Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Pd,Prodi:estraneo a nuovo soggetto centrista e ricerca federatori

Pd,Prodi:estraneo a nuovo soggetto centrista e ricerca federatoriRoma, 13 giu. (askanews) – “Con riferimento a quanto pubblicato oggi sul Corriere della Sera, pag 12 nell’articolo a firma di MT Meli “Il Pd e la caccia ai voti del centro dopo il fallimento del Terzo polo”, e su Il Giornale, pag 8 nell’articolo a firma di L.Cesaretti “Pd, voglia di una nuova Margherita E Prodi punta su Sala federatore”, l’ufficio stampa di Romano Prodi smentisce quanto a lui attribuito circa la necessità di un “nuovo soggetto politico centrista”, e ribadisce la sua totale estraneità alla formulazione dell’ ipotesi di uno specifico “federatore che si metta alla testa dell’impresa”. Si tratta di ricostruzioni prive di qualsiasi fondamento”. Lo si legge in una nota diffusa dallo staff di Prodi.

Autonomia, Schlein riunisce il Pd: non rissa ma una aggressione di parte

Autonomia, Schlein riunisce il Pd: non rissa ma una aggressione di parteRoma, 13 giu. (askanews) – Linea dura del Pd che “non intende arretrare di un millimetro nel denunciare quanto avvenuto ieri in aula alla Camera che non è stata una rissa ma una aggressione di parte da deputati di maggioranza e nell’opposizione durissima e possibilmente unitaria di tutte le opposizioni” all’approvazione della nuova legge del Governo per l’Autonomia differenziata fra le Regioni che nei piani della maggioranza l’aula della Camera dovrebbe approvare stasera. La dettano la segretaria Elly Schlein e la presidente dei deputati Chiara Braga che riuniscono i gruppi parlamentari prima della seduta d’aula.


Braga si incarica di spiegare che sarà contrastato con forza il tentativo della maggioranza di far verbalizzare gli incidenti di ieri come “disordini” dalle responsabilità indistinte e incerte che saranno affidati in seguito all’esame e la valutazione degli organismi interni di Montecitorio. “E’ stata un’aggressione violenta di una parte politica di maggioranza contro esponenti di opposizione che manifestavano il loro duissenso. Non dobbiamo transigere che possa passare una valutazione diversa”. Schlein prende la parola per sottolineare che “la linea dell’opposizione dura e senza sconti sarà totale e possibilmente unitaria e concordata con le altre opposizioni con cui siamo in contatto”. Contatti con gli altri leader di opposizione che Schlein avvia in Transatlantico un attimo dopo la conclusione dell’assemblea, mentre in aula i deputati dem si iscrivono uno ad uno per contestare il verbale di ieri che parla di “rissa” e include l’M5s Donno finito al Pronto Soccorso fra gli espulsi”. “Non arretreremo di un millimetro, statente certi”, dice Schlein a Montecitorio.

Al via il vertice G7, oggi focus su Africa, Medio Oriente e Ucraina

Al via il vertice G7, oggi focus su Africa, Medio Oriente e UcrainaBari, 13 giu. (askanews) – Al via a Borgo Egnazia il vertice G7. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sta accogliendo i leader. La prima ad arrivare è stata la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.


La giornata di oggi prevede tre sessioni dedicate ad Africa e cambiamento climatico, Medio Oriente e Ucraina, con la presenza del presidente Volodymyr Zelensky. Questa sera ricevimento al Castello Svevo di Brindisi, offerto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alla serata, secondo quanto si apprende, non dovrebbe partecipare il presidente Usa Joe Biden, arrivato in Puglia ieri sera. Alle 19.45 di oggi Biden e Zelensky terranno una conferenza stampa.

Autonomia, Schlein riunisce Pd: non rissa ma aggressione di parte

Autonomia, Schlein riunisce Pd: non rissa ma aggressione di parteRoma, 13 giu. (askanews) – Linea dura del Pd che “non intende arretrare di un millimetro nel denunciare quanto avvenuto ieri in aula alla Camera che non è stata una rissa ma una aggressione di parte da deputatui di maggioranza e nell’opposizione durissima e possibilmente unitaria di tutte le opposizioni” allì’approvazione della nuova legge del Governo per l’Autonomia differenziata fra le Regioni che nei piani della maggioranza l’aula della Camera dovrebbe approvare stasera. La dettano la segretaria Elly Schlein e la presidente dei deputati Chiara Braga che riuniscono i gruppi parlamentari prima della seduta d’aula.


Braga si incarica di spiegare che sarà contrastato con forza il tentativo della maggioranza di far verbalizzare gli incidenti di ieri come “disordini” dalle responsabilità indistinte e incerte che saranno affidati in seguito all’esame e la valutazione degli organismi interni di Montecitorio. “E’ stata un’aggressione violenta di una parte politica di maggioranza contro esponenti di opposizione che manifestavano il loro duissenso. Non dobbiamo transigere che possa passare una valutazione diversa”. Schlein prende la parola per sottolineare che “la linea dell’opposizione dura e senza sconti sarà totale e possibilmente unitaria e concordata con le altre opposizioni con cui siamo in contatto”. Contatti con gli altri leader di opposizione che Schlein avvia in Transatlantico un attimo dopo la conclusione dell’assemblea, mentre in aula i deputati dem si iscrivono uno ad uno per contestare il verbale di ieri che parla di “rissa” e include l’M5s Donno finito al Pronto Soccorso fra gli espulsi”. “Non arretreremo di un millimetro, statente certi”, dice Schlein a Montecitorio.

Autonomia, nota gruppo Lega: nessuno di noi ha colpito Donno

Autonomia, nota gruppo Lega: nessuno di noi ha colpito DonnoRoma, 12 giu. (askanews) – “I video dimostrano che il deputato Donno del M5S aggredisce il ministro Calderoli impedendo l’esercizio di attività di rango costituzionale e l’iter della riforma che stava seguendo l’ordinario percorso parlamentare. Un comportamento vergognoso da regime fascista per bloccare una riforma prevista dalla nostra Costituzione. Sempre dai video si apprende che i parlamentari della Lega, accorsi in protezione del ministro Calderoli, non hanno colpito il deputato pentastellato come invece lui continua a dichiarare”. LO affermano in una nota congiunta i deputati della Lega.

Nuova bagarre in aula Camera,Padovani (Fdi) chiama al “presente”

Nuova bagarre in aula Camera,Padovani (Fdi) chiama al “presente”Roma, 12 giu. (askanews) – Animi ancora accesi in aula alla Camera alla ripresa dei lavori dopo la lunga sospensione seguita alla rissa durante l’esame del ddl autonomia in cui sono rimasti colpiti il deputato M5s Donno e un assistente parlamentare. Dopo che il vicepresidente di turno Sergio Costa ha riferito all’assemblea le decisioni della conferenza dei capigruppo di rinviare a domani l’esame del provvedimento, ha preso la parola il deputato Fdi Marco Padovani per ricordare Stefano Bertacchi, “figura storica e significativa della destra veronese” a quattro anni dalla scomparsa.


“Stefano sognava un’Italia fiera e giusta, quell’Italia che Fdi cerca ogni giorno di migliorare con impegno, fervore e diligenza in suo nome e in nome dei militanti scomparsi. Orgoglioso di esserti stato amico: Stefano Bertacchi presente”, ha detto Padovani causando di nuovo la bagarre per l’evidente riferimento al gergo fascista. Costa ha quindi sospeso la seduta perché “non ci sono le condizioni per andare avanti”. Qualche minuto dopo ha riaperto i lavori solo per dare lettura dell’ordine del giorno di domani.

Autonomia, Donno: pugni e diversi calci ricevuti, rimasto senza respiro

Autonomia, Donno: pugni e diversi calci ricevuti, rimasto senza respiroRoma, 12 giu. (askanews) – “Fortunatamente sto bene. Mi sono spaventato. A parte i tentativi falliti di pugni, diversi calci ricevuti. Iezzi (Lega, n.d.r.) mi ha sfiorato in faccia. Hanno provato a colpirmi i deputati di Fdi Mollicone, Cangiano, Amich, e della Lega Candiani. Erano tutti intorno, insieme ai commessi che fortunatamente c’erano, e mi è arrivato un pugno sullo sterno fortissimo e non riuscivo più a riprendere il fiato”. Così il deputato M5s, Leonardo Donno, dopo lo scontro nell’aula della Camera durante l’esame del ddl sull’autonomia differenziata.


“Volevo semplicemente consegnare la bandiera italiana al ministro Calderoli, non era un gesto violento. Anzi gliel’ho avvicinata perché non volevo avvicinarmi troppo al ministro”, ha concluso.

Europee, Lega: eurogruppo Id auspica unità contro sinistra

Europee, Lega: eurogruppo Id auspica unità contro sinistraMilano, 12 giu. (askanews) – È finito a Bruxelles l’incontro tra i leader del gruppo Id, presenti tra gli altri Matteo Salvini e Marine Le Pen, in cui “sono state ribadite le linee guida per la prossima legislatura, a cominciare dall’auspicio di unire tutte le forze di centrodestra in netta contrapposizione alla sinistra”. Lo riferisce una nota della Lega.


Il gruppo Id, prosegue la nota della Lega, “ricomincia dai partiti che già ne facevano parte, con alcune nuove adesioni a partire dai portoghesi di Chega. La riunione si è aperta con l’applauso a Marine Le Pen, per il brillante successo elettorale: la speranza è che un’altra delegazione di Id – dopo Italia e Paesi Bassi – sia promossa al governo del proprio Paese”.

Autonomia,M5S: vergognosa aggressione a Donno, maggioranza squadrista

Autonomia,M5S: vergognosa aggressione a Donno, maggioranza squadristaRoma, 12 giu. (askanews) -“L’aggressione avvenuta alla Camera ai danni di Leonardo Donno è un fatto gravissimo e vergognoso. Il nostro deputato voleva solo consegnare una bandiera italiana al ministro Calderoli, quando è stato aggredito fisicamente da parlamentari della maggioranza tra cui il leghista Iezzi, venendo colpito con pugni e finendo a terra. Chiediamo provvedimenti seri e immediati contro questo atto di vero e proprio squadrismo perpetrato all’interno delle istituzioni che infanga la nostra democrazia e qualifica chi lo ha compiuto”. Lo afferma in una nota il Movimento Cinque Stelle.

Rissa alla Camera con pugni su Autonomia, Donno soccorso da medici

Rissa alla Camera con pugni su Autonomia, Donno soccorso da mediciRoma, 12 giu. (askanews) – Rissa in aula alla camera durante l’esame del ddl autonomia differenziata. Ne ha pagato le conseguenze Il deputato M5s Leonardo Donno, colpito da alcuni deputati fra i quali il deputato della Lega Igor Iezzi, secondo i racconti di diversi parlamentari, con due pugni in testa. È stato necessario l’intervento dei medici che hanno portato Donno fuori dall’aula su una sedia a rotelle. Nella rissa è risultato colpito anche un assistente parlamentare intervenuto per sedare i deputati.


La rissa è scoppiata dopo che il deputato pentastellato aveva provato a portare il tricolore al ministro Calderoli, gesto censurato dal presidente della camera Lorenzo Fontana con l’espulsione. Diversi deputati leghisti lo hanno circondato ed è scoppiata la rissa a colpi di cazzotti e pugni. La seduta è stata sospesa.