTurismo e GranCabrio, offre anche motorizzazioni ICE e mild hybrid. Al vertice della gamma ci sono la MC20 e la MC20 Cielo, con motore Nettuno V6. L’intera gamma attuale e futura di Maserati sarà prodotta al 100% in Italia. Sul fronte degli altri stabilimenti, le meccaniche stanno lavorando regolarmente e, sul fronte di Termoli, continueremo in modo significativo la produzione dei motori GME, soprattutto per gli Stati Uniti, e dei motori GSE per i veicoli ibridi come 500 o Panda.

Meta, maximulta Ue (798 mln) per abuso posizione dominante Facebook

Meta, maximulta Ue (798 mln) per abuso posizione dominante FacebookRoma, 14 nov. (askanews) – Maxi multa dall’Antitrust europeo a Meta, la casa madre di Facebook e Instagram. La Commissione Ue ha comminato una sanzione da 797,72 milioni di euro per violazione delle normative sulla concorrenza: secondo quanto riporta un comunicato, il gruppo avrebbe illecitamente collegato le inserzioni pubblicitarie di Facebook Marketplace al social network Facebook, imponendo condizioni inique sulle inserzioni di altri provider.


La Commissione europea è partita dalla constatazione che Meta è l’operatore dominante del mercato pubblicitario tramite i social network. E secondo l’Antitrust comunitario il gruppo ha abusato di questa posizione dominante. “Tutti gli utenti Facebook hanno automaticamente accesso e vengono sistematicamente esposti a Facebook Marketplace, che lo vogliono meno. La Commissione – si legge – ritiene che i concorrenti di Facebook Marketplace Possano subire impedimenti, dato che il collegamento (Facebook-Facebook Marketplace) assicura un vantaggio distributivo consistente che i concorrenti non possono pareggiare”. Un altro elemento nel mirino sono le condizioni imposte agli altri operatori di inserzioni pubblicitarie che utilizzano le piattaforme Meta, sia Facebook e Instagram. Queste ultime, secondo la Ue, consentono al gruppo di raccogliere dati generati da altri inserzionisti “unicamente a vantaggio di Facebook Marketplace”.


La decisione di oggi segue la procedura avviata nel giugno del 2021 che venne eseguita nel dicembre del 2022 da una comunicazione di addebiti, a cui Meta rispose nel giugno dello scorso anno. “Ora Meta deve mettere fine a questi comportamenti”, afferma la vicepresidente della commissione europea uscente, Margrethe Vestager, responsabile della concorrenza e citata nel comunicato.