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Governo, Meloni ironica: sono ricomparsa, pronta a fare mio lavoro

Governo, Meloni ironica: sono ricomparsa, pronta a fare mio lavoroRoma, 27 ago. (askanews) – “Eccomi qua! Sono ricomparsa! Richiamate tutte le unità… sono a palazzo Chigi”. Giorgia Meloni, in un video pubblicato su X, ironizza sulle polemiche a proposito della sua “sparizione” estiva di cui si è discusso in questi giorni sulle pagine politiche di qualche giornale.


“Voglio dire – ha proseguito la presidente del Consiglio – che sono grata per aver avuto la possibilità di riposare un po’, di ricaricare le batterie, di passare ovviamente un po’ di tempo con mia figlia. Voglio dire che sono consapevole di essere una persona fortunata, anche per questo, in quella che alcuni… tantissimi osservatori hanno definito ‘la difficile estate della Meloni’, io so che invece le estati difficili sono quelle di altri, di chi invece le vacanze non ha potuto farle. E allora voglio dire a queste persone ma voglio dire a tutti gli italiani che farò buon uso di questa energia che ho potuto mettere da parte in questi giorni, anche se non ho chiaramente mai smesso di fare il mio lavoro, di seguire quello che accadeva, insomma di essere attenta alle mie responsabilità”. “Saprò fare buon uso di questa energia. Sono pronta, grazie, sono pronta a proseguire il mio lavoro, con ancora maggiore determinazione”, ha concluso Meloni.

Autonomia, Calderoli: Forza Italia? Temporali d’agosto

Autonomia, Calderoli: Forza Italia? Temporali d’agostoRoma, 27 ago. (askanews) – “Sinceramente? No. Non sono affatto sorpreso dalle dichiarazioni di Antonio Tajani”. Il ministro leghista per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, promotore della legge sull’autonomia regionale differenziata, in una intervista sul Corriere della sera getta acqua sul fuoco delle polemiche dopo le parole di cautela del vicepremier e segretario di Forza Italia su tempistica e modalità per l’applicazione della nuova normativa.


Tajani ha detto che “vigilerà” sull’Autonomia, ma Forza Italia l’ha approvata: secondo Calderoli “il suo ruolo di bilanciamento tra esigenze del Sud e del Nord richiede questo atteggiamento. Io, con il testimone della mia coscienza, credo possa stare tranquillo. Le esigenze espresse sono contenute nella legge, modificata con emendamenti e ordini del giorno di Roberto Occhiuto e del suo partito. Io intendo mantenere completamente gli impegni, inclusi quelli degli odg”. Alla domanda se a suo parere Forza Italia si stia riposizionando, Calderoli replica ironico: “Nooo… Ogni agosto ci sono le stelle cadenti, i temporali e i fuochi d’artificio nelle sagre. A fine agosto, tutti se ne dimenticano. Ho letto Tajani con attenzione. E la mia priorità è appunto quella di fare i Lep il prima possibile: i primi arriveranno entro l’anno”.


Non è che la cautela di Forza Italia trovi più di una sponda in Fratelli d’Italia? “Se c’è, nei fatti io non l’ho mai trovata. Ogni volta procediamo cum grano salis, di resistenze non ne ho colte”, taglia corto Calderoli.

Autonomia, Regione Campania notifica a Governo ricorso a Consulta

Autonomia, Regione Campania notifica a Governo ricorso a ConsultaRoma, 26 ago. (askanews) – “È stato notificato questo pomeriggio alla presidenza del Consiglio dei ministri il ricorso con il quale la Regione Campania, rappresentata dal professor Francesco Marone, Ordinario di Diritto costituzionale e di giustizia costituzionale presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, in affiancamento all’Avvocatura regionale, chiede alla Corte costituzionale di dichiarare la illegittimità costituzionale della legge Calderoli sull’autonomia differenziata (legge 26 giugno 2024, n. 86, pubblicata nella G.U.R.I. del 28 giugno 2024, n. 150)”. Lo riferisce una nota pubblicata sul sito istituzionale della Regione presieduta da Vincenzo De Luca.


“A sostegno della richiesta, il ricorso – spiega il comunicato – si articola in quindici motivi, riferiti sia al procedimento delineato dalla legge Calderoli per la sottoscrizione delle intese con le singole Regioni, sia ai contenuti e agli effetti delle stesse intese e ai presupposti per l’attribuzione di forme di autonomia più ampie, connessi alla determinazione dei Lep”. Tra i motivi del ricorso, la Campania accusa la riforma di “minare la stessa sovranità dello Stato e rompere l’unità nazionale e l’eguaglianza dei cittadini delle diverse aree del Paese”


(segue)

Meloni: Eriksson ha lasciato un segno indelebile nel calcio

Meloni: Eriksson ha lasciato un segno indelebile nel calcioRoma, 26 ago. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dedicato un post su Facebook a Sven Goran Eriksson, il grande allenatore svedese scomparso oggi. Il testo si apre con la citazione del messaggio di saluto finale di questo protagonista della storia del calcio: “‘Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela’. Si è spento oggi Sven Goran Eriksson, allenatore – ha commentato Meloni – che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio, guidando nella sua lunga carriera anche le panchine di Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, con la quale ha vinto uno storico Scudetto”.


“Lo scorso gennaio aveva annunciato di avere un tumore al pancreas in fase terminale, una malattia che ha affrontato con coraggio e grande umanità. Un pensiero di vicinanza ai suoi familiari e ai suoi cari. Riposa in pace”, ha concluso la premier.

E’ scoppiato un caso politico sui grembiuli scolastici

E’ scoppiato un caso politico sui grembiuli scolasticiRoma, 26 ago. (askanews) – “In un asilo nido pubblico a Guagnano, in provincia di Lecce, il Dirigente scolastico, su proposta della Commissione Pari Opportunità e del garante sulla disabilità della locale amministrazione, nell’ambito di un percorso condiviso, ha deciso di adottare per i bambini iscritti un unico grembiulino di colore verde, per tutti e tutte, al posto di quelli azzurro e rosa. Una scelta semplice, che intende porre l’attenzione sui temi dell’inclusione e della parità di genere. Ma proprio su questa scelta, la destra pugliese e quella nazionale di governo hanno deciso di montare un caso, assurdo e deprimente”. Lo dichiarano in una nota, Ilenia Malavasi, deputata del Pd della Commissione Affari Sociali della Camera e Claudio Stefanazzi, deputato del Pd e vicepresidente commissione parlamentare questioni regionali.


“In un Paese normale”, aggiungono, “la scelta del colore dei grembiulini in un asilo nido non dovrebbe essere certo una notizia. Ma il nostro, evidentemente, non è un Paese “normale”, ma è un Paese dove – anzi – un ex generale si arroga il diritto di stabilire la differenza tra normalità e anormalità, in cui si piangono lacrime di coccodrillo per le vittime di violenze di genere, senza fare nulla per proporre percorsi educativi e didattici che contrastino quelle stesse violenze, e dove anche l’importanza e la bellezza di luoghi quali gli asili nido pubblici – dove questi esistono, considerati i tagli economici inferti in questi mesi al comparto educativo – vengono “sporcate” da ridicoli sussulti identitari”. Così concludono i dem.

Tajani: non c’è possibilità che il governo cada

Tajani: non c’è possibilità che il governo cadaRoma, 26 ago. (askanews) – Il governo non cadrà per mano di Forza Italia. L’ha ribadito oggi il numero uno del partito di centrodestra Antonio Tajani, intervenuto oggi a Non stop news su Radio 102.5.


“Non c’è nessuna possibilità che il governo cada. Ognuno è libero di fare delle proposte, di avere delle idee, nell’ambito di un dibattito. Non siamo un partito unico, io rivendico il diritto di dire ciò che ritengo giusto per tutelare gli interessi del nostro paese. Poi possono esserci differenze, ma io non litigo con nessuno”, ha detto Tajani chiarendo che comunque porrà il tema della cittadinaza, che l’ha portato in rotta di collisione con altre componenti della masggioranza di governo, ma di non ritenerlo “il tema principale”, a fronte di una priorità data alla manovra economica. “Non c’è alcuna ipotesi di problemi per il governo – ha detto ancora Tajani – posti da Forza Italia. Noi siamo leali con gli elettori, siamo leali con gli alleati, abbiamo le nostre idee, nessuno può darci ordine e noi non vogliamo dare ordini ad altri”.

M.O., Nasrallah: non c’è più motivo di ritardare attacchi a Israele

M.O., Nasrallah: non c’è più motivo di ritardare attacchi a IsraeleRoma, 25 ago. (askanews) – La rappresaglia di Hezbollah annunciata da molti giorni per gli attacchi israeliani sul Libano era stata rinviata a causa della “mobilitazione americana e israeliana” e per verificare se la risposta sarebbe arrivata “simultanemente o separatamente” dalle forze “dell’asse della resistenza”, cioè da iraniani, yemeniti, palestinesi e appunto dal partito armato libanese. Lo ha affermato nel suo atteso discorso televisivo il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, secondo la sintesi del suo discorso pubblicata dal liveblog in inglese del quotidiano libanese L’Orient Le Jour.


“Abbiamo anche aspettato – ha affermato – per dare una possibilità ai negoziati (su Gaza, ndr). Oggi è chiaro che Netanyahu sta stabilendo nuove condizioni. Non c’è più motivo di aspettare”. Poi ha aggiunto: “Abbiamo deciso di rispondere individualmente per ragioni che si manifesteranno con il tempo. È chiaro che le trattative e il loro esito sono ancora incerti”. “Come sapete, il nemico israeliano – ha detto il leader del partito armato sciita, facendo riferimento agli attacchi delle scorse settimane – ha lanciato un’aggressione contro la periferia sud di Beirut, superando tutte le linee rosse (…), uccidendo civili, tra cui donne e bambini, e il leader militare Fouad Shukur (…) . La resistenza ha poi affermato la sua determinazione a reagire”. Una reazione che è stata ritardata, ha spiegato, a causa della mobilitazione americana e israeliana, ma “questo ritardo è stato di per sé una punizione per il nemico”, così il quotidiano libanese sintetizza le affermazioni di Nasrallah.

M.O:, Nasrallah: obiettivo nostri razzi una base vicino Tel Aviv

M.O:, Nasrallah: obiettivo nostri razzi una base vicino Tel AvivRoma, 25 ago. (askanews) – “L’obiettivo principale dell’operazione di oggi era la base di Glilot, dove si trova l’Unità 8200. La base presa di mira è a 110 chilometri dal confine libanese e a 1.500 metri da Tel Aviv. Questa è una risposta profonda”. Lo ha detto nel suo discorso televisivo il leader di Hezbollah libanese, Hassan Nasrallah, commentando il lancio di razzi contro il territorio israeliano che oggi ha fatto seguito a un pesante attacco aereo in Libano (“preventivo”, nella definizione usata dall’IDF) delle forze armate di Israele.


“Abbiamo stabilito i criteri per la nostra risposta, inclusa la garanzia – ha sostenuto Nasrallah – che l’obiettivo non siano i civili. Anche se avevamo il diritto di prendere di mira i civili perché i civili sono stati uccisi nei sobborghi meridionali (di Beirut negli attacchi delle scorse settimane nel corso dei quali è stato ucciso Fouad Shukur, uno dei leader militari del partito armato libanese, ndr)”.

Cittadinanza, Valditara: su ius scholae ci sarà punto di sintesi

Cittadinanza, Valditara: su ius scholae ci sarà punto di sintesiRimini, 25 ago. (askanews) – “Credo che al di là di una legittima discussione, dove ognuno legittimamente ha le sue opinioni” sulla riforma della Legge di cittadinanza e sull’eventuale concessione dello ius scholae “ma poi ci sarà sempre un punto di sintesi”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, in una conferenza stampa al Meeting di Rimini.


“Per la mia esperienza di quasi due anni di governo, non c’è stata una volta che in Consiglio dei ministri abbiamo votato a maggioranza – ha aggiunto Valditara -. Ci siamo alla fine sempre compattati, credo che al di là delle legittime differenze questa maggioranza abbia ben chiaro che è qui per cambiare l’Italia, facendo quello che i precedenti governi non hanno saputo fare, a iniziare dalla scuola”.

Meeting, Valditara: potenziare insegnamento italiano è integrare

Meeting, Valditara: potenziare insegnamento italiano è integrareMilano, 25 ago. (askanews) – “La vera integrazione” è potenziare a scuola l’insegnamento dell’italiano per chi non lo sa. Lo ha detto Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito al meeting di Rimini nel panel “L’educazione non è accumulo: le competenze non cognitive”.


“Quando abbiamo scoperto – detto il ministro – sempre grazie alle ricerche di Invalsi, che i ragazzi persino di terza media, stranieri di prima generazione, hanno un tasso di conoscenza della lingua italiana enormemente inferiore rispetto ai loro colleghi italiani, abbiamo capito che quello è un momento di vera discriminazione perché quel ragazzo, che sta nella stessa classe, in realtà è indietro di un anno rispetto al compagno italiano e se noi non andiamo a potenziare l’insegnamento dell’italiano con un percorso di formazione, di reclutamento degli insegnanti, specializzati per insegnare l’italiano a chi non sa una parola della nostra lingua, se non facciamo questo non facciamo vera integrazione”, ha spiegato il ministro.