Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Nuovo scontro Grillo-Conte, fonti M5s: Beppe finta vittima

Nuovo scontro Grillo-Conte, fonti M5s: Beppe finta vittimaRoma, 15 set. (askanews) – Nuovo capitolo dello scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Da ambienti vicini al garante M5s filtra “l’amarezza e la rabbia” del comico genovese per una lettera ricevuta dall’ex premier. La sensazione, spiegano le stesse fonti, è che l’attuale leader pentastellato voglia “emarginare” se non addirittura “fare fuori” Grillo da M5s.


La lettera di Conte è una risposta alla missiva inviata qualche giorno fa dal fondatore del Movimento a lui e al Comitato dei garanti del Movimento 5 stelle (composto dall’ex presidente della Camera Roberto Fico, dall’ex parlamentare Laura Bottici e dall’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, fedelissima del fondatore). Missiva nella quale Grillo ha messo sotto la lente d’ingrandimento tutti i passaggi previsti dall’assemblea costituente e gettato ombre anche sul funzionamento materiale del processo costituente. Ai piani alti del M5S non mostrano sorpresa di fronte a questo nuovo attacco di Grillo e al suo tentativo di ribaltare la questione “passando per vittima”. Rimangono “imperturbabili”, osservando che Grillo ha ormai scelto la strada della “guerriglia legale e mediatica”. Osservano che “da un lato si fa scrivere lettere dagli avvocati per intralciare il processo costituente dall’altro si lamenta delle risposte a tono che le sue diffide sollecitano”.


Da ultimo ha inviato al Movimento una diffida a tutti gli effetti legali “prova malamente ad affossare in anticipo qualsiasi risultato dell’assemblea costituente. E poi una volta arrivata la risposta del Movimento si lamenta inondando tutte le agenzie di finto vittimismo”. “Si tratta dell’ennesima iniziativa di Grillo – spiegano le stessi fonti – volta a impedire lo svolgimento del percorso partecipativo e a delegittimare i risultati”.


Nella lettera Conte si è limitato a rispondere che “non saranno diffide, carte bollate e sgambetti di ogni tipo a fermare questo processo democratico”, specificando inoltre che “queste esternazioni e questi tentativi di delegittimare l’assemblea degli iscritti contrastano con gli specifici obblighi contrattuali che il Garante ha sottoscritto con il M5S per ciò che concerne malleveria e consulenza comunicativa”. Un aspetto considerato non secondario, giacché “questa continua attività di Grillo – che ormai appare sabotatoria – rischiano di danneggiare l’immagine del M5S in un momento in cui tutta la Comunità è intenta a rilanciarsi con grande impegno collettivo”. Grillo – aggiungono fonti del M5S – “dimostri di avere ancora a cuore il Movimento” lasciando che “la comunità si misuri in questo percorso democratico che ha sinora raccolta tanto entusiasmo”. Le stesse fonti non escludono che “questo carteggio verrà pubblicato dal Movimento perché tutta la Comunità possa esserne informata”.

Open arms, Schlein: gravissimo uso della Rai da parte del governo

Open arms, Schlein: gravissimo uso della Rai da parte del governoRoma, 15 set. (askanews) – “Questo continuo attacco da parte del governo alla magistratura è davvero fuori posto: non è opportuno commentare dei processi in corso. Trovo molto grave l’uso da parte del governo del servizio pubblico, della Rai: dopo i 18 minuti di intervista a Sangiuliano, ieri è andato in onda un video di 4 minuti di Salvini senza alcun contraddittorio che abbiamo denunciato in Vigilanza. È gravissimo che la Lega se la prenda col cdr di Rainews. È un governo cui la libertà di stampa non piace, sta scomoda ma è un principio costituzionale”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando alla festa del Pd di Modena.

Centrodestra: accordo politico nazionale con Bandecchi

Centrodestra: accordo politico nazionale con BandecchiRoma, 15 set. (askanews) – “Nella giornata di oggi il centrodestra ha raggiunto un accordo politico nazionale con Alternativa Popolare. Grazie a questa intesa Ap porterà il proprio contributo alla coalizione per le prossime elezioni regionali che si terranno in Liguria, Umbria e Emilia Romagna”. È quanto dichiarano in una nota congiunta i Responsabili Nazionali dell’Organizzazione del partito, Giovanni Donzelli (FdI), Francesco Battistoni (FI), Alessandro Colucci (Noi Moderati), il Vicesegretario della Lega, Claudio Durigon, il Presidente dell’Udc, Antonio De Poli e il Coordinatore Nazionale di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi”. È quanto si legge in una nota del centrodestra.


“L’intesa – proseguono – arriva al termine di un lungo e proficuo confronto fra i partiti nel quale si è discusso di come allargare le forze politiche di centrodestra su programmi condivisi con l’obiettivo di ampliare da un lato la base elettorale e, dall’altro, di affrontare con una visione comune di priorità le prossime sfide regionali”. “L’importanza di questo accordo sta nell’aver posto al cento delle nostre interlocuzioni le esigenze dei territori e dei cittadini, valorizzando le esperienze di governo già maturate dal centrodestra a livello locale e nazionale. Inoltre – aggiungono Donzelli, Battistoni, Colucci, Durigon, De Poli e Bandecchi – c’è stata una unanime volontà di coinvolgere attivamente anche le realtà moderate e della società civile che si riconoscono nei valori del centrodestra e nella sua visione politica”.

”Processo a un italiano”, esce versione aggiornata libro Salvini

”Processo a un italiano”, esce versione aggiornata libro SalviniRoma, 15 set. (askanews) – “Processo a un italiano”. Matteo Salvini ripercorre la vicenda OpenArms, dopo la richiesta dei pm di 6 anni di reclusione per l’allora ministro dell’Interno. Salvini racconta cosa successe nell’estate 2019 e ribadisce “le tante opacità nella condotta delle ong”.


“È una versione aggiornata e quantomai attuale” di due capitoli del libro del leader della Lega, “Controvento”, pubblicato per Piemme da Mondadori Libri SpA nel 2024. “Vi racconto questa storia incredibile. Il processo, è bene ricordarlo, è iniziato per il voto del Parlamento. Dopo la crisi di governo che aveva provocato la rottura della Lega con il Movimento 5 Stelle, proprio M5S si era unito alla sinistra (Renzi compreso) per darmi in pasto alla magistratura. Un ministro alla sbarra, non per aver rubato, ma per aver rispettato il programma elettorale col quale avevamo vinto le elezioni del 2018”, scrive Salvini.


Nel libro vengono elencati 13 casi come quello della Open arms che “non risulta abbiano fatto scattare qualche procura”, “non risulta che il ministro dell’Interno dell’epoca, Luciana Lamorgese, sia stata denunciata”: “Voglio essere specifico – chiosa Salvini – elencando episodi che non risulta abbiano fatto scattare qualche procura”. Si tratta di 13 episodi, dal 14 settembre 2019 al 22 settembre 2022, casi che riguardano quindi i governi Conte II e Draghi, entrambi con Lamorgese titolare del Viminale. Nella parte finale del capitolo Salvini si dice “certo che a Palermo i giudici saranno certamente più equilibrati della collega Apostolico”. La giudice Iolanda Apostolico, il 25 agosto del 2018, manifestava con i centri sociali al Molo di Catania mentre al largo delle coste siciliane galleggiava la nave Diciotti che a bordo aveva alcuni immigrati. Apostolico, osserva il vicepremier, è “diventata famosa alla fine del 2023 per aver bocciato il decreto Cutro con l’effetto di rimettere in circolazione alcuni immigrati clandestini, clandestini che il governo Meloni aveva deciso di trattenere nei centri per le espulsioni. Ditemi voi: un giudice apertamente ostile alla linea sull’immigrazione del centrodestra, può giudicare serenamente un provvedimento del centrodestra sull’immigrazione?”.


“Per un caso analogo a quello Open Arms – puntualizza – sono già stato assolto a Catania. ‘Non luogo a procedere’ per aver rallentato lo sbarco di alcuni immigrati dalla nave Gregoretti. Per il gup ‘il fatto non sussiste’. Perfino i pm avevano chiesto il non luogo a procedere. Era il maggio 2021. L’ho fatto e lo rifarei”. Secondo Salvini, “il governo italiano si trova a dover operare anche in un clima interno tutt’altro che semplice. Non mi riferisco solo all’impostazione molto faziosa di gran parte di stampa e televisioni, solide roccaforti del Pd, ma anche per le posizioni di alcuni magistrati”, sottolinea ricordando che “durante il governo Conte 1 l’allora capo dell’associazione nazionale magistrati Luca Palamara intratteneva conversazioni telefoniche con alcuni colleghi in cui attaccava pesantemente il sottoscritto e, a proposito degli sbarchi, arrivava a dire: ‘Salvini ha ragione, ma va attaccato’”.

Open Arms, l’Anm: insinuazioni e reazioni scomposte da esponenti politici e di governo

Open Arms, l’Anm: insinuazioni e reazioni scomposte da esponenti politici e di governoMilano, 15 set. (askanews) – “La Giunta esecutiva sezionale di Palermo dell’Associazione nazionale magistrati esprime solidarietà a tutti i colleghi impegnati nella trattazione del processo a carico del sen. Salvini ed in particolare della Procura della Repubblica di Palermo che hanno rassegnato, con compostezza e diffuse argomentazioni giuridiche, rispettose dei principi dettati dalla normativa sovranazionale e nazionale in materia di salvataggio in mare, le conclusioni di un processo delicato sotto molteplici punti di vista”, lo ha scritto la Anm in una nota.


“Sono state rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella Pubblica Accusa insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di Governo. Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri, indifferenti alle regole che disciplinano il processo, che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche e che costituiscono indebite forme di pressione sui magistrati giudicanti” continua la nota. “Sarà il Tribunale a vagliare la fondatezza dell’accusa, con indipendenza e terzietà, guidato solo dallo scrupoloso rispetto di tutte le norme vigenti in materia. La piena uguaglianza di tutti di fronte alla legge è l’autentica essenza della democrazia, a prescindere dalla carica e dal rilievo politico, ed il processo che si sta celebrando a Palermo è esso stesso un momento di fondamentale democrazia” ha continuato l’associazione.


“Ai colleghi della Procura della Repubblica e del Tribunale di Palermo si ribadisce, pertanto, tutta la nostra solidarietà, nella consapevolezza che sia in questo che in tanti altri casi meno noti, continueranno a svolgere la loro delicatissima funzione in piena libertà ed indipendenza, sine spe nec metu, nell’interesse esclusivo della Repubblica” ha concluso la Anm.

Mattarella: la cultura ha un valore risolutivo per la difesa dell’umanità

Mattarella: la cultura ha un valore risolutivo per la difesa dell’umanitàMilano, 15 set. (askanews) – “In un momento di cambiamenti epocali e di ferite lancinanti procurate dalle guerre, la cultura, nella sua pluralità, assume un valore risolutivo per la difesa dell’umanità”, così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, in occasione della Giornata europea della cultura ebraica.


“Con questo spirito, desidero rivolgere ai promotori e ai partecipanti alle numerose iniziative organizzate in Italia il più sentito apprezzamento, per mantenere vivi l’incontro e il dialogo tra le comunità, tutte parti della famiglia umana, affinché si possa continuare a lavorare insieme al cantiere della pace, dell’amicizia, della libertà” ha aggiunto il capo dello Stato. “Ricorrono venticinque anni dall’istituzione della Giornata europea della cultura ebraica, una manifestazione che nel tempo ha saputo affermarsi come occasione, per tutti, per riscoprire un patrimonio culturale di grande valore, parte integrante della storia europea e italiana” ha evidenziato Mattarella.


“‘Città capofila’ di questa Giornata sarà la Città di Torino, dove una piccola comunità risiedeva dal 1424. La conoscenza è lo strumento fondamentale per superare le degenerazioni dei valori della convivenza civile che i principi fondanti della Repubblica scolpiscono nell’uguaglianza di tutti i cittadini” ha concluso.

Open arms, Salvini: colpevole di aver difeso l’Italia

Open arms, Salvini: colpevole di aver difeso l’ItaliaRoma, 14 set. (askanews) – “A questa nave spagnola non è mai stata impedita la possibilità di andare ovunque tranne che in Italia perché non potevamo più essere il campo profughi di tutta Europa: mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa o processato per aver difeso i confini del proprio paese. L’articolo 52 della Costituzione italiana recita ‘la difesa della patria è sacro dovere del cittadino’. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani, mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data”. Lo afferma Matteo Salvini in un video pubblicato su Instagram in cui commenta la richiesta di sei anni di reclusione da parte dei pm di Palermo nell’ambito del processo Open Arms.


“Sei anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi e difeso l’Italia e gli italiani? Follia. Difendere l’Italia non è un reato e io non mollo, né ora né mai”, scrive Salvini nella didascalia a commento del video nel quale – in giacca e camicia, su sfondo nero – Salvini, assente oggi all’udienza di Palermo, si difende ricostruendo le tappe della vicenda. “Matteo Salvini nato a Milano il 9 marzo 1973, vicepresidente del consiglio e ministro dell’Interno da giugno 2018 a settembre 2019. Oggi sono a processo e rischio il carcere perché in Parlamento la sinistra ha deciso che difendere i confini italiani è un reato”. “Il 29 luglio 2019 – ricorda Salvini nel video – una nave spagnola di una ong spagnola, la Open Arms, salpa da Siracusa diretta a Lampedusa, dove non arriverà mai. Improvvisamente cancella la destinazione dal diario di bordo e si dirige verso le coste libiche. Il primo agosto riesce a intercettare un barcone con dei clandestini a bordo: da quel momento comincia a navigare per il Mediterraneo raccogliendo altri clandestini e puntando verso l’Italia”.


“Il 20 agosto – prosegue il racconto di Salvini – arriverà davanti alle coste siciliane con 164 clandestini a bordo. Nei giorni precdenti aveva testardamente rifiutato ogni richiesta di aiuto e di soccorso, di sbarco in porti diversi rispetto a quelli italiani: hanno detto di no alla Tunisia, a Malta, perfino alla Spagna, lo stato di bandiera. Più di venti giorni di navigazione nel Mediterraneo trattenendo a bordo tutti questi clandestini quando per raggiungere la Spagna sarebbero bastate 72 ore. Questa nave spagnola ha rifiutato per ben due volte lo sbarco dei clandestini in due porti messi a disposizione dalla Spagna e ha rifiutato addirittura il soccorso di una nave militare inviata dal governo spagnolo”. “Durante la navigazione nel Mediterraneo abbiamo sempre soccorso e fatto sbarcare malati, donne incinte e minori a bordo. Insieme ai colleghi di governo avevo firmato il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. Grazie alla mia azione di governo erano diminuiti sbarchi, morti e dispersi nel mar Mediterraneo. Nell’anno precedente al mio arrivo gli sbarchi erano stati 42700, durante il mio mandato al ministero dell’Interno gli sbarchi si sono ridotti fino a 8691. Dopo di me gli sbarchi purtroppo tornarono a salire superando quota 21mila nello stesso periodo”, puntualizza Salvini.

Autonomia, Foti: referendum su collegato bilancio unicum pericoloso

Autonomia, Foti: referendum su collegato bilancio unicum pericolosoRoma, 14 set. (askanews) – Sul referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata “lascerei lavorare la Corte Costituzionale: faccia fino in fondo il suo dovere verificando se quel quesito di abrogazione totale della legge non rappresenti un unicum molto pericoloso. Storicamente la Consulta non ha mai ammesso referendum su collegati alla legge di bilancio. Certo c’è sempre una prima volta e può darsi ci sia questa volta”. Lo ha detto il capogruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti parlando alla festa del partito di Ferrara a Lido degli Estensi.

Toti: il mio nemico non è la magistratura ma la politica ipocrita

Toti: il mio nemico non è la magistratura ma la politica ipocritaRoma, 14 set. (askanews) – “Chi oggi sussurra che si poteva tenere duro e andare fino in fondo con venti anni di processi, fa spesso parte di coloro che non ho sentito esprimere mezzo giudizio su quanto accaduto questa estate. Senza ricordare che grazie a quella politica che ha conquistato la fiducia delle imprese e contributi economici indispensabili per la vita pubblica, magari occupa la poltrona da cui ritiene di poter dare buoni consigli. Il vero nemico della politica non è la magistratura, ma la politica stessa che ha costruito la gabbia in cui si è rinchiusa”. Lo scrive su facebook l’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti all’indomani della decisione di patteggiare due anni nell’ambito del procedimento in cui è accusato di corruzione impropria e di violazione della legge sul finanziamento dei partiti.


“In giornate come queste – scrive Toti – torni a casa, ti guardi allo specchio e ti chiedi se hai fatto la cosa giusta. Credo proprio di sì, per tutti: per me stesso, la mia famiglia, la mia parte politica, Marco Bucci che ora può correre e vincere la sua sfida, per chi ha lavorato al mio fianco ed è candidato e porterà avanti con orgoglio questi nove anni di buon governo. Ogni accordo che si fa suscita due sentimenti contrastanti: l’amarezza di non aver combattuto fino in fondo per le proprie ragioni e la soddisfazione di vederne riconosciute comunque una gran parte”. “Oggi – osserva – i magistrati hanno riconosciuto che non ho preso un euro da nessuno per me stesso e che tutte le pratiche di cui mi sono interessato erano legittime e legali. Dopo quasi quattro anni di intercettazioni, filmati, pedinamenti, controlli, dopo tre mesi di domiciliari che hanno portato a nuove elezioni, non esisteva quella sentina del male con cui la Regione Liguria è stata identificata da certa stampa per odio politico. Certo, ho accettato di fare 1500 ore di volontariato come condanna per quella che una legge dello Stato definisce ‘corruzione impropria’, ovvero atti legittimi, finanziamenti legittimi, ma rapporti considerati troppo amichevoli, diciamo così, con alcune imprese. Io continuo a considerare le imprese che investono una risorsa, infatti la Liguria in questi nove anni è cresciuta. E continuo a ritenere chi finanzia la politica un cittadino attento al proprio territorio, anche se chiede, giustamente, che le pratiche corrano veloci”. “E credo – insiste – anche che lo scontro non sia tra Toti e i magistrati di Genova, ma tra una politica ipocrita che ha approvato e applaudito leggi morali, anzi moraliste e i pochi che credono in una democrazia liberale dove le persone vengono giudicate sui fatti e non sui pregiudizi. Purtroppo neppure la lezione ligure ha indignato a sufficienza la politica per innescare un cambiamento. Chi oggi sussurra che si poteva tenere duro e andare fino in fondo con venti anni di processi, fa spesso parte di coloro che non ho sentito esprimere mezzo giudizio su quanto accaduto questa estate. Senza ricordare che grazie a quella politica che ha conquistato la fiducia delle imprese e contributi economici indispensabili per la vita pubblica, magari occupa la poltrona da cui ritiene di poter dare buoni consigli. Il vero nemico della politica non è la magistratura, ma la politica stessa che ha costruito la gabbia in cui si è rinchiusa”.


“Io per provare a cambiare questa politica ho fatto quanto potevo e ho pagato di persona. Se al mugugno sommesso, o peggio, al sorriso a mezza bocca di chi spera di prendere il posto dell’inquisito di turno non subentrerà il coraggio di cambiare allora…avanti il prossimo, come dice una nota canzone, gli lascio il posto mio”, conclude.

Governo, Tajani: senza il centro destra non vince, Francia lo dimostra

Governo, Tajani: senza il centro destra non vince, Francia lo dimostraRoma, 14 set. (askanews) – “Fi punta a occupare lo spazio politico che c’è al centro, che è libero, per rafforzare e allargare i confini del centrodestra, che è centro- destra, la destra senza il centro non vince come in Francia la Le Pen. Barnier, (incaricato di guidare il governo francese, ndr) è un uomo del partito pooplare come noi, questo dimostra che se si vuole governare bisogna guardare al centro. In Italia stiamo facendo bene così e in Europa noi siamo garanti della stabilità italiana”. Lo ha detto il vicepremier e leader di Fi, Antonio Tajani a margine di una iniziativa del partito a Cagliari.