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Regionali, affluenza in calo: alle 19 ha votato il 31,07%

Regionali, affluenza in calo: alle 19 ha votato il 31,07%Roma, 17 nov. (askanews) – In netto calo l’affluenza alle elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria. Secondo quanto riportato dal portale Eligendo del Viminale alle 19 nelle 5.529 sezioni totali aveva votato il 31,07% degli aventi diritto.


In Emilia Romagna il dato delle 19 è del 30,85%, quasi 30 punti in meno della precedente tornata del 2020 quando alla stessa ora aveva votato il 58,83% degli aventi diritto. E’ stata del 31,22% l’affluenza alle 19 per le elezioni regionali in Umbria. Il dato evidenzia un calo rispetto al 52,78% della precedente consultazione che però si svolse solo nella giornata di domenica mentre questa volta si voterà anche domani dalle 7 alle 15.

Meloni a Lula: imprese italiane investiranno 40 miliardi in Brasile

Meloni a Lula: imprese italiane investiranno 40 miliardi in BrasileRio de Janeiro, 17 nov. (askanews) – Nel corso dell’incontro bilaterale con il presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato che “le imprese italiane hanno intenzione di investire 40 miliardi di euro in Brasile” e ha parlato di “aggiornare gli accordi di partenariato e di cooperazione economica tra i due Paesi”. È quanto si legge in una nota del governo brasiliano.


Meloni e Lula “hanno parlato anche del tema dell’Enel, società a capitale misto a partecipazione dello Stato italiano, e della necessità di progredire nel miglioramento del servizio fornito dall’azienda, soprattutto a San Paolo”. Lula, prosegue la nota, ha spiegato le priorità della presidenza brasiliana nel G20 e ha invitato la Meloni, dopo la sua partecipazione al G20, a compiere una nuova visita in Brasile nel prossimo futuro, promuovendo un incontro d’affari tra i due Paesi.


Meloni ha ricordato che in Brasile ci sono 800.000 cittadini italiani e 30 milioni di discendenti di italiani e, quindi, “questo primo viaggio in America Latina non esaurisce la necessità di una nuova visita in Brasile”.

G20, Meloni-Lula: si lavora a piano azione partenariato strategico

G20, Meloni-Lula: si lavora a piano azione partenariato strategicoRio de Janeiro, 17 nov. (askanews) – Nel corso del bilaterale di oggi a Rio de Janeiro, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva hanno discusso sull’opportunità di concludere un nuovo Piano d’Azione del Partenariato Strategico Italia-Brasile per il quinquennio 2025-2030.


Nel congratularsi per il lavoro portato avanti dalla Presidenza brasiliana, informa Palazzo Chigi, Meloni ha espresso apprezzamento per la sinergia e la continuità assicurata dalle due Presidenze, quella italiana del G7 e quella brasiliana del G20, “sancita dalla condivisione delle priorità tematiche affrontate, a partire da sviluppo, transizione energetica e sicurezza alimentare”. Sul piano bilaterale, è stata manifestata la “comune volontà di continuare a lavorare per rafforzare il partenariato tra Roma e Brasilia, individuando i settori prioritari sui quali focalizzare l’attenzione, a partire da quello economico-commerciale, avvalendosi anche della collaborazione della storica presenza della numerosa Comunità italiana in Brasile. In questo ambito, sono state messe in luce le importanti opportunità nei settori dell’energia e dello sviluppo infrastrutturale”.

Figlio Riina omaggia Totò: “Vivrà sempre”. Interviene Colosimo

Figlio Riina omaggia Totò: “Vivrà sempre”. Interviene ColosimoRoma, 17 nov. (askanews) – “Lui ha vissuto, vive e vivrà sempre in Noi e con Noi”. Così Salvo Riina, 47 anni, il terzogenito di Totò Riina, il capo dei capi della mafia siciliana, ricorda il padre, morto in carcere sette anni fa, il 17 novembre 2017, su Instagram. Nel post una cornice con la foto del boss accanto a un vaso con due fiori rossi.


Quasi seicento like e numerosi i commenti di approvazione: “Un vero uomo d’onore e di famiglia come non ne esistono più”, “Un grande uomo con i veri valori della famiglia: ognuno di noi combatte la propria guerra per la sua famiglia”, “Un grande uomo, non ne nascono più come lui sicuramente”, “Un uomo che sapeva cosa significa il rispetto, potete essere orgogliosi di vostro padre”, “Totò l’imbattibile, l’unico”. Sulla vicenda interviene la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo (Fdi): “Lo Stato ha vinto, Riina ha perso. Un uomo che si è contraddistinto per ferocia e malvagità; ha seminato tanto di quel sangue che nessuna ‘nostalgia’ potrà mai cancellare. ‘Totò è stato battuto’; e di lui non resta che il ricordo di un uomo in fuga, solo e braccato, che alla fine si è dovuto arrendere alla morsa degli inquirenti e delle forze dell’ordine che gli davano la caccia”, scrive su X.

Bengala cadono nel cortile di casa di Netanyahu, 3 arrestati

Bengala cadono nel cortile di casa di Netanyahu, 3 arrestati

Roma, 17 nov. (askanews) – Tre persone sono state arrestate dopo che due razzi di segnalazione sono stati sparati contro la residenza privata del primo ministro Benjamin Netanyahu a Cesarea e sono caduti nel cortile. Lo ha affermato la polizia israeliana citata da Times of Israel. Secondo il canale israeliano Channel 12 News, i tre sospettati sono manifestanti antigovernativi e uno è un alto ufficiale delle riserve delle IDF.

Il filmato dell’incidente pubblicato sui social media da Kan News sembra mostrare i due razzi lanciati in cielo e non direttamente sulla residenza di Netanyahu, cosa confermata da testimoni oculari. Channel 12 ha riferito che i razzi sono caduti nel cortile della casa.

Secondo quanto riferito, l’incidente è avvenuto durante una manifestazione anti-Netanyahu fuori dalla residenza, come ce ne sono state numerose negli ultimi anni, guidata da un gruppo chiamato Moked Caesarea.

Non sono stati segnalati danni nell’incidente e una dichiarazione congiunta degli organi di sicurezza ha sottolineato che Netanyahu e la sua famiglia non erano in casa in quel momento. Nella dichiarazione si aggiunge che un tribunale ha ordinato il silenzio sulla pubblicazione di qualsiasi dettaglio delle indagini o sull’identità dei sospettati per 30 giorni.

L’unità reati gravi Lahav 433 della polizia israeliana e lo Shin Bet stanno indagando sull’incidente, che secondo loro “segna una pericolosa escalation”. Il presidente del parlamento israeliano, Amir Ohana, ha accusato i manifestanti antigovernativi di essere dietro l’incidente. “La scritta era sui muri, nelle strade, nei messaggi incendiari e nelle manifestazioni”, ha affermato, riferendosi alle regolari proteste antigovernative scoppiate all’inizio del 2023.

L’incidente ha suscitato la condanna politica da più parti. Il leader dell’opposizione Yair Lapid e il presidente di National Unity Benny Gantz hanno entrambi rilasciato dichiarazioni in cui condannano l’incidente e invitano le forze dell’ordine a “assicurare i colpevoli alla giustizia”.

Nel frattempo, il ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra, Itamar Ben Gvir, ha dichiarato che “l’incitamento contro il primo ministro Benjamin Netanyahu ha oltrepassato tutti i confini” e che l’incidente “supera un’altra linea rossa”.

“Oggi è un razzo e domani è fuoco vivo”, ha detto, chiedendo di porre fine “all’incitamento contro Netanyahu e la sua famiglia.

Il capo di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, ha affermato che ciò “rappresenta un’escalation nel tentativo di danneggiare le istituzioni democratiche dello Stato di Israele”.

“È necessario dare pieno appoggio allo Shin Bet e alla polizia israeliana nelle indagini e coloro che sono coinvolti devono essere assicurati alla giustizia”, ??ha aggiunto Liberman.

Anche il presidente Isaac Herzog ha espresso una forte condanna, affermando di aver parlato con il capo dello Shin Bet Ronen Bar e ha sottolineato “l’urgente necessità di indagare e di trattare i responsabili dell’incidente il prima possibile”.

Secondo Herzog, Bar lo ha informato che l’incidente era considerato una “pericolosa escalation” e che veniva trattato con la massima serietà.

“Non si deve permettere che le fiamme divampino. Sto di nuovo mettendo in guardia contro un aumento della violenza nella sfera pubblica”, ha scritto Herzog.

Nel frattempo, il ministro della Giustizia Yariv Levin ha denunciato l’incidente come l’ultimo “anello di una catena di azioni violente e anarchiche, il cui scopo è quello di provocare l’assassinio del primo ministro e il rovesciamento del governo eletto per mezzo di un violento colpo di stato”.

Levin, il principale sostenitore del piano di revisione giudiziaria del governo, ora accantonato, ha dato la colpa “all’applicazione selettiva delle leggi da parte delle autorità”. Il ministro della giustizia ha affermato di aver guidato la carica per “cambiare radicalmente le cose”, inclusa la composizione dell’Alta Corte di giustizia.

Gasparri: il silenzio elettorale non esiste più, la Rai l’ha violato

Gasparri: il silenzio elettorale non esiste più, la Rai l’ha violatoRoma, 17 nov. (askanews) – “Esisteva, un tempo, il silenzio elettorale. Mentre le urne erano aperte, nella immediata vigilia, non si poteva fare propaganda elettorale. E, invece, il servizio pubblico radiotelevisivo ha rotto questo principio che, in effetti, nell’epoca dei social e di tante forme di comunicazione appare superato”. Lo dichiara il responsabile nazionale Enti Locali di Forza Italia, Maurizio Gasparri.


“Pertanto – aggiunge – unendomi a quello che fanno le altre realtà istituzionali, penso che sia legittimo fare propaganda anche oggi e invitare gli elettori a ricordarsi che si vota in Umbria, in Emilia-Romagna e di andare a votare per i candidati presidenti Tesei ed Ugolini ma, soprattutto, per le liste ed i candidati di Forza Italia. Siamo cresciuti e abbiamo rafforzato il nostro radicamento territoriale e facciamo la differenza nel centrodestra. È giusto fare appelli fino all’ultima ora, ricordando che si vota fino a domani, lunedì, alle ore 15:00. E votare Forza Italia vuol dire fare la scelta giusta”.

L’Anm denuncia attacchi per assoggettare i giudici alla politica

L’Anm denuncia attacchi per assoggettare i giudici alla politicaRoma, 17 nov. (askanews) – Quanto registrato nelle ultime settimane, con le polemiche nei confronti dei magistrati, “si tratta di un attacco alla giurisdizione strumentale a screditare la magistratura per preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità affidato dalla Costituzione alla magistratura”. Lo spiega il Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati in un documento approvato all’unanimità. “E’ prerogativa della giurisdizione l’interpretazione delle leggi, tenendo conto della gerarchia di valori espressa dalla Carta Costituzionale tra i quali i principi di primazia del diritto europeo e di separazione dei poteri”.


Agli “attacchi” – continua l’Anm – “sono seguite operazioni di indebita ricostruzione della vita privata dei magistrati autori di quelle decisioni finalizzate a selezionare e rendere pubbliche scelte personali ritenute correlate ai provvedimenti adottati”. Inoltre “il linciaggio mediatico cui un certo giornalismo si è prestato ha colpito i giudici e la loro naturale tensione a decidere liberi dalle proprie convinzioni e passioni: scrutare la vita delle persone, riportando le loro vicende intime, del tutto prive di rilevanza pubblica, è condotta non in linea con l’etica giornalistica”.

Meloni arrivata a Rio per il G20, oggi vede il presidente Lula

Meloni arrivata a Rio per il G20, oggi vede il presidente LulaRoma, 17 nov. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata la notte scorsa alla Base Aérea do Galeão di Rio de Janeiro, in Basile, accolta da un rappresentante del Ministero degli Esteri brasiliano, dall’ambasciatore d’Italia in Brasile Alessandro Cortese e dal console generale d’Italia a Rio de Janeiro Massimiliano Iacchini.


Da domani Meloni prenderà parte al Vertice G20 ma già oggi alle 12:10, le 16:10 in Italia, avrà un bilaterale con il presidente brasiliano Lula.

Urne aperte fino alle 23 per le Regionali in Umbria ed Emilia-Romagna

Urne aperte fino alle 23 per le Regionali in Umbria ed Emilia-RomagnaRoma, 17 nov. (askanews) – Urne aperte dalle 7 in Emilia-Romagna e Umbria per le elezioni regionali: i seggi resteranno aperti oggi fino alle 23 e domani lunedì 18 novembre dalle ore 7 alle 15. Dopo la chiusura delle operazioni di voto inizierà lo scrutinio.


In Emilia-Romagna sono chiamati al voto, secondo la rilevazione del Ministero dell’Interno, complessivamente 3.576.412 elettori di cui 1.829.383 donne e 1.747.029 uomini. Si sfidano quattro candidati presidente e liste: il candidato del centrosinistra Michele de Pascale, la candidata del centrodestra Elena Ugolini, Luca Teodori, candidato della lista “Lealtà, coerenza, verità”, Federico Serra, candidato di Potere al Popolo, Pci e Rifondazione comunista. In Umbria sono chiamati al voto 704.338 elettori. Si sfidano ben nove candidati: la governatrice uscente Donatella Tesei, sostenuta dal centrodestra; Stefania Proietti, candidata del centrosinistra. E poi Martina Leonardi, sostenuta da Insieme per l’Umbria resistente; Marco Rizzo, sostenuto da Democrazia Sovrana Popolare e Alternativa riformista; Moreno Pasquinelli, sostenuto da Fronte del Dissenso; Fabrizio Pignalberi, sostenuto da Più Italia Sovrana e Quinto Polo per l’Italia; Elia Francesco Fiorini, sostenuto da Alternativa per l’Umbria; Giuseppe Paolone, sostenuto da Forza del Popolo; Giuseppe Tritto, candidato dalla lista Umani Insieme Liberi.

Calderoli: Autonomia cambierà ma poi sinistra taccia. È bufera

Calderoli: Autonomia cambierà ma poi sinistra taccia. È buferaRoma, 16 nov. (askanews) – Torna incandescente il clima intorno all’autonomia differenziata dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha ravvisato l’incostituzionalità di sette profili della legge Calderoli. A infiammare gli animi, proprio le parole del ministro leghista per gli Affari regionali e le autonomie, padre del contestatissimo ddl oggetto di ricorso da parte di quattro regioni e nel mirino di un referendum abrogativo. “Farò tesoro degli indirizzi che usciranno dalla sentenza della Consulta”, promette Calderoli durante un dibattito con il governatore della Lombardia Attilio Fontana a Rovato, in provincia di Brescia. E aggiunge: “Mi auguro poi le opposizioni taceranno e mi auguro taceranno per sempre”. Affermazioni che scatenano la reazione indignata di Pd, M5s e Avs.


La segretaria dem Elly Schlein definisce “estremamente gravi” le parole del ministro leghista: “Dimostrano scarso rispetto della democrazia. Lo chiarisco a questo governo e a tutti i suoi ministri: non è la maggioranza a decidere cosa può o deve dire l’opposizione. Noi continueremo sempre con più forza a farci sentire, questo è il ruolo che spetta all’opposizione in una democrazia. Questo clima di repressione costante del dissenso deve finire, non è accettabile in una democrazia costituzionale”. I capigruppo Pd di Camera e Senato Chiara Braga e Francesco Boccia chiedono che la premier Giorgia Meloni prenda le distanze “dalle farneticanti affermazioni del suo ministro”. “Incredibile quanto non finisca mai di stupire Calderoli”, la senatrice Alessandra Maiorino, vice capogruppo M5S al Senato. “Più passa il tempo e più gli esponenti di governo dimostrano il loro vero volto, fatto di autoritarismo e insofferenza verso qualunque pensiero diverso dal loro. Di una cosa può star certo Calderoli: finché avremo voce non staremo mai zitti e buoni, soprattutto su una riforma così aberrante quale è l’autonomia differenziata che lui stesso ha concepito e che sta facendo acqua da tutte le parti”.


Per la capogruppo di AVS alla Camera, Luana Zanella, “Calderoli e con lui tutta la Lega sono di fronte ad un disastro creato dalle loro mani: l’autonomia differenziata, nota anche come Spacca-Italia si configura come la seconda ‘porcata’ di Calderoli dopo la famigerata legge elettorale. Anziché tacere, riflettere, valutare fanno a gara a chi la spara più grossa”.