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Ucraina, Meloni: no Italia a uso missili non è in discussione

Ucraina, Meloni: no Italia a uso missili non è in discussioneMilano, 16 set. (askanews) – “Le autorizzazioni all’utilizzo dei missili di lungo raggio sono decisioni che prendono le singole nazioni che forniscono questi armamenti, tenendo presente le proprie leggi e Costituzioni. Questa decisione in Italia non è in discussione, ed è una decisione presa in condivisione con gli alleati: anche perchè, contrariamente alle interpretazioni che a volte leggo, non è un indietreggiare rispetto al sostegno all’Ucraina”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa con il premier britannico Keir Starmer.


“Anche il presidente Zelensky – ha rivendicato Meloni -ha detto che non chiede all’Italia nulla di più di ciò che l’Italia sta facendo. Ognuno ha i propri riferimenti per prendere questa decisioni, e noi abbiamo preso la nostra. Ma il sostegno italiano all’Ucraina è a 360 gradi e andrà avanti fino a quando sarà necessario ed è una posizione perfettamente condivisa all’interno di tutta la maggioranza di governo”. Quanto alla situazione bellica sul campo, “per noi è importante che Kiev costruisca le migliori condizioni possibili per un tavolo di pace. È quello che abbiamo fatto aiutando l’Ucraina dall’inizio e tutto quello che riesce a fare è benvenuto”.

Migranti, Meloni: con Gb non temiamo di esplorare soluzioni nuove

Migranti, Meloni: con Gb non temiamo di esplorare soluzioni nuoveMilano, 16 set. (askanews) – “Non abbiamo timore ad esplorare soluzione nuove”, nel contrasto alla “immigrazione illegale di massa”. E nell’incontro di palazzo Chigi col premier Keir Starmer “abbiamo parlato del protocollo con l’Albania, al quale il governo della Gran Bretagna guarda con attenzione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni al termine dell’incontro col primo ministro britannico.


Meloni ha citato anche Falcone e Borsellino: “Dobbiamo puntare al cuore di questi traffici: ‘follow the money’, avrebbero detto due grandi giudici anti-mafia, segui i soldi se vuoi colpire le organizzazioni criminali al loro cuore. Un approccio che Italia e Regno Unito hanno condiviso già al G7, per contrastare le organizzazioni che lucrano sulla disperazione delle persone. Per questo scopo si devono utilizzare meglio di quanto non si faccia ora organizzazioni come Interpol ed Europol, ed è una delle questioni che stiamo discutendo”. Inoltre “bisogna affrontare le cause profonde delle migrazioni, con un’attenzione nuova al continente africano, offrire un nuovo modello diverso di cooperazione con le nazioni di origine e transito dei flussi migratori. Vanno implementati anche i rimpatri assistiti”.

Cittadinanza, Schlein: ho firmato referendum per cambiare legge

Cittadinanza, Schlein: ho firmato referendum per cambiare leggeRoma, 16 set. (askanews) – “Ho firmato online il referendum per cambiare la legge sulla cittadinanza. Ci ho messo meno di un minuto. Fatelo anche voi al link nelle storie!”. Lo scrive Elly Schlein sui social network.


“Le associazioni di nuove italiane e italiani – aggiunge – ci chiedono supporto per questo referendum che vuole riportare da 10 a 5 anni di soggiorno legale in Italia il requisito per ottenere la cittadinanza. In linea con tanti paesi europei. Per il Partito democratico chi nasce o cresce in Italia ha diritto alla cittadinanza”. “Ci batteremo per questo – conclude – con la nostra proposta in Parlamento che riconosce la cittadinanza a chi nasce da un genitore che risiede in Italia da almeno un anno, e a chi completa un ciclo di studi in Italia. Intanto firmiamo anche il referendum delle associazioni, che aspettano una riforma da troppo tempo”.

Nuovo scontro Grillo-Conte, fonti M5s: Beppe finta vittima

Nuovo scontro Grillo-Conte, fonti M5s: Beppe finta vittimaRoma, 15 set. (askanews) – Nuovo capitolo dello scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Da ambienti vicini al garante M5s filtra “l’amarezza e la rabbia” del comico genovese per una lettera ricevuta dall’ex premier. La sensazione, spiegano le stesse fonti, è che l’attuale leader pentastellato voglia “emarginare” se non addirittura “fare fuori” Grillo da M5s.


La lettera di Conte è una risposta alla missiva inviata qualche giorno fa dal fondatore del Movimento a lui e al Comitato dei garanti del Movimento 5 stelle (composto dall’ex presidente della Camera Roberto Fico, dall’ex parlamentare Laura Bottici e dall’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, fedelissima del fondatore). Missiva nella quale Grillo ha messo sotto la lente d’ingrandimento tutti i passaggi previsti dall’assemblea costituente e gettato ombre anche sul funzionamento materiale del processo costituente. Ai piani alti del M5S non mostrano sorpresa di fronte a questo nuovo attacco di Grillo e al suo tentativo di ribaltare la questione “passando per vittima”. Rimangono “imperturbabili”, osservando che Grillo ha ormai scelto la strada della “guerriglia legale e mediatica”. Osservano che “da un lato si fa scrivere lettere dagli avvocati per intralciare il processo costituente dall’altro si lamenta delle risposte a tono che le sue diffide sollecitano”.


Da ultimo ha inviato al Movimento una diffida a tutti gli effetti legali “prova malamente ad affossare in anticipo qualsiasi risultato dell’assemblea costituente. E poi una volta arrivata la risposta del Movimento si lamenta inondando tutte le agenzie di finto vittimismo”. “Si tratta dell’ennesima iniziativa di Grillo – spiegano le stessi fonti – volta a impedire lo svolgimento del percorso partecipativo e a delegittimare i risultati”.


Nella lettera Conte si è limitato a rispondere che “non saranno diffide, carte bollate e sgambetti di ogni tipo a fermare questo processo democratico”, specificando inoltre che “queste esternazioni e questi tentativi di delegittimare l’assemblea degli iscritti contrastano con gli specifici obblighi contrattuali che il Garante ha sottoscritto con il M5S per ciò che concerne malleveria e consulenza comunicativa”. Un aspetto considerato non secondario, giacché “questa continua attività di Grillo – che ormai appare sabotatoria – rischiano di danneggiare l’immagine del M5S in un momento in cui tutta la Comunità è intenta a rilanciarsi con grande impegno collettivo”. Grillo – aggiungono fonti del M5S – “dimostri di avere ancora a cuore il Movimento” lasciando che “la comunità si misuri in questo percorso democratico che ha sinora raccolta tanto entusiasmo”. Le stesse fonti non escludono che “questo carteggio verrà pubblicato dal Movimento perché tutta la Comunità possa esserne informata”.

Open arms, Schlein: gravissimo uso della Rai da parte del governo

Open arms, Schlein: gravissimo uso della Rai da parte del governoRoma, 15 set. (askanews) – “Questo continuo attacco da parte del governo alla magistratura è davvero fuori posto: non è opportuno commentare dei processi in corso. Trovo molto grave l’uso da parte del governo del servizio pubblico, della Rai: dopo i 18 minuti di intervista a Sangiuliano, ieri è andato in onda un video di 4 minuti di Salvini senza alcun contraddittorio che abbiamo denunciato in Vigilanza. È gravissimo che la Lega se la prenda col cdr di Rainews. È un governo cui la libertà di stampa non piace, sta scomoda ma è un principio costituzionale”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando alla festa del Pd di Modena.

Centrodestra: accordo politico nazionale con Bandecchi

Centrodestra: accordo politico nazionale con BandecchiRoma, 15 set. (askanews) – “Nella giornata di oggi il centrodestra ha raggiunto un accordo politico nazionale con Alternativa Popolare. Grazie a questa intesa Ap porterà il proprio contributo alla coalizione per le prossime elezioni regionali che si terranno in Liguria, Umbria e Emilia Romagna”. È quanto dichiarano in una nota congiunta i Responsabili Nazionali dell’Organizzazione del partito, Giovanni Donzelli (FdI), Francesco Battistoni (FI), Alessandro Colucci (Noi Moderati), il Vicesegretario della Lega, Claudio Durigon, il Presidente dell’Udc, Antonio De Poli e il Coordinatore Nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi”. È quanto si legge in una nota del centrodestra.


“L’intesa – proseguono – arriva al termine di un lungo e proficuo confronto fra i partiti nel quale si è discusso di come allargare le forze politiche di centrodestra su programmi condivisi con l’obiettivo di ampliare da un lato la base elettorale e, dall’altro, di affrontare con una visione comune di priorità le prossime sfide regionali”. “L’importanza di questo accordo sta nell’aver posto al cento delle nostre interlocuzioni le esigenze dei territori e dei cittadini, valorizzando le esperienze di governo già maturate dal centrodestra a livello locale e nazionale. Inoltre – aggiungono Donzelli, Battistoni, Colucci, Durigon, De Poli e Bandecchi – c’è stata una unanime volontà di coinvolgere attivamente anche le realtà moderate e della società civile che si riconoscono nei valori del centrodestra e nella sua visione politica”.

”Processo a un italiano”, esce versione aggiornata libro Salvini

”Processo a un italiano”, esce versione aggiornata libro SalviniRoma, 15 set. (askanews) – “Processo a un italiano”. Matteo Salvini ripercorre la vicenda OpenArms, dopo la richiesta dei pm di 6 anni di reclusione per l’allora ministro dell’Interno. Salvini racconta cosa successe nell’estate 2019 e ribadisce “le tante opacità nella condotta delle ong”.


“È una versione aggiornata e quantomai attuale” di due capitoli del libro del leader della Lega, “Controvento”, pubblicato per Piemme da Mondadori Libri SpA nel 2024. “Vi racconto questa storia incredibile. Il processo, è bene ricordarlo, è iniziato per il voto del Parlamento. Dopo la crisi di governo che aveva provocato la rottura della Lega con il Movimento 5 Stelle, proprio M5S si era unito alla sinistra (Renzi compreso) per darmi in pasto alla magistratura. Un ministro alla sbarra, non per aver rubato, ma per aver rispettato il programma elettorale col quale avevamo vinto le elezioni del 2018”, scrive Salvini.


Nel libro vengono elencati 13 casi come quello della Open arms che “non risulta abbiano fatto scattare qualche procura”, “non risulta che il ministro dell’Interno dell’epoca, Luciana Lamorgese, sia stata denunciata”: “Voglio essere specifico – chiosa Salvini – elencando episodi che non risulta abbiano fatto scattare qualche procura”. Si tratta di 13 episodi, dal 14 settembre 2019 al 22 settembre 2022, casi che riguardano quindi i governi Conte II e Draghi, entrambi con Lamorgese titolare del Viminale. Nella parte finale del capitolo Salvini si dice “certo che a Palermo i giudici saranno certamente più equilibrati della collega Apostolico”. La giudice Iolanda Apostolico, il 25 agosto del 2018, manifestava con i centri sociali al Molo di Catania mentre al largo delle coste siciliane galleggiava la nave Diciotti che a bordo aveva alcuni immigrati. Apostolico, osserva il vicepremier, è “diventata famosa alla fine del 2023 per aver bocciato il decreto Cutro con l’effetto di rimettere in circolazione alcuni immigrati clandestini, clandestini che il governo Meloni aveva deciso di trattenere nei centri per le espulsioni. Ditemi voi: un giudice apertamente ostile alla linea sull’immigrazione del centrodestra, può giudicare serenamente un provvedimento del centrodestra sull’immigrazione?”.


“Per un caso analogo a quello Open Arms – puntualizza – sono già stato assolto a Catania. ‘Non luogo a procedere’ per aver rallentato lo sbarco di alcuni immigrati dalla nave Gregoretti. Per il gup ‘il fatto non sussiste’. Perfino i pm avevano chiesto il non luogo a procedere. Era il maggio 2021. L’ho fatto e lo rifarei”. Secondo Salvini, “il governo italiano si trova a dover operare anche in un clima interno tutt’altro che semplice. Non mi riferisco solo all’impostazione molto faziosa di gran parte di stampa e televisioni, solide roccaforti del Pd, ma anche per le posizioni di alcuni magistrati”, sottolinea ricordando che “durante il governo Conte 1 l’allora capo dell’associazione nazionale magistrati Luca Palamara intratteneva conversazioni telefoniche con alcuni colleghi in cui attaccava pesantemente il sottoscritto e, a proposito degli sbarchi, arrivava a dire: ‘Salvini ha ragione, ma va attaccato’”.

Open Arms, l’Anm: insinuazioni e reazioni scomposte da esponenti politici e di governo

Open Arms, l’Anm: insinuazioni e reazioni scomposte da esponenti politici e di governoMilano, 15 set. (askanews) – “La Giunta esecutiva sezionale di Palermo dell’Associazione nazionale magistrati esprime solidarietà a tutti i colleghi impegnati nella trattazione del processo a carico del sen. Salvini ed in particolare della Procura della Repubblica di Palermo che hanno rassegnato, con compostezza e diffuse argomentazioni giuridiche, rispettose dei principi dettati dalla normativa sovranazionale e nazionale in materia di salvataggio in mare, le conclusioni di un processo delicato sotto molteplici punti di vista”, lo ha scritto la Anm in una nota.


“Sono state rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella Pubblica Accusa insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di Governo. Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri, indifferenti alle regole che disciplinano il processo, che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche e che costituiscono indebite forme di pressione sui magistrati giudicanti” continua la nota. “Sarà il Tribunale a vagliare la fondatezza dell’accusa, con indipendenza e terzietà, guidato solo dallo scrupoloso rispetto di tutte le norme vigenti in materia. La piena uguaglianza di tutti di fronte alla legge è l’autentica essenza della democrazia, a prescindere dalla carica e dal rilievo politico, ed il processo che si sta celebrando a Palermo è esso stesso un momento di fondamentale democrazia” ha continuato l’associazione.


“Ai colleghi della Procura della Repubblica e del Tribunale di Palermo si ribadisce, pertanto, tutta la nostra solidarietà, nella consapevolezza che sia in questo che in tanti altri casi meno noti, continueranno a svolgere la loro delicatissima funzione in piena libertà ed indipendenza, sine spe nec metu, nell’interesse esclusivo della Repubblica” ha concluso la Anm.

Mattarella: la cultura ha un valore risolutivo per la difesa dell’umanità

Mattarella: la cultura ha un valore risolutivo per la difesa dell’umanitàMilano, 15 set. (askanews) – “In un momento di cambiamenti epocali e di ferite lancinanti procurate dalle guerre, la cultura, nella sua pluralità, assume un valore risolutivo per la difesa dell’umanità”, così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, in occasione della Giornata europea della cultura ebraica.


“Con questo spirito, desidero rivolgere ai promotori e ai partecipanti alle numerose iniziative organizzate in Italia il più sentito apprezzamento, per mantenere vivi l’incontro e il dialogo tra le comunità, tutte parti della famiglia umana, affinché si possa continuare a lavorare insieme al cantiere della pace, dell’amicizia, della libertà” ha aggiunto il capo dello Stato. “Ricorrono venticinque anni dall’istituzione della Giornata europea della cultura ebraica, una manifestazione che nel tempo ha saputo affermarsi come occasione, per tutti, per riscoprire un patrimonio culturale di grande valore, parte integrante della storia europea e italiana” ha evidenziato Mattarella.


“‘Città capofila’ di questa Giornata sarà la Città di Torino, dove una piccola comunità risiedeva dal 1424. La conoscenza è lo strumento fondamentale per superare le degenerazioni dei valori della convivenza civile che i principi fondanti della Repubblica scolpiscono nell’uguaglianza di tutti i cittadini” ha concluso.

Open arms, Salvini: colpevole di aver difeso l’Italia

Open arms, Salvini: colpevole di aver difeso l’ItaliaRoma, 14 set. (askanews) – “A questa nave spagnola non è mai stata impedita la possibilità di andare ovunque tranne che in Italia perché non potevamo più essere il campo profughi di tutta Europa: mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa o processato per aver difeso i confini del proprio paese. L’articolo 52 della Costituzione italiana recita ‘la difesa della patria è sacro dovere del cittadino’. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani, mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data”. Lo afferma Matteo Salvini in un video pubblicato su Instagram in cui commenta la richiesta di sei anni di reclusione da parte dei pm di Palermo nell’ambito del processo Open Arms.


“Sei anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi e difeso l’Italia e gli italiani? Follia. Difendere l’Italia non è un reato e io non mollo, né ora né mai”, scrive Salvini nella didascalia a commento del video nel quale – in giacca e camicia, su sfondo nero – Salvini, assente oggi all’udienza di Palermo, si difende ricostruendo le tappe della vicenda. “Matteo Salvini nato a Milano il 9 marzo 1973, vicepresidente del consiglio e ministro dell’Interno da giugno 2018 a settembre 2019. Oggi sono a processo e rischio il carcere perché in Parlamento la sinistra ha deciso che difendere i confini italiani è un reato”. “Il 29 luglio 2019 – ricorda Salvini nel video – una nave spagnola di una ong spagnola, la Open Arms, salpa da Siracusa diretta a Lampedusa, dove non arriverà mai. Improvvisamente cancella la destinazione dal diario di bordo e si dirige verso le coste libiche. Il primo agosto riesce a intercettare un barcone con dei clandestini a bordo: da quel momento comincia a navigare per il Mediterraneo raccogliendo altri clandestini e puntando verso l’Italia”.


“Il 20 agosto – prosegue il racconto di Salvini – arriverà davanti alle coste siciliane con 164 clandestini a bordo. Nei giorni precdenti aveva testardamente rifiutato ogni richiesta di aiuto e di soccorso, di sbarco in porti diversi rispetto a quelli italiani: hanno detto di no alla Tunisia, a Malta, perfino alla Spagna, lo stato di bandiera. Più di venti giorni di navigazione nel Mediterraneo trattenendo a bordo tutti questi clandestini quando per raggiungere la Spagna sarebbero bastate 72 ore. Questa nave spagnola ha rifiutato per ben due volte lo sbarco dei clandestini in due porti messi a disposizione dalla Spagna e ha rifiutato addirittura il soccorso di una nave militare inviata dal governo spagnolo”. “Durante la navigazione nel Mediterraneo abbiamo sempre soccorso e fatto sbarcare malati, donne incinte e minori a bordo. Insieme ai colleghi di governo avevo firmato il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. Grazie alla mia azione di governo erano diminuiti sbarchi, morti e dispersi nel mar Mediterraneo. Nell’anno precedente al mio arrivo gli sbarchi erano stati 42700, durante il mio mandato al ministero dell’Interno gli sbarchi si sono ridotti fino a 8691. Dopo di me gli sbarchi purtroppo tornarono a salire superando quota 21mila nello stesso periodo”, puntualizza Salvini.