Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Italia-Cina, Meloni a Pechino. Domani vedrà il premier Li Qiang

Italia-Cina, Meloni a Pechino. Domani vedrà il premier Li QiangPechino, 27 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontrerà domani a Pechino il primo ministro cinese Li Qiang. La premier è arrivata nella capitale della Cina intorno alle 16,30 di oggi ora locale (le 10 in Italia) insieme alla figlia Ginevra. Gli appuntamenti ufficiali inizieranno però domani pomeriggio alle 16,30 (10,30 italiane) con l’incontro con Qiang nella Grande Sala del Popolo. Al centro del colloquio i rapporti bilaterali, che devono essere ricuciti e rilanciati dopo l’uscita dell’Italia dal Memorandum sulla via della Seta.


L’interscambio commerciale si è attestato nel 2023 a 66,8 miliardi di euro, facendo della Cina il 2° partner commerciale extra-Ue (dopo gli Usa) dell’Italia. A ciò si aggiungono uno stock di investimenti diretti esteri italiani pari a 15 miliardi e oltre 1600 aziende italiane attive nel Paese nei settori tessile, meccanica, farmaceutica, energia e industria pesante. A questo proposito, sempre domani alle 18 Meloni porterà poi il suo saluto ai partecipanti al Business Forum Italia-Cina. Prima di lei interverranno il ministro del Commercio e il premier cinese. Meloni parteciperà quindi alla cena offerta da Li Qiang. Il momento principale della missione sarà però l’incontro con il presidente Xi Jinping, previsto per lunedì. Con il leader cinese Meloni parlerà non solo di rapporti bilaterali ma anche di temi internazionali, a partire dalla guerra in Ucraina. Meloni, giunta a Pechino a pochi giorni dalla visita del ministro degli Esteri di Kiev Kuleba, ribadirà la posizione del G7 sul sostegno a Kiev e con ogni probabilità solleciterà Xi a un impegno per arrivare a una pace “giusta e duratura””. Un messaggio che arriva in una fase particolarmente complessa nei rapporti tra il Paese del Dragone e l’Occidente, dopo le accuse rivolte poche settimane fa dalla Nato: dal summit di Washington era stata ribadita infatti l’accusa a Pechino di essere parte attiva nel conflitto, sostenendo anche con forniture militari la Russia.


Martedì Meloni volerà a Shanghai, dove terminerà la sua visita il giorno successivo.

Meloni è a Pechino. Domenica vede il premier Li Qiang

Meloni è a Pechino. Domenica vede il premier Li QiangPechino, 27 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontrerà domani a Pechino il primo ministro cinese Li Qiang. La premier è arrivata nella capitale della Cina intorno alle 16,30 di oggi ora locale (le 10 in Italia) insieme alla figlia Ginevra. Gli appuntamenti ufficiali inizieranno però domani pomeriggio alle 16,30 (10,30 italiane) con l’incontro con Qiang nella Grande Sala del Popolo. Al centro del colloquio i rapporti bilaterali, che devono essere ricuciti e rilanciati dopo l’uscita dell’Italia dal Memorandum sulla via della Seta.


L’interscambio commerciale si è attestato nel 2023 a 66,8 miliardi di euro, facendo della Cina il 2° partner commerciale extra-Ue (dopo gli Usa) dell’Italia. A ciò si aggiungono uno stock di investimenti diretti esteri italiani pari a 15 miliardi e oltre 1600 aziende italiane attive nel Paese nei settori tessile, meccanica, farmaceutica, energia e industria pesante. A questo proposito, sempre domani alle 18 Meloni porterà poi il suo saluto ai partecipanti al Business Forum Italia-Cina. Prima di lei interverranno il ministro del Commercio e il premier cinese. Meloni parteciperà quindi alla cena offerta da Li Qiang. Il momento principale della missione sarà però l’incontro con il presidente Xi Jinping, previsto per lunedì. Con il leader cinese Meloni parlerà non solo di rapporti bilaterali ma anche di temi internazionali, a partire dalla guerra in Ucraina. Meloni, giunta a Pechino a pochi giorni dalla visita del ministro degli Esteri di Kiev Kuleba, ribadirà la posizione del G7 sul sostegno a Kiev e con ogni probabilità solleciterà Xi a un impegno per arrivare a una pace “giusta e duratura””. Un messaggio che arriva in una fase particolarmente complessa nei rapporti tra il Paese del Dragone e l’Occidente, dopo le accuse rivolte poche settimane fa dalla Nato: dal summit di Washington era stata ribadita infatti l’accusa a Pechino di essere parte attiva nel conflitto, sostenendo anche con forniture militari la Russia.


Martedì Meloni volerà a Shanghai, dove terminerà la sua visita il giorno successivo.

Renzi: se devo scegliere io sto con Schlein, ma si vince al centro

Renzi: se devo scegliere io sto con Schlein, ma si vince al centroRoma, 27 lug. (askanews) – “Se devo scegliere tra una posizione di centrodestra e centrosinistra, visto che il terzo polo non è decollato, se devo scegliere tra la Schlein e la Meloni, io sto con Elly”. Lo ha dichiarato Matteo Renzi intervenendo a “Il Punto G” condotto da Giuliano Guida Bardi sulla FM di Giornale Radio.


“Il messaggio delle europee è che non funziona una lista divisa dalle altre. Le elezioni si vincono al centro, col voto riformista, col voto moderato. Ma il centro deve scegliere se essere quello che fa vincere la destra o la sinistra, perché da solo non ce la fa”, ha concluso.

Fedriga: ma quale moratoria, sull’autonomia bisogna accelerare

Fedriga: ma quale moratoria, sull’autonomia bisogna accelerareRoma, 27 lug. (askanews) – “No”, la moratoria chiesta dal governatore della Calabria Roberto Occhiuto sull’autonomia differenziata, non serve, “noi abbiamo solo la necessità e il dovere di raccontare meglio cosa è l’Autonomia perchè va eliminato il fumo che la circonda”. Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera il presidente leghista del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.


“Ma ciò detto – spiega – non c’è scritto da nessuna parte che una regione sia obbligata a far ricorso alla riforma. Se c’è chi preferisce lo status quo faccia pure. Non credo sia positivo per il Paese ma è libero di farlo. Chi dice che bisogna aspettare che vengano definiti i Lep anche per le materie non sottoposte a Lep sbaglia due volte”, “non c’è da bloccare nulla. Semmai bisogna accelerare, le norme sono molto chiare”.

Conte: con Schlein lavoriamoper mandare via Meloni serve alternativa

Conte: con Schlein lavoriamoper mandare via Meloni serve alternativaRoma, 26 lug. (askanews) – Con Elly Schlein “abbiamo fatto una pausa pranzo insieme, abbiamo scambiato un po’ di aggiornamenti e di riflessioni ma in assoluto relax”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte rispondendo, nell’ambito della sua partecipazione al Giffoni54 in contemporanea alla segretaria del Pd Elly Schlein, alle domande dei giornalisti sul campo largo del centrosinistra.


“L’alleanza? Stiamo lavorando, il progetto del salario minimo ci ha visto uniti con il Pd, l’autonomia differenziata anche, tanti altri passaggi anche nelle attività parlamenti ci vedono convergenti, dobbiamo continuare in prospettiva. Abbiamo un po’ di tempo – ha rilanciato – per costruire un solido programma di governo, fatto in modo serio e credibile. Un progetto di cambiamento del paese, non di ritorno al potere, non di gestione del potere, perchè bisogna scalzare la Meloni. E’ una ambizione legittima dell’opposizione e di una parte del Paese, ma il problema che mi devo porre non è solo di mandar via la Meloni ma di come la si manda via, la si può mandare via solo con un progetto serio, credibile e realmente alternativo”, ha concluso.

Schlein e Conte a Giffoni, prove di campo largo tra caso Toti e referendum

Schlein e Conte a Giffoni, prove di campo largo tra caso Toti e referendumRoma, 26 lug. (askanews) – Prove di campo largo a Giffoni. Alla cinquantaquattresima edizione di Giffoni Film Festival si sono ritrovati Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico, e Giuseppe Conte, presidente del Movimento Cinque Stelle.


Entrambi hanno partecipato a due separati incontri con gli oltre duecento ragazzi della sezione Impact, il contenitore di Giffoni dedicato ai temi della politica, della cultura e dell’attualità. Il programma ha però dato la possibilità ai due leader di incrociarsi. Nell’incantevole Convento di San Francesco di Giffoni Valle Piana Schlein e Conte hanno avuto modo di confrontarsi e dialogare sui temi del giorno, a partire dalle dimissioni del presidente della Regione Liguria fino alla proposta referendaria per l’abrogazione della riforma dell’autonomia differenziata. Poi, nel chiostro Schlein e Conte hanno conversato concedendosi un momento di pausa, assaggiando tipicità dell’enogastronomia campane.

Autonomia, Calderoli: 4 Regioni hanno già chiesto avvio negoziato

Autonomia, Calderoli: 4 Regioni hanno già chiesto avvio negoziatoRoma, 26 lug. (askanews) – “Per la determinazione dei LEP si procederà con i vari passaggi dell’iter procedurale di attuazione disciplinato dalla legge. Quanto alle richieste di avvio di negoziato, a oggi sono state già tramesse al Governo le richieste delle Regioni Veneto, Piemonte, Liguria e Lombardia”. Lo ha riferito il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, nel corso di un’informativa sul ddl autonomia differenziata in consiglio dei ministri.


“La legge – ha ricordato il ministro secondo quanto riporta la notaa del Cdm – definisce i principi generali per l’attribuzione alle Regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia e le modalità procedurali di approvazione delle intese fra lo Stato e una Regione. La legge fa una distinzione tra materie e ambiti di materie LEP (livelli essenziali delle prestazioni) e materie e ambiti di materie non LEP”.

Meloni: con la Zes unica tutto il Sud avrà le stesse opportunità di crescita

Meloni: con la Zes unica tutto il Sud avrà le stesse opportunità di crescitaRoma, 26 lug. (askanews) – “La ZES unica sostituisce le precedenti otto ZES limitate alle aree retroportuali che non hanno funzionato come avrebbero dovuto e, grazie ad un serio confronto con la Commissione europea, estende i benefici della zona economica speciale all’intero territorio di tutte le Regioni del nostro Mezzogiorno. Tutti i territori del Sud potranno in questo modo godere delle stesse opportunità di crescita e sviluppo: semplificazioni amministrative, benefici fiscali e un quadro coordinato di interventi e investimenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla riunione di adozione del Piano strategico ZES Unica.


“Oggi – ha spiegato – adottiamo un provvedimento fondamentale per l’Italia e che contribuirà a disegnare la politica di sviluppo del Sud per i prossimi tre anni, ovvero il Piano strategico per la Zona economica speciale unica del Mezzogiorno”.

Schlein: finalmente Toti si è dimesso, ora costruiamo l’alternativa

Schlein: finalmente Toti si è dimesso, ora costruiamo l’alternativaMilano, 26 lug. (askanews) – “Finalmente Giovanni Toti si è dimesso, anche se con molto ritardo. Sono passati 80 giorni in cui la Liguria è stata ferma, paralizzata, tenuta ai domiciliari con lui”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, a margine della sua partecipazione alGiffoni Festival. Ora il voto anticipato “è l’occasione per restituire la parola a cittadini e cittadine della Liguria, è l’occasione per le forze alternative alla destra di costruire un progetto che guardi al futuro della Liguria e che sia all’altezza delle emergenze che lì vanno affonttate”.


Elenca Schlein: “Penso alla sanità pubblica, con attese di più di 400 giorni per fare un esame specialistico; penso al lavoro, alle opportunità per i giovani; alla deindustrializzazione che rischiamo nella mancanza di un piano del governo Meloni. Sono tutte questioni che vogliamo discutere con tutte le altre forze che sono interessate a costruire un’alternativa per affrontare le grandi questioni che riguardano il futuro di una regione importante come la Liguria”.

Toti, Schlein: finalmente dimissioni, ora costruiamo alternativa

Toti, Schlein: finalmente dimissioni, ora costruiamo alternativaMilano, 26 lug. (askanews) – “Finalmente Giovanni Toti si è dimesso, anche se con molto ritardo. Sono passati 80 giorni in cui la Liguria è stata ferma, paralizzata, tenuta ai domiciliari con lui”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, a margine della sua partecipazione alGiffoni Festival. Ora il voto anticipato “è l’occasione per restituire la parola a cittadini e cittadine della Liguria, è l’occasione per le forze alternative alla destra di costruire un progetto che guardi al futuro della Liguria e che sia all’altezza delle emergenze che lì vanno affonttate”.


Elenca Schlein: “Penso alla sanità pubblica, con attese di più di 400 giorni per fare un esame specialistico; penso al lavoro, alle opportunità per i giovani; alla deindustrializzazione che rischiamo nella mancanza di un piano del governo Meloni. Sono tutte questioni che vogliamo discutere con tutte le altre forze che sono interessate a costruire un’alternativa per affrontare le grandi questioni che riguardano il futuro di una regione importante come la Liguria”.