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Rai, centrodestra: ok nuova legge ma intanto applicare norme vigenti

Rai, centrodestra: ok nuova legge ma intanto applicare norme vigentiRoma, 17 set. (askanews) – E’ “opportuno avviare in Parlamento il confronto per definire una nuova legge di sistema” sulla Rai e l’informazione ma “in attesa di regole che tengano conto, per il sistema nel suo complesso e per il servizio pubblico delle previsioni che dovranno entrare in vigore entro il 2025, riteniamo che debbano essere applicate le norme vigenti senza indugi, a tutela delle prerogative del Parlamento, del pluralismo e della funzionalità del servizio pubblico”. E’ quanto affermano in una dichiarazione congiunta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vice Matteo Salvini e Antonio Tajani e il leader di Noi moderati Maurizio Lupi.


“L’evoluzione del mondo dell’informazione – sottolineano – impone una impegnativa sfida a tutte le istituzioni politiche. L’irrompere dei giganti del web, la crescita di potenti piattaforme spesso connesse ai colossi della rete, il saccheggio digitale che investe il mondo dell’editoria e dell’audiovisivo, il dilagare delle cosiddette fake news e molto altro ancora richiedono un nuovo assetto normativo. In molti casi con regole di respiro internazionale. Come è avvenuto con le direttive del diritto d’autore emanate dall’Unione Europea e recepite dall’Italia. Analogo percorso dovrà essere affrontato per il Media Freedom Act, approvato dal Parlamento europeo, che entro il 2025 andrà recepito. In Italia poi la Corte Costituzionale ha indicato nel tempo, con varie sentenze e ordinanze, il ruolo del servizio pubblico televisivo e la fondamentale funzione del Parlamento”. “Riteniamo quindi opportuno avviare in Parlamento il confronto per definire una nuova legge di sistema, che tenga conto di tutte le trasformazioni tecnologiche intervenute, per arginare e regolare il dominio di giganti del web e piattaforme, per fermare il saccheggio digitale e tutelare il diritto d’autore nel mondo dell’editoria e dell’audiovisivo, a garanzia di ogni espressione della cultura, del sapere e dell’informazione. Il tutto alla luce delle regole europee in vigore e in via di futura attuazione e della giurisprudenza costituzionale. Il Parlamento è ovviamente la sede del confronto e delle decisioni. Pronti al dibattito in ogni altra sede, a partire da iniziative promosse da organi istituzionali”, concludono.

Ue, Meloni: congratulazioni a Fitto, Italia torna protagonista

Ue, Meloni: congratulazioni a Fitto, Italia torna protagonistaRoma, 17 set. (askanews) – “Congratulazioni a Raffaele Fitto per la nomina a vice presidente esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme. Un riconoscimento importante che conferma il ritrovato ruolo centrale della nostra Nazione in ambito Ue. L’Italia torna finalmente protagonista in Europa. In bocca al lupo Raffaele, siamo certi che svolgerai benissimo il tuo incarico nell’interesse dell’Europa e dell’Italia”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Open Arms, Salvini: io non patteggio, vado fino in Cassazione

Open Arms, Salvini: io non patteggio, vado fino in CassazioneMilano, 16 set. (askanews) – “Io non patteggio, vado fino in Cassazione”. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario e vice premier della Lega, ospite di Quarta Repubblica su Retequattro, che sul caso Open Arms ha ribadito: “Non ho commesso alcun reato”.


“Credo nella magistratura, e cerco di dirlo senza sorridere troppo”, ha aggiunto Salvini, secondo cui quello in corso a Palermo è “un processo politico con cui la sinistra e la magistratura politicizzata cercano di attaccare Salvini, la Lega e il governo Meloni”. “Stanno provando in ogni maniera a mettere in difficoltà questo governo che sta ottenenedo risultati economici senza precedenti”, ha aggiunto il vice premier, rimarcando che “quando sono diventato segretario della Lega, quando ho giurato da ministro, ho messo in conto che a qualcuno avrei dato fastidio, perchè dietro l’immigrazione clandestina ci sono interessi miliardari anche della malavita organizzata: ma chi non è disposto a difendere le proprie idee vuol dire che non ha idee che valgono”.


“Se mi condannassero a 6 anni finirei in carcere per almeno due anni: mi dispiacerebbe per i miei figli e la mia fidanzata, ma sono convinto che la maggioranza degli italiani è con me. È un processo all’Italia”, ha sostenuto Salvini. Quindi il segretario della Lega ha annunciato che “saremo in tante piazze italiane come Lega nei due prossimi weekend, se venite a mettere una firma ai gazebo mi sentirò meno solo”. “Se siamo in tanti a dire che difendere i confini non è reato, magari a Parlermo finisce come mi auguro finisca”, ha detto Salvini a Quarta Repubblica. E alla domanda se ritenga che la piazza possa influenzare i magistrati, ha risposto: “No, ma se è una battaglia di Salvini è un conto, ma se alcuni milioni di italiani dicono che difendere i confini non è reato, mi sento meno solo. Non che mi senta solo, eh…”. Quindi ha rivendicato: “È una battaglia di libertà che porto avanti non per me ma per il popolo italiano”.

Mattarella: disagio giovanile grande e urgente questione nazionale

Mattarella: disagio giovanile grande e urgente questione nazionaleRoma, 16 set. (askanews) – “Il disagio giovanile è una grande e urgente questione nazionale, che va affrontata con tutto l’impegno e i mezzi a disposizione”. E’ l’allarme lanciato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico a Cagliari.


“Senza indulgenze o lassismi, che sono peraltro diseducativi, ma senza nemmeno nutrire l’illusione che tutto possa essere risolto attraverso un’ottica esclusivamente securitaria”, ha aggiunto il capo dello Stato. “C’è oggi disagio tra giovani e giovanissimi – ha osservato -. Non è sempre facile interpretare: a volte la cortina dell’incomunicabilità è talmente spessa che, per genitori e insegnanti, diventa difficile anche solo parlarne. Occorre rompere il muro delle solitudini e del silenzio. Andare incontro. Ascoltare. Offrire possibilità. Costruire occasioni di dialogo, di socialità, di crescita insieme. Senza dialogo, senza umanità, senza empatia, non ci sarà progresso tecnologico che possa esaudire il desiderio di una vita piena, ricca di relazioni, di affetti, di emozioni, di soddisfazioni”.

Mattarella: dalla scuola dipende futuro società, risorse siano adeguate

Mattarella: dalla scuola dipende futuro società, risorse siano adeguateRoma, 16 set. (askanews) – “Dalla qualità del sistema educativo dipende strettamente il futuro della nostra società. A esso vanno dedicate indispensabili risorse adeguate, e idee, cura, attenzioni. La scuola non è una bolla, un recinto, un mondo a parte. Ma un organismo che vive nella società e concorre al suo progresso”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Cagliari dove si svolge quest’anno la XXIV edizione di “Tutti a Scuola”, la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico, presente il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

M5S, la replica di Conte a Grillo: non hai potere di veto

M5S, la replica di Conte a Grillo: non hai potere di vetoRoma, 16 set. (askanews) – “Nessuna preclusione può essere imposta al potere deliberativo dell’assemblea su nessuno dei temi sopra richiamati né tanto meno il tuo potere di veto, come pure scrivi, può estendersi genericamente anche a ‘ulteriori temi che dovessero emergere e/o risultare all’esito della consultazione tra gli iscritti’”. È un no secco alle richieste di Beppe Grillo di mettere paletti alla discussione in corso nel “processo costituente” del Movimento 5 stelle, quello contenuto nella lettera con la quale il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha replicato nei giorni scorsi alla diffida a lui indirizzata dal fondatore e garante del Movimento.


Nella giornata di ieri Grillo aveva fatto filtrare il suo disappunto per la replica di Conte, oggi il suo desiderio di “sfidare” l’ex premier a rendere pubblici i contenuti della lettera. Lettera il cui testo integrale è infine approdato sull’edizione on line del Corriere della sera, nella quale Conte accusa il suo rivale di “gravi inesattezze ed evidenti distorsioni sul ruolo e sui poteri del Garante”. Era già nota la parte nella quale il leader del M5S avverte Grillo della possibile incompatibilità delle sue azioni con i contratti in essere con l’organizzazione da lui fondata: sia quello per la comunicazione, sia quello in cui il Movimento gli garantisce la copertura legale sulle cause legate alla sua storia di fondatore e primo leader stellato. Nel passaggio più tecnico che riguarda il processo costituente in corso, che dovrebbe concludersi con un’assemblea costituente a fine ottobre, Conte si concentra sull’oggetto delle diffide di Grillo, che si è più volte pronunciato contro ogni modifica a nome, simbolo e regola che limita i due mandati elettivi nelle istituzioni. La lettera del leader a Grillo precisa quindi che “nessuna norma statutaria è sottratta a possibili modifiche e/o revisioni da parte dell’assemblea; la stessa Carta dei principi e dei valori è in astratto modificabile (art. 10, lett. h, dello Statuto); così come è prevista dallo statuto (art. 13, lett. a, dello Statuto) la possibilità di modificare il simbolo. Quanto al nome non esistono disposizioni specifiche che ne impediscono la modificazione, soggiacendo quindi una simile eventualità alle ordinarie regole di revisione statutarie. Infine, la regola del limite del doppio mandato è contenuta nel Codice Etico (in sé sottratto al tuo potere di interpretazione autentica), anche esso modificabile tramite consultazione in rete (art. 17, lett. a, dello Statuto)”.

Migranti, Meloni: in Albania leggi Italia, nessuna violazione diritti

Migranti, Meloni: in Albania leggi Italia, nessuna violazione dirittiMilano, 16 set. (askanews) – Nei centri per l’identificazione dei migranti in Albania si applicherà la legge italiana, con personale di polizia e giudici italiani, e dunque “non cè alcuna violazione dei diritti umani dei migranti”. Lo ha rivendicato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, prendendo la parola nella conferenza stampa con il premier britannico Keir Starmer per ribattere alla domanda di una giornalista inglese che chiedeva conto a Starmer di possibili violazioni dei diritti umani in accordi di questo tipo.


“Non so a quale violazione di diritti umani lei si riferisca”, ha affermato Meloni prendendo la parola per replicare alla giornalista britannica. “In Albania sia applica una giurisdizione italiana ed europea: o lei ritiene che sia una giurisdizione che violi i diritti dei migranti o questa accusa non trova fondamento”. I migranti che saranno portati in Albania “avranno lo stesso trattamento che avrebbero a Lampedusa o in qualsiasi altro hotspot italiano, solo in una porzione di territorio che non si trova in Italia. Questo perchè ci aiuta a econgestionare una situazione difficile, e perchè pensiamo che garantendo la piena tutela e realizzazione della giurisdizione italiana ed eruopea, con nostre forze di polizia, nostri giudici, nostri modelli, non si possa sostenere che quello che fa l’Italia violi i diritti umani dei migranti”.

Ucraina, Meloni: no Italia a uso missili non è in discussione

Ucraina, Meloni: no Italia a uso missili non è in discussioneMilano, 16 set. (askanews) – “Le autorizzazioni all’utilizzo dei missili di lungo raggio sono decisioni che prendono le singole nazioni che forniscono questi armamenti, tenendo presente le proprie leggi e Costituzioni. Questa decisione in Italia non è in discussione, ed è una decisione presa in condivisione con gli alleati: anche perchè, contrariamente alle interpretazioni che a volte leggo, non è un indietreggiare rispetto al sostegno all’Ucraina”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa con il premier britannico Keir Starmer.


“Anche il presidente Zelensky – ha rivendicato Meloni -ha detto che non chiede all’Italia nulla di più di ciò che l’Italia sta facendo. Ognuno ha i propri riferimenti per prendere questa decisioni, e noi abbiamo preso la nostra. Ma il sostegno italiano all’Ucraina è a 360 gradi e andrà avanti fino a quando sarà necessario ed è una posizione perfettamente condivisa all’interno di tutta la maggioranza di governo”. Quanto alla situazione bellica sul campo, “per noi è importante che Kiev costruisca le migliori condizioni possibili per un tavolo di pace. È quello che abbiamo fatto aiutando l’Ucraina dall’inizio e tutto quello che riesce a fare è benvenuto”.

Migranti, Meloni: con Gb non temiamo di esplorare soluzioni nuove

Migranti, Meloni: con Gb non temiamo di esplorare soluzioni nuoveMilano, 16 set. (askanews) – “Non abbiamo timore ad esplorare soluzione nuove”, nel contrasto alla “immigrazione illegale di massa”. E nell’incontro di palazzo Chigi col premier Keir Starmer “abbiamo parlato del protocollo con l’Albania, al quale il governo della Gran Bretagna guarda con attenzione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni al termine dell’incontro col primo ministro britannico.


Meloni ha citato anche Falcone e Borsellino: “Dobbiamo puntare al cuore di questi traffici: ‘follow the money’, avrebbero detto due grandi giudici anti-mafia, segui i soldi se vuoi colpire le organizzazioni criminali al loro cuore. Un approccio che Italia e Regno Unito hanno condiviso già al G7, per contrastare le organizzazioni che lucrano sulla disperazione delle persone. Per questo scopo si devono utilizzare meglio di quanto non si faccia ora organizzazioni come Interpol ed Europol, ed è una delle questioni che stiamo discutendo”. Inoltre “bisogna affrontare le cause profonde delle migrazioni, con un’attenzione nuova al continente africano, offrire un nuovo modello diverso di cooperazione con le nazioni di origine e transito dei flussi migratori. Vanno implementati anche i rimpatri assistiti”.

Cittadinanza, Schlein: ho firmato referendum per cambiare legge

Cittadinanza, Schlein: ho firmato referendum per cambiare leggeRoma, 16 set. (askanews) – “Ho firmato online il referendum per cambiare la legge sulla cittadinanza. Ci ho messo meno di un minuto. Fatelo anche voi al link nelle storie!”. Lo scrive Elly Schlein sui social network.


“Le associazioni di nuove italiane e italiani – aggiunge – ci chiedono supporto per questo referendum che vuole riportare da 10 a 5 anni di soggiorno legale in Italia il requisito per ottenere la cittadinanza. In linea con tanti paesi europei. Per il Partito democratico chi nasce o cresce in Italia ha diritto alla cittadinanza”. “Ci batteremo per questo – conclude – con la nostra proposta in Parlamento che riconosce la cittadinanza a chi nasce da un genitore che risiede in Italia da almeno un anno, e a chi completa un ciclo di studi in Italia. Intanto firmiamo anche il referendum delle associazioni, che aspettano una riforma da troppo tempo”.