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Crosetto: io vittima di dossieraggio, ho presentato l’ennesima denuncia

Crosetto: io vittima di dossieraggio, ho presentato l’ennesima denunciaRoma, 4 dic. (askanews) – “Ora tutti ne hanno capito la gravità, dopo le parole di Cantone e Melillo. Se non controllate, queste pratiche illegali resteranno un problema per la democrazia. Io ne sono stato, e ne sono, vittima, anche oggi, ma per mia fortuna non ho mai avuto scheletri nell’armadio”, lo afferma il ministro della Difesa Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera, soffermandosi sulla questione dossieraggio. “Eppure – aggiunge – ancora la settimana scorsa, ho presentato l’ennesima denuncia. Mi ostino a credere nella giustizia. Non è possibile che un cittadino, non solo un politico, possa essere spiato e ‘monitorato’ senza alcuna ragione, non si sa da chi e perché. Purtroppo, i provvedimenti sui – presunti – colpevoli sono lentissimi”.

Pd-Avs-Iv: fermato blitz maggioranza su privatizzazione acqua

Pd-Avs-Iv: fermato blitz maggioranza su privatizzazione acquaRoma, 3 dic. (askanews) – “Con un colpo di mano la maggioranza sta tentando di privatizzare l’acqua”. Sono le 19,30 circa in commissione Ambiente al Senato quando l’opposizione unita protesta contro l’emendamento al decreto ambiente presentato da Adriano Paroli (Fi) che, col parere favorevole del governo, avrebbe consentito l’affidamento del servizio idrico anche a società in house “con partecipazione obbligatoria di capitali privati”. “Un clamoroso colpo di mano”, secondo il capogruppo Avs al Senato Peppe De Cristofaro. “Perché – osserva – è la totale sconfessione del referendum sull’acqua pubblica”. Una sospensione di circa mezz’ora, l’intervento del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che chiarisce che non c’è tempo per troppe discussioni, i tempi di conversione in legge sono strettissimi, ed ecco che la proposta del senatore azzurro viene ritirata.


“Vittoria. L’acqua pubblica è salva. Le ragioni dei milioni di cittadini che hanno votato il referendum per l’acqua pubblica, e la battaglia in commissione Ambiente al Senato delle opposizioni unite hanno bloccato il tentativo di privatizzare il servizio idrico attraverso l’ingresso dei privati nella società in house a capitale pubblico. L’acqua deve rimanere un bene comune, sottratto alle logiche di mercato e tutelato come diritto universale. L’acqua appartiene a tutti e noi continueremo a batterci per difenderla e a vigilare affinché il governo e la destra non ci riprovino”, esultano il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, e la senatrice Avs Aurora Floridia. “Abbiamo vinto in Commissione, l’emendamento della maggioranza sulla privatizzazione dell’acqua è stato ritirato. L’acqua pubblica non si tocca”. Lo dice il senatore Nicola Irto, capogruppo del Pd in Commissione Ambiente. Festeggia anche la senatrice di Iv Silvia Fregolent: “Grazie all’intervento unitario di tutte le opposizioni la maggioranza ed il governo hanno fatto marcia indietro sull’emendamento Paroli che avrebbe aperto ai privati l’acqua pubblica. In Commissione abbiamo argomentato non solo la contrarietà al testo dell’emendamento, ma anche l’opportunità di inserire nel decreto ambiente una norma cosi delicata”.


L’intenzione del governo è di chiudere questa sera l’esame in commissione e di approdare in aula al Senato domani pomeriggio: “C’è l’incastro complicato con la legge di Bilancio, con il decreto Università, giovedì c’è il voto sulla Consulta, il 17 c’è Meloni, il 18 Meloni al Senato. Adesso vediamo cosa fare di questi accantonati. Se non lo finiamo stasera bisogna riprenderlo nel pomeriggio, perché domattina l’Aula è impegnata. A meno che non si riesca a fare prima dell’Aula. Il problema è che se va giovedì rischia di far slittare alla Camera. Perché la fiducia è prevista venerdì mattina, se andiamo lunghi andiamo… Sì, perché se c’è poi tutta la finanziaria, si arriva all’Epifania…”, riferisce Ciriani.

M5s, Conte: Grillo disinformato, spiace si sia messo ai margini

M5s, Conte: Grillo disinformato, spiace si sia messo ai marginiRoma, 3 dic. (askanews) – “La nostra comunità, la comunità m5s, è abituata agli attacchi esterni. Anche perché, diciamo la verità, combattiamo battaglie che danno fastidio: pensiamo al no all’Europa della armi, al raddoppio dei finanziamenti pubblici ai partiti, al salario minimo, alla battaglia contro autonomia differenziata. Dispiace che chi dovrebbe essere al nostro fianco e conoscerci meglio si è messo invece da tempo ai margini della nostra comunità e si dimostra disinformato”. Lo dice il leader M5s Giuseppe Conte in un video sui social network, replicando a Beppe Grillo.

Separazione carriere magistrati, Tajani: finalmente si realizza l’idea di Berlusconi

Separazione carriere magistrati, Tajani: finalmente si realizza l’idea di BerlusconiRoma, 3 dic. (askanews) – “La separazione delle carriere è una battaglia storica di Forza Italia sin dalla sua fondazione, un’idea del presidente Silvio Berlusconi che riusciamo finalmente a realizzare. È una riforma costituzionale che abbiamo scritto non contro qualcuno, ma per avere un sistema giudiziario più giusto ed efficiente. Punta ad esaltare il ruolo del magistrato giudicante e, allo stesso tempo, a ridurre la deriva correntizia di una parte della magistratura”. Lo dichiara in una nota Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e segretario nazionale di Forza Italia.


“Il testo approvato dalla commissione Affari costituzionali – prosegue Tajani – risponde non ad esigenze di una parte, ma persegue l’interesse di tutti i cittadini, che hanno diritto ad avere una giustizia imparziale, che dia risposte in tempi certi. È una buona notizia che la nostra proposta sia stata sostenuta lealmente e compattamente dai partiti della maggioranza, che ringrazio, ma anche da alcune forze dell’opposizione che si ispirano a principi garantisti”, conclude il vicepremier.

Meloni tiene delega Sud, ricognizione per sviluppo Mezzogiorno

Meloni tiene delega Sud, ricognizione per sviluppo MezzogiornoRoma, 3 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sentito il Consiglio dei ministri, ha affidato oggi al ministro Tommaso Foti le deleghe relative agli affari europei, alla coesione territoriale e all’attuazione del PNRR.


Meloni – secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi – ha mantenuto in capo a sé il coordinamento delle politiche per il Sud e ha avviato, da subito, una ricognizione all’interno del Governo in merito a quanto già realizzato “per rafforzare lo sviluppo del Mezzogiorno, ai programmi in atto e alle proposte ancora da implementare, in particolare su incentivi, infrastrutture e investimenti”. Come la stesso premier ha detto recentemente, nel 2023 il Sud è stato “la locomotiva d’Italia, con PIL e occupazione in crescita sopra la media nazionale e un forte impulso alle esportazioni”. È intenzione della presidente del Consiglio “procedere su questo percorso con ancora maggiore determinazione”.

Grillo: Conte è il mago di Oz. Il Movimento è stramorto. Ci sarà altro anche senza di voi

Grillo: Conte è il mago di Oz. Il Movimento è stramorto. Ci sarà altro anche senza di voiMilano, 3 dic. (askanews) – “Vedere questo simbolo rappresentato da queste persone mi dà un senso di disagio. Fatevi un altro simbolo e fatevi le vostre cose. Il movimento è stramorto ma è compostabile. L’humus non è mai morto. Questo movimento avrà un altro decorso che ci siate voi o no”. Lo ha detto Beppe Grillo, in un video pubblicato sui suoi canali social, registrato alla guida di un carro funebre.


Giuseppe Conte come il “mago di Oz”, che adotta la tattica di “non farsi mai trovare”: questa “è stata la carta vincente per disintegrare il movimento nella sua identità”. E trasformarlo “in un partitino progressista” con “giochini” sulle alleanze “che neanche la democrazia Cristiana”. “Su di me – prosegue Grillo – sono state dette delle cose… Ho solo chiesto da Garante di avere un controllo sulle cose: non ho ancora ricevuto ancora risposta. Questo modo di comportarsi, che conoscete benissimo, è stata la carta vincente per disintegrare il movimento nella sua identità. Siamo scesi dal 25% a meno della metà e mi si accusa di essere il padre padrone. Mi ha accusato di essere il sopraelevato, ma dal suo punto di vista di sottopassaggio è chiaro che mi vede come sopraelevato. Ha una psicosi, una leggera psicosi e la politica va analizzata ormai neurologicamente: lui soffre di sindrome di compulsione a specchio, proietta sugli altri…”. Accusa ancora Grillo: “Il M5s si è trasformato in un partitino progressista con giochini sui candidati che neanche la Democrazia Cristiana. Giochini non condivisi da voi che votate, hanno trasformato questo partitino in niente”.


“Hanno fatto 20 domande per coprirne tre: mandare via me, i 3 o 4 mandati e la situazione del presidente. Hanno votato meno della metà degli iscritti. Vi pongo se non altro un dubbio: lo so che ho già perso ma sono ottimista perché il Movimento aveva una identità straordinaria”. È uno dei passaggi del video postato da Beppe Grillo sui suoi canali, registrato alla guida di un carro funebre. Grillo ricorda i “valori che sono stati traditi in questi due anni, siete diventati un partito di gente che non riconosco più, che segue un Oz e quando venivo a Roma nel mio ufficio non veniva nessuno, avevo capito che avevo già perso”. Ma per quei valori “Casaleggio ci ha messo l’intelligenza, io il coraggio, milioni di persone il cuore. Queste tre cose hanno fatto sì che il Movimento avesse una identità”.


Ma “sono ottimista per le votazione del 5 dicembre”. E poi spiega: “Devo parlarvi come attuale e confermato dallo statuto garante e custode dei grandi valori M5s che sono scomparsi in questi 3 anni. Io come garante non intervenivo in nulla, i miei progetti non arrivavano al Mago di Oz perchè lui non si faceva mai trovare, e i progetti sono stati tantissimi. Gliel’ho detto anche l’ultima volta, ‘Fatti dare una mano, sono una cinquantina di cose’, mi ha detto che ci saremmo visti una volta al mese ma poi non si è mai fatto trovare. La sfiducia costruttiva, la legge anti zombie cioè il cambio casacca, la legge sui condomini per le assemblee a maggioranza, il ‘2-20-20’ per aumentare l’efficienza e una sequenza di cose che non ha mai avuto risposta”.

Ue, Meloni: rivedere le norme che mettono in ginocchio l’industria. Cambiare la transizione green

Ue, Meloni: rivedere le norme che mettono in ginocchio l’industria. Cambiare la transizione greenRoma, 3 dic. (askanews) – “L’Italia è capofila in Europa di un non paper sull’automotive per rivedere quelle norme che rischiano di mettere in ginocchio l’industria europea dell’auto e di riaffermare il principio della neutralità tecnologica. Noi siamo convinti che vadano usate e sostenute tutte le tecnologie che contribuiscono ad abbattere le emissioni senza chiusure ideologiche dannose per le filiere”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video messaggio all’assemblea di Alis, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile.


“E occorre insistere – ha aggiunto – per rimuovere tutti quei blocchi al mercato interno che da alcuni mesi si stanno verificando sui principali valichi alpini che rischiano di isolarci dal resto d’Europa. Il governo è impegnato anche su questo e questo impegno non verrà meno”. “Vanno cambiate alcune scelte europee degli ultimi anni che hanno pagato un prezzo troppo alto all’ideologia e chiuso la porta alle ragioni di chi fa impresa. Dobbiamo garantire un quadro regolatorio certo evitando però rigidità eccessive che danneggiano chi fa impresa”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video messaggio all’assemblea di Alis, l’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile.


“Si è da poco aperta la nuova legislatura europea e il governo italiano – ha aggiunto – lavorerà per fare in modo che la transizione energetica torni a camminare di pari passo con la sostenibilità economica e sociale semplicemente perché non possiamo inseguire la decarbonizzazione al prezzo della desertificazione economica, banalmente perché in un deserto non c’è niente di verde”.

Mattarella: l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità è misura della civiltà di un popolo

Mattarella: l’affermazione dei diritti delle persone con disabilità è misura della civiltà di un popoloRoma, 3 dic. (askanews) – “L’affermazione dei diritti delle persone con disabilità è misura della civiltà di un popolo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità.


“Questa giornata offre l’opportunità per valutare il cammino sin qui percorso dalla Repubblica nella applicazione dei principi di eguaglianza dei cittadini, sanciti dalla Costituzione. La Convenzione delle Nazioni Unite del 2006 ha posto le basi per un nuovo approccio, riconoscendo che la comunità è, troppo spesso, in ritardo nell’accogliere le diversità. La riforma della condizione della disabilità in Italia, con il suo focus sulla vita indipendente, sui progetti personalizzati e sull’inclusione lavorativa, rappresenta un’opportunità preziosa per costruire una società più equa e rispettosa della dignità di ogni persona”, prosegue. “La sua attuazione richiederà un impegno costante e un forte coordinamento tra i vari livelli istituzionali e la società civile, con la diretta partecipazione delle persone con disabilità. ‘Nulla su di noi, senza di noi’ è principio fondamentale che esprime l’idea che nessuna decisione che riguardi la vita delle persone con disabilità possa essere presa senza il loro consenso. L’inclusione si nutre di scelte quotidiane, basate sulla capacità di valorizzare talenti e aspirazioni di ciascuno”, conclude.

Meloni: non litigo con Tajani e Salvini, il Governo non cadrà

Meloni: non litigo con Tajani e Salvini, il Governo non cadràRoma, 2 dic. (askanews) – Con Salvini e Tajani “non litighiamo. Qualche inciampo ogni tanto c’è, è anche fisiologico, ma non si preoccupi, sappiamo che cosa gli italiani sperano e si aspettano. Il governo non cadrà”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a “Quarta Repubblica” su Rete4, a proposito dei contrasti nella maggioranza,


“Litighiamo tutti i giorni, litighiamo la mattina e beviamo un bicchiere di vino insieme la sera”, ha aggiunto scherzando.

Italia – Argentina, Clarin: Milei accetta invito Meloni ad Atreju

Italia – Argentina, Clarin: Milei accetta invito Meloni ad AtrejuRoma, 2 dic. (askanews) – Il presidente argentino Javier Milei ricambierà rapidamente la visita al premier italiano Giorgia Meloni. Milei ha infatti accettato l’invito della presidente del Consiglio a partecipare al festival Atreju che si terrà questo mese a Roma. Lo scrive il quotidiano Argentino Clarin


Secondo fonti ufficiali riportate dallo stesso quotidiano, il capo dello Stato argentino partirà dal settore militare dell’Aeroporto Metropolitano il 13 dicembre con un aereo privato e la sua decisione di viaggiare testimonia la forte sintonia politica e personale con la Meloni già emersa nei vari incontri avuti nel 2024, l’ultimo il 20 novembre scorso alla Casa Rosada, quando uscirono per salutarsi insieme da un balcone affacciato su Plaza de Mayo. Al suo ritorno dall’Argentina – scrive ancora il Clarin – il primo ministro italiano aveva parlato di “una visione comune di libertà, sovranità e progresso”, e insieme a Milei aveva gettato le basi per la proposta di un’alleanza internazionale con gli Stati Uniti sotto il futuro comando di Donald Trump e con Israele, per la difesa dei valori occidentali.


La prossima settimana il presidente argentino sarà così una delle presenze di spicco al festival dei giovani Fratelli d’Italia, Atreju, manifestazione politica della destra italiana che si tiene ogni anno dal 1998. L’anno scorso l’ex primo ministro britannico Rishi Sunak era presente a quell’evento, come il leader dell’estrema destra spagnola Santiago Abascal e il magnate americano Elon Musk. Il Clarin ricorda che la prima volta che Milei e Meloni si sono incontrati è stato lo scorso febbraio, sempre a Roma. Poi il presidente argentino è tornato in Italia per partecipare al G7, e in settembre i due si sono nuovamente incontrati a New York nell’ambito dell’Assemblea nazionale dell’Onu. Si sono incontrati di nuovo a metà novembre al vertice del G20 tenutosi a Rio de Janeiro e al termine di quel conclave, il premier italiano si è recato a Buenos Aires dove è stata ricevuta a Casa Rosada, nell’ambito di una visita ufficiale.