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Usa, Tesla balza a capitalizzazione di 1.000 mld dopo vittoria Trump

Usa, Tesla balza a capitalizzazione di 1.000 mld dopo vittoria TrumpNew York, 08 nov. (askanews) – Le azioni di Tesla sono salite di oltre il 6% nelle contrattazioni di meta’ mattina di venerdi’, spingendo per la prima volta la capitalizzazione di mercato del produttore di veicoli elettrici oltre mille miliardi di dollari, entrando nel club dei trilionari.


Gli investitori hanno valutato positivamente il coinvolgimento di Elon Musk, Ceo dell’azienda con il neoeletto presidente Donald Trump. Con Trump in carica, Musk e la sua azienda automobilistica riceveranno probabilmente meno controlli dalla Securities and Exchange Commission e dal Dipartimento di Giustizia, che stanno esaminando la tecnologia di assistenza alla guida di Tesla . Se Musk ricevesse un incarico di governo per ridurre la spesa pubblica, potrebbe prendere di mira il National Labor Relations Board, il che toglierebbe un po’ di potere ai sindacati, anche se i dipendenti statunitensi di Tesla non aderiscono a nessuna sigla.

Wall Street, record DJ sopra 44mila punti ancora in scia a Trump

Wall Street, record DJ sopra 44mila punti ancora in scia a TrumpRoma, 8 nov. (askanews) – Record dell’indice Dow Jones a Wall Street, dove si profila il più forte bilancio settimanale di rialzi. L’azionario Usa è stato proiettato in positivo dal trionfo di Donald Trump alle presidenziali e dalla parallela affermazione dei repubblicani al Congresso. L’indice Dow Jones supera per la prima volta la soglia psicologica dei 44.000 punti nel pomeriggio si attesta in rialzo dello 0,61%. L’S&P 500 guadagna uno 0,30% mentre il Nasdaq, che ieri aveva registrato un rally, è il ripiegamento dello 0,21%.

Ferrovie, AV/AC Napoli-Bari, Ferrante:sprint lavori, ultimata entro 25

Ferrovie, AV/AC Napoli-Bari, Ferrante:sprint lavori, ultimata entro 25Napoli, 8 nov. (askanews) – “L’Alta velocità/Alta capacità Napoli-Bari verrà realizzata nel rispetto del cronoprogramma stabilito grazie ad un nuovo sprint sui lavori. Si tratta di un’opera da 6 miliardi di euro, finanziati anche con fondi Pnrr, che rappresenta un Sud in grado di correre dopo anni di immobilismo”. L’ha detto il sottosegretario al Mit, con delega alle Opere commissariate, Tullio Ferrante, a margine del sopralluogo eseguito questa mattina sulla tratta Cancello-Frasso Telesino della linea Alta velocità/Alta capacità Napoli-Bari. “Qui stanno operando le migliori maestranze e le più avanzate capacità ingegneristiche del Paese, sorrette dalla ferma volontà istituzionale di modernizzare le infrastrutture del Mezzogiorno: la nostra politica del fare è la miglior garanzia contro l’anatema dei ritardi lanciato da chi non vuole veder crescere questo Paese”, ha aggiunto Ferrante che è stato accompagnato da Roberto Pagone, commissario straordinario dell’opera, dai dirigenti e tecnici Rfi (Gruppo FS) e dalle rappresentanze delle imprese appaltatrici.


Il sottosegretario è stato il primo a percorrere il tratto realizzato, per circa 16 km, sia all’aperto che in sotterraneo, a bordo di un carrello ferroviario. “I lavori della tratta Cancello-Frasso, grazie alle misure attuate in sinergia tra Rfi e appaltatore per superare le criticità emerse in corso d’opera, procedono spediti e saranno ultimati nel 2025, rendendo finalmente possibile il collegamento diretto tra Napoli e Bari in poco più di due ore e mezza. Nel mentre, resta confermato anche l’obiettivo di attivare l’intera linea entro l’orizzonte del 2028. La mia attenzione, così come quella del Mit e del Governo, è massima su una delle grandi infrastrutture del Paese a cui stiamo lavorando per rilanciare lo sviluppo economico e sociale dei nostri territori e che potenzierà il corridoio europeo ‘Scandinavia-mediterraneo’ della rete Ten-T. L’alta velocità Napoli-Bari non fungerà solo da cerniera strategica tra i due versanti del nostro Paese, ma sarà essenziale per proiettare il Sud verso il centro dell’Europa”, ha concluso Ferrante.

Assicurazioni, boom di recalmi in Italia: +19% nel I semestre

Assicurazioni, boom di recalmi in Italia: +19% nel I semestreRoma, 8 nov. (askanews) – Boom di reclami contro le compagnie di assicurazioni, in particolare sull’RC Auto. Nel primo semestre di quest’anno le imprese di assicurazione italiane ed estere che operano in Italia hanno ricevuto dai consumatori 62.330 reclami, con un incremento del 18,9% rispetto all’analogo periodo del 2023. Lo riferisce l’Ivass, secondo cui il 44,1% dei reclami ha riguardato la r.c. auto, il 41% gli altri rami danni e il 14,9% i rami vita.


L’incremento, prosegue l’autortà con un comunicato, è dovuto principalmente ai reclami ricevuti dalle imprese di assicurazioni italiane (51.782, +20,5%); in aumento, seppure più contenuto (+12,1%), anche i reclami verso le imprese estere. Quanto all’esito, è stato accolto il 33% dei reclami, in pratica uno su tre, l’8% si è concluso con una transazione e il 59% è stato respinto. Il tempo medio di risposta è stato di 22 giorni, ben al di sotto della soglia normativamente prevista di 45 giorni.

Africa, Giorgetti: “Priorità geopolitica chiave per l’Italia”

Africa, Giorgetti: “Priorità geopolitica chiave per l’Italia”Roma, 8 nov. (askanews) – “L’Africa è una priorità geopolitica chiave per l’Italia, come dimostra il lancio del piano Mattei per l’Africa, che introduce un nuovo modello di partnership con i paesi africani basato su equità di cooperazione, interessi condivisi e benefici comuni”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento alla conferenza “Italy and the World Bank Group: Partnering for Africa’s Prosperity”, organizzata a Roma da Banca Mondiale, Banca d’Italia e ministero dell’Economia e delle Finanze.


“Tramite un approccio incrementale, in cui gli obiettivi sono definiti assieme ai nostri partner africani, il Piano Mattei ora coinvolge nove paesi pilota: Algeria, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico e Tunisia”, ha spiegato. E si focalizza “su sei pilastri strategici, identificati come aree vitali di cooperazione: energia, infrastrutture digitali e fisiche, agricoltura, acqua, salute, educazione e formazione”. “Quest’anno la presidenza italiana del G7 si è focalizzata sull’Africa e ha ridato slancio ai negoziati Ida 21 replenishment” (la International Development Association, il ramo della Banca Mondiale che interviene sui Paesi più poveri), “come messo in rilievo dalle dichiarazioni del vertice dei ministri delle finanze del G7 che si è svolto a Stresa”, ha rivendicato Giorgetti.


Il ministro ha spiegato che l’Italia esprime forte sostegno su tre aree chiave. “Primo, la creazione di posti di lavoro e il ruolo del settore privato, perché bisogna assicurare che le imprese locali, incluse le Pmi, possano avere accesso a finanziamenti, risorse e reti”. Secondo, “la fragilità: supportiamo pienamente l’iniziativa dell’Ida per rafforzare gli interventi in aree e paesi fragili e colpiti da conflitti”, ha proseguito. Terzo, l’integrazione regionale: “può contribuire a espandere l’accesso ai mercati e facilitare il commercio intra regionale, tramite miglioramenti dei corridoi di scambi, delle reti di trasporto e delle infrastrutture di energia”.


Giorgetti a menzionato una molteplicità di interventi e iniziative e a citato “l’eccellente cooperazione” che in questi ambiti si è messa in campo con la Banca mondiale.

Tpl, fonti Mit: “Cgil sconcertante, no a mobilitazione selvaggia”

Tpl, fonti Mit: “Cgil sconcertante, no a mobilitazione selvaggia”Roma, 8 nov. (askanews) – “Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma è inaccettabile proclamare una mobilitazione selvaggia e senza tutele per chi ha bisogno di muoversi, di curarsi, studiare o lavorare. Troppi italiani, oggi, sono in difficoltà perché la sconcertante Cgil inneggia alla rivolta sociale guardacaso di venerdì”. Lo affermano fonti del ministero di Infrastrutture e Trasporti.


“Sul fronte del contrasto alla criminalità, con particolare riferimento a stazioni e treni, il Mit è in prima linea come testimoniato dagli investimenti e dai risultati di Fs Security. Il ministro Matteo Salvini – aggiungono le stesse fonti – non consentirà più a minoranze irresponsabili di boicottare l’Italia”.

Africa, Banga (BM): il focus è semplice, creare lavoro per giovani

Africa, Banga (BM): il focus è semplice, creare lavoro per giovaniRoma, 8 nov. (askanews) – Il mio focus sull’Africa è molto semplice: creare lavoro per i giovani. Tutto il resto è interessante, ma se non porti il lavoro per i giovani perdiamo l’opportunità di cambiare il futuro dell’Africa e quello che può essere come continente”. Lo ha affermato il presidente della Banca Mondiale, l’indiano Ajay Banga durante un dibattito alla conferenza “Italy and the World Bank Group: Partnering for Africa’s Prosperity”, organizzata a Roma dall’istituzione di Washington assieme a Banca d’Italia e e ministero dell’Economia e delle Finanze.


“L’Africa ha un dividendo demografico: nei prossimi 10-15 anni ci saranno 1,2 miliardi di giovani pronti per entrare nel mercato del lavoro. Ma sarà un dividendo demografico solo se te ne prendi cura a tutti i livelli”, ha detto.

Panetta: comunità internazionale rafforzi impegno congiunto

Panetta: comunità internazionale rafforzi impegno congiuntoRoma, 8 nov. (askanews) – Di fronte alla frammentazione dell’economia globale, ai rischi di nuove divisioni in blocchi “è essenziale che la comunità internazionale rafforzi il proprio impegno congiunto, superando le divergenze e trovando soluzioni condivise alle sfide che riguardano noi tutti”. Lo ha affermato il governatore della banca d’Italia, Fabio Panetta, nel discorso di apertura nella della conferenza “Italy and the World Bank Group: Partnering for Africa’s Prosperity”, organizzata a Roma assieme a Banca Mondiale e ministero dell’Economia e delle Finanze.


“Oggi la comunità internazionale si trova ad affrontare sfide molto complesse. Gli shock senza precedenti osservati negli ultimi anni, dalla pandemia all’aggressione della Russia all’Ucraina, alla crisi energetica, hanno avuto un impatto significativo sull’economia globale, accentuando gli orientamenti protezionistici emersi in precedenza”, ha osservato. “In passato considerata un processo inarrestabile, la globalizzazione è ora messa a rischio dai conflitti geopolitici che minacciano gli scambi internazionali e la stabilità dell’economia mondiale”. E secondo il governatore “di fronte alla frammentazione del commercio globale, le principali economie sono diventate riluttanti a legarsi commercialmente con paesi con cui non hanno consolidate affinità politiche, economiche e culturali”.


“Questo alimenta il timore che possa riemergere un mondo diviso in blocchi economici, politici e persino militari – ha avvertito – in grado di minacciare quei principi di cooperazione internazionale e multilateralismo che, dopo la Seconda guerra mondiale, hanno sostenuto il progresso economico a livello globale e mantenuto la pace tra le grandi potenze”. L’anniversario di Bretton Woods, ha proseguito Panetta, offre l’opportunità “di riflettere sulla lungimiranza di quei leader che ottant’anni fa si sono incontrati per gettare le basi di un mondo più unito e prospero. È importante riaffermare il nostro impegno in favore dei principi fondamentali della cooperazione internazionale e del multilateralismo, che discendono dall’esperienza di Bretton Woods e sono cruciali per assicurare la pace in un mondo lacerato e diviso”.

Industria, Istat: a settembre produzione -0,4% su mese, -4% su anno

Industria, Istat: a settembre produzione -0,4% su mese, -4% su annoRoma, 8 nov. (askanews) – Produzione industriale in calo in Italia. Per il mese di settembre l’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,4% rispetto ad agosto. Al netto degli effetti di calendario, a settembre 2024 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 4%. I giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a settembre 2023.


Nella media del terzo trimestre il livello della produzione diminuisce dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per i beni intermedi (+1,9%) e i beni strumentali (+1,8%); diminuiscono invece l’energia (-3,8%) e i beni di consumo (-2,5%).


Flessioni tendenziali caratterizzano tutti i comparti: la riduzione è più rilevante per i beni strumentali (-5,1%), i beni intermedi (-4,0%), i beni di consumo (-3,5%) e meno pronunciata per l’energia (-1,6%). I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali più elevati sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+5,9%), la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+1,9%) e l’attività estrattiva (+1,8%). Le flessioni maggiori si rilevano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-15,4%), nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,7%) e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%).


“In termini tendenziali si accentua la contrazione dell’indice corretto per gli effetti di calendario, che perdura da venti mesi”, è il commento dell’Istat.

Mps: utile netto nove mesi sale a 1,57 miliardi (+68,6%)

Mps: utile netto nove mesi sale a 1,57 miliardi (+68,6%)Milano, 8 nov. (askanews) – Mps chiude i primi nove mesi dell’anno con un utile netto pari a circa 1,57 miliardi, in crescita del 68,6% su anno. Il risultato netto ammonta a 407 milioni nel solo terzo trimestre (da 827 mln del trimestre precedente).


Le imposte sul reddito registrano un contributo positivo pari a 470 milioni (6 mln il contributo al 30 settembre 2023), imputabile principalmente alla rivalutazione delle DTA. A fine settembre, il Cet1 ratio fully loaded è in ulteriore miglioramento al 18,3%, con payout ratio al 75%, in crescita di 28 punti base trimestre su trimestre e largamente superiore ai requisiti normativi, sottolinea la banca. Il risultato operativo lordo dei nove mesi si attesta a 1,64 miliardi circa (+13,7%) grazie alla positiva dinamica dei ricavi (+8,3% a 3,03 mld), per la crescita sia del margine di interesse (+4,7%) sia delle commissioni (+10,7%), con un forte contributo del wealth management (+19,6%). I ricavi del solo terzo trimestre risultano in leggera flessione rispetto al trimestre precedente (-1,1%) a seguito del calo delle commissioni nette e degli altri ricavi della gestione finanziaria legato alla tipica stagionalità del trimestre.


La posizione di liquidità operativa presenta un livello di counterbalancing capacity non impegnata pari a circa 31,6 miliardi, inferiore rispetto al 30 giugno 2024 (33,4 mld) e in crescita rispetto al 31 dicembre 2023 (29,8 mld). Al 30 settembre, il patrimonio netto del gruppo e di pertinenza di terzi risulta pari a 11,3 miliardi, in aumento di circa 470 milioni rispetto al 30 giugno 2024.