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Sanzioni trasversali dopo rissa, scontro su decisione Udp Camera

Sanzioni trasversali dopo rissa, scontro su decisione Udp CameraRoma, 13 giu. (askanews) – Igor Iezzi, il deputato della Lega, che nei video risulta essere chiaramente il più scatenato, riceve la sanzione peggiore all’indomani della rissa in aula alla Camera: 15 giorni di sospensione dai lavori. Dopodiché, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, propone una punizione “trasversale” per censurare quanto accaduto ieri durante l’esame del ddl autonomia. Pugni, cazzotti e spintoni all’indirizzo del deputato M5s Leonardo Donno rimasto a terra, portato fuori dall’aula in sedia a rotelle, e finito al pronto soccorso con una prognosi di tre giorni. La terza carica dello Stato propone di censurare anche lui – 4 giorni di sospensione – che col suo gesto di porgere il tricolore al ministro Roberto Calderoli ha fatto andare su tutte le furie diversi leghisti e deputati di Fdi che gli si sono scagliati contro nonostante fossero già intervenuti gli assistenti parlamentari. E ancora: 7 giorni a Enzo Amich (Fdi), a Gimmi Cangiano (Fdi), a Domenico Furgiuele (Lega), Federico Mollicone (Fdi), a Nico Stumpo (Pd); 3 giorni a Enzo Amendola (Pd) e Stefano Candiani (Lega); due giorni ai dem Arturo Scotto e Claudio Stefanazzi.


La proposta di Fontana, approvata dopo un lungo e più volte interrotto Ufficio di presidenza che si trascina per tutti il pomeriggio, invece di placare le polemiche le riaccende. La deliberazione passa con 10 voti a favore (la maggioranza insieme a Della Vedova di Più Europa e Roberto Giachetti di Iv) e 7 contrari (Pd, M5s e Avs). “L’aggredito trattato alla stregua dell’aggressore. Il nostro Leonardo Donno censurato al pari di chi ha inneggiato alla Decima Mas o addirittura di chi lo ha ha aggredito con furiosa violenza. L’atteggiamento della maggioranza non è solo un oltraggio alla verità e alla giustizia, ma una ferita che infanga l’immagine del Paese e delle nostre istituzioni in tutto il mondo. Vergognatevi”, attacca il leader M5s Giuseppe Conte. “Il voto di Avs non poteva che essere negativo. La deliberazione dell’ufficio di presidenza in merito ai gravissimi fatti di ieri non ha stabilito eque sanzioni, al contrario ha finito per confondere vittime e responsabili e noi non ci stiamo”, osserva Filiberto Zaratti, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra nell’ufficio di presidenza della Camera. Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, parla di “un inaccettabile squilibrio che mette sullo stesso piano chi ha aggredito e chi ha reagito a provocazione. La decisione a maggioranza ci trova in assoluto disaccordo perché da parte degli esponenti del Pd non si è consumato alcun gesto di violenza contro colleghi o assistenti parlamentari. Da parte di esponenti della Lega e di FdI invece abbiamo assistito a esibizioni muscolari nel senso letterale, e a gesti che richiamavano palesemente al fascismo. Un insulto alle persone e alle istituzioni che non potremo mai tollerare”. Uno dei deputati del Pd sanzionati Claudio Stefanazzi parla di “decisione di parte e priva di ogni aderenza con la realtà dei fatti”. Stefanazzi racconta di essere “stato convocato in ufficio di presidenza e ascoltato per poco piu di un minuto. Alla mia richiesta di spiegazioni sul motivo della convocazione ho ricevuto una risposta generica. Come nessuno, men che meno il Presidente Fontana che oggi mi sospende, ha saputo dirmi nel dettaglio quali infrazioni mi venivano contestate. Se i fatti di ieri passeranno alla storia per l’inaudita violenza in un’aula parlamentare ciò che è successo oggi è un precedente gravissimo. Ho il timore che in Ufficio di Presidenza si siano preoccupati, più che di accertare la realtà dei fatti, di creare la sensazione di una responsabilità diffusa nei fatti di ieri”.


Scotto osserva di essere stato sanzionato “solo per aver protestato contro i fascisti che in aula simulavano la XMas. Rispetto la decisione. Mai abbiamo usato violenza. Abbiamo solo condannato gesti gravi”. E Amendola promette: “Mi sono opposto senza violenza agli atti inaccettabili della destra in aula, ai tentativi di spaccare l’Italia con l’Autonomia: aggressioni, squadrismo, simboli fascisti della X MAS. Accetto il provvedimento dell’UdP, ma protesterò ogni volta contro questo spettacolo indecoroso”. Alla ripresa dell’aula dopo l’Ufficio di presidenza Fontana sottolinea che “il confronto politico, anche su questioni divisive, non può mai trascendere nello scontro fisico, nell’offesa di altri, nella violenza e quindi nella lesione del decoro dell’istituzione”. Il presidete della Camera richiama “tutti i deputati e i presidenti dei gruppi alla responsabilità di evitare il ripetersi di atteggiamenti o parole che oltre ad arrecare offese o violenze verso altri possano minare l’immagine di questa istituzione che tutti siamo chiamati responsabilmente a rappresentare di fronte ai cittadini”. L’esame del ddl autonomia riprenderà martedì pomeriggio. E, viste le reazioni alle sanzioni comminate oggi, è facile prevedere che il clima sarà tutt’altro che rasserenato.

Meloni: polemica pretestuosa su aborto, no campagna elettorale a G7

Meloni: polemica pretestuosa su aborto, no campagna elettorale a G7Borgo Egnazia, 13 giu. (askanews) – “La polemica sulla presenza o meno della parola aborto nelle conclusioni è totalmente pretestuosa. Le conclusioni di Borgo Egnazia richiamano quelle di Hiroshima, nelle quali abbiamo già approvato lo scorso anno la necessità di garantire che l’aborto sia ‘sicuro e legale’”. È quanto ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, interpellata dai giornalisti sul caso aborto a margine dei lavori del G7 a Borgo Egnazia.


“È un fatto assodato e nessuno ha mai chiesto di fare passi indietro su questo. Le conclusioni infatti, se non introducono nuovi argomenti, per non essere inutilmente ripetitive, richiamano semplicemente quanto già dichiarato nei precedenti vertici. Non c’è alcuna ragione di polemizzare su temi che già da tempo ci trovano d’accordo. E credo sia profondamente sbagliato, in tempi difficili come questi, fare campagna elettorale utilizzando un forum prezioso come il G7”, ha concluso.

Meloni soddisfatta per intesa G7 su Ucraina, domani vede Biden

Meloni soddisfatta per intesa G7 su Ucraina, domani vede BidenBari, 13 giu. (askanews) – Giorgia Meloni si dice “molto soddisfatta” per i risultati raggiunti nella prima giornata del vertice G7 a Borgo Egnazia. A fine lavori, prima della cena offerta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Castello Svevo di Brindisi, la premier si presenta ai giornalisti sul prato del golf club per una dichiarazione a bilancio dei lavori.


Il primo risultato ottenuto, annuncia confermando quanto già filtrato ieri, è l’accordo “politico” sull’utilizzo dei profitti degli asset russi congelati. Una buona notizia per Volodymyr Zelensky, arrivato oggi nel resort pugliese: per lui ci saranno 50 miliardi di dollari sotto forma di prestiti. Per la restituzione, ha sottolineato la premier, “potranno essere utiizzati gli extraprofitti derivanti dai beni russi immobilizzati nelle nostre giurisdizioni. Non parliamo della confisca di questi beni ma degli interessi che maturano nel corso del tempo”. Per Zelensky anche un accordo con Joe Biden e uno con il premier giapponese Fumio Kishida. Oltre che di Ucraina si è parlato anche di Africa, tema molto caro all’Italia. Meloni ha ribadito i principi del Piano Mattei – su cui dice di aver avuto “ampio sostegno e ampia condivisione” – e annunciato la volontà di agire con un sempre maggiore coordinamento con il piano Pgii degli Usa e il Global Gateway dell’Ue. “Per troppo tempo – ha detto – l’Africa è stata fraintesa, sfruttata, guardata dall’alto. Invece è un continente pieno di sorprese se messo in condizione di sfruttare ciò che ha di straordinario. Tocca a noi collaborare con le nazioni africane per garantire nuove opportunità di sviluppo da pari a pari, per crescere insieme”. Concretamente, tra le altre cose, l’Italia sosterrà “uno dei progetti strategici del Pgii, che è il cosiddetto corridoio di Lobito, l’imponente sistema infrastrutturale che ha come obiettivo quello di collegare l’Angola allo Zambia attraverso la Repubblica democratica del Congo e di connettere così mercati regionali e mercati globali”.


Altro dossier sul tavolo quello del Medio Oriente: dal G7 arriva il “sostegno unanime alla proposta di mediazione degli Stati Uniti per il cessate il fuoco immediato, per il rilascio di tutti gli ostaggi, e per un significativo aumento dell’assistenza umanitaria alla alla popolazione civile di Gaza”. Domani si parlerà di Indopacifico, rapporti con la Cina, migrazioni e Intelligenza artificiale, con l’intervento di papa Francesco. “Ci aspetta domani una giornata importante, con un pizzico di orgoglio direi storica: accoglieremo il santo padre, è la prima volta di un pontefice al G7 e sono orgogliosa che accada sotto la presidenza italiana”. Previsto anche una spazio per i bilaterali: per la premier sono già fissati quelli con Biden e con il presidente argentino Javier Milei.

G7, leader lasciano Borgo Egnazia per cena con Mattarella a Castello Brindisi

G7, leader lasciano Borgo Egnazia per cena con Mattarella a Castello BrindisiBari, 13 giu. (askanews) – I leader del G7 stanno lasciando Borgo Egnazia per recarsi al Castello Svevo di Brindisi per la cena offerta dalla presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai capi di Stato e di governo.


Il menù prevede fagottini di scorfano ai pomodori secchi ed erbe aromatiche su dadolata di barattieri e pomodori fiaschetto di torre guaceto; tortelli di gallinella con julienne di pesce serra affumicato; filetti di dentice alle mandorle di toritto e salsa di topinambur; crema di burrata con crumble di taralli dolci e ciliegie ferrovia. Per i vini Franciacorta ‘Annamaria Clementi’ – ca’ del bosco ’15; Fiano – Tenuta Bocca di Lupo; Furia di Calafuria – Masseria Maime moscato di Trani ‘estasi’ – Franco Di Filippo. Ad accompagnare la serata le musiche dello Stefano Di Battista Quintet che suonerà “Mission” di Ennio Morricone; “La Dolce Vita” di Nino Rota; “Roma Non fa la stupida stassera” di Armando Travaioli; “Caruso” di Lucio Dalla e “Tu vuò fa l’americano” di Renato Carosone.

Meloni prova a chiudere ‘caso’ aborto: falso, è una scorrettezza

Meloni prova a chiudere ‘caso’ aborto: falso, è una scorrettezzaBari, 13 giu. (askanews) – Giorgia Meloni prova a chiudere il ‘caso’ aborto, scoppiato ieri e che oggi si stava allargando, rischiando di oscurare i lavori della prima giornata del G7. Ma dalla Presidenza italiana non si nasconde l’irritazione per una “scorrettezza” venuta da qualche cancelleria, dopo il voto delle europee.


Questa mattina diverse fonti diplomatiche avevano confermato che nella bozza delle conclusioni, che saranno diffuse domani, era stato cancellato il riferimento (inserito a Hiroshima) alla necessità di garantire “un accesso effettivo e sicuro all’aborto”. Un intervento di ‘bianchetto’ che avrebbe suscitato il disappunto, tra gli altri, di Francia, Canada e Usa, che puntavano il dito contro l’Italia. Disappunto che in mattinata sembrava confermato dal Consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan. Il presidente Biden – aveva detto a questo proposito – “parla sempre di diritti umani in tutte le sue interazioni, sia con gli amici sia con gli avversari, e nei prossimi due giorni non ci saranno cambiamenti”. Nel frattempo l’opposizione in Italia continuava ad attaccare la premier. Mentre le parlamentari di Avs chiedevano a Meloni di riferire in Parlamento, arrivava il duro intervento della segretaria del Pd Elly Schlein: “L’Italia dovrebbe svolgere un ruolo di primo piano in un consesso internazionale come il G7, il governo dovrebbe promuovere l’immagine del Paese restituendo a livello internazionale l’autorevolezza e il profilo che ha sempre avuto. E invece – per la leader Dem – il governo Meloni si presenta davanti agli altri capi di Stato e di governo mettendo in discussione un diritto fondamentale delle donne come quello di scegliere sul proprio corpo. Non ce ne facciamo nulla di una premier donna che non difende i diritti di tutte le altre donne di questo Paese. Una vergogna nazionale, chiedano scusa al Paese”.


Per il governo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani cercava di smorzare le polemiche spiegando che “stanno discutendo le diverse delegazioni, è prematuro fare analisi e inutile fare previsioni ora. Si vedrà alla fine quale sarà l’accordo”. Per il ministro per l’Agricoltura Francesco Lollobrigida però la cancellazione non dovrebbe suscitare sorpresa: “Non so se a un G7 a cui partecipa anche il Papa sia opportuno – ha detto a margine di un evento a Milano -. Se hanno scelto di non metterlo ci sarà un perché e una ragione più che condivisibile”. In serata, con un gruppo di giornalisti arrivati a Borgo Egnazia, è giunta la precisazione, senza però nascondere minimamente l’irritazione per quanto accaduto. Secondo fonti italiane, è vero che nella dichiarazione non c’è la parola aborto ma perchè gli impegni assunti a Hiroshima “vengono tutti riconfermati” con “un esplicito riferimento, un paragrafo rilevante”. Dunque “non si fa nessun passo indietro”. Evidentemente è stato “montato un caso” con “un po di strumentalizzazione elettorale o post-elettorale, qualcuno magari ha voluto inserire qualche strumento di disturbo”. Chi sia il ‘qualcuno’ le fonti non lo vogliono dire per “etica professionale” ma “è scorretto dire che l’Italia ha tolto o non ha tolto. La scorrettezza noi l’abbiamo subita ma non la rifacciamo”. Caso chiuso, dunque, a meno di ‘strascichi’ tra i leader.

G7, Meloni: sostegno unanime a proposta mediazione Usa su Medio Oriente

G7, Meloni: sostegno unanime a proposta mediazione Usa su Medio OrienteBorgo Egnazia, 13 giu. (askanews) – Sul Medio Oriente “confermo il sostegno unanime” del G7 “alla proposta di mediazione degli Stati Uniti per il cessate e il fuoco immediato, per il rilascio di tutti gli ostaggi, e per un significativo aumento dell’assistenza umanitaria alla alla popolazione civile di Gaza”. Lo ha detto la presidente del consiglio Giorgia Meloni in una dichiarazione rilasciata a borgo Ignazia al termine dei lavori della prima giornata del vertice.


“Il G7 – ha proseguito Meloni – ha ribadito ogni sforzo per scongiurare un’escalation della nella regione, per una soluzione politica duratura della crisi con la prospettiva chiaramente della soluzione dei due popoli in due Stati”.

Autonomia,Iezzi sospeso dalla Camera per 15 giorni, Donno per 4

Autonomia,Iezzi sospeso dalla Camera per 15 giorni, Donno per 4Roma, 13 giu. (askanews) – L’ufficio di presidenza ha preso in esame gli episodi avvenuti nella seduta di ieri e ha deliberato di erogare la sanzione della censura con interdizione dalla partecipazione ai lavori di 15 giorni per Iezzi (Lega), 7 giorni per Amich e Cangiano (Fdi), Furgiuele (Lega) e Stumpo (Pd), 4 giorni a Donno, il deputato M5s finito al pronto soccorso dopo la rissa, 3 giorni ad Amendola (Pd) e Candiani (Lega), 2 giorni a Scotto e Stefanazzi (Pd). Lo ha comunicato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in aula alla Camera al termine dell’ufficio di presidenza che ha esaminato i fatti accaduti ieri durante l’esame del ddl autonomia.

G7, Meloni: accordo 50 mld prestiti a Ucraina usando asset russi

G7, Meloni: accordo 50 mld prestiti a Ucraina usando asset russiBari, 13 giu. (askanews) – “Abbiamo raggiunto un accordo politico per il sostegno finanziario dell’Ucraina con 50 miliardi di dollari in prestiti” utilizzando i profitti degli asset russi congelati. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, in una dichiarazione a Borgo Egnazia.


“Sono molto soddisfatta del confronto e dei risultati raggiunti oggi” al G7 “a partire dal sostegno all’Ucraina, a 841 giorni dalla guerra di aggressione russa. L’eroica resistenza del popolo ucraino ha impedito a Putin di portare a compimento il suo piano” e l’Occidente ha “asiccurato gli aiuti necessari. Abbiamo ribadito il nostro impegno”.

Autonomia, opposizione in piazza Montecitorio con comitati Costituzione

Autonomia, opposizione in piazza Montecitorio con comitati CostituzioneRoma, 13 giu. (askanews) – Ci sono con musica canti microfoni e bandiere e fischietti sindacati , associazioni del terzo settore e di Sindaci e amministratori, la rete degli studenti alla manifestazione di protesta in piazza Montecitorio davanti alla Camera promossa dai Comitati per il Ritiro di ogni Autonomia Differenziata e dal Tavolo NOAD contro la nuova legge proposta dal governo sull’autonomia differenziata. E a testimoniare il sostegno sono venuti anche la Segretaria de Pd Elly Schlein, insieme ad un nutrito gruppo di deputati e senatori Dem, Angelo Bonelli di Avs, e alcuni parlamentari del Movimento 5 stelle.


Accanto al tricolore scelto per testimoniare la volontà di tenere unito il paese contro il Progetto divisivo del centrodestra sventolano le bandiere del Pd, della Cgil, della rete degli studenti e dei sindacati generai di base. Dopo alcuni interventi dei rappresentanti dei comitati e dei politici i partecipanti hanno iniziato a far risuonare i fischietti. E poi “Bella Ciao” intonata tutti insieme davanti al portone del Parlamento con accompagnato musicale di base amplicficato. Particolarmente nutrita la rappresentanza dei deputati Cinque Stelle: Dario Carotenuto, Luciano Cantone, Susanna Cherchi, Gianmauro Dell’Olio, Valentina D’Orso, Ilaria Fontana, Giorgio Fede, Arnaldo Lomuti, Anna Laura Orrico, Pasqualino Penza, Agostino Santillo e Daniela Torto in piazza per “contro questo folle provvedimento che spacca l’Italia e nega i servizi essenziali a milioni di cittadini, va avanti dentro e fuori dai palazzi istituzionali”. I deputati hanno anche denunciato “la gravità della prepotenza con cui la maggioranza prova a reprimere il libero dissenso parlamentare delle opposizioni, culminata nell’aggressione squadrista contro il deputato pentastellato Leonardo Donno”.

G7, fonti: su aborto strumentalizzazione elettorale

G7, fonti: su aborto strumentalizzazione elettoraleBorgo Egnazia, 13 giu. (askanews) – Sulla questione del mancato riferimento all’aborto nella dichiarazione finale del G7 ” è stato montato un caso, c’è stata un po’ di strumentalizzazione elettorale o post-elettorale, qualcuno magari ha voluto inserire qualche strumento di disturbo”. È quanto affermano fonti italiane a proposito della polemica sull’aborto nella dichiarazione finale del G7.”È veramente una storia che sta montando senza dei motivi di sostanza”, aggiungono le fonti.