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Ballottaggi,Bonelli: confermano che uniti contro la destra si vince

Ballottaggi,Bonelli: confermano che uniti contro la destra si vinceRoma, 24 giu. (askanews) -“Dai risultati, seppur non ancora definitivi, di Firenze, Bari, Perugia, Cremona, Campobasso, Potenza, si evince che il c entrosinistra vince al ballottaggio nelle amministrative. Questo è il segnale che gli elettori e le elettrici vogliono l’unità, perché uniti si vince. È ciò che, come Alleanza Verdi e Sinistra, affermiamo da tempo, per evitare gli errori drammatici del passato che hanno consegnato il governo del Paese alla destra peggiore d’Europa. Un risultato importante è anche quello delle liste di AVS, che eleggono numerosi consiglieri e consigliere comunali, consolidando così la nostra presenza sul territorio e rafforzando la nostra voce ecologista e sociale nelle istituzioni locali.” Lo dichiara il co portavoce dei Verdi europei Angelo Bonelli, leader di Alleanza Verdi e Sinistri commentando i risultati dei ballotaggi nelle elezioni Cpomunali.

Ballottaggi, Fratoianni: la brutta destra italiana si può battere

Ballottaggi, Fratoianni: la brutta destra italiana si può battereRoma, 24 giu. (askanews) – “L’affermazione di Vittoria Ferdinandi a Perugia , la vittoria a Potenza, la conferma a Bari con Leccese e a Firenze con Funaro e in tanti altri centri grandi e piccoli del Paese, confermano che questa brutta destra al governo del Paese può essere battuta”. Lo dichiara via X il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, Leader dell’Alleanza Verdi Sinistra.


“Grazie agli elettori e alle elettrici – prosegue l’esponente rossoverde in un altro tweet – che hanno dato fiducia a questi amministratori e allo schieramento progressista.Ora non bisogna deluderli, serve – conclude Fratoianni – un progetto credibile di alternativa per cambiare l’Italia e per renderla migliore di quello che è oggi. Noi ci siamo”

Sara Funaro è la prima sindaca donna di Firenze e dedica la vittoria a suo nonno

Sara Funaro è la prima sindaca donna di Firenze e dedica la vittoria a suo nonnoFirenze, 24 giu. (askanews) – “Sono un po’ emozionata, lo dico sinceramente. Sento l’emozione grandissima di tutti questi mesi, di essere la prima cittadina di Firenze”. Lo ha detto Sara Funaro, appena eletta sindaca di Firenze. Funaro è la prima sindaca donna nella storia della città. Funaro ha dedicato la sua vittoria, in maniera speciale, a suo nonno, il sindaco dell’alluvione Piero Bargellini, che mi ripeteva questa frase: ho fatto così tante dichiarazioni d’amore a Firenze che alla fine l’ho sposata. Ecco oggi voglio dire che anch’io da oggi sposo questa città”.


Sara Funaro, che ha subito ricevuto le congratulazioni telefoniche della segretaria del Pd Elly Schlein, ha dovuto spendere alcuni minuti per riuscire a frenare le grida di esultanza dei suoi collaboratori e sostenitori, per potersi collegare in diretta con siti e televisioni per quello che è stato il suo primo discorso da sindaca, da prima sindaca donna, di Firenze. Oltre a “sindaca! sindaca! E al rituale “popopopopopo”, cantato a pieni polmoni anche dal sindaco uscente Dario Nardella, i supporter hanno lanciato questo coro all’indirizzo di Eike Schmidt, il candidato del centrodestra sconfitto al ballottaggio 60,3% contro 39,7%: “Tornatene a Capodimonte”, riferendosi al suo ruolo di direttore del museo di Napoli.

Il Parlamento in affanno: dieci decreti da approvare prima della pausa estiva

Il Parlamento in affanno: dieci decreti da approvare prima della pausa estivaRoma, 24 giu. (askanews) – Con l’approvazione oggi in Consiglio dei ministri dei decreti infrastrutture e campi flegrei, toccano quota dieci i provvedimenti che Camera e Senato dovranno convertire in legge prima di andare in vacanza. Domani le conferenze dei capigruppo di Montecitorio e Palazzo Madama – convocate rispettivamente alle 13,30 e alle 15 – dovranno comporre un calendario per niente facile, fatto di conversioni di decreti a colpi di fiducia, nel quale rischiano di non trovare spazio né i disegni di legge di iniziativa governativa che hanno fatto e che stanno facendo più discutere (abolizione dell’abuso d’ufficio, sicurezza e voto in condotta), né tantomeno le proposte di legge in quota opposizione.


Entro questa settimana la Camera licenzierà il decreto in materia di associazioni professionali a carattere sindacale delle Forze Armate: il provvedimento scade l’8 luglio, deve ancora passare al Senato ma dovrebbe filare liscio come l’olio visto che è condiviso anche dall’opposizione. Potrebbe essere questo l’unico caso in cui non sarà necessaria la questione di fiducia, già data per scontata invece sull’altro provvedimento in scadenza, il decreto coesione. In dirittura d’arrivo al Senato, è atteso alla Camera in aula già venerdì, giornata in cui il governo, a quanto si apprende da fonti di maggioranza, porrà la questione di fiducia che sarà poi votata in apertura della prossima settimana. Al Senato, dopo il decreto coesione, è atteso in aula il decreto agricoltura, che dovrà passare anche alla Camera per la conversione entro metà luglio. C’è più tempo per il decreto liste d’attesa, all’esame in prima lettura della commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama che ha avviato un ciclo di audizioni informali. Stessi tempi di scadenza più o meno anche per il decreto per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per il G7. Ha iniziato il suo iter in prima lettura in commissione Ambiente.


Alla Camera questa settimana dovrebbe iniziare in commissione Ambiente l’esame degli emendamenti al decreto salva Casa e in commissione Cultura l’esame del dl Abodi-Valditara in materia di sport, sostegno didattico agli alunni con disabilità, regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025, università e ricerca. Si tratta di provvedimenti in prima lettura che, una volta passati al Senato, come ormai consuetudine già prima del governo Meloni, saranno approvati con fiducia e senza modifiche. In attesa di essere bollinati e presentati in Parlamento, oltre ai due decreti approvati oggi in Cdm, anche il decreto sulle materie prime critiche di interesse strategico approvato dal consiglio il 20 giugno scorso. Si tratta di provvedimenti da assegnare in commissione Ambiente, se al Senato o alla Camera è tutto ancora da valutare visto che in entrambi i rami del Parlamento l’VIII è abbastanza ingolfata.


In questo calendario fittissimo che – è la previsione – terrà i parlamentari al lavoro almeno fino al 7 agosto, è stretto alla Camera lo spazio per l’esame del ddl Nordio che prevede l’abolizione dell’abuso d’ufficio. Arrivato dal Senato a febbraio, dopo mesi di stallo, è stato ripreso in commissione Giustizia e approvato senza modifiche con una maratona notturna la scorsa settimana per approdare oggi in aula per la discussione generale. Altro ddl trasmesso dal Senato ad aprile scorso, quello del ministro Valditara, sul voto in condotta. Anche in questo caso, l’accordo sarebbe di non apportare modifiche a Montecitorio e di tentare l’approvazione entro l’avvio del prossimo anno scolastico. Se sarà praticabile si capirà meglio dall’andamento della capigruppo di domani e dei lavori dell’aula. Ancora meno chanche di essere esaminato in aula prima della pausa estiva il ddl sicurezza, alla prima lettura a Montecitorio. In questo quadro, non sembrano avere speranze le proposte di legge in quota opposizione come quella sulle carceri di iniziativa di Roberto Giachetti (Iv) discussa oggi in aula alla Camera sulla liberazione anticipata dei detenuti e la pdl Schlein sul servizio sanitario nazionale.

Comunali, il Viminale: nei ballottaggi affluenza al 47,71 per cento

Comunali, il Viminale: nei ballottaggi affluenza al 47,71 per centoRoma, 24 giu. (askanews) – Affluenza al 47,71 per cento nei ballottaggi per le elezioni comunali. Il dato, comunicato dalla piattaforma Eligendo del Viminale, riguarda 3.586 sezioni presenti nei 102 comuni italiani.


L’affluenza al 47,71 per cento nei ballottaggi per le elezioni nei comuni italiani è un dato inferiore rispetto al primo turno, quando era stata del 62,83 per cento. Firenze raggiunge lo stesso dato nazionale, 47,75 per cento. A Bari, invece, 40,20 per cento. A Perugia uno dei più alti in Italia, 58,28 di affluenza. A Campobasso 49,64 e Potenza 54,51. 

Ballottaggi: a Firenze, Potenza e Bari, avanti il centrosinistra con Funaro, Telesca e Leccese

Ballottaggi: a Firenze, Potenza e Bari, avanti il centrosinistra con Funaro, Telesca e LecceseFirenze, 24 giu. (askanews) – Boati di esultanza dal comitato elettorale di Sara Funaro stanno accompagnando le comunicazioni sugli scrutini dai seggi che arrivano via telefono direttamente all’entourage della candidata a sindaca di Firenze per il centrosinistra. La convinzione diffusa tra militanti e sostenitori è di superare il 60%. E a circa metà delle sezioni scrutinate (135 su 360) Funaro è in effetti avanti di circa venti punti, 60 a 40, sul suo avversario di centrodesetra, Eike Schmidt. Tanto che Elly Schlein, segretaria nazionale del Pd, ha già raggiunto al telefono Sara Funaro, congratulandosi con lei, circondata dalle continue grida di esultanza dei suoi collaboratori e sostenitori (“sindaca! sindaca!”) ha detto a Schlein: “Adesso ti aspettiamo a Firenze per festeggiare!”.


Dopo lo scrutinio di 5 sezioni su 77 a Potenza, Vincenzo Telesca, sostenuto da diverse liste civiche e parte del Pd è al 65,21% mentre Francesco Fanelli, candidato sindaco del centrodestra, è al 34,79%. Anche a Bari, dopo 101 sezioni su 345, Vito Leccese, candidato del centrosinistra diviso, è al 70,48%, Fabio Romito del centrodestra è al 29,53%.

Ue, Tajani: Ppe il vincitore deve dare carte, no ai Verdi in maggioranza

Ue, Tajani: Ppe il vincitore deve dare carte, no ai Verdi in maggioranzaBruxelles, 24 giu. (askanews) – Il voto europeo ha chiaramente avuto un vincitore, il Ppe, che deve perciò restare centrale nella distribuzione dei nuovi incarichi di vertice dell’Ue; i cittadini hanno detto ‘no’ a “una politica ambientalista fondamentalista”, quindi “i Verdi non possono stare nella futura maggioranza”; e il Ppe, i Socialisti e i Liberali devono semmai “guardare con maggiore attenzione ai Conservatori” nel Parlamento europeo. Lo ha affermato oggi a Lussemburgo il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, parlando con la stampa a margine del consiglio esteri dell’Ue.


Tajani ha ribadito le posizioni del Ppe secondo cui vanno riconfermate Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione e Roberta Metsola a quella del Parlamento europeo. Inoltre, ha aggiunto il ministro degli Esteri, il nuovo presidente del Consiglio europeo non dovrà avere posizioni sull’immigrazione “non rispondenti alla posizione della maggioranza degli europei” e il nuovo Alto Rappresentante per la politica estera dovrà “guardare anche al Sud”. Due riferimenti che sembrano fatti apposta per ostacolare la designazione del candidato socialista, l’ex premier Antonio Costa per il Consiglio europeo, e quella della candidata liberale, la premier estone Kaja Kallas, come Alto Rappresentante. “Intanto bisogna trovare l’accordo”, ha detto Tajani, riguardo ai negoziati sulle nuove nomine, in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì, a Bruxelles. “O l’accordo si trova a fine settimana, oppure non c’è la possibilità di individuare il presidente della Commissione da proporre al Parlamento, il presidente del Consiglio europeo e l’Alto Rappresentante”, e in questo caso “è chiaro che servirà altro tempo. Il confronto tra i capi di Stato e di governo è in corso, ci sono colloqui. Io ribadisco qual è la mia posizione: bisogna tener conto del risultato elettorale: questa è la democrazia. Lo voglio dire anche a tanti che fanno osservazioni a volte fuori luogo. E la democrazia ci ha detto che in Europa i cittadini hanno detto no a una politica ambientalista fondamentalista”.


“Quindi – ha indicato Tajani – io credo che i Verdi non possano stare nella futura maggioranza. E credo che Popolari, Liberali e Socialisti debbano guardare con maggiore attenzione ai Conservatori, perché questo è il risultato elettorale. Ovvio che il Partito popolare europeo sarà centrale. Noi ribadiamo la nostra posizione a favore di Ursula von der Leyen come presidente della commissione, e come presidente del Parlamento europeo di Roberta Metsola, che ha fatto benissimo, e credo che possa rimanere in carica a lungo”. Un riferimento al fatto che il Ppe vorrebbe confermare Metsola alla presidenza dell’Assemblea di Strasburgo anche dopo il rinnovo delle cariche di metà legislatura, tra due anni e mezzo.

Ok ai 37 obiettivi, Italia chiede sesta rata da 8,5 mld. Meloni: smentiti pronostici negativi. Completeremo piano

Ok ai 37 obiettivi, Italia chiede sesta rata da 8,5 mld. Meloni: smentiti pronostici negativi. Completeremo pianoRoma, 24 giu. (askanews) – L’Italia ha le carte in regola per avanzare alla Commissione europea la richiesta per la sesta rata del Pnrr, pari a 8,5 miliardi. E’ quanto riferisce un comunicato di Palazzo Chigi al termine della Cabina di regia, presieduta dal presidente del consigli, Giorgia Meloni.


“Quanto stabilito dalla Cabina di regia consentirà all’Italia di presentare formalmente alla Commissione europea la richiesta di pagamento della sesta rata, pari a 8,5 miliardi di euro, che – si legge nel comunicato – si aggiungeranno alle risorse della quinta rata, attualmente in fase di verifica e rendicontazione finale”. La Cabina di regia, presieduta da Giorgia meloni e convocata dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, si è svolta alla presenza dei Ministri e dei Sottosegretari preposti, oltre che dell’ANCI, dell’UPI e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Al termine di una circostanziata verifica, spiega il comunicato, la Cabina di regia ha preso atto dello stato di attuazione degli obiettivi previsti nella sesta rata, alcuni raggiunti anche nell’ambito dell’ultimo decreto PNRR convertito in legge. Tra essi figurano investimenti strategici legati alla realizzazione di infrastrutture per il potenziamento del trasporto del gas (Linea Adriatica), alla formazione delle competenze tecniche, digitali e manageriali dei professionisti del sistema sanitario nazionale, ai crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0, all’avvio delle opere infrastrutturali nell’ambito della ZES del Mezzogiorno, al rinnovo della flotta per il comando nazionale dei Vigili del Fuoco, alla digitalizzazione dei parchi nazionali, al piano di potenziamento delle in infrastrutture sportive scolastiche, alla tutela e alla valorizzazione delle foreste urbane e periurbane, alla transizione ecologica con l’implementazione degli impianti per la produzione di energia elettrica nei settori agricolo/agroindustriale (agrisolare), alla bonifica delle discariche abusive ed alla conseguente cancellazione delle procedure di infrazione, al potenziamento dei collegamenti ferroviari nel Mezzogiorno, all’ultimazione delle procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi, all’istituzione del polo del turismo digitale (Digital Tourism Hub) e alla digitalizzazione della Guardia di Finanza, che rafforzerà il presidio di trasparenza e legalità sul Piano.


“La Cabina di regia di oggi è chiamata ad avviare la procedura per richiedere alla Commissione europea il pagamento della sesta rata del Pnrr da 8,5 miliardi di euro. È un momento molto importante, perché questo ci consente di centrare un doppio primato e di essere la prima Nazione in Europa a richiedere il pagamento della sesta rata, dopo essere stati anche i primi a richiedere la quinta”, ha detto nel suo intervento, durante la riunione della Cabina di Regia sul Pnrr, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Arriviamo a questo appuntamento dopo un lavoro complesso e molto impegnativo, soprattutto negli ultimi giorni”, ha aggiunto la premier. “Più di qualcuno, fuori da qui, aveva formulato pronostici negativi e aveva scommesso che con questo Governo il Pnrr sarebbe fallito, e che avremmo perso i soldi dell’Europa. Con il nostro lavoro di questi mesi abbiamo smentito quei pronostici, e abbiamo dimostrato che si sbagliavano e che abbiamo tutte le carte in regola centrare un obiettivo molto ambizioso: portare a compimento l’intero Piano, e utilizzare nel modo meglio le risorse europee”, ha sottolineato Meloni.


“La Cabina di regia di oggi – ha spiegato la premier – si occupa di chiudere la verifica della sesta rata e di attestare il conseguimento di 37 obiettivi e traguardi. Ci sono interventi strategici per il futuro dell’Italia. Penso ad esempio agli investimenti legati alla realizzazione della cosiddetta Linea Adriatica, il nuovo gasdotto sulla direttrice Nord-Sud, indispensabile per garantire maggiore sicurezza energetica alla Nazione ma anche al resto d’Europa, grazie all’aumento della capacità di trasporto”. Il gasdotto Nord-Sud, ha proseguito Meloni, “è un’opera fondamentale, anche nel quadro di quella che sapete essere una priorità del Governo: rendere l’Italia lhub di approvvigionamento energetico dell’intero Continente, sfruttando la nostra straordinaria posizione geografica di piattaforma nel Mediterraneo”. “Ma negli obiettivi della sesta rata – ha proseguito Meloni – rientrano anche l’avvio delle opere infrastrutturali per la Zes Unica del Sud, altra grande riforma approvata da questo Governo, il progetto di digitalizzazione della Guardia di Finanza, la formazione delle competenze dei professionisti del sistema sanitario nazionale e i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0”. “Ci sono, poi – ha continuato la premier -, riforme importanti, come la semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di fonti rinnovabili, la riduzione dei ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione e delle autorità sanitarie, la legge quadro dedicata alle persone con disabilità e l’entrata in vigore dei decreti legislativi del Patto per la Terza Età. Interventi e misure concrete, per rendere l’Italia più moderna, più vicina ai bisogni delle persone e delle famiglie, più attenta alle imprese e a chi vuole investire e lavorare”.


“Non aggiungo altro, se non ribadire che la messa a terra del Pnrr rimane una priorità assoluta dell’intero Governo”, ha concluso Meloni.

Pnrr,Meloni: cabina regia conferma eccellente lavoro del governo

Pnrr,Meloni: cabina regia conferma eccellente lavoro del governoRoma, 24 giu. (askanews) – “La Cabina di regia di oggi, che segue il positivo confronto tecnico con la Commissione europea che si è protratto per tutta la scorsa settimana, conferma l’eccellente lavoro portato avanti dal Governo, in sinergica collaborazione con le istituzioni preposte e con i soggetti attuatori, sull’attuazione del nuovo Piano italiano, che ha liberato risorse strategiche per alimentare la crescita economica strutturale dell’Italia, al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti ed avanzamento finanziario”. Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo la riunione della Cabina di regia sul Pnrr, presieduta dalla stessa premier, per la verifica del conseguimento dei 37 obiettivi connessi alla sesta rata del nuovo Piano di Ripresa e Resilienza.


“I dati di questi giorni sul Pil e sull’incremento dell’occupazione, che vedono il Mezzogiorno crescere di mezzo punto in più rispetto alla media nazionale – ha proseguito Meloi -, rappresentano un ulteriore stimolo ad intensificare la pianificazione di politiche virtuose, finalizzate a colmare concretamente i divari territoriali di competitività e produttività della Nazione”. “Anche per la sesta rata, come accaduto per la quinta, l’Italia è il primo a livello europeo a presentare la sesta richiesta di pagamento”, ha concluso Meloni.

Pnrr,Meloni:Italia prima in Ue a richiedere pagamento sesta rata

Pnrr,Meloni:Italia prima in Ue a richiedere pagamento sesta rataRoma, 24 giu. (askanews) – “La Cabina di regia di oggi è chiamata ad avviare la procedura per richiedere alla Commissione europea il pagamento della sesta rata del Pnrr da 8,5 miliardi di euro. È un momento molto importante, perché questo ci consente di centrare un doppio primato e di essere la prima Nazione in Europa a richiedere il pagamento della sesta rata, dopo essere stati anche i primi a richiedere la quinta”. E’ passaggio dell’intervento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, svolto oggi durante la riunione della Cabina di Regia sul Pnrr.


“Arriviamo a questo appuntamento dopo un lavoro complesso e molto impegnativo, soprattutto negli ultimi giorni”, ha aggiunto la premier.