Ue, Mattarella: per nuova Commissione compiti impegnativi e ineluttabiliRoma, 11 dic. (askanews) – “La nuova commissione europea è chiamata a compiti che allo stesso tempo sono di grande impegno e inelluttabili: per una riforma complessiva che riguardi i metodi decisionali, il rilancio della competitività, il compeltamento del mercato unico e il sistema finanziario, e per una riforma che proceda con determinazione verso la difesa comune Ue”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine dell’incontro al Quirinale con Re Felipe VI di Spagna in visita di Stato in Italia.
“Abbiamo sottolineato anche altri due temi: l’allargamento, priorità geostrategica e la completa attuazione del nuovo patto migrazioni e asilo”, ha aggiunto il capo dello Stato.
Ennesima fumata nera sulla Consulta, l’elezione dei 4 giudici rinviata a gennaioRoma, 10 dic. (askanews) – E’ di fatto rinviata a gennaio la partita politica sull’elezione dei giudici che dovranno integrare il plenum della Corte costituzionale. Oggi c’è stata l’ennesima fumata nera del Parlamento in seduta comune (la dodicesima per un giudice e la terza per tre giudici) e lo stesso presidente della Camera Lorenzo Fontana ha ammesso che i giochi si chiuderanno non prima di gennaio, complice anche il calendario d’Aula che vede protagonista la manovra di bilancio.
Dopo la terza votazione il quorum si abbassa dai 2/3 ai 3/5 e ci sono, sulla carta, le condizioni per chiudere un accordo-pacchetto su tutti e quattro i giudici costituzionali. Fontana ha richiamato le forze politiche: “Oggi c’è stata una nuova fumata nera, si è abbassato il quorum. Ora l’accordo penso sia più vicino: io quello che potevo fare l’ho fatto. Mi è stato detto che il Parlamento in seduta comune è uno spreco di denaro ma è la democrazia: mi auguro venga trovato nel più breve tempo possibile un accordo, mi auguro che a gennaio dell’anno prossimo si concluda. Non possiamo permetterci una Corte così risicata nei numeri”. La “prossima settimana” però, ha aggiunto, “non sarà così semplice trovare spazi” per una nuova seduta comune ma “non ci sono più scuse: io più che spronare non posso fare”.
Il presidente della Consulta Augusto Barbera, in occasione dell’udienza pubblica odierna in cui era previsto il saluto del collegio ai tre giudici (lo stesso Barbera e i vice presidenti Franco Modugno e Giulio Prosperetti), ha nuovamente sollecitato i partiti: “Per il buon funzionamento della Corte – che da oggi per l’attività giurisdizionale è composta da soli 11 giudici, il minimo legale – è, dunque, fortemente auspicabile che il prima possibile si arrivi a una ricomposizione del Collegio a quindici componenti”. Poi Barbera ha osservato come nelle decisioni della Corte sia “essenziale il metodo collegialità” e espresso “l’auspicio” che il Parlamento, “nella scelta dei nuovi giudici, non enfatizzi più di quanto sia necessario le diverse sensibilità politiche e culturali dei candidati”.
Elio Germano, Gasparri lo attacca:”fa pena,è un cattivo maestro”Roma, 10 dic. (askanews) – “Elio Germano ha detto una serie di gigantesche sciocchezze in riferimento al disegno di legge sulla sicurezza. Propaganda una manifestazione che contesta pericoli irreali. Nel nostro Paese si è sempre garantito e si continuerà a garantire il diritto di manifestare. Si contrasta la violenza. Tutta la serie di illegalità che evidentemente per Germano sono possibili ed ammissibili. Ha interpretato un ruolo da comunista in un film e, ormai prigioniero di quel personaggio, parla a ruota libera”.Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri
“Sono le persone come Elio Germano – prosegue Gasparri- che, dicendo cose non vere, alimentano la disinformazione, che colpisce la coscienza di giovani che poi spesso si comportano nella maniera che vediamo nei confronti delle Forze di polizia. I cattivi maestri come Elio Germano sono davvero negativi. Si ergono a predicatori di verità che tali non sono. Che pena”.
Covid, Borghi (Lega): non escludo emendamento per rimborsare no vaxRoma, 10 dic. (askanews) – “E’ una cosa che avevamo caldeggiato”. Lo stop al pagamento delle multe da parte dei no vax, contenuto nel decreto Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri, è una buona notizia per il leghista Claudio Borghi, il quale, conversando alla Camera con i cronisti, aggiunge però di non escludere la presentazione di un emendamento che consenta di procedere con i rimborsi anche per chi aveva già versato.
“Per adesso i rimborsi non ci sono ma deve essere una cosa che va valutata. Se effettivamente il numero di coloro che hanno pagato la multa è piccolo e c’è il rischio di cause si può valutare la restituzione”, afferma Borghi. “I numeri non li so io, li sa il Governo. Mi informerò sulle conseguenze e sulle modalità e se è il caso” di presentare un emendamento. “Se la cosa è stata fatta in questo momento così bene dal Governo, avranno valutato tutti i pro e i contro. Adesso siamo contenti di questo risultato, era una battaglia che andava avanti da due anni. Il punto è il milione di persone che aveva questa spada di Damocle sulla testa”.
Perché Fdi ha annullato le multe a chi non si è vaccinato contro il CovidRoma, 10 dic. (askanews) – “Le critiche all’annullamento delle multe alle persone non vaccinate contro il Covid dimostrano che la sinistra, su questo tema, continua a confondere scienza e fede. La scienza, infatti, si fonda sulle evidenze e non sull’accettazione fideistica. Gli obblighi surrettizi, statalisti e restrittivi, scientificamente insussistenti, appartengono finalmente al passato. L’annullamento delle multe in questione è dunque una scelta politica, ma ha anche una ragione tecnica: è sconveniente azionare procedure di recupero del credito per singole posizioni da 100 euro perché implicano dei costi amministrativi”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari di Fratelli d’Italia componenti della commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid.
Le critiche sono arrivate per una norma contenuta nel decreto Milleproroghe, varato ieri dal Consiglio dei ministri, che annulla tutte le multe ai no-vax. La misura, ancora oggetto di valutazione da parte del Mef, prevede che i procedimenti sanzionatori nei confronti di chi si è sottratto all’obbligo vaccinale per il covid-19 “sono definitivamente interrotti, mentre le sanzioni pecuniarie già irrogate sono annullate”. Non solo, la norma prevede anche che “i giudizi pendenti, aventi ad oggetto tali provvedimenti, sono estinti di diritto a spese compensate” mentre “per il rimborso delle eventuali somme versate anteriormente alla data di entrata in vigore della presente legge si applicano le disposizioni” di legge per il rimborso da parte ell’agente di riscossione delle somme iscritte a ruolo e riconosciute indebite. Le critiche sono arrivate dalle opposizioni, ma anche da alcuni esperti, come il virologo Roberto Burioni, che ha duramente commentato la scelta.
Schlein a spettatori in sala per film Berlinguer: “ruolo sinistra è l’alternativa”Roma, 9 dic. (askanews) – Nel paese c’è una “domanda di partecipazione cui bisogna trovare una risposta”. Tra i giovani c’è una “tensione” che bisogna sapere “declinare” attraverso la “capacità di occuparsi dei problemi delle persone”. Cosi la segretaria del Pd Elly Schlein, ad un dibattito al cinema Adriano a Roma in occasione della proiezione del film su Luigi Berlinguer di Andrea Segre.
“Noi veniamo da decenni di crisi che hanno aumentato le diseguaglianze e veniamo dalla crisi di un modello economico e sociale votato a individualismo spietato. Noi abbiamo altra idea: quel successo lo costruisci attraverso un percorso di emancipazione collettiva. Lo fai assicurando a tutte e tutti uguali opportunità”, ha aggiunto Schlein. “C’è stata una crisi di rappresentanza, il 50% ha rinunciato a votare, sindacati e partiti sono entrati in difficolta. Ma ruolo della sinistra è costruire l’alternativa anche quando ti dicono che non c’è”.
Ok al decreto Milleproroghe. Annullate multe ai no vax, mentre slitta polizza calamità per le impreseRoma, 9 dic. (askanews) – Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto Milleproroghe. E’ quanto si apprende da fonti di governo.
Tra le norme contenute nel testo del decreto è previsto l’annullamento di tutte le multe ai no-vax. E chi ha già pagato sarà rimborsato. La misura, ancora oggetto di valutazione da parte del Mef, prevede che i procedimenti sanzionatori nei confronti di chi si è sottratto all’obbligo vaccinale per il covid-19 “sono definitivamente interrotti, mentre le sanzioni pecuniarie già irrogate sono annullate”. Non solo, la norma prevede anche che “i giudizi pendenti, aventi ad oggetto tali provvedimenti, sono estinti di diritto a spese compensate” mentre “per il rimborso delle eventuali somme versate anteriormente alla data di entrata in vigore della presente legge si applicano le disposizioni” di legge per il rimborso da parte ell’agente di riscossione delle somme iscritte a ruolo e riconosciute indebite. Slitta invece di un anno, al 31 dicembre 2025, l’obbligo per le imprese di stupulare una polizza assicurativa contro i danni derivanti da calamità naturali. La legge di bilancio per il 2024 aveva previsto l’obbligo assicurativo entro il 31 dicembre 2024, termine che ora nel Milleproroghe viene posticipato di un anno. La misura riguarda le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia. La polizza dovrà coprire i danni causati da sismi, alluvioni, frane, inondazioni e esondazioni.
Prorogato invece ancora lo scudo erariale di quattro mesi, fino al 30 aprile 2025. E’ quanto prevede una norma anch’essa contenuta nel testo del decreto Milleproroghe approdato al Consiglio dei ministri. La misura sposta dal 31 dicembre 2024 al 30 aprile 2025 la limitazione della responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica ai soli casi dolosi.
Dal governo ok ad aggiustamenti alla manovra: priorità a imprese, famiglie e sanitàRoma, 9 dic. (askanews) – Il vertice di oggi a Palazzo Chigi “svoltosi in un clima molto collaborativo, ha consentito di condividere alcuni aggiustamenti, in particolare sulle priorità della manovra: imprese, famiglie e sanità”. E’ quanto si legge in una nota diffusa in contemporanea da Palazzo Chigi e Lega, al termine della riunione sulla manovra a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i vice presidenti, Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e il viceministro Maurizio Leo.
Manovra, Governo: ok aggiustamenti su imprese, famiglie e sanitàRoma, 9 dic. (askanews) – Il vertice di oggi a Palazzo Chigi “svoltosi in un clima molto collaborativo, ha consentito di condividere alcuni aggiustamenti, in particolare sulle priorità della manovra: imprese, famiglie e sanità”. E’ quanto si legge in una nota diffusa in contemporanea da Palazzo Chigi e Lega, al termine della riunione sulla manovra a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i vice presidenti, Antonio Tajani e Matteo Salvini, il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e il viceministro Maurizio Leo.
M5S, Conte: Grillo negli ultimi anni non è mai stato al nostro fiancoRoma, 9 dic. (askanews) – “Sono rimasto sorpreso della reazione del nostro garante, di Beppe Grillo. Alla sorpresa poi è subentrata delusione, forte rammarico. Ricordo ancora l’ultima volta che ci siamo visti all’Hotel Forum, ci siamo abbracciati, ci siamo lasciati con la promessa che sarebbe stato qualche giorno a Roma, gli preannunciai l’intenzione di realizzare questo processo costituente”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel corso di una diretta Facebook.
“Mi sono sorpreso molto, quegli attacchi – ha proseguito sempre facendo riferimento alle polemiche sollevate dal fondatore del Movimento – si sono prodotti in tentativi espliciti di sabotare questo processo, di entrare a gamba tesa. Ho capito che era un punto di svolta, avrei dovuto o accettare la logica dei ‘caminetti’ o sarebbe stata la comunità degli iscritti a decidere. Di fronte a questo aut aut non ho avuto tentennamenti”. “Sarebbe stato bello – ha detto ancora l’ex premier – avere negli ultimi anni un Grillo come lo vedevo da fuori, coinvolto nel processo politico del M5S, sarebbe stata una forza aggiuntiva ai cancelli di Stellantis, sarebbe stato bello averlo alle elezioni politiche del 2022 e alle europee. Purtroppo nei momenti difficili anziché averlo al nostro fianco era impegnato a scambiare telefonate con Draghi e chiederci conto di quello che stavamo combinando”.
“Dobbiamo avere rispetto per la nostra storia ma al tempo stesso rispetto per la comunità degli iscritti”, ha ribadito Conte.