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Bce: inflazione 2024 stabile, settembre buon momento per agire su tassi

Bce: inflazione 2024 stabile, settembre buon momento per agire su tassiMilano, 22 ago. (askanews) – Il Consiglio direttivo della Bce prevede un livello dell’inflazione “intorno ai livelli attuali per il resto dell’anno” per poi scendere “verso l’obiettivo del 2% nella seconda metà del 2025 e stabilizzarsi nel 2026”. E’ quanto si legge nei verbali della riunione del 17-18 luglio in cui è stato deciso di lasciare i tassi invariati.


Quanto all’andamento dell’economia dell’Eurozona “ha continuato a espandersi nel secondo trimestre del 2024”, guidata dal settore dei servizi, mentre costruzioni e attività manifatturiera ed esportazioni hanno mostrato segnali di rallentamento. In generale l’impatto sull’inflazione della crescita dei salari è stato compensato dai profitti. La politica monetaria mantiene restrittive le condizioni di finanziamento. Allo stesso tempo, le pressioni sui prezzi sono ancora elevate, così come l’inflazione dei servizi e l’inflazione headline che continuerà a rimanere al di sopra dell’obiettivo fino al 2025. Segnali secondo il consiglio che “l’ultimo miglio della disinflazione sarà più impegnativo” da raggiungere e che il compito di riportare l’inflazione in modo sostenibile all’obiettivo del 2% “non è ancora assicurato, nonostante i significativi progressi compiuti”.


Con l’inflazione in calo “solo gradualmente”, il Consiglio ha ritenuto di adottare “un approccio cauto” a luglio giustificato anche dalle “incertezze sull’evoluzione di salari, profitti, produttività e inflazione dei servizi”. Parametri che necessitano di ulteriore monitoraggio dei dati che saranno disponibili per la prossima riunione di settembre. Un approccio cauto inoltre permetterà al Consiglio direttivo di seguire “un percorso più graduale di riduzione dei tassi di riferimento se l’inflazione fosse più persistente di quanto attualmente previsto”. I membri del Consiglio hanno sottolineato di essere determinati a mantenere “i tassi di riferimento sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere” l’obiettivo di un’inflazione al 2%. È stato inoltre ritenuto importante mantenere un approccio “dipendente dai dati e riunione per riunione” per determinare il livello e la durata appropriati dei tassi.


“Non dovrebbe esserci impegni preventivi” sui tassi poiché “il ritmo esatto con cui l’inflazione tornerà all’obiettivo rimane incerto. Tuttavia, è stato ritenuto importante anche tenere d’occhio l’economia reale”. In conclusione “la riunione di settembre è stata ampiamente considerata un buon momento” per rivalutare il livello dei tassi. La riunione “dovrebbe essere affrontata con una mente aperta, il che implica anche che la dipendenza dai dati non equivale a concentrarsi eccessivamente su dati specifici e singoli”.


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Urso: su caso formaggio spazio per soluzione negoziale Ue-Cina

Urso: su caso formaggio spazio per soluzione negoziale Ue-CinaRimini, 22 ago. (askanews) – “C’è ancora il tempo nelle prossime settimane per lavorare insieme a una soluzione negoziale”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rispetto alle misure di “ritorsione commerciale” che la Cina ha annunciato sui formaggi europei.


“Credo che vi sia ancora il tempo nelle prossime settimane per lavorare insieme a una soluzione negoziale – ha spiegato Urso durante una conferenza stampa al Meeting di Rimini -, che punti a una condivisione di misure che servono a ripristinare condizioni di concorrenza leale, dove fossero accertati i casi di violazione secondo le norme del Wto”. Questo, ha aggiunto Urso “lo devono fare la Commissione Ue e il governo cinese. Quindi, mi auguro che si giunga a una soluzione negoziale condivisa con l’obiettivo di una concorrenza leale, perché il mercato deve essere libero ma equo”.

Meeting, Sbarra: investire su crescita è strada per ridurre debito

Meeting, Sbarra: investire su crescita è strada per ridurre debitoRimini, 22 ago. (askanews) – “E’ condivisibile l’analisi del governatore di Bankitalia Panetta: investire sulla crescita e su una maggiore produttività è la strada per ridurre il debito. Per questo servono relazioni industriali più partecipative, incentivi alla contrattazione decentrata, infrastrutture materiali e immateriali, formazione e competenze, una forte riduzione delle tasse per lavoratori, pensionati, imprese che assumono ed investono in innovazione e ricerca. Occorre dare una direzione sostenibile all’evoluzione del sistema produttivo e dei rapporti commerciali”. Lo ha detto oggi il leader Cisl Luigi Sbarra intervenendo al Meeting di Rimini

Manovra, Tajani: ridurre pressione fiscale, continuiamo con taglio cuneo

Manovra, Tajani: ridurre pressione fiscale, continuiamo con taglio cuneoRoma, 22 ago. (askanews) – “Dobbiamo pensare come la prossima manovra possa contribuire a ridurre la pressione fiscale, continuando col taglio del cuneo, dobbiamo parlare di come aiutare ancora le giovani madri, come possiamo anche lavorare per aiutare i giovani”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Meeting di Rimini.


“Dobbiamo dare una prospettiva a questi ragazzi, per questo dobbiamo finanziare i fondi che garantiscono prestiti per lo studio, prestiti per la prima casa Anche nella prossima manovra, dobbiamo lavorare guardando al futuro”, ha aggiunto il vicepremier. “E poi c’è il tema delle pensioni minime che vanno aumentate. Il percorso è quello di arrivare a 1.000 euro alla fine della legislatura, però bisogna ancora fare un piccolo passo”.

Urso: il governo ha fatto sua parte, Stellantis no. Deve rispondere

Urso: il governo ha fatto sua parte, Stellantis no. Deve rispondereRoma, 22 ago. (askanews) – “Il governo ha fatto la sua parte Stellantis no, questa è la situazione attuale. E’ Stellantis che deve dare la risposte e anche a breve”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al Meeting di Rimini.


“E deve rispondere a breve” ha aggiunto “se a breve ad esempio non ci risponde sulla gigafactory a Termoli le risorse, che sono del Pnrr, le daremo ad altri. Non possiamo perdere le risorse del Pnrr perchè Stellantis non ci risponde”. Risposte, ha proseguito, “per raggiungere l’obiettivo di un milione di auto che Tavares stesso ha detto. E’ loro che devono rispondere”.

Bauli investe 82 mln nel biennio 2024-25 e punta a 1 mld fatturato nel 2030

Bauli investe 82 mln nel biennio 2024-25 e punta a 1 mld fatturato nel 2030Milano, 22 ago. (askanews) – A un secolo dalla nascita – la fondazione è del 1922 – il gruppo Bauli ridisegna la propria struttura e il portafoglio prodotti ponendosi l’obiettivo di raggiungere il miliardo di fatturato entro il 2030. Una strategia, spiega l’azienda nota per prodotti da ricorrenza come il pandoro o merendine come il Buondì, che si basa su tre direttrici: la diversificazione e l’innovazione delle categorie di prodotto, dei canali di vendita e il rafforzamento della presenza nei mercati esteri chiave.


Questa nuova strategia porta la firma dell’amministratore delegato Fabio Di Giammarco arrivato poco più di un anno fa alla guida del gruppo veronese presieduto da Michele Bauli, che conta a oggi 1.300 dipendenti, sette stabilimenti produttivi, di cui sei in Italia e uno in India (Baramati), e un fatturato consolidato al 2022/2023 di 634 milioni di euro. Di fronte a un mercato bakery sfidante, caratterizzato da frammentazione e polarizzazione dei prezzi, dove tuttavia l’88% delle aziende italiane sono impegnate in investimenti strategici soprattutto in ricerca e sviluppo (report EY-SWG), il gruppo Bauli nel biennio 2024-25 ha deciso di investire circa 82 milioni di euro dotandosi di una brand architecture che semplifica la struttura. Al centro di questo passaggio i due brand di riferimento, Bauli e Motta, quest’ultimo acquisito nel 2010 (insieme ad Alemagna). Per entrambi il nuovo piano strategico prevede una trasformazione e un riposizionamento.


Bauli, forte del suo livello di awareness e apprezzamento da parte dei consumatori, diventerà la “capogruppo”, ottimizzando la propria offerta e andando a includere anche alcuni prodotti storici come Buondì e Girella. Il Dna del marchio sarà ricostruito attorno al concetto del lievito madre, ingrediente base dell’azienda con più di 100 anni di vita. Motta, invece, subirà un vero e proprio riposizionamento: con la sua expertise pasticcera su alcuni dei prodotti come il Panettone di Milano, diventerà il brand premium del gruppo. Per fare questo, spiega l’azienda veronese, l’approccio sarà focalizzato sulla valorizzazione del business attraverso investimenti in innovazioni dei processi, di prodotto e talenti. Nel dettaglio delle tre direttrici di sviluppo, sul fronte prodotti, Bcontinuerà a diversificare, sviluppando nuove categorie e investendo sull’innovazione di prodotto, rafforzando il posizionamento del gruppo quale azienda sia delle festività sia per “ogni giorno e ogni esigenza”, accelerando lo sviluppo del segmento delle ricorrenze, quello del consumo quotidiano così come quello dedicato ai consumatori con esigenze dietetiche particolari. Sul fronte dei canali, invece, investirà sempre di più nel canale fuori casa e nell’espansione della rete di punti vendita “Minuto Bauli”, che oggi conta oggi 13 attività, dove è possibile gustare il prodotto sfornato al momento. Nuove prospettive anche per i mercati esteri: il percorso di internazionalizzazione subirà un’accelerazione, rafforzando la presenza dell’azienda in mercati chiave, quali Stati Uniti, India e Sud Est Asiatico, ma anche in nuove aree geografiche, come il Sud America e il Medio Oriente.


“Crediamo che attraverso la differenziazione e la creazione di valore per il consumatore, ci sia ancora spazio per crescere sia in Italia che all’estero – afferma Fabio Di Giammarco, ad del gruppo Bauli – Forti della nostra expertise centenaria nel mondo del bakery, guardiamo con entusiasmo agli obiettivi futuri, facendo dell’innovazione a 360 gradi la nostra principale leva strategica per raggiungere nuovi target di consumatori, in diverse occasioni di consumo e di acquisto”.

Ex Ilva, Urso: sentenza Corte Ue basata su dati superati, ma pronti a fermo

Ex Ilva, Urso: sentenza Corte Ue basata su dati superati, ma pronti a fermoRimini, 22 ago. (askanews) – Il governo Meloni è pronto ad affrontare l’eventuale fermo dell’ex Ilva di Taranto a seguito della sentenza della Corte di Giustizia Ue. Lo ha assicurato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che in un’intervista a ilSussidiario.net ha spiegato l’impegno a mettere in sicurezza il sito.


“La sentenza della Corte” europea “si basa su dati ormai superati – ha precisato Urso – Sei mesi fa siamo riusciti a prendere il controllo dell’azienda, a pochi giorni dalla chiusura dell’ultimo altoforno che avrebbe compromesso tutti gli impianti. Abbiamo attivato tutte le procedure per la messa in sicurezza dello stabilimento e la ripresa produttiva e attivato già le procedure per l’assegnazione a nuovi player produttivi”. In merito all’indagine della magistratura nei confronti della gestione Morselli-Mittal ha aggiunto: “Siamo sempre stati fiduciosi nel lavoro delle autorità competenti. Non mi pronuncio quindi su questi profili. Ma spero che faccia riflettere anche chi ha scatenato una campagna per impedire che intervenissimo” ha concluso il ministro.

Ue, Urso: ragione prevarrà su fautori fondamentalismo ecologico

Ue, Urso: ragione prevarrà su fautori fondamentalismo ecologicoRimini, 22 ago. (askanews) – In Europa “il vento è cambiato” e alle ultime elezioni sono stati penalizzati “i fautori del fondamentalismo ecologico”. Per questo “sono fiducioso che prevarrà la ragione sull’ideologia. Occorre coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità produttiva e sociale, per salvaguardare l’impresa e il lavoro”. Lo ha detto in un’intervista a ilSussidiario.net il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che oggi sarà ospite del Meeting di Rimini.


“Il vento è cambiato in Europa. – ha spiegato Urso – Già nella scorsa legislatura europea siamo riusciti a imporre lo stop al dossier Euro 7 e a modificare il pegolamento sul packaging. Il matrimonio di interessi tra Ppe, Sinistra e Verdi è innaturale, non reggerà alla prova perché non corrisponde al volere degli elettori che hanno penalizzato proprio i fautori del fondamentalismo ecologico mentre accresce il nostro peso nelle istituzioni europee”. “Siamo più forti nel Parlamento europeo – ha proseguito il ministro – e molti dei componenti della prossima Commissione saranno espressione di Governi di centrodestra”. Per questo “sono fiducioso che prevarrà la ragione sull’ideologia. Occorre coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità produttiva e sociale, per salvaguardare l’impresa e il lavoro” ha concluso.

Stellantis, Urso: segnali negativi, ma noi pronti a lavoro comune

Stellantis, Urso: segnali negativi, ma noi pronti a lavoro comuneRimini, 22 ago. (askanews) – Il pericolo per gli stabilimenti italiani di Stellantis è tutt’altro che cessato, infatti, “arrivano segnali negativi sul fronte della produzione e del ricorso alla cassa integrazione”. Però il governo è “sempre pronto a un lavoro comune ove ci fosse l’intenzione di accrescere la produzione in Italia”. Lo ha detto in un’intervista a ilSussidiario.net il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che oggi sarà ospite del Meeting di Rimini.


“Stellantis ha presentato un piano Italia che prevede di raggiungere il milione di veicoli come avevamo concordato con Tavares nel primo incontro, oltre un anno fa – ha ricordato Urso – Ma nel frattempo riceviamo segnali negativi sul fronte della produzione e del ricorso alla cassa integrazione e non abbiamo ancora risposte sul destino della gigafactory a Termoli per la quale sono state impegnate risorse del Pnrr. Peraltro, segnali negativi arrivano persino dagli Stati Uniti. Siamo però sempre pronti a un lavoro comune ove ci fosse l’intenzione di accrescere la produzione in Italia”. E in merito alla polemica sulla remunerazione dell’amministratore delegato Tavares e sugli alti dividendi degli azionisti, il ministro ha ribadito quanto ricordato nel suo intervento ai 125 anni della Fiat: “La nostra Costituzione, all’articolo 1, prevede che la Repubblica italiana è ‘fondata sul lavoro’ e che ‘il profitto è legittimo, ma non a ogni costo’”. Quindi “ci aspettiamo che Stellantis si assuma la responsabilità sociale di rilanciare l’automotive in Italia”.

Tomasi (Aspi): Dl riforma concessioni è ottimo punto di partenza

Tomasi (Aspi): Dl riforma concessioni è ottimo punto di partenzaRimini, 21 ago. (askanews) – “Il disegno di Legge in tema di riforma delle concessioni è un ottimo punto di partenza, materia per il confronto tra istituzioni, autorità e concessionari che si svilupperà da qui ai prossimi mesi. Un testo che lascia intravedere i giusti presupposti affinché i gestori possano realizzare le grandi sfide poste dalla mobilità del futuro indispensabile per la crescita del Paese. Piena sinergia con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Governo nel segno di obiettivi comuni”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, intervenendo a un incontro al meeting di Rimini.


“La rigenerazione della rete autostradale resta la nostra stella polare – ha spiegato Tomasi -. Giorno dopo giorno lavoriamo per rendere l’asset in gestione sempre più rispondente alle esigenze della nuova mobilità, tra ammodernamento dell’infrastruttura, potenziamento dei nodi cruciali del Paese e sviluppo di nuove tecnologie, nel segno della sicurezza e dell’efficienza”. Anche quest’anno Autostrade per l’Italia, tra i primi concessionari di costruzione e gestione di autostrade a pedaggio in Europa con circa 3mila km di rete, è partner ufficiale dell’edizione 2024 del Meeting di Rimini. Prosegue una partnership ultraventennale che sottolinea l’attenzione del Gruppo rispetto agli appuntamenti centrati sulle persone, sull’innovazione e sulla mobilità sostenibile.