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Ue, prima decidere cosa fare o prima trovare le risorse? E’ il dilemma che divide Draghi e Meloni

Ue, prima decidere cosa fare o prima trovare le risorse? E’ il dilemma che divide Draghi e MeloniBudapest, 8 nov. (askanews) – La priorità è trovare prima le risorse o decidere prima cosa farne? E’ su quale delle due strade prendere per rafforzare l’Unione europea che sembrano dividersi l’ex presidente della Bce ed ex premier Mario Draghi e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


Stamane, arrivando al vertice europeo informale di Budapest, l’ex premier, incaricato di redigere un rapporto sulle ricette per rafforzare la competitività Ue, tema del summit ungherese, sembra avere pochi dubbi. Parlando ad esempio della possibilità per l’Italia di riuscire a coniugare l’aumento della spesa per la difesa al 2% del Pil con il rispetto del Patto di stabilità, Draghi ha detto che “è possibile, bisognerà prendere tutta una serie di decisioni” ma in un certo senso “è inutile dire se è possibile sì o no, oggi bisogna decidere cosa fare perché questa è la nuova situazione, i soldi poi si trovano”. Quindi, parafrasando l’ex numero uno Bce, prima bisogna decidere cosa fare, poi si troveranno le risorse. Concetto ribadito poi da Draghi rispondendo a una domanda sulla necessità di fare debito comune europeo. “Non è indispensabile investire in fondi comuni” di debito. “O meglio: sì, è indispensabile ma non è la prima cosa, quello che il rapporto sulla competitività da me redatto dice è che ci sono moltissime altre decisioni che si possono prendere senza affrontare immediatamente il problema del finanziamento pubblico comune”.


In ogni caso, ha concluso l’ex governatore di Bankitalia, con l’avvento della presidenza Trump “ci sono grandi cambiamenti in vista” nelle relazioni tra Ue ed Usa “e credo che una cosa che l’Europa non può più fare è posporre le decisioni. Come avete visto in questi anni si sono posposte tante decisioni importanti perché aspettavamo il consenso, ma poi il consenso non è venuto e abbiamo avuto solo uno sviluppo più basso, una crescita minore, e oggi una stagnazione. Quindi a questo punto – ha sottolineato Draghi -, mi auguro che ritroveremo uno spirito unitario con cui riusciremo a trovare il meglio da questi grandi cambiamenti. Andando in ordine sparso non si va da nessuna parte” perché, ha concluso, “siamo troppo piccoli”. Per la presidente del Consiglio Meloni, invece, bisogna prima individuare le risorse perché si sa già cosa bisognerebbe fare. “Sono convinta – ha detto Meloni arrivando al vertice – che l’Europa e l’Italia debbano investire di più nella propria indipendenza, nella propria autonomia e quindi investire di più ad esempio nel settore della difesa. Chiaramente servono gli strumenti per poterlo fare, questo è un grande dibattito che riguarda il Patto di stabilità che l’Italia ha posto. Nel nuovo patto di stabilità ci sono delle aperture – ha ammesso Meloni – ma secondo me va fatto molto di più e quindi penso che questo sia un altro di quei dibattiti che bisognerà prima o poi riaprire perché al di là della volontà c’è poi quello che si può fare e le risorse vanno pur individuate in qualche modo”.


“L’unica cosa che non sono disposta a fare – ha continuato la premier – è prendermela con i cittadini e i lavoratori italiani. Noi spendiamo le risorse” che abbiamo “su priorità reali, non gettiamo i soldi dalla finestra e quindi vanno trovate nuove risorse per scelte che sono strategiche, che io condivido, ma bisogna anche dire come si fa ad aiutare gli Stati membri a trovare quelle risorse”. Oggi per l’Europa, ha continuato Meloni, “ci sono molte sfide” ma “più o meno sappiamo cosa dobbiamo fare. La domanda è se vogliamo dare gli strumenti agli Stati membri” per poterle affrontare “e la questione delle risorse è la questione che va affrontata. Questo è il vero dibattito, non so se stamani si arriverà a soluzioni concrete, ma è l’elemento centrale su cui intendo concentrarmi”.


Un dilemma, quello della priorità sulle scelte o sulle risorse, emerso anche ieri dall’audizione al Parlamento europeo di conferma, come prossimo commissario Ue designato agli Affari economici e alla Produttività, dell’attuale vicepresidente esecutivo della Commissione Ue uscente, Valdis Dombrovskis. “Penso – aveva osservato Dombrovskis – che la questione principale non sia tanto il ‘come’ finanziare gli investimenti” per le nostre priorità. “Prima di tutto bisogna determinare le priorità, concordare quali sono le esigenze di finanziamento, per che cosa e di quanto abbiamo bisogno, e successivamente decidere sulle modalità di finanziamento. Con nuove ‘risorse proprie’? Con contributi degli Stati membri? Con un prestito comune? Ma il primo punto importante – aveva insistito – è decidere cosa vogliamo finanziare, e se ci mettiamo d’accordo su questo, per quali importi. A quel punto possiamo discutere su come esattamente finanziarli. E penso che nessuna opzione sia esclusa”, aveva concluso Dombrovskis contraddicendo – tra l’altro – la netta chiusura sul debito comune europeo espressa la settimana scorsa dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Mattarella: no ad anacronistico ritorno a blocchi contrapposti

Mattarella: no ad anacronistico ritorno a blocchi contrappostiPechino, 8 nov. (askanews) – Dialogare, “porsi gli uni di fronte agli altri è un metodo fecondo, porta alla costruzione di un patrimonio comune. E’ una riflessione, un atteggiamento, che spinge a evadere tentazioni di anacronistici ritorni a un mondo di blocchi contrapposti”. Lo sottolinea il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al Forum culturale Italia-Cina ospitato nella sala del popolo di Pechino dal Presidente Xi Jinping, punto centrale della visita di Stato a Pechino.


“Gli italiani, membri fondatori dell’Unione Europea, sono sostenitori dell’importanza dei fenomeni aggregativi tra Paesi che condividono interessi o sensibilità – ha aggiunto il capo dello Stato – . Ma non contrapposte ad altri”.

Meloni: Ue e Italia devono investire di più sulla difesa ma servono risorse

Meloni: Ue e Italia devono investire di più sulla difesa ma servono risorseRoma, 8 nov. (askanews) – “Io sono assolutamente convinta che l’Europa e l’Italia debbano riuscire a garantire la loro maggiore indipendenza e autonomia anche investendo di più in difesa. Chiaramente servono gli strumenti per poterlo fare. Questo è un grande dibattito che riguarda il Patto di stabilità, che l’Italia ha posto: ci sono nel nuovo Patto delle aperture ma va fatto molto di più e penso che sia un altro di quei dibattiti che bisognerà riaprire”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al summit informale del Consiglio europeo a Budapest.


“Al di là della volontà – ha aggiunto – poi c’è quello che si può fare e le risorse vanno individuate in qualche modo. L’unica cosa che non sono disposta a fare è prendermela con i cittadini italiani, i lavoratori. Noi spendiamo le risorse su priorità reali, non gettiamo soldi dalla finestra e quindi su scelte strategiche che io condivido bisogna dire anche come si fa ad aiutare gli Stati membri a trovare le risorse”.

Ue-Usa, Draghi: Trump farà grande differenza ma non tutta negativa

Ue-Usa, Draghi: Trump farà grande differenza ma non tutta negativaBudapest, 8 nov. (askanews) – Quella di oggi “sarà una giornata in cui si parlerà del rapporto sulla competitività in Europa, le indicazioni di questo rapporto sono già urgenti, data la situazione economica in cui siamo oggi, e sono diventate ancora più urgenti dopo le elezioni negli Stati Uniti, non c’è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra Stati Uniti ed Europa, non necessariamente tutta in senso negativo, ma certamente noi dovremmo prenderne atto”. Lo ha detto l’ex premier ed ex presidente della Bce Mario Draghi arrivando al Consiglio informale europeo di Budapest che avrà come focus principale la competitività europea.


“Dalla prospettiva del rapporto” da me redatto, “quindi quello del rilancio della competitività in Europa – ha proseguito Draghi – , un paio di cose che vengono in mente sono che questa amministrazione sicuramente darà grandi impulso ulteriore al settore tecnologico, al cosiddetto high-tech, dove noi siamo già molto indietro e questo è il settore trainante della produttività, già ora la differenza di competitività tra gli Stati Uniti e l’Europa è molto ampia quindi noi dovremmo in qualche senso agire e, gran parte delle indicazioni del rapporto sono su questo tema”. “Un altro esempio – ha proseguito l’ex premier – è che sicuramente si sanno poche cose di quello che succederà esattamente, ma una sembra più sicura delle altre, e cioè che Trump tanto impulso darà nei settori innovativi tanto proteggerà le industrie tradizionali che sono proprio le industrie in cui noi esportiamo più negli Stati Uniti, e quindi li dovremmo negoziare con l’alleato americano con uno spirito unitario in maniera tale da proteggere anche i nostri produttori europei”.

Italia-Cina, Mattarella: tempo di grandi sfide, servono concordia e convergenza

Italia-Cina, Mattarella: tempo di grandi sfide, servono concordia e convergenzaPechino, 8 nov. (askanews) – “Viviamo un tempo di grandi cambiamenti, intensi profondi, veloci e di grandi sfide per l’umanità che richiederebbe concordia per un esame comune e convergente dei problemi, ma non è questo il clima nella comunità internazionale, perciò è importante rinsaldare i rapporti bilaterali e per noi ha importanza fondamentale un interlocutore come la Cina che è protagonista fondamentale della vita internazionale”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è rivolto al presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping aprendo i colloqui nella Sala del popolo di Pechino.

Italia-Cina, Mattarella a Pechino visita mostra al World Art Museum

Italia-Cina, Mattarella a Pechino visita mostra al World Art MuseumPechino, 8 nov. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita di Stato in Cina, ha visitato questa mattina, al Word Art Museum di Pechino, il complesso scultoreo China Millennium Monument e la mostra ‘Viaggio di conoscenze. Il Milione di Marco Polo e la sua eredità fra Oriente e Occidente’. Sul bassorilievo circolare del China Millennium Monument, che narra la millenaria storia cinese, sono i due italiani Marco Polo e Matteo Ricci gli unici due occidentali raffigurati.

Meloni alle imprese: fare squadra è fondamentale per la competitività

Meloni alle imprese: fare squadra è fondamentale per la competitivitàBudapest, 7 nov. (askanews) – “Fare squadra, soprattutto in un tempo complesso come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da profonde trasformazioni e instabilità crescente, è cruciale per far crescere la competitività delle nostre imprese e rafforzare la capacità di conquistare nuovi mercati”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un messaggio inviato all’Assemblea congiunta 2024 di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia.


“Oggi – prosegue la premier – i principali indicatori macroeconomici ci restituiscono la fotografia di un’Italia solida, in grado di affrontare le difficoltà meglio di altre Nazioni europee. Ogni trionfalismo sarebbe inutile, perché sappiamo bene quanto il rallentamento di alcune economie possa avere ripercussioni negative anche sulla nostra, ma non sbagliamo ad esprimere la nostra soddisfazione per non essere più in fondo alle classifiche. L’Italia è tornata a correre, e il merito di questo successo non è del Governo ma delle imprese e dei loro lavoratori”.

Manovra, Meloni: consolida cammino crescita degli ultimi anni

Manovra, Meloni: consolida cammino crescita degli ultimi anniBudapest, 7 nov. (askanews) – “La nuova manovra si inserisce nel solco di quelle precedenti, e prevede misure e interventi concreti per sostenere l’occupazione e chi fa impresa”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un messaggio inviato all’Assemblea congiunta 2024 di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia.


“Rendiamo strutturale – prosegue la premier – il taglio del cuneo fiscale e ne ampliamo i benefici ai circa 1,3 milioni di lavoratori con redditi tra 35 a 40mila euro annui. Confermiamo la super deduzione del 120% del costo del lavoro per le nuove assunzioni e proroghiamo gli incentivi previsti dal Decreto Coesione per l’assunzione di giovani e donne. Rifinanziamo uno strumento importante come la Nuova Sabatini, portando il fondo ad un totale di 607 milioni nel 2025 e incrementando le risorse fino al 2029. Stanziamo 1,6 miliardi per il credito d’imposta in favore delle imprese che realizzano investimenti nella ZES unica del Mezzogiorno nel 2025”. “Inoltre – continua la presidente del Consiglio -, confermiamo la detassazione dei premi di produttività e dei fringe benefit riconosciuti da imprese e datori di lavoro ai lavoratori, nel limite di 1000 euro complessivo che sale a 2000 per i lavoratori con figli. Introduciamo, inoltre, una misura molto importante per i neoassunti che hanno trasferito la loro residenza oltre i 100 km e hanno un reddito non superiore ai 35 mila euro. Per questi lavoratori, i canoni di locazione e le spese di manutenzione dei fabbricati concessi in uso ai dipendenti assunti a tempo indeterminato, nei primi due anni dall’assunzione, non costituiscono reddito ai fini fiscali, entro il limite complessivo di cinque mila euro annui”.


“Provvedimenti che – coclude Meloni – disegnano una visione molto chiara e che puntano a consolidare quel cammino di crescita che l’Italia ha iniziato a percorrere in questi anni”.

Moldova, Meloni: con Italia firmato accordo su sicurezza sociale

Moldova, Meloni: con Italia firmato accordo su sicurezza socialeBudapest, 7 nov. (askanews) – Congratulandosi con la presidente della Moldova Maia Sandu per la rielezione al secondo mandato, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “ha ribadito il forte sostegno dell’Italia alla Moldova, al suo percorso di adesione europea e al cammino di democrazia, libertà e stato di diritto che il popolo moldavo ha intrapreso nonostante i tentativi di interferenza”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi diffusa dopo la riunione a margine del Vertice della Comunità Politica Europea a Budapest tra la stessa presidente del Consiglio, i leader di Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, Romania, il presidente del Consiglio Europeo, la presidente della Commissione Europea e la presidente della Repubblica di Moldova.


“L’Italia – si legge ancora nella nota – ha tradotto questo sostegno attraverso la firma di un accordo sulla sicurezza sociale, a beneficio della comunità moldava presente nel nostro Paese, e continuerà a offrire il proprio appoggio, con un’attenzione particolare al settore energetico e al rafforzamento delle istituzioni moldave per fronteggiare le sfide legate alla sicurezza e alle minacce ibride”.

Moldova, Meloni: forte sostegno dell’Italia al percoso di adesione all’Ue

Moldova, Meloni: forte sostegno dell’Italia al percoso di adesione all’Ue

Budapest, 7 nov. (askanews) – Congratulandosi con la presidente della Moldova Maia Sandu per la rielezione al secondo mandato, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “ha ribadito il forte sostegno dell’Italia alla Moldova, al suo percorso di adesione europea e al cammino di democrazia, libertà e stato di diritto che il popolo moldavo ha intrapreso nonostante i tentativi di interferenza”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi diffusa dopo la riunione a margine del Vertice della Comunità Politica Europea a Budapest tra la stessa presidente del Consiglio, i leader di Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, Romania, il presidente del Consiglio Europeo, la presidente della Commissione Europea e la presidente della Repubblica di Moldova.

“L’Italia – si legge ancora nella nota – ha tradotto questo sostegno attraverso la firma di un accordo sulla sicurezza sociale, a beneficio della comunità moldava presente nel nostro Paese, e continuerà a offrire il proprio appoggio, con un’attenzione particolare al settore energetico e al rafforzamento delle istituzioni moldave per fronteggiare le sfide legate alla sicurezza e alle minacce ibride”.