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Riforme, Conte in piazza: non passeranno è risposta forte e unitaria

Riforme, Conte in piazza: non passeranno è risposta forte e unitariaRoma, 18 giu. (askanews) – “Non saranno calci e pugni in piena aula di Montecitorio a un nostro parlamentare che ci fermeranno. La nostra reazione per un’Italia più democratica, a difesa della Costituzione, contro l’autonomia differenziata spacca-Italia, contro questo premierato che vuole insediare una donna sola al comando, un uomo solo al comando per cinque anni, la nostra risposta è forte, è unitaria: no passeranno”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, arrivando in piazza Santi Apostoli per prendere parte alla manifestazione delle opposizioni contro Autonomia regionale differenziata Premierato.

Riforme,opposizioni in piazza a Roma intonano in coro “Bella Ciao”

Riforme,opposizioni in piazza a Roma intonano in coro “Bella Ciao”Roma, 18 giu. (askanews) – Sulle note di “Bella Ciao” intonata in coro da una piazza santi Apostoli gremita si è aperta la manifestazione delle opposizioni a Roma contro il premierato che avuto da poco il primo sì del Senato con i voti del solo centrodestra e l’Autonomia differenziata fra le Regioni in approvazione alla Camera che questa sera la esaminerà con una maratona notturna. A cantare tutti insieme Bella Ciao all’inizio della manifestazione ci sono leader e militanti di Pd, Cinque Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Più Europa e lista Pace Terra e Dignità di Michele Santoro. Assenti invece bandiere e rappresentanti delle opposizioni centriste di Azione e Italia Viva che pure hanno votato al Senato contro il Premierato e alla Camera partecipano con le altre opposizioni all’ostruzionismo contro l’Autonomia. Una selva di fischi e fischietti copre le parole in piazza ogni volta che vengono evocati le parole Premierato e Autonomia.

Riforme,Schlein in piazza: tante bandiere,allargare campo c’è sempre tempo

Riforme,Schlein in piazza: tante bandiere,allargare campo c’è sempre tempoRoma, 18 giu. (askanews) – “È una bellissima piazza, con tanta partecipazione e tante bandiere tutte diverse per difendere la Costituzione e l’unità nazionale. È importante essere qui con tante realtà associative e movimenti, tutti uniti per impedire di stravolgere la Costituzione”. Lo ha detto ai cronisti Elly Schlein, segretaria del Pd, parlando a margine della manifestazione delle opposizioni contro il premierato e l’autonomia differenziata in corso in piazza Santi Apostoli a Roma.


A chi le ha chiesto un commento sulla “larghezza del campo” dei promotori della protesta, dal momento che dalla piazza mancano forze come Italia viva e Azione, Schlein ha risposto: “È una manifestazione unitaria, c’è sempre tempo di allagare quando gli obiettivi sono comuni”.

Da Mattarella allarme fakenews: disinformazione russa inaccettabile

Da Mattarella allarme fakenews: disinformazione russa inaccettabileChisinau, 18 giu. (askanews) – La disinformazione russa colpisce anche l’Italia: attraverso siti che compaiono e scompaiono rapidamente vengono diffuse “fake news e falsità volte a destabilizzare e screditare” e questo avviene soprattuto in vista degli appuntamenti elettorali, è necessario perciò che Unione europea e Nato intervengano stabilendo “regole internazionali”. Sergio Mattarella dalla Moldavia lancia un pesante allarme sulla influenza russa sull’informazione e lo fa in un paese che da tempo denuncia di essere sotto attacco da parte della federazione russa che cerca di condizionare le prossime elezioni politiche, quelle che sanciranno la volontà di aderire all’Unione europea.


Il capo dello Stato è a Chisinau per ribadire il “pieno sostegno dell’Italia all’adesione della Moldavia nell’Unione europea” convinti come siamo che “l’allargamento dell’Unione europea è una esigenza storica ineludibile, l’obiettivo di completare la comunità europea in senso pieno va promosso e realizzato aiutando i paesi candidati a raggiungere gli standard comunitari”. Mattarella risponde poi alle domande dei giornalisti italiani e moldavi e ammette che le interferenze nell’informazione da parte russa colpiscono anche l’Italia: “ve ne sono, le registriamo, vi sono costantemente e si intensificano nei momenti elettorali, c’è una ampia e diffusa tempesta di disinformazione e fake news – dice -, falsità volte a destabilizzare e screditare”, per il capo dello Stato si tratta di “forme di ostilità inaccettabili che richiederanno regole di comportamento da parte delle istituzioni internazonali che prevedano il rispetto degli altri paesi”.


Ma qui al confine con l’Ucraina è più pressante l’azione russa per destabilizzare il paese, come denuncia la presidente Maia Sandu: “Il Cremlino desidera che la Moldavia resti in una zona grigia, cerca di diminuire i nostri sforzi per il consolidamento delle istituzioni e dei processi democratici – dice la presidente della Moldavia -: si utilizza il riciclaggio di denaro per azioni di destabilizzazione, vogliono avere un ruolo determinante nelle elezioni e che vengano elette forze che sostengono il Cremlino. La Moldavia è più vulnerabile ma con il sostegno dell’Europa possiamo combattere in maniera efficace queste ingerenze e consolidare la nostra democrazia e riusciremo anche a svolgere elezioni democratiche”. Mattarella assicura che l’Italia è pronta ad essere al fianco della Moldavia in questo processo: “In questi ultimi anni, incluso nell’ambito della Piattaforma per il sostegno alla Moldova – ricorda -, l’Italia ha messo a disposizione circa 40 milioni di euro, quale contributo all’assistenza dei rifugiati ucraini e per alleviare le conseguenze della crisi energetica sulle famiglie moldave. Si tratta di un apporto che continueremo ad assicurare anche in futuro nell’ambito della nuova Piattaforma per lo sviluppo della Moldavia”.


Mattarella non dimentica “le drammatiche conseguenze subite dai moldavi a causa del conflitto in Ucraina, dall’impennata dei prezzi energetici all’afflusso di oltre un milione di rifugiati in transito verso l’Europa”, una “generosità” che desta la “profonda ammirazione dell’Italia. A proposito dell’Ucraina il Presidente della Repubblica giudica positivo il risultato del summit svizzero perchè “ha confermato che la nostra volontà di assistere l’Ucraina non avrà cedimenti e proseguirà fino a quando necessario”, ma anche perchè ha rappresentato un “primo passo di un processo verso una pace giusta”. Naturalmente non ci si attendeva fosse risolutivo, Mattarella prova a vederne gli aspetti positivi: “al di là di alcune mancate firme del documento finale è stata una indicazione importante – ha spiegato -: perchè quel documento indica alcuni principi basilari, l’integrità territoriale e il rifiuto di modificare i confini con la violenza delle armi” ora quindi tocca alla comunità internazionale continuare a spingere, sollecitare, far comprendere alla Federazione russa che occorre trovare un termine e che occorre il rispetto del diritto internazionale”.


Per la prima volta un Presidente della Repubblica italiano visita la Moldavia, una attenzione che è stata molto apprezzata dagli ospiti che sottolineano la vicinanza anche culturale tra i nostri due paesi. Mattarella ci tiene a ringraziare questo paese di confine per essere un’argine a quanto sta accadendo nel cuore dell’Europa: “La difesa dell’autonomia e dell’integrità Ucraina non tutela solo la Moldavia ma tutta l’Europa”. Questa vicenda dimostra come “libertà e democrazia non sono mai garantite, vanno difese e consolidate”. Mattarella risponde poi a chi gli chiede dello stallo che si registra a Bruxelles sulla costituzione del prossimo governo europeo e ribadisce un concetto già espresso in diverse occasioni alla vigilia delle elezioni europee: “Vi è un’esigenza di velocità – dice-. I problemi nascono velocemente e richiedono risposte immediate, tempestive. In un mondo contrassegnato sempre più da grandi soggetti internazionali se l’Ue non è in grado di fornire risposte tempestive, immediate, veloci i problemi saranno risolti da altri grandi soggetti internazionali. Per questo è indispensabile per l’Unione darsi modalità decisionali che consentono di rispondere velocemente ai problemi perché questi non aspettano i tempi di procedure lente e ritardate”.

Premierato, primo sì (con 109 voti) del Senato all’elezione diretta del presidente del consiglio

Premierato, primo sì (con 109 voti) del Senato all’elezione diretta del presidente del consiglioRoma, 18 giu. (askanews) – Primo sì del Senato al ddl di riforma costituzionale che prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio. I voti a favore sono stati 109, i contrari 77, un astenuto. Il testo passa ora alla Camera per la seconda delle quattro letture previste.


Un voto con qualche scintilla tra le opposizioni e il presidente del Senato: “Grazie per l’applauso, ma non può essere selettivo solo quando piace a voi: o c’è sempre o non c’è mai”, ha detto Ignazio La Russa, commentando il rumoroso gradimento espresso nei suoi confronti dai banchi delle opposizioni dopo che aveva richiamato il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei a rivolgersi alla presidenza e non col “voi” alle minoranze dell’aula di palazzo Madama. L’insolito intermezzo ha avuto luogo nel corso delle dichiarazioni di voto finali sul ddl costituzionale per l’introduzione del premierato. Nel corso dell’intervento di Lisei, contestato in diversi passaggi dal lato opposto dell’emiciclo, La Russa ha richiamato diversi senatori delle opposizioni all’ordine e al rispetto “dell’ordine dei lavori: parla per ultimo il rappresentante del gruppo più grosso”.


Prima di aprire la votazione finale, La Russa ha comunque ringraziato i senatori per il clima “civile” del dibattito. Dopo l’approvazione del ddl, “tutti innalzano la Costituzione, a destra e sinistra, è un buon segnale”, ha detto. “Lo sappiamo, rappresenta tutti, dal primo all’ultimo articolo, compreso il 138 (quello che regola la procedura per le modifiche costituzionali, ndr)”, ha commentato il presidente del Senato.

Conte: il destino del M5S non è nella mani di Grillo ma della comunità

Conte: il destino del M5S non è nella mani di Grillo ma della comunitàRoma, 18 giu. (askanews) – “Il destino di M5s non è nelle mani di Grillo, è nelle mani di un’intera comunità di uomini e donne che deciderà del suo futuro all’assemblea costituente del prossimo settembre. Questa riflessione è già iniziata, l’assemblea congiunta, il consiglio nazionale, hanno parlato tutti: abbiamo rinviato le decisioni all’assemblea costituente”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte parlando con i cronisti in Transatlantico. “Di essenziale qui non c’è la singola persona ma una comunità che ormai è fatta da gente seria, matura che decide del proprio destino”, ha aggiunto.


Abbiamo parlato un’ora e mezza,  abbiamo scherzato, riso, l’ho lasciato in ottima forma, assolutamente coinvolto e pimpante. Poi lasciamogli fare liberamente le battute che ritiene. Rispetto a quella che ha fatto su Berlusconi, ho trovato più originale quella su Draghi grillino anche se più dannosa per M5s”, ha aggiunto Conte, riferendosi alle parole del garante M5s Beppe Grillo ieri sera nel corso del suo spettacolo a Fiesole.“Assolutamente” il campo è quello progressista. “Poi se qualcuno ha inclinazioni di destra ne tragga le conseguenze”, ha sottolineato il leader M5s, Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti alla Camera. Quanto alle parole di Virginia Raggi che ha chiesto di tornare alle origini, Conte ha osservato: “Cosa significa ritornare alle origini? Significa restart? Rewind? Il contesto politico sociale è completamente mutato, se uno non riesce a interpretarlo è sempre più fuori”.


 

M5s,Conte: destino Cinque stelle non in mani Grillo ma della comunità

M5s,Conte: destino Cinque stelle non in mani Grillo ma della comunitàRoma, 18 giu. (askanews) – “Il destino di M5s non è nelle mani di Grillo, è nelle mani di un’intera comunità di uomini e donne che deciderà del suo futuro all’assemblea costituente del prossimo settembre. Questa riflessione è già iniziata, l’assemblea congiunta, il consiglio nazionale, hanno parlato tutti: abbiamo rinviato le decisioni all’assemblea costituente”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte parlando con i cronisti in Transatlantico.


“Di essenziale qui non c’è la singola persona ma una comunità che ormai è fatta da gente seria, matura che decide del proprio destino”, ha aggiunto.

Autonomia,Lega chiede inversione odg Camera per riprendere esame

Autonomia,Lega chiede inversione odg Camera per riprendere esameRoma, 18 giu. (askanews) – Il deputato della Lega Edoardo Ziello ha chiesto l’inversione dell’ordine del giorno dell’assemblea della Camera per riprendere immediatamente l’esame del ddl autonomia, sospeso la scorsa settimana dopo la rissa in aula. Al primo punto dell’ordine del giorno, infatti, ci sarebbe il decreto sulle associazioni sindacali delle Forze Armate. L’Assemblea dovrà votare sulla richiesta della Lega. Il Pd con Federico Fornaro si è espresso contro.


“Perché l’ennesima forzatura? Si sposta un decreto legge in scadenza”, si è chiesto il dem. “Non vi fidate tra di voi? Ci sarà una ragione per cui continuate a forzare i regolamenti? Cosa cambia se lo approvate la prossima settimana? Anche ieri sera per ragioni eminentemente politiche si è fatta la notte per concludere l’esame del ddl Nordio dopo che per mesi è stato tenuto nel cassetto. Perché continuate a dare schiaffi a mano aperta alle opposizioni? Non è accettabile”. “Fate la magguioranza ma non potete applicare una dittatura della maggioranza, fermatevi”, ha aggiunto Fornaro mentre il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli ha sottolineato che il decreto al primo punto dell’odg “non è in scadenza”.

Rissa alla Camera sull’Autonomia, Donno (M5S) denuncia i parlamentari di Lega e Fdi per lesioni

Rissa alla Camera sull’Autonomia, Donno (M5S) denuncia i parlamentari di Lega e Fdi per lesioniRoma, 18 giu. (askanews) – Leonardo Donno, deputato M5S, ha depositato una denuncia-querela in relazione ai fatti avvenuti la scorsa settimana alla Camera. Il parlamentare nell’atto – secondo quanto si è appreso – indica i deputati Igor Iezzi e Stefano Candiani della Lega; e Federico Mollicone, Enzo Amich e Gerolamo Cangiano di Fratelli d’Italia. In relazione all’aggressione subita si spiega nell’esposto di Donno, messo all’attenzione dei carabinieri stamane, si ipotizzano i reati di lesioni e tentate lesioni. Donno al momento della presentazione della denuncia è stato accompagnato da un legale di fiducia.


La scorsa settimana, durante il dibattito sul ddl Calderoli alla Camera, prima un deputato leghista ha fatto il segno della X Mas all’indirizzo dei banchi delle opposizioni, che ostentano il tricolore e intonano Bella ciao. Poco dopo il deputato Donno cerca di consegnare un tricolore al ministro Calderoli e si scatena la rissa. Diversi leghisti e deputati di Fdi si scagliano contro Donno, nonostante fossero già intervenuti gli assistenti parlamentari. Pugni, cazzotti e spintoni all’indirizzo del deputato M5s rimasto a terra, portato fuori dall’aula in sedia a rotelle, e finito al pronto soccorso con una prognosi di tre giorni.

Ue, Tajani: se si vuole accordo a tre si allarghi ai Conservatori

Ue, Tajani: se si vuole accordo a tre si allarghi ai ConservatoriRoma, 18 giu. (askanews) – Lo “stallo” nei negoziati per le nomine di vertice dell’Unione europea? “È sempre stato così: le trattative ci sono sempre. Era un Consiglio informale, si sono sempre trovati gli accordi”. Lo ha detto ai cronisti il ministro degli Esteri Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, lasciando palazzo Madama dove si è svolta la sua audizione di fronte alle commissioni Affari esteri di Camera e Senato.


Quanto al perimetro della maggioranza che dovrebbe votare le nuove cariche, “per quello che penso io – ha aggiunto Tajani – se si vuole fare un accordo a tree si deve allargare anche ai Conservatori, certo non si può aprire ai Verdi”.