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G7,Meloni: per la prima volta si è parlato di migranti, portiamo modello

G7,Meloni: per la prima volta si è parlato di migranti, portiamo modelloFasano, 15 giu. (askanews) – Al G7 “per la prima volta si è parlato di governo dei flussi migratori, di affrontare le cause profonde della migrazione per garantire il primo diritto: il diritto a non emigrare. Abbiamo preso impegni anche sull’altra faccia della medaglia, la lotta contro i trafficanti di essere umani. Abbiamo convenuto che è necessaria una coalizione globale contro i trafficanti mettendo a sistema gli sforzi contro una nuova forma di schiavitù. Sono fiera, non era mai stato trattato con tanta chiarezza. Abbiamo portato un modello di due grandi italiani, Falcone e Borsellino. Falcone diceva ‘follow the money’: sono convinta che colpire al cuore le organizzazione criminali seguendo i proventi può fare la differenza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella conferenza stampa al termine del G7.

G7, Meloni ringrazia papa Francesco: momento storico, messaggio straordinario

G7, Meloni ringrazia papa Francesco: momento storico, messaggio straordinarioBari, 15 giu. (askanews) – “Abbiamo vissuto ieri un momento storico con la presenza pontefice che non smetterò mai di ringraziare per il regalo che ci ha fatto. Non solo partecipando al vertice, era la prima volta in 50 anni di storia del G7. Lo voglio ringraziare per averci dato il suo preziosissimo punto di vista sulla intelligenza artificale e per il rispetto che ha dimostrato rimanendo oltre 3 ore ad acoltare tutti i leader. L’ho trovato un messaggio straordinario e davvero sarò eternamente grata al Santo Padre per questo messaggio straordinario che ha voluto mandare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa al termine del vertice G7.

G7, Meloni: pieno sostegno a proposta di pace Usa per Medio Oriente

G7, Meloni: pieno sostegno a proposta di pace Usa per Medio OrienteFasano, 15 giu. (askanews) – Il G7 ha trovato “piena sintonia sul conflitto in Medio Oriente” assicurando “pieno sostegno alla preziosa proposta di mediazione portata avanti dagli Usa. Ne ho parlato anche con Biden e con altri leader. Sono particolarmente fiera dell’impegno dimostrato dall’Italia particolarmente sul fronte umanitario, che tutti ci riconoscono. Abbiamo anche ribadito la volonta di fare ogni sforzo per scongiurare una escalation e arrivare a una soluzione strutturale secondo il principio due popoli due Stati”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella conferenza stampa al termine del G7.

Meloni: il G7 è stato un successo, grande capacità dell’Italia e grande unità di intenti dei leader

Meloni: il G7 è stato un successo, grande capacità dell’Italia e grande unità di intenti dei leaderFasano, 15 giu. (askanews) – Il G7 “senza timore di smentita si è trattato di un successo. C’è stato un ottimo gioco di squadra, l’Italia ha dimostrato ancora una volta la capacità di essere all’altezza di organizzare eventi di straordinaria rilevanza. Spesso ci dimentichiamo di quel che siamo capaci ma oggi è sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo esserne orgogliosi”, lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella conferenza stampa al termine del G7. E – ha sottolineato – la “dichiarazione finale del G7 approvata ieri era stata definita già il giorno prima, non accade spesso e dimostra l’unità di intenti” dei leader al vertice.

G7, Meloni: smontata narrazione di Occidente contro resto del mondo

G7, Meloni: smontata narrazione di Occidente contro resto del mondoBari, 15 giu. (askanews) – “Il G7 non vuole essere, come abbiamo detto ieri durante la sessione Outreach, una fortezza chiusa, non una realtà che deve difendersi ma deve cercare soluzioni legate allo sviluppo insieme”. Abbiamo “smontato la narazione che vuole l’Occidente contro resto del mondo, un approccio confermato e sono orgogliosa che sia stato fatto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa conclusiva del vertice G7 a Borgo Egnazia.

Manifesto politico Roma Pride: “Governo ignobile destre segna nostre vite”

Manifesto politico Roma Pride: “Governo ignobile destre segna nostre vite”Roma, 15 giu. (askanews) – “La storia della comunità LGBTQIA+, la nostra storia, è una successione infinita di resistenza, di lotte per i diritti fondamentali, di battaglie che ancora oggi purtroppo siamo chiamati a combattere. Ogni giorno attraversiamo gli spazi con orgoglio e sfrontatezza, sapendoci liberi, con la consapevolezza di ereditare questa libertà dalla nostra storia e dal coraggio della nostra comunità.È grazie a quella storia e a quel coraggio che riconosciamo quanto sta accadendo nel nostro Paese: derive autoritarie disseppellite dal cimitero della storia e che sono alimentate dal Governo più a destra della storia della Repubblica italiana. Un Governo che agisce in modo ignobile, non vergognandosi di adottare le armi della censura, della discriminazione di Stato, della repressione violenta, inquinando alla radice il tessuto sociale e lasciando segni indelebili sulle nostre vite. Da 30 anni nel Pride troviamo la forza di re-esistere.Da 30 anni, il Roma Pride è il nostro inno di resistenza e orgoglio, e continuerà a esserlo per sempre”.


Lo si legge nel “manifesto politico” della comunità italiana Lgtbqia+ pubblicato in occasione del Roma Pride che dalle 15 di ogg sfila per le vie della Capitale festeggiando 30 anni di vita del Gay Pride (la prima sfilata risale al 1994) con 40 carri e centinaia di adesioni fra associazioni enti ambasciate da piazza della Repubblica alle Terme di Caracalla. Sulle note di “Sinceramente” di Annalisa, inno e madrina del Pride numero 30. “La nostra comunità si trova, ancora una volta, ad affrontare sfide e attacchi che non possono essere ignorati: attacchi contro la comunità trans, alla quale si nega spietatamente il diritto di esistere con strumenti giuridici da medioevo oscurantista; attacchi contro le famiglie arcobaleno, che si vedono negare ogni diritto e riconoscimento da parte di forze politiche che si dicono a favore delle famiglie; attacchi contro le donne, alle quali viene impedito di decidere dei propri corpi in nome di un fanatismo religioso indegno di un Paese laico. Di fronte a questa politica che vuole tornare ad un passato oscuro, con cui evidentemente il nostro Paese non ha ancora fatto i conti, e circondati da una società che spesso sembra volerci di nuovo nascosti, noi saremo la resistenza che invaderà le strade ed arriverà ovunque, perché ovunque serve la nostra voce. Il Roma Pride da sempre è più di una celebrazione. Da 30 anni la nostra parata è un atto di resistenza, un rifiuto deciso di arretrare, di lasciare anche solo un centimetro di spazio, di cederlo all’ignoranza e concederlo all’odio”.


“Ogni nostro passo- afferma il manifesto del Roma Pride 2024- è un’affermazione di identità, un grido di sfida contro chi vorrebbe negare la nostra stessa esistenza. Il nostro orgoglio è la più grande ferita che possiamo infliggere a chi vuole spezzarci, usando contro di noi le armi della discriminazione, dell’odio e delle narrazioni tossiche sulla nostra comunità”. Anche per questo “il Roma Pride si schiera fermamente contro ogni forma di guerra e oppressione ed esprime la propria vicinanza e solidarietà a tutte le persone che vivono in contesti di conflitto. Le guerre sono la scelta del potere e di chi governa, ma a pagarne le conseguenze sono le popolazioni civili.Condanniamo con forza la catastrofe umanitaria in corso a Gaza che sta provocando innumerevoli vittime tra la popolazione palestinese. Chiediamo il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, la protezione dei diritti umani e un processo di pace basato sulla soluzione di due popoli, due Stati. Allo stesso modo, esprimiamo solidarietà al popolo ucraino che combatte contro l’invasione russa”.


Infine, “rigettiamo ogni strumentalizzazione dei simboli e dei diritti LGBTQIA+ come strumenti retorici di propaganda bellica. Lottiamo per la pace, il rispetto dei diritti umani e la solidarietà verso tutti i popoli oppressi.Nel Pride in ogni nostro grido che non conosce dolore ma solo forza, in ogni passo avanti nella nostra lotta per l’uguaglianza, noi troviamo la forza per continuare a gridare la nostra richiesta di pace”.

G7, Meloni vede Lula: sì a continuità risultati in vista G20 Rio

G7, Meloni vede Lula: sì a continuità risultati in vista G20 RioBari, 15 giu. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro bilaterale con il presidente della Repubblica Federale del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva.


Il colloquio – fa sapere una nota di Palazzo Chigi – ha fatto emergere la comune volontà di dare continuità ai risultati del Vertice G7 di Borgo Egnazia in vista del Summit G20 di Rio de Janeiro, in una prospettiva di sinergia tra le due Presidenze, a partire dai temi dello sviluppo dell’Africa, dell’intelligenza artificiale, della transizione energetica e della sicurezza alimentare. (Segue).

Elezioni, Schlein: Meloni stiamo arrivando, riusciremo a fermarvi

Elezioni, Schlein: Meloni stiamo arrivando, riusciremo a fermarviBologna, 14 giu. (askanews) – “Sono contenta che il Pd” alle elezioni europee della scorsa settimana “abbia recuperato 5 punti dalle elezioni politiche e a differenza di Fratelli d’Italia ha guadagnato 250 mila voti”. Per questo “voglio dire a Giorgia Meloni: stiamo arrivando, vi riusciremo a fermare”. Lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, a Repubblica delle Idee a Bologna.


“Non dimentichiamo che stavamo discendo in aula due riforme molto pericolose – ha aggiunto Schlein -: il premierato che non esiste in nessun paese al mondo perché concentra i poteri in mano al capo del governo; e indebolire la figura del presidente della Repubblica che più di ogni altro in questi anni ha garantito la stabilità e la credibilità internazionale del paese”.

Conte vede Grillo ma dovrà mediare fra garante e innovatori

Conte vede Grillo ma dovrà mediare fra garante e innovatoriRoma, 14 giu. (askanews) – Si chiude con l’uscita silente e frettolosa di Giuseppe Conte dall’Hotel Forum a Roma il pranzo-vertice fra il leader del Movimento 5 stelle e il fondatore e garante Beppe Grillo. “Non vi fate troppi film” è l’unica battuta regalata da Conte ai cronisti prima del faccia a faccia, entrando nel tradizionale rifugio romano del comico genovese; una frase destinata a smorzare attese eccessive a proposito della possibile “rivoluzione” sulle regole interne dopo l’annuncio dell’intenzione di convocare in autunno una “assemblea costituente” del M5S.


Il risultato delle elezioni europee, un 9,99 per cento “deludente” nelle parole dello stesso ex presidente del Consiglio, ha lasciato il segno e riaperto una discussione interna che finora era rimasta sotto traccia, resa concreta da due assemblee congiunte di deputati e senatori, martedì e giovedì scorso. Discussione incentrata principalmente sui due assi della linea politica e delle regole interne, in particolare quelle legate alle candidature; ma sullo sfondo rimane la disponibilità dichiarata da Conte a “mettersi in discussione” fino all’estrema ipotesi di farsi da parte qualora nel Movimento maturasse questa richiesta. Una mera dichiarazione di principio, per ora: per come è strutturato il Movimento, tramontate – e uscite da tempo – le vecchie figure di riferimento come Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, non è facile immaginare una personalità in grado di proporsi per la leadership di una forza politica i cui gruppi parlamentari e i dirigenti territoriali sono in larga parte di stretta osservanza contiana. La lettura ufficiosa che filtra sull’incontro dagli ambienti vicini a Conte è che si è trattato di un incontro “cordiale” ma anche di una discussione “interlocutoria”, nella quale non ci si è limitati alle questioni interne ma il garante M5S, come del resto è sua antica consuetudine, si è dilungato anche “sugli scenari politici” più generali. Non si sciolgono in un’ora e mezza, è il senso del messaggio, nodi non sciolti da anni. Una cautela che conferma la delicatezza del percorso durante il quale Conte dovrà mediare fra la difesa di Grillo delle residue regole delle origini e le spinte “normalizzatrici” interne, in un Movimento dal quale ormai a volte filtra anche una certa malcelata insofferenza per il rapporto anche “professionale” con l’ex leader, che ha un contratto di collaborazione per la comunicazione attraverso il suo blog.


Molto forte, nelle due riunioni dei parlamentari svolte in settimana, la richiesta della rimozione del limite dei due mandati elettorali, che “uccide nella culla” le carriere politiche di persone capaci e dotate di appeal nei confronti degli elettori, raccontano da mesi diverse autorevoli fonti interne. “E’ una regola che ci taglia le gambe, non ci consente, come si è visto, di competere alla pari nelle elezioni amministrative ed europee, ci costringe – osserva un parlamentare autorevole, sempre rigorosamente a taccuini chiusi – a cercare personalità esterne per sopperire al fatto che non abbiamo figure riconoscibili dagli elettori”. “Ormai sono gli stessi attivisti di base – racconta un’altra fonte interna – a chiederci di mettere fine ai riti delle votazioni on line per le ‘parlamentarie’ e a fare le scelte come gruppo dirigente”. Eppure Conte in questi giorni, nelle due assemblee degli eletti M5S dedicate all’analisi del voto, ha tenuto il punto sul fatto che il M5S non potrà cambiare più di tanto e dovrà rimanere “un laboratorio politico”. Forse un modo per rassicurare i “grillini” della prima ora (e lo stesso Grillo) ma anche una dichiarazione d’intenti: non sarà lui a trasformare definitivamente il Movimento in un partito tradizionale.


Quanto alla linea politica, chi c’era racconta che nelle assemblee congiunte le scelte piuttosto nette su guerra, riarmo e Medio Oriente “sono state confermate” dalla discussione. Qualche voce ha chiesto posizioni più nette su diritti civili, un avvicinamento alle tematiche care a buona parte del Pd come ad AVS, forze uscite rafforzate nel recente voto per il Parlamento europeo. Ma l’altro tema in discussione, forse quello più determinante per il posizionamento politico del Movimento e i messaggi che trasmette all’elettorato, è la relazione sempre alquanto difficile di alleanza/competizione col Partito democratico: “Su questo – spiega una fonte parlamentare 5 stelle – ci sono state voci altalenanti, qualcuno ha sottolineato che il rapporto col Pd è tossico, ci fa male, altri, forse più numerosi, che dobbiamo smetterla di rivaleggiare col Pd perché questo ci danneggia, dobbiamo cominciare a costruire: come del resto stiamo già facendo, come dimostra la manifestazione comune delle opposizioni in programma martedì prossimo”. Resta da verificare la disponibilità di Grillo ad aderire (o quantomeno non sabotare) a questo ennesimo, possibile “nuovo corso” del M5S all’insegna di regole interne e relazioni esterne sempre più simili a quelle dei partiti tradizionali. O quantomeno a non sabotarlo. Nel momento di maggiore crisi dei consensi elettorali (2 milioni e 300mila voti l’8 e 9 giugno, un abisso rispetto all’irripetibile boom del 2018 con quasi 11 milioni di voti alle politiche, metà circa dei voti delle europee del 2019, altra tappa amara della loro storia) difficile immaginare che Conte imbocchi la strada dell’innovazione forzando la rottura con l’uomo simbolo della prima stagione a 5 stelle.

Mattarella:uomini hanno bisogno enorme bisogno contributo femminile

Mattarella:uomini hanno bisogno enorme bisogno contributo femminileRoma, 14 giu. (askanews) – “Sono sempre stato convinto che il genere maschile nel nostro paese dovrebbe essere grato quando una donna cresce, gli uomini hanno bisogno enormente del contributo femminile, in maniera asolutamente paritaria e questo appuntamento che stasera verrà celebrato al Colosseo, è l’occasione per sottolineare quanta strada si fa anche se non è ancora abbastanza”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale le donne che hanno ricevuto il premio Marisa Bellisario 2024.


Per il Capo dello Stato questa è l’occasione “per fare il punto sollo stato del paese” per capire “a che punto siamo sul miglioramento dei tempi: dobbiamo prendere atto dell’avanzamento, il mondo appare migliore, la varietà delle presenze delle premiate è emblematica di come fortunatamente si diffonde in maniera generale, ovunque, e crescente la presenza femminile protagonista, dai vertici della magistratura, al massimo vertice, al giornalismo, al cinema, al mondo dell’economia, delle banche, dell’industria alle attività della scienza ingegnieristica, alla ricerca scientifica, versanti in cui si esprime, si diffonde la presenza femminile a tutto vantaggio generale”.