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Ucraina, Meloni sente Zelensky: Italia continuerà a sostenere Kiev

Ucraina, Meloni sente Zelensky: Italia continuerà a sostenere KievRoma, 6 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.


Nel corso del colloquio – fa sapere Palazzo Chigi in una nota -, la presidente Meloni ha ribadito il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare all’Ucraina e al popolo ucraino, con l’obiettivo di costruire una pace giusta. I due leader hanno avuto, inoltre, uno scambio sulle prossime iniziative diplomatiche, anche in vista del Consiglio Europeo. Infine, la presidente del Consiglio Meloni ha ricordato l’impegno italiano per l’organizzazione a Roma, nel 2025, della Ukraine Recovery Conference.

Apostolico, Schlein(Pd): gravissimo se lascia toga per attacchi Governo

Apostolico, Schlein(Pd): gravissimo se lascia toga per attacchi GovernoRoma, 6 dic. (askanews) – “Il Governo cerca costantemente lo scontro istituzionale con la magistratura, che non fa bene al paese. Non conosco ragioni che hanno portato la dottoressa Apostolico a dimettersi. Se anche una minima parte fosse dovuta agli attacchi indegni che le sono arrivati dal governo, dalla maggioranza, dalla destra che governa il paese sarebbe gravissimo. Gravissimo. Siamo di fronte a una destra che non ccetta di dovere come tutti rispondere alle leggi”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a ‘L’aria che tira’ su La7.

Trasnova,Schlein a Calenda: il Pd c’è stato e ci sarà sempre

Trasnova,Schlein a Calenda: il Pd c’è stato e ci sarà semprePomigliano, 6 dic. (askanews) – “Il Pd c’era, c’è e ci sarà sempre, a difesa del lavoro. Non li abbiamo sempre visti tutti a difesa del lavoro, noi siamo a difesa del lavoro. Ci siamo, c’eravamo e continueremo ad esserci”. Lo ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein, commentando le parole di Carlo Calenda che ha accusato la segretaria del Pd di non aver parlato della situazione dei lavoratori di Trasnova.


La segretaria ha ricordato dei “32 atti parlamentari del Partito democratico sull’automotive e sulle vertenze. La nostra presenza costante qui con i nostri parlamentari dalle 5.30 dell’altra mattina”.

Sanità,Consulta:tagliare altre spese indistinte prima di sacrificarla

Sanità,Consulta:tagliare altre spese indistinte prima di sacrificarlaRoma, 6 dic. (askanews) – In un contesto di risorse scarse, “per fare fronte a esigenze di contenimento della spesa pubblica dettate anche da vincoli euro unitari, devono essere prioritariamente ridotte le altre spese indistinte, rispetto a quella che si connota come funzionale a garantire il ‘fondamentale’ diritto alla salute di cui all’articolo 32 della Costituzione, che chiama in causa imprescindibili esigenze di tutela anche delle fasce più deboli della popolazione, non in grado di accedere alla spesa sostenuta direttamente dal cittadino, cosiddetta out of pocket”. È quanto si legge nella sentenza n. 195 del 2024, depositata oggi, con cui la Corte costituzionale ha deciso il ricorso della Regione Campania contro la legge di bilancio 2024. Lo rende noto un comunicato della Consulta La Corte ha dichiarato non fondate diverse questioni, che riguardavano la legittimità della misura, le modalità e la durata del concorso delle regioni agli obiettivi di finanza pubblica, stabilite dalla legge di bilancio 2024 nelle more della nuova governance economica europea, che, peraltro, mostrano la volontà del legislatore statale di non far gravare il suddetto contributo sulle spese relative alla missione 12, Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, e alla missione 13, Tutela della salute.


La sentenza ha però sollecitato il legislatore, al fine di “scongiurare l’adozione di ‘tagli al buio’”, ad “acquisire adeguati elementi istruttori sulla sostenibilità dell’importo del contributo da parte degli enti ai quali viene richiesto” e a non trascurare, per garantire maggiore effettività al principio di leale collaborazione, il coinvolgimento della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, di cui l’art. 5 della legge 5 maggio 2009, n. 42. La sentenza ha poi dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, comma 527, quinto periodo, della legge di bilancio per il 2024, ma solo nella parte in cui non esclude dalle risorse che è possibile ridurre, a seguito del mancato versamento del contributo dovuto da parte delle regioni, quelle spettanti per il finanziamento dei diritti sociali, delle politiche sociali e della famiglia e, in particolare, della tutela della salute.


Ciò in quanto, “nemmeno nel caso in cui la regione non abbia versato la propria quota del contributo alla finanza pubblica, lo Stato può ‘rispondere’ tagliando risorse destinate alla spesa costituzionalmente necessaria, tra cui quella sanitaria – già, peraltro, in grave sofferenza per l’effetto, come si è visto, delle precedenti stagioni di arditi tagli lineari – dovendo quindi agire su altri versanti che non rivestono il medesimo carattere”: il diritto alla salute, infatti, “coinvolgendo primarie esigenze della persona umana”, non può essere sacrificato “fintanto che esistono risorse che il decisore politico ha la disponibilità di utilizzare per altri impieghi che non rivestono la medesima priorità”. Da ultimo, la sentenza ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del comma 557 dell’art. 1 della legge n. 213 del 2023, nella parte in cui non prevede che il decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, diretto a individuare i criteri e le modalità di riparto, nonché il sistema di monitoraggio dell’impiego delle somme, del “Fondo per i test di Next-Generation Sequencing per la diagnosi delle malattie rare”, sia adottato d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.

Trasnova,Schlein: questi lavoratori tengono in piedi il Paese

Trasnova,Schlein: questi lavoratori tengono in piedi il PaeseNapoli, 6 dic. (askanews) – “Qui giustamente non chiedono gli ammortizzatori sociali e la cassa integrazione. Chiedono di poter continuare a fare il lavoro che amano e per cui hanno delle competenze che non possiamo perdere in questo paese sul settore che è fondamentale come quello dell’auto. Questi lavoratori, queste lavoratrici sono quelli che tengono in piedi il nostro paese”. A dirlo è la segretaria del Pd Elly Schlein, dopo aver incontrato i lavoratori di Trasnova in presidio all’esterno dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, che questa mattina hanno ricevuto la lettera di licenziamento dall’azienda.


“Non si possono lasciare 400 famiglie per strada – continua la segretaria – Peraltro, appena prima di Natale. Bisogna dare una prospettiva, quello a cui puntiamo è che al tavolo, che avevamo chiesto di anticipare ed è stato anticipato, e in cui avevamo chiesto la presenza di Stellantis che si prendesse le sue responsabilità, e ci hanno comunicato ieri che ci sarà, è un tavolo in cui si blocca la procedura, si riconferma la commessa e si dà un futuro a questi 400 operai alcuni dei quali lavorano qui da 21 anni o da 35 anni, come ci hanno raccontato” conclude.

Ue, Meloni riceve Fitto e assicura: da Italia contributo pragmatico

Ue, Meloni riceve Fitto e assicura: da Italia contributo pragmaticoRoma, 5 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il neo vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la Coesione e le riforme, Raffaele Fitto. È la prima volta – ricorda Palazzo Chigi in una nota – che la premier Meloni incontra Raffaele Fitto nelle nuove funzioni di vicepresidente della Commissione europea.


Al centro del colloquio – prosegue la nota -, le sfide future della Commissione europea, a partire dalla realizzazione delle riforme e degli investimenti di lunga durata che contribuiscano a rafforzare la crescita europea. La presidente Meloni ha assicurato il contributo pragmatico dell’Italia al lavoro che la Commissione dovrà svolgere per i prossimi cinque anni.

Conte: alternativa alla destra ha bisogno di tempo e coerenza

Conte: alternativa alla destra ha bisogno di tempo e coerenzaRoma, 5 dic. (askanews) – “Assolutamente sì. Il nostro obiettivo è proprio costruire un’alternativa a questa destra reazionaria”. Così Giuseppoe Conte, leader del Movimento 5 stelle, ha risposto a chi gli ha chiesto se la prospettiva di un’alleanza delle forze di opposizione sia ancora possibile. “Un’alternativa di governo seria, forte, credibile: è per questo – ha precisato – che rivendichiamo la necessità di essere chiari, di elaborare un programma puntuale, preciso, coerente, che sia davvero di miglioramento per tutte le ingiustizie e le disuguaglianze di questo paese”.


“La nostra è una volontà autentica, genuina – ha spiegato l’ex premier – di costruire un’alternativa e ovviamente di essere coerenti, sul piano della politica interna e della politica estera. Quando denunciamo che non può essere una politica progressista quella che abbraccia l’eventualità di una terza guerra mondiale, per quanto riguarda il conflitto russo-ucraino, per noi è progressista impegnarsi con la massima tenacia per una svolta negoziale. Allo stesso modo riteniamo che la Commissione Von der Leyen 2 abbia spostato l’asse politico a destra e questo non doveva essere consentito”. “Per fortuna – ha concluso Conte – non c’è oggi una responsabilità di governo: effettivamente questa alternativa va costruita e per costruire un progetto serio, credibile, abbiamo bisogno di tempo”.

Dl fiscale, ok definitivo: più soldi ai partiti, rinvio acconto Irpef

Dl fiscale, ok definitivo: più soldi ai partiti, rinvio acconto IrpefRoma, 5 dic. (askanews) – Il dl fiscale ‘collegato’ alla manovra, dopo un lungo e contrastato esame in prima lettura al Senato, è giunto alla Camera blindato. Montecitorio lo ha approvato definitivamente oggi, a seguito di un rapido esame e un altro ricorso al voto di fiducia. E’ così convertito in legge. Ora governo e maggioranza guardano al disegno di legge di bilancio con le votazioni sugli emendamenti in Commissione che dovrebbero iniziare martedì 10 dicembre.


Forti critiche dalle opposizioni che parlano di un decreto “senza visione”, mentre il governo è “in attesa messianica” delle entrate dal concordato fiscale. Nel frattempo “le tasse sul ceto medio sono aumentate”. Nel decreto fiscale, trasformato di fatto in un ‘omnibus’ ha trovato spazio l’aumento del fondi del 2×1000 dell’Irpef destinati al finanziamento dei partiti politici, passati per il 2024 da 25 a 29,6 milioni di euro. Niente da fare per il taglio del canome Rai da 90 a 70 euro, fortemente richiesto dalla Lega ma osteggiato da Forza Italia. Misura su cui il governo è stato battuto in Commissione al Senato.


Sono confluiti nel decreto la riapertura al 12 dicembre dei termini per aderire al concordato fiscale e l’ampliamento della platea dei beneficiari del bonus di Natale di 100 euro (con l’esclusione del requisito del coniuge a carico). Entrambe le misure erano contenute in un provvedimento ad hoc ‘trasferito’ nel dl. Via libera al rinvio a gennaio 2025 del versamento del secondo accordo Irpef (che si pagherebbe a novembre 2024), con possibilità di rateizzare in cinque rate, da gennaio a maggio. La misura riguarda i contribuenti titolari di partita Iva, che nell’anno precedente hanno dichiarato ricavi o compensi non superiori a 170.000 euro.


Ok al riequilibrio regionale del payback farmaceutico, misura che introduce criteri diversi per la redistribuzione delle risorse del payback. Con la nuova misura si tiene conto anche dell’entità dello sforamento delle regioni e non solo il criterio ‘pro capite’ che fino ad ora ha avvantaggiato la Lombardia. Tra le novità, anche l’aumento di 4,7 miliardi di euro della dotazione per il credito di imposta sugli investimenti di Transizione 4.0 e la possibilità di usare i fondi Covid del 2020 e 2021 ancora presenti sui bilanci dei servizi sanitari regionali per il recupero delle liste d’attesa.


Confermati gli interventi previsti nel testo originale del decreto, tra cui il rifinanziamento di Rfi, Anas e servizio civile, l’aumento delle risorse per soddisare le richieste dell’Ape sociale del 2024, per i grandi eventi tra cui il Giubileo, per gli straordinati delle Forze di Polizia e dei Vigili del fuoco.

M5S, al via la nuova votazione sullo statuto e sul garante Grillo

M5S, al via la nuova votazione sullo statuto e sul garante GrilloRoma, 5 dic. (askanews) – Si è aperta questa mattina alle 10, e si chiude alle 22 di domenica prossima, 8 dicembre, la nuova votazione on line degli iscritti al Movimento 5 stelle, imposta da Grillo a norma di statuto, sui nodi più delicati dello scontro politico interno, appunto le modifiche statutarie radicali già approvate in prima lettura al termine del “processo costituente” avviato la scorsa estate dal leader M5S Giuseppe Conte dopo la sconfitta elettorale delle europee. Dopo che il fondatore e garante, Beppe Grillo, ha chiesto, a norma del vecchio statuto, la ripetizione del voto, i circa 89mila aventi diritto si pronunceranno sulle norme per la modifica del simbolo, sugli organismi di garanzia, sui ruoli di presidente e garante. Questa, in particolare, è la questione più calda: l’abolizione della figura del garante, rivestita finora con poteri piuttosto ampi proprio dal fondatore del M5S, era stata approvata con un largo 63,24 per cento dai votanti e accolta da un boato dell’assemblea nazionale Nova.


La sfida di Grillo, che ha invitato i suoi vecchi seguaci ad “andare per funghi” piuttosto che votare, è legata alla speranza che i contrari e gli astenuti (rispettivamente 29,09 e 7,67 per cento) non partecipino proprio al voto, facendo mancare il quorum richiesto appunto per approvare le modifiche statutarie, superato facilmente al primo spoglio conclusosi il 24 novembre scorso: in quel caso infatti votarono in 54.452, il 61,23% degli aventi diritto. Per sconfiggere nuovamente Grillo e rimanere saldamente in sella al Movimento per gestire la “nuova fase” che ha più volte rivendicato di voler aprire, stavolta Conte avrà bisogno di 44.467 votanti.

Mattarella: il volontariato è una risorsa preziosa per la coesione sociale

Mattarella: il volontariato è una risorsa preziosa per la coesione socialeRoma, 5 dic. (askanews) – “Il volontariato rappresenta una preziosa risorsa per la coesione sociale della comunità. Sfide di portata sempre più ampia sono di fronte a noi e l’azione dei volontari si propone come un’efficace componente per affrontare scenari che rendono le nostre società più fragili. Il volontariato è generosa espressione dei doveri inderogabili di solidarietà economica e sociale sanciti dalla Costituzione. Come anche affermato dalle Nazioni Unite, il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile necessita del contributo di ciascuna persona, che tramite il suo impegno volontario ‘diventa parte delle soluzioni’. L’impegno a migliorare le società contemporanee, proprio a tante espressioni associative del volontariato, indica e restituisce speranza e prospettive di rinascita anche nelle situazioni di avversità e calamità”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato per lo Sviluppo Economico e Sociale.


“La Repubblica è grata per l’operato dei volontari che, con mirabile spirito di altruismo e collaborazione, prestano ogni giorno il loro inestimabile supporto”, ha affermato il Capo dello Stato.