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Online i redditi dei parlamentari: 450mila euro dichiarati per Meloni, 99mila per Schlein

Online i redditi dei parlamentari: 450mila euro dichiarati per Meloni, 99mila per SchleinRoma, 15 ott. (askanews) – Nella dichiarazione dei redditi relativa al 2023, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiara 459.460 euro. E’ quanto si legge dalla documentazione pubblicata sul sito della Camera. Non tutti i deputati e senatori hanno ancora depositato la dichiarazione.


Tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein dichiara 98.471 euro, il leader della Lega e vice premier Matteo Salvini 99.699 euro. Ancora non pubblicati i dati relativi a Matteo Renzi, Giuseppe Conte, Carlo Calenda.

Centri Albania, Pd presenta interrogazione: Governo chiarisca costi

Centri Albania, Pd presenta interrogazione: Governo chiarisca costiRoma, 15 ott. (askanews) – “Il Pd ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere quanto è costato il Centro per i migranti in Albania. Abbiamo appreso che è partita la prima nave verso l’Albania con – a quanto si apprende – 16 migranti a bordo. Vorremmo sapere anche quanto è costato questo trasferimento e perché abbiamo fatto una cosa del genere visto il numero esiguo di migranti sulla nave da trasferire. Penso che il governo stia bruciando dei soldi che invece potrebbero essere messi su altri servizi, sulla sanità, sulle politiche sociali, in generale per dare forza alle fragilità”. Lo ha detto Stefano Graziano capogruppo Pd in commissione Difesa alla Camera, parlando a Montecitorio.


“Ci sono persone – ha aggiunto Graziano a proposito del salario minimo – che oggettivamente non riescono ad arrivare a fine mese e soprattutto oggi assistiamo ad una nuova piaga quella del lavoro povero: ossia chi lavora non riesce nemmeno ad arrivare ad avere uno stipendio di un minimo di nove euro all’ora. Noi abbiamo chiesto che il minimo salariale potesse essere stabilito a nove euro l’ora ma c’è stato risposto di no”.

Online redditi: 450 mila per Meloni, 99 mila per Schlein

Online redditi: 450 mila per Meloni, 99 mila per SchleinRoma, 15 ott. (askanews) – Nella dichiarazione dei redditi relativa al 2023, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dichiara 459.460 euro. E’ quanto si legge dalla documentazione pubblicata sul sito della Camera. Non tutti i deputati e senatori hanno ancora depositato la dichiarazione.


Tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein dichiara 98.471 euro, il leader della Lega e vice premier Matteo Salvini 99.699 euro. Ancora non pubblicati i dati relativi a Matteo Renzi, Giuseppe Conte, Carlo Calenda.

Migranti,risoluzione Pd: dovere accoglienza esseri umani cardine Ue

Migranti,risoluzione Pd: dovere accoglienza esseri umani cardine UeRoma, 15 ott. (askanews) – La risoluzione del Pd in Senato, dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue del 17 e 18 ottobre, impegna il Governo “a ribadire il dovere di accoglienza e protezione degli esseri umani quale cardine dell’appartenenza all’Unione europea, e a garantire l’assistenza umanitaria e il rispetto dei diritti umani e della dignità delle persone nella gestione migratoria”.


Si chiede anche di sostenere “la realizzazione di corridoi umanitari sicuri e l’istituzione permanente di una missione europea di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo” insieme a “una immediata verifica delle condizioni dei migranti in Tunisia e dell’operato delle autorità tunisine nella gestione degli stessi, anche in vista di una sospensione del Memorandum laddove siano confermati gli abusi dei diritti umani denunciati dalla stampa”.

M.O., risoluzione maggioranza: proseguire impegno per cessate fuoco

M.O., risoluzione maggioranza: proseguire impegno per cessate fuocoRoma, 15 ott. (askanews) – “Proseguire nell’impegno diplomatico per una soluzione alla crisi di Gaza con l’obiettivo di giungere ad un cessate il fuoco immediato, al rilascio di tutti gli ostaggi e ad un intervento umanitario su larga scala in linea con la Risoluzione 2735”. E’ quanto chiede la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni in Senato della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.


Il testo chiede anche di “ribadire la più ferma condanna dei barbari attacchi terroristici contro Israele commessi il 7 ottobre 2023 da Hamas”, di “chiedere l’immediato e incondizionato rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti e ribadire il pieno riconoscimento al diritto dello Stato di Israele alla propria esistenza, alla propria sicurezza e ad esercitare la propria autodifesa nel rispetto del diritto internazionale umanitario”. La maggioranza chiede anche di “proseguire l’azione per creare le condizioni che possano condurre ad una soluzione basata sul principio dei “due Stati” sovrani che possano vivere fianco a fianco in pace e sicurezza”.


Infine il governo deve “dedicare la massima attenzione alla situazione in Libano e lavorare con i principali partner internazionali per garantire: un immediato cessate il fuoco lungo la Linea Blu e la piena applicazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite; fornire la necessaria assistenza umanitaria ed il supporto alla popolazione civile, inclusi i rifugiati, gli sfollati e le comunità protette”.

Migranti, Meloni contro Sea Watch: parole vergognose, getta maschera

Migranti, Meloni contro Sea Watch: parole vergognose, getta mascheraRoma, 15 ott. (askanews) – “Considero vergognoso che Sea Watch definisca le guardie costiere i veri trafficanti di uomini, volendo delegittimare quelle del nord Africa e magari anche quella italiana, in modo da dare via libera agli scafisti che descrive come innocenti. Sono dichiarazioni indegne che gettano la maschera sul ruolo di alcune Ong e sulle responsabilità di chi le finanzia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.

Meloni: scenario in Libano preoccupa. Attacchi all’Unifil inaccettabili e ingiustificati

Meloni: scenario in Libano preoccupa. Attacchi all’Unifil inaccettabili e ingiustificatiRoma, 15 ott. (askanews) – “Sono sinceramente preoccupata dallo scenario” in Libano “nonostante gli sforzi innumerevoli nostri e dei nostri alleati. Le postazioni Unifil sono state colpite dall’esercito israeliano e io penso che questo non si possa considerare accettabile. E’ la posizione che l’Italia ha assunto a tutti i livelli e io stessa ho ribadito a Netanyahu. Pretendiamo che sia garantita la sicurezza dei nostri soldati” e “riteniamo” l’atteggiamento dell’esercito israeliano “ingiustificato e una palese violazione della risoluzione 1701 dell’Onu”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.


Nelle sue comunicazioni la premier ha anche ribadito la posizione dell’Italia al fianco di Kiev: “Non ci rassegniamo, come pure in molti suggeriscono, all’idea di abbandonare l’Ucraina, all’idea che di fronte alla violazione del diritto internazionale dovremmo chiudere un occhio, banalmente perché sappiamo che quando saltano le regole le crisi si moltiplicano, e tutti ne paghiamo le conseguenze. Così l’invasione dell’Ucraina sta avendo effetti destabilizzanti molto oltre i confini nella quale si consuma, contribuendo ad accendere nuovi focolai di crisi o a far detonare quelli mai spenti. Sono convinta che quanto accade in Medio Oriente sia figlio anche di questa destabilizzazione. Voglio condividere con voi la preoccupazione per l’escalation in corso in Libano, perché sono sinceramente preoccupata da come sta evolvendo lo scenario, nonostante gli sforzi innumerevoli, nostri e dei nostri alleati”. “Il Consiglio europeo – ha sottolineato – ribadirà il proprio sostegno alla causa ucraina, perché l’obiettivo di tutti rimane sempre lo stesso: costruire le condizioni per una pace giusta e duratura e aiutare l’Ucraina a guardare al futuro, un futuro di prosperità e benessere. Giovedì scorso ho ricevuto a Roma il Presidente Zelensky e in quell’occasione ho ribadito ancora una volta che difendere l’Ucraina è nell’interesse dell’Italia e dell’Europa, perché significa tutelare quel sistema internazionale di regole che tiene insieme la comunità internazionale e protegge ogni Nazione. L’Italia ha firmato l’accordo di sicurezza e siamo arrivati al nono pacchetto di aiuti militari, concentrandoci ancora sui sistemi di difesa aerea per proteggere la popolazione e le infrastrutture civili. Questo al netto del sostegno che l’Italia continua a dare a 360° gradi. Non ultimo, il contributo per ripristinare la capacità di produzione di energia dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka. Continueremo, inoltre, a lavorare, per attuare l’accordo per il prestito garantito dagli interessi generati dagli asset russi immobilizzati in Europa, importante risultato raggiunto dalla Presidenza italiana del G7. E come ho detto molte volte in passato guardare al futuro dell’Ucraina significa anche immaginare la sua ricostruzione, che va sostenuta insieme alle Istituzioni finanziarie internazionali e al settore privato”, ha concluso.


In generale, per Meloni “l’Europa di domani non può essere uguale a quella di ieri e di oggi, deve cambiare, ripensare completamente le sue priorità, il suo approccio, la sua postura”, “dobbiamo chiederci quale futuro intendiamo costruire per l’Europa” perchè “la centralità del nostro continente non è scontata”. Ché “il mondo in cui troppo a lungo ci siamo crogiolati è finito – ha rilanciato Meloni -, non possiamo perdere l’occasione storica che questa nuova legislatura ci offre” ovvero se guardare al futuro o continuare ad “essere un gigante burocratico con molte regole”.

Migranti, Meloni: centri Albania spirito Ue, può essere replicata

Migranti, Meloni: centri Albania spirito Ue, può essere replicataRoma, 15 ott. (askanews) – Per l’apertura dei centri in Albania “ci siamo presi un po’ di tempo in più per fare tutto nel migliore dei modi e siamo molto soddisfatti per il risultato. E’ una strada nuova, coraggiosa, inedita, che rispecchia lo spirito europeo e ha tutte le carte in regola per essere percorsa con altri Paesi extra-Ue”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo, ringraziando il premier Edi Rama per “aver creduto nella bontà ed efficacia di questa iniziativa”.

Ucraina, Meloni: non ci rassegniamo ad abbandonarla

Ucraina, Meloni: non ci rassegniamo ad abbandonarlaRoma, 15 ott. (askanews) – “Non ci rassegniamo, come pure in molti suggeriscono, all’idea di abbandonare l’Ucraina, all’idea che di fronte alla violazione del diritto internazionale dovremmo chiudere un occhio, banalmente perché sappiamo che quando saltano le regole le crisi si moltiplicano, e tutti ne paghiamo le conseguenze. Così l’invasione dell’Ucraina sta avendo effetti destabilizzanti molto oltre i confini nella quale si consuma, contribuendo ad accendere nuovi focolai di crisi o a far detonare quelli mai spenti. Sono convinta che quanto accade in Medio Oriente sia figlio anche di questa destabilizzazione. Voglio condividere con voi la preoccupazione per l’escalation in corso in Libano, perché sono sinceramente preoccupata da come sta evolvendo lo scenario, nonostante gli sforzi innumerevoli, nostri e dei nostri alleati”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.


“Il Consiglio europeo – ha sottolineato – ribadirà il proprio sostegno alla causa ucraina, perché l’obiettivo di tutti rimane sempre lo stesso: costruire le condizioni per una pace giusta e duratura e aiutare l’Ucraina a guardare al futuro, un futuro di prosperità e benessere. Giovedì scorso ho ricevuto a Roma il Presidente Zelensky e in quell’occasione ho ribadito ancora una volta che difendere l’Ucraina è nell’interesse dell’Italia e dell’Europa, perché significa tutelare quel sistema internazionale di regole che tiene insieme la comunità internazionale e protegge ogni Nazione. L’Italia ha firmato l’accordo di sicurezza e siamo arrivati al nono pacchetto di aiuti militari, concentrandoci ancora sui sistemi di difesa aerea per proteggere la popolazione e le infrastrutture civili. Questo al netto del sostegno che l’Italia continua a dare a 360° gradi. Non ultimo, il contributo per ripristinare la capacità di produzione di energia dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka. Continueremo, inoltre, a lavorare, per attuare l’accordo per il prestito garantito dagli interessi generati dagli asset russi immobilizzati in Europa, importante risultato raggiunto dalla Presidenza italiana del G7. E come ho detto molte volte in passato guardare al futuro dell’Ucraina significa anche immaginare la sua ricostruzione, che va sostenuta insieme alle Istituzioni finanziarie internazionali e al settore privato”, ha concluso.

Libano, Meloni: inaccettabili attacchi Unifil, garantire sicurezza

Libano, Meloni: inaccettabili attacchi Unifil, garantire sicurezzaRoma, 15 ott. (askanews) – “Sono sinceramente preoccupata dallo scenario” in Libano “nonostante gli sforzi innumerevoli nostri e dei nostri alleati. Le postazioni Unifil sono state colpite dall’esercito israelino e io penso che questo non si possa considerare accettabile. E’ la posizione che l’Italia ha assunto a tutti i livelli e io stessa ho ribadito a Netanyahu. Pretendiamo che sia garantita la sicurezza dei nostri soldati” e “riteniamo” l’atteggiamento dell’esercito israeliano “ingiustificato e una palese violazione della risoluzione 1701 dell’Onu”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.